Ance Salerno: In Campania mutui giù del 30 per cento nei primi nove mesi del 2013



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Documento 1 Ance Salerno: In Campania mutui giù del 30 per cento nei primi nove mesi del 2013 I mutui erogati alle famiglie campane per l acquisto di immobili sono diminuiti in Campania del 29,8% nei primi nove mesi del 2013 rispetto al pari periodo del 2012 (media Italia: -15,1%). La variazione negativa si somma al -57% registratosi tra il 2007 ed il 2012 (media Italia: -60,6%). Questi i dati principali dell elaborazione del Centro Studi Ance Salerno sulla base dei flussi analizzati dal Centro Studi Ance nazionale. Scendendo nel dettaglio delle cinque province nel periodo gennaio-settembre 2013 (comparato con gennaio-settembre 2012) il quadro che emerge è il seguente: Salerno -21,7%; Napoli: -30,2%; Caserta: -42,5%; Avellino -23,4%; Benevento: -16,0%. Tutti gli indicatori percentuali sono, q uindi, superiori alla media nazionale consolidatasi nello stesso periodo (-15,1%). Sotto il profilo dei valori assoluti in Campania sono stati erogati alle famiglie mutui nei primi nove mesi del 2013 per un importo complessivo pari a 763 milioni di euro rispetto ai 1.087 milioni di euro del pari periodo dell anno precedente. Nelle province: Salerno (144 milioni di euro/184); Napoli (473/678); Caserta (88/153); Avellino (36/47); Benevento (21/25). Se, poi, si allarga lo sguardo al flusso di nuovi mutui per investimenti in edilizia residenziale la Campania (sempre nel periodo gennaio-settembre 2013/gennaio-settembre 2012) fa segnare un - 38,5% (media Italia: -31,3%). Il dettaglio delle province è il seguente: Salerno -40,4%; Napoli - 30,3%; Caserta -56,1%; Avellino -15% ; Benevento -50%. Dal punto di vista dei valori assoluti in Campania nei primi nove mesi del 2013sono stati erogati mutui per investimenti in edilizia residenziale per un importo complessivo pari a 228 milioni di euro (371 milioni di euro nel pari periodo 2012). Nelle singo le province: Salerno (87 milioni di euro/146); Napoli (92/132); Caserta (25/57); Avellino (17/20); Benevento (8/16). Per quanto riguarda il flusso di nuovi mutui per investimenti in edilizia non residenziale sempre nel periodo gennaio-settembre 2013/gennaio-settembre 2912 la Campania con un +3,7% risulta in

Documento 2 controtendenza rispetto al dato nazionale: -22,3%. A livello di territori provinciali sono Napoli (+44,0%) e Benevento (+20%) a trainare il dato regionale in campo positivo. Salerno (-32,4%) e Caserta (-38,7%) restano in campo negativo al di sopra della media nazionale ed Avellino (-21,4%) sempre in area negativa risulta leggermente al di sotto della media nazionale. In valori assoluti in Campania nel segmento dell edilizia non residenziale sono stati erogati mutui (primi nove mesi del 2013) per un importo pari a 226 milioni di euro (218 nel pari periodo 2012). Nelle provincie: Salerno (46/68); Napoli (144 /100); Caserta (19/31); Avellino (11/14); Benevento (6/5). FLUSSO DI NUOVI MUTUI EROGATI ALLE FAMIGLIE PER L'ACQUISTO DI IMMOBILI Var. % Var. % primi 9 mesi 2013/ trimestre 2012 trimestre 2013 2012/2007 primi 9 mesi 2012 Salerno 184 144-57,9% -21,7% Napoli 678 473-56,3% -30,2% Caserta 153 88-57,9% -42,5% Avellino 47 36-54,4% -23,4% Benevento 25 21-67,7% -16,0% Campania 1087 763-57,0% -29,8% Italia 18.515 15.722-60,6% -15,1% Fonte: Elaborazione ANCE su dati Banca d'italia -

Documento 3 FLUSSO DI NUOVI MUTUI PER INVESTIMENTI IN EDILIZIA RESIDENZIALE trimestre 2012 trimestre 2013 Var. % 2012/2007 Var. % primi 9 mesi 2013/ primi 9 mesi 2012 Salerno 146 87-14,1% -40,4% Napoli 132 92-60,6% -30,3% Caserta 57 25-63,5% -56,1% Avellino 20 17-61,3% -15,0% Benevento 16 8-37,1% -50,0% Campania 371 228-48,6% -38,5% Italia 12.335 8.474-48,8% -31,3% Fonte: Elaborazione ANCE su dati Banca d'italia - FLUSSO DI NUOVI MUTUI PER INVESTIMENTI IN EDILIZIA NON RESIDENZIALE trimestre 2012 trimestre 2013 Var. % 2012/2007 Var. % primi 9 mesi 2013/ primi 9 i 2012 Salerno 68 46-64,9% -32,4% Napoli 100 144-79,3% 44,0% Caserta 31 19-71,8% -38,7% Avellino 14 11-62,5% -21,4% Benevento 5 6-65,0% 20,0% Campania 218 226-70,4% 3,7% Italia 5.389 4.188-66,2% -22,3% Fonte: Elaborazione ANCE su dati Banca d'italia -

Documento 4 Commento Presidente Ance Salerno Antonio Lombardi Indis pensabile attuare l ac cordo Abi-Cdp per i mutui a giova ni coppie e famiglie numerose Il quadro della crisi dell edilizia - dichiara Antonio Lombardi, presidente di Ance Salerno - è fin troppo chiaro: investimenti pubblici bloccati; imprese e famiglie in balìa del credit crunch; strumenti per agevolare il credito che soprattutto al Sud non decollano mai. E indispensabile, invece, che funzioni bene e al più presto l accordo Abi-Cassa Depositi e Prestiti che mette a disposizione degli istituti di credito due miliardi per nuovi mutui-casa. D altro canto - continua Lombardi - il dato Crif dei giorni scorsi sulla ripresa nel secondo semestre 2013 della domanda di mutui conferma ulteriormente che la prope nsione all acquisto da parte delle famiglie è tuttora ben presente e diffusa. E importante che le banche attuino questo accordo con la Cassa Depositi e Prestiti perché è possibile aprire la strada alle giovani coppie, anche conviventi non sposate; ai nuclei familiari con soggetti disabili ed alle famiglie numerose. Si tratta di un provvedimento con importanti riflessi sociali, prim ancora che economici ed imprenditoriali. Le operazioni finanziabili sono due: l acquisto dell abitazione principale e la ristrutturazione, con accrescimento dell efficienza energetica, de gli immobili residenziali. E come sempre paradossale - sottolinea ancora Lombardi - che in un momento di grave crisi economica (particolarmente nel settore delle costruzioni dove non si intravede un inversione del trend almeno fino alla metà del 2014) il problema vero non sia il reperimento delle risorse, ma la capacità effettiva di mettere in pratica strumenti che usufruiscono di finanziamenti consistenti come quelli riservati proprio all acquisto della casa per le categorie deboli. Ancora una volta registriamo una netta discrepanza tra quanto si predica a livello nazionale e quanto realmente accade nei territori, soprattutto de l Mezzogiorno.

Documento 5 C è da aggiungere - conclude Lombardi - un ulteriore dato che non va sottovalutato per comprendere come le contraddizioni ed i ritardi ingiustificabili del sistema del credito pe nalizzino il mercato privato. Le famiglie italiane sono ancora oggi tra le meno indebitate d Europa. Uno studio realizzato dall Ance a livello nazionale evidenzia che lo stock di mutui casa rispetto al Pil in Italia è fermo al 23%, un valore molto inferiore alla media europea (51,7%) e, soprattutto, a quella di Paesi conside rati mediamente meno espos ti a rischi sistemici come Germania (45,3%), Francia (42,4%) e Danimarca (100,9%).