*Gruppo di Lavoro Dott. Sandro Capocecera



Documenti analoghi
COS E UN AGENTE BIOLOGICO?

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO

Rev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione

Rischi da esposizione ad agenti biologici

Decreto Interministeriale del Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

GESTIONE IN SICUREZZA: ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI

Seminario su D.Lgs.81/08

RISCHIO BIOLOGICO. Titolo X D. Lgs. 81/08 D.M. 28/9/90. Tecnico della prevenzione dr Claudio MARESCA

BISCEGLIE, NOVEMBRE

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO

OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA

PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI

03/02/2013. Bartonella henselae Toxoplasma Campylobacter Cryptosporidium Salmonella Giardia Toxocara Coxiella. Dermatofiti

RISCHIO BIOLOGICO Definizioni

IL RISCHIO BIOLOGICO

Liceo Majorana Corner Mirano. SICUREZZA A SCUOLA riflessioni

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

PROCEDURA DI SICUREZZA

Esposizione ad agenti biologici

PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE OCCUPAZIONALI

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

La valutazione del rischio chimico

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INTRODUZIONE. Cosa rende speciali i nostri corsi

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

LA REALTA PIEMONTESE

RISCHIO BIOLOGICO. SEMINARIO Sicurezza nei luoghi di lavoro Dott.ssa Loredana Di Natale

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO

Produzione edilizia e sicurezza a.a Lo schema. TITOLO II Luoghi di lavoro


La valutazione dei rischi: requisito comune di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti

SCTA 00 PROCEDURA SCTA. DATA REDAZIONE FIRMA Nome e Cognome. DATA VERIFICA FIRMA Nome e Cognome. DATA APPROVAZIONE FIRMA Nome e Cognome

REGISTRO DELLE MANUTENZIONI per la prevenzione delle diffusione delle malattie infettive Art. 10, Legge Regionale n.45 del 23 dicembre 2008

Valutazione dei Rischi. Normativa e documenti di riferimento. Definizioni (UNI EN ISO 12100)

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

PROCEDURA GENERALE PG 04 Rev. 0 IMPIANTO E PROCESSO PRODUTTIVO Del.. Pagina 1 di 8. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..

Agenti biologici Agenti chimici Sorveglianza sanitaria. Dott.ssa Claudia Berti New Servit S.r.l.

VALUTAZIONE DEI RISCHI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

La catena Epidemiologica

Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi

La tutela della salute negli ambienti di lavoro. La Sorveglianza Sanitaria ai sensi del D.Lgs. 81/2008

TRASPORTO DEL SANGUE E DEI CAMPIONI BIOLOGICI MEDIANTE CONTENITORI IDONEI

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata

Gestione della sicurezza degli appalti PR 09 soggetti al DUVRI

Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG)

Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE

Rischi del soccorritore

IL CONSIGLIO COMUNALE

Cosa deve fare il SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE COMPITI

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA

AZIENDA USL ROMA H Borgo Garibaldi, Albano Laziale (Roma) Tel Fax

Gli attori della sicurezza

DOCUMENTO UNICO di VALUTAZIONE dei RISCHI da INTERFERENZE (DUVRI)

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 04 ATTIVITÀ DI RICERCA CHE UTILIZZA ANIMALI DA LABORATORIO

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

Organizzazione della radioprotezione Dott.ssa Alessandra Bernardini

Datore di lavoro e il dirigente

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro D.Lgs. 81/2008

LA GESTIONE DEL RISCHIO LEGIONELLA PER I LAVORATORI D.Lgs. 81/08. Ausl Cesena - Servizio PSAL 1

FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI

Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME

COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA

Pulizie Locali Punto di Prelievo REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE, EMISSIONE STATO DELLE REVISIONI

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

Corsi di formazione on-line per la categoria Datore di Lavoro RSPP

Guida alle Vaccinazioni

SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO

U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DIRETTORE

Oggetto: Consulenza ed assolvimento adempimenti come da D.Lgs. 81 del 2008 e s.m.i.

6. GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ

REGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -

Sono di importanza fondamentale:

4. RISORSE STRUTTURALI E TECNOLOGICHE

Concetti generali in tema di PREVENZIONE e SICUREZZA del lavoro

Richiesta-Approvazione-Consegna Dispositivi di Protezione Individuale

2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi

In riferimento alla nomina del Medico competente, di seguito sono disponibili

COMPITI DEI DIRIGENTI, DEI PREPOSTI E DEI LAVORATORI

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE

4. SCHEDA DI INSERIMENTO OPERATORE SOCIO SANITARIO

GILBERTO LOFFREDO. Rimini, via Macanno, 20 p.e.:

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

CONCETTI E DEFINIZIONI

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

PROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO

Transcript:

REVI - SIONE DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 27.09.2010 *Gruppo di Lavoro Dott. Sandro Capocecera _ TPALL Claudio Celestini GRAP Alessandro Selbmann Raffaela Napoli Roberto Riccardi Nicoletta Salvatori Franco Bifulco Dirigenti di UU.OO. e di Dipartimenti interessati, Specialisti Dott. Giuseppe Clò _ R.L.S. (consultazione) Direttore Sanitario Aziendale Marina Cerimele 1

INDICE Gruppo di lavoro pag. 3 Premessa pag. 3 Scopo / obiettivo pag. 3 Ambito / campo di applicazione pag. 4 Responsabilità Matrice della responsabilità pag. 4 Contesto operativo pag. 5 Criticità riscontrate nell organizzazione pag. 5 Descrizione delle azioni pag. 5 Valutazione dei rischi pag. 6 Conclusioni pag. 7 Bibliografia / sitografia pag. 7 Allegati: Glossario pag. 8 Tabella zoonosi pag. 8 2

GRUPPO DI LAVORO Cognome e nome UU.OO. Qualifica Capocecera Sandro Dipartimento di Prevenzione Dirigente Veterinario Servizio Veterinario Celestini Claudio Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica Tecnico della Prevenzione PREMESSA Negli ultimi anni è notevolmente cresciuta tra gli operatori sanitari la preoccupazione per il rischio di contrarre una malattia infettiva a causa della propria attività lavorativa; su questo atteggiamento ha sicuramente influito la comparsa sulla scena mondiale dell epidemia di AIDS, che ha destato non poco allarme anche in questo settore. Le procedure di controllo consigliate, molto spesso complesse e di difficile applicazione, non sempre eliminano il rischio derivante da un evento accidentale (puntura, taglio, schizzo, urina, sangue, feci, presenza di parassiti trasmettitori di zoonosi, allergie, etc) eventi molto spesso imputabili all organizzazione del lavoro, rapidità di esecuzione, spazi non idonei, affollamento di animali, etc. L emanazione del D.Lgs n 81 del 09.04.2008 Titolo X, impone al Datore di lavoro di valutare il rischio derivante dall esposizione ad agenti biologici, nonché di adottare tutte le misure tecniche, organizzative e procedurali, per evitare l esposizione dei lavoratori. Pur non riconoscendo a tutti gli operatori sanitari un rischio biologico diretto (escluse alcune specifiche mansioni) si ritiene opportuno consigliare l adozione delle misure precauzionali previste dalla normativa vigente. Quando le misure di controllo non sono sufficienti a ridurre il rischio è necessario progettare adeguatamente i processi operativi modificando, se necessario, l organizzazione del lavoro. SCOPO / OBIETTIVO Obiettivi specifici - Individuazione di rischi biologici durante l attività svolta all interno dell ambulatotorio veterinario della AUSL Viterbo; - Individuazione di procedure lavorative tecnicamente valide ed attuabili, che vadano ad integrare la necessaria professionalità ed esperienza degli operatori addetti, in presenza di soggetti (animali) contraddistinti da reazioni difficilmente prevedibili. 3

AMBITO / CAMPO DI APPLICAZIONE All interno dell AUSL Viterbo, Dipartimento di Prevenzione, Servizio Veterinario è presente un ambulatorio veterinario utilizzato per visite cliniche ed attività chirurgiche relativamente ai cani e ai gatti. L ambulatorio è sito nei locali al piano terra dello stabile in Viterbo P.le Romiti snc, in adiacenza e comunicante tramite porta e corridoio con gli uffici amministrativi. I locali sono costituiti da sala d attesa, sala visite e operatoria, ufficio del Dirigente Veterinario. Gli Operatori addetti al Servizio sono tre: un dirigente veterinario e due infermieri. Le pulizie e sanificazioni vengono effettuate tra un intervento/visita e l altro da un infermiere, mentre a fine turno, per le pulizie di fondo, interviene ditta appaltatrice esterna. RESPONSABILITA Il Dirigente Veterinario è il Responsabile dell ambulatorio e Preposto anche per quanto riguarda i Rischi connessi con l attività così come previsto dal D.Lgs. 81/2008 (valutazione dei rischi e procedure connesse); Procedura: Matrice delle Responsabilità R: responsabile azione C: collaboratore A: approvazione Fase progettuale Fase operativa Proposta Attori Elaborazione Verific a Approvazione Informazione Fornitura presidi Applicazi one Rifiuti sanitari Pulizia e sanifica zione Contr ollo operat ivo Revisione Procedura Gruppo di Lavoro R R Dirigente Veterinari o Infermieri GRAP Direttore Sanitario Aziendale R R R C R C C R R R R R R R A 4

IL CONTESTO OPERATIVO Si può suddividere nelle seguenti fasi: - accettazione e registrazione amministrativa; - visita; - eventuale preanestesia ed anestesia per intervento chirurgico; - intervento chirurgico; - pulizia e sanificazione (tra un intervento e l altro e finale) CRITICITÀ RISCONTRATE NELL ORGANIZZAZIONE: Le criticità possono essere: a) criticità d equipe: - un non corretto utilizzo dei DPI degli Operatori Sanitari; - mancata osservanza delle procedure aziendali che possono comportare rischi alla ditta appaltatrice dei lavori di pulizia. b) criticità ditta appaltatrice addetta alle pulizie: - inidoneo utilizzo di camici e guanti per evitare contatti con materiali/rifiuti contaminati. DESCRIZIONE DELLE AZIONI Gli animali vengono accettati, dopo una sosta nella sala di attesa, all interno dell ambulatorio. Dopo l identificazione, e disbrigo di procedure amministrative, l animale viene visitato, esclusivamente dal personale addetto e quindi in assenza di accompagnatori, per poi procedere alle cure del caso. La visita clinica, precede l intervento chirurgico sull animale (potenziale serbatoio d infezione e possibile rischio fisico), con strumentazione mono-uso. Tale sequenza di azione si compone come appresso indicato: 5

Azione Motivazione FASE 1: accettazione animali Verifica legittimità intervento chirurgico, educazione e prevenzione del randagismo FASE 2: visita Valutazione sanità animale preoperatoria FASE 3: preanestesia e anestesia FASE 4: intervento chirurgico FASE 5: pulizia e sanificazione Sedazione animale Necessità determinate da situazioni varie (sterilizzazioni, patologie, prevenzione randagismo, etc) Garantire il corretto standard d igiene Valutazione dei rischi Fase Tipo di esposizione Misure di prevenzione e protezione Fase 1: Nessuna: non è previsto Accettazione animale contatto con l animale Fase 2: Visita Fase 3: Pre-anestesia e anestesia Fase 4: Intervento chirurgico Fase 5: Pulizia e sanificazione (tra un intervento e l altro e finale) Esposizione a infezioni ed infestazioni, lesioni cutanee e percutanee (graffi, morsi ) Esposizione a infezioni ed infestazioni, lesioni cutanee e percutanee (graffi, morsi ), rischio punture da ago, esposizione mucosa Esposizione cutanea, percutanea e mucosa Esposizione cutanea e percutanea Guanti di protezione da agenti biologici, quando possibile dispositivi di contenimento (es. museruola, etc), camice monouso di tipo chirurgico, soprascarpe monouso. Occhiali a mascherina o visiera, guanti, camice monouso di tipo chirurgico, soprascarpe monouso. Occhiali a mascherina o visiera, guanti, camice monouso di tipo chirurgico, soprascarpe monouso. Guanti, camice 6

CONCLUSIONI: Una corretta osservanza delle misure di prevenzione garantisce un minor rischio biologico sia per gli operatori sanitari, che per gli addetti alle pulizie (ditta esterna). In questo senso devono essere indirizzati i comportamenti di tutti gli addetti, tesi all osservanza delle presenti procedure e di altre procedure aziendali ad esse correlate. BIBLIOGRAFIA / SITOGRAFIA: - Decreto Legislativo del 9 aprile 2008 n 81; - EU-OSHA Agenzia Europea per la Sicurezza e Salute sul Lavoro; - www.osh.net; - Moro L.M. infezioni ospedaliere, prevenzione e controllo. Centro scientifico editori. - Bennett J.V. Brachman P.S. Infezioni ospedaliere Piccin editrice; - Schaffer S.D.- Garzon L.S. Heroux D.L. Kornieewicz D.M. Prevenzione delle Infezioni e sicurezza delle procedure. Il Pensiero Scientifico Editore; - Centers For Disease Control And Prevention. Draft Guidelines for isolation precautions in hospitals. Am J Infect Control 1996; 24 (1): 24-52; - Block Seymour S; Disinfezione e Sterilizzazione principi e metodi. Edizioni Libreria Cortina Verona.2 7

ALLEGATI: Glossario: - aerosol: sospensione di goccioline di liquido o particelle solide nell aria o nei gas in genere; - agente biologico: qualsiasi organismo vivente o parte di esso che può essere causa di infezione, allergia, o intossicazione; sono compresi in questa definizione virus, batteri, funghi, endossine batteriche, spore fungine, protozoi o elminti parassiti, acari, insetti, etc. - allergeni: sostanze che causano una reazione allergica oppure d ipersensibilità in persone predisposte; - allergia:reazione esagerata del sistema immunitario d individui predisposti nei confronti di sostanze innocue per la maggioranza della popolazione, anche se a dosi estremamente basse; detersione: Operazione volta a rimuovere, anche con l ausilio di specifiche sostanze detergenti, ogni tipo di residuo, particella o sostanza capace di trasmettere direttamente od indirettamente un rischio biologico; - disinfezione:attività che riguarda il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti confinati mediante la distruzione o l inattivazione di microrganismi patogeni; - DPI( dispositivo di protezione individuale): attrezzatura che ha il compito di salvaguardare la salute e/o la sicurezza della persona che l indossa o li utilizza; - rischio:la probabilità che si verifichi un evento dannoso per la gravità dello stesso evento: - sanificazione:operazione comprendente opportuni interventi di detersione e disinfezione. - serbatoio:ospite umano o animale in cui un agente biologico può vivere per un certo periodo del suo ciclo vitale, spesso senza causare la malattia. Può rappresentare una fonte d infezione. Tabella zoonosi: Zoonosi Veicoli Modalità di Contagio Causa della Malattia Rabbia Cani, gatti Morsi, graffi, contatto con la saliva infetta Virus Malattia da graffio di gatto Gatto Morsi, graffi di gatti portatori sani Virus Tubercolosi Cani e Gatti Convivenza con animali i9nfetti Batteri Salmonellosi Cani e Gatti Contatto con animale o sue feci Batteri Leptospirosi Cani e Gatti Contatto con urine animale infetto Batteri Dermatofizie o Tigna Cani e Gatti Contatto con pelo o lesioni Miceti Toxoplasmosi Cani Ingestione delle ovocisti Protozoi Lesmania Cani Puntura del flebotomo e mosca della sabbia Protozoi Scabbia Cani e Gatti Contatto con il pelo o lesioni Parassiti della pelle Idatidosi Cani e Gatti Ingestione delle ovocisti Parassita intestinale Toxocariasi o larva Migrans v. Cani e Gatti Ingestione delle ovocisti Parassita intestinale Larva Migrans cutanea Cani e Gatti Contatto con le feci Parassita intestale Zecche e Pulci Cani e Gatti Punture (veicolo d infezione) Insetti 8