Foreste e aree protette in Veneto: tra resilienza e innovazione

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CONFERENZA REGIONALE DELL AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE Venerdì 14 dicembre2018 Venerdì Centro Convegni 14 dicembre Villa Ottoboni2018 - Padova Centro Congressi Villa Ottoboni - Padova Foreste e aree protette in Veneto: tra resilienza e innovazione a cura di Raffaele Cavalli, Laura Secco e Davide Pettenella Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali 1

Foreste e aree protette nel Veneto Foreste e altre aree boscate = 23% della superficie regionale (425.000 ha) Con vincoli naturalistici = 9% (171.000 ha) Stabile in aree montane e collinari, in leggero aumento in pianura Pianificazione forestale = da 257 a 111 piani aziendali (- 38% di superficie pianificata) nel periodo 2010-2017 Estensivazione dell uso, aumento fauna selvatica (con risvolti sanitari: zecche) 1990 2012 Quali prodotti e servizi? Legname e biomasse forestali Boschi seminaturali: 460.000 m 3 /anno Arboricoltura da legno e pioppicoltura: 15.000 m 3 /anno Crescente produzione e consumo di biomasse forestali ad uso energetico Prodotti forestali spontanei Castagne, funghi, tartufi, miele, erbe aromatiche, : importanti per alcune economie locali, anche in relazione al turismo (marketing territoriale) Servizi ecosistemici, in genere beni pubblici Biodiversità, fissazione Carbonio, regolazione ciclo idrico, difesa del suolo, paesaggio, turismo, ricreazione e benessere, 2

Aree di elevato pregio ambientale Fornitura di servizi ecosistemici Soprattutto zone costiere, assi fluviali, collina e montagna = l area più colpita dall uragano Vaia Solo il 20% della Rete Natura 2000 si trova all interno di aree protette Molte aree di pregio anche al di fuori Vaia: i dati del Veneto Superfici con schianti (ha) Volumi con schianti (mc) 3 ) Totale 30-80% 80-100% 30-80% 80-100% Totale % BL 3.584 2.968 385.858 792.027 1.177.885 53,8% TV 114 0 7.002 0 7.002 0,3% VI 3.186 2.165 255.000 750.246 1.005.246 45,9% VR 94 3 0 500 500 0,0% Totale Veneto 6.978 5.136 647.860 1.542.773 2.190.633 100,0% Comuni con più di 100.000 m 3 di schianti 1 823.794 37,6% Comuni con 50-100.000 m 3 di schianti 2 313.976 14,3% Totale grandi schianti 1.137.770 51,9% Fonte: ns. elaborazioni su dati UO Parchi e Foreste RV (stime parziali) 1: 5 Comuni: 2 bellunesi (Rocca Pietore e Santo Stefano C.) e 3 nel vicentino (Enego, che è il Comune record per schianti in Veneto con 248.000 mc, Asiago e Gallio). 2: 4 Comuni: 3 bellunesi (Colle Santa Lucia, Livinallongo, Rivamonte Agordino) e 1 nel vicentino (Roana) 3

Foreste e aree protette: le sfide 1/3 1. Cambiamenti climatici 1.1 Mitigazione: - ricostruzione e riqualificazione + foreste in pianura - biomasse forestali = energia rinnovabile (con prezzi e domanda in aumento) - pratiche sostenibili, innovazione organizzativa e tecnologica 1.2 Adattamento: - monitoraggio per modelli previsionali attendibili - pianificazione e gestione sostenibili, volte ad aumentare la resilienza degli ecosistemi - piani di gestione del rischio (fattori di disturbo ed eventi eccezionali): nell immediato e nel postemergenza (danni e mercato) Foreste e aree protette: le sfide 2/3 2. Globalizzazione del mercato, internazionalizzazione e concentrazione delle imprese - Fragilità e debolezza del settore per ragioni strutturali tradizionali : imprese boschive e segherie di dimensioni e innovazione limitati, ridotta densità viaria e difficoltà di manutenzione, frammentazione proprietà, limitato monitoraggio prelievi boschivi, - Previsione generale negativa per i prezzi e la domanda di legname (in particolare, del tondo da sega, per il calo degli investimenti in edilizia) - Rischi di spinte speculative in conseguenza di eventi climatici estremi (la cui frequenza è in aumento) 4

Foreste e aree protette: le sfide 3/3 3. Valorizzazione di tutti i prodotti e dei servizi ecosistemici - Prodotti forestali non legnosi e servizi ecosistemici (es. benessere e salute in foresta, ricreazione): marketing territoriale, pagamenti per servizi ecosistemici (PES), forme contrattuali e partnership pubblico-privato innovative - Protezione biodiversità: aree protette, siti Natura 2000 (ma non solo!) - Biomasse forestali ad uso energetico 4. Buona governance di settore, interna ed esterna - interfaccia forestale unitaria tra Pubblica Amministrazione e comunità Photo credits: Giulia Corradini Biomasse Legname ad uso industriale 2018 Vaia Post-emergenza Condizioni ordinarie 5

Le opzioni strategiche per le foreste 5.1. Organizzare un interfaccia forestale unitaria di indirizzo e gestione delle politiche di settore per migliorare le relazioni tra Pubblica Amministrazione e cittadini-operatori 5.2. Promuovere la pianificazione forestale tenendo conto dei cambiamenti climatici e delle molteplici funzioni delle foreste 5.3. Rigenerare il patrimonio forestale, aumentare la resilienza dei popolamenti forestali e degli ecosistemi naturali e riqualificare il paesaggio 5.4. Migliorare il monitoraggio, la qualità e la regolarità dei prelievi legnosi 5.5. Consolidare e innovare il settore delle utilizzazioni boschive 5.6. Rafforzare e innovare il sistema di prima lavorazione del legname 5.7. Valorizzare i servizi ecosistemici con e senza mercato che derivano dalle foreste e dalle aree protette 5.8. Ricondurre la ricolonizzazione forestale delle aree agricole in un ambito di programmazione territoriale/ambientale 5.9. Mantenere e consolidare il patrimonio naturalistico di elevato pregio ambientale, tutelando le aree protette, migliorandone la fruibilità e potenziando le reti ecologiche di collegamento 6