Convegno LA REGOLAZIONE TARIFFARIA DEGLI INVESTIMENTI NEI SERVIZI PUBBLICI Esperienze a confronto e prospettive per i servizi idrici 14 dicembre 2011 Intervento di Luciano Baggiani, Presidente dell ANEA Con i referendum sui servizi pubblici gli elettori si sono pronunciati per un forte cambiamento. Non vogliono che i Comuni siano obbligati ad affidare ai privati la gestione dei servizi idrici. Non ritengono che, in questo settore, debba esserci un profitto per gli azionisti. Si tratta di un pronunciamento che traccia una profonda frattura con il pensiero finora dominante. Le ripercussioni saranno ampie e durature. Abbiamo organizzato questo convegno odierno per analizzare queste ripercussioni, in particolare quelle derivanti dall abrogazione della adeguata remunerazione del capitale investito dai princìpi del sistema tariffario dei servizi idrici. Ma soprattutto per delineare i possibili scenari evolutivi che oggi, anche alla luce delle intenzioni del nuovo Governo di trasferire queste competenze all Autorità per l energia, si fanno sempre più incerti. 1
Non c è dubbio che il referendum ci ha lasciato con più interrogativi che risposte. Interrogativi che rendono estremamente incerto il contesto entro cui siamo chiamati a lavorare. In assenza di un nuovo metodo tariffario nazionale, le Autorità d ambito non hanno strumenti per calcolare la tariffa in maniera differente. A loro volta i gestori, nelle more dell emanazione di un regime tariffario certo, trovano insormontabili difficoltà a contrarre i finanziamenti per realizzare gli investimenti. Ma è davvero possibile fare a meno della remunerazione del capitale e garantire al contempo il finanziamento degli investimenti? È sufficiente coprire i soli oneri finanziari sul capitale preso a debito? Che impatto avrà l abrogazione sulle prospettive di finanziabilità del servizio, già oggi piuttosto scarse? Fino a quando non si saranno sciolti questi nodi, vi saranno forti incertezze per i finanziatori e, pertanto, se non si interviene in fretta, nel prossimo futuro c è da aspettarsi un forte rallentamento, se non la paralisi totale, dei nuovi investimenti. Ma non voglio entrare più oltre nel merito della questione. A questo ci penseranno i nostri relatori, a cui rivolgo un sentito ringraziamento da parte di noi tutti per la disponibilità manifestata a prendere parte alla giornata odierna. In particolare, il Professor D Antoni si occuperà di ricostruire il ruolo della remunerazione del capitale nella regolazione dei servizi pubblici, esaminando anche le eventuali differenze tra società pubbliche e private a questo proposito. 2
Seguirà la testimonianza dell Ingegner Dell Oste, a capo della Direzione Tariffe dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas, il quale ci spiegherà i criteri tariffari da loro utilizzati per il recupero dei costi di investimento. L intervento successivo, del responsabile scientifico della nostra associazione, il Dott. Canitano, illustrerà un analisi che stiamo conducendo sulla finanziabilità degli investimenti nel settore idrico, che ha rilevanti implicazioni per il tema della remunerazione. Infine, avremo il piacere di ascoltare un ospite con cui abbiamo avviato da qualche tempo una proficua collaborazione. Sto parlando dell Avvocato Scott Hempling, già direttore dell istituto nazionale di ricerca sulla regolazione degli Stati Uniti, oggi docente all Università di Georgetown a Washington. Con lui stiamo collaborando alla traduzione in lingua italiana del prestigioso volume che ha scritto l anno scorso sulle qualità del buon regolatore. Vi anticipo che la nostra traduzione vedrà la luce nei primi mesi dell anno prossimo. Si tratta di un riferimento prezioso, che contiene un infinità di spunti diretti al regolatore per affrontare in maniera consapevole il proprio lavoro, il tutto corredato da numerose esperienze concrete. Seguirà la tavola rotonda, cui parteciperanno esponenti del mondo politico, operatori del settore e rappresentanti dei forum per l acqua. Prima di lasciare la parola ai relatori, vorrei rivolgere un appello che, partendo da questa sala e rafforzandosi della vostra numerosa presenza quest oggi, giunga forte al Governo, sperando che ci presti la dovuta attenzione. 3
E ora di dare ai temi della gestione dell acqua delle soluzioni che derivano più dalla comprensione dei problemi, che non da sintesi affrettate. Come sappiamo, con il decreto salva-italia è stata soppressa la nuova Agenzia nazionale di regolazione dell acqua, ripartendo le competenze tra il Ministero dell ambiente e l Autorità per l energia elettrica e il gas. Sicuramente il Governo avrà pensato di operare in questo modo una semplificazione amministrativa, attribuendo lo spinoso nodo della tariffa ad un organismo autorevole come l Autorità. Tuttavia, siamo di fronte ad un clamoroso passo indietro, anzi forse addirittura a due passi indietro. Da un lato, si sopprime l Agenzia, organismo quasi indipendente e autonomo, attribuendo le funzioni di regolazione al Ministero, organismo di natura politica. Dall altro lato, si rinvia la definizione delle competenze tariffarie, da trasferire all Autorità, all emanazione di un decreto, una fonte normativa secondaria. In questo contesto è probabile che il decreto sarà oggetto di un conflitto fra interessi contrapposti, quelli dell AEEG da una parte e quelli del Ministero dell ambiente dall altra. Potrà, inoltre, essere cambiato a piacimento dal Ministro di turno. Un pasticcio! Vi è poi la questione dei tempi. La soppressione dell Agenzia, il contestuale trasferimento delle competenze all Autorità e l attesa del decreto, probabilmente allungheranno i tempi entro il quale 4
si potrà adeguare agli esiti referendari la tariffa dell acqua, creando incertezze dannose sia per gli utenti che per i gestori. Quanto ancora si dovrà attendere per affrontare questo nodo? Si rischia anche di vanificare l attività di tutela dell utente che la CONVIRI aveva portato avanti fino ad oggi. I tempi previsti sono più che sufficienti per far decadere tutta l attività istruttoria che la Commissione ha svolto fino ad oggi sulla corretta applicazione della tariffa da parte dei gestori, legittimando, per decorrenza dei termini, delle situazioni potenzialmente illegittime. Forse sarebbe bastato leggere attentamente la norma che istituiva l Agenzia, per capire che non vi erano costi a carico della finanza pubblica, ne costi a carico della tariffa, e che il costo di funzionamento sarebbe stato finanziato dagli utili dei gestori. Il Governo è ancora in tempo a ripensarci. Noi, come Associazione degli Ambiti, così come è stato con il Coviri prima e con la Commissione poi, siamo pronti ad offrire tutto il supporto di cui siamo capaci, frutto di oltre 15 anni di esperienza nel settore, di approfondimenti e di scambi di buone pratiche. Facciamo in modo che questo momento di tensione e di incertezze si trasformi in una grande opportunità di rilancio del settore, di aumento degli investimenti, di maggiore efficienza, di una qualità dei servizi sempre più adeguata alle sfide che ci si pongono innanzi. Vi ringrazio ancora per la partecipazione e lascio la parola ai nostri relatori. 5