ALLEGATO2 - Criteri di intervento per gli ambiti di trasformazione - VAR

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ALLEGATO2 - Criteri di intervento per gli ambiti di trasformazione - VAR 1

INTERSCAMBIO FERRO GOMMA Il comparto individua aree destinate alla realizzazione di nuovi insediamenti con destinazione prevalentemente produttiva, da assoggettare a nuova pianificazione attuativa. La vicinanza territoriale dell area al casello della autostrada A22 la rende una posizione strategicamente interessante, anche per la presenza di un ramo ferroviario che lambisce la zona nord dell area. Tutti gli interventi concorrono alla razionalizzazione degli accessi attraverso una rotatoria, opportunamente dimensionata, sulla strada Gonzaga e concorrono altresì alla realizzazione della strada a servizio dell ambito così come individuata cartograficamente. Concorreranno inoltre alla eventuale realizzazione di un idoneo raccordo ferroviario. Il comparto può essere attuato per stralci successivi. obiettivi e finalità delle trasformazioni Realizzazione di nuovi ambiti urbanizzati caratterizzati da elevati livelli di qualità ambientale, da conseguire tramite idonei collegamenti con il contesto esistente, opere di urbanizzazione primaria e secondaria rispondenti alle esigenze del nuovo insediamento ed eventualmente del contesto nel quale l insediamento si viene a trovare, edificazione finalizzata a soddisfare la domanda insediativa ed a garantire la realizzazione di spazi pubblici di qualità. L espansione della zona per insediamenti produttivi in questo ambito dovrebbe essere subordinata alla realizzazione del raccordo ferroviario a servizio dei nuovi insediamenti che andranno a localizzarsi nella zona. Per tale ambito, in cui il Piano provinciale segnala la presenza di dossi fluviali di antica origine, la pianificazione urbanistica attuativa è subordinata alla predisposizione di uno studio di compatibilità paesistico ambientale da verificare con l Ufficio di Piano della Provincia. Le zone destinate a standard dovranno essere localizzate nel rispetto delle indicazioni previste dalle norma del pds e non potranno essere monetizzate. Al fine di evitare il proliferare degli accessi della viabilità pubblica lungo l asta della SP 42 in centro abitato, in fase di predisposizione di piano attuativo in accordo con l Amministrazione provinciale si prevede il raccordo all interno della rotatoria prevista anche dell accesso esistente di via Kennedy all area artigianale adiacente al casello della A22 posto fuori comparto, nel rispetto della normativa vigente. parametri e indici quantitativi che il pa deve definire Superficie territoriale: 152.700 150.000 mq circa di quota condizionata art. 47.3 PTCP Ut max: 5.000 m 2 /Ha Uf max: 0,70 m 2 /m 2 Rc max: 50% H massima di m. 10,00, pari a due piani, salve comprovate esigenze di volumi tecnici derivanti da specifici processi produttivi. Parcheggi interni all area disponibile pari ad almeno il 20% della Slp; le aree appositamente individuate per i parcheggi dovranno essere attrezzate con opportune alberature e con pavimentazioni permeabili, tranne che nelle zone adibite al trasporto di merci pericolose e/o sversabili. 2

INTERSCAMBIO FERRO GOMMA destinazioni d uso prevalenti Produttivo artigianale Sono vietate le destinazioni A agricole, R residenziali, T terziarie fatte salve le eccezioni sottoindicate. Sono ammesse destinazioni residenziali unicamente a diretto servizio dell impianto produttivo e destinazioni terziarie esclusivamente per lo spaccio e/o la vendita di prodotti attinenti all attività principale insediata. E altresì ammessa la vendita di merci ingombranti e/o a consegna differita e il commercio all ingrosso (Tcm). L insediamento di nuove attività per lavorazioni insalubri di 1 classe non è consentito. purché vengano rispettate le seguenti distanze: 100 m dalle case sparse, misurando la distanza dalla parete esterna del fabbricato residenziale al limite del lotto industriale artigianale; 200 m dal limite delle zone per insediamenti residenziali, alberghi e residenze collettive, attrezzature commerciali per la grande e media distribuzione (escluse quelle che commercializzano merci a consegna differita insediabili comunque nelle zone D ), misurando la distanza dai limiti dei diversi lotti. Tali distanze non si applicano alle residenze dei custodi o dei titolari di pertinenza delle attività produttive inserite in zona D. Non è ammesso l insediamento di attività finalizzate alla lavorazione di materiali di cava, compresi gli edifici e impianti necessari per la lavorazione e lo stoccaggio e la commercializzazione di materiali inerti, di conglomerati bituminosi e ceramiche, essiccatoi, mulini, spazi coperti per la sosta di automezzi e macchine operatrici, uffici ed eventuali alloggi del custode, tranne che negli ambiti appositamente individuati per questo tipo di lavorazioni; all interno di questi ambiti, i lotti di pertinenza per tali lavorazioni devono essere posti a una distanza superiore a 100 m dalle case sparse, misurando la distanza dalla parete esterna del fabbricato residenziale al limite del lotto industriale artigianale e a una distanza di 200 m dalle zone destinate a insediamenti residenziali e terziari, misurando tale distanza dai limiti dell area di pertinenza. In assenza di piano attuativo sulla edificazione esistente, indipendentemente dalle destinazioni d uso in atto, possono essere realizzati esclusivamente interventi di manutenzione, senza incrementi degli indici edificatori esistenti. criteri specificidisostenibilitàambientale rapporto di impermeabilizzazione pari al 30% della St; in caso di comprovate esigenze di utilizzazioni diverse degli spazi scoperti, e nel rispetto dei contenuti del regolamento recante i criteri e metodi per il rispetto del principio dell invarianza idraulica e idrologica delle acque meteoriche potranno essere previste vasche di raccolta acque meteoriche atte al rallentamento del deflusso delle acque, opportunamente dimensionate rispetto alle superfici impermeabili del lotto, che dovranno essere realizzate in modo da non consentire lo sviluppo di zanzare, in quanto possibili vettori di malattie infettive; messa a dimora di alberi d alto fusto di essenze autoctone in ragione di 1 albero ogni 10 m2 di superficie filtrante; raccolta differenziata e riciclaggio delle acque piovane; rispetto dei parametri di inquinamento acustico prescritti per le zone per destinazioni produttive; riduzione dei consumi energetici in fase di esecuzione e di gestione privilegiando l utilizzo di energie alternative e rinnovabili; uso di materiali ecocompatibili, privilegiando quelli realizzati con materiali rinnovabili e a basso impatto energetico nelle fasi di produzione, installazione e gestione; uso di elementi recuperati e materiali riciclati. Dovranno altresì essere opportunamente impermeabilizzate le superfici che possono venir contaminate da sostanze nocive utilizzate nell ambito del ciclo produttivo; le acque di prima pioggia provenienti dalle superfici coperte e pavimentate dovranno essere preventivamente trattate e convogliate verso la fognatura pubblica, mentre le acque non soggette a sporcamente dovranno essere smaltite localmente. In tutti gli interventi di trasformazione urbanistico-edilizia oggetto di piano attuativo possono essere previste misure di compensazione ecologica preventiva, finalizzate a compensare il consumo di suolo naturale derivante dall attuazione dell intervento come previste dall art. PdR 06 Si segnala inoltre la presenza del canale PO VECCHIO. In fase di predisposizione di piano attuativo questo elemento dovrà essere tenuto in considerazione per la progettazione di opere mitigative e/o compensative Dotazioni di sostenibilità per la quota condizionata art. 47.3 PTCP : 1. Le dotazioni di sostenibilità da assumere come primo riferimento delle misure compensative da applicare alla quota condizionata sono: a) non meno del 10% della superficie posta in trasformazione da programmare per aree e interventi di rinaturalizzazione; b) non meno del 20% dell approvvigionamento energetico necessario all insediamento derivante da fonti rinnovabili; c) non meno del 25% di parcheggi interrati, in struttura o sulla copertura, per gli insediamenti ad elevata attrazione di traffico quali servizi sovralocali e strutture commerciali con Superficie di Vendita (SV) superiore a 1500 mq.; d) non meno del 50% di rapporto di permeabilità; e) impianti volti al rallentamento del deflusso e riutilizzo delle acque meteoriche. 3

PEGOGNAGA VIA ROSSA Il comparto individua aree destinate alla realizzazione di nuovi insediamenti con destinazione prevalentemente produttiva, da assoggettare a nuova pianificazione attuativa. L ambito 03 concorre con l ambito 04 alla riqualificazione del sistema infrastrutturale della POPE. obiettivi e finalità delle trasformazioni Realizzazione di nuovi ambiti urbanizzati caratterizzati da elevati livelli di qualità ambientale, da conseguire tramite idonei collegamenti con il contesto esistente, opere di urbanizzazione primaria e secondaria rispondenti alle esigenze del nuovo insediamento ed eventualmente del contesto nel quale l insediamento si viene a trovare, edificazione finalizzata a soddisfare la domanda insediativa ed a garantire la realizzazione di spazi pubblici di qualità..si suggerisce di predisporre la Con viabilità d accesso interna evitando senza nuovi innesti sulla SP49. parametri e indici quantitativi che il pa deve definire Superficie territoriale: 61.000 44.000 mq circa Ut max: 5.000 m 2 /Ha Uf max: 0,70 m 2 /m 2 Rc max: 50% H massima di m. 10,00, pari a due piani, salve comprovate esigenze di volumi tecnici derivanti da specifici processi produttivi. Parcheggi interni all area disponibile pari ad almeno il 20% della Slp; le aree appositamente individuate per i parcheggi dovranno essere attrezzate con opportune alberature e con pavimentazioni permeabili, tranne che nelle zone adibite al trasporto di merci pericolose e/o sversabili. 4

PEGOGNAGA VIA ROSSA destinazioni d uso prevalenti Produttivo artigianale Sono vietate le destinazioni A agricole, R residenziali, T terziarie fatte salve le eccezioni sottoindicate. Sono ammesse destinazioni residenziali unicamente a diretto servizio dell impianto produttivo e destinazioni terziarie esclusivamente per lo spaccio e/o la vendita di prodotti attinenti all attività principale insediata. E altresì ammessa la vendita di merci ingombranti e/o a consegna differita e il commercio all ingrosso (Tcm). L insediamento di nuove attività per lavorazioni insalubri di 1 classe è non consentito. purché vengano rispettate le seguenti distanze: 100 m dalle case sparse, misurando la distanza dalla parete esterna del fabbricato residenziale al limite del lotto industriale artigianale; 200 m dal limite delle zone per insediamenti residenziali, alberghi e residenze collettive, attrezzature commerciali per la grande e media distribuzione (escluse quelle che commercializzano merci a consegna differita insediabili comunque nelle zone D ), misurando la distanza dai limiti dei diversi lotti. Tali distanze non si applicano alle residenze dei custodi o dei titolari di pertinenza delle attività produttive inserite in zona D. Non è ammesso l insediamento di attività finalizzate alla lavorazione di materiali di cava, compresi gli edifici e impianti necessari per la lavorazione e lo stoccaggio e la commercializzazione di materiali inerti, di conglomerati bituminosi e ceramiche, essiccatoi, mulini, spazi coperti per la sosta di automezzi e macchine operatrici, uffici ed eventuali alloggi del custode, tranne che negli ambiti appositamente individuati per questo tipo di lavorazioni; all interno di questi ambiti, i lotti di pertinenza per tali lavorazioni devono essere posti a una distanza superiore a 100 m dalle case sparse, misurando la distanza dalla parete esterna del fabbricato residenziale al limite del lotto industriale artigianale e a una distanza di 200 m dalle zone destinate a insediamenti residenziali e terziari, misurando tale distanza dai limiti dell area di pertinenza. In assenza di piano attuativo sulla edificazione esistente, indipendentemente dalle destinazioni d uso in atto, possono essere realizzati esclusivamente interventi di manutenzione, senza incrementi degli indici edificatori esistenti. criteri specificidisostenibilitàambientale rapporto di impermeabilizzazione pari al 30% della St; in caso di comprovate esigenze di utilizzazioni diverse degli spazi scoperti, e nel rispetto dei contenuti del regolamento recante i criteri e metodi per il rispetto del principio dell invarianza idraulica e idrologica delle acque meteoriche potranno essere previste vasche di raccolta acque meteoriche atte al rallentamento del deflusso delle acque, opportunamente dimensionate rispetto alle superfici impermeabili del lotto, che dovranno essere realizzate in modo da non consentire lo sviluppo di zanzare, in quanto possibili vettori di malattie infettive; messa a dimora di alberi d alto fusto di essenze autoctone in ragione di 1 albero ogni 10 m 2 di superficie filtrante; raccolta differenziata e riciclaggio delle acque piovane; rispetto dei parametri di inquinamento acustico prescritti per le zone per destinazioni produttive; riduzione dei consumi energetici in fase di esecuzione e di gestione privilegiando l utilizzo di energie alternative e rinnovabili; uso di materiali ecocompatibili, privilegiando quelli realizzati con materiali rinnovabili e a basso impatto energetico nelle fasi di produzione, installazione e gestione; uso di elementi recuperati e materiali riciclati. Dovranno altresì essere opportunamente impermeabilizzate le superfici che possono venir contaminate da sostanze nocive utilizzate nell ambito del ciclo produttivo; le acque di prima pioggia provenienti dalle superfici coperte e pavimentate dovranno essere preventivamente trattate e convogliate verso la fognatura pubblica, mentre le acque non soggette a sporcamente dovranno essere smaltite localmente. 5

POLESINE Il comparto individua aree destinate alla realizzazione di nuovi insediamenti con destinazione prevalentemente produttiva, da assoggettare a nuova pianificazione attuativa. L ambito di Polesine si pone come naturale ampliamento della zona produttiva già completata, e fornisce la possibilità di attrezzare un passaggio di tipo ciclopedonale che collega la strada di distribuzione del comparto produttivo al nucleo abitato di Polesine. obiettivi e finalità delle trasformazioni Realizzazione di nuovi ambiti urbanizzati caratterizzati da elevati livelli di qualità ambientale, da conseguire tramite idonei collegamenti con il contesto esistente, opere di urbanizzazione primaria e secondaria rispondenti alle esigenze del nuovo insediamento ed eventualmente del contesto nel quale l insediamento si viene a trovare, edificazione finalizzata a soddisfare la domanda insediativa ed a garantire la realizzazione di spazi pubblici di qualità. parametri e indici quantitativi che il pa deve definire Superficie territoriale: 22.600 mq circa quota condizionata art. 47.3 PTCP Ut max: 5.000 m 2 /Ha Uf max: 0,70 m 2 /m 2 Rc max: 50% H massima di m. 10,00, pari a due piani, salve comprovate esigenze di volumi tecnici derivanti da specifici processi produttivi. Parcheggi interni all area disponibile pari ad almeno il 20% della Slp; le aree appositamente individuate per i parcheggi dovranno essere attrezzate con opportune alberature e con pavimentazioni permeabili, tranne che nelle zone adibite al trasporto di merci pericolose e/o sversabili. 6

POLESINE destinazioni d uso prevalenti Produttivo artigianale Sono vietate le destinazioni A agricole, R residenziali, T terziarie fatte salve le eccezioni sottoindicate. Sono ammesse destinazioni residenziali unicamente a diretto servizio dell impianto produttivo e destinazioni terziarie esclusivamente per lo spaccio e/o la vendita di prodotti attinenti all attività principale insediata. E altresì ammessa la vendita di merci ingombranti e/o a consegna differita e il commercio all ingrosso (Tcm). L insediamento di nuove attività per lavorazioni insalubri di 1 classe non è consentito. purché vengano rispettate le seguenti distanze: 100 m dalle case sparse, misurando la distanza dalla parete esterna del fabbricato residenziale al limite del lotto industriale artigianale; 200 m dal limite delle zone per insediamenti residenziali, alberghi e residenze collettive, attrezzature commerciali per la grande e media distribuzione (escluse quelle che commercializzano merci a consegna differita insediabili comunque nelle zone D ), misurando la distanza dai limiti dei diversi lotti. Tali distanze non si applicano alle residenze dei custodi o dei titolari di pertinenza delle attività produttive inserite in zona D. Non è ammesso l insediamento di attività finalizzate alla lavorazione di materiali di cava, compresi gli edifici e impianti necessari per la lavorazione e lo stoccaggio e la commercializzazione di materiali inerti, di conglomerati bituminosi e ceramiche, essiccatoi, mulini, spazi coperti per la sosta di automezzi e macchine operatrici, uffici ed eventuali alloggi del custode, tranne che negli ambiti appositamente individuati per questo tipo di lavorazioni; all interno di questi ambiti, i lotti di pertinenza per tali lavorazioni devono essere posti a una distanza superiore a 100 m dalle case sparse, misurando la distanza dalla parete esterna del fabbricato residenziale al limite del lotto industriale artigianale e a una distanza di 200 m dalle zone destinate a insediamenti residenziali e terziari, misurando tale distanza dai limiti dell area di pertinenza. In assenza di piano attuativo sulla edificazione esistente, indipendentemente dalle destinazioni d uso in atto, possono essere realizzati esclusivamente interventi di manutenzione, senza incrementi degli indici edificatori esistenti. criteri specificidisostenibilitàambientale rapporto di impermeabilizzazione pari al 30% della St; in caso di comprovate esigenze di utilizzazioni diverse degli spazi scoperti, e nel rispetto dei contenuti del regolamento recante i criteri e metodi per il rispetto del principio dell invarianza idraulica e idrologica delle acque meteoriche potranno essere previste vasche di raccolta acque meteoriche atte al rallentamento del deflusso delle acque, opportunamente dimensionate rispetto alle superfici impermeabili del lotto, che dovranno essere realizzate in modo da non consentire lo sviluppo di zanzare, in quanto possibili vettori di malattie infettive; messa a dimora di alberi d alto fusto di essenze autoctone in ragione di 1 albero ogni 10 m 2 di superficie filtrante; raccolta differenziata e riciclaggio delle acque piovane; rispetto dei parametri di inquinamento acustico prescritti per le zone per destinazioni produttive; riduzione dei consumi energetici in fase di esecuzione e di gestione privilegiando l utilizzo di energie alternative e rinnovabili; uso di materiali ecocompatibili, privilegiando quelli realizzati con materiali rinnovabili e a basso impatto energetico nelle fasi di produzione, installazione e gestione; uso di elementi recuperati e materiali riciclati. Dovranno altresì essere opportunamente impermeabilizzate le superfici che possono venir contaminate da sostanze nocive utilizzate nell ambito del ciclo produttivo; le acque di prima pioggia provenienti dalle superfici coperte e pavimentate dovranno essere preventivamente trattate e convogliate verso la fognatura pubblica, mentre le acque non soggette a sporcamente dovranno essere smaltite localmente. In tutti gli interventi di trasformazione urbanistico-edilizia oggetto di piano attuativo possono essere previste misure di compensazione ecologica preventiva, finalizzate a compensare il consumo di suolo naturale derivante dall attuazione dell intervento come previste dall art. PdR 06 Dotazioni di sostenibilità per la quota condizionata art. 47.3 PTCP : 1. Le dotazioni di sostenibilità da assumere come primo riferimento delle misure compensative da applicare alla quota condizionata sono: a) non meno del 10% della superficie posta in trasformazione da programmare per aree e interventi di rinaturalizzazione; b) non meno del 20% dell approvvigionamento energetico necessario all insediamento derivante da fonti rinnovabili; c) non meno del 25% di parcheggi interrati, in struttura o sulla copertura, per gli insediamenti ad elevata attrazione di traffico quali servizi sovralocali e strutture commerciali con Superficie di Vendita (SV) superiore a 1500 mq.; d) non meno del 50% di rapporto di permeabilità; e) impianti volti al rallentamento del deflusso e riutilizzo 7 delle acque meteoriche.

A22 GONZAGA Il comparto individua aree destinate ambiti destinati alla realizzazione di nuovi insediamenti con destinazione prevalentemente produttiva, da assoggettare a nuova pianificazione attuativa. obiettivi e finalità delle trasformazioni Realizzazione di nuovi ambiti urbanizzati caratterizzati da elevati livelli di qualità ambientale, da conseguire tramite idonei collegamenti con il contesto esistente, opere di urbanizzazione primaria e secondaria rispondenti alle esigenze del nuovo insediamento ed eventualmente del contesto nel quale l insediamento si viene a trovare, edificazione finalizzata a soddisfare la domanda insediativa ed a garantire la realizzazione di spazi pubblici di qualità. Al fine di garantire l accesso all ambito AT10 il comparto in oggetto dovrà prevedere al suo interno una strada di accesso, in servitù di passaggio, a favore dell ambito AT 10 confinante, oppure in alternativa dovrà prevedere idonea viabilità di accesso all ambito AT10 dalla zona D1 posta a nord con compartecipazione alle spese per la realizzazione di suddetta strada, da parte dell ambito AT09 per la quotaparte di superficie. esigenze di volumi tecnici derivanti da specifici processi produttivi. Parcheggi interni all area disponibile pari ad almeno il 20% della Slp; le aree appositamente individuate a parcheggi dovranno essere attrezzate con opportune alberature e con pavimentazioni permeabili, tranne che nelle zone adibite al trasporto di merci pericolose e/o sversabili. parametri e indici quantitativi di massima, che il pa deve definire Superficie territoriale: 14.000 mq circa Ut max: 5.000 m 2 /Ha Uf max: 0,70 m 2 / m 2 Rc max: 50% H massima di m. 10,00, pari a due piani, salve comprovate 8

A22 GONZAGA. destinazioni d uso prevalenti Produttivo artigianale Sono vietate le destinazioni A agricole, R residenziali, T terziarie fatte salve le eccezioni sottoindicate. Sono ammesse destinazioni residenziali unicamente a diretto servizio dell impianto produttivo e destinazioni terziarie esclusivamente per lo spaccio e/o la vendita di prodotti attinenti all attività principale insediata. E altresì ammessa la vendita di merci ingombranti e/o a consegna differita e il commercio all ingrosso (Tcm). L insediamento di nuove attività per lavorazioni insalubri di 1 classe non è consentito. purché vengano rispettate le seguenti distanze:. Non sono altresì ammesse attività che comportino significative emissioni in atmosfera. 100 m dalle case sparse, misurando la distanza dalla parete esterna del fabbricato residenziale al limite del lotto industriale artigianale; 200 m dal limite delle zone per insediamenti residenziali, alberghi e residenze collettive, attrezzature commerciali per la grande e media distribuzione (escluse quelle che commercializzano merci a consegna differita insediabili comunque nelle zone D ), misurando la distanza dai limiti dei diversi lotti. Tali distanze non si applicano alle residenze dei custodi o dei titolari di pertinenza delle attività produttive inserite in zona D. Non è ammesso l insediamento di attività finalizzate alla lavorazione di materiali di cava, compresi gli edifici e impianti necessari per la lavorazione e lo stoccaggio e la commercializzazione di materiali inerti, di conglomerati bituminosi e ceramiche, essiccatoi, mulini, spazi coperti per la sosta di automezzi e macchine operatrici, uffici ed eventuali alloggi del custode, tranne che negli ambiti appositamente individuati per questo tipo di lavorazioni; all interno di questi ambiti, i lotti di pertinenza per tali lavorazioni devono essere posti a una distanza superiore a 100 m dalle case sparse, misurando la distanza dalla parete esterna del fabbricato residenziale al limite del lotto industriale artigianale e a una distanza di 200 m dalle zone destinate a insediamenti residenziali e terziari, misurando tale distanza dai limiti dell area di pertinenza. In assenza di piano attuativo sulla edificazione esistente, indipendentemente dalle destinazioni d uso in atto, possono essere realizzati esclusivamente interventi di manutenzione, senza incrementi degli indici edificatori esistenti. criteri specificidisostenibilitàambientale rapporto di impermeabilizzazione pari al 30% della St; in caso di comprovate esigenze di utilizzazioni diverse degli spazi scoperti, e nel rispetto dei contenuti del regolamento recante i criteri e metodi per il rispetto del principio dell invarianza idraulica e idrologica delle acque meteoriche potranno essere previste vasche di raccolta acque meteoriche atte al rallentamento del deflusso delle acque, opportunamente dimensionate rispetto alle superfici impermeabili del lotto, che dovranno essere realizzate in modo da non consentire lo sviluppo di zanzare, in quanto possibili vettori di malattie infettive; messa a dimora di alberi d alto fusto di essenze autoctone in ragione di 1 albero ogni 10 m 2 di superficie filtrante; raccolta differenziata e riciclaggio delle acque piovane; rispetto dei parametri di inquinamento acustico prescritti per le zone per destinazioni produttive; riduzione dei consumi energetici in fase di esecuzione e di gestione privilegiando l utilizzo di energie alternative e rinnovabili; uso di materiali ecocompatibili, privilegiando quelli realizzati con materiali rinnovabili e a basso impatto energetico nelle fasi di produzione, installazione e gestione; uso di elementi recuperati e materiali riciclati. Dovranno altresì essere opportunamente impermeabilizzate le superfici che possono venir contaminate da sostanze nocive utilizzate nell ambito del ciclo produttivo; le acque di prima pioggia provenienti dalle superfici coperte e pavimentate dovranno essere preventivamente trattate e convogliate verso la fognatura pubblica, mentre le acque non soggette a sporcamente dovranno essere smaltite localmente. In tutti gli interventi di trasformazione urbanistico-edilizia oggetto di piano attuativo possono essere previste misure di compensazione ecologica preventiva, finalizzate a compensare il consumo di suolo naturale derivante dall attuazione dell intervento come previste dall art. PdR 06 Dotazioni di sostenibilità per la quota condizionata art. 47.3 PTCP : 1. Le dotazioni di sostenibilità da assumere come primo riferimento delle misure compensative da applicare alla quota condizionata sono: a) non meno del 10% della superficie posta in trasformazione da programmare per aree e interventi di rinaturalizzazione; b) non meno del 20% dell approvvigionamento energetico necessario all insediamento derivante da fonti rinnovabili; c) non meno del 25% di parcheggi interrati, in struttura o sulla copertura, per gli insediamenti ad elevata attrazione di traffico quali servizi sovralocali e strutture commerciali con Superficie di Vendita (SV) superiore a 1500 mq.; d) non meno del 50% di rapporto di permeabilità; e) impianti volti al rallentamento del deflusso e riutilizzo delle acque meteoriche. 9

AMBITO DI TRASFORMAZIONE COMMERCIALE A22 SP49 Il comparto individua aree destinate ambiti destinati alla realizzazione di nuovi insediamenti con destinazione prevalentemente terziario-direzionale, da assoggettare a nuova pianificazione attuativa. Particolare attenzione andrà posta nella progettazione della accessibilità veicolare del comparto. obiettivi e finalità delle trasformazioni Realizzazione di nuovi ambiti urbanizzati caratterizzati da elevati livelli di qualità ambientale, da conseguire tramite idonei collegamenti con il contesto esistente, opere di urbanizzazione primaria e secondaria rispondenti alle esigenze del nuovo insediamento ed eventualmente del contesto nel quale l insediamento si viene a trovare, edificazione finalizzata a soddisfare la domanda insediativa ed a garantire la realizzazione di spazi pubblici di qualità. destinazioni d uso prevalenti Terziario direzionale Sono vietate le destinazioni A agricole, R residenziali, P produttive. Sono eccezionalmente ammesse destinazioni residenziali unicamente a diretto servizio dell insediamento terziario (es. alloggio del custode o del titolare). In assenza di piano attuativo sulla edificazione esistente, indipendentemente dalle destinazioni d uso in atto, possono essere realizzati esclusivamente interventi di manutenzione, senza incrementi degli indici edificatori esistenti. parametri e indici quantitativi di massima, che il pa deve definire Superficie territoriale: 70.000 66.000 mq circa Ut max: 0,85 m 2 /m 2 If max: 3,00 m 3 / m 2 Rc max: 40% H massima di m. 9,00, pari a tre piani, elevabile a m. 12,00 per attrezzature ricettive turistico-alberghiere. Parcheggi interni all area disponibile pari ad almeno il 100% della Slp criteri specificidisostenibilitàambientale Rapporto di impermeabilizzazione pari al 30% della St; messa a dimora di alberi d alto fusto di essenze autoctone in ragione di 1 albero ogni 10 m 2 di superficie filtrante; raccolta differenziata e riciclaggio delle acque piovane; rispetto dei parametri di inquinamento acustico prescritti per le zone per destinazioni residenziali; riduzione dei consumi energetici in fase di esecuzione e di gestione privilegiando l utilizzo di energie alternative e rinnovabili; uso di materiali ecocompatibili, privilegiando quelli realizzati con materiali rinnovabili e a basso impatto energetico nelle fasi di produzione, installazione e gestione; uso di elementi recuperati e materiali riciclati.. 10