INCENTIVA L UTILIZZO DELLE TECNOLOGIE ALTERNATIVE (NO-DIG) E LA CREAZIONE DI UN CATASTO DELLE RETI DI SOTTOSERVIZI



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LA POLITICA DEL SOTTOSUOLO IN REGIONE LOMBARDIA INCENTIVA L UTILIZZO DELLE TECNOLOGIE ALTERNATIVE (NO-DIG) E LA CREAZIONE DI UN CATASTO DELLE RETI DI SOTTOSERVIZI

LA NORMATIVA REGIONALE DI RIFERIMENTO LA LEGGE REGIONALE n.7/2012 (Misure per la crescita, lo sviluppo e l occupazione) CAPO II DISCIPLINA COMUNALE DEL SOTTOSUOLO Art.41 (Regolamento per l uso del sottosuolo) Prevede, tra l altro: a) un utilizzo razionale del sottosuolo, b) la massimizzazione dell'uso delle infrastrutture esistenti, c) la riduzione degli interventi nelle sedi stradali e delle operazioni di scavo, ricorrendo prioritariamente alla tecnica della minitrincea, d) la promozione di modalità di posa innovative delle infrastrutture, e) il coordinamento ed il controllo degli interventi sul suolo stradale, f) la realizzazione di infrastrutture sotterranee tali da assicurare il tempestivo libero accesso agli impianti (art. 34, l.r. 26/2003 per l'alloggiamento dei servizi a rete), g) la promozione del catasto del sottosuolo, h) la restituzione cartografica digitale di tutte le realizzazioni infrastrutturali eseguite

LA NORMATIVA REGIONALE DI RIFERIMENTO REGOLAMENTO REGIONALE N. 6/2010 (Criteri guida per la redazione dei piani urbani generali dei servizi nel sottosuolo (pugss) e criteri per la mappatura e la georeferenziazione delle infrastrutture) Art.6 (Criteri generali per la pianificazione delle infrastrutture) Comma 8: è favorita l utilizzazione di tecniche e soluzioni di posa a basso impatto ambientale qualora possibile dal punto di vista tecnico Art.8 (Autorizzazioni) Comma 5: I Comuni possono prevedere tempi di autorizzazione ridotti per favorire l utilizzo di tecniche e soluzioni di posa a basso impatto ambientale

LA NORMATIVA REGIONALE DI RIFERIMENTO D.d.g. 19 LUGLIO 2011 n.6630 Indirizzi per l uso e la manomissione del sottosuolo Allegato 1- Indirizzi ai comuni e alle province lombardi per l uso e la manomissione del sottosuolo Art.4.3 (Interventi a basso impatto ambientale) l Amministrazione favorirà l impiego di tecniche di posa a basso impatto ambientale, al fine di ridurre i tempi di intervento e le dimensioni dell area occupata dal cantiere e di minimizzare i ripristini e il deterioramento della pavimentazione Allegato 3- Schema tipo di disciplinare di concessione Art.2.3 (Interventi con tecnologie a basso impatto ambientale) Al fine di ridurre i tempi di intervento è consentito, ove possibile, il riutilizzo di infrastrutture esistenti e/o dismesse e l impiego da parte degli operatori dei servizi a rete di tecniche di posa a basso impatto ambientale. La posa di nuove infrastrutture su strade e relative pertinenze sarà pertanto consentita, oltre che con tecniche tradizionali, anche con tecniche a basso impatto ambientale

IL CONTESTO NAZIONALE Direttiva Presidente del Consiglio dei Ministri 3 marzo 1999 Razionale sistemazione nel sottosuolo degli impianti tecnologici Art.4. Relativamente ai servizi interrati, qualora sussistano dubbi sulla effettiva localizzazione degli impianti tecnologici, deve essere valutata, di volta in volta, la possibilità di impiego di sistemi tecnici innovativi che consentano interventi nel sottosuolo senza l'effrazione della superficie, sia per la conoscenza di quanto sottostante (indagine geognostica), sia per la posa di cavi (perforazione orizzontale controllata).

IL CONTESTO NAZIONALE Gruppo di lavoro: infrastrutture e sicurezza Documento di posizionamento delle Regioni Bozza tecnica 4 giugno 2012 Propedeutica alle tipologie di azione è la disponibilità di un catasto delle infrastrutture nelle 2 componenti sottosuolo e distribuzione wireless - che le Regioni possono realizzare, in un quadro di regole e di standard comuni a livello nazionale, raccogliendo i dati disponibili presso gli Enti Locali e promuovendo la federazione dei sistemi informativi utilizzati per la loro gestione. Le Regioni sono a maggior ragione chiamate a svolgere una funzione sussidiaria in tal senso dalla competenza alla zonizzazione delle funzioni di gestione dei servizi ICT nei piccoli Comuni prevista, nelle materie costituzionalmente assegnate alle Regioni, dall art. 47ter del D.L. 5 / 2012 così come convertito dalla l. 4 aprile 2012 n. 35.

IL CONTESTO NAZIONALE Catasto nazionale federato Descrizione della norma Art.1 (Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture del sottosuolo) Comma 2: Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico viene istituito un comitato tecnico paritetico, i cui componenti sono nominati dalla Conferenza unificata di cui all'art. 8 d.lgs n. 281/98, al quale è demandato la definizione delle regole tecniche per la definizione del contenuto del Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture del sottosuolo, in termini di livello minimo di informazioni necessarie, modello descrittivo informatizzato di rappresentazione delle reti esistenti sul territorio, modalità di accesso, costi e ridefinizione dell iter di concessione delle autorizzazioni, nonché delle modalità di prima costituzione e di successivo aggiornamento dello stesso, per la formazione, la documentazione e lo scambio dei dati territoriali detenuti dalle singole amministrazioni competenti e dagli altri soggetti titolari o gestori di infrastrutture, nonché le regole per l'utilizzo dei dati stessi tra le pubbliche amministrazioni centrali e locali e gli altri soggetti titolari o gestori di infrastrutture presenti nel sottosuolo.

IL SERVIZIO IDRICO LOMBARDO Governance del servizio idrico Soppressione Autorità d Ambito Territoriale Ottimale (A.ATO) - legge 191/2009 Istituzione degli Uffici d ambito presso le Province (L.r. 21/2010) Riforma delle Province con riduzione funzioni amministrative di gestione (legge 214/2011) Il modello lombardo Separazione gestione delle reti da erogazione del servizio (L.r. 18/2006) Conferimento reti impianti a società di capitali a partecipazione pubblica Giudizio di incostituzionalità dell obbligo di separazione (sentenza n 307/2009) Costituzione società patrimoniali d ambito senza compiti di gestione per gli EE.LL. (L.r. 21/2010) Incostituzionalità (sentenza n 320/2011) della cessione della proprietà di reti e impianti Frammentazione della gestione: 131 operatori, 629 Comuni con una gestione in economia di almeno un segmento del servizio immobilismo in termini di investimenti e di politiche attive per la tutela dell acqua e manutenzione reti conseguenze sugli aspetti di qualità dell acqua procedure di infrazione comminate dall Unione Europea per il mancato recepimento di quanto previsto dalla Direttiva 271/91/CE sul trattamento delle acque reflue urbane

INVESTIMENTI SETTORE IDRICO REGIONE LOMBARDIA * APQ 2002 AZIONI FINANZIAMENTO STATO/REGIONE COFINANZIAMENTO AATO/GESTORI INVESTIMENTO COMPLESSIVO Ministero Collettamento Depurazione 44.698.286,72 30% 104.296.002,35 70% 148.994.289,07 Ministero Acquedotti 16.333.605,06 40% 24.500.407,59 60% 40.834.012,65 RL Collettamento Depurazione 75.991.948,37 30% 177.314.546,20 70% 253.306.494,57 RL Acquedotti 18.924.133,00 40% 28.386.199,50 60% 47.310.332,50 155.947.973,15 334.497.155,64 490.445.128,79 *escluso AATO città di Milano

ULTERIORI INVESTIMENTI PUBBLICI INFRASTRUTTURALI NEL SETTORE IDRICO FONTI AZIONI FINANZIAMENTO CDDPP DGR 34857/98 Collettamento Depurazione 202.284.463,00 CDDPP DGR 34857/98 Acquedotti 104.644.460,00 DOCUP 2000-2006 Collettamento Depurazione 11.610.882,00 DOCUP 2000-2006 Acquedotti 4.291.992,00 322.831.797,00 PIANIFICAZIONE D'AMBITO PREVISIONI 2010-2030/35 AATO ACQUEDOTTO DEPURAZIONE TOTALE 2.631.276.192,00 3.832.598.534,00 6.463.874.726,00

RETE ACQUEDOTTISTICA CITTÀ DI MILANO: DEGRADO 2400 km costituita da condotte di materiale metallico Acciaio 15% Ghisa grigia 65% Ghisa sferoidale 20%

ACQUA PRELEVATA AD USO POTABILE, ACQUA IMMESSA ED EROGATA DALLE RETI COMUNALI, DISPERSIONI DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE E DISPONIBILITA IDRICA PER USO CIVILE * Istat - rapporto annuale 2012 Acqua prelevata (m 3 ) Acqua immessa nelle reti di distribuzione m 3 (A) Acqua erogata dalle reti di distribuzione (B) m 3 litri pro capite al giorno Dispersioni della rete di distribuzione (A-B)/A) Disponibilità idrica regionale per uso civile (C) % m 3 pro capite litri al giorno Lombardia 1.451.578 1.407.879 1.111.341 314,14 21,1 1.430.260,1 404,28 % più bassa a livello nazionale *metropolitana milanese

RETE ACQUEDOTTISTICA CITTÀ DI MILANO: VETUSTA 22% > 70 anni 16% 50-70 anni 39% 30-50 anni 17% 10-30 anni 6% < 10 anni

PROSPETTIVE FUTURE DIMINUZIONE DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI COME TROVARE LE RISORSE? agire sulla tariffa interventi con tecnologie che consentano risparmi significativi rispetto allo sviluppo di nuove infrastrutture