COMUNICATO STAMPA. Gattinoni, la Vespa e la tivù Il made in Italy è di moda a cura di Stefano Dominella in collaborazione con la Fondazione Piaggio



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Transcript:

COMUNICATO STAMPA LA MOSTRA Gattinoni, la Vespa e la tivù Il made in Italy è di moda a cura di Stefano Dominella in collaborazione con la Fondazione Piaggio Museo Piaggio Viale Rinaldo Piaggio, 7 Pontedera (PI) 22 marzo -3 maggio 2013 Dall incontro tra la Fondazione Piaggio e Gattinoni nasce l idea di trasformare la mostra Gattinoni, la televisione è di moda, ideata e curata da Stefano Dominella e presentata nel 2011 a Roma a Palazzo Valentini, in un esposizione che celebra due icone del made in Italy nel mondo: l Alta Moda della Maison Gattinoni e la Vespa, il veicolo a due ruote più diffuso e famoso al mondo, vera icona dello stile italiano. Fernanda Gattinoni (1907-2002) fu una delle prime creatrici di moda a intuire l importanza della televisione. Nel 1955 vestì la valletta d Italia: Edy Campagnoli nello storico telequiz Lascia o Raddoppia. Fra le assidue frequentatrici dell atelier Gattinoni si ricordano miti dela tv italiana quali Delia Scala, Mina, Alice ed Ellen Kessler. Fondamentale fu la collaborazione con i costumisti dei più celebrishow televisivi da Folco Lazzeroni Brunelleschi a Corrado Colabucci, da Enrico Rufini a Luca Sabatelli, da Daniela Rossi a Giovanni Ciacci e Giovanna Silvestri. Il Festival di Sanremo e i suoi cantanti, sin dagli anni Cinquanta, rappresentarono per la Maison Gattinoni un appuntamento fisso con il palcoscenico più seguito d Italia. Da Jula De Palma e Franca Raimondi a un susseguirsi di signore della musica leggera come Ornella Vanoni, Iva Zanicchi e Orietta Berti, Sabrina Salerno e Mietta, così come le conduttrici, Edy Campagnoli, Fulvia Colombo, Luisa Rivelli e fino alle nuove star, sotto la direzione artistica di Guillermo Mariotto, da Milly Carlucci a Gabriella Carlucci, da Alba Parietti a Anna Marchesini. Fra le altre dive televisive vestite Gattinoni figurano Raffaella Carrà, Edwige Fenech, Gloria Guida, Antonella Clerici, Valeria Marini, Anna Falchi, Barbara D Urso, Amanda Lear, Enrica Bonaccorti, Anna Valle, Sabrina Ferilli, Ela Weber. Come gli abiti di Gattinoni, Vespa ha accompagnato con i suoi diversi modelli lo sviluppo della società italiana, ottenendo un successo che è stato trasformato in mito anche dalle sue numerose apparizioni al cinema e in televisione. Ne sono testimonianza i bellissimi calendari Piaggio, che sin dagli anni 60 e fino ai nostri giorni hanno visto protagoniste, accanto a Vespa, modelle d eccezione: Catherine Spaak, Kasia Smutniak, Raffaella Carrà, Filippa Lagerback, passando per le gemelle Kessler, Ornella Vanoni, Romina Power, Sandra Milo, Stefania Sandrelli, Joan Collins, Raquel Welch, Ursula Andress, Paola Pitagora, Elsa Martinelli e molte altre.

Simbolo dell incontro tra Gattinoni e Vespa nell immaginario del made in Italy è la presenza, in mostra, dell abito indossato da Anita Ekberg nella Dolce Vita di Federico Fellini accanto alla Vespa 125 del 1958 su cui sfrecciavano i paparazzi in una delle scene più celebri della storia del cinema. In vetrina la selezione di una ventina di abiti firmati Gattinoni indossati dai volti più noti della televisione italiana dagli anni Cinquanta ai giorni nostri, accompagnata da foto di scena nelle quali si riconoscono spezzoni di celebri trasmissioni TV. Un percorso cronologico scandito dai modelli più significativi della produzione di Vespa (dalla 125 protagonista della Dolce Vita di Federico Fellini alla 150 PX a tiratura limitata realizzata per i 150 anni dell Unità d Italia) e dalle immagini dei più bei calendari Piaggio. L esposizione è arricchita da coreografiche proiezioni multimediali curate da MBVision e Animation Lights Project, nelle quali immagini televisive, di prodotto e di comunicazione, si rincorrono celebrando due miti senza tempo della creatività italiana. CURA Stefano Dominella in collaborazione con la Fondazione Piaggio. PATROCINIO Comune di Pontedera e Provincia di Pisa PARTNERSHIP SAT Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei S.p.A., Modartech, MBVision e Animation Lights Project, Alba Display s.r.l., Calamidoro Hotel, Bandecchi & Vivaldi. COMUNICAZIONE Fondazione Piaggio, Ufficio Stampa Gattinoni In collaborazione con: Ufficio Stampa Modartech Press Office Fondazione Piaggio Viale Rinaldo Piaggio 7 56025 Pontedera PI Ph+ 39 0587271727 Fax +39 0587290057 E-Mail annalisa.rossi@fondazionepiaggio.it Press Office Gattinoni Couture Via Toscana, 1 00187 Roma Ph. +39 0642884963 Fax +39 0642820298 E-Mail ufficiostampa@gattinoni.net

Press Office Modartech Alessandra Lepri Mob. + 39 339 7136857 E-Mail alessandra@alessandralepri.it

IL CONVEGNO Le Professioni della moda Sabato 23 marzo ore 10.00 Auditorium Museo Piaggio Pontedera Sinergia fra le eccellenze italiane del Made in Italy e approccio concreto alle professioni della moda sono la carta vincente per creare, con progetti mirati, un filo diretto fra Scuola e Lavoro. In occasione della mostra Gattinoni, la Vespa e la Tivù. Il Made in Italy è di moda, percorso espositivo volto ad esaltare il connubio fra Moda, Televisione e il mito della Vespa, a cura di Stefano Dominella, Vice Presidente con delega alla moda Sezione Tessile Abbigliamento e Moda Unindustria, che ha ricevuto di recente la nomina a Direttore Scientifico dell Istituto Modartech, sabato 23 marzo, alle ore 10.00, presso il Museo Piaggio di Pontedera (PI), si terrà un convegno dedicato alle Professioni della Moda, un dialogo fra professionisti del Made in Italy che, attraverso le loro testimonianze e la loro esperienza, si rivolgeranno agli studenti per descrivere lo scenario del mercato, evidenziandone l orientamento e i percorsi formativi che garantiscano concrete opportunità lavorative. La Scuola, infatti, in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando, ha il dovere di illustrare ai giovani le figure professionali ricercate dalle aziende, al fine di creare corsi che abbiano una reale applicazione una volta entrati nel mondo del lavoro. Intervengono, Stefano Dominella, Amministratore Delegato di Gattinoni Due e Direttore Scientifico dell Istituto Modartech, Emanuela Cavalca Altan, giornalista, scrittrice e massima esperta di formazione moda e design, Carmen Alampi, docente di Fashion Design presso l Istituto Modartech di Pontedera, Edoardo de Giorgio, PR e Press Office maison Gattinoni, la giornalista e conduttrice del programma M.o.d.a. de LA7 Cinzia Malvini e i giovani designer Tiziano Guardini e Italo Marseglia. Durante l incontro verrà lanciato un bando per l assegnazione di borse di studio, attraverso un contest creativo, ideato dalla Fondazione Piaggio in collaborazione con l Istituto Modartech e rivolto ai ragazzi delle scuole partecipanti all evento, che hanno il sogno e l ambizione di lavorare nel mondo della moda. Il tema del contest verrà esposto in occasione del convegno. I progetti pervenuti verranno valutati da una giuria tecnica formata da esperti del settore e giornalisti specializzati. Modererà l incontro la giornalista Alessandra Lepri

Opening: venerdì 22 marzo 2013 ore 19,00 sala mostre Museo Piaggio Ingresso mostra : dal 23 marzo al 3 maggio 2013 Dal martedì al venerdì 10,00 18,00 Sabato 10,00 13,00 / 14,00 18,00 Il museo è aperto la seconda domenica del mese dalle 10,00 alle 18,00

Domenica 3 gennaio 1954 si accende la Televisione nelle case degli italiani Nell epoca in cui il tubo catodico non occupa ancora tutti gli spazi, c è chi rimane con lo sguardo fisso al monoscopio o alle pecorelle dell intervallo, ipnotizzato dalle strisce orizzontali o dal cartello La trasmissione sarà ripresa al più presto possibile. L importante è guardare. Quando nel 1954 la televisione italiana iniziò le sue trasmissioni regolari, gli unici mezzi di divulgazione per la moda dell epoca erano le riviste specializzate. Sono pochissime le persone che possono permettersi un televisore, che all incirca costava l equivalente di tre buoni stipendi. La gente si organizzava sfruttando le vetrine dei negozi di elettrodomestici o riversandosi in massa nell appartamento del vicino di casa più ricco. Nacque così il fenomeno dell ascolto di palazzo, che durerà per diversi anni. In campagna o nelle estreme periferie la televisione arrivò prima che nelle case della piccola borghesia; là dove, magari, non arrivava ancora l acqua. L immagine di una baraccopoli sommersa da un mare di antenne fu uno dei simboli della preistoria del consumismo. La televisione si tradusse in una vera e propria necessità e ben presto il numero degli abbonati superò i dieci milioni di utenti. La televisione iniziò così ad andare di moda e a trasmettere i cambiamenti della moda e a suggerire agli italiani nuovi stili, nuovi indumenti, a istruirli su cosa puntare, su come cambiare la propria immagine, come migliorarla, come attualizzarla. La moda e i suoi protagonisti capirono immediatamente l importanza del nuovo mezzo di divulgazione, di pubblicità, di comunicazione e gli artisti protagonisti dei programmi furono un vettore importantissimo per divulgare il sogno dell eleganza. Iniziò così una gara infinita di chi vestiva chi. Fernanda Gattinoni fu una delle prime creatrici di moda a intuire l importanza del nuovo mezzo di comunicazione. Nel 1955 vestì con sete fruscianti la valletta d Italia: Edy Campagnoli. Muta ma elegante e di bell aspetto, indossò le creazioni Gattinoni per molte puntate del telequiz condotto da Mike Bongiorno Lascia o Raddoppia, trasmissione icona della storia della televisione che ha avuto, tra gli altri, il pregio di unificare l Italia. Grazie al successo ottenuto, furono molte le attrici e le conduttrici di programmi che divennero assidue frequentatrici dell atelier Gattinoni. Su tutte Delia Scala, la più moderna ed esuberante soubrette italiana che per lo show più importante della RAI, Canzonissima, nel 1959, accanto ai costumi di scena, indossava gli abiti delle collezioni Gattinoni in alcuni casi creati da Madame Fernanda in esclusiva per lei. Varietà che hanno segnato in modo irripetibile un epoca. Ecco quindi icone dello spettacolo italiano come Mina, Alice e Ellen Kessler vestire le creazioni di una delle Signore dello stile italiano, nelle loro sfavillanti apparizioni televisive.

Fu altresì molto importante la collaborazione con i costumisti degli show televisivi da Folco Lazzeroni Brunelleschi a Corrado Colabucci, da Enrico Rufini a Luca Sabatelli, da Daniela Rossi a Giovanni Ciacci e Giovanna Silvestri. Per creare un abito per la protagonista di uno show, si doveva tener conto del contesto generale del progetto, oltre a uniformarsi allo stile dell artista, e al suo ruolo all interno del programma. Il Festival di Sanremo e i suoi cantanti, rappresentarono per la Maison Gattinoni un appuntamento fisso con il palcoscenico più seguito d Italia. Negli anni Cinquanta e Sessanta la cantante Jula De Palma a ogni edizione stupiva il pubblico con una creazione studiata per lei da Madame Fernanda; Franca Raimondi vinse nel 1956 il festival canoro indossando un abito della maison di via Marche. E così da allora un susseguirsi di Signore della musica leggera, da Sabrina Salerno a Mietta, da Ornella Vanoni a Iva Zanicchi e Orietta Berti. Ma le vere protagoniste e divulgatrici di stile e glamour furono le conduttrici del Festival di Sanremo. Negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta brillavano sul palcoscenico del festival più amato dagli italiani le creazioni di Fernanda Gattinoni indossate da Edy Campagnoli, Fulvia Colombo, Luisa Rivelli e molte altre. Negli anni Novanta, quando la direzione artistica della Maison fu affidata a Guillermo Mariotto, ecco l esercito delle nuove star che hanno scritto le pagine più importanti della televisione italiana, da Milly Carlucci a Gabriella Carlucci, da Alba Parietti a Anna Marchesini. La televisione è per Guillermo Mariotto il mezzo più contemporaneo per diffondere l abilità e l immagine della maison. Inesorabilmente un esercito di dive alla corte di Gattinoni: Raffaella Carrà, Edwige Fenech, Gloria Guida, Antonella Clerici, Valeria Marini, Anna Falchi, Barbara D Urso, Amanda Lear, Enrica Bonaccorti, Anna Valle, Sabrina Ferilli, Ela Weber, Alba Parietti, solo per citarne alcune.

Dall incontro tra la Fondazione Piaggio e Gattinoni nasce l idea di trasformare la mostra Gattinoni, la televisione è di moda, ideata e curata da Stefano Dominella e presentata nel 2011 a Roma a Palazzo Valentini, in un esposizione che celebra due icone del made in Italy nel mondo: l Alta Moda della Maison Gattinoni e la Vespa, il veicolo a due ruote più diffuso e famoso al mondo, vera icona dello stile italiano.

Attraverso l esposizione di ventitré abiti dell archivio storico della Maison, foto e filmati delle più importanti trasmissioni televisive tratte dalle Teche Rai si raccontano le pagine della storia italiana, risvegliandone la memoria storica e sottolineando l importanza dello stretto legame tra televisione e moda, che negli anni ha creato un nuovo linguaggio di comunicazione, riflettendo le profonde trasformazioni che hanno attraversato il Belpaese. Gattinoni, la Vespa e la Tivù. Il made in Italy è di moda è un grande romanzo che narra le variazioni del gusto, del costume e della moda, attraverso le pagine più importanti della televisione italiana. Accade che fermandosi a guardare un abito, una fotografia, un frammento del video, lo spettatore potrà rivedere una scena della propria vita evocata proprio da quell attrice, da quella cantante, da quella trasmissione, da quell abito. Come gli abiti di Gattinoni, Vespa ha accompagnato con i suoi diversi modelli lo sviluppo della società italiana, ottenendo un successo che è stato trasformato in mito anche dalle sue numerose apparizioni al cinema e in televisione. Ne sono testimonianza i bellissimi calendari Piaggio, che negli anni 60 vedono protagoniste, accanto ai veicoli, modelle d eccezione: da Catherine Spaak a Kasia Smutniak, da Raffaella Carrà a Filippa Lagerback, passando per le gemelle Kessler, Ornella Vanoni, Romina Power, Sandra Milo, Stefania Sandrelli, Joan Collins, Rachel Welch, Ursula Andress, Paola Pitagora, Elsa Martinelli e molte altre. Simbolo dell incontro tra Gattinoni e Vespa nell immaginario del made in Italy è la presenza, in mostra, dell abito indossato da Anita Ekberg ne La Dolce Vita di Federico Fellini accanto alla Vespa 125 del 1958 su cui sfrecciavano i paparazzi in una delle più celebri scene della pellicola. In vetrina una selezione di oltre venti abiti firmati Gattinoni indossati dai volti più noti della televisione italiana (da Delia Scala a Milly Carlucci, dalle gemelle Kessler ad Antonella Clerici, da Edy Campagnoli ad Alba Parietti) dagli anni Cinquanta ai giorni nostri, accompagnata da foto di scena nelle quali si riconoscono spezzoni di celebri trasmissioni TV. Un percorso cronologico scandito dai modelli più significativi della produzione di Vespa (dalla 125 protagonista della Dolce Vita di Federico Fellini alla 150 PX a tiratura limitata realizzata per i 150 anni dell Unità d Italia) e dalle immagini dei più bei calendari Piaggio. L esposizione è arricchita da coreografiche proiezioni multimediali curate da MBVision e Animation Lights Project, nelle quali immagini televisive, di prodotto e di comunicazione, si rincorrono celebrando due miti senza tempo della creatività italiana.

SCHEDA TECNICA Abiti esposti 1 abito indossato da Delia Scala in Delia Scala Story - 1968 1 abito indossato da Milly Carlucci in Ballando con le stelle - 2011 1 abito indossato da Gabriella Carlucci in 40 Edizione del Festival di Sanremo - 1990 1 abito di Enrica Bonaccorti in Napoli prima e dopo - 1996 1 abito indossato da Anna Marchesini in Non esiste più la mezza stagione. Il ritorno del trio - 2008 1 abito indossato da Mina in Teatro 10-1972 1 abito indossato da Raffaella Carrà in Sogni - 2004 2 abiti indossati da Alice e Ellen Kessler - 1989 1 abito indossato da Mariangela Melato in Filumena Marturano - 2010 1 abito indossato da Edy Campagnoli in Totò lascia o raddoppia - 1956 1 abito indossato da Antonella Clerici in Il treno dei desideri 2006 1 abito indossato da Antonella Clerici in Notte dei Telegatti-1998 1 abito indossato da Valeria Marini in Sorellina e il principe del sogno 1996 1 abito indossato da Alba Parietti in 42 Edizione del Festival di Sanremo - 1992 1 abito indossato da Anna Falchi collezione LOVE 1992 1 abito indossato da Irene Pivetti 2003 1 abito indossato da Veronica Maya in Incredibile!- 2008 1 abito indossato da Miss Italia 2010 Francesca Testasecca - 2011 1 abito indossato da Sandra Mondaini in Sai che ti dico?- 1972 1 abito indossato da Anita Ekberg in La dolce vita- 1960 1 abito indossato da Iva Zanicchi in 59 Edizione del Festival di Sanremo 2009 1 abito indossato da Vanessa Hessler- Collezione Gattinoni Couture Primavera Estate 2007 Vespa esposte Vespa 125 Vacanze Romane 1951 Vespa 150 GS 1955 Vespa 125 Dolce Vita 1958 Vespa 125 ET3 1976 Vespa ET4 150 Ferrari 2001 Vespa GT 60-2006 Vespa PX 150 Unità d Italia 2010 Vespa LX 125 Gattinoni - 2013 Foto e calendari Fotografie di archivio Fototeca RAI Teche, Marinetta Saglio, Sebastiano Stringola, Toty Ruggieri e Anna Camerlengo, Olycom Enrico Calderoni e Danilo Cerreti, Alessandra Tocco, Antonio Barrella, Giammarco Chieregato. Immagini e Calendari Piaggio provenienti dall Archivio Storico Piaggio Video Video tratti da Rai Teche e da Cinecittà Luce Spot pubblicitari Vespa dall Archivio Storico Piaggio PRESS OFFICE GATTINONI: Edoardo de Giorgio Ph.+39 06 42884963 Fax +39 06 42820298 ufficiostampa@gattinoni.net PRESS OFFICE FONDAZIONE Piaggio Annalisa Rossi Ph +39 0587-271727 Fax +39 0587 290057 annalisa.rossi@fondazionepiaggio.it