CONFERENZA PUBBLICA NUOVE FRONTIERE PER LA PRODUZIONE E L UTILIZZO DELL ENERGIA

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Carbone 16% 17% 13% Gas naturale 28,5% 34% 51% Prodotti petroliferi 16% 9% 8% Frazione non rinnovabile dei rifiuti 3,5% 4% 3%

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Transcript:

CONFERENZA PUBBLICA NUOVE FRONTIERE PER LA PRODUZIONE E L UTILIZZO DELL ENERGIA ing. Giuliano Zuccoli Presidente di AEM SPA Sondrio, 9 dicembre 2005 1

Andamento della domanda di energia primaria nel mondo in Mtep dal 1971 ad oggi (fonte IEA) IL CONSUMO MONDIALE DI FONTI ENERGETICHE PRIMARIE È STIMATO PER IL 2005 PARI A CIRCA 12.000 MTEP (10.500 MTEP NEL 2003) RADDOPPIATA RISPETTO AL 1970. Come si può osservare nel grafico riferito agli anni compresi tra il 1971 ed il 2003: il consumo di carbone, pur aumentando in termini assoluti, è diminuito in termini percentuali; Il petrolio, che nel 1973 rappresentava quasi la metà dei consumi, ha diminuito gradualmente il suo peso percentuale, ma continua a rimanere la fonte primaria prevalente in termini assoluti e il suo consumo continua a crescere; Il consumo di gas è regolarmente cresciuto tanto in termini assoluti che percentuali. 2

Evoluzione della distribuzione dell energia primaria nel mondo in Mtep (fonte IEA) L ultimo decennio mostra una decisa espansione percentuale dei consumi asiatici. Nel 2003 il continente asiatico con la Cina ha rappresentato circa il 25% dell intera richiesta mondiale L espansione dei consumi asiatici è stata notevole sin dagli anni 70, ma solo negli ultimi anni ha raggiunto tassi mai registrati in altre aree: tra il 2000 e il 2003 il tasso di crescita medio annuo è stato del 7%. 3

Domanda di energia primaria nel mondo al 2003 (fonte IEA) I dati mostrano che: l Asia, comprendente la CINA, pesa per più del 50% come popolazione mondiale utilizzando circa il 25 % di energie primarie; i paesi industrializzati dell OCSE, che pesano per circa il 18% della popolazione mondiale, hanno richiesto circa il 50% di energia primaria EN. PRIMARIE procapite tep/a TOTALE MONDO 1,69 Africa 0,66 America Latina 1,07 Asia (no cina) 0,61 Cina 1,10 Europa non OCSE 1,87 MERICA Latina 6,9% POPOLAZIONE MONDIALE (ANNO 2003) Africa 13,6% Paesi OCSE 18,4% Medio oriente 2,8% Ex URSS 4,6% Europa non OCSE 0,9% ENERGIE PRIMARIE UTILIZZATE Mtep (DATI 2003) Asia (no cina) 11,6% Cina 13,5% America Latina 4,4% Africa 5,3% Paesi OCSE 51,0% Ex URSS 3,36 Medio oriente 2,52 Paesi OCSE 4,68 0 2 4 6 8 10 EN. PRIMARIE procapite tep/a SPAGNA 3,33 Asia (no cina) 32,2% Cina 20,7% Europa non OCSE 1,0% Ex URSS 9,1% Medio oriente 4,2% GERMANIA FRANCIA GIAPPONE 4,21 4,41 4,05 Esplodendo i dati aggregati per regioni del mondo, si osserva che tra i paesi dell OCSE l America del nord mostra un tasso di circa 8 tep/a procapite. In Europa alcuni paesi come Francia e Germania mostrano tassi vicini alla media OSCE (4,68 tep/a procapite), mentre Spagna ed Italia mostrano un tasso pari a circa 3 tep/a procapite. ITALIA 3,12 STATI UNITI 7,84 CANADA 8,24 0 2 4 6 8 10 4

Produzione di CO 2 nel mondo, dati anno 2003 (fonte IEA) CO2 PROCAPITE t/a PER REGIONI CO2 emessa [Mt/a] Africa 0,90 Paesi OCSE 12.794 52,9% Medio oriente 1.107 4,6% Ex URSS 2.285 9,5% Europa non OCSE 265 1,1% Cina 3.760 15,6% Asia (no cina) 2.342 9,7% America Latina 850 3,5% Africa 763 3,2% TOTALE MONDO 24.166 100% America Latina Asia (no cina) Cina Europa non OCSE Ex URSS Medio oriente Paesi OCSE 1,97 1,16 2,90 4,82 7,99 6,25 11,09 0 4 8 12 16 20 PER alcuni paesi CO2 emessa [Mt/a] % rispetto al mondo CO2 PROCAPITE t/a CANADA 553 2,2% SPAGNA 7,68 STATI UNITI 5729 22,9% ITALIA 453 1,8% GIAPPONE 1201 4,8% GERMANIA FRANCIA 6,33 10,35 FRANCIA 390 1,6% GIAPPONE 9,41 GERMANIA 854 3,5% SPAGNA 313 1,3% ITALIA 7,80 STATI UNITI 19,68 CANADA 17,49 0 4 8 12 16 20 5 5

Previsioni al 2030 L energia primaria oggi necessaria al fabbisogno mondiale per 6,5 miliardi di persone, pari a 12.000 Mtep/a, crescerà a 17.000 Mtep/a nel 2030 per 8 miliardi persone, con un incremento di circa il 50% (*). Di questo incremento, l 80% sarà coperto dai combustibili fossili, con relativo incremento della CO 2 immessa in atmosfera. (*)Rispetto ai dati del 2003 l incremento è pari al 60% 6

Previsioni al 2030 Tra i combustibili fossili, il petrolio rimarrà la maggior fonte energetica primaria, passando dagli attuali 85 milioni di barili/giorno a 115 milioni di barili/giorno, mentre il gas naturale aumenterà del 75% rispetto al 2003. Nei paesi OCSE l energia primaria media non varierà di molto, mentre nei paesi asiatici si prevede un raddoppio dei consumi di energia primaria. 7

Il sistema energetico mondiale Confronto dati globali di energia primaria DATI all anno 2003 Previsioni per l anno 2030 (aggregazione dati AEM) PER REGIONI Popolazione ( x 10 6 ) Energia primaria utilizzata [Mtep] En. primaria procapite [tep] popolazione Mtep tep/procapite incremento tep/procapite rispetto al 2003 Paesi OCSE 1.154 5.395 51,0% 4,68 1.269 5.876 4,63-0,9% Medio oriente 177 446 4,2% 2,52 315 1.200 3,81 11,9% Ex URSS 286 962 9,1% 3,36 66 226 3,42 44,8% Europa non OCSE 55 103 1,0% 1,87 212 569 2,68 5,9% Cina 1.295 1.426 13,5% 1,10 1.304 3.454 2,65 58,5% Asia (no cina) 2.018 1.224 11,6% 0,61 3.198 3.057 0,96 36,2% America Latina 432 464 4,4% 1,07 604 1.148 1,90 43,7% Africa 851 559 5,3% 0,66 1.232 1.397 1,13 41,8% TOTALE MONDO 6.268 10.579 100% 1,69 8.201 16.926 2,06 22,0% Incremento di energia primaria nel 2030 rispetto al 2003 = 60% 8

COME FRONTEGGIARE TALE SITUAZIONE La previsione che al 2030 ci sia un incremento medio procapite di consumi di energia primaria nel mondo del 22% sembra fin troppo prudenziale, e deriva dall assunzione di un sostanziale mantenimento dei consumi medi dei paesi dell OCSE e di un incremento di circa il 50% per i paesi in via di sviluppo delle aree quali ex-urss, Asia, Africa e America Latina. 9

COME FRONTEGGIARE TALE SITUAZIONE Se ai previsti incrementi di popolazione ed esigenza di energia primaria, si aggiunge la precaria stabilità politica dei paesi che detengono i maggiori giacimenti di risorse energetiche, diventa necessario porsi l interrogativo di come sarà possibile fronteggiare nel futuro una condizione già oggi notevolmente critica. 10

COME FRONTEGGIARE TALE SITUAZIONE É possibili cercare risposte attraverso tre principali strategie: 1. Aumento dell efficienza negli usi finali (riduzione degli sprechi); 2. diversificazione delle fonti energetiche (nucleare e H 2 ); 3. aumento dell efficienza nella produzione di energia (cicli combinati, cogenerazione e pompe di calore). ALCUNE GIÀ ATTUALI ALTRE DI MEDIO TERMINE 11

1. Aumento dell efficienza negli usi finali (riduzione degli sprechi) Sono noti ed attuali i risparmi di energia ottenibili con mirati interventi nel settore dell edilizia attraverso l isolamento termico degli edifici ed impianti di riscaldamento ad alta efficienza. Per i trasporti, oltre all adozione di sistemi di trazione ad alta efficienza già disponibili sul mercato, occorrerà anche potenziare il trasporto pubblico. Nell industria è possibile incrementare i recuperi di materia e di energia altrimenti dispersi. 12

2.- DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI energia nucleare Verosimilmente entro il 2030 non sarà disponibile la tecnologia basata sulla fusione nucleare, ma sono oggi già disponibili impianti a fissione basati su una evoluzione tecnologica dell attuale filiera di reattori che presentano un livello di sicurezza più elevato, per aggressioni esterne e per incidenti rilevanti al nocciolo del reattore, con contenimento totale del materiale radioattivo. Questa nuova filiera presenta inoltre una migliore efficienza nello sfruttamento del combustibile e una minor produzione di scorie. 13

CONFRONTO TRA IMPIANTI NUCLEARI ED ALTRE TECNOLOGIE - energia primaria utilizzata ed emissioni ottenibili a parità di energia prodotta - CONFRONTO EMISSIVO TRA DIVERSI CICLI PRODUTTIVI CONFRONTO EMISSIVO TRA DIVERSI CICLI PRODUTTIVI Potenza termica della centrale MW 1.000 CICLO A VAPORE LIMENTATO A OCD Energie annualmente prodotte GWh 6.000 CICLO A VAPORE ALIMENTATO A GN CICLO COMBINATO A GAS NATURALE Combustibile utilizzato CICLO COMBINATO A GAS NATURALE CICLO A VAPORE ALIMENTATO A GN CICLO A VAPORE ALIMENTATO A OCD NUCLEARE ksm3 ksm3 t t di U 235 1.137.190 1.645.933 1.385.607 0,69 NUCLEARE 0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 NUCLEARE CICLO COMBINATO A GAS NATURALE CICLO A VAPORE ALIMENTATO A GN CICLO A VAPORE ALIMENTATO A OCD CO2 kt/a 0 2.178 3.152 4.242 POLVERI t/a 0,0 0 0 801 CO t/a 0,0 952 1.532 1.602 SO2 t/a 0,0 0 0 6.407 NOx t/a 0,0 952 3.063 3.203 1 grammo di URANIO 235 in grado di sviluppare un energia pari a circa 2 tep 14

CONFRONTO TRA IMPIANTI NUCLEARI ED ALTRE TECNOLOGIE - energia primaria utilizzata ed emissioni ottenibili a parità di energia prodotta - In assenza di Incidenti rilevanti le centrali nucleari assicurano il controllo e il contenimento di tutte le scorie generate dal processo, rendendo possibile un impatto ambientale pressoché nullo: Non vengono emessi fumi in atmosfera; gli scarichi termici sono paragonabili agli altri impianti termoelettrici; localmente, leggero innalzamento del fondo della radioattività naturale INCIDENTI RILEVANTI Gli impianti nucleari di ultima generazione garantiscono un livello di sicurezza maggiore del passato. Sono provvisti di diversi sistemi atti a controllare le possibili fughe radioattive e a ridurre il rischio e l'effetto di eventuali incidenti o malfunzionamenti del reattore. Un sistema di contenimento impedisce che i prodotti di fissione si liberino nella biosfera circostanziando l eventuale incidente all interno di specifici perimetri della centrale. INNALZAMENTO DELLA RADIOATTIVITÀ È stato calcolato che un individuo assorbe circa 2,5 millisievert all'anno, causati dal fondo naturale di radiazione proveniente dall'atmosfera e dal suolo. Chi lavora all'interno di industrie nucleari assorbe in media 4,5 millisievert all'anno; questa stessa dose è valida anche per il personale degli aerei, costantemente esposto alla radioattività dei raggi cosmici. RIFIUTI NUCLEARI Lo stadio finale del combustibile nucleare esaurito è l'immagazzinamento a lungo termine. I combustibili esauriti sono prima stoccati in depositi temporanei, adeguatamente schermati e sorvegliati, vengono poi incapsulati in contenitori di acciaio e collocati in opportuni formazioni geologiche particolarmente stabili e naturalmente impermeabili all acqua. 15

2. - DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI idrogeno Anche se con contributo ancora incerto alle tecnologie appena illustrate, c è da ricordare l apporto da parte dell idrogeno, prodotto attraverso le fonti di energie rinnovabili o da superi di energia nucleare, utilizzando le più promettenti tecnologie di celle a combustibile, che presentano nella filiera ad alta temperatura rendimenti elettrici tra 60 e 70% ed efficienza complessiva prossima al 90%. 16

3.- AUMENTO DELL EFFICIENZA NELLA PRODUZIONE cicli combinati Nella produzione di energia elettrica, trasformando i vecchi cicli di produzione, è possibile ridurre i consumi di circa il 50%, adottando la tecnologia dei cicli combinati (η e 55 60%) trasformando gli attuali cicli a vapore (η e = 38 40%). Un esempio a noi vicino, tra i primi in Italia, la centrale di Cassano d Adda. 17

LA CENTRALE DI CASSANO D ADDA L ASSETTO ORIGINALE 420 MW η = 39% GR. 1 da 75 MW (1960) convenzionale a vapore Funzionamento a GN, OCD e gasolio Turbogas da 25 MW (1974) con GVR per il preriscaldamento dell acqua di alimento del gr.1 Funzionamento a GN e gasolio GR. 2 da 320 MW GR. 2 da 320 MW (1983) convenzionale a vapore Funzionamento a GN, OCD e gasolio 18

LA CENTRALE DI CASSANO D ADDA L ATTUALE ASSETTO 1000 MW η = 55% Ciclo combinato GR. 1/4 da 230 MW (TG gr.4 da 155 MW con TV gr.1 da 75 MW) Funzionamento a solo GN Ciclo Combinato GR. 2/5+6 da 760 MW (n 2 TG gr.5-6 da 2x250 MW con TV gr.2 da 270 MW) Funzionamento a solo GN 19

SCHEMA DI TURBOGAS IN CICLO COMBINATO 20

CENTRALE TERMOELETTRICA DI CASSANO D ADDA 21

3.- AUMENTO DELL EFFICIENZA NELLA PRODUZIONE sistemi a pompa di calore Altro esempio di utilizzo di tecnologie avanzate e di fonti rinnovabili, adottabile in diffuse realtà nel mondo, è la produzione congiunta di energia elettrica e termica (cogenerazione), con efficienza di circa il 90%, che associata a sistemi a pompe di calore, (prelevando da fonti rinnovabili) porta l efficienza complessiva del sistema a valori superiori al 150%. Tale tecnologia si adatta, anche per sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento, sfruttando fonti di energia rinnovabili, altrimenti disperse, come ad esempio l acqua di falda. 22

PROGETTO UNIFICATO A POMPA DI CALORE POTENZA DELL IMPIANTO MWe 5 MWe 10 MWt 30 MWt 15 MWt 90 USI DI CENTRALE MWe15 MWt 60 MWc 38 MWt 15 MWc 35 MWt 30 MWt 20 23