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INDICATORI 1. SOSTENIBILITÀ SOCIO-ECONOMICA La provincia di Milano è quella con il più alto reddito procapite in Italia - 30.468 euro di ricchezza prodotta, contro i 27.371 della Lombardia e la media italiana attestata a 20.232 euro - e la più importante area economica nazionale, generando quasi la metà della ricchezza creata in Lombardia (49%) e il 10% di quella italiana.oltre ad avere il Pil pro capite più alto d Italia, la provincia di Milano primeggia in tutte le classifiche che riguardano il tenore di vita (entità dei depositi in banca, delle polizze vita, importi delle pensioni, ecc.) e presenta una forte connessione globale. Negli ultimi anni l economia milanese, come quella italiana, ha mostrato forti segni di indebolimento se non di stagnazione, con tassi di crescita inferiori sia alla media lombarda che a quella delle regioni settentrionali. Esaurito il ciclo manifatturiero, l evoluzione verso il ruolo di uno dei grandi centri europei dell economia della conoscenza è stato rallentato dalla debolezza della capacità di ricerca e innovazione tecnologica e dalla battuta d arresto subita nella proiezione internazionale del sistema produttivo. Il principale segnale positivo di questi ultimi anni è dato dalla crescita imprenditoriale e dalla vitalità del mercato del lavoro. La crescita delle imprese è stata superiore alla media nazionale, concentrata in particolare su quelle gestite da donne (anche se solo 1/5 del totale) e sulle microrealtà gestite da cittadini stranieri (ormai pari al 10% delle società individuali). Il mercato del lavoro ha segnato una forte crescita occupazionale (+3,8%, oltre la media nazionale e regionale nel 2004), trainato in particolare dall occupazione femminile, indipendente e dalle professioni a più alta qualificazione. Parte rilevante di questa crescita è però affidata a sistemi di inserimento precario che determinano elementi di incertezza sociale. Oltre che nelle infrastrutture economiche, anche nel campo di quelle culturali e sociali Milano ha una posizione di primato assoluto sia in ambito regionale che nazionale. Milano ha una forte concentrazione, in particolare, nelle strutture universitarie (con 180.000 studenti rappresenta più del 12% della popolazione universitaria) e sanitarie (con un indice di dotazione doppio rispetto alla media nazionale). Ciò nonostante, sotto il profilo della sostenibilità economica e sociale, Milano vive forti contraddizioni. La sua provincia è anche, secondo una indagine del Sole 24 ore, la penultima in Italia per attrattività percepita e quindi una delle aree italiane dove meno persone vorrebbero trovarsi a vivere. Mentre la ricchezza prodotta dall area milanese tende sempre più a concentrarsi in alcune ristrette fasce di popolazione, cresce la vulnerabilità sociale legata alla precarizzazione del lavoro e all aumento del costo della vita e dei servizi (Milano risulta la città più cara in Italia e la 17ª più cara nel mondo). In particolare le situazioni di disagio colpiscono quella quota di popolazione che non dispone di una casa in proprietà e che deve confrontarsi con elevati valori immobiliari e penuria di case in affitto. 14

1.1. OCCUPAZIONE E ATTIVITÀ ECONOMICA Commento La provincia di Milano è l area italiana con la maggiore concentrazione e produzione di ricchezza e di imprese. Il valore aggiunto qui generato rappresenta oltre il 10% del valore aggiunto italiano. Le imprese operanti in provincia di Milano rappresentano il 6,6% del totale italiano e il 15% delle imprese di capitale. Pur con un settore industriale ancora forte (che genera l 11% del valore aggiunto industriale nazionale), con un consistente settore metalmeccanico e una componente ancora significativa del made in Italy, l economia della provincia di Milano è fortemente terziarizzata (oltre il 70% della ricchezza deriva dai servizi), con una presenza elevata di imprese di servizi, anche avanzati, alle imprese e alle persone. La distribuzione delle imprese - in termini di imprese per abitante - è equilibrata tra le diverse aree provinciali e le diverse classi di comuni, ma con una forte concentrazione nel capoluogo (la città di Milano ha una densità di imprese procapite circa doppia rispetto alla media degli altri comuni). Tasso di attività, di occupazione e disoccupazione in provincia di Milano sono migliori rispetto alla media italiana e allineati a quella lombarda. Il tasso di attività è più elevato nei centri minori della provincia. Nonostante l incremento registrato negli ultimi anni resta un divario consistente, generalizzato in tutte le aree e i comuni della provincia, tra il tasso di occupazione maschile e femminile. Nel 2004 sia il tasso di attività che il tasso di occupazione femminile sono inferiori all incirca del 25% a quelli maschili, mentre il tasso di disoccupazione femminile è superiore del 67%. 1.1.1.RISPARMI PROCAPITE L indicatore fornisce informazioni a livello comunale sulla raccolta effettuata dalle banche e da soggetti non bancari (sotto forma di depositi a risparmio liberi o vincolati, buoni fruttiferi, certificati di deposito, conti correnti liberi e vincolati), rapporta al totale della popolazione residente. Tabella n. 1 Risparmi pro capite (euro/ab) Tot dati disponibili n. 121 media provincia Milano euro/ab 13.741 media area Brianza euro/ab 10.919 Milano euro/ab 14.984 media classe Milano città euro/ab 58.190 > 50.000 ab euro/ab 13.713 > 15.000 ab euro/ab 10.317 > 5.000 ab euro/ab 16.001 < 5.000 ab euro/ab 8.147 miglior valore euro/ab 357.706 15

1.1.2. IMPRESE PER ABITANTE L indicatore mostra per comune il numero di imprese rapportato a 1.000 abitanti residenti. Nella valutazione si è considerato più positivo un valore più elevato. Tabella n. 2 Imprese per abitante (n. imprese / 1.000 ab) media provincia Milano imprese/1000 ab 68 media area Brianza imprese/1000 ab 69 Milano imprese/1000 ab 68 media classe Milano città imprese/1000 ab 121 > 50.000 ab imprese/1000 ab 72 > 15.000 ab imprese/1000 ab 70 > 5.000 ab imprese/1000 ab 66 < 5.000 ab imprese/1000 ab 67 miglior valore imprese/1000 ab 129 1.1.3. TASSO DI ATTIVITÀ Il tasso di attività è dato dal rapporto percentuale tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e più. Tabella n. 3 Tasso di attività (% popolazione) media provincia Milano % popolazione 56 media area Brianza % popolazione 55 Milano % popolazione 56 media classe Milano città % popolazione 51 > 50.000 ab % popolazione 53 > 15.000 ab % popolazione 55 > 5.000 ab % popolazione 56 < 5.000 ab % popolazione 58 miglior valore % popolazione 66 1.1.4. TASSO DI OCCUPAZIONE FEMMINILE Il tasso di occupazione femminile è dato dal rapporto percentuale tra la popolazione femminile occupata di 15 anni e più e il totale della popolazione femminile della stessa classe di età. 16

Tabella n. 4 Tasso di occupazione femminile (% popolazione) media provincia Milano % popolazione 43 media area Brianza % popolazione 41 Milano % popolazione 44 media classe Milano città % popolazione 40 > 50.000 ab % popolazione 41 > 15.000 ab % popolazione 42 > 5.000 ab % popolazione 43 < 5.000 ab % popolazione 45 miglior valore % popolazione 54 1.2. ISTRUZIONE Commento La provincia di Milano presenta una delle massime concentrazioni di centri di istruzione superiore in Italia: 489 istituti di istruzione pubblica e 409.000 studenti - dalle scuole materne alle superiori - pari al 38% del totale della Lombardia e al 5% dell Italia. La provincia di Milano concentra, in particolare, l istruzione di tipo universitario. Nel 2004-2005 gli studenti immatricolati negli atenei milanesi sono stati 39.000, pari al 77% degli atenei lombardi e al 11,3% del totale nazionale. Anche il tasso di istruzione presenta valori superiori alla media nazionale (anche se inferiori a quelli di province come Roma e Bologna), con il 28,1% di residenti con istruzione secondaria e il 9,6% con laurea. La distribuzione dei più elevati livelli di istruzione presenta una forte concentrazione. A fronte di una media aritmetica del 6% di laureati sulla popolazione, la densità dei laureati è superiore nei grandi centri urbani (il 16,1% a Milano, il 12,5% a Monza) o in comuni con forti presenze di imprese ad alto livello di qualificazione (16,7% a San Donato Milanese, 15,4% a Segrate). La distribuzione dei diplomati è territorialmente più equilibrata. Le differenze nei livelli di istruzione tra i sessi, pur ancora esistenti, sono in via di riduzione e lo scarto tra i generi è meno marcato di quanto non sia sotto il profilo occupazionale: le diplomate sono pari al 95% dei maschi, le laureate al 90%. 17

1.2.1. TASSO DI ISTRUZIONE SUPERIORE TOTALE (MEDIA SUPERIORE) Il tasso di istruzione media superiore è dato dal rapporto percentuale tra gli studenti iscritti alla scuola media superiore e la popolazione totale residente. Tabella n. 5 Tasso di istruzione superiore totale - media superiore (% popolazione) media provincia Milano % popolazione 27 media area Brianza % popolazione 27 Milano % popolazione 27 media classe Milano città % popolazione 30 > 50.000 ab % popolazione 28 > 15.000 ab % popolazione 27 > 5.000 ab % popolazione 26 < 5.000 ab % popolazione 27 miglior valore % popolazione 35 1.2.2. TASSO DI ISTRUZIONE SUPERIORE TOTALE (LAUREA) Il tasso di istruzione di laurea è dato dal rapporto percentuale tra gli studenti iscritti all università e la popolazione totale residente. Tabella n. 6 Tasso di istruzione superiore totale - laurea (% popolazione) media provincia Milano % popolazione 6 media area Brianza % popolazione 6 Milano % popolazione 5 media classe Milano città % popolazione 16 > 50.000 ab % popolazione 8 > 15.000 ab % popolazione 6 > 5.000 ab % popolazione 5 < 5.000 ab % popolazione 5 miglior valore % popolazione 23 1.2.3.TASSO DI ISTRUZIONE SUPERIORE FEMMINILE (MEDIA SUPERIORE) Il tasso di istruzione femminile media superiore è dato dal rapporto percentuale tra gli studenti iscritti alla scuola media superiore e la popolazione femminile residente. 18

Tabella n. 7 Tasso di istruzione superiore femminile - media superiore (% popolazione) media provincia Milano imprese/1000 ab 26 media area Brianza imprese/1000 ab 26 Milano imprese/1000 ab 27 media classe Milano città imprese/1000 ab 29 > 50.000 ab imprese/1000 ab 27 > 15.000 ab imprese/1000 ab 27 > 5.000 ab imprese/1000 ab 26 < 5.000 ab imprese/1000 ab 27 miglior valore imprese/1000 ab 35 1.2.4. TASSO DI ISTRUZIONE SUPERIORE FEMMINILE (LAUREA) Il tasso di istruzione femminile della laurea è dato dal rapporto percentuale tra gli studenti iscritti all università e la popolazione femminile residente. Tabella n. 8 Tasso di istruzione superiore femminile - laurea (% popolazione) media provincia Milano imprese/1000 ab 5 media area Brianza imprese/1000 ab 5 Milano imprese/1000 ab 5 media classe Milano città imprese/1000 ab 15 > 50.000 ab imprese/1000 ab 8 > 15.000 ab imprese/1000 ab 6 > 5.000 ab imprese/1000 ab 5 < 5.000 ab imprese/1000 ab 5 miglior valore imprese/1000 ab 20 1.3. COESIONE Commento La provincia di Milano ha una elevata dotazione di servizi civili e sociali, di tipo culturale, ricreativo, assistenziale, sanitario. Gli indicatori sulla dotazione di infrastrutture sociali elaborati da Unioncamere e Istituto Tagliacarne segnalano una disponibilità superiore alla media regionale e nazionale, in alcuni casi molto accentuata. Ciò nonostante, la società milanese è anche caratterizzata da aree di profondo disagio economico e sociale, in particolare tra la popolazione anziana, i disoccupati, le famiglie monoreddito, i giovani fuorisede, gli immigrati. Significativamente nel 2003 gli assistiti della spesa sociale della provincia di Milano erano pari al 79% degli assistiti nell intera regione Lombardia. Sotto il profilo della sicurezza, con un totale di 225.000 reati nel 2004, la provincia di Milano registra un indice di delittuosità totale 19

e di delittuosità violenta superiore sia alla media regionale che alla media nazionale, in particolare per la micro-criminalità ( i furti di autoveicoli, ad esempio, hanno una densità circa doppia della media nazionale) Sotto il profilo demografico è da osservare che il tasso di natalità è tornato a crescere e con 10 nati ogni 1000 abitanti (nel 2004) è superiore alla media nazionale. La provincia di Milano mantiene una capacità attrattiva (dalle altre province lombarde, dalle altre regioni e dall estero) elevata, con 15,2 immigrati ogni 100 abitanti (rispetto alla media nazionale di 9,6 e regionale di 14,6); la struttura demografica della provincia di Milano presenta, di conseguenza, un indice di dipendenza strutturale - rapporto percentuale tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e 65 anni e più) e la popolazione in età attiva (15-64 anni) - più basso rispetto alla media nazionale e lombarda (47,3% contro, rispettivamente, 50,1% e 47,6%). La popolazione anziana è pari al 19,1% del totale dei residenti, inferiore alla media nazionale, ma l indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni e più e la popolazione di 0-14 anni) eccede quello nazionale e regionale (146,4% contro rispettivamente il 135,9% e il 140,4%). L indice di vecchiaia e dipendenza sono però molto più elevati nel capoluogo, dove l incidenza degli anziani sulla popolazione sale al 23,6%. A fine 2004 la presenza di stranieri immigrati in provincia di Milano è pari a oltre 260.000 persone, il 6,9% della popolazione residente, con una forte concentrazione nel capoluogo (il 55% del totale) e in alcuni comuni dell hiterland (Pioltello, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese). 1.3.1. POPOLAZIONE STRANIERA RESIDENTE L indicatore riporta informazioni relative alla presenza dei cittadini stranieri residenti, in termini relativi come incidenza sulla popolazione complessiva residente. Tabella n. 9 Popolazione straniera residente (% residenti) media provincia Milano % residenti 4 media area Brianza % residenti 4 Milano % residenti 4 media classe Milano città % residenti 11 > 50.000 ab % residenti 6 > 15.000 ab % residenti 4 > 5.000 ab % residenti 4 < 5.000 ab % residenti 4 miglior valore % residenti 14 20