BOLLETTINO DEL LAVORO N.2/2015 Pubblicazione periodica a cura del Centro studi Politiche del lavoro e società locale della Provincia di Rimini

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BOLLETTINO DEL LAVORO N.2/2015 Pubblicazione periodica a cura del Centro studi Politiche del lavoro e società locale della Provincia di Rimini Il Centro studi Politiche del lavoro e società locale della Provincia di Rimini presenta il nuovo numero del Bollettino del Lavoro. Esso si propone come un documento di sintesi che, a cadenza trimestrale, intende fornire un quadro aggiornato sulle tendenze del mercato del lavoro provinciale, valorizzando i dati di fonte amministrativa contenuti nel SILER, il sistema informativo sull occupazione dipendente utilizzato dai Centri per l impiego (CPI) delle province emiliano-romagnole 1. Nelle pagine seguenti si prenderanno in esame sia i dati del secondo trimestre, vale a dire il periodo compreso fra l 1 aprile ed il 30 giugno, sia quelli relativi ai primi sei mesi del 2015 (01.01-30.06), comparando entrambi con gli stessi periodi dell anno precedente. Durante il 2011 la Regione Emilia-Romagna ha avviato, insieme alle amministrazioni provinciali, un processo di revisione e riallineamento rispetto alle procedure di monitoraggio del mercato del lavoro con l obiettivo di definire standard comuni di estrazione e analisi dei dati amministrativi su tutto il territorio regionale. Nello specifico, si è deciso di limitare l analisi dei movimenti lavorativi alle sole comunicazioni obbligatorie relative al lavoro dipendente (subordinato e parasubordinato) registrate dai CPI provinciali. Ciò significa che nel computo degli avviamenti e delle cessazioni vengono esclusi i movimenti riguardanti: rientro da sospensione lavorativa; lavoro domestico; lavoro autonomo a partita IVA; lavoro marittimo; lavoro accessorio; tirocinio e lavoro di pubblica utilità (ex LSU). Il secondo trimestre 2015 Le assunzioni comunicate in provincia di Rimini nel secondo trimestre 2015 sono 41.232. Esse comprendono tutti i rapporti di lavoro dipendente attivati nei mesi di aprile, maggio e giugno da aziende private ed enti pubblici, aventi sede legale o unità locale sul territorio provinciale 2. È opportuno aggiungere come il periodo in questione abbia un peso particolarmente rilevante sul totale dei movimenti annuali, poiché le imprese del settore ricettivo-ristorativo sono solite assumere gran parte della manodopera impiegata nella stagione estiva 3. Tab. 1 Numero di avviamenti e di avviati al lavoro dipendente in provincia di Rimini nel II trimestre 2015 e 2014. Variazione assoluta e percentuale 2015-2014. II trimestre 2015 II trimestre 2014 Variazione II trimestre 2015 II trimestre 2014 Avviamenti 41.232 42.794-1.562 (- 3,6%) Avviati 32.726 32.873-147 (- 0,4%) Dalla tabella 1 emerge un calo di oltre 1.500 avviamenti rispetto allo stesso periodo del 2014 (42.794 unità), corrispondente ad una diminuzione relativa del 3,6%. Sostanzialmente stabili (- 0,4%) sono, invece, i lavoratori 1 Si ricorda che il SILER (Sistema Informativo Lavoro della Regione Emilia-Romagna) è una banca-dati dinamica, costruita e implementata per finalità amministrative e non statistiche. Tali caratteristiche fanno sì che le informazioni da esso ricavabili siano sempre suscettibili di modifiche nel tempo a seguito di rettifiche, annullamenti e code nelle comunicazioni dei movimenti lavorativi. 2 Il SILER registra tutti i rapporti di lavoro dipendente che vengono iniziati (avviamenti) e conclusi (cessazioni), quindi se un soggetto (avviato) instaura, nel periodo considerato, più rapporti alle dipendenze comparirà nel database tante volte - cioè registrerà tanti avviamenti - quanti sono i rapporti lavorativi che ha attivato. 3 Durante il secondo trimestre 2014 si è realizzato il 46% di tutti gli avviamenti comunicati nel corso dell anno in provincia di Rimini (erano il 42,1% nel 2013). Se si considera il solo settore Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi, tale quota sfiora il 60%. Cfr. Centro studi Politiche del lavoro e società locale della Provincia di Rimini, Rapporto sul mercato del lavoro in provincia di Rimini. Anno 2014, Giugno 2015, disponibile al sito http://www.riminimpiego.it/index.php?module=frontpage&frontpage_op=displaypage&frontpage_id=295.

assunti nel secondo trimestre del 2015, il cui numero (32.726) risulta inferiore di sole 147 unità a quello dell anno precedente (32.873). Dopo un primo trimestre nel quale si erano registrati sul territorio provinciale significativi incrementi tanto delle assunzioni (+ 7%), quanto delle persone assunte (+ 6,6%), i tre mesi successivi non hanno dato seguito alla dinamica crescente. Per comprendere meglio questa battuta di arresto, è opportuno andare oltre il dato complessivo analizzando il contributo dei diversi comparti economici. A tale proposito, la tabella 2 mostra la ripartizione dei rapporti di lavoro iniziati nei mesi di aprile, maggio e giugno 2015 secondo il settore dell azienda proponendo, inoltre, la variazione percentuale rispetto al 2014. Tab. 2 Ripartizione degli avviamenti registrati in provincia di Rimini nel II trimestre del 2015 per macro-settore economico. Valori assoluti, percentuali e variazione percentuale rispetto al II trimestre 2014. II trimestre 2015 (v.a.) II trimestre 2015 Variazione % II trim. 2015 II trim. 2014 Agricoltura, pesca, attività estrattive 726 1,8-2,9 Industria 1.168 2,8 9,1 Costruzioni 577 1,4 8,5 Commercio 2.793 6,8 6,2 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 26.103 63,3-6,6 Altri servizi 9.865 23,9 0,2 Totale 41.232 100,0-3,6 Note: sono esclusi dall analisi 8 casi nel 2014 per i quali non è indicato il settore economico di attività. Nella categoria Altri servizi sono compresi i seguenti settori: Trasporto e magazzinaggio ; Credito e assicurazioni, Noleggio, agenzie viaggio, servizi di supporto alle imprese ; Pubblica amministrazione ; Istruzione ; Sanità e assistenza sociale ; Servizi di informazione e comunicazione ; Attività professionali, scientifiche e tecniche ; Attività immobiliari ; Attività di servizio presso le famiglie ; Attività artistiche, sportive e di intrattenimento ; Altre attività di servizi.. Innanzitutto, come prevedibile viste le dimensioni dell industria turistica stagionale, quasi i due terzi (63,3%) di tutte le assunzioni registrate nel secondo trimestre 2015 in provincia di Rimini sono riconducibili ad alberghi, ristoranti e pubblici esercizi. Tuttavia, a distanza di un anno, i nuovi contratti alle dipendenze stipulati dalle imprese ricettivo-ristorative si riducono di 1.855 unità, attestandosi a quota 26.103. Il confronto con lo stesso periodo del 2014 fa emergere un calo pari al 6,6%, che accentua la variazione negativa già rilevata alla fine di marzo (- 1,5%). La flessione dell ultimo trimestre ha ovviamente un impatto più rilevante sul dato complessivo ed è sufficiente a spiegare il calo degli avviamenti a livello provinciale. Per questa ragione torneremo più avanti a trattare i movimenti lavorativi legati al turismo esaminando le principali caratteristiche sia delle assunzioni, che delle persone assunte dal settore in questione (vedi box 1). Concentrandoci ancora sulla tabella 2, è importante sottolineare l incremento dei rapporti alle dipendenze che accomuna l industria, le costruzioni ed il commercio. Gli avviamenti comunicati dalle imprese commerciali (2.793) nel secondo trimestre 2015 crescono del 6,2% rispetto all anno precedente e rappresentano circa il 7% del totale provinciale. Decisamente più contenuto risulta sia il numero di assunzioni (577), sia l incidenza (1,4%) del comparto edile che, tuttavia, fa registrare un aumento dell 8,5% rispetto al periodo aprile-giugno 2014. Dalla stessa comparazione emerge una crescita del 9,1% nel settore manifatturiero, i cui 1.168 avviamenti pesano per il 2,8% sul dato complessivo. Praticamente invariato (+ 0,2%), a distanza di un anno, è il numero dei rapporti lavorativi riconducibili agli Altri servizi che comprendono tutto il terziario ad esclusione del commercio e del comparto ricettivo-ristorativo. Ciò detto, nel secondo trimestre 2015 le altre attività del terziario, con 9.865 avviamenti, mantengono una quota prossima al 24%. Restano, infine, le aziende agricole, ittiche ed estrattive, le cui assunzioni (726) segnano un calo del 2,9% rispetto al 2014 e contribuiscono per l 1,8% al totale provinciale. In estrema sintesi, una significativa riduzione nella domanda di manodopera proveniente da alberghi, ristoranti e pubblici esercizi ha condizionato negativamente il bilancio complessivo degli ultimi tre mesi, neutralizzando i risultati positivi che emergono in altri settori.

Il primo semestre 2015 Dopo aver focalizzato l analisi sul periodo aprile-giugno 2015, si tratta ora di ampliare l osservazione ai primi sei mesi dell anno, utilizzando le stesse modalità comparative adottate in precedenza. Dalla tabella 3 appaiono variazioni poco rilevanti sia per quanto concerne gli avviamenti, sia in merito alle persone avviate. I nuovi rapporti alle dipendenze attivati sul territorio provinciale nel primo semestre erano 60.055 nel 2014 e sono 59.599 nel 2015 (- 456 unità), con una diminuzione in termini relativi dello 0,8%. Considerazioni analoghe valgono per i lavoratori assunti, i quali passano da 42.273 a 42.841 (+ 568 unità), facendo registrare un aumento dell 1,3% 4. Tab. 3 - Numero di avviamenti e di avviati al lavoro dipendente in provincia di Rimini nel 2015 e 2014. Variazione assoluta e percentuale 2015-2014. 2015 2014 Variazione 2015 2014 Avviamenti 59.599 60.055-456 (- 0,8%) Avviati 42.841 42.273 + 568 (1,3%) Note: sommando gli avviamenti del primo trimestre 2015 (cfr. Bollettino n.1/2015) con quelli del secondo trimestre 2015 (cfr. tab.1), si ottiene un numero (59.494) inferiore a quello presentato in tab.3 e relativo al totale degli avviamenti del primo semestre 2015 (59.599). Ciò è dovuto al fatto che i due valori trimestrali si riferiscono ad archivi SILER estratti in periodi diversi. Il dato semestrale (estratto al 30 giugno) comprende anche avviamenti relativi al primo trimestre che sono stati registrati e/o validati dopo la data del 31 marzo a cui si riferiscono i dati del Bollettino n.1/2015. Rispetto agli avviati, il dato semestrale (42.841) risulta inferiore alla somma dei due dati trimestrali (46.814), poiché se un lavoratore viene assunto una o più volte sia nel primo che nel secondo trimestre, esso viene conteggiato come avviato in entrambi i periodi. Nell analisi semestrale, invece, la stessa persona viene contata una sola volta, dal momento che è il medesimo lavoratore ad avere almeno un assunzione nel periodo considerato. Qualche centinaio di unità in più o in meno non modificano in modo sostanziale la domanda di lavoro dipendente espressa dal sistema produttivo riminese. Alla luce di quanto detto si può affermare che l incremento rispetto all anno precedente del periodo gennaio-marzo 2015 è stato praticamente vanificato nei mesi di aprile, maggio e giugno, durante i quali si è verificato un significativo calo delle assunzioni nel settore ricettivo-ristorativo. Preso atto dei dati complessivi, diviene opportuno approfondire l esame degli avviamenti del primo semestre a cominciare dalla loro durata, considerando quanti tra quelli iniziati nel periodo in questione risultano attivi all 1 luglio oppure sono terminati entro il 30 giugno. Fig. 1 Avviamenti, avviamenti ancora in essere all 1.07 e avviamenti cessati al 30.6. Confronto 2015 e 2014. 2015 2014 Avviamenti 01.01-30.06: 59.599 (100%) Avviamenti 01.01-30.06: 60.055 (100%) di cui cessati entro 30.06: 23.383 (39,2%) di cui cessati entro 30.06: 24.498 (40,8%) di cui ancora in essere 01.07: 36.216 (60,8%) di cui ancora in essere 01.07: 35.557 (59,2%) Nota: il dato relativo ai rapporti di lavoro cessati è calcolato al netto di proroghe e trasformazioni. 4 Anche se esclusi dal computo degli avviamenti, è interessante evidenziare il dato relativo ai tirocini attivati sul territorio provinciale, poiché il loro numero nel primo semestre 2015 sale del 16,4% rispetto allo stesso periodo del 2014, superando le 1.000 unità. Una crescita ancor più consistente in termini relativi si evidenzia in particolare nel secondo trimestre con un aumento del 33,4%. Sette tirocini su dieci tra quelli attivati nella prima metà del 2015 coinvolgono giovani tra i 15-29 anni che possono aderire al programma Garanzia Giovani, portando in dote all azienda ospitante un contributo pubblico pari ai due terzi del rimborso spese previsto.

Dalla figura 1 si evince che ad una sostanziale stabilità delle assunzioni corrisponde un leggero cambiamento nella composizione percentuale tra i rapporti lavorativi cessati e quelli ancora in essere. Infatti, dei 59.599 nuovi contratti attivati nel primo semestre 2015, il 39,2% (23.383 unità) è terminato entro il mese di giugno e tale quota scende di 1,6 punti percentuali rispetto al 40,8% dell anno precedente; così che l incidenza dei rapporti ancora in essere all 1 luglio, passa dal 59,2% del 2014 al 60,8% del 2015 (36.216 unità). Ciò detto, l analisi prosegue mostrando le differenze tra i principali rami di attività per quanto concerne la richiesta di manodopera, così come illustrato nella figura 2 che presenta la variazione percentuale degli avviamenti per macro-settore economico fra i primi sei mesi del 2015 e 2014. Fig. 2 Variazione percentuale degli avviamenti per macro-settore fra il 2015 e 2014 Il primo aspetto da evidenziare riguarda l esistenza di saldi positivi, a distanza di un anno, per tutti i comparti economici ad eccezione di quello ricettivo-ristorativo. Nel semestre appena concluso le assunzioni operate da alberghi, ristoranti e pubblici esercizi in provincia di Rimini sono 31.683, vale a dire circa 2 mila in meno di quelle comunicate nello stesso periodo del 2014. In termini relativi si tratta di un calo vicino al 6%, che amplifica le perdite già evidenziate alla fine di marzo 2015 e può essere messo in relazione con il lieve decremento delle presenze turistiche in Riviera durante i primi 6 mesi dell anno (- 1,5%) 5. L incremento maggiore in termini relativi è quello del settore edile dove gli avviamenti salgono da 1.151 a 1.411, che corrisponde ad un aumento del 22,6%. L impatto di questa crescita sul dato complessivo è ovviamente assai modesto, ma va comunque apprezzato, poiché proviene da imprese che negli ultimi anni hanno vissuto un periodo particolarmente critico. Variazioni positive più contenute, ma altrettanto significative, interessano il commercio, la manifattura e gli Altri servizi. Le assunzioni riconducibili a questi ultimi nel primo semestre 2015 crescono di circa 700 unità rispetto alle 17 mila del 2014, con un incremento del 4,2%. Al loro interno spicca il contributo dei servizi alle imprese (5.131 assunzioni), che includono anche le agenzie di somministrazione lavoro; dell istruzione (3.822 assunzioni), nonché 5 Secondo i dati provvisori resi noti dall Ufficio Statistica della Provincia di Rimini i pernottamenti totali registrati nel periodo gennaio-giugno 2015 presso le strutture ricettive provinciali sono 4.258.428, in calo dell 1,5% rispetto al primo semestre dell anno precedente. Dati disponibili al sito http://www.provincia.rimini.it/informa/statistiche/index_stat.html.

delle attività artistiche, sportive e di intrattenimento (3.172 assunzioni), le quali sono strettamente legate all industria turistica stagionale. In crescita del 6,6% sono i nuovi contratti comunicati dalle aziende manifatturiere, il cui numero sale dalle 2.169 unità del primo semestre 2014 alle 2.312 del 2015; così come quelli realizzati nel commercio che, nello stesso periodo passano 3.913 a 4.294, con un incremento del 9,7%. Di scarso rilievo risulta, invece, la variazione positiva (+ 0,9%) delle assunzioni operate presso le attività agricole ittiche ed estrattive, che rimangono poco sopra le 2.100 unità. Le dinamiche appena descritte hanno inciso sulla composizione percentuale degli avviamenti in base al settore economico, così come illustrato nella tabella 4. Il calo dei rapporti alle dipendenze effettuati da alberghi, ristoranti e pubblici esercizi nei primi sei mesi del 2015 fa sì che il peso di questi ultimi sul totale provinciale scenda di quasi 3 punti percentuali rispetto al 56% dell anno precedente. Dietro il settore ricettivo-ristorativo, che mantiene comunque saldamente la quota maggioritaria, si trovano le altre attività del terziario, la cui incidenza sale di 1,4 punti, sfiorando il 30%. Più contenute, ma tutte di segno positivo, sono le variazioni nella percentuale di assunzioni afferenti al commercio (+ 0,7 punti), alla manifattura (+ 0,3) e alle costruzioni (+ 0,5), che nel primo semestre 2015 pesano rispettivamente per il 7,2%, per il 3,9% e per il 2,4%. Rimane, infine, invariato, a distanza di un anno, il contributo delle aziende agricole, ittiche ed estrattive da cui proviene il 3,6% degli avviamenti provinciali. Tab. 4 Distribuzione percentuale degli avviamenti registrati in provincia di Rimini nel primo semestre dell anno per macro-settore economico. Confronto 2015-2014 e relativi indici di differenza percentuale Avviamenti I Avviamenti I Indice differenza % semestre 2015 semestre 2014 2015 2014 Agricoltura, pesca, attività estrattive 3,6 3,6 - Industria 3,9 3,6 + 0,3 Costruzioni 2,4 1,9 + 0,5 Commercio 7,2 6,5 + 0,7 Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi 53,1 56,0-2,9 Altri servizi 29,8 28,4 + 1,4 Totale 100,0 100,0 (N) (59.599) (60.046) Note: sono esclusi dall analisi 9 casi nel 2014 per i quali non è indicato il settore economico di attività. Nella categoria Altri servizi sono compresi i seguenti settori: Trasporto e magazzinaggio ; Credito e assicurazioni ; Noleggio, agenzie viaggio, servizi di supporto alle imprese ; Pubblica amministrazione ; Istruzione ; Sanità e assistenza sociale ; Servizi di informazione e comunicazione ; Attività professionali, scientifiche e tecniche ; Attività immobiliari ; Attività di servizio presso le famiglie ; Attività artistiche, sportive e di intrattenimento ; Altre attività di servizi. Una volta conclusa l analisi settoriale è interessante esaminare le modalità regolative scelte dalle aziende locali per i nuovi rapporti attivati nel periodo in esame. A tale proposito, la tabella 5 mostra la composizione per tipo di contratto nel primo semestre 2015 e 2014, insieme alla variazione nella distribuzione percentuale registrata a distanza di un anno. Tab. 5 Distribuzione percentuale degli avviamenti registrati in provincia di Rimini nel primo semestre dell anno per tipo di contratto. Confronto 2015-2014 e relativi indici di differenza percentuale 2015 2014 Indice differenza % 2015 2014 Lavoro dip. a tempo indeterminato 9,1 4,3 + 4,8 Lavoro dip. a tempo determinato 64,8 66,7-1,9 Apprendistato 6,8 6,9-0,1 Lavoro a progetto o occasionale 2,5 3,1-0,6 Lavoro intermittente (job on call) 12,2 14,6-2,4 Somministrazione lavoro (interinale) 4,2 3,9 +0,3 Altre forme di lavoro atipico 0,4 0,5-0,1 Totale 100,0 100,0 (N) (59.599) (60.055) Nota: le «Altre forme di lavoro atipico» comprendono: associazione in partecipazione, lavoro ripartito, contratti di inserimento e formazione lavoro

Commentando i dati del primo trimestre 2015 (cfr. Bollettino n.1/2015) erano già stati evidenziati gli effetti degli incentivi per la stabilizzazione contenuti nell ultima Legge di Stabilità sull utilizzo dei contratti a tempo indeterminato, la cui incidenza sul totale era raddoppiata rispetto all anno precedente (dal 7,6% al 15,4%). All inizio di marzo 2015 è inoltre entrato in vigore il nuovo contratto standard a tutele crescenti introdotto dall attuale Governo con l obiettivo di ridurre la precarietà lavorativa. La crescita delle assunzioni a tempo indeterminato sul territorio provinciale si conferma anche alla fine del primo semestre, dal momento che il loro peso passa dal 4,3% del 2014 al 9,1% del 2015. Ciò detto, la modalità regolativa maggiormente impiegata per iniziare un rapporto subordinato continua ad essere il lavoro dipendente a tempo determinato, con il quale vengono stipulate il 64,8% delle assunzioni, sebbene tale percentuale sia in calo di circa due punti rispetto al 2014. Sostanzialmente stabile, poco sotto il 7%, rimane l incidenza dell apprendistato, così come poco significativo è l aumento nel peso dei contratti di somministrazione (+ 0,3 punti percentuali) che permangono intorno al 4%. Va, invece, sottolineata la diminuzione del lavoro a chiamata che, lo ricordiamo, sfiorava il 31% nel primo semestre 2012. Da quella data, l impiego di questa forma contrattuale si è progressivamente ridotto, toccando alla fine di giugno 2015 il 12,2%, vale a dire 2,4 punti percentuali in meno rispetto al 2014. Decisamente più contenuta risulta la flessione (- 0,6 punti) nel peso delle collaborazioni, dal 3,1% al 2,5%, la cui applicazione peraltro dovrebbe notevolmente ridursi, visti i recenti sviluppi normativi 6. Quasi invariata e del tutto marginale, infine, continua ad essere l incidenza delle altre forme contrattuali atipiche, con lo 0,4%. In estrema sintesi, il confronto fra primo semestre 2015 e lo stesso periodo dell anno precedente evidenzia una domanda di lavoro dipendente senza variazioni di rilievo. Il dato complessivo, tuttavia, è il risultato di un calo significativo delle assunzioni nel settore ricettivo-ristorativo, cui si contrappone l aumento rilevato nella manifattura, nell edilizia e nel commercio. In questo quadro, crescono i nuovi rapporti a tempo indeterminato, si riduce il lavoro intermittente ed i contratti a termine restano sempre ampiamente maggioritari. Conclusa l analisi sulle assunzioni, si tratta ora di esaminare le caratteristiche delle persone avviate, il cui numero, come detto, si è solo lievemente modificato a distanza di un anno. La tabella 6 ne descrive la ripartizione secondo il genere, la cittadinanza, la residenza e la classe di età, sia per il primo semestre 2015, sia per l anno precedente. Tab. 6 Ripartizione degli avviati al lavoro in provincia di Rimini nel primo semestre dell anno in base a genere, cittadinanza, residenza e classe di età. Confronto 2015-2014; valori assoluti e percentuali. Variazione percentuale 2015-2014 2015 (v.a.) 2014 (v.a.) 2015 2014 Variazione % I sem. 2015 - I sem. 2014 Genere Uomini 20.221 19.450 47,2 46,0 4,0 Donne 22.620 22.823 52,8 54,0-0,9 Cittadinanza Italiani 29.429 29.083 68,7 68,8 1,2 Stranieri 13.412 13.190 31,3 31,2 1,7 Residenza Provincia di Rimini 29.237 28.672 68,2 67,8 2,0 Altra provincia o estero 13.604 13.601 31,8 32,2 0,0 Classe di età 15-24 anni 7.297 7.708 17,0 18,2-5,3 25-34 anni 11.721 11.779 27,4 27,9-0,5 35-44 anni 11.180 10.792 26,1 25,5 3,6 45 anni e oltre 12.643 11.994 29,5 28,4 5,4 Totale 42.841 42.273 100,0 100,0 1,3 6 Il D.lgs. n.81/2015, entrato in vigore alla fine di giugno, ha modificato la disciplina dei rapporti di collaborazione, introducendo criteri più restrittivi che verranno applicati ai nuovi contratti siglati a partire dal 1 gennaio 2016.

Nella prima metà del 2015 le donne avviate al lavoro sono 22.620 e risultano in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2014 (- 0,9%); mentre gli uomini crescono del 4%, superando quota 20 mila. Per effetto di queste dinamiche differenti la quota maschile (47,2%) sul totale delle persone assunte sale di 1,2 punti percentuali, a fronte della corrispondente riduzione di quella femminile che si attesta al 52,8%. Riguardo la nazionalità, i lavoratori italiani, con almeno un assunzione nel primo semestre, salgono dai 29.083 del 2014 ai 29.429 del 2015, laddove i cittadini stranieri passano da 13.190 a 13.412. A distanza di un anno, entrambi i gruppi presentano una variazione relativa simile e superiore all 1%; così che la loro incidenza in termini relativi rimane pressoché invariata, con i nostri connazionali poco sotto il 69% e la manodopera straniera appena sopra il 31%. Anche la composizione degli avviati in base alla provincia di residenza non si modifica in modo sostanziale, poiché coloro i quali sono radicati sul territorio riminese rappresentano circa il 68% del totale, a fronte dei non residenti che sfiorano il 32%. Il numero di questi ultimi nei primi sei mesi del 2015 resta praticamente identico, intorno alle 13.600 unità; mentre le persone avviate al lavoro che risiedono in provincia arrivano a 29.237, crescendo del 2% rispetto all anno precedente. Infine, distinguendo i lavoratori in base alla classe di età emergono andamenti piuttosto difformi tra i quattro gruppi individuati. Durante il primo semestre i giovani 15-24enni assunti a livello provinciale scendono dai 7.708 del 2014 ai 7.297 del 2015, corrispondente ad una riduzione del 5,3%. Appena percettibile, ma sempre negativa (- 0,5%), è la variazione degli avviati fra i 25 e 34 anni che diminuiscono di circa 60 unità, attestandosi a quota 11.721. Di segno opposto risulta, invece, la dinamica delle coorti più mature dal momento che i 35-44enni con un nuovo contratto di lavoro crescono del 3,6%, passando da 10.792 a 11.180, mentre gli ultra 45enni registrano un incremento del 5,4%, salendo da 11.994 a 12.643. Variazioni così diverse determinano qualche scostamento rispetto ai primi sei mesi del 2014 nella composizione percentuale degli avviati secondo l età. Nel periodo gennaio-giugno 2015, gli over 45 sono il gruppo di maggioranza relativa tra i neo-assunti, con il 29,5%; seguiti dai 25-34enni con il 27,4% e dai 35-44enni con il 26,1%, mentre si riduce il peso degli under 25 che costituiscono il 17% del totale provinciale. In conclusione, a distanza di un anno le caratteristiche socio-demografiche di coloro che hanno avuto almeno un avviamento risultano sostanzialmente simili. Dal confronto fra il primo semestre 2015 e 2014 le uniche variazioni da evidenziare sono, da un lato, la crescita della manodopera maschile e dei lavoratori ultra 45enni; dall altro, il calo dei giovani fino a 24 anni. Box 1 Alcune indicazioni sull occupazione stagionale nel turismo in provincia di Rimini In questa sezione viene approfondito l esame delle assunzioni realizzate dal settore ricettivo-ristorativo nel secondo trimestre del 2015, ponendole a confronto con quelle dell anno precedente. Si è già detto come nel periodo in questione le imprese turistiche locali siano solite reclutare gran parte del personale per la stagione estiva, così che analizzando questi dati è possibile fornire alcune indicazioni sull occupazione stagionale nel turismo. Innanzitutto, gli avviamenti realizzati presso alberghi, ristoranti e pubblici esercizi della provincia di Rimini dall 1 aprile al 30 giugno 2015 sono 26.103, in calo del 6,6% rispetto ai circa 28.000 del 2014. Diminuiscono, ma in misura minore, anche i lavoratori avviati che passano da 21.268 a 20.665, con una riduzione del 2,8%. La modalità regolativa prevalente per attivare un rapporto nel settore ricettivo-ristorativo rimane il lavoro dipendente a tempo determinato che incide per il 72,9%; vale a dire una quota vicina al 72,1% rilevato nel secondo trimestre 2014. Più sensibile è la variazione dei contratti a chiamata, il cui peso scende nell arco di un anno dal 18,1% al 15,3%, mentre l utilizzo dell apprendistato vede solo un lieve incremento (+ 0,3 punti percentuali) attestandosi al 9,3%. Il calo della manodopera avviata nel periodo aprile-giugno coinvolge in misura simile tanto la componente femminile (- 3,3%), quanto quella maschile (- 2,1%). Nel 2015, le donne assunte da alberghi, ristoranti e pubblici esercizi sono 12.431 e rappresentano il 60,2% dei lavoratori avviati nel settore, con una percentuale praticamente invariata rispetto al 2014 (60,4%). Gli uomini sono, invece, 8.234 e compongono il restante 38,2%, confermandosi gruppo minoritario nell occupazione stagionale. Stabile rimane anche la composizione relativa alla nazionalità, dal momento che il peso degli oltre 8 mila stranieri assunti nel secondo trimestre 2015 supera di poco il 39%, mentre gli italiani, con 12.570 unità, si mantengono intorno al 61%.

Considerazioni analoghe valgono per il radicamento territoriale delle persone avviate presso le strutture ricettivoristorative della Riviera. Infatti, i 13.906 lavoratori che risiedono in provincia di Rimini continuano ad essere circa i due terzi del totale (67,3%), laddove i non residenti (6.759) hanno sempre un incidenza di assoluto rilievo, pari al 32,7%. Anche per quanto concerne la classe di età, la ripartizione degli assunti nel secondo trimestre non si modifica in modo significativo a distanza di un anno. Il gruppo di maggioranza relativa è ancora quello degli over 45, con il 30,2% (6.233 avviati); i 35-44enni rappresentano il 24,8% (5.131 avviati); i giovani fra i 25 e 34 anni sfiorano il 26% (5.347 avviati) ed, infine, gli under 25 superano appena il 19% (3.954 avviati). Nessun cambiamento significativo si rileva nella domanda di qualifiche professionali da impiegare presso alberghi, ristoranti e pubblici esercizi durante la stagione. I profili con il maggior numero di avviamenti nel periodo aprile-giugno 2015 sono gli stessi degli anni precedenti e cioè camerieri di sala, addette alla pulizia delle camere, cuochi e aiuto cuochi, tuttofare, baristi, cameriere d albergo, primi commis, segretarie e addette al ricevimento. Permangono, inoltre, importanti differenze nella composizione dei gruppi professionali in base al genere e alla nazionalità. Alcune qualifiche continuano ad essere appannaggio della manodopera femminile che appare preponderante all interno di mansioni quali: addetta alla pulizia delle camere (il 99,7% degli avviamenti riguarda donne), segretaria (86,2%), cameriera d albergo (83,8%), addetta al ricevimento (72,4%). Allo stesso modo in altri profili ricorrono soprattutto figure maschili che prevalgono nettamente tra i portieri notturni (99,2%), maître d hotel (97,9%), bagnini (88,9%) e cuochi (74,3%). Un altro importante fattore di segmentazione delle carriere professionali è costituito dalla nazionalità ed infatti all interno del settore ricettivo-ristorativo i cittadini stranieri svolgono in larga parte lavori generici e/o particolarmente faticosi come lavapiatti (il 78,6% delle assunzioni coinvolge stranieri), addette alla pulizia delle camere (67,5%) e tuttofare d albergo (63,3%). D altro canto, i lavoratori italiani occupano generalmente posizioni più qualificate come ad esempio quella di cuoco (87,5%), segretaria (87,1%), barista (80,8%) e addetta al ricevimento (79%). Per concludere, nel secondo trimestre 2015 la domanda di manodopera espressa da alberghi, ristoranti e pubblici esercizi fa registrare una riduzione rispetto allo stesso periodo del 2014, mentre il profilo socio-demografico e professionale delle persone assunte rimane sostanzialmente invariato. Le condizioni meteorologiche favorevoli di queste settimane rendono non solo auspicabile, ma anche possibile, un recupero delle assunzioni nei mesi di luglio e agosto; tuttavia, perché ciò accada serve un inversione nell andamento delle presenze turistiche in provincia di Rimini che, negli anni 2012, 2013 e 2014 sono diminuite senza soluzione di continuità. Le dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro (DID) nel primo semestre dell anno L ultima sezione del Bollettino prende come sempre in considerazione le persone che nella prima metà dell anno hanno fatto ricorso ai Centri per l impiego (CPI) provinciali presentando la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) 7. La tabella 7 riporta il confronto fra i soggetti che hanno reso la DID nei primi sei mesi del 2015 e coloro che lo hanno fatto nello stesso periodo del 2014 evidenziando, inoltre, quanti di essi risultano privi di occupazione al 30 giugno. I nuovi disoccupati iscritti presso i CPI della provincia di Rimini continuano a crescere dopo la variazione positiva, ma di lieve entità, rilevata alla fine di marzo 2015 (+ 0,8%). Da gennaio a giugno, infatti, il loro numero sale di 193 unità, raggiungendo quota 6.386, con un incremento percentuale del 3,1% rispetto al 2014. Più contenuto è, invece, l aumento dei neo-iscritti che alla fine del periodo considerato risultano privi di impiego, i quali salgono da 4.328 a 4.429, corrispondente ad una crescita del 2,3%. Tuttavia, l incidenza di questi soggetti (69,4%) sul totale delle persone che hanno reso la DID nel primo semestre 2015 oscilla sempre intorno al 70% registrato dodici mesi prima. 7 La dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) può essere resa personalmente presso il CPI o in via telematica all INPS e costituisce un requisito indispensabile per ottenere lo status di disoccupato. Successivamente alla DID viene stipulato un patto di servizio attraverso il quale le persone in cerca di occupazione ed il collocamento pubblico concordano una serie di azioni/interventi finalizzati ad accrescere l occupabilità individuale.

Tab. 7 Persone che hanno presentato la DID presso i CPI della provincia di Rimini e persone con DID senza lavoro al 30.06. Confronto I semestre 2015 e 2014. Variazione percentuale 2015-2014. 2015 2014 Variazione % I sem. 2015 I sem. 2014 Persone che hanno reso la DID dall 1.01 al 30.06 6.386 6.193 3,1...di cui senza lavoro al 30.06 4.429 4.328 2,3 % di persone senza lavoro al 30.06 tra coloro che hanno reso la DID nel primo semestre 69,4 70,1 Preso atto di un aumento delle iscrizioni al collocamento provinciale, grazie alla tabella 8 è possibile distinguere i nuovi disoccupati in base al genere, mettendo a confronto gli ultimi due anni. Nella prima metà del 2015 gli uomini che si sono resi disponibili al lavoro sono 2.895, vale a dire 34 in più rispetto al 2014, con un incremento dell 1,2%. È, però, la componente femminile a dare il contributo più consistente alla crescita complessiva, dal momento che le donne iscritte salgono del 4,8%, passando dalle 3.332 del 2014 alle 3.491 dell anno in corso. Ne consegue che queste ultime rappresentano il 54,7% di quanti hanno reso la DID da gennaio a giugno 2015, mentre la frazione maschile si attesta al 45,3%. Tab. 8 Ripartizione per genere delle persone che hanno presentato la DID presso i CPI della provincia di Rimini. Confronto 2015 e 2014; valori assoluti e percentuali. Variazione percentuale 2015-2014. 2015 (v.a.) 2014 (v.a.) 2015 2014 Variazione % I sem. 2015 - I sem. 2014 Uomini 2.895 2.861 45,3 46,2 1,2 Donne 3.491 3.332 54,7 53,8 4,8 Totale 6.386 6.193 100,0 100,0 3,1 Un ultima annotazione riguarda la composizione per età degli iscritti al CPI nel primo semestre. Si registra, infatti, un aumento superiore alla media dei giovani 15-29enni, i quali crescono del 6,9% (+ 130 unità) rispetto al 2014 e rappresentano oggi il 31,4% dei nuovi disponibili al lavoro. Sono, quindi, i giovani a dare un contributo determinante all aumento delle iscrizioni registrato alla fine di giugno 2015 e ciò può essere conseguenza sia delle loro perduranti difficoltà di inserimento professionale, sia di una maggiore attivazione originata dal programma Garanzia Giovani che si rivolge proprio alla fascia di età in questione.