DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014



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1 DECRETO DEL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT N. 144/SPO DEL 14/10/2014 Oggetto: DGR 1107/2014 Criteri e modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali per il finanziamento dei Centri per le famiglie. IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT -. -. - (omissis) - D E C R E T A - - Di approvare i criteri e le modalità per l assegnazione di contributi a favore degli Ambiti Territoriali Sociali per il finanziamento dei Centri per le famiglie, ai sensi della DGR n. 1107/2014, così come riportati nell allegato A) che forma parte integrante e sostanziale del presente decreto; - Di stabilire che l individuazione dei beneficiari e l assegnazione delle risorse avverrà a seguito della presentazione delle domande da parte degli Ambiti Territoriali Sociali; - Di stabilire che la somma relativa al presente provvedimento, pari ad 115.000,00 è da intendersi come disponibilità finanziaria che fa a carico al capitolo 53007103 del Bilancio di previsione 2014 Codice SIOPE 1.05.03.1535/1536/1537 correlato al capitolo d entrata 20109010 (accertamento n. 11/2011). Il presente decreto viene pubblicato per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Il Dirigente (Dott. Paolo Mannucci) - ALLEGATI -

2 Allegato A) CENTRI PER LA FAMIGLIA Criteri e modalità per l assegnazione del contributo 1. Finalità I centri per la famiglia hanno la finalità di promuovere il benessere delle famiglie. Ciò deve avvenire attraverso attività e progettualità da realizzare all interno di tre aree, nello specifico dedicate a: - informazione, che permetta alle famiglie con figli un accesso snello alle notizie di vario tipo utili alla vita quotidiana e alle opportunità del territorio; - sostegno alle competenze genitoriali attraverso interventi di ascolto, colloquio e consulenza educativa, confronto tra coppie e famiglie in special modo in occasione di eventi critici e fasi problematiche della vita familiare; mediazione familiare; - sviluppo delle risorse familiari e comunitarie, con particolare attenzione ai nuclei mono genitoriali e/o multiproblematici. Ciò dovrà avvenire attraverso la promozione della cultura dell accoglienza e della solidarietà tra le famiglie, l attivazione e la promozione di gruppi di famiglie-risorsa, gruppi di auto-mutuo aiuto. Il Centro deve rappresentare un luogo d incontro e confronto, tutorato e non, tra genitori, insegnanti, educatori, ove attuare progetti d integrazione per famiglie di nuova immigrazione ed esperienze di Banche del tempo, quali sistemi di scambio di attività, di servizi e conoscenza tra le persone. Le finalità dei centri per la famiglia dovranno attuarsi in integrazione con le attività dei servizi sociali ed educativi territoriali e specialistici, finalizzate alla prevenzione del disagio familiare e infantile e alla tutela dei bambini e dei ragazzi; Si dovrà inoltre valorizzare l azione del volontariato e dell associazionismo familiare. Dovrà essere garantita la massima accessibilità ai Centri ad ogni famiglia, ancorché residente in un Ambito Territoriale diverso ove insiste il Centro. 2. Beneficiari Il contributo, pari a 5.000,00 per ciascun Ambito Territoriale Sociale, è destinato al finanziamento di uno o più centri già esistenti o per il finanziamento di nuovi centri. Il contributo dovrà essere utilizzato per l attività espletata nell arco di un anno a seguire dal momento del riconoscimento dell ammissione al contributo. 3. Requisiti strutturali ed organizzativi I centri per la famiglia per poter essere oggetto di finanziamento dovranno possedere i seguenti requisiti strutturali ed organizzativi: - disporre che i locali destinati alle attività del Centro siano ben identificati con apposite targhe con l indicazione di Centro famiglia o simile, in maniera tale da essere facilmente individuati dall utenza; - disporre di uno spazio adeguato alle finalità del progetto - di proprietà o comunque nella disponibilità - con spazi appositamente attrezzati e riservati alle famiglie e/o ai figli;

3 - disporre di uno sportello di prima accoglienza informativa ed orientamento che garantisca una apertura costante e continuativa; - garantire la presenza di professionalità adeguate e l utilizzo della metodologia del lavoro di gruppo; - coinvolgimento di Associazioni, Enti, Cooperative sociali, che garantiscano l intervento di équipe composte da professionisti con competenze multi-professionali documentate (giuridico-medicosocio-psico-pedagogiche) e specifiche esperienze di intervento pregresse; - valorizzazione del protagonismo delle aggregazioni familiari e sociali, quale condizione per l incremento di una cultura accogliente e solidale. Possono essere previste partnership con le fondazioni di origine bancaria, le amministrazioni locali, gli enti pubblici, le cooperative sociali, i sindacati, altre organizzazioni del terzo settore ed altri soggetti pubblici e privati. Il partenariato si realizza sia in termini operativi (soggetto che concorre alla realizzazione del progetto) che in termini finanziari (soggetto che concorre con contributi economici anche indiretti). Gli Enti gestori dei Centri per poter accedere al contributo dovranno presentare agli ATS un programma delle attività e dei servizi che intendono erogare 4. Criteri per la formazione della graduatoria Gli Ambiti Territoriali Sociali dovranno tenere in considerazione: - i centri già avviati e che posseggano i requisiti di cui al punto 3., anche sulla base delle attività svolte finora e coincidenti con le finalità indicate al punto 1.; - nuovi centri che posseggano i requisiti di cui al punto 3. e che presentino un programma realizzabile nell arco di un anno. 5. Spese ammesse a contributo Le spese ammesse a contributo riguardano: - spese per affitto dei locali; - spese relative alle utenze e alla gestione della struttura adibita a Centro per le famiglie, ivi comprese le spese del personale; - spese per l acquisto di attrezzature, nel limite massimo del 20% del totale delle spese sostenute. Non sono ammissibili le spese relative all acquisto e ristrutturazione dei beni immobili, a rimborsi spese o compensi per gli utenti destinatari delle attività del centro Non possono essere ammesse a contributo iniziative seminariali o congressuali o simili che non rientrino nello specifico programma di cui al punto 4. 6. Modalità di concessione dei contributi e rendicontazione delle spese I Centri potranno essere gestiti sia dai Comuni/ATS presso i quali sorgono, che da Associazioni di volontariato o di promozione sociale che operano per scopo statutario per la promozione del benessere della famiglie. Saranno gli ATS ad individuare i Centri che potranno usufruire del contributo sulla base del possesso dei requisiti di cui al punto 3..

4 7. Modalità di presentazione della domanda Gli Ambiti Territoriali Sociali devono presentare la domanda per l erogazione del contributo utilizzando esclusivamente il modello di cui all Allegato 2.A) del presente atto al Servizio Politiche Sociali e Sport, a mezzo raccomandata o PEC (regione.marche.politichesociali@emarche.it), entro e non oltre la data del 27/10/2014. A seguito della verifica delle domande pervenute, il Servizio provvederà all erogazione del contributo.

5 Allegato A/1) AMBITO TERRITORIALE SOCIALE n. con sede in. Io sottoscritto.. in qualità di Coordinatore d Ambito, CHIEDO Il contributo di 5.000,00 per il finanziamento delle attività di (indicare una delle seguenti opzioni): CENTRO GIÀ AVVIATO Denominazione....... NUOVO CENTRO Denominazione....... PIÙ CENTRI 1. Denominazione... 2. Denominazione... 3. Denominazione... DATA TIMBRO E FIRMA..