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Transcript:

unioncamerelombardia Funzione Informazione Economica Focus Imprese - Osservatorio economico sulle imprese e per le imprese Report Trimestrale COMMERCIO AL DETTAGLIO L andamento economico in Lombardia - 4 trimestre 2018 InFocus: gli investimenti

1. Gli indicatori congiunturali Dopo tre trimestri di flessione, il fatturato delle imprese attive nel commercio al dettaglio in Lombardia torna a crescere, con una variazione del +0,7% su base annua. L incremento non è però sufficiente a compensare il calo dei primi nove mesi e il 2018 si chiude con una variazione media del -0,6%, la prima annata negativa dopo tre anni di lieve ripresa (+1,7% nel 2015, +0,1% nel 2016 e +0,6% nel 2017). L indice destagionalizzato raggiunge quota 88,5, con un recupero complessivo di circa 2 punti rispetto al punto di minimo raggiunto nel 2014. Le aspettative per il 2019 rimangono improntate alla cautela, senza segnali di marcato peggioramento. Grafico 1.1 Andamento trimestrale del fatturato Lombardia, imprese del commercio al dett. - anni 2011-2018 Variazioni tendenziali e numero indice destagionalizzato (2010=100) Variazione tendenziale (sx) Numero indice destagionalizzato (dx) 5 0-5 -2,5-2,8-2,8-5,4-3,3-6,6-5,2-5,6-6,5-3,5-1,7-1,0-1,1-1,8-1,8-3,7 0,2 1,8 1,8 2,8 2,2-0,2-1,0-0,4-0,1 0,4 1,1 1,0-1,1-1,4-0,7 0,7 110 105 100 95 90 85-10 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 80 Fonte: Unioncamere Lombardia La crescita del quarto trimestre è dovuta in particolare agli esercizi specializzati non alimentari (+1,1%), che nella media del 2018 hanno evidenziato una contrazione del fatturato (-0,8%) ma con un trend in progressivo miglioramento. Positiva anche la variazione trimestrale per i negozi specializzati alimentari (+0,6%), unico dei tre comparti a registrare una crescita nella media 2018 (+0,4%) dopo molti anni di difficoltà. Sostanzialmente stabili risultano invece gli esercizi non specializzati (+0,1%), comparto che comprende la grande distribuzione alimentare e che ha mostrato la maggiore resilienza durante la crisi: la media del 2018 risulta in questo caso negativa (-0,5%) per la prima volta negli ultimi 4 anni. 2

Grafico 1.2 Andamento trimestrale del fatturato per comparto Lombardia, imprese del commercio al dett. - anni 2011-2018 Variazioni tendenziali (sx) e numero indice destagionalizzato (dx, 2010=100) Alimentare Non alimentare 5 110 5 110 105 105 0 100 0 100 95 95-5 90-5 90 85 85-10 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 80-10 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 80 Non specializzato 5 110 105 0 100 95-5 90 85-10 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 80 Fonte: Unioncamere Lombardia Nel quarto trimestre si assiste a un miglioramento non solo della variazione media del fatturato ma anche della distribuzione delle risposte all interno del campione: la percentuale delle imprese che dichiarano una crescita sale infatti al 37% e supera di poco la quota relativa alle imprese con fatturato in calo (34%). Crescono i prezzi rispetto al trimestre precedente (+1,4%), come avviene spesso nel quarto trimestre in occasione del picco di vendite natalizio; i rincari sono più significativi per i negozi specializzati non alimentari (+1,5%) e per quelli non specializzati (+1,4%) piuttosto che per gli specializzati alimentari (+0,5%). Le valutazioni in merito agli ordini ai fornitori confermano una prevalenza di indicazioni di diminuzione su quelle di aumento, ma con un saldo in lieve miglioramento (-8,1%); si tratta di un indicatore che è rimasto su livelli piuttosto stabili, anche se negativi, nell ultimo biennio. 3

Il numero di addetti delle imprese risulta in aumento tra la fine e l inizio del trimestre (+0,8%), proseguendo la tendenza positiva in corso dal 2016 che ha permesso al numero indice di guadagnare circa 4,5 punti percentuali, portandosi molto vicino ai livelli del 2010. Grafico 1.3 Variazioni tendenziali del fatturato Lombardia, imprese del commercio al dett. - anni 2013-2018 Distribuzione di frequenze per classe di variazione, dati trimestrali 100% 50% 0% Aumento >+5% Aumento da 0 a +5% Stabilità Diminuzione da 0 a -5% Diminuzione >-5% 8 55 47 40 32 38 28 25 23 19 23 30 31 27 27 25 21 24 30 30 28 22 39 39 40 12 10 9 7 11 13 12 11 11 11 12 12 8 10 14 13 11 12 11 10 11 26 27 27 30 29 21 21 26 23 25 27 28 30 27 29 27 29 10 27 27 31 26 10 25 8 11 10 12 12 14 13 20 13 13 14 14 6 6 9 11 12 12 9 13 12 13 19 12 8 3 13 17 20 18 19 19 21 23 28 28 30 24 16 27 18 20 24 25 24 18 21 18 20 24 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Fonte: Unioncamere Lombardia Tabella 1.1 Variazioni delle principali variabili Lombardia, imprese del commercio al dett. - IV trimestre 2018 Dati per comparto merceologico Fatturato (1) Prezzi (2) Scorte (3) Ordini ai fornitori (1) (4) Addetti (5) Commercio al dettaglio 0,7 1,4 5,6-8,1 0,8 - Alimentare 0,6 0,5-1,5-6,3 0,5 - Non alimentare 1,1 1,5 10,6-6,7 0,5 - Non specializzato 0,1 1,4-0,3-11,0 1,3 Fonte: Unioncamere Lombardia (1) Variazione tendenziale (2) Variazione congiunturale (3) Differenza giudizi di esuberanza e scarsità (4) Saldo giudizio di aumento e diminuzione (5) Variazione tra inizio e fine trimestre 4

Le aspettative degli imprenditori, dopo il netto calo del primo trimestre del 2018, si sono sostanzialmente stabilizzate, facendo emergere qualche elemento positivo nel trimestre scorso, poi confermato dai dati a consuntivo. Anche per i primi tre mesi del 2019 la fiducia degli operatori rimane piuttosto stabile, come evidenziato dal grafico 1.4, che riporta i valori dei saldi tra previsioni di crescita e diminuzione in media mobile per depurarli dagli effetti stagionali, sebbene si possano cogliere alcuni deboli segnali di peggioramento, soprattutto per l occupazione. I valori puntuali, che risentono dell effetto stagionale dovuto al fisiologico calo delle vendite in seguito al picco natalizio, evidenziano saldi negativi per tutte le variabili indagate: fatturato (-15,1%), ordini ai fornitori (-19,4%) e occupazione (-4,5%); un confronto con gli stessi dati misurati nel quarto trimestre 2017 mostra un lieve peggioramento per il fatturato e uno scarto negativo più marcato per l occupazione. Grafico 1.4 5 0-5 -10-15 -20-25 -30 Aspettative degli imprenditori Imprese del commercio al dett. - anni 2008-2018 Medie mobili dei saldi trimestrali giudizi aumento-diminuzione Fatturato Occupazione Ordini ai fornitori -35 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Fonte: Unioncamere Lombardia 5

2. Le vendite della grande distribuzione Le vendite dei supermercati e ipermercati in Lombardia, secondo i dati forniti da IRi, mostrano una dinamica simile a quella evidenziata dall indagine di Unioncamere Lombardia, con un quarto trimestre che registra una variazione in valore positiva (+0,8%) dopo tre trimestri di flessione; analogo discorso vale per le quantità, misurate sulla base del numero di pezzi venduti, che nel quarto trimestre tornano a crescere, seppur più lentamente (+0,4%). La variazione annua per il 2018 rimane comunque negativa, sia valore (-1,2%) che in quantità (-2,6%), interrompendo così la fase di crescita iniziata nel 2015. Alla base di questo risultato negativo ci sono da un lato fattori climatici che, a differenza degli anni scorsi, hanno penalizzato il consumo di prodotti stagionali e dall altro la ripresa dell inflazione con la conseguente riduzione del potere d acquisto delle famiglie. Anche a livello nazionale il quarto trimestre evidenzia una ripresa delle vendite (+0,3% in valore e +0,2% in quantità), sebbene meno accentuata rispetto alla Lombardia; la variazione complessiva del 2018 è pari a -0,4% in valore e -1,3% in quantità, un risultato meno negativo di quello lombardo per via delle migliori performance registrate nei primi nove mesi dell anno. Grafico 2.1 Variazioni tendenziali dei valori e delle unità di vendita Lombardia, GDO - anni 2013-2018 Dati trimestrali relativi ai prodotti del Largo Consumo Confezionato Unità Valori 8 6 4 2 0-2 -4-6 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati IRi 6

Le vendite di supermercati e ipermercati nel 2018 sono state penalizzate soprattutto dai risultati dei reparti cura persona (-4,3% in valore e -4,1% in quantità) e cura casa (-2,9% in valore e -4,4% in quantità), che da diversi anni registrano un andamento negativo per via della concorrenza crescente del canale drugstore, nonché dalla drogheria alimentare (-2,6% in valore e -3,4% in quantità). Negativo anche il risultato delle bevande (-0,9% in valore e -2,9% in quantità), il cui consumo non è stato favorito dalle condizioni climatiche, come era successo invece nel 2017; va sottolineato però come la variazione del quarto trimestre evidenzi una ripresa per questa categoria merceologica. Fresco (+1% in valore e -1,4% in quantità) e freddo (-0,1% in valore e -2,1% in quantità) sono i due comparti meno penalizzati dagli acquisti dei consumatori nel 2018 e al tempo stesso quelli dove la crescita registrata negli ultimi tre mesi dell anno è stata più intensa. Tabella 2.1 Variazioni tendenziali di volumi e valori di vendita Lombardia, GDO - IV trimestre e anno 2018 Dati per comparto merceologico Unità Valori IV trim Anno IV trim Anno Totale Largo Consumo Confezionato 0,4-2,6 0,8-1,2 - Drogheria alimentare -1,3-3,4-1,3-2,6 - Bevande 1,0-2,9 1,9-0,9 - Freddo 1,9-2,1 4,0-0,1 - Fresco 2,2-1,4 2,7 1,0 - Cura persona -1,4-4,1-1,2-4,3 - Cura casa -1,4-4,4 0,6-2,9 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati IRi 7

Numero attive (Migliaia) Variazione % 3. La demografia d impresa Non si arresta il calo del numero di imprese attive nel commercio al dettaglio, proseguendo il trend che ha caratterizzato gli ultimi due anni: le posizioni attive secondo i registri camerali lombardi sono 90.015, con una variazione su base annua del -1,5%. In due anni tale andamento negativo ha comportato la perdita di circa 2.500 imprese, portando la consistenza del tessuto imprenditoriale commerciale sotto i livelli del 2009. Diminuiscono meno rapidamente le unità locali (-0,8%), confermando così la crescita del numero medio di unità locali per impresa (1,42). L imprenditoria straniera, che per molti anni aveva fornito un sostegno importante alla demografia d impresa, conferma l esaurimento della fase di crescita (-0,3%): nonostante questo la quota di imprese straniere sul totale (21,6%) prosegue a crescere e a mantenersi sopra la media italiana (20,2%). L imprenditoria femminile evidenzia una dinamica negativa (-1,6%) in linea con quella complessiva, mentre continua a ridursi l imprenditoria giovanile (-5,8%): sia per le imprese femminili che giovanili l incidenza sul tessuto imprenditoriale lombardo risulta inferiore a quella registrata a livello nazionale (31,4% vs 32,9% per le femminili e 10,4% vs 12,5% per le giovanili). Grafico 3.1 Imprese attive del commercio al dettaglio Lombardia - anni 2012-2018 Dati trimestrali, valori assoluti e variazioni % 93 Variazione tendenziale Numero imprese attive 2,0% 92 91 1,0% 90 0,0% 89 88-1,0% 87 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018-2,0% Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Infocamere 8

Una delle principali cause dell andamento negativo della natimortalità imprenditoriale abbiamo visto essere il venir meno della spinta fornita dall imprenditoria straniera, fenomeno che a sua volta si lega alla riduzione evidenziata dal commercio ambulante (-3,7%). Tale attività, dove gli imprenditori nati fuori dall Italia pesano per circa la metà, ha registrato per un lungo periodo una forte espansione, controbilanciando il progressivo calo degli esercizi in sede fissa, per poi mostrare dal 2016 una diminuzione delle iscrizioni, forse legata alle recenti modifiche delle norme che regolano le concessioni di spazi pubblici da parte dei comuni. Non si arresta invece, e anzi accelera, la crescita del commercio al di fuori di negozi, banchi e mercati (+7,6%), grazie alla diffusione delle vendite online. Con l unica eccezione dei negozi di informatica e Ict (+0,7%), prosegue il calo dei negozi in sede fissa, sia specializzati (-1,7%) che non specializzati (-0,9%): tra i primi le perdite più ingenti riguardano gli esercizi di articoli culturali e ricreativi (-3,4%), soprattutto edicole e cartolerie, quelli di prodotti per uso domestico (-3%), in particolare tessili, fai da te e casalinghi, e i negozi di altri prodotti (pari al -1,4%), soprattutto abbigliamento. Tabella 3.1 Imprese attive nel commercio al dettaglio Lombardia, IV trimestre 2018 Consistenze, variazioni annue assolute e percentuali per gruppi ATECO 2007 ATECO 2007 Descrizione Attive Var. annua assoluta Var. annua % 471 Esercizi non specializzati 8.023-69 -0,9% 472 Alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati 11.763-50 -0,4% 473 Carburante per autotrazione in esercizi specializzati 2.036-69 -3,3% 474 Prodotti per l informatica e Ict in esercizi specializzati 1.407 10 0,7% 475 Altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati 7.915-249 -3,0% 476 Articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati 6.428-227 -3,4% 477 Altri prodotti in esercizi specializzati 24.379-344 -1,4% 478 Commercio al dettaglio ambulante 21.655-832 -3,7% 479 Al di fuori di negozi, banchi e mercati 6.243 443 7,6% Esercizi non classificati a tre cifre Ateco 166-9 -5,1% 47 Totale 90.015-1.396-1,5% Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Infocamere 9

4. Approfondimento: gli investimenti Nel settore del commercio al dettaglio le imprese che hanno effettuato investimenti nel 2018 sono state il 37,5%, un dato in lieve calo rispetto a quanto registrato nel 2017 (39,3%). Si interrompe quindi il trend crescente che ha caratterizzato il periodo successivo alla crisi dei debiti sovrani e che aveva portato la quota di imprese investitrici a crescere di dodici punti in quattro anni, sulla spinta del rafforzamento della ripresa economica e degli sgravi fiscali messi in campo dal legislatore. La propensione a investire è correlata positivamente con la dimensione di impresa e risulta quindi più elevata nei comparti non specializzato (42,1% nel 2018) e specializzato non alimentare (36,6%) rispetto a quello specializzato alimentare (27,5%), formato in gran parte da piccoli negozi. Il rallentamento della congiuntura economica nazionale ed europea intervenuto nel 2018 ha influito non solo sugli investimenti realizzati, che si posizionano comunque su livelli storicamente elevati, ma soprattutto sulle previsioni di investimento per il prossimo anno, che mostrano un calo più marcato: la percentuale di imprese che prevede di realizzare investimenti è pari al 32,9% (era il 40,3% nel 2017). Su questa contrazione significativa pesa probabilmente anche il venir meno nel 2019 di alcuni degli incentivi fiscali fin qui in essere, in particolare del superammortamento, che si è rivelato lo strumento agevolativo più utilizzato nel 2018: è stato infatti scelto dal 40% delle imprese che hanno investito, mentre il 9% ha usufruito dell iperammortamento e il 5% del credito per l innovazione (Nuova Sabatini); il 54% non ha invece fatto ricorso ad alcuna agevolazione. Grafico 4.1 Imprese che hanno realizzato investimenti e che prevedono di farli Lombardia, imprese del commercio al dett. - anni 2013-2018 27,2 % imprese che hanno fatto investimenti nell'anno 31,4 36,3 37,1 39,3 37,5 27,1 % imprese che prevedono di fare investimenti nel prossimo anno 40,3 35,7 36,1 30,0 32,9 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Fonte: Unioncamere Lombardia 2013 2014 2015 2016 2017 2018 10

La composizione degli investimenti evidenzia la prevalenza di quelli materiali (81%) su quelli immateriali (19%), in particolare di impianti, macchinari e veicoli (38,9%), che nel comparto alimentare superano i due terzi del valore complessivo degli investimenti (68,3%). Rilevanti anche le quote di fabbricati e terreni (15,5%) e di attrezzature informatiche (11,6%), mentre tra gli investimenti immateriali i più significativi riguardano software (7,1%); sia le attrezzature informatiche sia i software evidenziano un peso più rilevante negli esercizi non specializzati (rispettivamente 17,9% e 9,6%). Tabella 4.1 Composizione % degli investimenti in valore Lombardia, imprese del commercio al dett. Anno 2018 Dati per comparto merceologico Totale Alimentare Non alimentare Non specializzato Investimenti materiali 81,0 93,8 78,0 83,0 - Impianti, macchinari, veicoli 38,9 68,3 31,6 44,1 - Fabbricati e terreni 15,5 13,6 17,6 12,2 - Attrezzature informatiche 11,6 8,6 8,5 17,9 - Altro materiali 15,0 3,3 20,3 8,8 Investimenti immateriali 19,0 6,2 22,0 17,0 - Software 7,1 1,4 6,6 9,6 - Consulenza, ricerca e sviluppo, formazione 2,8 1,2 2,7 3,4 - Brevetti, concessioni, licenze 0,8 0,0 1,1 0,3 - Altro immateriali 8,3 3,6 11,6 3,7 Totale investimenti 100,0 100,0 100,0 100,0 11

Note metodologiche: L indagine di Unioncamere Lombardia sull andamento economico dei settori si svolge ogni trimestre su quattro campioni: imprese industriali, imprese artigiane, imprese commerciali e imprese dei servizi. Il campione industria comprende imprese con più di 10 addetti, mentre i campioni artigianato, commercio e servizi comprendono imprese con più di 3 addetti. Per la selezione delle imprese da intervistare è stata utilizzata la tecnica del campionamento stratificato proporzionale secondo l attività economica (in base alla codifica delle attività economiche ATECO 2007), la dimensione d impresa e la provincia di appartenenza. Alcuni degli strati sono stati sovracampionati per garantire una maggiore significatività dei dati disaggregati per classe dimensionale, provincia o settore. Le interviste vengono realizzate tramite tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interview) o CAWI (Computer Assisted Web Interview). Nel quarto trimestre 2018 per l indagine del commercio sono state realizzate 1.195 interviste, così distribuite per settore e classe dimensionale: 3-9 addetti 10-49 addetti 50-199 addetti 200 addetti e più Totale Alimentare 109 21 1 0 131 Non alimentare 366 227 58 12 663 Non specializzato 138 168 63 32 401 Totale 613 416 122 44 1.195 Al fine di ottenere la stima della variazione media delle variabili quantitative, si procede alla ponderazione dei dati in base alla struttura dell occupazione, aggiornata periodicamente in modo da recepire significative modifiche nella struttura dell universo. Le informazioni ottenute dall indagine sul settore del commercio sono disaggregabili per 4 classi dimensionali (3-9 addetti, 10-49 addetti, 50-199 addetti, oltre 200 addetti), 3 settori di attività economica (specializzato alimentare, specializzato non alimentare, non specializzato) e 12 province lombarde. Le serie storiche sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS, che è correntemente impiegata dai principali istituti di ricerca nazionali e internazionali. La procedura opera ogni trimestre su tutta la serie storica e non solo sull ultimo dato inserito, quindi ad ogni aggiornamento possono verificarsi piccole correzioni dei dati dei trimestri precedenti in base alle nuove informazioni acquisite. Le informazioni sulle vendite della grande distribuzione sono acquisite da IRI Information Resources tramite il servizio Tracking di mercato, che rileva via scanner i dati dei prodotti di Largo Consumo Confezionato (LCC) di Ipermercati e Supermercati. Il servizio garantisce la copertura di circa l 80% del fatturato LCC realizzato da tutto l universo Iper + Super in Italia; di conseguenza solamente il 20% viene stimato sulla base del campione. I dati vengono elaborati a rete corrente, includendo quindi gli effetti di eventuali aperture o chiusure di punti vendita, e vengono forniti in valore e quantità. Sono inoltre disponibili dettagli per canale distributivo (ipermercati e supermercati), comparto merceologico (drogheria alimentare, bevande, freddo, fresco, cura persona, cura casa) e provincia (con l esclusione di Sondrio e Monza-Brianza, inclusa nella provincia di Milano). I dati sulla consistenza dello stock di imprese provengono da Movimprese, l'analisi statistica trimestrale della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, per conto dell'unioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di Commercio italiane. L'archivio sul Web, attivo dal 1997, consente l'accesso ai dati in formato elettronico a partire dal primo trimestre 1995. 12