Comune di Isola della Scala. Provincia di Verona PROGETTO DI AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO DELL IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO AGROFERT S.R.L.



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Comune di Isola della Scala Provincia di Verona PROGETTO DI AGGIORNAMENTO TECNOLOGICO DELL IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO AGROFERT S.R.L. A.2 RELAZIONE SU EMISSIONI IMPIANTO Il legale rappresentante Dr.Andrea Candeo IL Tecnico Progettista Data 10/03/2014

INDICE 1 MODIFICHE AL PROGETTO DI REVAMPING IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO ESISTENTE 3 1.1 Suddivisione dell impianto in 3 distinte zone operative... 5 1.2 Modifiche da attuare per la realizzazione del nuovo progetto... 6 2 NUOVI PARAMETRI DI FUNZIONAMENTO BIOFILTRI... 8 3 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI VARIANTE EMISSIONI... 11 3.1 Valori di emissione attesi punti E1- E2 - E3 - E4... 11 3.2 Aspetti relativi alla manutenzione dei biofiltri... 12 4 SCHEDA EMISSIONI... 15 4.1 DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO INERENTE L ATTIVITA CHE SI INTENDE MODIFICARE:... 15 4.2 QUANTITÀ DI MATERIE PRIME UTILIZZATE NELL ATTIVITA... 15 4.3 QUANTITÀ E QUALITÀ DELLE EMISSIONI CONVOGLIATE... 16 4.4 MINIMO TECNICO... 16 4.5 PERIODO PREVISTO INTERCORRENTE TRA LA MESSA IN ESERCIZIO E LA MESSA A REGIME DELL IMPIANTO... 16 4.6 AREE CON EMISSIONI TECNICAMENTE NON CONVOGLIABILI:... 16 A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 2 di 16

1 MODIFICHE AL PROGETTO - REVAMPING IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO ESISTENTE Il quadro complessivo sul funzionamento di tutto il sistema, di aspirazione e trattamento dell aria esausta dell impianto di compostaggio, è stato analizzato in relazione alla nuova organizzazione interna e gestione dei processi, volendo applicare il concetto di aspirazione sequenziale dell aria esausta, cioè creando un flusso d aria da ambienti con minor concentrazione di metaboliti di processo (o composti odorigeni) verso quelli con maggior concentrazione, implementando la depressione interna nel capannone 3 in cui si dovrà applicare la maggiore potenza aspirante, allo scopo di : - ottimizzare l ambiente interno di lavoro, - migliorare la depressione dei locali dove avviene la bio-ossidazione, - asportare l aria esausta con maggior concentrazione di composti odorigeni (metabolici di processo), - migliorare le prestazioni dei biofiltri, in particolare del n 3 che aspira dall area di biossidazione; Alla luce delle modifiche introdotte nel processo di trattamento, nel quale la fase di compostaggio aerobico (biossidazione accelerata) è stata spostata nel capannone 3 ora esclusivamente dedicato a questo, sono stati modificati i parametri di funzionamento dei biofiltri in modo da adeguare e migliorare complessivamente il trattamento dell aria esausta. In considerazione di quanto detto, saranno, in parte modificate le linee di aspirazione e trattamento dell aria interna dei locali di lavorazione e di processo, adattandoli alle nuove necessità operative. In particolare viene implementata la superficie filtrante del Biofiltro n 3 destinato ad aspirare e trattare prevalentemente l aria esausta dal processo di biossidazione. Nel ciclo di compostaggio la sezione di ricevimento (capannone 1) viene anche implementata con maggiore aspirazione d aria (Biofiltro n 4) poiché si sposta la fase finale di separazione mediante vagliatura in questa zona. Il processo di maturazione si svolgerà nel capannone 2 (che oggi è adibito alla fase di biossidazione e parte, maturazione) e poi servirà solo per la fase di maturazione.

L impianto di compostaggio di Isola della Scala è dotato, oggi, di n 4 distinti impianti di aspirazione indipendenti e di n 4 biofiltri realizzati su vasche in terra impermeabilizzate con distribuzione dell aria mediante tubi corrugati. Tutte le superfici coperte dei capannoni destinati al processo biologico sono poste in aspirazione e l aria esausta convogliata a quattro biofiltri a substrato legnoso secondo i dimensionamenti previsti nella DGRV 568/05 e dall autorizzazione all esercizio. La distribuzione dei condotti di aspirazione dell aria e le numerose bocchette erano stati predisposti in occasione del primo progetto di adeguamento, in relazione alla attuale configurazione operativa dell impianto; ciascun aspiratore dei biofiltri oggi installati ha una capacità nominale di aspirazione pari a 48.000 Nm 3 /h di aria per una potenza elettrica installata di 37 Kw cadauno; Curva ventilatore biofiltro I condotti di aspirazione sono diversificati e dotati di numerose bocchette di prelievo in più punti dei capannoni; complessivamente sono stati sostituiti (con tubi di diametro maggiore per ridurre le perdite di carico) nel periodo 2010 2013 sia il condotto di aspirazione dal capannone 1 che quella dal capannone 2 rispettivamente più lontani dai biofiltri. Attualmente i biofiltri sono realizzati in una fossa impermeabilizzata sui cui sono posti i tubi diffusori dell aria e una pompa di aspirazione dell acqua di dilavamento e percolazione. A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 4 di 16

La proposta di miglioramento prevede che siano rifatti con diversa struttura in CLS costituita (per ogni biofiltro) da una platea forata ( a piano campagna) con base piana in CLS dotata di fori di diffusione dell aria e muri perimetrali di supporto del materiale filtrante, Il tutto chiuso da pannelli estraibili per l accesso di un mezzo di rivoltamento. Tale nuova struttura, migliora i parametri di funzionamento degli attuali biofiltri, ne consentirà una più rapida ed agevole manutenzione poiché, essendo posta fuori terra e con pavimentazione carrabile, ne agevola l accesso diretto con una pala per lo svuotamento o miscelazione del substrato. Dato l impegno di spesa necessario per realizzare tali opere, si prevede che i biofiltri siano rifatti uno ogni anno cominciando dal biofiltro n 3 che avrà la priorità in quanto destinato ad aspirare dalla nuova area di biossidazione. 1.1 SUDDIVISIONE DELL IMPIANTO IN 3 DISTINTE ZONE OPERATIVE La nuova configurazione di progetto prevede le seguenti nuove aree operative: 1 - area di ricevimento e preparazione delle miscele, è destinata allo scarico dei mezzi in ingresso, e alle operazioni di pretrattamento dei rifiuti, in essa sono presenti per tutto l orario di lavoro, alcuni operatori addetti alle operazioni di ricevimento e preparazione delle miscele da compostare; il volume tecnico totale è stato calcolato in 19.000 m 3 attualmente vengono aspirati direttamente 37.000 m 3 /h dal biofiltro n 4, il locale è in comunicazione con il capannone 2 mediante un passaggio diretto interno; l aspirazione d aria di processo per circa 20.000 m 3 /h (valore medio) che alimenta le soffianti in bi ossidazione totale aria aspirata 57.000 m 3 /h, attuali n di ricambi ora stimati = 3 2 area di bio-ossidazione e raffinazione prodotto finito, è destinata a contenere il materiale in biossidazione, disposto su corsie aerate e, parte, alle operazioni di vagliatura finale del prodotto; vengono svolte esclusivamente le operazioni di rivoltamento e umidificazione del materiale, con presenza di un addetto che opera all interno di una pala gommata, dotata di cabina climatizzata con ricircolo d aria. il volume tecnico totale è stato calcolato in 29.000 m 3 attualmente vengono aspirati circa 96.000 m 3 /h dai biofiltri n 2 e 3, A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 5 di 16

ma è presente insufflazione d aria di processo per circa 20.000 m 3 /h (valore medio) il locale è in comunicazione con il capannone 1 e 3; totale aria aspirata 76.000 m 3 /h, attuali n di ricambi ora stimati = 2,6 3 area di maturazione, è destinata a ricevere il materiale dopo la fase di bio-ossidazione e, in parte, al deposito dei sovvalli; vengono svolte esclusivamente le operazioni di rivoltamento cumuli e umidificazione del materiale, con presenza di un addetto che opera all interno della macchina rivoltatrice, dotata di cabina climatizzata con ricircolo d aria. il volume tecnico totale è stato calcolato in 22.000 m 3 attualmente vengono aspirati circa 44.000 m 3 /h da biofiltro n 1 il locale è in comunicazione con il capannone 2, non ha aperture importanti di entrata d aria esterna, attuali n di ricambi ora stimati = 2 1.2 MODIFICHE DA ATTUARE PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO PROGETTO 1 - area di ricevimento e preparazione delle miscele, e raffinazione prodotto finito è destinata allo scarico dei mezzi in ingresso, e alle operazioni di pretrattamento dei rifiuti, verrà inoltre svolta anche la vagliatura del prodotto finito. In essa sono presenti per tutto l orario di lavoro, alcuni operatori addetti alle operazioni di ricevimento e preparazione delle miscele da compostare, e un addetto alla raffinazione del prodotto finito; il volume tecnico totale è stato calcolato in 19.000 m 3 Modifiche al sistema di aspirazione Eliminazione dell aspirazione soffianti esistenti (disattivate perché non più necessarie); collegamento condotto aspirazione soffianti alla linea di aspirazione del biofiltro n 3 portata stimata 20.000 m 3 /h aspirazione diretta di 44.000 m 3 /h dal biofiltro n 4 che, a seguito sostituzione condotta di aspirazione (già fatta) e modifiche al plenum che riducono le perdite di carico, potrà avere una portata di 44.000 m 3 /h A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 6 di 16

il locale resta in comunicazione con il capannone 2 mediante un passaggio diretto interno; totale aria aspirata 44.000 m 3 /h, n di ricambi ora stimati = 2,3 2 area di maturazione E destinata a ricevere il materiale dopo la fase di bio-ossidazione ; vengono svolte esclusivamente le operazioni di rivoltamento cumuli e umidificazione del materiale, con presenza di un addetto che opera all interno della pala gommata, dotata di cabina climatizzata con ricircolo d aria. il volume tecnico totale è stato calcolato in 29.000 m 3 Aspirazione da condotte alimentazione biofiltro n 2 (48.000 m 3 /h) e 3 (16.000 m 3 /h) Eliminazione aria di processo da soffianti 20.000 m 3 /h ; il locale è in comunicazione con il capannone 1 e 3; Totale aria aspirata 64.000 m 3 /h dai biofiltri n 2 e 3, n di ricambi ora stimati = 2,2 3 area di biossidazione, è destinata a contenere il materiale in fase di bi ossidazione accelerata, disposto su corsie aerate vengono svolte esclusivamente le operazioni di rivoltamento cumuli e umidificazione del materiale, con presenza di un addetto che opera all interno della macchina rivoltatrice, dotata di cabina climatizzata con ricircolo d aria. il volume tecnico totale è stato calcolato in 22.000 m 3 si prevede siano aspirati circa 44.000 m 3 /h da biofiltro n 1 e 32.000 m 3 /h da biofiltro n 3 il locale è in comunicazione con il capannone 2, non ha aperture importanti di entrata d aria esterna, totale aria aspirata 76.000 m 3 /h, n di ricambi ora stimati = 3,45. A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 7 di 16

2 NUOVI PARAMETRI DI FUNZIONAMENTO BIOFILTRI La proposta progettuale prevede di mantenere inalterate le dimensioni dei Biofiltri n 1,2,4, e di modificare solo le dimensioni del Biofiltro n 3. Le dimensioni di ciascun biofiltro, hanno i seguenti valori: Biofiltri n 1,2,4 lunghezza m 25, larghezza m 14,5, altezza media substrato m 1,8 volume complessivo del substrato m 3 650 superficie 362 m 2 Alla luce delle incrementate necessità di processo, si prevede un ampliamento del biofiltro n 3 destinato a supportare la nuova area di biossidazione, che sarà pertanto il primo ad essere realizzato con la nuova struttura e nuovi parametri di dimensionamento: Biofiltro n 3 lunghezza m 30, larghezza m 15, altezza media substrato m 1,8 volume complessivo del substrato m 3 810 superficie 450 m 2 In relazione alle modifiche previste è così configurato lo stato di funzionamento di ciascun biofiltro: biofiltro n Portata aria Portata aria Velocità Tempo di Tempo di m 3 /h specifica specifica contatto in contatto m 3 /m 2 cm/s secondi minimo Dir.568/05 1 44.000 122 3,3 54 30 2 48.000 132 3,6 50 30 3 48.000 106 2,9 62 30 4 44.000 122 3,3 54 30 Totale aria trattata 184.000 m 3 /h Per una corretta gestione dei biofiltri sarà necessario, una volta realizzati gli interventi, definire i nuovi parametri standard di lavoro ( portate d aria in aspirazione, curve di lavoro degli aspiratori, dimensionamento perdite di carico linee di aspirazione); tali parametri saranno indicati nel quaderno di gestione e affidati al controllo del responsabile di impianto che ne curerà personalmente le verifiche. Il substrato filtrante, composto da una miscela di legno (pezzatura 30 100 mm), cortecce e compost, fatta in modo da garantire una sufficiente permeabilità all aria e un grado elevato di A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 8 di 16

abbattimento dei composti odorigeni, avrà una durata variabile a seconda delle condizioni ambientali di lavoro e delle condizioni meteorologiche, e normalmente questa va da uno a due anni; la sua manutenzione richiede interventi di umidificazione e di rimescolamento con eventuali integrazioni di substrato, secondo necessità, a seguito di variazioni alle condizioni standard di lavoro, impostate ogni volta che viene rinnovato il substrato, oppure quando i parametri suddetti si sposteranno dai valori ottimali; pertanto si dovranno fare i seguenti controlli: verifica visiva dell assorbimento elettrico, a regime, di tutti gli aspiratori,[tutti i giorni] verifica della pressione interna alle camere di distribuzione dell aria di ciascun biofiltro ( dopo montaggio dei manometri),[ogni mese] verifica superficiale del substrato filtrante, e controllo su eventuali fessurazioni o zone di essicazione, [ogni settimana] misura delle portate d aria specifiche su ciascun condotto (con anemometro), [ogni 6 mesi] rivoltamento del substrato filtrante e ripristino dei parametri operativi, [secondo necessità] sostituzione completa del substrato filtrante [ogni 2 anni, o meno se necessario]. Una volta realizzati gli interventi suddetti sarà necessario fare un nuovo monitoraggio delle condizioni operative per verificare il raggiungimento dei nuovi standard previsti. TABELLA RIASSUNTIVA PARAMETRI DI DIMENSIONAMENTO IMPIANTO ASPIRAZIONE ARIA CALCOLO ARIA DA TRATTARE Cap.1 Area ricevimento FORSU preparazione miscele volume 19.000 m 3 Ricambi aria per ora n 2,3 Portata da trattare 44.000 Nm³/h Cap.2 Zona prima maturazione volume 29.000 m 3 Ricambi aria per ora n 2,2 Portata da trattare 64.000 Nm³/h Cap.3 Zona seconda maturazione-vagliatura volume 22.000 M 3 Ricambi aria per ora n 3,45 Portata da trattare 76.000 Nm³/h Totale impianto volume 70.000 M 3 Portata da trattare 184.000 Nm³/h Dato medio Ricambi aria per ora n 2,6 A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 9 di 16

TABELLA RIASSUNTIVA FUNZIONAMENTO PRESIDI AMBIENTALI Portata totale da trattare 184.000 Nm³/h DIMENSIONAMENTO BIOFILTRI DGR 568/05 Progetto autorizzato Progetto di Variante Portata massima in ingresso 177.000 184.000 Nm³/h Sezioni di filtraggio 3 4 4 n SEZIONE 1 44.000 44.000 Nm³/h Lunghezza 25 25 m Larghezza 14,5 14,5 m Superficie reale 363 363 mq Altezza letto filtrante 2 1,8 1,8 m Volume complessivo 650 650 m³ Velocità ascensionale alla max portata 0,033 0,033 m/sec Tempo di contatto > 30 53 53 sec Carico volumetrico Nm³/ m³ substr./h 120 67,6 67,6 Nm³h/m³ Carico superficiale reale Nm³/h/ m 2 substr. 121 121 Nm³h/m 2 SEZIONE 2 48.000 48.000 Nm³/h Lunghezza 25 25 m Larghezza 14,5 14,5 m Superficie reale 363 363 mq Altezza letto filtrante 2 1,8 1,8 m Volume complessivo 650 650 m³ Velocità ascensionale alla max portata 0,037 0,037 m/sec Tempo di contatto > 30 48 48 sec Carico volumetrico Nm³/ m³ substr./h 120 73,8 73,8 Nm³h/m³ Carico superficiale reale Nm³/h/ m 2 substr. 132 132 Nm³h/m 2 SEZIONE 3 48.000 48.000 Nm³/h Lunghezza 25 30 m Larghezza 14,5 15 m Superficie reale 363 450 mq Altezza letto filtrante 2 1,8 1,8 m Volume complessivo 650 810 m³ Velocità ascensionale alla max portata 0,037 0,029 m/sec Tempo di contatto > 30 48 62 sec Carico volumetrico Nm³/ m³ substr./h 120 73,8 59,2 Nm³h/m³ Carico superficiale reale Nm³/h/ m 2 substr. 132 106 Nm³h/m 2 SEZIONE 4 37.000 44.000 Nm³/h Lunghezza 25 25 m Larghezza 14,5 14,5 m Superficie reale 363 363 mq Altezza letto filtrante 2 1,8 1,8 m Volume complessivo 650 650 m³ Velocità ascensionale alla max portata 0,028 0,033 m/sec Tempo di contatto > 30 63 53 sec Carico volumetrico Nm³/ m³ substr./h. 120 56,9 67,6 Nm³h/m³ Carico superficiale reale Nm³/h/ m 2 substr. 102 121 Nm³h/m 2 A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 10 di 16

3 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI VARIANTE EMISSIONI Il progetto prevede i seguenti interventi di modifica agli impianti di trattamento aria, con conferma dei punti di emissione: E1- Biofiltro Impianto esistente, superficie emittente non modificata, portata non modificata E2- Biofiltro Impianto esistente, da adeguare linee di aspirazione alle nuove esigenze tecniche E3- Biofiltro Impianto esistente, da modificare struttura, superficie di emissione e adeguare linee di aspirazione alle nuove esigenze tecniche E4- Biofiltro Impianto esistente, da adeguare portata alle nuove esigenze tecniche 3.1 VALORI DI EMISSIONE ATTESI PUNTI E1- E2 - E3 - E4 Con riferimento ai parametri di dimensionamento del biofiltro nel rispetto della DGRV 568/2005, e alla luce delle misurazioni sinora fatte sul funzionamento attuale, è lecito attendersi un livello di emissione residua più bassa dei limiti previsti e migliorativa, almeno nelle condizioni ordinarie di funzionamento. E tuttavia possibile che il carico ai biofiltri aumenti durante le operazioni di rivoltamento dei materiali in particolare nella fase iniziale di biossidazione accelerata; In tali condizioni, considerato l elevato tempo si ritenzione previsto, si ipotizzano valori superiori ma mai oltre il limite previsto. Le portate di aspirazione di progetto sono ritenute idonee a garantire una adeguata depressione interna dei locali di lavoro e di processo; i valori di depressione interna attesi sono mediamente inferiori a 5, -7 Pa. Relativamente alla possibile presenza di polveri, si precisa che queste sono generalmente prodotte solo nella zona di vagliatura, che ora è stata completamente chiusa e posta in depressione; è ragionevole ritenere che l umidità relativa del materiale giunto a maturazione sia ancora sufficientemente elevata da minimizzare il fenomeno; sarà tuttavia cura della società predisporre un adeguato monitoraggio quando gli impianti saranno a regime. A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 11 di 16

E1- E2-E3-E4- Emissioni Biofiltri frequenza e durata delle emissioni: continua 24 h portata massima dell aeriforme in Nmc/h : 184.000 Nmc/h temperatura massima dell emissione in C: 20-40 C a seconda della stagione altezza del punto di sfogo in atmosfera in m. dal livello del suolo: h 2 m concentrazione delle sostanze inquinanti previste dall autorizzazione nell aeriforme espresse in mg/nmc: polveri totali 5 mg/nm 3 NH 3 25 mg/nm 3 H 2 S e mercaptani 5 mg/nm 3 SOV (N-esano) 25 mg/nm 3 eventuali variazioni nelle emissioni dovute a particolari regimi di funzionamento (messa a regime, transitori, ecc.): non previste. 3.2 ASPETTI RELATIVI ALLA MANUTENZIONE DEI BIOFILTRI Il substrato è composto da una miscela di legno, cortecce e compost fatta in modo da garantire una sufficiente permeabilità dell aria e un grado elevato di abbattimento dei composti odorigeni; la durata del substrato è variabile a seconda delle condizioni ambientali di lavoro e delle condizioni meteorologiche, e generalmente è di uno o due anni; la sua manutenzione prevede interventi di umidificazione e di rimescolamento con eventuali integrazioni di substrato, secondo necessità a seguito di variazioni alle condizioni standard di lavoro, impostate ogni volta che viene rinnovato il substrato; pertanto, già ora, sono stati adottati i seguenti controlli: a) controllo dell alimentazione e distribuzione dell aria esausta; b) controllo della temperatura dell aria in ingresso al biofiltro; c) controllo della temperatura del letto filtrante: d) controllo dell umidità del letto filtrante; e) controllo delle perdite di carico. f) verifica visiva dell assorbimento elettrico, a regime, di tutti gli aspiratori Descrizione delle modalità di verifica: A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 12 di 16

a) La distribuzione dell aria da trattare al biofiltro deve essere il più continua possibile al fine di instaurare condizioni costanti all interno del materiale filtrante. E previsto il controllo periodico delle portate d aria esausta al biofiltro per garantire variazioni in condizioni ordinarie di esercizio il più possibile limitate. Le modalità di controllo dell alimentazione e distribuzione dell aria includono: - verifica visiva delle vie preferenziali di uscita dell aria [settimanale] - misurazione della portata dell aria in ingresso al biofiltro mediante inserimento della sonda anemometrica negli appositi punti di misura posizionati sulle tubazioni [mensile] - rivoltamento del substrato [mensile]. In funzione dei risultati dei controlli effettuati si ripristina, quando necessita, lo strato filtrante lungo le vie preferenziali di fuga dell aria in prossimità di tutti i punti di contatto del materiale con superfici lisce (pareti di contenimento, setti intermedi) con la miscela filtrante di copertura al fine di interrompere le eventuali vie di fuga preferenziali dell aria trattata. b) La temperatura dell aria in ingresso al biofiltro viene eseguita inserendo la sonda nel plenum di riferimento (il dato ha valore solo conoscitivo non essendo possibile regolare la temperatura dell aria aspirata dai capannoni) [mensile] c) Le modalità di controllo consistono nell inserire la sonda per la misurazione della temperatura alla profondità di almeno 40 60 cm nel letto del biofiltro in almeno 10 punti scelti casualmente. [mensile] d) il valore di umidità del materiale è un parametro molto importante perchè se da un lato l ambiente umido favorisce l attività microbica, dall altro un eccesso di umidità favorisce un aumento delle perdite di carico, ed un perdita di temperatura del materiale filtrante per eccessiva evaporazione. L umidità deve essere mantenuta con l apporto di aria esausta umida e con irrorazioni superficiali regolari che impregnano lo strato filtrante. I valori ottimali di umidità devono essere compresi nel range 45 60 %; deve inoltre essere dedicata attenzione particolare all omogeneità del tenore di umidità in quanto il materiale parzialmente disidratato tende nel tempo ad essiccarsi velocemente fino al punto di inibire l attività microbiologica di un intera zona del biofiltro. Occorre verificare giornalmente (con ispezione superficiale) le condizioni del biofiltro al fine di individuare zone di carenza idrica ed intervenire immediatamente con irrorazione localizzata. Le modalità di controllo fisico dell umidità, prevedono il prelievo di un campione di circa 100 200 g di materiale costituente il biofiltro da una profondità non inferiore a 50 60 cm A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 13 di 16

eliminando le pezzature grossolane. Si procede poi alla analisi secondo il metodo dell essicazione a l05 C per 12 ore. [mensile] e) Misura visiva mediante lettura dell assorbimento dei motori elettrici; E utile per confrontare direttamente il consumo di corrente con la portata di ciascun ventilatore. Inoltre la conduzione dei biofiltri prevede: - giornalmente la verifica dei collettori dell aria in particolare che non vi siano fuoriuscite di aria; - giornalmente la verifica dell efficienza dei ventilatori; - settimanalmente la verifica dei pozzetti di raccolta dei percolati; - ogni quattro mesi la pulizia delle tubazioni interne con acqua a pressione all interno delle condotte; - secondo necessità il rivoltamento del letto filtrante; - Ogni sei mesi il ripristino dell altezza del letto filtrante. A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 14 di 16

4 SCHEDA EMISSIONI 4.1 DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO INERENTE L ATTIVITA CHE SI INTENDE MODIFICARE: Il progetto prevede la realizzazione di nuovi biofiltri, in sostituzione di quelli esistenti, e la modifica dello schema di flusso interno all impianto. La fase produttiva svolta all interno si definisce come TRATTAMENTO DI RECUPERO DI FRAZIONI ORGANICHE SELEZIONATE, e si svolge mediante processo aerobico con insufflazione d aria e rivoltamento meccanico dei materiali. I nuovi PUNTI di EMISSIONE sono costituiti da tutta l area dei biofiltri identificata in planimetria nei punti E1 E2 E3 E4. (vedi anche tabella emissioni) 4.2 QUANTITÀ DI MATERIE PRIME UTILIZZATE NELL ATTIVITA Materie utilizzate Rifiuti organici, fanghi biologici e scarti vegetali Materia già utilizzata? Quantità utilizzata prima della modifica SI 35.000 t/anno Quantità utilizzata dopo la modifica 50.000 t/anno Unità di misura t/anno Funzione nel ciclo Trattamento di recupero A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 15 di 16

4.3 QUANTITÀ E QUALITÀ DELLE EMISSIONI CONVOGLIATE Camino n (SUPERFICIE BIOFILTRO) E1 E2 E3 E4 Provenienza effluente Aspirazione ambiente interno fabbr. 2 Aspirazione ambiente interno fabbr. 2-3 Aspirazione ambiente interno fabbr. 2-3 Aspirazione ambiente interno area ricevimento 1 Operatività Portata Sostanze emesse Nm 3 /h h/giorno gg/anno sostanza g/h mg/nm 3 24 365 44.000 NH 3 1100 25 H 2 S 220 5 SOV 1100 25 polveri tot 24 365 48.000 NH 3 H 2 S SOV polveri tot 24 365 48.000 NH 3 H 2 S SOV polveri tot 24 365 44.000 NH 3 H 2 S SOV polveri tot 220 1200 240 1200 240 1200 240 1200 240 1100 220 1100 220 5 25 5 25 5 25 5 25 5 25 5 25 5 4.4 MINIMO TECNICO si intende il carico minimo di processo compatibile con l esercizio dell impianto in condizioni di regime (con carico di processo si intende il livello percentuale di produzione rispetto alla potenzialità nominale dell impianto, per gli impianti soggetti a tale condizione) La condizione di minimo tecnico si configura in caso di manutenzione straordinaria dei biofiltri (interventi sul motore, condotte di aspirazione o sostituzione integrale del substrato), qualora necessario si potrà intervenire soltanto su una sezione alla volta, pertanto resteranno comunque in funzione minimo 3 sezioni su 4. 4.5 PERIODO PREVISTO INTERCORRENTE TRA LA MESSA IN ESERCIZIO E LA MESSA A REGIME DELL IMPIANTO (da intendersi per la parte modificata): si prevedono 60 giorni per l avvio dei processi biologici e la messa a regime del nuovo substrato biofiltro qualora sostituito integralmente. Nel caso in esame tuttavia la ditta propone la realizzazione degli interventi di rifacimento di un biofiltro al anno, mentenedo pertanto la funzionalità di almeno 3 sezioni su 4. 4.6 AREE CON EMISSIONI TECNICAMENTE NON CONVOGLIABILI: Nell area dell impianto sono state indicate le aree esterne adibite al deposito di compost finito e le aree adibite allo stoccaggio delle frazioni vegetali; tali superfici costituiscono possibili sorgenti di emissioni diffuse. A8 Relazione tecnica emissioni Pagina 16 di 16