Quali ruoli? Diffondere l idea del dono e della solidarietà. Promuovere la raccolta di sangue e di emocomponenti

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Transcript:

OBIETTIVI - di sistema, cioè l autosufficienza, intesa come poter disporre di sangue intero, emocomponenti labili, medicinali plasmaderivati (ottenuti in conto lavoro ), provenienti da donatori volontari, periodici, non remunerati, anonimi e responsabili, con la garanzia di un loro completo e corretto utilizzo per il bene del paziente trasfuso, in quantità sufficiente (sulla base di un impiego appropriato), della massima qualità, efficacia terapeutica e sicurezza possibili, in modo equo (i pazienti hanno tutti gli stessi diritti di ricevere la terapia trasfusionale quando necessaria) e sostenibile. 2

OBIETTIVI di missione allargata finalizzati alla promozione di stili di vita sani e positivi, al monitoraggio dello stato di salute ed alla prevenzione, ad un attenzione alla diffusione dell associazionismo e del ben - essere. Promuovere uno stile di vita sano ci consente di migliorare la salute del singolo, contribuendo a prevenire alcune patologie, quali quelle cronico degenerative (malattie dell apparato cardiocircolatorio, alcune neoplasie) e di promuovere la salute su una popolazione più ampia rispetto al singolo donatore. Inoltre, nel nostro caso specifico, contribuiamo a rendere più sicura la donazione e la trasfusione e di maggior qualità gli emocomponenti raccolti. 3

Quali ruoli? Diffondere l idea del dono e della solidarietà Promuovere la raccolta di sangue e di emocomponenti Educare alla salute ed agli stili di vita sani e positivi Tutelare la salute dei donatori e dei riceventi 4

Dalla quantità alla qualità Dalla donazione al donatore consapevole Dalla promozione della donazione alla promozione della cultura solidale, della salute, di stili di vita sani e positivi Dal prodotto al paziente Dal singolo cittadino/donatore/società Percorso innovativo Innovatore è colui che riesce a sognare qualcosa di diverso, di migliore per tutti, portandosi oltre quanto compreso fino a questo momento. Passaggio culturale 5

donazione consapevole: Periodica Volontaria Non remunerata Anonima Responsabile Associata

Donazione consapevole I donatori consapevoli, sono espressione di un patrimonio valoriale enorme e ci consentono di ottenere: maggior sicurezza trasfusionale; maggior tutela della salute del donatore e del ricevente, con maggior frequenza di controlli sanitari in termini di raccordi anamnestici, visite, esami; miglior controllo anche in sede di identificazione e controlli pre e postdonazione; massima compliance medico donatore e responsabile autoesclusione; 7

Donazione consapevole diffusione di educazione alla salute, promozione di stili di vita sani e positivi; emovigilanza; individuazione di stati preclinici e monitoraggio dello stato di salute del donatore; monitoraggio dell arrivo di nuove patologie; migliore programmazione; avvio a diverse tipologie di donazione; aumento del senso di appartenenza associativa; azione di rinforzo sociale positivo su altre persone con cui il donatore interagisce. 8

donatore specchio della popolazione progetto salute epidemiologia stili di vita 10

POSSIBILI RICADUTE IMMEDIATE riduzione del numero di donatori sospesi ad esempio per dismetabolismi; cambiamenti stili di vita; riduzione del rischio trasfusionale infettivologico; aumento della salute in generale; maggior qualità della donazione. 11

POSSIBILI RICADUTE A LUNGO TERMINE effettuare prevenzione primaria e secondaria; sorvegliare l arrivo di nuove patologie; valutare la reale diffusione di condizioni a rischio e di stati preclinici; stabilire nel nostro territorio range di normalità per alcuni parametri; valutare l efficacia degli strumenti di diffusione dell educazione alla salute e della promozione della salute. 12

Alcuni esempi comportamenti a rischio; viaggi; alimentazione. 13

comportamenti a rischio

I virus sono: cattive notizie in un involucro proteico. Peter Medawar Premio Nobel 15

1981: primo focolaio in omosessuali maschi 1982: primo caso in TD, politrasfusi 1983: primo caso in eterosessuali (primi casi anche in Italia) 1983/84: isolamento agente eziologico 16

Pag. 168 Africa Haiti Eterosessuali Trasfusioni HTLV AIDS. Pagg. 194, 195, 196 e 197 I cinquanta visitatori erano accorsi il giorno prima e durante la notte da ogni parte dell America. Svolgevano tutti una delle attività a cui il Paese era molto sensibile: la raccolta, lo stoccaggio e la vendita del bene più prezioso del patrimonio di una nazione, quell insostituibile liquido che salvaguardava ogni anno la salute e la vita di tre milioni e mezzo di americani, il sangue destinato alle trasfusioni. Più grandi dell amore Dominique Lapierre 17

attualmente potenziali rischi infettivologici (WNV, SARS, nvcjd ) rischi effettivi (HIV, HCV, HBV ) 18

Per il consolidamento della massima sicurezza trasfusionale è necessario: impiegare donatori a basso rischio selezionare accuratamente i donatori (anamnesi/questionario e nuovo DM) tests corretto utilizzo alternative alla trasfusione omologa emovigilanza inattivazione virale leucodeplezione riduzione dei clerical errors 19

riduzione rischi Batteriemie endogene (sospensioni temporanee) Batteremie esogene (disinfezione - raccolta - frazionamento) Malaria (anamnesi) HIV (anamnesi + test) HCV (solo test) 20

Sul versante della protezione del ricevente, negli anni 90, dopo la diffusione dell infezione da HIV e la scoperta della sua trasmissibilità con la trasfusione, sono stati introdotti numerosi approcci per aumentare la sicurezza trasfusionale. 21

Tra questi, di particolare importanza e tuttora di attualità, è l accurata selezione. A sostegno di questa impostazione, nel 1994 è stato presentato, da OMS e Federazione Internazionale delle Croci e Mezze Lune Rosse, un protocollo per la prevenzione della trasmissione di patologie infettive con la trasfusione, in cui è indicato un percorso di informazione al candidato donatore, che coinvolge anche le Associazioni di volontariato organizzato del sangue. 22

indicazioni internazionali DIAGRAMMA DI FLUSSO NEL COUNSELLING PER I DONATORI DI SANGUE STADIO 1 informazione predonazione STADIO 2 counselling predonazione e selezione VOLONTARIATO DEL SANGUE reclutamento come donatore periodico STADIO 3 donazione/ test positivo negativo stop STADIO 4 informazione postdonazione e/o counselling 23

HIV 24

2000: giornata mondiale della salute 25

viaggi

2 a causa di morte nel mondo: Malattie infettive 15 Mil (25%) di morti/aa Nature 2008

OMS

OMS

OMS

Malattie infettive nell era della globalizzazione batteri 26% 54% elminti funghi 11% 6% 3% protozoi virus

Viaggi, urbanizzazione, migrazione globalizzazione

Nascita e minaccia di una pandemia SARS e Aviaria

Tredici uomini di mondo: come nasce un epidemia globale

AVIS per EXPO. Nutriamo la Vita! alimentazione

L alimentazione in particolare è un argomento che riguarda tutti da vicino. Secondo i più recenti dati diffusi dalla FAO, si stima che ogni anno circa 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti, pari a un terzo della produzione globale di alimenti e quattro volte la quantità necessaria ad alimentare gli 868 milioni di persone malnutrite nel mondo, vengano buttati. Cifre davvero esorbitanti, se si pensa che per ogni persona affamata ve ne sono due obese o sovrappeso e che da un lato 36 milioni di persone ogni anno muoiono per mancanza di cibo e carestia e dall altro lato, 29 milioni muoiono per malattie dovute a un eccesso di cibo. Inoltre è bene sottolineare che non mangiamo solo per sopravvivere. A tavola stringiamo amicizie, corteggiamo chi amiamo e celebriamo la nostra esistenza; condividere il cibo fa parte della natura umana. E pertanto un associazione come la nostra, che fa dei legami sociali e personali il proprio tratto distintivo, non può non dare valore a questi aspetti. 38

Infobesity : obesità da troppa informazione. Obesità mentale, s intende. Il neologismo viene lanciato da uno studio sulla crescita esponenziale della nostra dieta quotidiana di informazioni. Notizie, input, impressioni, opinioni, messaggi personali. È una materia grezza che invade la nostra attenzione, usando le tecnologie digitali, e le cifre sono da capogiro. Gli esseri umani hanno abitato questo pianeta per decine di migliaia di anni in condizioni di penuria di cibo, esposti al rischio di carestie; quando il cibo è diventato abbondante, non eravamo geneticamente programmati per resistere alla tentazione. Qualcosa di simile ci sta accadendo con l informazione nell era della sua abbondanza digitale. 39

40

Dati preliminari al 14 giugno 2015 41

Dati preliminari al 14 giugno 2015 42

Dati preliminari al 14 giugno 2015 43

Dati preliminari al 14 giugno 2015 44

Percorsi culturali, educativi, pedagogici In questo senso rilevante è l impegno pedagogico che svolgiamo nel mondo della scuola, finalizzato a far crescere un cittadino solidale e responsabile, che si prende cura dell altro, dell ambiente in cui vive come di un bene comune irrinunciabile per consolidare una società a misura d uomo e che lasci alle future generazione un mondo migliore. 45

AVIS e scuola: I progetti formativi 46

47

Cosa condiziona il nostro stato di salute e di benessere IL PATRIMONIO GENETICO ereditato dai nostri genitori che ci può proteggere o predisporre a certe malattie LO STILE DI VITA alimentazione, attività fisico sportiva, qualità del riposo L AMBIENTE Inquinamento, vita stressante, comportamenti a rischio, rapporti interpersonali

Il pasto ideale

la Piramide dell attività motoria

Non facciamo prenderci dalla selfiemania Cyberbullismo

nella società per sè nel lavoro/ a scuola il donatore sta bene in famiglia 53 53

testimone diventa promotore consapevole 54 54

aspetti valoriali propri dell Associazione non solo tendere il braccio anonimato ma anche disponibilità AVIS mondialità gratuità vissuto di: solidarietà generosità altruismo

conclusioni riuscire a coniugare efficacia, efficienza, sicurezza, disponibilità risposta ai bisogni di pazienti e donatori

Grazie 57