Entrate Tributarie Internazionali Ottobre 2011 Ufficio 3 - Consuntivazione, previsione ed analisi delle entrate Numero 34 Dicembre 2011
SOMMARIO Premessa... 3... 3... 4 Analisi per Paese... 5 Francia... 5 Germania... 5 Irlanda... 6 Portogallo... 6 Spagna... 7 Tabelle e grafici riepilogativi... 8 FONTI Francia: Ministère du Budget, des comptes publics, de la fonction publique et de la réforme de l'état. Germania: Bundesministerium der Finanzen. Regno Unito: HM Treasury. Irlanda: Department of Finance. Italia: Ministero dell Economia e delle Finanze, Dipartimento delle Finanze. Portogallo: Ministério das Finanças e da Administraçào Pùblica. Spagna: Ministerio de Economía y Hacienda. Entrate Tributarie Internazionali Responsabile: Maria Teresa Monteduro A cura di: Francesca Nesci, Alessandro Rollo, Eugenio Simoni Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento delle Finanze Direzione Studi e Ricerche Economico-Fiscali Ufficio 3 - Consuntivazione, previsione ed analisi delle entrate Via Pastrengo, 22-00185 Roma Tel. +39 06 4760 4200/1/2/3 Fax +39 06 5017 1830 Internet: http://www.finanze.it E-mail: dpf.segreteriauef@finanze.it 2
Premessa Le informazioni diffuse con i Bollettini mensili sulle entrate tributarie di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna, pubblicati sui portali web istituzionali dalle Amministrazioni che le gestiscono, consentono di effettuare una analisi dell andamento complessivo e comparato del gettito tributario. I dati pubblicati da ciascun Paese, diversi per livello di dettaglio o di aggregazione, per classificazione e struttura delle imposte, non sono oggetto di alcuna operazione di riclassificazione, che sarebbe in realtà necessaria per effettuare confronti su valori assoluti o su specifiche fattispecie impositive. Lo scopo di questo report, infatti, è solo quello di fornire informazioni tempestive, per ciascuno dei Paesi oggetto di osservazione, sui tassi di variazione tendenziale del gettito tributario del settore statale e di quello dell imposta sul. L approccio adottato, grazie alla omogeneità temporale dei dati rilevati per ciascun Paese, rende confrontabili in modo coerente i rispettivi tassi di variazione tendenziale. L analisi dei dati relativi alle entrate tributarie dei primi dieci mesi del 2011 evidenzia i seguenti andamenti tendenziali e congiunturali: tassi di variazione rispetto al periodo precedente positivi per tutti i Paesi; La Germania è il Paese con il tasso di crescita tendenziale più elevato (+8,6%), seguito dal l Irlanda (+8,0%); tassi di variazione in crescita rispetto al mese precedente per Francia (+1,0 punti percentuali) e Spagna (+0,7 p.p.); 20% 15% 10% 5% andamento mensile cumulato 2011 tassi di variazione in flessione rispetto al mese precedente per Irlanda (-0,7 punti percentuali) Portogallo (-0,2 p.p.), Regno Unito (-0,2 p.p.) e Italia (-0,1 p.p.); 0% -5% gen feb mar apr mag giu lug ago set ott Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito Spagna rimane invariato rispetto al mese precedente il tasso di variazione della Germania. I tassi di crescita tendenziali delle entrate presentano ampie oscillazioni tra i maggiori paesi che vanno dal +1,3% della Spagna al +8,6% della Germania, con una forbice di +7,3 punti percentuali. Confermano una tendenza alla crescita del gettito a ritmi sostenuti: 3
la Germania che segnando un incremento di +3,1 punti percentuali rispetto al mese di gennaio, risulta il Paese con il tasso di variazione più elevato tra quelli considerati (+8,6%). l Irlanda che continua a presentare un tasso di variazione tendenziale delle entrate tra i più elevati dell area euro (+8,0%); nonostante la flessione di -0,7 punti percentuali rispetto al mese precedente, l incremento cumulato delle entrate tributarie gennaio-ottobre risulta di +6,1 punti percentuali. Presentano una forte oscillazione negativa rispetto al mese di gennaio la Spagna (-10,8 p.p.), il Regno Unito (-10,0 p.p.), il Portogallo (-9,9 p.p.) e la Francia (-4,7 p.p.). In un contesto di rallentamento della domanda, nell ultimo quadrimestre la crescita del gettito IVA è proseguita a ritmi inferiori rispetto ai primi mesi dell anno nella maggior parte dei paesi esaminati. Nel dettaglio, il gettito dell IVA segnala le seguenti variazioni tendenziali e congiunturali: nel periodo gennaio-ottobre 2011 rispetto all analogo periodo del 2010 tassi di variazione positivi per tutti i Paesi tranne per l Irlanda (-3,0%); tassi di variazione in crescita rispetto al mese precedente per Regno Unito (+0,9 punti percentuali), Spagna (+0,7 p.p.), Portogallo (+0,5 p.p.) e Italia (+0,2 p.p.); tassi di variazione in calo rispetto al mese precedente per Irlanda (-0,9 punti percentuali) e Germania (-0,1 p.p.); rimane invariato rispetto al mese precedente il tasso di variazione della Francia. 20% 15% 10% 5% 0% -5% -10% -15% -20% 56,4% andamento mensile cumulato 2011 gen feb mar apr mag giu lug ago set ott Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito Spagna L Irlanda continua a presentare un tasso di variazione negativo per il nono mese consecutivo, mentre forti oscillazioni del tasso di variazione dell IVA (dal +2,4% dell Italia al +17,5% del Portogallo) si registrano per gli altri Paesi. La Spagna è il paese che registra la massima flessione del tasso di variazione del gettito rispetto all andamento dell inizio dell anno (-53,8 punti percentuali), a causa dell anomalo livello degli incassi registrati nel mese di gennaio (+56,4%). Al contrario, la Francia è il paese che presenta la crescita più elevata del tasso di variazione del gettito rispetto all andamento dell inizio dell anno (+19,2 punti percentuali), dovuto al livello negativo degli incassi registrati nel mese di gennaio (-15,0%). Il Regno Unito si conferma il Paese con il tasso di variazione più elevato (+17,5%) tra quelli in esame seguito dal Portogallo (+9,6%). 4
Analisi per Paese Francia Nel periodo gennaio-ottobre, le entrate tributarie, al netto dei rimborsi e degli sgravi, ammontano a 214,2 miliardi di euro rispetto ai 206,9 del 2010. Francia Nel mese di ottobre hanno fornito il maggior contributo al gettito: l imposta sul reddito (3,1 miliardi) e l IVA (12,6 miliardi). Si registra nel mese una crescita delle entrate tributarie nette di 7,3 miliardi rispetto al gettito affluito a ottobre 2010, in linea con le previsioni di fine anno contenute nel quarto progetto di legge di Bilancio supplementare per il 2011. totali 0 50.000 100.000 150.000 200.000 250.000 Nonostante il buon andamento delle entrate tributarie, si segnala una flessione delle Altre entrate tributarie dovuta principalmente all'assegnazione al bilancio generale di nuove imposte locali nell'ambito della riforma della taxe professionelle. Tale assegnazione transitoria per il solo 2010 (e non prorogata al 2011) ha generato una perdita a fine settembre di -12,4 miliardi rispetto allo stesso mese del 2010. Germania Il gettito tributario del mese di ottobre aumenta di +8,5% rispetto allo stesso mese dell anno scorso, in accelerazione rispetto a settembre quando la crescita era stata del + 7,3%. Il risultato complessivo relativo al periodo gennaio ottobre è superiore a quello dello scorso anno del +8,6%. L imposta sui salari, al lordo delle prestazioni per assegni familiari (-1,0%), cresce ad ottobre del +9,6% riflettendo il consolidato miglioramento della situazione occupazionale nel mercato del lavoro. Il volume delle imposte sui salari per i primi dieci mesi dell anno 2011 è aumentato del +9,9% rispetto all analogo periodo del 2010. totali Germania 0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 La dinamica dell imposta sui redditi prodotti dalle società migliora rispetto all analogo periodo dello scorso anno; per effetto del più elevato gettito a saldo e dei minori rimborsi concessi alle imprese si registra una variazione di -0,6 miliardi di euro ad ottobre 2011 rispetto a quella di -1,1 miliardi di euro di ottobre 2010. Ciò nonostante l andamento cumulato delle imposte sui redditi delle 5
società nei primi 10 mesi del 2011 evidenzia una crescita di periodo sostenuta (+44,4%). Nel mese di ottobre il gettito dell IVA cresce di +5,4% rispetto allo stesso mese del 2010, trainato dall IVA sulle importazioni (+7,2%) e dall IVA sugli scambi interni (+4,7%). Nel periodo gennaio-ottobre, il tasso di variazione dell IVA si attesta a +6,3% Irlanda Le entrate tributarie relative ai primi dieci mesi del 2011 si attestano a 26,7 miliardi di euro, quasi 2 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2010 (+8,0%). Il risultato positivo è legato in larga parte alle misure previste nel Budget 2011 - tra cui l introduzione della USC (Universal Social Charge) - che hanno determinato un incremento dell imposta personale di oltre il 22% rispetto al periodo gennaio ottobre dello scorso anno; anche l imposta di bollo presenta una crescita tendenziale pari al +52%, per effetto del prelievo sui fondi pensione. Il gettito tributario alla fine di ottobre, inferiore rispetto alle previsioni di 184 milioni di euro (-0,7%), risulta in rallentamento rispetto al periodo gennaio-settembre in cui si era rilevato uno scostamento di 160 milioni di euro, pari al +0,7%. Il deficit mensile di ottobre era, tuttavia, stato previsto, dato che i versamenti della DIRT (l imposta che in Irlanda è applicata sugli interessi pagati sui risparmi depositati presso banche o istituti di credito), erano già affluiti nei mesi di aprile e luglio. L imposta sul reddito nei primi dieci mesi del 2011 è risultata 125 milioni di euro (-1,2%) inferiore rispetto al previsto; il risultato appare, tuttavia, positivo per via della revisione al rialzo delle previsioni delle entrate in corso di anno. Le accise sono, invece, al di sopra delle previsioni formulate nei primi 10 mesi per oltre 17 milioni di euro (+0,5%). Il gettito IVA segnala il quinto calo mensile consecutivo (-83 milioni su base mensile del target); lo scostamento su base cumulativa rispetto alle previsioni raggiunge -383 milioni di euro (- 4,5%), evidenziando la persistente debolezza della domanda interna. Le entrate relative ai redditi delle società si attestano a 109 milioni di euro (-4,5%) e risultano inferiori alle previsioni, sebbene le entrate potrebbero consolidarsi ulteriormente a novembre che rappresenta il mese con il maggiore impatto del gettito dalle società sui risultati di fine anno. totali Irlanda 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 Portogallo Nel periodo gennaio-ottobre il gettito tributario ha registrato un incremento di +4,7% rispetto allo stesso periodo del 2010 per effetto della crescita sia delle imposte dirette (+6,0%) sia di quelle indirette (+4,7%). 6
Tra i fattori che hanno contribuito alla variazione del gettito delle imposte dirette si segnalano i seguenti: la crescita (+1,9%) del gettito dell imposta personale sui redditi personali è il risultato dell aumento del gettito lordo (+3,8%) solo parzialmente bilanciato dall incremento dei rimborsi (+10,8%); l incremento (+12,6%) del gettito dell imposta sui redditi sulle società, che presenta tuttavia una flessione rispetto al periodo gennaio-settembre (+13,8%), dovuto alla decelerazione del gettito lordo (-1,6%) e all aumento dei rimborsi (+49,9%). L andamento delle imposte indirette è influenzato prevalentemente dalla crescita dell IVA (+9,6%), che inverte la tendenza al ribasso iniziata nel mese di luglio recuperando lo 0,5% rispetto al periodo gennaio-settembre. Nel mese di ottobre, all aumento del gettito lordo (+8,5%), si è associato un aumento dei rimborsi (+1,6 %). Entrate tributarie totali Portogallo 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 Spagna Le entrate tributarie segnalano una variazione positiva nel periodo gennaio-ottobre di +1,3%, in crescita rispetto al +0,6% del periodo precedente. L incremento delle entrate nel mese di ottobre (+5,1%) è dovuto alla combinazione di tre fattori: l impatto delle modifiche normative sul versamento della seconda rata di acconto dell imposta sulle società; l incremento del gettito lordo dell IVA; la diminuzione dei rimborsi. Nel periodo gennaio-ottobre, il tasso di variazione dell imposta personale sui redditi si attesta a +3,9% per effetto del buon andamento delle ritenute sui capitali (+3,1%). Positivo anche l andamento delle ritenute sul lavoro dipendente (+0,9%). L imposta sulle società incrementa di sette punti il suo tasso di crescita cumulato (-5,3%) grazie alle modifiche normative introdotte per il versamento della seconda rata di acconto, che migliora significativamente rispetto alla prima rata (-5,3% contro -17,0%). In crescita il gettito netto dell IVA che registra un incremento (+2,6%). La variazione positiva è dovuta all aumento del gettito lordo e alla diminuzione dei rimborsi. L IVA sulle importazioni presenta una decelerazione nel mese di ottobre (-2,5%) in linea con il calo delle importazioni delle merci non energetiche. totali Spagna 0 50.000 100.000 150.000 200.000 7
Tabelle e grafici riepilogativi totali 10% totali (tassi di variazione tendenziali) 8,0% 8,6% 450.000 400.000 350.000 5% 3,5% 5,2% 5,8% 300.000 250.000 1,3% 1,5% 200.000 0% 150.000 100.000 50.000-5% Spagna Italia Francia Portogallo Regno Unito Irlanda Germania 0 Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito Spagna gennaio-ottobre 2011 gennaio-ottobre 2010 gennaio-ottobre 2011 20% 15% 10% 5% 0% -5% -3,0% 2,4% 2,6% (tassi di variazione tendenziali) 4,2% 6,3% 9,6% 17,5% Irlanda Italia Spagna Francia Germania Portogallo Regno Unito 170.000 160.000 150.000 140.000 130.000 120.000 110.000 100.000 90.000 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 Francia Germania Irlanda Italia Portogallo Regno Unito Spagna gennaio-ottobre 2011 gennaio-ottobre 2010 gennaio-ottobre 2011 Andamento mensile cumulato 2011 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre Francia 8,2% 5,4% 8,7% 12,2% 7,4% 1,3% 2,3% 2,6% 2,5% 3,5% Germania 5,5% 7,6% 10,8% 8,9% 9,2% 9,3% 9,4% 8,8% 8,6% 8,6% Irlanda 1,9% 2,2% 3,7% 6,7% 5,6% 5,9% 8,6% 8,3% 8,7% 8,0% Italia 3,2% 3,8% 4,6% 5,7% 5,1% 1,0% 1,3% 1,7% 1,6% 1,5% Portogallo 15,1% 10,7% 14,9% 16,8% 6,0% 5,3% 4,3% 5,1% 5,4% 5,2% Regno Unito 15,8% 9,9% 7,9% 5,4% 5,9% 5,6% 5,8% 6,1% 6,0% 5,8% Spagna 12,1% -0,2% 2,9% 4,2% 5,5% 4,4% 1,0% 2,1% 0,6% 1,3% Francia -15,0% 4,1% 5,4% 6,0% 3,9% 7,2% 5,4% 3,6% 4,2% 4,2% Germania 3,3% 8,6% 10,5% 8,8% 7,0% 7,2% 7,1% 6,5% 6,4% 6,3% Irlanda 3,6% -2,4% -3,3% -1,0% -0,1% -0,9% -1,2% -1,8% -2,1% -3,0% Italia 3,5% 6,7% 5,6% 5,4% 4,4% 3,3% 2,4% 1,9% 2,2% 2,4% Portogallo 6,6% 12,0% 18,4% 20,2% 13,7% 14,0% 12,3% 10,5% 9,1% 9,6% Regno Unito 11,1% 14,0% 15,7% 15,7% 15,9% 15,6% 16,0% 16,6% 16,6% 17,5% Spagna 56,4% 6,6% 8,0% 12,0% 13,0% 9,4% 3,8% 3,2% 1,9% 2,6% 8