INDICE 1. GENERALITÀ... 2 2. RIFERIMENTI NORMATIVI... 2 2.1. NORMATIVA EUROPEA... 2 2.2. NORMATIVA NAZIONALE... 2 2.3. NORMATIVA REGIONALE... 3 3. LOCALIZZAZIONE PUNTI DI MISURA E PROGRAMMA DI MONITORAGGIO... 3 3.1. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO ANTE OPERAM... 4 3.2. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO IN CORSO D OPERA... 5 3.3. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO POST OPERAM... 6 4. METODOLOGIA E PARAMETRI DI MISURA... 7 4.1. MISURE DI PORTATA CORRENTOMETRICHE... 7 4.2. PRELIEVO CAMPIONI PER ANALISI CHIMICO-FISICHE E BATTERIOLOGICHE DI LABORATORIO... 8 4.3. ANALISI CHIMICO FISICHE... 8 4.3.1. Analisi batteriologiche... 10 4.3.2. Analisi biologiche... 10 LE IMPRESE I PROGETTISTI 1
1. GENERALITÀ Secondo quanto riportato nei capitolati di appalto, l Appaltatore è tenuto a gestire i cantieri secondo i criteri della salvaguardia ambientale; in sede di lavori esso è tenuto a richiedere l autorizzazione allo scarico, che in essere ha una serie di procedure, quali ad esempio l obbligo di campionamento a monte del rilascio, che volgono ad una sicurezza ambientale delle lavorazioni. L attività di monitoraggio posta in essere si configura pertanto come un ulteriore controllo volto alla individuazione di alcuni fenomeni non prevenibili ed accidentali. Per ciò che concerne il sistema di acque superficiali, alla luce della ubicazione dei cantieri principali e secondari e delle lavorazioni eseguite si è deciso di monitorare i seguenti corsi d acqua: Torrente Lanzo in quanto adiacente al cantiere principale; Fosso della Rilucia in quanto posto a valle dello svincolo Casal dei Pari (cantiere operativo n.3) e comunque oggetto di superamento mediante viadotto; Torrente Farma, la cui gola è attraversata dal viadotto omonimo il cui completamento richiede la realizzazione di piste di accesso lungo i versanti del corso d acqua ed un attraversamento temporaneo. 2. RIFERIMENTI NORMATIVI Il quadro di riferimento normativo per l impostazione di una rete di monitoraggio quali-quantitativo e per l individuazione di procedure di emergenza in presenza di inquinamento, è ricco di atti amministrativi, anche di recente emanazione. Al fine di avere riferimenti procedimentali univoci, si sono utilizzate come linee guida le normative elencate nei paragrafi seguenti. 2.1. NORMATIVA EUROPEA Direttiva 2009/31/CE (modifica della Direttiva 2000/60/CE); Direttiva 2008/105/CE (modifica della Direttiva 2000/60/CE); Direttiva 2008/32/CE (modifica della Direttiva 2000/60/CE); Decisione 2001/2455/CE Parlamento Europeo e Consiglio del 20/11/2001 relativa all'istituzione di un elenco di sostanze prioritarie in materia di acque e che modifica la direttiva 2000/60/CE. (GUCE L 15/12/2001, n. 331). Direttiva 2000/60/CE del 23/10/2000 - Regolamento che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque. (Direttiva modificata dalla Decisione 2001/2455/CE). Normativa UNI attualmente in vigore (UNI 10773:1999, UNI 10833:1999, UNI 10899:2001, UNI EN 1233:1999); 2.2. NORMATIVA NAZIONALE D.Lgs. n.219 del 10 dicembre 2010: Attuazione della direttiva 2008/105/CE relativa a standard di qualita' ambientale nel settore della politica delle acque, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE, 86/280/CEE, nonche' modifica della direttiva 2000/60/CE e recepimento della direttiva 2009/90/CE che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque; D.M. Ambiente 08 novembre 2010 n. 260: Criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali - Modifica norme tecniche D.lgs 152/2006; LE IMPRESE I PROGETTISTI 2
D.M. Ambiente 17 luglio 2009: Individuazione delle informazioni territoriali e modalità per la raccolta, lo scambio e l utilizzazione dei dati necessari alla predisposizione dei rapporti conoscitivi sullo stato di attuazione degli obblighi comunitari e nazionali in materia di acque (GUE n. 203 del 2/9/2009); D.M. Ambiente 14 aprile 2009, n. 56: Regolamento recante «Criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l'identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 3, del decreto legislativo medesimo»; D.M. n. 131 del 16/06/2008: Regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante: «Norme in materia ambientale», predisposto ai sensi dell'articolo 75, comma 4, dello stesso decreto; D. Lgs. n. 4 del 16/01/2008: Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale; D.Lgs. n. 284 dell 8 novembre 2006: Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale; D. Lgs. n. 152 del 03/04/2006 - Norme in materia ambientale così come modificato dal D.Lgs. 4 del 16/01/2008 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. 2.3. NORMATIVA REGIONALE D.R.G.T. 8/2/2010 n. 100: Rete di Monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee della Toscana in attuazione delle disposizioni di cui al DLgs 152/06 e DLgs 30/09; L.R. 21 maggio 2007, n. 29: norme per l emergenza idrica per l anno 2007. Modifiche alla legge regionale 21 luglio 1995, n. 81 (Norme di attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36 "Disposizioni in materia di risorse idriche") e alla legge regionale 11 dicembre 1998, n. 91 (Norme per la difesa del suolo). 3. LOCALIZZAZIONE PUNTI DI MISURA E PROGRAMMA DI MONITORAGGIO I punti di misura sono localizzati a monte e a valle del tratto potenzialmente interferito; sono indagati i seguenti corsi d acqua: Codice Punto di Monitoraggio ASP 04 ASP 03 ASP 02 ASP 05 ASP 01 ASP 06 / centralina in continuo Descrizione Torrente Lanzo Fosso della Rilucia Torrente Farma In corrispondenza del Torrente Farma si prevede inoltre l'installazione, a partire dalla fase anteoperam, di una centralina di monitoraggio in continuo dei chimico-fisici. Propedeutica all attività di monitoraggio è la verifica di eventuali scarichi posti a monte della costruenda infrastruttura. La presenza di questi dovrà essere segnalata su apposita planimetria in fase di caratterizzazione ante-operam. LE IMPRESE I PROGETTISTI 3
3.1. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO ANTE OPERAM La fase di monitoraggio ante operam è caratterizzata da due campagne di misure fisico-chimiche con cadenza semestrale e da una unica campagna di misure chimico-batteriologiche da realizzarsi prima dell inizio dei lavori. Nella tabella seguente sono riepilogate le attività di monitoraggio ante operam. Punti di rilevamento ASP 04 - ASP 03 ASP 02 - ASP 05 ASP 01 - ASP 06 Attività AO e cadenza Misure fisico-chimiche in situ Misure fisicochimiche in situ Prevista installazione centralina in continuo LE IMPRESE I PROGETTISTI 4
3.2. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO IN CORSO D OPERA Le finalità del monitoraggio ambientale in corso d opera sono la verifica ed il controllo nel tempo delle specifiche pressioni ed impatti prodotti dalle attività di cantiere. La durata di questo è influenzata dalla durata della fase di cantiere che risulta variabile per ciascun tratto in cui è stata suddivisa la fase di costruzione del tracciato di progetto. Le attività di monitoraggio in corso d opera di ciascun tratto, avranno una durata pari a quella delle attività di cantiere, ed una cadenza quadrimestrale per le misure di, fisico-chimiche, biologiche e per le analisi chimico-batteriologiche come riepilogato nella tabella seguente. L esecuzione delle misure dovrà comunque essere concordata con la DL, al fine di tenere conto dell effettivo avanzamento dei lavori. In questa sede infatti si ipotizza, cautelativamente, che l indagine sia effettuata con cadenza quadrimestrale su tutti i punti di monitoraggio individuati; successivamente, in fase di cantiere, si potrà valutare l opportunità pertanto di indagare solo quelli di volta in volta effettivamente interessati dalle lavorazioni. Punti di rilevamento ASP 04 - ASP 03 ASP 02 - ASP 05 ASP 01 - ASP 06 Attività CO e cadenza Misure fisico-chimiche in situ Misure fisico-chimiche in situ Prevista installazione centralina in continuo (trimestrale; mensile per i solidi sospesi totali, ammoniaca, cloruri, solfati ed idrocarburi totali) LE IMPRESE I PROGETTISTI 5
3.3. ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO POST OPERAM Le attività di monitoraggio post operam, dipendono dall insorgenza di eventuali imprevisti durante la realizzazione dell opera. In tal caso si provvederà a realizzare dei rilievi post operam in corrispondenza dei punti interessati da problematiche specifiche, la cui durata effettiva e cadenza potranno essere definiti con esattezza successivamente sulla base dei risultati del monitoraggio in corso d opera ed in accordo con gli enti di controllo di competenza. Si ipotizza comunque in questa sede un monitoraggio post operam di durata complessiva 1 anno dopo la chiusura dei lavori, caratterizzato da misure per tutti i come riepilogato nella tabella seguente. Punti di rilevamento Attività PO e cadenza ASP 04 - ASP 03 Misure fisico-chimiche in situ in laboratorio dei ASP 02 - ASP 05 ASP 01 - ASP 06 Misure fisicochimiche in situ Prevista installazione centralina in continuo in laboratorio dei in laboratorio dei LE IMPRESE I PROGETTISTI 6
4. METODOLOGIA E PARAMETRI DI MISURA La proposta di monitoraggio prevede di fare riferimento al calcolo dell'indice Multimetrico di Intercalibrazione (STAR_ICMI) per il monitoraggio biologico ed alle metodiche IRSA-CNR. È previsto l utilizzo dei seguenti di monitoraggio che potranno dare indicazioni tempestive in caso di alterazioni o criticità direttamente connesse alle attività di cantiere: Parametri idrologici (). Sono necessari per una corretta correlazione dei dati delle misure chimico-fisiche con il fattore di diluizione o concentrazione dovuto all entità del corpo idrico anche in funzione dei regimi stagionali. Parametri chimico-fisici in situ. Sono i principali fisici, misurabili istantaneamente mediante l utilizzo di una sonda multica (o di singoli strumenti dotati degli appositi sensori). Parametri chimico-batteriologici di laboratorio. Sono stati scelti significativi in relazione alla tipologia della cantierizzazione. Parametri biologici STAR-ICM Le attività di monitoraggio consisteranno dunque in: Attività Misura idrologici Misure chimico-fische in situ Determinazioni analitiche chimico-batteriologiche Determinazioni biologiche Parametri Portata Temperatura aria/acqua, conducibilità elettrica, potenziale redox, ph, ossigeno disciolto. COD, solidi sospesi totali, ammoniaca, nitriti, nitrati, fosforo totale, idrocarburi totali, durezza totale, cloruri, solfati, ferro, rame, cromo, alluminio, cadmio, nichel, zinco, piombo, manganese, tensioattivi anionici, tensioattivi non ionici, fenoli, coliformi totali, coliformi fecali, streptococchi fecali, salmonelle. Misure e oggetto di monitoraggio 4.1. MISURE DI PORTATA CORRENTOMETRICHE Le misure di potranno essere effettuate con metodo correntometrico, operando da passerella, da ponte o al guado, mediante mulinelli intestati su aste o su pesce idrodinamico. Il numero complessivo delle verticali e dei punti di misura, il loro posizionamento reciproco e i tempi di esposizione del mulinello dovranno essere scelti in modo da definire correttamente il campo di velocità, dopo aver eseguito il rilievo geometrico della sezione d alveo. Solo nel caso di piccoli torrenti e fossi, quando è impossibile l uso del mulinello, per stati idrologici di magra o in situazioni non idonee all impiego di mulinelli (portate inferiori a 0,5 m3/s), la misura viene effettuata con galleggiante, determinando la velocità superficiale e osservando il tempo necessario ad un galleggiante per transitare tra sezioni a distanza nota e di cui si conosce la geometria, o con il metodo volumetrico. L'esecuzione delle misure di con il metodo correntometrico (mulinello) dovrà essere effettuata nelle sezioni di monte e di valle. Dovrà essere curata la pulizia della sezione di misura rimuovendo gli ostacoli che dovessero ingombrarla e pulendola, nei limiti del possibile, dalla vegetazione. LE IMPRESE I PROGETTISTI 7
4.2. PRELIEVO CAMPIONI PER ANALISI CHIMICO-FISICHE E BATTERIOLOGICHE DI LABORATORIO Il monitoraggio dei corsi d acqua superficiali prevede campionamenti periodici nei punti prescelti di un quantitativo d acqua sufficiente per il corretto svolgimento delle analisi di laboratorio. Viene utilizzato il campionamento manuale poiché possono essere presenti elevate concentrazioni delle diverse specie di diversi tipi di microinquinanti nella componente solida sospesa e/o in quella disciolta, e poiché non è necessario disporre di elevati volumi di acqua. Il campionamento manuale permette di raccogliere diverse aliquote di campioni in uno o più contenitori per poter essere successivamente filtrati ed analizzati in laboratorio. Il prelievo dei campioni di acqua può essere effettuato con sistemi di campionamento costituiti da bottiglie verticali o orizzontali, così come previsto dai Metodi analitici per le acque ISPRA, IRSA- CNR, immerse nel filone principale della corrente al di sotto del pelo libero. Si dovranno preferire punti ad elevata turbolenza evitando zone di ristagno e zone dove possano manifestarsi influenze del fondo, della sponda o di altro genere. I campioni saranno eseguiti procedendo per campionamenti puntuali lungo verticali di misura della sezione. Il campionamento sarà quindi di tipo medio-continuo raccogliendo in successione continua aliquote parziali, permettendo di avere un campione rappresentativo della sezione indagata. I contenitori utilizzati dovranno essere di materiale inerte tale da non adsorbire inquinanti, non desorbire suoi componenti, non alterare conducibilità elettrica e ph. In occasione del campionamento saranno misurati la temperatura dell acqua e dell aria, la conducibilità elettrica, il ph, il potenziale redox e l ossigeno disciolto. I valori rilevati saranno la media di tre determinazioni consecutive. 4.3. ANALISI CHIMICO FISICHE Nella tabella che segue sono riportate indicazioni riguardo le possibili metodologie di analisi per le determinazioni di ciascun parametro chimico-fisico. Non si esclude l utilizzo di metodologie equivalenti in termini di limiti di rilevabilità. Parametro COD Solidi sospesi totali Ammoniaca Nitriti Nitrati Metodo CNR n 5130 CNR n 2090 CNR n 4030 CNR n 4020 CNR n 4020 Limite di rilevabilità 10 mg/l 1 mg/l 0,04 mg/l 0,025 mg/l 0,1 mg/l Principio del metodo per retrotitolazione delle sostanze ossidabili in una soluzione bollente di dicromato di potassio e acido solforico gravimetrica del residuo da filtrazione su membrana di porosità 0,45 µm spettrofotometrica mediante reattivo di Nessler Separazione degli analiti mediante colonna di scambio anionico e determinazione per cromatografia ionica Separazione degli analiti mediante colonna di scambio anionico e determinazione per cromatografia ionica spettrofotometrica degli Fosforo totale ortofosfati ottenuti dalla trasformazione per 0,001 mg/l CNR n 4110 mineralizzazione acida di tutti i composti del fosforo Idrocarburi 50 µg/l per spettrofotometria LE IMPRESE I PROGETTISTI 8
totali CNR n 5160 all infrarosso delle sostanze estratte con triclorotrifluoroetano e non trattenute da gel di silice Durezza totale Cloruri Solfati Ferro Rame Cromo Alluminio Cadmio Nichel Zinco Piombo Manganese Tensioattivi anionici Tensioattivi non ionici Fenoli CNR n 2040 CNR n 4090 CNR n 4140 CNR n 3160 CNR n 3250 CNR n 3150 CNR n 3050 CNR n 3120 CNR n 3220 CNR n 3320 CNR n 3230 CNR n 3190 CNR n 5170 CNR n 5180 CNR n 5070 1 mg/l di CaCO 3 5 mg/l 10 mg/l 1 µg/l 100 µg/l 1 µg/l 1 mg/l 0,1 µg/l 2 µg/l 50 µg/l 1 µg/l 0,5 µg/l 0,025 mg/l 0,05 mg/l 1 µg/l Titolazione complessometrica con acido etilendiammino tetracetico Titolazione dello ione cloruro con soluzione di nitrato mercurico spettrofotometrica della torbidità della sospensione generatasi dalla reazione con solfato di bario per spettrometria di per spettrometria di in fiamma con spettrometria di per spettrometria di in fiamma per spettrometria di per spettrometria di per spettrometria di in fiamma con spettrometria di per spettrometria di per spettrometria del sale di colore blu formato per reazione con blu di metilene ed estratto in cloroformio Formazione con il reattivo di Dragendorff di un precipitato nel quale il rapporto di combinazione Bi-tensioattivo è circa 1:1. Il precipitato viene disciolto e il bismuto presente viene titolato per via potenziometrica con NaPDC che lo complessa nel rapporto 3:1 mediante cromatografia liquida ad alta prestazione con rivelazione spettrofotometrica nell ultravioletto LE IMPRESE I PROGETTISTI 9
Metodologie per le determinazioni analitiche 4.3.1. ANALISI BATTERIOLOGICHE In analogia si elencano per le analisi batteriologiche le metodologie da adottare e i relativi limiti di rilevabilità. Limite di Parametro Metodo Principio del metodo rilevabilità CNR Colture di colonie batteriche su Coliformi totali 0 col/100cc n 7010 terreni specifici e conta diretta CNR Colture di colonie batteriche su Coliformi fecali 0 col/100cc Streptococchi fecali Salmonelle n 7020 CNR n 7040 CNR n 7080 0 col/100cc 0 col/100cc Metodologie per le analisi batteriologiche terreni specifici e conta diretta Colture di colonie batteriche su terreni specifici e conta diretta Colture di colonie batteriche su terreni specifici e valutazione qualitativa 4.3.2. ANALISI BIOLOGICHE Relativamente alla determinazione dei biologici si prevede di fare riferimento al calcolo dell'indice Multimetrico di Intercalibrazione (STAR_ICMI). Ulteriori informazioni sullo stato ecologico dei corsi d acqua monitorati deriveranno dalle componenti "fauna ed ecosistemi" facenti parte del piano di monitoraggio. In particolare la funzionalità fluviale verrà valutata dal punto di vista ecologico anche attraverso l applicazione del metodo IFF, previsto nel piano di monitoraggio ambientale dalla componente ecosistemi. LE IMPRESE I PROGETTISTI 10