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I dati dell energia marzo 2014 Statistiche economiche, energetiche ed ambientali

Confindustria Energia I dati dell energia Statistiche economiche, energetiche ed ambientali Roma, marzo 2014

Edito da Confindustria Energia P.le Luigi Sturzo, 31-00144 Roma Tel. 06 5423681 - Fax 06 54236820 www.confindustriaenergia.org Fotocomposizione e stampa «Arti Grafiche S. Marcello» Viale Regina Margherita, 176 Roma - Tel. 06 8553982 Finito di stampare: marzo 2014

Federazione delle Associazioni del comparto Energia di Confindustria, costituita il 3 Aprile 2006 ha lo scopo di concorrere a definire la politica industriale dell intero settore energetico in stretto raccordo con le Istituzioni europee e con quelle nazionali e di tutelare gli interessi comuni delle Associazioni delle imprese produttrici e distributrici di energia In questo volume sono raccolti gli indicatori statistici di più frequente utilizzo per chi abbia esigenze di documentazione e di analisi sulla evoluzione del sistema energetico italiano. Oltre ai dati relativi alle diverse fonti di energia, sono illustrate le serie storiche relative agli indicatori ambientali ed economici più rilevanti, anche a livello europeo e mondiale. Le Tavole qui contenute, nonché altre con diverso dettaglio temporale, sono scaricabili in formato Excel nel Centro di Documentazione sull Energia accessibile dal sito di Confindustria Energia: www.confindustriaenergia.org

Indice Sezione ITALIA ECONOMIA 1 Popolazione e forze di lavoro 2 Occupati per settori di attività 3 Risorse (PIL) e impieghi in euro correnti 4 Risorse (PIL) e impieghi in euro concatenati anno 2005 5 Consumi delle famiglie in euro correnti 6 Industria: produzione e valore aggiunto 7 Lavoro e retribuzioni 8 Finanza pubblica: fabbisogno del settore statale e debito pubblico 9 Prezzi alla produzione dei prodotti industriali 10 Prezzi al consumo 11 Incidenza dei prodotti energetici sugli indici dei prezzi 12 Bilancia dei pagamenti 13 Cambio della lira con le principali monete 14 Parità fisse dell euro 15 Cambio del $ con le monete europee 16 Cambio del $ con le principali monete 17 Cambio dell euro con le principali monete 18 Cambio euro - $ (media mensile) 19 Scambi con l estero 20 Scambi con l estero: importazioni di energia 21 Scambi con l estero: esportazioni di energia 22 Scambi con l estero: bilancia energetica 23 Scambi con l estero: bilancia petrolifera ENERGIA e AMBIENTE ENERGIA 24 Bilancio energetico nazionale 25 Consumi di energia per fonti primarie (vecchio schema) 26 Consumi di energia per fonti primarie (incidenza percentuale) (vecchio schema) 27 Consumi di energia per fonti primarie (nuovo schema) 28 Consumi di energia per settori di utilizzo 29 Produzione nazionale di energia per fonte 30 Attività mineraria e produzione di idrocarburi 31 Produzione di idrocarburi per Regione 32 Importazioni nazionali di energia 33 Esportazioni nazionali di energia AMBIENTE 34 Emissioni di CO 2 35 Emissioni di gas serra per tipologia di inquinante 36 Emissioni di gas serra per settore produttivo 37 Permessi di emissione assegnati e verificati nell ambito dell Emission Trading System

CARBONE 38 Bilancio dei combustibili solidi 39 Importazioni di carbone da vapore 40 Consumo di combustibili solidi GAS NATURALE 41 Bilancio del gas naturale 42 Bilancio del gas naturale - Mtep 43 Importazioni di gas naturale 44 Importazioni di gas naturale per punto di ingresso 45 Consumi per settori di utilizzo 46 Consumi per Regione 47 Consumi per Regione nel settore industriale 48 Consumi per Regione nel settore termoelettrico ENERGIA ELETTRICA 49 Bilancio dell energia elettrica 50 Scambi fisici tra l Italia e i Paesi confinanti 51 Sintesi domanda e produzione 52 Sintesi produzione lorda e richiesta 53 Produzione lorda e netta 54 Sintesi produzione di energia termoelettrica e consumi di olio combustibile 55 Produzione lorda di energia termoelettrica 56 Consumi di combustibili per la produzione termoelettrica (unità metriche) 57 Consumi per usi finali 58 Caratteristiche degli impianti elettrici di generazione 59 Potenza efficiente degli impianti elettrici di generazione 60 Potenza efficiente lorda degli impianti elettrici per Regione 61 Produzione lorda per Regione 62 Consumi per Regione FONTI RINNOVABILI 63 Sintesi produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili 64 Dettaglio produzione lorda di energia elettrica 65 Produzione lorda di energia idroelettrica 66 Potenza efficiente lorda degli impianti elettrici PETROLIO 67 Bilancio dell attività petrolifera 68 Giacenze petrolifere presso il sistema primario 69 Produzione di greggio

70 Scambi con l estero: bilancia petrolifera 71 Costo del greggio importato (conto proprio) 72 Importazioni di petrolio greggio 73 Importazioni di petrolio greggio per aree di provenienza 74 Importazioni di petrolio greggio (incidenza percentuale delle provenienze) 75 Importazioni di semilavorati per aree di provenienza 76 Importazioni di semilavorati per Paesi di provenienza 77 Importazioni di prodotti finiti per categoria 78 Importazioni di prodotti finiti per aree di provenienza 79 Importazioni di prodotti finiti per Paesi di provenienza 80 Importazioni di benzine, gasoli e olio combustibile per Paesi di provenienza 81 Esportazioni (singoli prodotti e totale semilavorati) 82 Esportazioni globali (conto proprio e conto committente estero) e di semilavorati (per categoria) 83 Esportazioni globali per aree di destinazione 84 Esportazioni globali per Paesi di destinazione 85 Esportazioni di benzine, gasoli e olio combustibile per Paesi di destinazione 86 Evoluzione della capacità di raffinazione 87 Capacità delle raffinerie per dimensione 88 Capacità dei principali impianti delle raffinerie 89 Distribuzione geografica della capacità di raffinazione 90 Utilizzo della capacità di raffinazione 91 Lavorazione delle raffinerie 92 Produzione delle raffinerie (volumi) 93 Produzione delle raffinerie (rese percentuali) 94 Lavorazioni di greggio delle singole raffinerie 95 Lavorazioni di semilavorati delle singole raffinerie 96 Trasferimenti al sistema di distribuzione e consumi di prodotti petroliferi 97 Vendite al mercato interno di benzina auto su rete per Regione 98 Vendite al mercato interno di gasolio auto su rete per Regione 99 Vendite e rete di distribuzione della benzina senza piombo 100 Bunkeraggi marittimi 101 Parco autovetture circolanti 102 Distribuzione regionale del parco autovetture circolanti 103 Traffico autostradale di veicoli e vendite di carburanti 104 Movimento internazionale di turisti attraverso i transiti di frontiera 105 End uses benzina autotrazione (stime) 106 End uses gasolio autotrazione (stime) 107 End uses lubrificanti STOCCAGGI - INFRASTRUTTURE - RETI 108 Capacità di stoccaggio del gas naturale disponibile 109 Concessioni di stoccaggio di gas naturale 110 Depositi di oli minerali e Gpl per usi industriali e commerciali 111 Infrastrutture di distribuzione del gas naturale - Estensione rete 112 Estensione rete gas in alta pressione 113 Estensione rete gas in media pressione 114 Estensione rete gas in bassa pressione 115 Gasdotti in progetto 116 Attività di distribuzione del gas naturale - Volumi distribuiti per Regione su reti secondarie

117 Attività di distribuzione del gas naturale - Comuni serviti per Regione 118 Attività di distribuzione del gas naturale - Clienti serviti per Regione 119 Asset della Rete Nazionale di Trasporto 120 Lunghezza delle reti di distribuzione dell energia elettrica 121 Lunghezza delle reti di distribuzione dell energia elettrica in Alta (AT) e Altissima tensione (AAT) 122 Progetti di interconnessione elettrica internazionale 123 Consistenza del naviglio per il trasporto di greggio e prodotti 124 Oleodotti in esercizio STRUTTURA DEL MERCATO 125 Vendite dei principali grossisti di gas naturale 126 Attività dei distributori di gas naturale 127 Principali gruppi operanti nella distribuzione di gas naturale 128 Contributo dei maggiori gruppi alla produzione nazionale lorda di energia elettrica 129 Disponibilità di capacità lorda di generazione elettrica per i maggiori gruppi 130 Potenza elettrica disponibile dei maggiori gruppi 131 Attività dei distributori di energia elettrica per classi di numerosità dei punti di prelievo 132 Distribuzione di energia elettrica per società di distribuzione 133 Vendite finali di energia elettrica per mercato e per tipologia di cliente 134 Principali gruppi per vendite al mercato finale 135 Principali venditori sul mercato libero 136 Principali esercenti il servizio di maggior tutela 137 Partecipazione al mercato petrolifero per categorie di operatori 138 Rete punti di vendita carburanti ed erogato 139 Rete punti di vendita carburanti per Regione FISCALITÀ E PREZZI FISCALITÀ 140 Pressione fiscale (rapporti percentuali sul PIL) 141 Pressione fiscale (milioni di euro correnti) 142 Il gettito delle imposte ambientali-energia-trasporti 143 Gettito degli oneri generali di sistema per componente 144 Imposte sull energia elettrica 145 Aliquote I.V.A. sui combustibili non petroliferi 146 La stima del gettito fiscale sugli oli minerali 147 Oneri fiscali gravanti sui principali prodotti petroliferi 148 Evoluzione delle accise sui principali carburanti PREZZI 149 Prezzi medi di vendita del gas naturale (al netto imposte) 150 Prezzo del gas naturale per consumatore domestico tipo 151 Prezzi medi finali dell energia elettrica 152 Prezzi dei clienti domestici nel mercato libero 153 Prezzi dei clienti non domestici nel mercato libero 154 Prezzo dell energia elettrica per il consumatore domestico tipo nel mercato di maggior tutela 155 Prezzo dell energia elettrica per classi di consumo del settore domestico (UE 27) 156 Prezzo dell energia elettrica per classi di consumo del settore industriale (UE 27)

157 Andamento del Prezzo Unico Nazionale (PUN) e volumi scambiati sul Mercato del Giorno Prima (MGP) 158 Confronto del Prezzo Unico Nazionale (PUN) con il prezzo dell energia elettrica delle principali Borse Europee 159 Quotazioni dei principali greggi 160 Prezzo medio internazionale del greggio 161 Quotazioni CIF mediterraneo dei principali prodotti 162 Quotazioni di benzina, gasolio e biodiesel 163 Prezzo della benzina super con piombo 164 Prezzo della benzina super senza piombo 165 Media ponderata del prezzo delle benzine 166 Prezzo del gasolio autotrazione 167 Prezzi di benzina super senza piombo e gasolio auto (Italia/UE) 168 Prezzi di benzina e gasolio auto nei vari Paesi (Italia/UE) 169 Prezzo del Gpl autotrazione 170 Prezzo del metano autotrazione 171 Prezzo del gasolio riscaldamento 172 Prezzo dell olio combustibile denso atz 173 Prezzo dell olio combustibile denso btz Sezione EUROPA ENERGIA 174 Consumi area UE (27 Paesi) per fonti primarie 175 Consumi area UE (27 Paesi) per fonti primarie (incidenze percentuali) 176 Consumi energetici finali per settori di utilizzo (UE 27) 177 Consumi energetici finali per Stato membro CARBONE 178 Produzione primaria di combustibili solidi GAS NATURALE 179 Importazioni di gas naturale negli Stati membri 180 Esportazioni di gas naturale negli Stati membri 181 Consumi finali di gas naturale per settori di utilizzo (UE 27) 182 Consumo interno lordo di gas naturale ENERGIA ELETTRICA 183 Produzione lorda di energia elettrica per fonte (UE 27) FONTI RINNOVABILI 184 Produzione di energia per fonte rinnovabile (UE 27) 185 Elettricità da fonti rinnovabili (UE 27) 186 Potenza netta installata (UE 27) 187 Potenza installata di eolico per Paese 188 Capacità produttiva e produzione effettiva di biodiesel PETROLIO 189 Importazioni di greggio 190 Importazioni di prodotti petroliferi 191 Vendite di benzina auto 192 Vendite di gasolio auto 193 Rete punti di vendita carburanti nei maggiori Paesi UE

Sezione MONDO ECONOMIA 194 Popolazione, superficie e densità 195 PIL a prezzo corrente delle principali aree ENERGIA 196 Consumi mondiali per fonti primarie 197 Consumi mondiali per aree geografiche 198 Consumi area OCSE per fonti primarie CARBONE 199 Riserve mondiali 200 Commercio marittimo mondiale 201 Produzione mondiale 202 Consumi mondiali per aree geografiche GAS NATURALE 203 Riserve mondiali accertate 204 Consumi mondiali per aree geografiche 205 Importazioni ed esportazioni per aree geografiche (2012) NUCLEARE 206 Riserve mondiali disponibili e produzione di Uranio 207 Produzione elettrica mondiale per Paese 208 Centrali nucleari nel mondo (1 settembre 2013) FONTI RINNOVABILI 209 Potenza installata di eolico 210 Produzione di bioetanolo per aree geografiche PETROLIO 211 Riserve accertate per aree geografiche 212 Caratteristiche merceologiche dei principali greggi 213 Produzione di greggio per aree politiche (tonnellate) 214 Produzione di greggio per aree politiche (barili/giorno) 215 Produzione di greggio per aree geografiche 216 Paesi aderenti a OAPEC, OPEC, GCC 217 Esportazioni ed entrate petrolifere dei Paesi OPEC 218 Flotta cisterniera mondiale 219 Commercio marittimo di greggio e prodotti 220 Consumi per aree geografiche 221 Consumi di benzine per aree geografiche 222 Consumi di petroli/gasoli per aree geografiche 223 Consumi di oli combustibili per aree geografiche 224 Capacità di raffinazione per aree geografiche I principali fattori di conversione di peso, volume e lunghezza I principali fattori di conversione e convenzioni in uso nel settore energetico e petrolifero Il potere calorifico inferiore convenzionale del greggio e dei principali prodotti petroliferi

Avvertenze alle tavole Area Euro A partire da gennaio 2011 è costituita dai seguenti Paesi: Austria (AT), Belgio (BE), Cipro (CY), Estonia (EE), Finlandia (FI), Francia (FR), Germania (DE), Grecia (EL), Irlanda (IE), Lussemburgo (LU), Malta (MT), Paesi Bassi (NL), Portogallo (PT), Slovenia (SI), Slovacchia (SK), Spagna (ES). Dal 1 gennaio 2014 anche la Lettonia fa parte dell Area Euro. Area non euro È costituita da tutti i Paesi che non adottano l euro: 1) sia da quelli che fanno parte dell Unione europea ma che ancora non aderiscono all euro: Bulgaria (BG), Croazia (HR), Danimarca (DK), Lituania (LT), Polonia (PL), Regno Unito (UK), Repubblica ceca (CZ), Romania (RO), Svezia (SE), Ungheria (HU); 2) sia da tutti i Paesi del Resto del mondo. In particolare, Andorra, Città del Vaticano, Principato di Monaco e San Marino usano l euro come moneta ufficiale ma non sono ufficialmente membri dell Unione Europea: pertanto, fanno parte della zona non-euro. Arrotondamenti In alcune tavole potrebbe non verificarsi la perfetta quadratura verticale ed orizzontale, a causa degli arrotondamenti operati dall elaboratore sui decimali. Autoproduttori A seguito della riforma del settore elettrico disposta dal Decreto Legislativo n. 79 del 16 marzo 1999 ( Decreto Bersani ), gli operatori elettrici hanno subito delle modifiche nel numero e nella tipologia. Inoltre dall anno 2000 è stata adottata una nuova definizione di Autoproduttore industriale: in base al D. L. citato (art. 2, co. 2 Autoproduttore è la persona fisica o giuridica che produce energia elettrica e la utilizza in misura non inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero per uso delle società controllate, della società controllante e delle società controllate dalla medesima controllante, nonché per uso dei soci delle società cooperative di produzione e distribuzione dell energia elettrica di cui all art. 4, n. 8, della Legge 6 dicembre 1962, n. 1643, degli appartenenti ai consorzi o società consortili costituiti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili e per gli usi di fornitura autorizzati nei siti industriali anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto. Facendo quindi riferimento ad un insieme diverso di soggetti, il confronto con gli anni precedenti non è metodologicamente corretto, perché non omogeneo: il GRTN indica 618 autoproduttori secondo la vecchia classificazione e 460 secondo quella attuale per l anno 1999 (vedi: Dati Statistici sull energia elettrica in Italia 1999). Inoltre dall anno 2000 gli impianti degli autoproduttori non sono più classificati secondo l attività economica svolta dallo stabilimento in cui tali impianti sono collocati, dato che molti grandi autoproduttori hanno costituito con tali impianti società ad hoc di produzione di energia elettrica/calore, perdendo il collegamento con il codice merceologico dell attività industriale originaria. Benzina super con piombo La commercializzazione della benzina super con piombo è stata sospesa dal 1 ottobre 2001 in attuazione della Direttiva comunitaria 98/70/CE, che ne ha previsto l eliminazione dal mercato italiano dal 1 gennaio 2002. Nel presente volume se ne continuano a pubblicare i dati su vendite, prezzi e rete punti vendita, a supporto delle analisi e per memoria storica. Bilancio Energetico Nazionale B.E.N. Nuovo schema 1997: Nella versione del B.E.N., introdotta dal 1998 per i dati del 1997, sono stati adottati importanti cambiamenti rispetto agli anni precedenti, allo scopo di evidenziare un differente dettaglio nelle fonti energetiche utilizzate. Alcune fonti obsolete, quali i Combustibili nucleari, sono state eliminate dal bilancio, mentre sono state introdotte le Fonti rinnovabili, inserendo in modo sistematicamente più coerente in tale dizione quelle fonti che, pur essendo in qualche misura già presenti nel B.E.N., erano accorpate in altre voci. Le modifiche più rilevanti hanno riguardato: l eliminazione della colonna Combustibili nucleari ; l inserimento della colonna Rinnovabili ; la distinzione della colonna dei Combustibili vegetali fra Rifiuti e Biomasse ; l inserimento della colonna Eolico + Fotovoltaico. Un altra modifica rilevante ai fini della determinazione del Consumo interno lordo è la valutazione della fonte idroelettrica al netto dei pompaggi, che causa una differenza fra i milioni di tep dei Consumi totali di energia del nuovo schema rispetto a quelli del precedente metodo. Nella nuova versione viene infatti contabilizzato solo il quantitativo di energia effettivamente ottenuto dalla produzione idroelettrica, considerando comunque nel totale le perdite di trasformazione dei pompaggi. Il risultato finale è che dal consumo totale di energia non è sottratto il 100% dell apporto da pompaggio, ma solo il 70% circa. Integrazioni dal 1998: Da tale anno è stata effettuata un altra variazione metodologica in relazione alle fonti statistiche sul petrolio. Le importazioni di Coke di petrolio di fonte Ministero dello Sviluppo Economico sono state integrate con quelle rilevate dal servizio Commercio Estero dell Istat. Per tale ragione i dati sul petrolio nella nuova serie storica differiscono da quelli pubblicati in precedenza nei B.E.N., che li sottostimavano. Conti Economici Nazionali Le stime dei conti nazionali subiscono un processo continuo volto al loro miglioramento, per renderle più adeguate alla corretta rappresentazione della realtà economica e sociale in evoluzione. I dati sono sottoposti a revisioni annuali e a revisioni straordinarie, di solito ogni 5 anni. Queste ultime si fondano inizialmente sulla stima dei vari aggregati e dei conti per un anno di benchmark (attualmente il 2005), per il quale vengono utilizzate tutte le nuove fonti disponibili e rispetto al quale sono riconsiderate tutte le metodologie di stima: i cambiamenti che ne derivano vengono poi implementati all indietro su tutta la serie storica dei Conti Nazionali. Dall anno 2005 le valutazioni reali degli aggregati economici non sono più ottenute attraverso un sistema a base fissa, riferito all anno base 1995. In occasione del cambiamento dell anno base ( ribasamento ), in ottemperanza alle regole comunitarie, l Istat ha diffuso le nuove stime ottenute con il metodo del concatenamento, effettuando pertanto una revisione generale della contabilità nazionale. (Vedi anche Indici a catena ).

Le spese sostenute dalle famiglie per finalità di consumo (tavola 5) sono ripartite in base alla classificazione COICOP (Classification of Individual Consumption by Purpose), la cui struttura gerarchica prevede tre livelli di disaggregazione: divisioni, gruppi e classi di prodotto. Per il Trasporto viene diffuso anche il dettaglio del dato di spesa Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto personali (codice 07.2.2 della classificazione funzionale dei consumi COICOP), mentre relativamente alle abitazioni il dato è aggregato nella voce Energia elettrica, gas e altri combustibili (codice 04.5 della classificazione funzionale dei consumi COICOP). Contributi sociali Si distinguono in contributi sociali effettivi e figurativi. I contributi sociali effettivi corrispondono ai versamenti effettuati dai datori di lavoro a favore dei propri dipendenti, nonché dai lavoratori dipendenti e dai lavoratori autonomi agli enti di previdenza e di assistenza sociale destinati a garantire future prestazioni sociali ai lavoratori. I contributi sociali figurativi rappresentano la contropartita delle prestazioni sociali erogate direttamente dai datori di lavoro ai propri dipendenti o ex-dipendenti o aventi diritto. Dati provvisori Non essendo sempre possibile reperire dati consuntivi al momento della pubblicazione del volume, i dati relativi ai periodi più recenti possono essere provvisori o stimati e suscettibili di rettifiche nelle successive edizioni. Dati contenuti in precedenti pubblicazioni possono quindi essere stati modificati. Euro I valori monetari rilevati in lire e convertiti in euro al cambio costante pari a 1.936,27 relativi ai periodi fino al 1998 sono denominati eurolire e ad essi si fa riferimento negli anni precedenti al 1999, ove non diversamente specificato. Germania Se non diversamente menzionato, i dati includono complessivamente le due aree dell Est e dell Ovest fino al 1990; fanno riferimento quindi alla Germania unificata a partire dal 1991. Imposte correnti sul reddito, sul patrimonio e altre imposte correnti (imposte dirette) Comprendono i prelievi unilaterali obbligatori operati correntemente sul reddito e sul patrimonio delle unità istituzionali, nonché talune imposte periodiche che non sono basate né sul reddito né sul patrimonio. Imposte in conto capitale Le imposte in conto capitale sono imposte percepite ad intervalli irregolari, e solo saltuariamente, sul valore delle attività o del patrimonio netto posseduti dalle unità istituzionali, ovvero sul valore dei beni trasferiti tra le unità istituzionali per effetto di lasciti, donazioni o altri trasferimenti. Rappresentano un tipico esempio di imposte in conto capitale le imposte di successione e i prelievi di carattere straordinario, come quelli relativi ai condoni. Imposte sulla produzione e sulle importazioni (imposte indirette) Comprendono i prelievi obbligatori a carico delle unità produttive effettuati dalle Amministrazioni pubbliche e dalle istituzioni comunitarie europee sulla produzione e sulle importazioni di beni e servizi. Indici a catena Sono stati adottati con l esigenza di introdurre degli indicatori delle variazioni di prezzo o di volume che non tenessero conto solo dei valori assunti dalle variabili considerate in due tempi precisi, l anno corrente e l anno base, ma che incorporassero l andamento complessivo presentato dal fenomeno nell intervallo temporale esaminato. Le misure in volume di ciascun anno vengono costruite sulla base dei prezzi dell anno precedente (le stime per il 2000 sono basate sui prezzi del 1999, le stime del 1999 sui prezzi del 1998, ecc.) a differenza delle precedenti stime reali che si fondavano su un sistema di prezzi di un anno base fisso (l ultimo è stato il 1995). Dal concatenamento delle variazioni annuali calcolate sulle serie ai prezzi dell anno precedente si ottiene l indice a catena con cui estrapolare le serie in livello concatenate. Con l introduzione degli indici a catena nei conti nazionali viene abbandonato il sistema a base fissa con il vantaggio di non dover più provvedere ad operazioni di aggiornamento dell anno base e di ribasamenti quinquennali delle serie storiche, che comportano revisioni dei tassi di crescita delle serie ottenute con la vecchia base. I tassi di crescita calcolati con la metodologia del concatenamento sono indipendenti dalla scelta dell anno di riferimento rispetto al quale vengono prodotte le serie in livello concatenate. Indici dei prezzi al consumo I numeri indici dei prezzi al consumo misurano le variazioni nel tempo dei prezzi di un paniere di beni e servizi rappresentativi di tutti quelli destinati al consumo finale delle famiglie presenti sul territorio economico nazionale e acquistabili sul mercato attraverso transazioni monetarie (sono escluse, quindi, le transazioni a titolo gratuito, gli autoconsumi, i fitti figurativi, ecc.). Essi sono calcolati utilizzando l indice a catena del tipo Laspeyres, nel quale sia il paniere sia il sistema dei pesi vengono aggiornati annualmente. L Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo: l Indice Nazionale dei prezzi al consumo per l Intera Collettività (NIC); l Indice dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (FOI); l Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell Unione Europea (IPCA). Essi hanno finalità differenti: il NIC misura l inflazione a livello dell intero sistema economico; in altre parole considera l Italia come se fosse un unica grande famiglia di consumatori, all interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. Per gli organi di governo, esso rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche; il FOI si riferisce ai consumi dell insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente ed è generalmente usato per adeguare periodicamente i valori monetari (ad esempio affitti o assegni dovuti al coniuge separato);

l IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura dell inflazione comparabile a livello europeo ed è assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei Paesi membri dell Unione Europea, ai fini dell accesso e della permanenza nell Unione monetaria. I tre indici si basano su un unica rilevazione e sulla stessa metodologia di calcolo. Il NIC e il FOI si basano sullo stesso paniere ma il peso attribuito a ogni bene o servizio è diverso, a seconda dell importanza che i diversi prodotti assumono nei consumi della popolazione di riferimento. Per il NIC la popolazione di riferimento è l intera popolazione; per il FOI è l insieme di famiglie che fanno capo a un operaio o a un impiegato. L IPCA ha in comune con il NIC la popolazione di riferimento, ma si differenzia dagli altri due indici poiché si riferisce alla spesa monetaria per consumi finali sostenuta esclusivamente dalle famiglie (Household final monetary consumption expenditure); esclude, inoltre, sulla base di regolamenti comunitari, alcuni prodotti (ad esempio le lotterie, il lotto e i concorsi pronostici). Un ulteriore differenziazione fra i tre indici riguarda il concetto di prezzo considerato: per il NIC e il FOI viene sempre utilizzato il prezzo pieno di vendita. L IPCA si riferisce invece al prezzo effettivamente pagato dal consumatore. Ad esempio, nel caso dei medicinali, mentre per gli indici nazionali viene considerato il prezzo pieno del prodotto, per quello armonizzato il prezzo di riferimento è rappresentato dalla quota effettivamente a carico del consumatore (il ticket). Inoltre, l IPCA tiene conto anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi, sconti e promozioni). Le serie degli indici nazionali NIC e FOI hanno base di riferimento 2010=100. L indice IPCA ha base di riferimento 2005=100, in conformità al Regolamento (CE) n. 1708/2005 del 20 ottobre 2005. Per ulteriori dettagli, consultare la Nota Metodologica del 12 settembre 2013 in http://www.istat.it/it/archivio/98601. Indice armonizzato dei prezzi al consumo a tassazione costante L Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato a Tassazione Costante (IPCA-TC), la cui pubblicazione è stata avviata a partire dai dati di marzo 2012, è elaborato secondo gli standard previsti dal Regolamento (CE) n. 119/2013 dell 11 febbraio 2013 e si differenzia dall IPCA per l utilizzo di indici dei prezzi calcolati a tassazione costante. Gli indici dei prezzi a tassazione costante vengono stimati depurando quelli usualmente pubblicati degli effetti dovuti ad eventuali cambiamenti delle aliquote delle imposte indirette (ad esempio IVA e accise) registrati nel mese di riferimento rispetto a quelle in vigore nel mese di dicembre dell anno precedente (base di calcolo dell indice). Le imposte considerate per la costruzione dell IPCA-TC sono quelle direttamente collegate ai consumi finali delle famiglie, quali IVA, accise e imposte su specifici prodotti (ad esempio, autovetture e assicurazioni). Non sono invece considerati i sussidi e le imposte pagate nelle fasi intermedie relative alla produzione e al trasporto. Per definizione, nel calcolo dell IPCA-TC dovrebbero essere incluse e mantenute costanti nel corso dell anno tutte le imposte che incidono sui consumi finali; tuttavia, per evidenti considerazioni di natura pratica, possono essere escluse quelle che comportano entrate erariali molto ridotte: secondo il Manuale IPCA-TC dell Eurostat, possono essere escluse le imposte che comportano entrate erariali inferiori al 2% del totale. Nel complesso, le imposte incluse devono coprire almeno il 90% del totale entrate. Nel calcolo dell indice IPCA-TC italiano sono mantenute costanti le seguenti imposte: l IVA, le accise sui tabacchi e sui beni energetici (carburanti, gasolio per il riscaldamento, gas naturale, elettricità, ecc.), le principali imposte locali su elettricità e gas naturale, l imposta sull assicurazione di responsabilità civile (RC) e il contributo al Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda le assicurazioni sui mezzi di trasporto. Nell IPCA-TC si tiene conto degli stessi beni e servizi a cui fa riferimento l indice IPCA, inoltre la struttura di ponderazione e la base di riferimento (2005=100) sono le medesime. Esso offre una stima dell impatto teorico delle variazioni delle imposte indirette sull inflazione misurata mediante l IPCA. Infatti, poiché nella sua costruzione si assume un trasferimento totale e istantaneo delle modifiche di imposta sui prezzi pagati dai consumatori, la differenza tra il tasso di variazione dell IPCA e quello dell IPCA-TC fornisce una misura del massimo impatto potenziale delle modifiche di imposta indiretta sull inflazione IPCA. Nel corso dell anno l indice IPCA-TC può essere soggetto a revisione. I dati diventano definitivi l anno successivo a quello di riferimento. Indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato interno Indicatore mensile che misura le variazioni nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione. I prezzi si riferiscono ai prodotti industriali fabbricati da imprese (la cui attività economica prevalente riguarda le Sezioni B-E della NACE 2 e con stabilimenti di produzione situati sul territorio nazionale) venduti sul mercato italiano. L indicatore è definito dal Regolamento delle Statistiche economiche congiunturali STS (CE) 1158/2005. Indici dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali venduti sul mercato estero Indicatore mensile definito dalla media aritmetica ponderata degli indici dei prezzi calcolati nelle aree euro e non euro. Tale indicatore viene definito a partire dagli indici in base di calcolo di ciascuna componente di area e quindi riportato nella base di riferimento. L indicatore è definito dal Regolamento delle Statistiche economiche congiunturali STS (CE) 1158/2005 che ne richiede anche la disaggregazione tra area euro e area non euro. Lira Dal 1 marzo 2002 tale valuta non ha più corso legale, ma si è ritenuto opportuno lasciare per memoria la serie storica del suo cambio con le principali monete. Occupati Il numero degli occupati nelle statistiche ufficiali viene prodotto sia nella contabilità nazionale sia nell indagine Forze di Lavoro, tuttavia vi sono delle differenze, spiegate da motivazioni di ordine definitorio: l indagine Forze di Lavoro è rivolta alle famiglie residenti e rileva il numero di persone occupate indipendentemente dal luogo di lavoro (quindi include gli italiani residenti in Italia ma che lavorano all estero, fenomeno assai diffuso nelle zone di confine); la contabilità nazionale invece rileva tutte le persone che vivono in famiglia o in convivenze (quali conventi, caserme, case di cura...) e che lavorano presso unità produttive presenti sul territorio italiano: cioè sono esclusi gli italiani residenti in Italia ma che lavorano all estero mentre sono inclusi gli stranieri (sia regolari che clandestini) che lavorano in Italia; la contabilità nazionale conteggia tra gli occupati anche i militari di leva (fino al 2005, essendo stata abolita la leva a partire dal 2006);