Le repubbliche marinare

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Le repubbliche marinare

Quattro domande per iniziare Quali sono le repubbliche marinare? Cos è una repubblica marinara? Cosa sono le Tavole Amalfitane? Quale fu la repubblica marinara più importante?

La ripresa dei commerci Con l aumento della popolazione cresce la domanda di cibi e di beni. La maggiore domanda stimola i commerci. Nell XI secolo in Europa riprendono gli scambi commerciali. Due i bacini di traffico: il Mediterraneo; il Mare del Nord e il Baltico. Le vie commerciali tra l Europa e l Oriente passano per l Italia, dove si affermano le repubbliche marinare: Venezia, Genova, Amalfi e Pisa.

La ripresa dei commerci In campo economico e commerciale l Europa cristiana supera il mondo musulmano. In nord Europa l Hansa ( lega di città) commercia tra il Mare del Nord e il Baltico. Le navi europee tornano a solcare lo stretto di Gibilterra dopo la riconquista cristiana della Spagna.

La ripresa dei commerci L Italia, al centro del Mediterraneo, è un ponte per i commerci tra i territori musulmani e l Europa cristiana. Alcune città autonome della costa intorno all XI secolo costituiscono delle repubbliche marinare, che traggono potere e ricchezza dal commercio marittimo. Le più importanti sono: Venezia Genova Pisa Amalfi

Le repubbliche marinare La rinascita dei commerci che caratterizzò l XI secolo fu anticipata da quattro città italiane Amalfi Venezia Pisa Genova Le quattro Repubbliche Marinare

una propria moneta accettata in tutto il Mediterraneo; una propria flotta, commerciale e da guerra; uno o più fondachi, magazzini e alloggi per i mercanti stranieri; un corpo di consoli, rappresentanti della città nei vari porti del Mediterraneo.

Cosa sono le Repubbliche Marinare? Si tratta di città indipendenti dotate di indipendenza (de iure e/o de facto): autonomia, l'economia, la politica e la cultura basate essenzialmente sulla navigazione e sugli scambi marittimi; possesso di una flotta di navi; organizzazione come di città-stato, salvo poi eventualmente espandersi maggiormente; presenza nei porti mediterranei di propri fondachi (depositi) e consoli; presenza nel proprio porto di fondachi e consoli di città e Paesi stranieri; uso di una moneta propria accettata in tutto il Mediterraneo e di proprie leggi marittime; governo di carattere repubblicano; partecipazione alle Crociate e/o alla repressione della pirateria.

Dal punto di vista istituzionale, le città marinare erano delle repubbliche oligarchiche, generalmente rette, dalle principali famiglie mercantili: i governi erano dunque espressione del ceto mercantile; per questo, a volte, ci si riferisce a tali città col termine più specifico di "repubblica mercantile". Erano dotate di un articolato sistema di magistrature, dalle competenze a volte complementari, a volte sovrapposte, che nei secoli mostrò una decisa tendenza a modificarsi e ad accentrare il potere: così il governo divenne privilegio della nobiltà mercantile a Venezia (dal 1297) e del duca ad Amalfi (dal 945).

Città di guerra e di commerci Le repubbliche marinare nascono per: difendersi dagli attacchi dei pirati saraceni; contrastare il dominio degli arabi sul Mediterraneo. Nel tempo, esse: stabiliscono stazioni commerciali in tutto il Mediterraneo; entrano in rapporto con il mondo arabo e l impero bizantino; diventano il tramite degli scambi commerciali tra Europa occidentale e Mediterraneo arabo-bizantino;

Amalfi La prima città italiana ad affermarsi sui mari fu Amalfi, in Campania. Amalfi, la prima repubblica marinara a raggiungere un'importanza di primo piano, acquisì l'indipendenza de facto dal Ducato di Napoli nell'839: quell'anno infatti il principe di Benevento Sicardo, durante una guerra contro i bizantini, espugnò la città e ne deportò la popolazione: quando egli morì in una congiura di palazzo gli amalfitani si ribellarono, scacciarono il presidio longobardo e diedero vita alla libera repubblica di Amalfi. importava tessuti dall Oriente; vi esportava olio d oliva. Amalfi ebbe relazioni soprattutto con Costantinopoli e l Egitto.

Le Tavole Amalfitane erano un codice marittimo, redatto ad Amalfi intorno all'xi secolo. Si tratta del più antico statuto marittimo italiano, adoperato in tutta l'area del mar Mediterraneo fino al XVI secolo Le Tavole amalfitane contenevano diverse norme che regolamentavano i traffici, i commerci ed il comportamento in mare dei membri di un equipaggio, attribuendo a ciascuno di loro specifici diritti e doveri.

Pisa e Genova Dopo Amalfi, acquisirono importanza le città di Pisa, in Toscana, e Genova, in Liguria; Queste due Repubbliche Marinare ebbero molti scambi, data la loro vicinanza. In principio, i rapporti furono di collaborazione e di alleanza nell'affrontare l'incombente e sempre più minacciosa espansione musulmana. In seguito, però, si accesero le rivalità per primeggiare nella parte occidentale del Mediterraneo. Sottrassero ai Saraceni le isole del Tirreno e le Baleari; Successivamente si scontrarono nella Battaglia della Meloria (1284), vinta dai genovesi. Le catene del porto di Pisa, prese da Genova durante le lotte tra le due repubbliche marinare e restituite nell'anno dell'unità italiana in segno di fratellanza.

Battaglia della Meloria (1284), Migliaia furono i prigionieri condotti dai Genovesi nelle carceri di Malapaga. Fra di essi il poeta Rustichello da Pisa il quale incontrò un altro prigioniero celebre, Marco Polo, catturato nel corso della battaglia di Curzola, e trascrisse le avventure dell'esploratore veneziano. La disfatta, che costò a Pisa migliaia di uomini, segnò un forte arresto della potenza della Repubblica toscana, la quale non riuscirà più a riacquistare la posizione di dominio nel Mediterraneo occidentale. La raccolta del pepe; da Il Milione di Marco Polo, edizione francese del XV secolo.

L'espansione di Pisa nel Mar Mediterraneo

L espansione di Genova

Venezia La più importante repubblica marinara fu Venezia, in Veneto; essa ebbe stretti legami con l Impero bizantino; dominò fino al XVI secolo il mare Adriatico e i commerci nel Mediterraneo orientale; si espanse anche sulla terraferma (Veneto, Friuli e Venezia Giulia, Lombardia orientale, Istria e Dalmazia).

Intorno all'anno mille cominciò la sua espansione nell'adriatico, sconfiggendo i pirati che occupavano le coste dell'istria e della Dalmazia e ponendo quelle regioni e le loro principali città sotto il proprio dominio. Istituzionalmente Venezia era retta da un'oligarchia delle principali famiglie mercantili, sotto la presidenza del doge e di numerose e articolate magistrature, tra cui il Senato; notevole fu la Serrata del Maggior Consiglio (1297), con cui furono esclusi dal governo coloro che non appartenevano alle più importanti famiglie mercantili.

Venezia nel Mediterraneo

Mercanti, fiere e banche Mercanti Fiere Banche Cambiavalute L espandersi dei commerci spinge molte città a creare le fiere. Torna in uso la moneta come mezzo di scambio. Si affermano i banchi dei cambiavalute che effettuano le operazioni di cambio. Dai banchi dei cambiavalute nascono le prime banche moderne.

Mercanti, fiere e banche Per attirare i mercanti molte città istituiscono le fiere, ossia dei grandi mercati periodici. Le fiere più importanti sono quelle della Champagne e delle Fiandre.

Mercanti, fiere e banche Nelle fiere compaiono i cambiavalute che sui loro banchi effettuano le operazioni di cambio delle monete. Nel XII secolo, alcuni cambiavalute accettano depositi di denaro su cui corrispondono un interesse, e concedono prestiti di denaro applicando un interesse a favore del banco: nascono così le prime banche moderne. Nascita della Cambiale

L aria della città rende liberi Gli artigiani solitamente svolgevano la loro attività nelle botteghe. I giovani che volevano diventare artigiani dovevano compiere un periodo di apprendistato al servizio di un artigiano già esperto. Gli artigiani che producevano gli stessi oggetti si riunivano in associazioni di mestiere, chiamate Arti o Corporazioni.

Mercanti, fiere e banche