CONTRATTO DI SERVIZIO



Documenti analoghi
Settore Contenzioso Cultura Pubblica

CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

COMUNE DI SINNAI (PROVINCIA DI CAGLIARI)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

MODALITA DI ACCESSO E APPLICAZIONE DELL ISEE ALLE PRESTAZIONI DELL AREA DELLA NON AUTOSUFFICIENZA

AZIENDA SANITARIA LOCALE BI

Comune di Airuno REGOLAMENTO SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

CITTÀ DI POMEZIA Città Metropolitana di Roma Capitale

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI SCOPO E MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA. Realizzazione del Progetto:..

COMUNE DI CERVENO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, SUSSIDI E PER L'ATTRIBUZIONE DI VANTAGGI ECONOMICI.

Riferimenti normativi

Allegato A. Regione Marche Giunta Regionale DGR n del 5/10/2004. Obiettivo 3 FSE

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA

CONVENZIONE TRA IL CONSORZIO PER I SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI DEL MONREGALESE E LA COMUNITA MONTANA ALTO TANARO CEBANO MONREGALESE PER LA GESTIONE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

I.S.A. Interventi Socio-Assistenziali Convenzione fra i Comuni di Ghemme, Sizzano, Boca, Maggiora.

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

Allegato "A" alla delibera di Giunta Comunale n. 315 del 30/12/2005

Nell anno duemilacinque del mese di nel giorno, nella sede della Direzione Sicurezza Sociale del Comune di Firenze sono presenti i Signori:

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI ECONOMICI A SOSTEGNO DELLA MATERNITA E A FAMIGLIE ECONOMICAMENTE DISAGIATE CON MINORI

AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 8 Cagliari CONVENZIONE

CITTA DI PINEROLO DEL COMUNE DI PINEROLO, QUALE SOCIO FONDATORE, NELLA FONDAZIONE TEATRO NUOVO PER LA DANZA DI

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

L.R. 22/2010, art. 9, c. 19 B.U.R. 8/6/2011, n. 23. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 31 maggio 2011, n. 0128/Pres.

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile

COMUNE DI LAZZATE Provincia di Milano

ALLEGATO 1 TARIFFE DEI SERVIZI PUBBLICI DIVERSI A DOMANDA INDIVIDUALE IN VIGORE DAL 01/01/2010.

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE ANZIANI

CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente

REGOLAMENTO DETERMINAZIONE CRITERI CONTRIBUZIONE SPESE ALBERGHIERE A CARICO UTENTI OSPITI CENTRO SOCIO RIABILITATIVI PORTATORI DI HANDICAP

Allegato: Contratto di fornitura di servizi

Allegato alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.67 del 14/12/2015

ASSESSORATO ALLE POLITICHE SOCIALI

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

L anno 2015, il giorno del mese di negli Uffici del Comune di.., siti in..., TRA

DISTRETTO DI SESTO SAN GIOVANNI PIANO ZONALE DEI FINANZIAMENTI PER IL MANTENIMENTO E LO SVILUPPO DEI SERVIZI

UNITA OPERATIVA SERVIZI SOCIALI COMUNALI,SPORTELLO SOCIALE AL CITTADINO, SEGRETERIA AMMINISTRATIVA DI SETTORE DETERMINAZIONE

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO DEI CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE E DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI E SOCIOSANITARIE

CONTRATTO PER LA DEFINIZIONE DEI RAPPORTI GIURIDICI ED ECONOMICI PER

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

REGIONE VENETO - Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo del lavoro

PROVINCIA DI COMO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

COMUNE DI SASSUOLO (Provincia di Modena) REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI ASSISTENZA DOMICILIARE PER ANZIANI

Comune di Montemurlo

COMUNE DI RIVA DEL GARDA

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate

BOZZA. PATTI PARASOCIALI(rev.24/10) Tra. Il Comune di.., con sede in.., in persona di, a questo atto

COMUNE DI BIANCAVILLA Provincia di Catania

UFFICIO DI PIANO DELL AMBITO TERRITORIALE DI TIRANO

Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza

COMUNE DI SERRAMAZZONI

P R O V I N C I A D I NOVARA

Deliberazione n. 144 del 26 febbraio 2015

Regolamento di contabilità

DGR 399 DD LA GIUNTA REGIONALE

COMUNE DI POGGIO A CAIANO

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana ISSM RINALDO FRANCI DI SIENA

REGOLAMENTO DI ACCESSO A POSTI LETTO DI RSA AUTORIZZATI NON CONVENZIONATI CON L A.P.S.S.

- l art 3, della legge 11 ottobre 1990, n. 289 dispone che l indennità mensile di frequenza per i minori invalidi è

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD/ DEL 28/12/2012. Comune di Parma F1300 INTERVENTI A FAVORE DI ANZIANI E STRUTTURE RESIDENZIALI

PROVINCIA DI FROSINONE L. 328/2000. Comuni di:

Approvato con deliberazione di G.C. n.66 del Regolamento di Spazio Autismo. Nascita. Soggetti coinvolti

BANDO SPORTELLI PER L ASSISTENZA FAMILIARE IN RETE PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI A SPORTELLO

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL

REGOLAMENTO CONCERNENTE I CRITERI, LE MODALITA DI PROGRAMMAZIONE E DI INTERVENTO IN MATERIA DI TRASPORTO REFEZIONE SCOLASTICA

COMUNE DI TIVOLI (PROVINCIA DI ROMA)

IL COODRINATORE AVVISA

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA

PROTOCOLLO DI INTESA TRA COMUNE DI FUCECCHIO, LA SOCIETA DELLA SALUTE DI EMPOLI E L AZIENDA USL 11 DI EMPOLI PER L UTILIZZO DEL PROGRAMMA AS.TER.

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO Provincia di Treviso Determinazione del Dirigente del settore Servizi ai cittadini

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22.

COMUNE DI TONARA. Provincia di Nuoro SCUOLA CIVICA DI MUSICA DELLA MONTAGNA. dei COMUNI di: FONNI DESULO OROTELLI ORGOSOLO OLIENA - TONARA

Città di Pomezia Provincia di Roma REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL SUPERAMENTO DELL HANDICAP

SEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI COMITATI CONSULTIVI MISTI

COMUNE DI ROVIANO (Provincia di Roma) REGOLAMENTO PER LA COMPARTECIPAZIONE DEL COMUNE ALLA SPESA PER IL RICOVERO IN RSA DI PERSONE INDIGENTI

REGOLAMENTO PER L ACCOGLIMENTO DI ANZIANI E INABILI IN STRUTTURE RESIDENZIALI.

Deliberazione consigliare n.2/2010

REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISEE A SERVIZI EXTRASCOLASTICI DEL COMUNE DI MOLINELLA. Approvato con deliberazione di C.C. n. 79 del 27/09/2004;

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

Capitolo I Principi generali

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Fondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL

Comune di Lecco. DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE Numero 571 Data: SETTORE : POLITICHE SOCIALI E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

Transcript:

PREMESSO: CONTRATTO DI SERVIZIO ASPeF, Azienda Speciale Servizi alla persona e alla Famiglia, è stata istituita dal Comune di Mantova con delibera n 203 del Consiglio Comunale del 16 dicembre 1997. Essa è impresa sociale territoriale, con configurazione giuridica di Ente Pubblico Economico, secondo quanto statuito dall art. 114 del DLG 267/00, ed ha, pertanto, personalità giuridica ed autonomia imprenditoriale. Le tipologie d intervento dell azienda riguardano le seguenti aree 1. area salute 2. area integrazione sociale 3. area handicap 4. area domiciliarità 5. area residenziale semiresidenziale per anziani 6. area riabilitativa 7. area minori Il presente contratto di servizio ha lo scopo di disciplinare i rapporti tra Comune di Mantova e l A.S.P.eF. relativamente: - agli aspetti amministrativi connessi ai servizi trasferiti e successivamente alle modalità di integrazione e di accordo; - ai rapporti finanziari tra le parti. Il Comune di Mantova si impegna ad indicare ad A.S.P.eF., triennalmente, ed eventualmente aggiornare annualmente, i criteri per definire gli obiettivi e le priorità in materia di servizi sociali; sulla scorta di ciò verrà definito annualmente il budget da trasferire all Azienda. Tutto ciò premesso tra Comune di Mantova (cf 00189800204) rappresentato dal Dirigente del Settore Politiche Sociali dott. Ghidoni Ernesto nato a Mantova il 30 agosto 1956 e domiciliato per la carica in Via Roma 39, Mantova E ASPeF (cf 01837820206) rappresentato dal Direttore generale dott. Graziella Eugenia Ascari nata a Quistello (Mantova) il 19 ottobre 1959 e domiciliata per la carica in Piazzale Michelangelo 1, Mantova si conviene e si stipula quanto segue:

Articolo 1 Impegni tra le Parti in ordine alla gestione dei servizi Il Comune di Mantova si impegna a versare, a titolo di corrispettivo per i servizi finanziati sulla base di specifici budget presentati da A.S.P.eF. la cifra prevista nel Bilancio annuale di Previsione con le seguenti modalità: 1. Acconto del 35% entro il mese di Gennaio 2. Acconto del 35% entro il mese di giugno 3. Conguaglio alla fine dell anno a presentazione del rendiconto di spesa 4. Verifica ed eventuale ulteriore impegno di spesa relativamente a progetti straordinari previamente autorizzati dall Amministrazione Comunale entro il mese di settembre dell anno di riferimento. Le tariffe applicate per le rette sono stabilite annualmente dal Consiglio Comunale, su proposta del Consiglio di Amministrazione di ASPeF. A.S.P.eF. si impegna a produrre i Regolamenti e la Carta dei Servizi Aziendale, nei termini previsti dalla vigente normativa, previo confronto con la Dirigenza dei Settori del Comune di Mantova coinvolti nonché a predisporre ogni due anni il Bilancio di utilità sociale che sostituirà il rapporto qualità, previsto dall art.8 dello Statuto dell azienda. AREA SALUTE Farmacia Gramsci * Farmacia Due Pini L Azienda assume ogni rischio imprenditoriale, impegnandosi ad attuare le forme di gestione in ossequio ai principi di efficacia ed efficienza, tenuto conto che gli introiti degli esercizi concorrono al finanziamento degli altri servizi soci assistenziali e sanitari essenziali che ASPeF è tenuta a garantire. Tipologia di verifica: comparazione dati economici con esercizi in gestione pubblica. Il Comune di Mantova si impegna ad acquistare, a parità di condizioni di mercato, prodotti farmaceutici, presidi sanitari ed ogni altro bene in vendita presso gli esercizi commerciali di ASPeF ed ad iscrivere nel proprio Albo Fornitori le Farmacie Gramsci e Due Pini. AREA INTEGRAZIONE SOCIALE Dormitorio * Pensionato sociale Dormitorio (22 posti letto) L Azienda assume per quanto concerne il Dormitorio Pubblico ogni onere relativo all assistenza socio-educativa e di sorveglianza. Possono essere ammessi esclusivamente soggetti di sesso maschile, di età maggiore ai 18 anni:

Italiani, cittadini della Comunità Europea o di Paesi extra comunitari, non domiciliati nel Comune di Mantova Soggetti residenti nel Comune di Mantova o in altri Comuni dello Stato Italiano, in situazione di grave disagio socio-economico e/o sprovvisti di dimora fissa che chiedano temporaneo asilo direttamente o su segnalazione dell Assessorato ai Servizi sociali o delle Forze dell Ordine del Distretto di Mantova. Le richieste di accesso sono valutate e l ammissione è autorizzata dal Responsabile dell Area Integrazione Sociale di ASPeF. ASPeF si fa carico di soddisfare tutte le richieste provenenti dall Assessorato ai Servizi Sociali, ove queste non compromettano la capacità di assistenza socio educativa e di sorveglianza del Dormitorio, come da regolamento del servizio approvato dal Consiglio di Amministrazione dell azienda. ASPeF garantisce altresì per il periodo invernale l emergenza freddo, mettendo a disposizione posti letto di sollievo. ASPeF si fa carico della stipula con altri Enti locali di protocolli di intesa per l utilizzo del servizio, definendone le tariffe da praticare. L'A.S.P.eF. emetterà rendiconto mensile dettagliato circa le presenze degli aventi diritto ed i relativi costi. gestionale. Pensionato Sociale 20 posti letto L Azienda assume ogni rischio imprenditoriale, impegnandosi ad attuare le forme di gestione in ossequio ai principi di efficacia ed efficienza, nei termini definiti nel regolamento approvato dal consiglio di amministrazione. Nel caso il Comune di Mantova necessiti di prestazioni analoghe a quelle che fornisce il Pensionato Sociale per soggetti che non abbiano le caratteristiche previste dal Regolamento, si concorda la disponibilità di riserva di due posti da ubicare al piano terra (zona Dormitorio) previa definizione delle modalità di ingresso con il Responsabile dell Area Integrazione Sociale dell Azienda. L'A.S.P.eF, limitatamente alla fattispecie prevista al secondo capoverso del precedente punto, emetterà rendiconto mensile dettagliato circa le presenze degli aventi diritto ed i relativi costi. gestionale. AREA HANDICAP Comunità Alloggio Handicap ASPeF garantisce la disponibilità di n 6 posti letto in regime residenziale per portatori di handicap Gli accessi e le permanenze sono regolamentate dal protocollo di intesa con l ASL Provinciale. L Azienda assume ogni onere relativo all assistenza socio-educativa e sanitaria, ferma restando la quota di contribuzione al Servizio da parte dell ASL provinciale. Il Comune di Mantova non è caricato di alcun onere.

AREA DOMICILIARITA SAD anziani e portatori di handicap L Azienda assume per quanto concerne il Servizio di Assistenza Domiciliare ogni onere ed ogni responsabilità relativi all assistenza Socio-Assistenziale degli utenti del servizio, così come esplicitato nel progetto di riorganizzazione del servizio elaborato dall azienda stessa. Ogni richiesta di nuovo accesso deve pervenire al Servizio di Assistenza Domiciliare di ASPeF. La richiesta può essere formulata direttamente dai cittadini o dai loro famigliari, dalle Assistenti Sociali di Circoscrizione dell Assessorato ai Servizi Sociali, dal Distretto Sanitario di Mantova. L équipe del Servizio provvede alla visita domiciliare per l analisi del caso, cioè per l analisi dei bisogni socio assistenziali e sanitari dell utente, alla determinazione del carico assistenziale ed alla quantificazione dei relativi oneri. Il piano di assistenza individuale a domicilio deve indicare: Obiettivi dell intervento di assistenza domiciliare e tempi di realizzo Prestazioni da erogare, periodicità e modalità di erogazione Il costo del servizio a carico del cittadino che fruisce del servizio Modalità, tempi strumenti di verifica sul piano di assistenza individuale Contestualmente, deve essere data da parte di ASPeF comunicazione scritta all utente della disponibilità dei patronati (individuazione nominativa degli addetti e riferimenti telefonici e telematici) alla verifica sull applicazione ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente). Ogni progetto deve essere assoggettato a verifica almeno semestralmente.tale verifica, limitatamente ai casi parzialmente o totalmente a carico del Comune deve essere effettuata congiuntamente al settore Servizi Sociali. All unità costituita (SAD) compete la verifica e la segnalazione di interventi correttivi rispetto al piano assistenziale originario. Il costo del servizio è a carico dei cittadini che ne fruiscono secondo le tariffe a menù vigenti, salvo che la situazione economica del fruitore richieda l intervento in termini contributivi (totali o parziali) da parte del Comune di Mantova. Allo scopo, ASPeF deve inoltrare la pratica e il piano assistenziale individuale di ogni nuovo richiedente all Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Mantova per gli adempimenti relativi alla condivisione del progetto di intervento, all applicazione dell ISEE ed all eventuale assunzione dell impegno di spesa. ASPeF emetterà rendiconto mensile, con allegato l elenco degli utenti a carico del Comune di Mantova, unitamente al prospetto delle prestazioni erogate individualmente. gestionale.

AREA MINORI Centro di Aggregazione Giovanile * Servizio di assistenza a domicilio minori Centro di Aggregazione Giovanile Il centro di aggregazione dovrà coinvolgere al massimo 80 utenti suddivisi tra bambini dai 6 ai 10 anni, preadolescenti e adolescenti dagli 11 ai 20 anni. Ogni richiesta di nuovo accesso deve pervenire al Responsabile aziendale dell area minori di ASPeF. La richiesta può essere formulata direttamente dai cittadini o dai loro famigliari, dalle Assistenti Sociali di Circoscrizione dell Assessorato ai Servizi Sociali, dal Distretto Sanitario di Mantova. Il servizio deve essere garantito a tutti i richiedenti, fermo restando il tetto massimo previsto di 80 utenti, ed i tempi di apertura del Servizio devono tendere alla massima efficacia, evitando sovrapposizioni con altre unità di offerta formali o informali del territorio gestionale e secondo le presenze degli utenti. Modalità gestionali: L A.S.P.eF. si adopera costantemente : a rispettare i dettami regionali circa gli standard gestionali previsti nel Piano Socio- Assistenziale Regionale a dare stabilità di gestione al servizio con personale qualificato, promuovendo forme innovative volte allo sviluppo sociale del territorio. Servizio di assistenza a domicilio minori Nel corso dell anno 2001 l ASL ha dismesso la delega alla gestione del servizio di assistenza domiciliare per minori in situazioni di disagio. Alla luce della recente riforma socio sanitaria l ASL assume la propria funzione di strumento di programmazione e verifica per il finanziamento delle prestazioni socio sanitarie, non più erogatore di prestazioni. il Comune di Mantova ha affidato ad ASPeF la gestione del servizio. L assistenza domiciliare ai minori dovrà avere in carico dai 15 ai 25 utenti. Ogni richiesta di nuovo accesso deve pervenire al Servizio di Assistenza Domiciliare di ASPeF. La richiesta può essere formulata direttamente dai cittadini o dai loro famigliari, dalle Assistenti Sociali di Circoscrizione dell Assessorato ai Servizi Sociali, dall ASSI dell ASL Provinciale di Mantova. Il Responsabile dell Area Minori provvede alla visita domiciliare per l analisi del caso, cioè per l analisi dei bisogni socio- educativi dell utente, alla determinazione del carico assistenziale ed alla quantificazione dei relativi oneri. Per ciascun utente deve essere stilato il piano di assistenza socio-educativa individuale a domicilio, che deve indicare: Obiettivi dell intervento di assistenza domiciliare e tempi di realizzo Prestazioni da erogare, periodicità e modalità di erogazione Modalità, tempi strumenti di verifica sul piano di assistenza individuale Ogni progetto deve essere assoggettato a verifica congiunta ( ASPeF, settore Servizi Sociali e ASL) almeno semestralmente.

Al Responsabile di Area Aziendale, in collaborazione con l ASL di riferimento e l Assessorato ai servizi sociali, compete la verifica e la segnalazione di interventi correttivi rispetto al piano individuale originario. Il costo del servizio, per ciascun utente, è interamente a carico pro quota dell Ente Locale di residenza e dell ASL Provinciale. ASPeF emetterà rendiconto mensile, con allegato l elenco degli utenti a carico del Comune di Mantova e dell ASL Provinciale di Mantova, unitamente al prospetto delle prestazioni erogate individualmente. gestionale. AREA RESIDENZIALE SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI RSA Isabella D Este * Centro Diurno Integrato RSA Isabella D Este L azienda si impegna a garantire gli standard strutturali, organizzativi e tecnologici, minimi ed ulteriori, previsti dalla normativa statale e regionale, per il mantenimento dello status di struttura accreditata, e ne assume ogni relativa responsabilità. Fino al permanere dell attuale regolamentazione degli accessi in R.S.A., cui presiede l Unità di Valutazione Geriatrica dell ASSI dell ASL della Provincia di Mantova, ASPeF, in caso di ingresso di ospiti a parziale o totale carico del Comune di Mantova, deve dare immediata comunicazione all Assessorato ai Servizi Sociali, per la definizione del contributo dovuto dall utente e/o dai suoi familiari, che dovrà essere versato ad ASPeF in base ai vigenti criteri stabiliti dal Comune di Mantova. ASPeF si impegna a garantire la disponibilità di 1 posto letto per soggetti totalmente non autosufficienti, alla tariffa annua desunta dal regime in vigore, comprensivo del contributo sanitario, che rimarrà a disposizione dell Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Mantova per ricoveri d urgenza/emergenza. Di ciò l azienda dovrà dare opportuna comunicazione all ASL provinciale. Le tariffe applicate per le rette sono stabilite annualmente dal Consiglio Comunale su proposta del Consiglio di amministrazione di ASPeF. Al rendiconto mensile, che l ASPeF invierà al settore Servizi Sociali del Comune, dovrà essere allegato l elenco degli utenti a carico del comune di Mantova così da consentire a quest ultimo di assumere definitivamente gli oneri derivanti dall'impegno e di porre a proprio carico parte o tutte le rette di ricovero e/o frequenza. La spesa annua a carico dell amministrazione comunale non potrà superare i limiti previsti nel Bilancio di Previsione del Comune secondo il dettaglio stabilito dal piano esecutivo di gestione. Modalità gestionali: L A.S.P.eF. si adopera costantemente : a rispettare i dettami regionali circa gli standard gestionali previsti nel Piano Socio- Assistenziale Regionale ad applicare ai cittadini residenti le condizioni contributive stabilite dal Comune di Mantova.

Centro Diurno Integrato Andrea Bertolini L azienda si impegna a garantire gli standard strutturali, organizzativi e tecnologici, minimi ed ulteriori, previsti dalla normativa statale e regionale, per il mantenimento dello status di centro diurno integrato accreditato, e ne assume ogni relativa responsabilità. Le tariffe applicate per le rette sono stabilite annualmente dal Consiglio Comunale su proposta del Consiglio di amministrazione di ASPeF. Al rendiconto mensile, che l ASPeF invierà al settore Servizi Sociali del Comune, dovrà essere allegato l elenco dei fruitori che risulteranno in carico al Comune di Mantova così da consentire di assumere definitivamente gli oneri derivanti dall'impegno e di porre a proprio carico parte o tutte le rette di ricovero e/o frequenza. La spesa annua complessiva non potrà superare i limiti previsti nel Bilancio di Previsione del Comune secondo il dettaglio stabilito dal piano esecutivo di gestione. Modalità gestionali: L A.S.P.eF. si adopera costantemente : a rispettare i dettami regionali circa gli standard gestionali previsti nel Piano Socio- Assistenziale Regionale ad applicare ai cittadini residenti le condizioni contributive stabilite dal Comune di Mantova. AREA RIABILITATIVA Servizio Nuoto disabili La titolarità del servizio nuoto disabili è dell'asl (Provincia di Mantova) che lo gestisce in convenzione con l'a.s.p.ef. per gli aspetti sociali ed organizzativi e con il Comune di Mantova per quanto riguarda l'uso degli spazi presso la piscina comunale. Al rendiconto mensile, che l ASPeF invierà al settore Servizi Sociali del Comune, dovrà essere allegato l elenco dei fruitori che risulteranno in carico al Comune di Mantova così da consentire di assumere definitivamente gli oneri derivanti dall'impegno e di porre a proprio carico parte o tutte le rette di ricovero e/o frequenza. La spesa annua complessiva non potrà superare i limiti previsti nel Bilancio di Previsione del Comune secondo il dettaglio stabilito dal piano esecutivo di gestione. Articolo 2 Durata del Contratto Il presente Contratto di Servizio ha durata sino al 31 dicembre 2005. Le parti possono, di comune accordo, modificare, integrare, aggiornare parte o tutto il presente contratto di servizio, sia in base alle volontà delle parti sia a motivo della realizzazione di nuovi servizi o ampliamento o soppressione degli stessi o modifica di modalità di erogazione degli attuali, sia per opportunità e necessità derivanti dalla modifica di Leggi o Regolamenti.

Articolo 3 Controversie Tutte le controversie che dovessero sorgere a seguito dell applicazione del presente Contratto verranno risolte da un Collegio Arbitrale ai sensi dell art. 806 del c.p.p. composto da tre membri di cui uno nominato da ciascuna delle parti ed il terzo, con funzioni di Presidente, di comune accordo dai due arbitri già designati: in caso di disaccordo tra questi ultimi il terzo arbitro verrà designato dal Presidente del tribunale di Mantova entro 30 giorni dalla richiesta formulata indifferentemente da uno degli arbitri. Il Collegio Arbitrale opererà secondo la norma di procedura civile e deciderà secondo diritto. Articolo 4 Responsabilità generiche L A.S.P.eF. ha l obbligo di tenere indenne il Comune da qualsiasi pretesa a danno di terzi riconducibile alla gestione dei servizi oggetto del presente contratto ed è tenuta al risarcimento di eventuali danni ad esso derivassero in dipendenza o conseguenza dei servizi disciplinati dal presente atto. Parimenti, qualora per motivi attribuibili alla responsabilità del Comune di Mantova, l A.S.P.eF. dovesse subire eventuali danni, l azienda ha diritto ad ottenere dal medesimo il risarcimento degli stessi. Il Comune di Mantova si impegna altresì: - a sostenere e favorire l attività dell A.S.P.eF. attraverso il puntuale svolgimento delle pratiche amministrative ricadenti nelle sua competenza e titolarità; - a comunicare con congruo anticipo all A.S.P.eF. eventuali modifiche ai Regolamenti Comunali e o provvedimenti specifici che possano in qualsiasi modo influire sui servizi oggetto del presente contratto. - ad individuare nella figura del dirigente del Servizi Sociali l interlocutore per lo svolgimento delle attività ordinarie previste nel contratto. Articolo 5 Spese contrattuali e di registrazione Tutte le spese contrattuali inerenti e conseguenti al presente atto sono a carico del Comune di Mantova, compresa la registrazione da farsi in caso d uso. Il Direttore Generale ASPeF (Graziella Eugenia Ascari) Il Dirigente Settore Politiche Sociali ( Ernesto Ghidoni)