CONSIGUO REGIONALE DEL VENETO Terza Commissione consiliare

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M ir ' '1- Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 04/02/2019-0001793 CONSIGUO REGIONALE DEL VENETO Terza Commissione consiliare A ^ Consiglio Regionale del Veneto N del 04/02/2019 Prot : 0001793 Titolario 2.6 CRV spc-upa Al Signor PRESIDENTE del Consiglio regionale SEDE X LEGISLATURA OGGETTO: Progetto di legge n. 368 d'iniziativa dei consiglieri Fineo, Barbisan F., Barbisan R., Barison, Berlato, Ciambetti, Coletto, Coiman, Gerolimetto, Gidoni, Michieletto, Rizzotto, Sandonà, Semenzato e Valdegamberi relativo a: "Misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori". Si trasmette, in allegato alla presente, il progetto di legge in oggetto licenziato, con modifiche, dalla Terza Commissione nella seduta del 30 gennaio 2019. Distinti saluti. D'ordine del Presidente Sergio Antonio Berlato Il Responsabile Dario Toniolo ^ li Allegati: - relazione - bozza di provvedimento - scheda di certificazione Politiche economiche, politiche agricole e per la montagna, caccia e pesca, politiche forestali e dell'energia San Marco 2322 Palazzo Ferro Fini 30124 Venezia +39 041 2701333 te/ +39 041 5256370>x com3@ consighoveneto.it www.consiglioveneto.it

Jàkà CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA TERZA COMMISSIONE PERMANENTE (Politiche economiche, politiche agricole, politiche per la montagna, ivi comprese caccia e pesca, politiche forestali e dell'energia) proposta di legge relativa a: MISURE DI PREVENZIONE E DI INTERVENTO CONCERNENTI I GRANDI CARNIVORI Testo licenziato dalla Commissione in sede referente ai sensi dell'art. 49 del regolamento del Consiglio regionale del Veneto 1 r I A seguito dell'assegnazione per l'istruttoria del progetto di legge n. 368 d'iniziativa dei consiglieri Fineo, Barbisan F., Barbisan R., Barison, Berlato, Ciambetti, Coletto, Coiman, Gerolimetto, Gidoni, Michieletto, Rizzotto, Sandonà, Semenzato e Valdegamberi Licenziato il 30-01-2019 nella seduta n. 124 con la seguente votazione Voti rappresentati n. 39 Maggioranza richiesta n. 20 Favorevoli Contrari Astenuti 26 13 - Incaricato a relazionare in Aula il consigliere Nicola Ignazio Fineo, correlatore il consigliere Graziano Azzalin

MISURE DI PREVENZIONE E DI INTERVENTO CONCERNENTI I GRANDI CARNIVORI Relazione: L'attività di monitoraggio della fauna selvatica sul territorio della Regione del Veneto Ita registrato il significativo rafforzamento della frequentazione e della presenza della specie, emblematica dei grandi carnivori, del lupo (Canìs lupus). Al contempo ha dato luogo a crescenti problematicità di convivenza o dì relazione di questa specie selvatica con l'uomo, gli animali domestici e dì ài allevamento e le attività agro-sìlvo-pastorali. Il lupo è specie tutelata, a livello comunitario, nell'ambito della disciplina della cosiddetta Rete Natura 2000. In Veneto, nel corso dell'anno 2017, si sono verificati da parte dei lupi circa 250 attacchi nel territorio della Lessìnìa, 50 a Asiago, 60 nella zone del Grappa, 150 nel bellunese e, nella maggior parte, con l'uccisione o il ferimento dei capi predati. In tali contesti, la Regione del Veneto, nel corso del 2017, ha adottato molteplici strumenti volti a prevenire e contrastare le problematiche legate alla presenza dei lupi, tra cui l'istituzione di un tavolo regionale di partecipazione e informazione con gli stakeholder coinvolti, la consegna di n. 10 cani pastori i maremmani abruzzesi e l'acquisto dì n. 200 recinti elettrificati, mentre ulteriori 146 verranno acquistati a breve. E stato, inoltre, interessato il Governo affinché attuasse un regime di deroga per il controllo della specie, ai sensi dell'art. 19 c. 2 della L. 157/92 (DGR n. 1080 del 13.07.2017); a tal proposito il Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha risposto che, in assenza dell'approvazione dello specifico piano dì gestione nazionale, giacente presso la Conferenza )% permanente per ì rapporti tra Stato, Regioni e Provìnce Autonome, non ritiene di poter valutare la suddetta richiesta dì deroga. In merito al succitato piano dì gestione nazionale, il Veneto ha pili volte precisato la propria posizione, trasmettendo varie argomentazioni e proposte di modifica al piano stesso. In particolare ha precisato che avrebbe espresso parere favorevole al Piano solamente nel caso in cui venisse eliminata la clausola di "impossibilità, da parte delle Regioni e delle Province autonome, di richiedere al competente Ministero dell'ambiente la possibilità di operare prelievi in deroga alla specie prima dell 'aggiornamento del Piano che dovrà essere effettuato a 24 mesi dall 'adozione dello stesso ". Ha, inoltre, più volte evidenziato la necessità dì aggiornare ì dati relativi alla presenza dei lupi, fermi al 2015, e dì eliminare, in merito alle deroghe al divieto di rimozione dei lupi dall'ambiente naturale, la previsione che il rilascio dì una autorizzazione in deroga deve rimanere subordinata alla preventiva adozione dì strumenti dì prevenzione. E stato chiesto, inoltre, ai Ministeri dell'ambiente e delle Polìtiche Agrìcole dì modificare lo status dì specie protetta del lupo e al Presidente del Parlamento Europeo e alle commissioni competenti dì modificare la direttiva Habitat affinché siano prese misure più idonee per gestire correttamente la specie lupo, chiedendo, peraltro, l'identificazione e la rimozione di tutti ì lupi ibridi. t i

È, inoltre, in corso in questi mesi la modifica del Piano di Sviluppo Rurale con cui si intende introdurre una nuova misura finalizzata alla prevenzione dei danni da fauna selvatica, e quindi dai grandi carnivori; inoltre, con dgr 180/2018 sono stati approvati i criteri e la modulistica per la quantificazione dei danni causati dai lupi e l'autorizzazione delle risorse ai fini dell'erogazione dei contributi de minimis a titolo di indennizzo dei danni. Purtroppo, però, le misure di contenimento e prevenzione fino ad ora adottate dalla Regione del Veneto non hanno risolto il problema della presenza dei lupi nei nostri territori e non potrà mai essere risolto finché non si interviene con azioni più decise e determinate. Il disegno di legge qui proposto è finalizzato, pertanto, a disciplinare l'applicazione nel territorio regionale della previsione dell'articolo 16 della Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, con riguardo alla sola specie Canis lupus, nel rispetto delle finalità, delle condizioni e dei limiti stabiliti dal medesimo artìcolo 16 e delle norme regionali dì attuazione della predetta direttiva. Il disegno di legge si compone di un unico artìcolo con il quale si prevede che la Regione adotti le misure dì applicazione della Direttiva Habitat di prevenzione e di intervento connesse alla gestione della presenza del lupo nel territorio regionale nel rispetto delle finalità, delle condizioni e dei limiti previsti dall'artìcolo 16 della direttiva n. 92/43/CEE. L'adozione delle misure è attuata, acquisito il parere dall'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). La norma, infine, assicura che la Regione fornisca allo Stato le informazioni necessarie all'adempimento degli obblighi di comunicazione alla Commissione europea. In data 25 luglio 2018 si sono svolte le consultazioni con soggetti esperti, organizzazioni professionali agricole, associazioni ambientaliste e venatorie. f La Terza Commissione consiliare, acquisito il parere della Prima commissione consiliare ai sensi dell'artìcolo 66 del Regolamento consiliare, in data 30 gennaio 2019 ha approvato a maggioranza il progetto di legge n. 368, con modifiche rispetto al testo originale, che viene ora sottoposto all'esame dell 'Assemblea consiliare. Hanno votato a favore i rappresentanti dei gruppi consiliari: Liga Veneta- Lega Nord (Possamai), Zaia Presidente (Sandonà con delega Gerolimetto), Misto (Valdegamberi), Fratelli d'italia-movimento per la cultura rurale (Berlato), Veneti Uniti (Dalla Libera). Contrari i rappresentanti dei gruppi: Partito Democratico (Azzalin), Alessandra Moretti Presidente (Guarda), Movimento 5 Stelle (Scarabei). Incaricato a relazionare in Aula il consigliere Nicola Ignazio Fineo, correlatore il consigliere Graziano Azzalin.

MISURE DI PREVENZIONE E DI INTERVENTO CONCERNENTI I GRANDI CARNIVORI Art. 1 - Attuazione dell'articolo 16 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e dellaflorae della fauna selvatiche - Misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori ai fini della tutela dell'alpicoltura. 1. La Regione, acquisito il parere dell'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), limitatamente alla specie Canis lupus, può autorizzare il prelievo, la cattura o l'uccisione di esemplari di detta specie, a condizione che non esista un'altra soluzione valida e che tali azioni non pregiudichino il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, della popolazione della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale. 2. Le misure di cui al comma 1, sono adottate al fine di proteggere la fauna selvatica caratteristica dell'alpicoltura e conservare i relativi habitat naturali, prevenire danni gravi, specificatamente all'allevamento ed alla proprietà, nell'interesse della sanità e della sicurezza pubblica o per altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico, inclusi motivi di natura sociale o economica, o tali da comportare conseguenze positive di primaria importanza per l'ambiente. 3. La Regione assicura l'invio allo Stato delle informazioni necessarie all'adempimento degli obblighi di comunicazione alla Commissione europea. Art. 2 - Neutralità fìnanziaria. 1. La presente legge non comporta ulteriori oneri a carico del bilancio regionale. fi te

INDICE Art. 1 - Attuazione dell'articolo 16 della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche - Misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori ai fini della tutela dell'alpicoltura 3 Art. 2 - Neutralità finanziaria 3