1 RIFERIMENTI NORMATIVI



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Indice generale 1 RIFERIMENTI NORMATIVI... 2 2 AREA DI STUDIO... 6 2.1 Limiti ammissibili delle immissioni ed emissioni sonore, classificazione acustica del territorio... 6 2.2 Descrizione della centrale, individuazione delle sorgenti e dei ricettori, clima acustico esistente... 8 3 ANALISI DEGLI IMPATTI POTENZIALI SUL CLIMA ACUSTICO... 10 3.1 il clima acustico in fase di cantiere... 10 3.2 Fase di realizzazione... 10 3.3 Fase di esercizio... 12 3.4 La centrale... 12 3.4.1 Isolamento acustico del fabbricato della centrale... 14 3.4.2 Isolamento acustico delle pareti... 15 3.4.3 Isolamento acustico delle superfici vetrate... 16 3.4.4 Isolamento acustico della copertura... 16 3.4.5 Isolamento acustico delle superfici opache delle aperture... 16 3.4.6 Calcolo dell isolamento acustico dell intero edificio... 16 3.4.7 Emissione sonora della centrale nell ambiente esterno... 17 3.4.8 Calcolo dell Attenuazione di Emissione sonora degli impianti di condizionamento all interno della centrale... 18 3.5 l opera di presa... 19 3.5.1 Emissione sonora dell opera di presa nell ambiente esterno... 19 4 CONCLUSIONI... 19

1 RIFERIMENTI NORMATIVI La Legge Quadro sull'inquinamento acustico n.447 del 26 ottobre 1995 stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento acustico, ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione. Il conseguimento delle finalità legislative è ricercato attraverso una duplice strategia che comprende attività di prevenzione ambientale" (valutazione di impatto ambientale, classificazione acustica del territorio comunale ecc.) e di "protezione ambientale" (controllo dei livelli di inquinamento acustico, ecc). In ambito normativo regionale la LR. 52 del 20 ottobre 2000 fissa le "Disposizioni per la tutela dell'ambiente in materia di inquinamento acustico" (in attuazione a quanto previsto dalla Legge 447 del 26/10/95). Tale legge riveste notevole interesse, poiché disciplina le competenze dei vari enti (Regione, Provincia,Comune, ARPA) e, con questo documento, la Giunta Regionale si impegna ad emanare disposizioni relative ai criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico. Fino ad ora, la Giunta Regionale ha emanato le Linee guida per la classificazione acustica del territorio" e le Linee guida regionali per la redazione della documentazione di impatto acustico". La LR. 52 del 20 ottobre 2000 fornisce la definizione di impatto acustico; "per impatto acustico si intendono gli effetti indotti e le variazioni delle condizioni sonore preesistenti in una determinata porzione del territorio, dovute all'inserimento di nuove infrastrutture, opere, impianti attività o manifestazioni, e all'art.1o ribadisce che: la documentazione revisionale di impatto acustico, costituita da idonea documentazione tecnica, redatta secondo le disposizioni indicate nel provvedimento di cui all'articolo 3, comma 3, lettera c), e obbligatoria per la realizzazione, la modifica o il potenziamento dalle opere, infrastrutture o insediamenti indicati nell'articolo 8, commi 1,2 a 4 della legge 447/1995; le autorizzazioni, concessioni, licenze o i provvedimenti comunque denominati, inerenti le attività soggette alla valutazione di impatto acustico, sono rilasciate, considerati i programmi di sviluppo urbanistico del territorio a previo accertamento dalla conformità dalla richiesta sotto il profilo acustico, nel rispetto dei valori limite previsti dalla classificazione per la specifica zona, nonché dal criterio di cui all'articolo 6, comma 2; laddove in luogo dalla domanda di rilascio di provvedimenti autorizzativi, sia prevista la denuncia di inizio attività, od altro equivalente, la documentazione è prodotta dal soggetto interessato unitamente alla denuncia stessa o al diverso atto di iniziativa privata previsto. In data 2 febbraio 2004 la Giunta Regionale ha deliberato l'approvazione delle Linea guida regionali per la redazione della documentazione di impatto acustico. In essa sono specificate alcune definizioni, il campo di applicazione, il contenuto della documentazione di impatto acustico e le eventuali verifiche finali. Dai precedenti riferimenti normativi è opportuno riprendere alcune definizioni che saranno utilizzate in questa relazione; all'art.2, comma 1, della legge 447/1995 sono date alcune definizioni tra le quali è opportuno evidenziare le seguenti:

INQUINAMENTO ACUSTICO: l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti esterni. VALORI DI ATTENZIONE: è il valore di rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l'ambiente. VALORI DI QUALITA: i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla presente legge. VALORI LIMITE DI IMMISSIONE: il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori. VALORI LIMITE DI EMISSIONE: il valore massimo di rumore che può essere ammesso da una una sorgente sonora,misurato in prossimità della sorgente stessa. Inoltre, all'art.2, comma 3 è precisato che i valori limite di immissione sono distinti in: valori limite assoluti, determinati con riferimento al livello equivalente di rumore ambientale; valori limite differenziali, determinati con riferimento alla differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale ed il rumore residuo. In data 1 dicembre 1997 è stato pubblicato della Gazzetta Ufficiale il d.p.c.m. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore che riprende il d.p.c.m. 1 marzo 1991, abrogando e modificandolo in alcune parti. Qualora il Comune non abbia ancora adottato la classificazione acustica del territorio, valgono i limiti del d.c.m. 1 marzo 1991. Se, invece, è già stata elaborata ed adottata la Classificazione acustica del territorio comunale i limiti da rispettare sono quelli del d.c.m. 14/11/1997, e, per la loro verifica occorrerà riferirsi alle classi acustiche assegnate al territorio circostante lo stabilimento. Il Comune di Demonte ha predisposto la proposta di Classificazione acustica del territorio comunale. Il territorio comunale è suddiviso in zone alle quali sono assegnati i limiti di immissione, emissione ed i valori attenzione e di qualità. Classificazione del territorio comunale: CLASSE I Aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo e allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici ecc. CLASSE II Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali e assenza di attività artigianali.

CLASSE III Aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. CLASSE IV Aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V Aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI Aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate esclusivamente da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. Pertanto, una volta definita da parte del Comune, la suddivisione del territorio in classi di destinazione d'uso, i limiti da considerare sono quelli riportati nella seguenti tabella: Tabella 1: Valori (D.P.C.M. 14 novembre 1997) Oltre ai limiti indicati nelle precedenti tabelle, occorre rispettare anche il criterio differenziale. Infatti,

decreto del 1997, come già il d.p.c.m. 01/03/1991, prescrive che, per zone non esclusivamente industriali, non devono essere superate, all'interno degli ambienti abitativi, differenze massime tra il livello di rumore ambientale ed il livello di rumore residuo, vale a dire il livello rispettivamente misurato in presenza ed in assenza della specifica sorgente disturbante. Tali valori differenziali massimi sono pari a 5 db (A) nel periodo diurno e di 3 db (A) nel periodo notturno (d.p.c.m. 14/11/1997, art.4, comma 1), all'art.2, comma 2, si specifica inoltre che, qualora il livello del rumore ambientale, misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db (A) durante il periodo diurno e 40 db (A) durante il periodo notturno, ogni effetto di disturbo del rumore é da ritenersi trascurabile e, quindi, il livello del rumore ambientale rilevato deve considerarsi accettabile. Parimenti, se il livello del rumore ambientale misurato a finestre chiuse è inferiore a 35dB (A) durante il periodo diurno e 25 db (A) durante il periodo notturno. Quest'ultima osservazione riporta una variazione rispetto al d.p.c.m. O1/O3/1991, nel quale tali livelli sono superiori di 5 db. Nel caso in esame, poiché siamo in presenza di un impianto a ciclo produttivo continuo, si applica anche il D.M.11/12/1996. In esso si stabilisce che gli impianti esistenti devono rispettare il criterio differenziale qualora non siano rispettati i valori assoluti di immissione; gli impianti a ciclo produttivo continuo realizzati dopo l'entrata in vigore di questo decreto, devono rispettare anche il criterio differenziale. Infine, specifica che in ogni caso, i piani di risanamento devono essere finalizzati anche al rispetto dei valori limite differenziali.

2 AREA DI STUDIO L impianto sorgerà nel Comune di Demonte, presso il rio Combafere, a circa 300 metri dall'edificio in borgata Perolar. Si è considerata un'area che si estende per circa 500m intorno all'edificio della centrale. Nelle analisi si e, quindi, considerata un'area di studio che si estende per circa 500m intorno alla centrale. Nella planimetria seguente è riportata l'area oggetto di studio ed è individuata da un cerchio l'area attorno alla centrale entro la quale non sono presenti abitazioni ( circa 300m). Figura 1: Area centrale 2.1 Limiti ammissibili delle immissioni ed emissioni sonore, classificazione acustica del territorio II Comune di Demonte ha un piano di zonizzazione acustica e, pertanto, i limiti da rispettare sono quelli relativi a tale piano (approvato dal C.C. con Provv.14 il 24/06/2004). Dalla documentazione fornita dal Comune di Demonte si vede che l'area su cui si insedierà la centrale per la produzione di energia elettrica e stata classificata in classe III (agricolo). I ricettori potenzialmente più sensibili sono le residenze e i fabbricati rurali della frazione Paluch che sono state classificate in classe III (aree di tipo misto), il fabbricato rurale nella frazione Perolar. Gli agglomerati rurali, posti anch'essi in classe III, di Perdoni, Foran e Lucerna, trovandosi distanti dall'impianto e schermati da colline non ricevono le emissioni di rumore della centrale.

Classi di destinazione d'uso del territorio III aree di tipo misto Tempi di riferimento Diurno (6,00- Notturno 22,00) (22,00-6,00) 55 45 Classi di destinazione d'uso del territorio III aree di tipo misto Tempi di riferimento Diurno (6,00- Notturno 22,00) (22,00-6,00) 60 50 Si rammenta che i limiti da assegnare alle classi a cui si dovrà tendere non sono i limiti assoluti di immissione, quanto i limiti di qualità, cioè quei valori di rumore, come riporta la Legge Quadro, da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela previsti dalla presente legge. Essi sono riportati nel d.p.c.m 14/11/1997 Classi di destinazione Tempi di riferimento d'uso del territorio Diurno (6,00-22,00) Notturno (22,00-6,00) III aree di tipo misto 57 47 Infine, oltre ai limiti assoluti, vista la classificazione acustica del territorio, l'impianto dovrà anche rispettare i valori limite differenziali di immissione. Tali valori sono pari a 5dB (A) nel periodo diurno e di 3 db (A) nel periodo notturno, all'interno degli ambienti abitativi.

2.2 Descrizione della centrale, individuazione delle sorgenti e dei ricettori, clima acustico esistente L'impianto è costituito da un'opera di preso, dalla condotta forzata interrata, dall'edificio della centrale nel quale vi sono la turbina, l'alternatore, i trasformatori, i quadri elettrici, ed infine dallo scarico. La centrale per lo produzione cli energia elettrica avrà un funzionamento o ciclo continuo. La produzione di energia elettrica avviene tramite una turbina ad azione del tipo Pelton ed in essa il rumore viene prodotto dal flusso dell'acqua attraverso il condotto di alimentazione dei boccagli, dall'efflusso dell'acqua attraverso la sezione dell'otturatore e dell'urto dell'acqua sulla pala. A seconda del carico richiesto dall'alternatore è possibile variare la potenza erogata dalla macchina variando la sezione di efflusso e quindi la portata dell'acqua mediante lo scorrimento assiale di un otturatore a spina; questo può compromettere una variazione della rumorosità dovuta alla turbina. Le principali sorgenti di rumore dell'impianto sono: la turbina Pelton, gli organi meccanici rotanti della turbina stessa (assi, cuscinetti ecc.), gli organi rotanti dell'alternatore ad esso accoppiato sullo stesso asse ed il condotto di scarico dell'acqua. L'opera di presa ha lo scopo di incanalare l'acqua nella condotta e non comporta un aumento delle emissioni sonore rispetto all'usuale rumorosità del torrente. Queste tipologie di impianti vengono progettati di volta in volta in base a particolari condizioni al contorno (salto, portata, ecc.) e, pertanto, ogni impianto presenta caratteristiche dimensionali e di esercizio esclusive. Poichè la rumorosità totale deriva dall'accoppiamento e dall'esercizio degli elementi precedentemente elencanti, non è possibile acquisire dei valori di potenza sonora prima della realizzazione dell'impianto. Pertanto ai fini della previsione di impatto acustico non si può fare altro che ricorrere ad analogie con impianti simili per tipologia di macchinari installati. Le sorgenti di rumore prese in considerazione nello studio sono racchiuse da un involucro edilizio in calcestruzzo con pareti aventi spessori di 37cm e soffitto di 25cm. I serramenti sono costituiti da portoni in acciaio che vengono mantenuti chiusi durante l'esercizio. L'edificio della centrale è parzialmente interrato. Il potenziale ricettore sensibile più vicino, posto in classe III, si trova a circa 300m dalla centrale. Gli altri ricettori sensibili sono rappresentati dalle abitazioni di Perdioni, Paluch e Forani, zone classificate sempre in classe III. Per avere i dati utili ad una previsione di impatto acustico occorre ancora considerare il clima acustico esistente nell'area oggetto dello studio. Le principali sorgenti di rumore sono rappresentate dalla strada statale n.21 della Maddalena, dal Rio Combafere, dalle macchine utilizzate per le lavorazioni agricole. Il clima acustico esistente nell'area di studio ante operam è stato stimato tramite alcuni rilievi fonometrici i cui risultati sono risultati sono riportati nel capitolo seguente. Da essi è emerso che il Leq (A) nelle zone circostanti l'area su cui si insidierà la

centrale si attesta, in periodo diurno, su valori prossimi a 43 db (A) ed è dovuto essenzialmente al traffico veicolare sulla strada n.21 ed in misura minore al rio Combafere, limitatamente alle aree ad esso adiacenti.

Ing. Demaria A. - Ing. Gossa P. - Ing. Macario L. comune di DEMONTE (CN) 3 ANALISI DEGLI IMPATTI POTENZIALI SUL CLIMA ACUSTICO 3.1 il clima acustico in fase di cantiere Per quanto riguarda le emissioni di rumore durante la fase di cantiere queste saranno dovute all attività dei mezzi d opera. L impatto sul clima acustico in fase di cantiere sarà, comunque, lieve, dato il ridotto numero di mezzi coinvolti, a scala locale e reversibile sul breve termine, in quanto viene a cessare con la chiusura dei cantieri. Per quanto riguarda la fase di esercizio, il funzionamento della centrale comporterà l emissione di un basso livello di rumore esterno all edificio. Pertanto, la realizzazione degli interventi in progetto, comporterà il verificarsi di un impatto positivo sul clima acustico dell area d influenza. 3.2 Fase di realizzazione Per quanto riguarda la fase di costruzione, si prevede che la durata dei lavori sia di circa 12 mesi. I lavori saranno eseguiti, viste le condizioni geografiche e climatiche dei luoghi oggetto di intervento, nel periodo di tempo compreso tra il mese di Giugno 2013 ed il mese di Luglio dell anno successivo. Nel cantiere che sarà allestito per la costruzione dell opera di presa le fonti di rumore sono costituite essenzialmente dai mezzi d opera impiegati. Allo stato di fatto, nella zona prevista per il cantiere dell opera di presa, sono stati individuati come ricettori sensibili abitazioni posti a distanze superiori a 250 m. Per mitigare gli effetti delle emissioni sonore si prevede di utilizzare mezzi d opera certificati secondo le norme vigenti in materia di emissioni acustica. Per quanto riguarda il cantiere di posa della condotta esso ha una collocazione variabile nel tempo, in quanto segue il tracciato della condotta, spostandosi man mano che viene posato un tratto di tubazione. Il cantiere interesserà in ordine un tratto di pista forestale, un tratto di strada asfaltata, un tratto in versante (in corrispondenza dei tralicci di trasporto dell'energia elettrica) per percorrere nuovamente nella parte finale un tratto di strada asfaltata. Per ridurre ulteriormente gli impatti sui ricettori sensibili, si prevede di erigere il cantiere per la costruzione del fabbricato della centrale parzialmente interrato. Dalle analisi eseguite nel quadro progettuale, risulta che le lavorazioni da eseguire per la posa della condotta consistono essenzialmente in: esecuzione dello scavo per la posa; trasporto dei tubi dall area di stoccaggio alla zona di posa, movimentazione del tubo e posa all interno dello scavo; esecuzione delle saldature; Pagina 10

Ing. Demaria A. - Ing. Gossa P. - Ing. Macario L. comune di DEMONTE (CN) rinterro della condotta; realizzazione di alcuni blocchi di ancoraggio in c.a.; la posa della condotta comporta quindi l utilizzo dei seguenti mezzi d opera; escavatore; autocarro; generatore di corrente; autobetoniera, etc.; sistemazione delle aree alla situazione preesistente. Le opere di mitigazione che saranno adottate al fine di migliorare la compatibilità ambientale durante i lavori di posa della condotta con l ambiente esterno sono: - uso di macchinari e apparecchiature omologate e certificate, di cui al D.L. 27/01/92; - grande attenzione alla realizzazione ed al rispetto del cronoprogramma dei lavori, in modo tale da ridurre al minimo la sovrapposizione di attività e di mezzi particolarmente rumorosi; - realizzazione di barriere temporanee con i materiali di scavo e/o di pannelli fonoassorbenti intorno alle sorgenti di maggior emissione (gruppo elettrogeno ed escavatori). Nel cantiere che sarà allestito per la costruzione del fabbricato della centrale le fonti di rumore sono costituite essenzialmente dai mezzi d opera impiegati. Dall analisi delle fasi di lavorazione eseguite nel quadro progettuale, si prevede che il cantiere di realizzazione della centrale si svilupperà nel modo seguente: installazione cantiere; scavi di sbancamento; scavi di fondazione; fondazioni e struttura parte interrata; struttura in C.A.; struttura di copertura con orditura in legno; montaggio e smontaggio ponteggi metallici; murature; intonaci interni; pavimenti e rivestimenti; impianti e posa macchine; finiture; opere esterne. L emissione di rumore da parte del cantiere per la costruzione del fabbricato della centrale può essere paragonato all emissione che si ha in un cantiere edile per la costruzione di un qualunque edificio di civile abitazione o di condotta per acqua. Nella fase di studio di impatto, successiva alla presente verranno affrontate in dettaglio tutte le problematiche presentate in precedenza, con particolare attenzione all alterazione del livello Pagina 11

Ing. Demaria A. - Ing. Gossa P. - Ing. Macario L. comune di DEMONTE (CN) sonoro previsto in fase di realizzazione dell impianto idroelettrico. Si specifica che dal punto di vista normativo, ai sensi della L.R. n 52 del 20 Ottobre 200 art.9, i cantieri temporanei come quello previsto per al costruzione della centrale sono oggetto di deroga per quanto riguarda i limiti di emissione di rumore. 3.3 Fase di esercizio La valutazione dell impatto ambientale in relazione al fattore rumore necessita di un attenta verifica post-costruzione dell opera, al fine di verificare che le emissioni sonore previste in progetto rientrino nei limiti dalla normativa vigente e nel caso eccedessero i limiti prestabiliti, per adottare i necessari accorgimenti tecnici di ulteriore insonorizzazione. Dall analisi di funzionamento dell impianto in progetto descritto nel quadro progettuale si deduce che sorgenti di emissione sonora sono presenti sia nell opera di presa dove verrà installato uno sgrigliatore, sia nel fabbricato della centrale. Per quel che riguarda il fabbricato della centrale, occorre fare una dettagliata valutazione. In questa fase dello studio ci si limita a progettare l edificio in modo che l emissione sonora nei pressi del fabbricato della centrale sia inferiore ai limiti previsti del clima acustico presso i ricettori sensibili post-impianto. Al fine di preservare il più possibile l ambiente circostante si sono sistemate le macchine in locali interrati. 3.4 La centrale All interno del fabbricato della centrale saranno collocate le seguenti macchine: 1 turbina Pelton ad asse orizzontale con una potenza di circa 1300 kw; 1 generatore asincrono ad asse orizzontale di potenza a 1500 kv A con raffreddamento ad aria; quadri elettrici per il comando dei cilindri oleodinamici di apertura del distributore; carroponte con movimento su rotaia dotato di paranchi per la movimentazione manuale; ventilatore per l espulsione dell aria calda di raffreddamento dei generatori. All interno del fabbricato sarà collocato il trasformatore 400V-15kV e la cabina per la consegna dell energia all ENEL alloggiato in apposita cella di protezione. Per la caratterizzazione acustica completa di una sorgente occorrerebbe conoscere: il livello di pressione ponderato in scala A (Leq(A)), lo spettro di emissione sonora in terzi di banda di ottava, il riconoscimento o meno di componenti tonali o impulsive. Purtroppo tutti questi dati non sono disponibili a priori, in quanto le ditte produttrici di macchine forniscono coma dato di emissione acustica solo il livello di pressione equivalente ponderato in scala A. Dal punto di vista acustico il rumore generato dalla turbina è dovuto principalmente all impatto Pagina 12

Ing. Demaria A. - Ing. Gossa P. - Ing. Macario L. comune di DEMONTE (CN) dell acqua sulle pale e dall eventuale rumore dovuto alla rotazione della girante. La macchina si trova comunque chiusa all interno di una carcassa metallica, che per una maggiore insonorizzazione può essere rivestita con materiali fonoassorbenti. I dati di rumore sulle turbine dalle ditte costruttrici danno l emissione sonora della macchina a vuoto e quindi non tengono conto del rumore dell impatto dell acqua sulla turbina. Il Leq (A) per una turbina Pelton ad asse orizzontale della potenza impiegata nella centrale in progetto è pari a circa 60 db(a) cui andrebbe aggiunto il rumore di impatto dell acqua sulle pale. Considerando anche l impatto dell acqua sulle pale, si ipotizza un incremento di emissione sonora pari a 5 db(a), quindi un livello di emissione sonoro complessivo della turbina pari a 65 db(a). Si specifica che il rumore dell impatto dell acqua è controllabile ed eventualmente si può attenuare coprendo la carcassa della macchina con materiale fonoassorbente. Per quel che riguarda i generatori di tipo asincrono ad asse orizzontale, si fa riferimento a modelli aventi una potenza pari a 1500 kv A con il Leq (A) pari a circa 82 db(a). Il ventilatore centrifugo previsto per il raffreddamento del locale avrà una portata pari a 0.5 m/s con un Leq (A) pari a 80 db(a). Il carro ponte previsto non sarà azionato da motori elettrici, ma da paranchi e quindi si può trascurare l emissione sonora di tale apparecchiatura. Le altre apparecchiature previste all interno del fabbricato, quadri elettrici, quadri di comando, centralina elettrica non costituiscono sorgenti sonore. Il trasformatore 400 v - 15 kv avente una potenza complessiva pari a 1600 kva, ha un emissione Leq (A) pari a 32 db(a) quindi può essere installato all interno del fabbricato senza particolari misure di in sonorizzazione. Per stabilire il clima acustico complessivo all interno del fabbricato della centrale si procede a sommare l emissione delle varie sorgenti sonore individuate. Poiché non sono noti gli spettri di emissione per bande in terzi di ottava delle varie sorgenti esaminate, e quindi non è possibile riconoscere la presenza di componenti tonali di rumore, cautelativamente si incrementa il livello di emissione di ciascuna sorgente di 3 db(a). I livelli equivalenti di emissione sonora ponderata in scala A considerati per il calcolo del livello di pressione sonora complessivo all interno del fabbricato sono dunque i seguenti: Turbina Pelton 1 : 68 db(a); Generatore asincrono 1 85 db(a); Ventilatore centrifugo 83 db(a). Il rumore complessivo all interno della centrale, ipotizzando l impiego simultaneo di tutti e due i gruppi di produzione e del ventilatore per il raffreddamento, si ottiene facendo ricorso alla seguente formula: L tot = 10 log 10 (10 L1/10 + 10 L2/10 +...10 Ln/10 ) Il livello totale di pressione sonora ponderata in scala A per la centrale in esercizio risulta dunque: Pagina 13

Ing. Demaria A. - Ing. Gossa P. - Ing. Macario L. comune di DEMONTE (CN) Leq (A) = 10 log 10 (10 68/10 + 10 85/10 + 10 83/10 ) = 87,2 db(a) 3.4.1 Isolamento acustico del fabbricato della centrale Il suono emesso dalle macchine all interno della centrale si propaga nell aria fino ad incontrare l elemento di separazione che divide l ambiente interno dall ambiente esterno. Nella trasmissione del suono per via aerea la parete si comporta come un elemento passivo e condiziona attraverso le sue caratteristiche la trasmissione stessa del rumore, permettendo il controllo e l attenuazione del suono. Quindi la prima condizione per poter calcolare l attenuazione del rumore è quella di ipotizzare che non vi sia una trasmissione diretta dell aria verso l esterno ad esempio attraverso aperture, quindi si ipotizza che nelle condizioni di esercizio tutte le aperture saranno mantenute chiuse. Si è così previsto un impianto di ventilazione forzata. Per dimensionare l isolamento acustico della parte occorre calcolare la differenza tra la pressione sonora incidente sulla parete e la pressione sonora trasmessa. La pressione sonora incidente risulta pari a quella emessa dalle sorgenti, precedentemente calcolata, meno l attenuazione del suono dovuto alla divergenza calcolata in base alla distanza media delle sorgenti dalle pareti. La distanza media delle sorgenti dalle pareti è pari a 2 m circa quindi l attenuazione della pressione sonora dovuta alla divergenza è pari a: A = 20 log 10 R + 8 =14.0 db(a) Quindi la pressione sonora incidente sulle pareti e sul tetto del fabbricato è pari a: Leq (A) inc.= 87.2 14.0 = 73,2 db(a) Il massimo valore di emissione che si deve avere all esterno del fabbricato è attualmente, come detto precedentemente pari a 60 db diurno e 50 db notturno e poiché l impianto avrà un funzionamento continuo nelle 24 h occorre considerare il limite di 50 db(a). Pertanto il livello di isolamento minimo che deve avere l edificio della centrale è pari a: I = 73.2-50 = 23.2 db(a) Per calcolare il potere fonoisolante del fabbricato occorre calcolare prima il potere fonoisolante degli elementi che lo compongono e quindi quello complessivo dell involucro. Gli elementi costituenti l edificio considerati nel calcolo sono i seguenti: pareti perimetrali; superfici vetrate; copertura; superfici opache delle aperture. Pagina 14

Ing. Demaria A. - Ing. Gossa P. - Ing. Macario L. comune di DEMONTE (CN) 3.4.2 Isolamento acustico delle pareti Le pareti della centrale saranno di tipo multistrato formate da due paramenti separate da un pannello in lana di roccia dello spessore di 5 cm. Più in dettaglio i componenti della parete saranno: paramento esterno formato da muratura in CLS e spessore di 20 cm. pannello in lana da roccia dello spessore di 5 cm. paramento interno formato da muratura in mattoni forati dello spessore di 12 cm. viene trascurato il rivestimento in pietra per la presenza de fenditure tra le pietre poste in opera. Per il calcolo dell isolamento acustico della parete doppia si procede calcolando prima l isolamento della singola parete omogenea e sommando in seguito i due contributi. Per una parete di tipo omogeneo il parametro fisico che determina l isolamento è il peso della parete per unità di superficie. La relazione utilizzata per il calcolo dell isolamento acustico della singola parete è la seguente: R = 18 log 10 m + 12 log 10 f 25 dove: R = potere fonoisolante espresso in db F = frequenza del suono incidente M = massa della parete Poiché il potere fonoisolante si riduce per le basse frequenze si usa come frequenza di riferimento 100 Hz. La parete interna di spessore pari a 12 cm ha un peso al m2 pari 129 Kg/m 2 quindi si ottiene: R1 = 18 log 10 129 + 12 log 10 100 25 = 37 db La parete esterna in CLS di spessore pari a 20 cm ha un peso al m 2 pari a 800 Kg/m 2 quindi si ottiene: R2 = 18 log 10 800+ 12 log 10 100 25 = 51.3 db Per le pareti omogenee un limite all effetto di isolamento è dato dal fenomeno fisico della coincidenza, che si ha quando la lunghezza d onda delle vibrazioni flessionali coincide con la lunghezza d onda del suono incidente. La perdita di isolamento massima che si ha per la frequenza di coincidenza è pari a 20 db. Per tener conto di questo fenomeno quindi si diminuiscono i valori del potere fonoisolante calcolati in precedenza di 20 db. Consideriamo dunque R1 pari 17 db e R2 pari a 31.3 db. Per il calcolo del potere fonoisolante complessivo si utilizza la relazione di K. Goesele valida per pareti a due strati separati da un0intercapedine riempita con materiale poroso: Pagina 15

Ing. Demaria A. - Ing. Gossa P. - Ing. Macario L. comune di DEMONTE (CN) (4πfρc)/s Rtot = R1 + R2 + 20 log 10 dove: R1 e R2 sono il potere fonoisolante dei due strati; f = frequenza del suono incidente; ρ = densità dell aria; c = velocità di propagazione del suono nell aria s = rigidezza dinamica Trascurando a favore di una maggiore sicurezza il termine 20 log (4πfρc)/s 10 0, il cui valore varia al variare della frequenza e si ha: Rtot = R1 + R2= 17 + 31.3 = 48.3 db Il potere fonoisolante della parete adottata si assume pari a 48.3 db 3.4.3 Isolamento acustico delle superfici vetrate Le pareti vetrate saranno formate da vetri doppi antisfondamento del tipo10+6+4 dove 10 è lo spessore in mm del vetro interno, 6 è lo spessore in mm della camera d aria e 4 è lo spessore in mm del vetro esterno. Tale tipologia di vetro da prove sperimentali effettuate in laboratorio risulta avere potere fonoisolante pari a 34 db. 3.4.4 Isolamento acustico della copertura La copertura prevista sarà realizzata con struttura portante in solaio di latero cemento alveolare con un potere fonoisolante per le basse frequenze e sarà, inoltre, rivestita internamente per aumentare l efficienza alle alte frequenze. Il potere fonoisolante risulta, dunque, di 40 db circa per le basse frequenze e di 55 db per le alte. Nel calcolo si trascurerà il fattore di assorbimento del ricoprimento in terra e del tetto in lose. 3.4.5 Isolamento acustico delle superfici opache delle aperture Per le superfici opache della aperture, portone, si prevede di rivestire queste ultime internamente con lo stesso pannello adottato per il tetto e quindi si considera un potere fonoisolante di 40 db. 3.4.6 Calcolo dell isolamento acustico dell intero edificio Il potere fonoisolante complessivo di un edificio composto da più elementi aventi superfici Si e potere isolante Ri è dato da: Pagina 16

Ing. Demaria A. - Ing. Gossa P. - Ing. Macario L. comune di DEMONTE (CN) Rtot = 10 log 10 dove: Si = Superficie dell elemento iesimo; Si Siτi τ i = trasmissione acustica dell elemento iesimo data dalla relazione τ i = 1 10 Ri 10 ; Le superfici componenti l involucro della centrale con i rispettivi valori di τi sono riportate nella seguente tabella: Tabella 3.1 Valori della trasmissione acustica per varie superfici Elemento Superficie in m 2 R i in db τ i Pareti perimetrali 60 48.3 1,48* 10-5 Superfici vetrate 5 34.0 3.9*10-4 Copertura 100 40 1*10-4 Sup. opache aperte 12 40 1 * 10-4 Inserendo nella relazione precedentemente riportata i dati della tabella e sviluppando i calcoli si ottiene: Rtot = 42.9 db che rappresenta il potere fonoisolante complessivo dell edificio della centrale. 3.4.7 Emissione sonora della centrale nell ambiente esterno Il livello di pressione sonora trasmesso dalla centrale verso l ambiente esterno risulta dalla differenza tra il livello di pressione sonora incidente sulle superfici che racchiudono la centrale e l attenuazione della superficie stessa. Quindi il livello di emissione sonora sarà: Leq(A) di emissione sonora = Leq (A) incidente Leq (A) attenuazione Leq (A) di emissione sonora = 73,2 db (A) 42.9 db (A) = 30.3 db (A) Tale emissione sonora sarà da sommarsi al livello equivalente presente nel sito, pertanto il rumore complessivo, al quale sarà sottoposta la suddetta area, quando la Centrale Idroelettrica sarà in esercizio, si ottiene facendo ricorso alla seguente formula: L tot = 10 log 10 (10 L1/10 + 10 L2/10 ) dove: L 1 = Livello equivalente attuale = 60,0 db(a) (stimato in assenza di Piano Acustico); L 2 = Livello di emissione sonora prodotta dalla centrale nell ambiente esterno Il livello totale di pressione sonora ponderata in scala A quando la Centrale sarà in esercizio che Pagina 17

Ing. Demaria A. - Ing. Gossa P. - Ing. Macario L. comune di DEMONTE (CN) risulta essere pari a 30,3 db(a): Leq (A) = 10 log 10 (10 60,0/10 + 10 30,3/10 ) = 60,0 db(a). Da quest ultimo dato si evince che la Centrale Idroelettrica non porterà alcun aumento di emissione sonora nell area circostante. 3.4.8 Calcolo dell Attenuazione di Emissione sonora degli impianti di condizionamento all interno della centrale Per la ventilazione dell ambiente all interno della centrale si prevede un sistema a ventilazione forzata con espulsione dell aria calda attraverso due bocchettoni ricavati su una luce laterale in corrispondenza di una finestra. L immissione dell aria avviene, invece, attraverso aperture posta nella parte bassa dell edificio, facilmente schermabili. Per evitare la propagazione del rumore attraverso l aria espulsa dai bocchettoni si prevede di sistemare all interno del condotto di espulsione un attenuatore di rumore formato con materiale fonoassorbente, tipo di quelli usati per gli impianti di condizionamento di cui si procede al dimensionamento. Per quel che riguarda la propagazione del rumore attraverso il canale di scarico si ritiene che sia trascurabile in quanto è completamente interrato. Per il dimensionamento dell attenuatore di rumore si utilizza la relazione: dove : a = attenuazione acustica p = perimetro interno dell attenuatore l = lunghezza interna dell attenuatore A = area interna dell attenuatore α = coefficiente di assorbimento La portata di ventilazione prevista all interno del locale per l espulsione dell aria calda è pari a 0.2 m 3 /s. Le dimensioni del condotto di evacuazione, considerando una velocità dell aria di 0.1 m/s, è pari a 0.4 m 2. Il condotto è previsto a pianta rettangolare con lunghezza pari a 1 m e larghezza 0.5 m. Il rivestimento delle pareti del condotto verrà effettuato con materiale fonoassorbente avente frequenze i seguenti coefficienti di assorbimento Tabella 3.2 coefficienti di assorbimento alle varie frequenze di emissione F(HZ) 125 250 500 1000 2000 4000 α 0.55 0.80 0.99 0.99 0.91 0.82 L attenuazione acustica che deve essere ottenuta attraverso il materiale fonoassorbente è pari a Pagina 18

Ing. Demaria A. - Ing. Gossa P. - Ing. Macario L. comune di DEMONTE (CN) quella dell involucro della centrale in modo che l emissione sonora attraverso il condotto di espulsione sia uguale a quella che avviene dall involucro dell edificio quindi pari a 55.84 db. Alla frequenza di 125 Hz, frequenza alla quale l assorbimento delle pareti è minimo, ricavando dalla formula precedente la lunghezza si ha : = = 1.72 m. Quindi la lunghezza del rivestimento per l attenuazione sarà pari a 1.72 m. 3.5 l opera di presa 3.5.1 Emissione sonora dell opera di presa nell ambiente esterno L opera di presa sarà composta da una condotta che porterà l acqua prelevata alla Centrale Idroelettrica e da uno sgrigliatore; la condotta non apporterà alcun incremento al livello equivalente sonoro dell area, lo sgrigliatore, invece, produrrà circa 35 db(a) essendo posto in zona semi interrata. Per la caratterizzazione del livello equivalente nei pressi dell opera di presa, bisogno far riferimento alla formula precedente: L tot = 10 log 10 (10 L1/10 + 10 L2/10 ) dove: L 1 = Livello equivalente attuale misurato; L 2 = Livello di emissione sonora prodotta dallo strigliatore. Il livello equivalente in prossimità dell area nei pressi dell opera di presa è stato stimato pari a 60,0 db(a). Il livello equivalente sonoro risulta, quindi, essere pari a: L tot = 10 log 10 (10 60.0/10 + 10 35/10 ) = 60.0 db(a). Dall ultimo dato si evince che anche l area nei pressi dell opera di presa della Centrale Idroelettrica non sarà sottoposta ad alcun aumento di livello equivalente sonoro. 4 CONCLUSIONI L impatto sul clima acustico è riscontrabile solamente in fase di cantiere ma esso è temporaneo e reversibile a breve termine. In esercizio l impianto non produce alterazioni sensibili sul clima acustico, sia per gli accorgimenti progettuali adottati che per la tipologia di macchine installate. I punti di misura e il periodo di campionamento sarà concordato con l autorità competente. Se ritenuto necessario si potrà predisporre un piano di monitoraggio acustico Post Operam al fine di valutare l efficienza delle misure tecniche predisposte per l abbattimento del rumore. Pagina 19