REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA $77,&216,/,$5, 9,,,A/(*,6/$785$ 6HGXWDQGHOJLXJQRDQWLPHULGLDQD



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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA &216,*/,25(*,21$/( $77,&216,/,$5, '(// $66(0%/($ 9,,,A/(*,6/$785$ 6HGXWDQGHOJLXJQRDQWLPHULGLDQD

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 3-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 SEDUTA DI MERCOLEDÌ 26 GIUGNO 2002 ANTIMERIDIANA PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MARTINI INDI DEL VICEPRESIDENTE BORTUZZO INDI DEL VICEPRESIDENTE STAFFIERI,1',&( PAG. 6XOSURFHVVRYHUEDOH... 5-38 &RQJHGL... 5,QWHUURJD]LRQL$QQXQ]LR... 5,QWHUURJD]LRQLHGLQWHUSHOODQ]H6YROJLPHQWR... 5 PRESIDENTE...5-9-11-13 NARDUZZI, $VVHVVRUH DOO DJULFROWXUD DOOH IRUHVWHDOODJHVWLRQHIDXQLVWLFDHYHQDWRULD... 6... 9-11 RITOSSA... 8 ANTONAZ... 10 DRESSI, $VVHVVRUHDOO LQGXVWULDDOFRPPHUFLRH DOWXULVPR... 12 BRUSSA... 13 0R]LRQH 5LFKLHVWD GL UHJRODPHQWD]LRQH GHOO XVRPHGLFRGHOODFDQDSDLQGLDQDHGHLVXRL GHULYDWL!!'LVFXVVLRQH... 14 PRESIDENTE...14-16-17-25-26-27 FONTANELLI... 16 PUIATTI...16-17-26 ANTONAZ... 17 DAL MAS... 18 STEFANONI... 19 VIO... 19 PAG. DOLCHER... 19 RITOSSA... 20 SALVADOR... 21 DEGANO... 21 CASTALDO... 23 BRUSSA... 24 SERPI... 24 SANTAROSSA, $VVHVVRUH DOOD VDQLWj H DOOH SROLWLFKHVRFLDOL...25-26 3URSRVWDGLOHJJH1RUPHSHUODYDORUL]]D]LRQH GHO &RPSHQGLR GL 9LOOD 0DQLQ GL 3DVVDULDQR &RVWLWX]LRQHGHOO $JHQ]LD9LOOD0DQLQ!! 'LVFXVVLRQH... 27 PRESIDENTE... 27-28-34-37-38 MATTASSI...27-28 MOLINARO... 29 CISILINO... 30 DI NATALE... 31 BAIUTTI... 32 ZOPPOLATO...33-34-38 TRAVANUT...34-35 ASQUINI... 36 TESINI... 37 ARIIS... 37 2UGLQHGHOJLRUQRGHOODSURVVLPDVHGXWD... 38

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 4-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 PAG. PAG. $//(*$72 5HOD]LRQHVFULWWDDSURSRVWDGLOHJJH Relazione dei presentatori, consiglieri Travanut, Mattassi e Tesini sulla proposta di legge n. 181... 41,QWHUURJD]LRQLDQQXQ]LDWH... 43

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 5-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 35(6,'(1=$'(/35(6,'(17(0$57,1, /DVHGXWDLQL]LDDOOHRUH PRESIDENTE. Dichiaro aperta la trecentosessantesima seduta del Consiglio regionale. 6XOSURFHVVRYHUEDOH PRESIDENTE. Informo che sono a disposizione dei Consiglieri alcune copie del processo verbale della seduta n. 358 e che, se non saranno state sollevate eccezioni nel corso della seduta odierna, il verbale stesso sarà considerato approvato. &RQJHGL PRESIDENTE. Comunico che hanno chiesto congedo, per la seduta antimeridiana, gli assessori Guerra e Seganti ed i consiglieri Petris e Sonego.,FRQJHGLVRQRFRQFHVVL <<Progetto Obiettivo 2>> venga istituto nell area in cui sono situate le imprese e le amministrazioni interessate (1115). I relativi testi saranno posti in allegato al presente resoconto. Dalle mie comunicazioni si evince che l assessore Seganti, oggi, non sarà presente, per cui i consiglieri Cisilino e Ritossa non otterranno risposta alle loro interrogazioni. Vista l assenza dell assessore Seganti, per cui l ora potrebbe essere anche solo mezz ora, in attesa che arrivino il Presidente della Regione, Tondo, e l assessore Narduzzi, sospendo brevemente la seduta. A questo punto, pertanto, la riconvocherei per le 10.30. /DVHGXWDqVRVSHVDDOOHRUH /DVHGXWDULSUHQGHDOOHRUH PRESIDENTE. Dichiaro riaperta la seduta.,qwhuurjd]lrqlhvyrojlphqwrgl LQWHUSHOODQ]H $QQXQ]LRGLLQWHUURJD]LRQL PRESIDENTE. Comunico, inoltre, ai sensi dell articolo 46 del Regolamento interno, che sono pervenute alla Presidenza le seguenti interrogazioni a risposta orale: Ritossa: Perché il Comune di Monfalcone non si fa parte attiva per il controllo inquinanti emessi dalla centrale ENDESA (1112) Ritossa: Quando impareremo dai nostri vicini la politica portuale (1113) Moretton: È da considerarsi legittima la situazione di Agemont? (1114) Bortuzzo: Lo sportello informativo PRESIDENTE. Passiamo, quindi, al punto n. 1 dell ordine del giorno, che prevede interrogazioni e svolgimento di interpellanze. Gli uffici mi comunicano che il Presidente della Regione, Tondo, è ancora impegnato in Questura a Trieste. Do lettura dell interrogazione n. 976, del consigliere Ritossa, iscritta all ordine del giorno: Il sottoscritto Consigliere regionale chiede al Signor Presidente della Giunta e all Assessore all agricoltura di essere reso edotto in merito ai seguenti quesiti: l. qual sia lo stato attuale della predisposizione dei Regolamenti attuati del

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 6-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 Piano di Sviluppo Rurale, strumento indispensabile ai fini della valorizzazione dell agricoltura regionale; 2. quali siano le motivazioni che hanno indotto la direzione regionale a partecipare a un progetto comunitario denominato TACIS e che prevede azioni di assistenza tecnica e favore di Paesi in via di sviluppo quali Ucraina, Moldavia e Romania; 3. nonché, conoscere quali saranno le ricadute a favore della economia agricola del FVG; 4. se siano già stati avviati contatti con chi e per conto di chi, se sì, dove siano avvenuti e in quale periodo. A quanto ammontino le spese già sostenute per effettuare tali missioni all estero, nonché conoscere i nomi di coloro che hanno partecipato a tale «missione»; 5. i motivi per cui, a quasi due anni dalla promulgazione della norma sulle strade del vino, il Regolamento attutivo non sia stato ancora emanato. La parola all assessore Narduzzi. NARDUZZI, $VVHVVRUHDOO DJULFROWXUDDOOH IRUHVWHDOODJHVWLRQHIDXQLVWLFD H YHQDWRULD Il consigliere Ritossa interroga su due distinti punti: il primo è relativo allo stato attuale della predisposizione dei Regolamenti attuati nel Piano di Sviluppo Rurale. In merito si osserva che lo stato attuale della predisposizione dei Regolamenti attuativi del PSR è il seguente: La misura a - Investimenti nelle aziende agricole: è stata attuata con DPR 3 luglio 2001 n. 0244/Pres. e pubblicata sul BUR n. 33 del 16/08/2001. La misura b - Insediamento dei giovani agricoltori: è stata attuata con DPR 4 luglio 2001 n. 0247/Pres. e pubblicata sul BUR n. 34 del 22/08/2001. La misura c - Formazione sottomisura c1 - Settore agricolo: è stata attuata con Decreto del Consiglio di amministrazione dell ERSA del 24 gennaio 2002, n. 9/2002 e pubblicata sul BUR n. 17 del 24 aprile 2002; la sottomisura c2 - Formazione professionale nel settore forestale è stata attuata con Decreto dell Assessore alle foreste del 7 agosto 2001 n. 344 n. 36 del 5/09/2001. La misura g - Miglioramento delle condizioni di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli - è stata attuata con DPR 20 febbraio 2002, n. 047/Pres e pubblicata sul BUR n. 12 del 20 marzo 2002. Per la misura m - Commercializzazione di prodotti agricoli di qualità sottomisura m1 - Commercializzazione di prodotti agricoli di qualità azione 1 - Valorizzazione delle produzioni agricole di qualità, è stata già predisposta la bozza del Regolamento attuativo che è attualmente nella fase di concertazione con le parti sociali. Per la misura m - Commercializzazione di prodotti agricoli di qualità sottomisura m1 Commercializzazione di prodotti agricoli di qualità azione 2 - Commercializzazione delle produzioni locali nei territori montani e la sottomisura m2 - Potenziamento del sistema di controllo e di certificazione dei prodotti agricoli di qualità: sono in fase di predisposizione le bozze dei Regolamenti attuativi. La misura s - Incentivazione di attività turistiche e artigianali nelle zone svantaggiate Sottomisura s1 - Interventi per la valorizzazione e la fruizione turistica dell ambiente montano: è stata attuata con DPR 1 marzo 2001 n. 057/Pres. pubblicato sul BUR n. 13 del 28/03/2001. La misura s - Incentivazione di attività turistiche e artigianali nelle zone svantaggiate Sottomisura s2 - Rinnovamento e miglioramento delle strutture e valorizzazione del patrimonio edificato a fini turistici: è stata attuata con DPR 1 marzo 2001 n. 058/Pres. pubblicato sul BUR n. 13 del 28/03/2001. La misura e - Zone svantaggiate: è stata attuata con DPGR 0429/2000 pubblicato sul BUR n. 50 del 13/12/2000.

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 7-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 La misura f - Misure agroambientali: è stata attuata con DPGR 10 aprile 2001 n. 0108/Pres e pubblicata sul BUR n. 22 del 30/05/2001. La misura h - Imboschimento delle superfici agricole: è stata attuata con Decreto dell Assessore alle Foreste del 4/12/2000, n. 750 pubblicato sul BUR n. 3 del 17/01/2001. La misura i - Altre misure forestali Sottomisura i1 - Imboschimento di superfici non agricole: è stata attuata con Decreto dell Assessore alle Foreste del 4/12/2000, n. 755 pubblicato sul BUR n. 3 del 17/01/2001. La misura i - Altre misure forestali Sottomisura i2 - Pianificazione dei processi di gestione forestale: è stata attuata con Decreto dell Assessore alle Foreste del 18/01/2001, n. 8 pubblicato sul BUR n. 5 del 31/01/2001. La misura i - Altre misure forestali Sottomisura i3 - Miglioramento economico, ecologico, faunistico e sociale delle foreste: è stata attuata con Decreto dell Assessore alle Foreste del 18/01/2001, n. 8 e pubblicata sul BUR n. 5 del 31/01/2001. La misura i - Altre misure forestali Sottomisura i4 - Raccolta, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della selvicoltura: è stata attuata con Decreto dell Assessore alle Foreste del 4/12/2000, n. 794 pubblicato sul BUR n. 3 del 17/01/2001. La misura i - Altre misure forestali Sottomisura i5 - Progetti di filiera ed ecocertificazione: è stata attuata con Decreto dell Assessore alle Foreste del 18/01/2001, n. 8 pubblicato sul BUR n. 5 del 31/01/2001. La misura i - Altre misure forestali Sottomisura i6 - Associazionismo forestale: è stata attuata con Decreto dell Assessore alle Foreste del 18/01/2001, n. 8 pubblicato sul BUR n. 5 del 31/01/2001. La misura i - Altre misure forestali Sottomisura i7 - Ricostituzione dei boschi danneggiati: è stata attuata con Decreto dell Assessore alle Foreste del 18/01/2001, n. 8 pubblicato sul BUR n. 5 del 31/01/2001. La misura i - Altre misure forestali Sottomisura i8 - Mantenimento e miglioramento della stabilità ecologica delle foreste: è stata attuata con Decreto dell Assessore alle Foreste del 18/01/2001, n. 8 pubblicato sul BUR n. 5 del 31/01/2001. Per quanto concerne il secondo, terzo e quarto punto oggetto dell interrogazione, si rammenta che il TACIS è un programma dell Unione Europea di cooperazione transfrontaliera con i Paesi dell Est europeo che ha come finalità il rafforzamento della cooperazione regionale e locale tra stati CIS (Russia, Bielorussia, Ucraina e Moldova), Stati membri dell UE e Paesi candidati confinanti. L intento è di aiutare i Paesi CIS e quelli candidati ad aumentare il benessere sociale ed il passaggio all economia di mercato. In data 30 marzo 2001 la Giunta regionale ha deliberato di aderire al programma di cui trattasi con un proprio progetto per l implementazione del quale è stata incaricata Informest. Il progetto prevede una serie di attività a carico della Regione; peraltro ogni onere finanziario è a carico del progetto, quindi a costo zero per l amministrazione regionale. Tutte le attività sono specificate nella deliberazione n. 1458 assunta dalla Giunta regionale nella seduta del 7 maggio 2002, con la quale si sono approvate le convenzioni per l attuazione del programma di cooperazione in argomento. Per l avvio di tale attività si è resa necessaria una missione conoscitiva per acquisire gli elementi tecnico-operativi necessari per l esecuzione del progetto. Alla missione, oltre ai rappresentanti di Informest e dell Università di Udine, hanno partecipato anche il dott. Luigino Maravai, Direttore regionale dell Agricoltura, ed il p.a. Ariedo Prezza, del Servizio Produzioni Vegetali della stessa Direzione regionale dell Agricoltura, per il supporto tecnico. Il costo della missione dei due dipendenti

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 8-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 regionali è stato di circa 2000 Euro, a totale carico dell Unione Europea. Per quanto concerne la determinazione della ricaduta economica di tale missione, si ricorda ancora come sia difficile definire, quantificare la ricaduta economica di qualunque collaborazione di questo tipo, in quanto la solidarietà è difficile da valutare in termini monetari. Certamente l adesione a programmi di questo tipo, oltre ad aumentare le conoscenze costituendo, di per sé, un indubbio arricchimento, può essere foriera di opportunità e di scambi anche di natura commerciale ed economica, occasioni che il mondo dell agricoltura in particolare e della Regione in generale possono cogliere e sfruttare. Infine, per quanto concerne il punto 5), si rappresenta quanto segue: - una prima bozza di Regolamento è stata predisposta fin dal gennaio 2001 ed in base a tale documento si è avviata una consultazione con gli Organismi ed Enti interessati. - Successivamente, la Direzione regionale dell agricoltura ha dovuto dare corso alla predisposizione dei Regolamenti connessi al Piano di Sviluppo Rurale che, per la loro complessità, hanno visto coinvolte diverse persone. La stesura di detti Regolamenti, che costituiscono la parte sostanziale della spesa della Direzione, ha posto in secondo piano il Regolamento delle Strade del vino. Nel frattempo, la bozza di Regolamento è stata rielaborata e discussa per due volte al Tavolo verde e allo stato attuale la proposta di deliberazione recante il Regolamento è stata diramata ai sensi della circolare 4/2001 alle varie direzioni interessate per le osservazioni che le stesse riterranno opportune. PRESIDENTE. La parola al Consigliere interrogante. RITOSSA. Ringrazio l Assessore per la puntualità con cui ha risposto a tutte e cinque le domande che erano previste nella mia interrogazione. Perché era stata presentata questa interrogazione? Per poter sollevare, materialmente, la problematica del piano rurale e, quindi, di tutto il rosario di Regolamenti che lei ha indicato. Cioè, sostanzialmente, la preoccupazione non sta solamente nel fatto di avere il piano di sviluppo rurale, che ha una sua determinata codifica, ma, soprattutto, di dare comunicazione in ambito comunitario della questione dei Regolamenti. E, quindi, della necessità di una snellezza operativa da parte di chi è l incaricato ad operare materialmente nel settore. Per quanto riguarda il programma TACIS, di questa azione che viene fatta nei Paesi dell ex Unione Sovietica, in Bielorussia, Ucraina, eccetera, ciò che ci interessava nel momento in cui abbiamo presentato questa interrogazione era capire quelle che possono essere le ricadute reali in questi Paesi la cui entrata nell Unione Europea è molto di là da venire. Quindi, questi erano gli obiettivi. Abbiamo preso atto, purtroppo, dei ritardi che sussistono per quanto riguarda il Regolamento delle strade del vino e ci auguriamo che l Assessorato sia in grado di realizzarlo entro breve, visto che c è stata questa concertazione, a livello di tavolo verde, già in due o tre occasioni. L obiettivo reale è quello, avendo la nostra agricoltura determinate caratteristiche, di un azione che deve essere svolta nel settore agricolo di gestione e salvaguardia del territorio da parte degli agricoltori stessi. Perciò tutti questi incentivi e queste possibilità per mantenere gli agricoltori nel settore salvaguardando le nicchie economiche che da questa attività possono derivare. Quindi, ben vengano queste azioni di carattere internazionale con i cosiddetti Paesi emergenti dell Est. Però, quello che si vuole capire è quale sia la strategia generale portata avanti dalla Regione.

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 9-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 35(6,'(1=$'(/9,&(35(6,'(17( %2578==2 PRESIDENTE. Do lettura dell interrogazione n. 1040 del consigliere Antonaz, iscritta all ordine del giorno: Vista la recente denuncia della Confagricoltura regionale sulla difficoltà delle case sementiere di garantire l assenza di organismi geneticamente modificati nei prodotti destinati all agricoltura regionale; - considerato che questa situazione era stata ampiamente prevista e denunciata proprio dal Presidente di Confagricoltura, che ricorda inoltre come sia possibile superare questa situazione solo realizzando un valido progetto pluriennale, stante la forte dipendenza dall esterno per varie sementi tipo il mais e la soia; - tenuto conto che il gruppo di Rifondazione Comunista ha presentato, già nel dicembre del 2000, una proposta di legge che fa divieto alla coltivazione degli OGM anche in via sperimentale, la cui discussione non è, a tutt oggi, ancora iniziata, il sottoscritto Consigliere regionale, interroga il Presidente della Giunta regionale per sapere: l. come ritenga di poter superare questa situazione di difficoltà, per evitare che la stessa si ripresenti negli anni futuri, in prossimità delle semine; 2. se non consideri ormai improrogabile la discussione della suddetta proposta di legge, al fine di valorizzare e difendere la produzione di qualità della nostra Regione. La parola all assessore Narduzzi. NARDUZZI, $VVHVVRUHDOO DJULFROWXUDDOOH IRUHVWHDOODJHVWLRQHIDXQLVWLFDHYHQDWRULD Si ricorda e si sottolinea che le competenze della Direzione regionale dell Agricoltura, che afferisce al mio Assessorato, esulano da quanto richiesto dall interrogante. A titolo collaborativo, comunque, e conoscitivo, si segnala che, in ambito nazionale, il settore sementiero è regolamentato dalla L. 1096/71 e successive modifiche ed integrazioni e dal DPR 1065/73 quale Regolamento di applicazione della norma predetta. Per quanto riguarda, in modo specifico, l introduzione di materiale geneticamente modificato, si precisa che con D.L. 24.4.2001, n. 212, sono state recepite le Direttive 98/95 CE e 98/96 concernenti la libera circolazione delle sementi nell ambito dell Unione Europea. In particolare l articolo 5, comma 8, del D.L. citato stabilisce, tra l altro, l obbligo di apposizione, sulla confezione, della dicitura contiene sementi derivate da varietà geneticamente modificate in misura inferiore all 1%. Con nota prot. n. 200 del 04/02/2002, il Ministero delle politiche agricole e forestali ha disposto l effettuazione di una serie di controlli sulle sementi di mais e soia al fine di accertare la presenza accidentale di O.G.M., individuando, tra i vari Enti, i Servizi fitosanitari regionali per il campionamento di analisi delle sementi provenienti da Paesi terzi. A questo proposito, si comunica che, con decreto 12.11.98, il dott. Adeodato Ortez, Direttore dell OMP di Pordenone, attualmente in quiescenza dal 01/09/2001, era stato nominato, con decreto del Ministero della Sanità, ispettore in materia di controlli sulle Biotecnologie. Ad ogni buon conto, in considerazione della prevalenza della legislazione comunitaria e nazionale, sembra che l autorità regionale non abbia alcun potere di interdizione nei confronti dei prodotti sementieri che non sono totalmente esenti da presenze accidentali di O.G.M. Per quanto riguarda le linee praticooperative, si segnala, comunque, che l ERSA, al fine di prevenire la diffusione di organismi

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 10-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 geneticamente modificati in Regione, nel caso della soia e del mais sta seguendo due strategie. La prima è volta a ridurre la dipendenza dall estero, per quanto riguarda l approvvigionamento del seme. Da qualche tempo, quindi, sono stati avviati specifici programmi di miglioramento genetico, con lo scopo di ottenere varietà particolarmente adatte alle locali condizioni di clima e terreno e in grado di soddisfare le esigenze degli agricoltori friulani in termini di qualità. I protocolli prevedono l esclusivo ricorso a metodi di selezione classici. La riproduzione del seme avviene sul territorio nazionale, avendo particolare cura di evitare contaminazioni accidentali. Nel caso, invece, della soia, sono già distribuite sul circuito commerciale quattro varietà, prodotte dall Ente. Complessivamente, la quantità di seme disponibile per la campagna 2002 è stata sufficiente a coprire una superficie di 5.000 ettari. Per il 2003, questo potenziale potrà essere agevolmente triplicato, fatta salva una risposta positiva da parte del mercato. Dal 2003, inoltre, sarà commercializzata una nuova varietà di soia, il cui decreto di riconoscimento è in corso di pubblicazione a cura del Ministero delle Politiche Agricole. Per quanto riguarda il mais, lo scorso anno è stata presentata la richiesta d iscrizione al Registro Nazionale delle Varietà per un primo ibrido nuovo; ad esso, si prevede, si affiancheranno altri due l anno prossimo. Pertanto, per questa specie, le prime sementi di varietà prodotte dall ERSA saranno in commercio nel 2004, al termine delle prove ufficiali. La seconda strategia si propone di verificare la presenza eventuale di OGM nelle sementi di mais e soia di provenienza estera, utilizzate dagli agricoltori del Friuli Venezia Giulia. Il progetto, che è iniziato nel 2001, prevede un azione di monitoraggio a campione, attuata mediante analisi biotecnologiche ed in collaborazione con l Istituto Superiore per la Sanità di Roma. Si comunica, infine, che la Giunta regionale sta valutando, ma in modo positivo, e sta approfondendo, in modo costruttivo, l opportunità di predisporre un progetto per la creazione di una macro Regione europea OGM Free, coinvolgendo in ciò anche Carinzia e Slovenia. Abbiamo già avuto una serie di incontri con esponenti della Carinzia con l idea di costituire questa macro Regione, OGM Free, e ci stiamo muovendo per potere, in tempi rapidi, per arrivare alla realizzazione di questo progetto. PRESIDENTE. La parola al Consigliere interrogante. ANTONAZ. Mi pare importante ciò che lei ha detto in coda, Assessore, ossia questo indirizzo che dovrebbe coinvolgere alcuni Stati o Regioni a noi vicini, per un area libera dagli OGM. Però, le rivolgevo una domanda precisa. Ossia, se ci fosse l intenzione di legiferare, come Regione a Statuto speciale Friuli Venezia Giulia, su un argomento così importante. Il nostro gruppo ha dato un contributo con una proposta di legge, sicuramente imperfetta ma che serviva proprio a stimolare altri gruppi o la Giunta a farsi carico della questione. Crediamo, infatti, che debba essere una competenza propria della nostra Regione quella di operare in modo accorto su un problema così delicato. Nella sua risposta mi sembrava di intravedere, anche se mancava ogni tipo di affermazione, un atteggiamento di cautela sull utilizzo degli organismi geneticamente modificati. Oggi non siamo in grado di capire quanto questi organismi possano aiutare l umanità o danneggiarla. E, quindi, fino a che questo non verrà provato, si dovrebbe evitare di usarli. Dunque, in poche parole, si può e si deve fare di più, perché queste sono questioni su cui

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 11-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 non è possibile aspettare altri o avere un atteggiamento di passività. Il cibo è una quotidianità e, quindi, richiede, da parte di chi amministra, un attenzione oltremodo particolare. Pertanto, spero che la risposta che lei mi ha dato possa servire a sensibilizzare di più e a fare in modo che si promuova una legge, partendo anche dalla nostra. Cominciamo a discuterla in Commissione e, magari, strada facendo, si può vedere di integrarla e di migliorarla. Credo che una legge, qualsiasi essa sia, per il Friuli Venezia Giulia dovrebbe, comunque, comportare la definizione, la possibilità di rendere visibile all acquirente il prodotto che contiene OGM. Questa è la conditio sine qua non. Se lo Stato italiano non è sufficientemente intelligente e furbo per farlo, nel Friuli Venezia Giulia ciò che viene venduto nei nostri negozi dovrebbe avere questa dichiarazione. Dopodiché, l acquirente dovrebbe essere libero di acquistare, se lo vuole, ma bisogna dare pure la possibilità, a chi non vuole mangiare organismi geneticamente modificati, di non farlo. Pertanto, più coraggio, Assessore. C è l estate: due o tre mesi e si può fare una proposta di legge e, poi, a settembre, la si manda avanti. PRESIDENTE. La parola all assessore Narduzzi. NARDUZZI, $VVHVVRUHDOO DJULFROWXUDDOOH IRUHVWH DOOD JHVWLRQH IDXQLVWLFD H YHQDWRULD C è una cosa che voglio aggiungere. Ringrazio il consigliere Antonaz e faccio mie le sue precisazioni, che condivido perfettamente. A questo punto, vedremo cosa si può fare dal punto di vista legislativo. Resta chiaro che, comunque, come dicevo prima nell interrogazione, ormai, in tema di agricoltura, purtroppo, le norme europee devono essere tenute, comunque, come riferimento. Purtroppo, ripeto, le tesi sostenute in Europa su questa questione non sono a nostro favore. Prima mi ero dimenticato di precisare che abbiamo scritto al Ministro Alemanno, come Assessorato, chiedendo di fare altrettanto agli altri Assessori all agricoltura delle Regioni italiane, per sostenere, all interno del Consiglio dei Ministri ed in tutte le sedi, la massima cautela nell utilizzo degli OGM in agricoltura, in Italia. Era emersa, a margine e non del convegno della FAO tenutosi, recentemente, a Roma, la prospettiva di un utilizzo di OGM per i Paesi in difficoltà dal punto di vista sanitario, agricolo ed alimentare. L utilizzo di queste biotecnologie sarebbe un doppio danno per quei Paesi. Da questo punto di vista, quindi, la posizione è assolutamente condivisa. PRESIDENTE. Do lettura dell interpellanza n. 793, del consigliere Brussa, data per illustrata, iscritta all ordine del giorno: Da diversi anni la Meteor di Ronchi dei Legionari è l azienda leader in Italia nella progettazione e realizzazione dei simulatori di volo; una leadership che la pone quale partner di rilievo a livello internazionale. Il settore in cui è impegnata l azienda è in grado di garantire uno sviluppo occupazionale e continuativo e di qualità per tutto l isontino (attualmente gli occupati sono circa 250; il fatturato nel 2001 è stato di circa 100 miliardi e il portafoglio ordini acquisiti è di circa 400 miliardi). Il piano aziendale di Finmeccanica (detentrice dell intero pacchetto azionario della Meteor) prevede, con il 31 marzo 2002, l accorpamento dell azienda ronchese in un altra società del gruppo, la Galileo Avionica. Tale accorpamento potrà avere benefici effetti se la nuova società deciderà di

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 12-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 valorizzare le peculiarità di Meteor, che sono una capacità progettuale avanzata e completa, un apparato produttivo pronto a rispondere alle esigenze del cliente, un service completo, una capacità di acquisizione, pur con risorse limitate, di nuovi contratti grazie all elevata efficacia/efficienza delle risorse, maturate internamente all azienda in tanti anni di formazione e conoscenza specifica ed una struttura aziendale dedicata alle risorse gestionali numericamente proporzionate alle esigenze, quindi adeguata ed industrialmente valida. L ingresso di Meteor in Galileo Avionica potrebbe invece determinare uno stop alla crescita dell unica industria aeronautica del Friuli Venezia Giulia se essa sarà considerata essenzialmente un serbatoio cui attingere carichi di lavoro per aree scoperte (attualmente Meteor con l 8% delle risorse fornisce circa il 30% del risultato operativo del gruppo). Se così fosse, si andrebbe contro logiche di collaborazione industriale tipiche di grandi entità produttive e dunque la centralizzazione dei servizi sarebbe realizzata al solo fine di accorpamento di attività, burocratizzando la necessaria dinamicità dello stabilimento ronchese. Ciò premesso, il sottoscritto Consigliere regionale interpella il Presidente della Giunta regionale per sapere: a. se sia a conoscenza del Piano di Finmeccanica; b. quali iniziative intenda assumere affinché questa operazione possa avvenire solo dopo che siano state definite le compatibilità progettuali, produttive, di acquisizione lavoro con le altre entità industriali della società e si siano definite, conseguentemente, le sinergie da sviluppare, puntando sulla Meteor e sulle sue attività come elemento industriale avanzato di Galileo Avionica nei settori di competenza; c. quali azioni intenda assumere, anche tramite l Assessorato competente, affinché una delle industrie più rappresentative del Friuli Venezia Giulia (capace di generare business in piena autonomia ed uno dei pochi stabilimenti regionali che garantisce occupazione qualificata e di alto livello tecnologico) non veda compromessa la propria presenza ed attività a Ronchi dei Legionari. La parola all assessore Dressi. DRESSI, $VVHVVRUH DOO LQGXVWULD DO FRPPHUFLR H DO WXULVPR In relazione all interpellanza in oggetto va, innanzitutto, sottolineato come la valenza dell insediamento industriale della Meteor di Ronchi dei Legionari sia, da sempre, stata oggetto della massima attenzione da parte dell amministrazione regionale, che ha sempre seguito l impresa, intervenendo anche nel momento della realizzazione del nuovo stabilimento. Dopo momenti anche difficili, pare che la Meteor abbia oggi ritrovato appieno il suo ruolo e la sua missione produttiva. L accorpamento con la Galileo Avionica, che è stato motivo di giustificate apprensioni da parte delle forze politiche, sindacali e dei lavoratori, è stato oggetto di un lungo e approfondito esame, che si è svolto subito dopo l apprendimento della notizia. Già qualche mese fa, nella sede in Provincia di Gorizia, su convocazione del Presidente, alla presenza delle forze politiche locali e delle rappresentanze sindacali, i rappresentanti della Meteor hanno illustrato la nuova configurazione del gruppo, con particolare riferimento per l insediamento di Ronchi, ai nuovi investimenti, occupazione, conservazione del marchio, assicurando che non c è crisi aziendale e confermando che l accorpamento, giustificato in una logica di gruppo, garantirà recupero di efficienza e raggiungimento di migliori risultati. La Giunta regionale, in collegamento con le organizzazioni sindacali e le forze politiche locali presterà ogni opportuna attenzione e

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 13-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 assumerà ogni iniziativa volta a valorizzare tale presenza industriale nel caso tali impegni fossero disattesi. PRESIDENTE. La parola al Consigliere interpellante. BRUSSA. Grazie, Presidente. Assessore, devo dire una cosa. Ho rinunciato ad illustrare l interpellanza perché il testo mi sembrava sufficiente per fornire sia a lei che agli uffici elementi di preoccupazione che nascevano da questo piano aziendale della Finmeccanica che, come lei sa, è la detentrice dell intero pacchetto azionario di Meteor, che prevedeva l accorpamento a far data al 31 marzo 2002 dell azienda Meteor. Mi pare che questo accorpamento, di cui, però, doveva essere lei il riferimento importante, non sia avvenuto e sia slittato proprio perché devono ancora essere chiariti i passaggi intermedi. Come ricordavo nella premessa dell interpellanza, i passaggi erano importanti perché, a seconda dell approccio che Finmeccanica e Galileo Avionica avessero avuto nei confronti dell azienda ronchese, questo avrebbe, almeno teoricamente, portato dei benefici. Oppure dei gravi limiti. Di queste cose, oltre alle sue parole, non trovo certezze. Nel senso che, certamente, lei mi dice che l amministrazione regionale seguirà passo passo le azioni che farà Finmeccanica. Però, al momento, mi pare di non aver sentito, dalla sua risposta, la disponibilità di Finmeccanica a valorizzare e a garantire la presenza tout court dell azienda a Ronchi. Quindi, Assessore, secondo me questa è una preoccupazione che lei dovrebbe avere visto che, giustamente, ha ricordato che, in passato, e, in particolare, per il nuovo stabilimento di Ronchi, c è stato un intervento importante della Regione. Pertanto, la salvaguardia di un azienda che dà occupazione e, in prospettiva, la può aumentare; che interviene in un settore che è leader in Italia, ossia quello dei teleguidati e dei tattici, e che garantisce uno sviluppo occupazionale di fronte a tante altre difficoltà di altre aziende mi pare che, forse, richiederebbe un attenzione maggiore di quella che lei ha espresso. Quindi, mi auguro che, al di là della formalità della sua risposta, da parte della Regione ci sia un attenzione che vada oltre quello che può essere un ruolo banale di un Assessore che, ogni tanto, viene informato su ciò che avviene, ma ci sia una costante presenza, proprio perché credo che salvaguardare questo patrimonio sia nell interesse di tutti. E, quindi, non solo di chi abita in quel territorio, bensì di tutti gli abitanti della Regione, che può vantare, tra i suoi fiori all occhiello, un azienda che è ancora florida e che, se fosse oggetto di accorpamento e di penalizzazione nelle professionalità e nelle capacità, perderebbe proprio questo punto di vista. Pertanto, mi dichiaro non soddisfatto della sua risposta, nel senso che la ritengo troppo limitata, rispetto alle preoccupazioni che ancora esistono, anche se è vero che, forse, la sollevazione sia politica che sindacale ha creato, sicuramente, un momento di attenzione maggiore da parte di Finmeccanica. Però, non è detto che questo debba continuare, perché basterebbe che venisse meno questa attenzione e, forse, Finmeccanica andrebbe avanti con il suo progetto. Quindi, mi riservo, eventualmente, Assessore, di ritornare su questo problema, se servirà, con un iniziativa più ampia. Grazie. PRESIDENTE. Si sono esaurite le possibilità di risposta per interrogazioni ed interpellanze, anche se ce ne sono ancora nell elenco dell iscrizione all ordine del giorno, poiché mancano gli assessori competenti.

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 14-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 'LVFXVVLRQHVXOODPR]LRQH 5LFKLHVWDGLUHJRODPHQWD]LRQHGHOO XVR PHGLFRGHOODFDQDSDLQGLDQDHGHLVXRL GHULYDWL!! PRESIDENTE. Passiamo, quindi, al punto n. 2 dell ordine del giorno, che prevede la discussione sulla mozione: <<Richiesta di regolamentazione dell uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati>> (98). Do lettura della mozione. Il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, premesso che: - nel nostro ordinamento è già previsto l utilizzo di diverse droghe per uso medico, tra cui merita particolare menzione quello della morfina; - il Senato ha approvato in via definitiva il 24.1.2001 il Ddl 49378 contenente le norme per agevolare l impiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore ; - in Canada, Gran Bretagna, Germania, Israele, Olanda, Stati Uniti e Australia sono state condotte ricerche sull utilizzo medico dei derivati della canapa indiana; - nel 1999 l International Narcotic Board delle Nazioni Unite ha incoraggiato le ricerche sull uso terapeutico della cannabis; - il governo canadese nel 1999 ha adottato un piano quinquennale per la produzione di canapa indiana per uso medico; - nel 1999 il Ministro tedesco della sanità si è espresso a favore dell utilizzo terapeutico dei derivati della canapa indiana; - il governo israeliano nel 1999 ha adottato le linee guida per l uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati; - in Gran Bretagna nell autunno del 98 la Commissione Scienza e Tecnologia della Camera dei Lords, basandosi sulle conclusioni di numerosi studi scientifici, si è schierata a favore della introduzione per scopi terapeutici della canapa indiana e dei suoi derivati; - il 5 novembre del 1998 gli elettori americani di Alaska, Arizona, Colorado, Nevada, Oregon e Washington, consultati con un referendum su questo tema, hanno approvato l uso terapeutico della marijuana per i malati di tumore e di AIDS; - la Commissione federale statunitense dell istituto di medicina della National Academy of Sciences di Washington nel 1999 ha chiesto l introduzione in campo medico del principio attivo della canapa indiana (THC); - nel 1999 un comitato della British Medical Association si è espresso a favore dell utilizzo terapeutico dei derivati della canapa indiana; ritenuto che: - la scelta di approvare l utilizzo terapeutico della canapa indiana non rientra nel confronto tra l approccio proibizionista e quello antiproibizionista sulle droghe; considerato che: - gli effetti collaterali più comuni e fastidiosi dei chemioterapici nella terapia neoplastica risultano essere il profondo senso di nausea e il vomito; - i farmaci utilizzati nella cura dell AIDS presentano frequentemente tra gli effetti collaterali un forte senso di nausea, che determina un aumentato rischio di inedia per i malati; - la canapa indiana e i suoi derivati presentano un importante effetto antiemetico; - l American Cancer Society ha finanziato negli ultimi mesi ricerche per determinare se un cerotto al THC (il principio attivo dei cannabinoidi) possa essere usato come metodo alternativo e più efficace, per offrire i benefici effetti dei cannabinoidi ai pazienti che soffrono di nausea, vomito e altri effetti collaterali

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 15-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 provocati dalla chemioterapia; - riviste scientifiche internazionali riferiscono che il 44% dei medici avrebbe consigliato ai propri pazienti di utilizzare i derivati della canapa indiana e pertanto, per procurarseli illegalmente, ai malati sarebbero state, e sono, inflitte inutilmente ulteriori pene e ansie; - gli effetti collaterali della canapa indiana e dei suoi derivati risultano essere poco rilevanti nel periodo immediatamente successivo all assunzione e scarsamente dimostrati nel lungo periodo, nonostante siano stati cercati da numerosi studi condotti dalle autorità federali statunitensi; - non è stata rilevata tolleranza farmacologia, ovvero per ottenere effetti analoghi nel tempo non è necessario incrementare la dose del farmaco, né presenza di sintomi d astinenza, se non in casi aneddotici; - la Commissione composta da dieci accademici esperti in sostanze psicoattive, incaricata dal Ministero della Sanità francese e presieduta da Bernard Pierre Roques, nel 1999 ha riconosciuto che la canapa indiana è meno dannosa per la salute umana di tabacco e alcool; considerato inoltre che: - diverse e autorevoli riviste scientifiche internazionali riportano studi sull efficacia della canapa indiana e dei suoi derivati nel ridurre la pressione intraoculare nella terapia del glaucoma e che sono in atto diverse sperimentazioni scientifiche per valutare l efficacia terapeutica per i cannabinoidi nella terapia della sclerosi multipla; - sono in corso diverse ricerche per stabilire l efficacia e la possibile utilizzazione dei cannabinoidi nella terapia dell asma bronchiale; - l alta densità di recettori cannabinoidi CB1 all interno dei gangli basali suggerisce un potenziale ruolo degli endocannabinoidi nel controllo del movimento volontario e nei disturbi del movimento correlati con i gangli basali, quali il morbo di Parkinson e che l aumento dei livelli dei cannabinoidi nel globus pallidus si associa con una riduzione dei movimenti in un modello sperimentale di Parkinson realizzato su cavie; - studi clinici riportati da autorevoli riviste scientifiche riferiscono dei benefici dall uso dei derivati della canapa indiana per pazienti affetti dalla sindrome di Gilles de la Tourette; - ricerche, condotte su modelli sperimentali con animali, hanno dimostrato che i cannabinoidi hanno efficacia terapeutica su cellule tumorali cerebrali; - durante il XIII Congresso della Società Italiana per lo Studio dell Arteriosclerosi, tenutosi dal 3 al 5 dicembre 99 all Università degli Studi di Milano, è emersa l ipotesi di un possibile utilizzo di derivati della canapa indiana per contribuire alla prevenzione dell arteriosclerosi; considerato infine che: - riviste scientifiche internazionali riferiscono casi clinici di epilessia ed emicrania che hanno beneficiato dell utilizzo dei derivati della canapa indiana, che secondo studi sperimentali potrebbero inoltre rappresentare un utile alternativa agli oppiacei nel trattamento dei dolori cronici; - Paul M. Hyman, portavoce della American Cancer Society di New York, nel corso del 2000 ha dichiarato: «Battersi contro questo uso medico della marijuana vuol dire combattere la stessa ricerca scientifica»; chiede al Governo e al Parlamento di regolamentare l uso medico della canapa indiana e dei suoi derivati; impegna il Presidente del Consiglio regionale e il Presidente della Regione a comunicare il

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 16-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 contenuto della presente mozione al Governo e al Parlamento nazionale. Prima di aprire la discussione, volevo segnalare i tempi a disposizione di ogni singolo gruppo: Forza Italia, ventitré minuti; Lega Nord, diciotto minuti; AN, tredici; CPR, cinque; DS, ventitré minuti; i Popolari Margherita, quattordici; l Ulivo, quattordici minuti; dodici minuti gli Autonomisti e dodici il gruppo Misto. Alla Giunta sono riservati quindici minuti. Per questa mozione non ci sono Relatori. La parola al consigliere Fontanelli, per l illustrazione della mozione n. 98. FONTANELLI. Presidente e colleghi, ogni mattina, negli ospedali di questa Regione, entrano decine e decine di persone per farsi curare per tumori. Ogni mattina viene somministrato loro un trattamento farmacologico, molto spesso efficace, che ha come conseguenza, però, quella di creare una reazione dell organismo, che si manifesta con forti nausee. Ogni mattina, queste persone vomitano. Ci sono dei farmaci antiemetici che riducono la nausea, ma non sono abbastanza efficaci. Al punto tale che ci sono persone che, dopo qualche mese, rinunciano alla chemioterapia perché non sono in grado di sopportare la nausea che questa determina. Ci sono sostanze derivate dalla canapa indiana, che possono essere prodotte a basso costo, che non hanno alcuna tossicità, che possono essere usate per ridurre o annullare la nausea determinata da questi prodotti farmaceutici. Allora, credo che questo Consiglio regionale, che ha già firmato, in modo molto trasversale, questa mozione per l uso terapeutico dei derivati della canapa, possa fare questo passo. Chiedendo che questi derivati, che possono alleviare il dolore e le sofferenze di molte persone, possano essere utilizzati dal sistema sanitario regionale, sperimentati ed utilizzati per quello che possono alleviare, ad esempio la fatica di farsi curare ogni giorno, per molte persone che, in questa Regione, sono state colpite da queste tremende malattie tumorali. Credo che la discussione della mozione potrebbe fermarsi qui, perché penso di aver detto abbastanza. Ci sono altre sperimentazioni in corso nel mondo sull uso terapeutico dei derivati della canapa indiana. Ci sono altre malattie, come l Alzheimer, che, sembra, possano beneficiare di alcune sostanze derivate. Ci sono articoli su tante riviste scientifiche che lo illustrano molto bene. Inoltre, evidentemente, vi è la necessità che, nell individuare nuovi farmaci per le malattie che, ogni giorno di più, affliggono la nostra popolazione, si proceda ad una ricerca scientifica che non sia vincolata da pregiudizi. Parlo di pregiudizi perché, evidentemente, la canapa indiana ed i suoi derivati sono, oggi, visti, da parte delle forze politiche e della popolazione, con pregiudizio, trattandosi di sostanze considerate stupefacenti. Non vorrei entrare nel secondo aspetto dell uso della canapa indiana, ossia del cosiddetto uso ludico, perché la mozione è definita nel chiedere la liberalizzazione dell uso a scopo sanitario, terapeutico dei prodotti della canapa indiana. Questo è ciò di cui stiamo discutendo oggi; questo è l obiettivo che dobbiamo porci perché, come ho detto all inizio del mio intervento, il problema fondamentale è dare una risposta di civiltà ai tanti nostri concittadini, come quelli che affrontano i day hospital per curare i tumori. PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. Ha chiesto di parlare il consigliere Puiatti. Ne ha facoltà. PUIATTI. Cosa vuol dire la mozione non ha Relatori? La mozione si illustra; qualcuno dei firmatari la deve illustrare. Credo che l abbia già fatto Fontanelli. Il fatto che ci siano tante firme non è una diminuzione. Dopodiché,

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 17-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 come stabilito, la discussione sulla mozione doveva iniziare alle ore 11. Visto che c è tanta precisione da parte di questa Presidenza PRESIDENTE. È iniziata alle 11 meno un minuto. PUIATTI. È iniziata prima delle 11. PRESIDENTE. Guardo quell orologio, consigliere Puiatti. PUIATTI. Sono arrivato alle PRESIDENTE. Guardando quell orologio lì, invece PUIATTI. Anche perché mi ha telefonato prima e mi ha detto: va beh, sospendiamo ed aspettiamo. Comunque, prima delle 11 ero qui. Detto questo, credo che si potrebbe dire che la mozione si illustra da sé, per chi l ha letta, nel senso che ha un ampia premessa di due pagine, in cui viene ricordata tutta una serie di questioni, sia giuridiche, che tecniche, che legislative, che scientifiche. Tanto per essere chiari, ed è bene ribadirlo, mi sono preso la briga di scrivere questa mozione o, meglio, di ricopiarla: è lo stesso testo che è già stato votato dalla Regione Lombardia, per prima, e, successivamente, da varie altre Regioni. Semplicemente, si chiede al Parlamento di fare in modo che i derivati dalla canapa indiana, con finalità, con uso, con destinazione terapeutica, siano regolamentati e accessibili. La mozione inizia ricordando che anche nel nostro Paese si usa la morfina, che è una droga, e la si usa per controllare il dolore. Il Ministro Veronesi aveva cercato di predisporre delle norme per favorire un utilizzo maggiore della morfina, perché nei nostri ospedali c è ancora una certa reticenza, difficoltà, c è la paura che un po di morfina in più faccia male. A uno che sta morendo, fa male dargli un po di morfina in più. E, quindi, deve tenersi il dolore. Non so se lo ha già detto Fontanelli, di cui ho sentito in parte l intervento, ma ci sono alcune cose certe e sicure, alcuni effetti che hanno i derivati della canapa in campo sanitario. Sostanzialmente, almeno i più noti ed i più importanti sono due: l effetto di controllo nei confronti della nausea e del vomito. Le persone che sono ammalate di tumore, che fanno chemioterapia, dopo il trattamento, per un giorno o due, non solo stanno male da un punto di vista generale, ma hanno un senso di nausea e di vomito continuo che dura per molto tempo. Ci sono dei farmaci a base di canapa o di suoi derivati che eliminano quasi del tutto questo tipo di sensazione. Un altro impiego ormai diffuso in tutto il mondo, per esempio, è il controllo delle persone che hanno problemi e che sono ammalate di glaucoma; diciamo che la canapa è la sostanza più efficace per il controllo del glaucoma. Almeno su queste due questioni c è un pacco di letteratura, di esperienze internazionali diffuse. Mi fermo qui. Ripeto, la mozione è copiata da una già votata. È pulita, disinfettata, tecnica e chiede esclusivamente che il Parlamento regoli e renda possibile, senza discussione, anche nel nostro Paese, come già si fa in moltissimi Paesi del mondo, la possibilità di utilizzo della canapa e, soprattutto, dei suoi derivati, per uso terapeutico. Credo e spero che un documento di questo tipo venga approvato da quest Aula con un significato che è esclusivamente politico, possibilmente con voto amplissimo, se non unanime. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Antonaz. Ne ha facoltà. ANTONAZ. Il discorso, ovviamente, non va ampliato, perché siamo di fronte ad una mozione precisa, già approvata in modo trasversale, con una larga maggioranza, dal Consiglio regionale della Lombardia. Mi risulta che sia in discussione in molti Consigli regionali, con lo stesso numero di firme. Quindi, con una possibilità di approvazione

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 18-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 generalizzata. Questa questione della canapa per uso medico può diventare una forma di legificazione dal basso, nel senso che non c è la volontà da parte del governo, del Ministro Sirchia, ma è evidente che se le Regioni si dotano di leggi proprie su questa questione, poi, il governo, dovrà prenderne atto. È singolare che questo succeda. Non è normale, perché, attorno alla questione della cannabis, dei cannabinoidi, ma, in generale, alla questione del dolore, ci sono degli atteggiamenti contraddittori nella scienza medica, nella cultura medica. Direi, però, più ancora nell opinione pubblica. Non nascondo che la mia parte politica è antiproibizionista e, quindi, non avrebbe alcun problema a legalizzare l uso della cannabis anche a fini non terapeutici, cioè a fini ludici. Non si tratta, però, di questo e, a maggior ragione, ci sembra grave il ritardo con cui il nostro Paese deve confrontarsi con la questione del lenimento del dolore e delle altre applicazioni terapeutiche dei derivati della cannabis. Quindi, non intendo spendere altre parole, se non, appunto, per invitare i colleghi ad un atto di maturità e di civiltà che apra la strada ad un rapporto meno demonizzante con questo problema e, più in generale, con il problema delle sostanze che provocano alterazioni allo stato di coscienza ma che non sono pericolose, sperando che serva per aprire la strada ad un atteggiamento meno proibizionista. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Dal Mas. Ne ha facoltà. DAL MAS. Signor Presidente, come tanti altri Consiglieri, ho dato il mio sostegno e la mia adesione a questa mozione, che è stata predisposta dal consigliere Puiatti successivamente all approvazione di una mozione di analogo contenuto della Regione Lombardia con un voto trasversale, come ha ricordato qualcuno. È vero, c è un dibattito, in Italia, così come nel mondo, su questi temi. Rileggendo la mozione, rilevo che si è usata un eccessiva cura nel dire che la scelta adesso voglio un po divertirmi di approvare l utilizzo terapeutico della canapa indiana non rientra nel confronto tra l approccio proibizionista e quello antiproibizionista sulle droghe. Si è usata un eccessiva cura, gentilezza e cortesia per questo Consiglio regionale, per le posizioni che, evidentemente, non tutti possono condividere. Qualcuno, probabilmente, avrà un po di fastidio nel sentir parlare di queste cose. Eccessiva cura perché non è proprio questo il punto. Se da questi derivati possiamo ottenere un vantaggio per chi soffre, penso che questa non sia una questione rispetto alla quale ci possano essere delle contrapposizioni o delle difficoltà di tipo ideologico. Sarebbe, veramente, un non senso. Per cui, Puiatti, sei stato anche troppo benevolo in questo, ricercando e ponendo questa sfumatura. Quindi, non si tratta di un dibattito sul proibizionismo e sull antiproibizionismo. Questa è un altra questione. Sei stato troppo diligente nel voler dire: comunque, guardate che non andiamo a decidere alcunché in tal senso. Perché, probabilmente, qualcuno avrebbe potuto pensare che introdurre questi principi potesse significare introdurre il principio della liberalizzazione dell uso delle droghe, che non c entra assolutamente nulla con questa mozione. Ovviamente, rispetto alla mozione, quest Aula ha posizioni molto diversificate, se non inconciliabili. Quindi, a scanso di equivoci, per non ripetere ciò che è stato detto e per la correttezza con la quale è stata illustrata questa mozione, ovviamente, il mio voto è favorevole. Così come mi auguro che sia favorevole da parte dell intero nostro gruppo, per una considerazione molto semplice. Ossia perché qualsiasi cosa possa favorire e

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 19-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 migliorare le condizioni di vita di chi soffre deve essere sperimentata, utilizzata e favorita. Ci auguriamo che il Parlamento faccia altrettanto. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Stefanoni. Ne ha facoltà. STEFANONI. Grazie, Presidente. Ho firmato la mozione n. 98 sull uso della canapa indiana e dei suoi derivati e, certamente, non ritirerò la mia firma. Anzi, intendo intervenire per sostenere la mozione, perché, a parte il fatto che la stessa è firmata da un gruppo notevole di Consiglieri regionali e, quindi, è una mozione di tipo trasversale, che esula dalle appartenenze politiche ed a maggioranze o minoranze, indubbiamente è una mozione che tiene conto di pregressi e di precedenti. Si parlava, prima, della Regione Lombardia, ma non solo. Altre Regioni si stanno muovendo in questa direzione. Tiene conto di ricerche scientifiche e di analisi che sono state fatte e di altre che sono in corso per stabilire l efficacia e la possibile utilizzazione dei cannabinoidi per varie terapie e varie malattie che pesano sull umanità. Credo che tutto quanto possa servire a lenire o, comunque, a migliorare la situazione e a tenerla sotto controllo, come in questo caso, vada assolutamente sostenuto. Per cui esprimo, ancora una volta, il mio parere favorevole. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Vio. Ne ha facoltà. VIO. Molto brevemente, signor Presidente, per annunciare la mia astensione su questa mozione. Mi dispiace, innanzitutto, perché si sarebbe dovuto avere un approccio con i singoli consiglieri diverso da quello che si è avuto. Credo che la morfina per uso terapeutico sia già utilizzata nel nostro Paese. Del resto, si dice anche nella mozione che il Senato della Repubblica, di recente, ha emanato delle norme per l impiego dei farmaci analgesici di questo tipo. Quindi, esiste già, credo, una sensibilità politica in questo senso, nel Parlamento, per dare una risposta normativa a quelli che sono problemi gravi e seri, relativi alla terapia del dolore, che ha tutta una sua filosofia tecnicoscientifica. Non ho quelle conoscenze tecnicoscientifiche né quelle certezze che alcuni colleghi, forse, hanno, per entrare nel merito di problematiche che, peraltro, riconosco molto gravi e difficili da affrontare. Gli aspetti che sono indicati nella mozione sono riassuntivi, ma non sono esaustivi del problema, che ha implicazioni molto più profonde. Né credo che l approccio, giustamente, debba essere quello di tipo ideologico, ovviamente. Il dolore non credo richieda un analisi di questo genere, anche se, nella mozione, contrariamente a quanto diceva il collega Dal Mas, ritengo che quella precisazione nel ritenuto che sia piuttosto quella che si definisce, normalmente, una excusatio non petita. Evidentemente, non è quello il problema relativo al tema che la mozione vuole affrontare. Rispetto le posizioni dei proponenti, ma ritengo anche di non votare contro, per rispetto a quanti possono aspettarsi delle soluzioni o, quanto meno, un approccio ai dolori e sentimenti propri e dei parenti di chi affronta dei mali terribili. Peraltro, mi asterrò, per le motivazioni che ho ricordato. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Dolcher. Ne ha facoltà. DOLCHER. Grazie, Presidente. Anch io sarò brevissima, per annunciare il mio voto favorevole a questa mozione, insieme con quello dei colleghi dei DS. Naturalmente, do una brevissima motivazione, che, credo, sia doverosa nel momento in cui il collega Vio, invece, si è espresso, poco fa, per l astensione. Ritengo che, su questa questione, sia importante fare distinzioni e sia importante sottolineare l uso

$WWLFRQVLOLDUL - (360) 20-5HJLRQH)ULXOL±9HQH]LD*LXOLD VIII LEGISLATURA SEDUTA DEL 26 GIUGNO 2002 medico della canapa indiana. Cioè l interesse che la comunità regionale, insieme con la comunità scientifica, attribuisce a questo rimedio per il dolore. Lo faccio a titolo personale, ovviamente, come credente. Non ho nessuna remora di ordine morale. Sarebbe assolutamente fuorviante immaginare che, su questi problemi, ci possano essere questo tipo di remore. Non perché, ovviamente, mi permetta di entrare in fatti di coscienza di chiunque, ma perché mi interessa rimarcare che su questo problema e con questo approccio, vi è la mia personale e convinta adesione. Grazie. PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il consigliere Ritossa. Ne ha facoltà. RITOSSA. Partirei dalle ultime affermazioni della collega Dolcher per dire, invece, che, da parte mia, c è un netto e pieno diniego sull uso della droga in linea di principio. Entro nel merito, invece, di questa mozione. Posso comprendere benissimo quale sia la strategia della terapia del dolore. Oggi come oggi, si sa benissimo che, per quanto riguarda la terapia del dolore per i malati terminali, non esiste addirittura nemmeno una struttura ospedaliera. Si sa che il tentativo è quello di lasciare il malato terminale a casa e, quindi, di somministrare le cure al proprio domicilio. Sappiamo benissimo, inoltre, qual è la riluttanza del medico di base, oppure di quello incaricato dell assistenza domiciliare, di fare determinati interventi e la difficoltà in alcuni ambiti territoriali. Questo è un dato oggettivo. Sappiamo benissimo che, in qualche caso, si trova personale infermieristico e medico che ha un abnegazione e una disponibilità quasi incredibili, però ciò non avviene in tutto il territorio regionale. Ha fatto bene il rappresentante dei Comunisti Italiani, laddove aveva sottolineato in modo particolare l effetto antiemetico di determinate sostanze che possono fare riferimento alla canapa indiana e, quindi, di questa possibilità. Ricordo ai colleghi che forse vi sta sfuggendo che chiedere al governo ed al Parlamento di regolamentare l uso della canapa indiana e dei suoi derivati diventa quasi ultroneo perché, signori miei, esiste già un protocollo che riguarda, naturalmente, tutte le sostanze narcotizzanti o presunte tali. Inoltre, dal punto di vista farmaceutico, esiste un protocollo ben definito sia a livello nazionale che internazionale per quanto riguarda le cosiddette piante officinali. Bene o male, la canapa indiana rientra nelle piante officinali che sono usate, evidentemente, anche terapia medica, sia di intervento diretto che indiretto. Allora, sostanzialmente, non più tardi di ieri, c è stata una determinata strategia a livello internazionale proprio per i malati terminali e la tipologia di sintesi con cui si andrà ad attaccare le forme tumorali. Avrete visto che uno degli effetti dirompenti delle terapie sui malati terminali, in modo particolare per coloro che sono affetti da tumori, è la debilitazione generale. Oggi come oggi, la ricerca scientifica è arrivata all alternativa dell attacco diretto alla cellula malata. Di conseguenza, abbiamo queste opportunità e queste scenari che si stanno aprendo a livello internazionale e potremmo arrivare, finalmente, non dico a debellare, ma quanto meno a ridurre il grosso dell intervento depauperante di colui che si ritrova in queste condizioni, laddove deve fare un intervento di questo genere. Allora, certamente, piena coscienza di quella che è la terapia del dolore. Ricordiamo che già esiste, e non c è la necessità di ricorrere a mozioni o quant altro, una regolamentazione; il principio che abbiamo enunciato è esplicito. Questa mi sembra, più che altro, una forzatura di carattere demagogico. Perché, guarda caso, tutti quanti hanno voluto