Portonovo (AN) 17 giugno 2014 Fondazione Giacomo Brodolini Istituto per la Ricerca Sociale
Destinatari effettivi e rendicontabili degli interventi rivolti all occupabilità conclusi nel 2012 cofinanziati dal FSE sull Asse II Occupabilità: in tutto 377 persone (l 87% circa dell universo di riferimento), di cui due terzi donne Diversamente dalle annualità precedenti, i destinatari sono coinvolti prevalentemente in percorsi di formazione finalizzata al reinserimento (il 48% del totale, soprattutto a MC e PU), nella formazione mediante voucher individuali (25,5%, quasi tutti ad AN) e nei tirocini (14,3%, soprattutto ad AN), molto meno nella formazione post obbligo e post diploma e nelle altre work experience, quindi con un forte ridimensionamento del peso delle borse di lavoro (5%) e di ricerca (3,7%) su cui le Amministrazioni Provinciali hanno molto investito negli anni precedenti Prevalenza di giovani (50% circa ha meno di 30 anni) e limitata presenza di over 45 (meno del 10%), livello di istruzione medio inferiore alle rilevazioni precedenti.
Formazione finalizzata al reinserimento lavorativo (N=181) Formazione post obbligo e post diploma (N=13) Incentivi alle persone per la formazione (N=96) Tasso di inserimento occupazionale lordo (A) per tipologia formativa Tasso di (re)inserimento in istruzione e formazione (B) Tasso di successo (C=A+B) 39.2% 2.2% 41.4% 38.5% - 38.5% 52.1% 1% 53.1% Borse di lavoro (N=19) 47.4% 5.3% 52.7% Borse di ricerca (N=14) 42.9% - 42.9% Tirocini (N=54) 42.6% - 42.6% per Organismo Intermedio AN (N=133) 51.1% 0.8% 51.9% AP (N=13) 23.1% - 23.1% FM (N=42) 47.6% 2.4% 50% MC (N=107) 31.8% 3.7% 35.5% PU (N=81) 48.1% - 48.1% Reg (N=1) - - - TOTALE (N=377) 43.5% 13.8% 45.1% 3
Occupato In cerca di prima occupazione Disoccupato Studente Inattivo diverso da studente Totale 43,5% 6,9% 47,7% 1,6%,3% F 42,4% 7,2% 49,2% 1,2% M 45,7% 6,3% 44,9% 2,4%,8% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% 4
100% 90% 0,5% 1,3% 2,8% 0,3% 1,6% 1,6% 80% 70% 45% 50% 52,8% 47,7% Inattivo diverso da studente 60% Studente 50% 40% 30% 20% 11% 2,7% 41,9% 46% 2,8% 6,9% 41,7% 43,5% Disoccupato In cerca di prima occupazione Occupato 10% 0% Fino a 29 30-44 45 e oltre Totale 5
Totale 43,5 6,9 47,7 1,60,3 Laurea 48,1 7,7 42,3 1,9 Occupato In cerca di prima occupazione Disoccupato Diploma 43,4 4,5 49,5 2 0,5 Studente Inattivo Inferiore al diploma 37,3 12 50,7 0% 20% 40% 60% 80% 100% 6
Bassa coerenza: circa 6 occupati su 10 giudicano il lavoro a 12 mesi non coerente con l attività formativa/la work experience svolta (quota nettamente superiore alle passate indagini Placement) Il 25,6% degli occupati ha un contratto a tempo indeterminato (quota, superiore rispetto alle rilevazioni precedenti) ma solo il 12,2% ha un lavoro standard (ovvero a tempo indeterminato e full time, in diminuzione rispetto alle precedenti indagini) Elevata diffusione del part time, prevalentemente involontario: il 48,2% degli occupati lavora a tempo parziale, con forti differenze di genere (61,3% delle donne vs 24,1% degli occupati maschi). Di questi, il 77,2% non ha scelto questo tempo di lavoro Poco meno di un terzo degli occupati che hanno svolto (e concluso) un esperienza on the job durante l attività fruita a 12 mesi dalla conclusione dell attività lavora ancora presso la stessa azienda/ente dove ha svolto lo stage/tirocinio/borsa (quota inferiore alle rilevazioni precedenti) Le caratteristiche del lavoro nel tempo: pressoché stabile la quota di lavoro autonomo (intorno al 7% a6e12mesiealmomentodellarilevazione)eillivello di coerenza dell occupazione; la stabilità dell impiego, invece, cresce dai 6 ai 12 mesi ma poi la crescita si arresta 7
Situazione del mercato del lavoro locale difficile: il tasso di inserimento occupazionale è pari al 38,2% dopo 6 mesi, al 43,5% dopo un anno ma si ferma al 42,7% al momento dell intervista Solo il 28% circa dei destinatari ha un occupazione in tutti i 3 intervalli temporali considerati (occupazione a 6 e 12 mesi e attuale), il 27% circa solo in alcuni periodi mentre il 45% non risulta occupato né a 6 né a 12 mesi dalla conclusione dell intervento, né al momento dell intervista Differenze in base al target: chi ha un istruzione terziaria (laurea) ha tassi di inserimento migliori in tutti e tre gli intervalli temporali (si inserisce prima e resta nel mercato del lavoro) Diversa evoluzione in base alla tipologia di intervento 8
attuale 12 mesi 6 mesi Totale Tirocini 31,5% 42,7% 43,5% 38,2% 42,6% 38,9% Borse di ricerca 42,9% 42,9% 50,0% Borse di lavoro 52,6% 47,4% 52,6% Incentivi alle persone per la formazione 43,8% 42,7% 52,1% Formazione post obbligo e post diploma 23,1% 30,8% 38,5% Formazione finalizzata al reinserimento lavorativo 44,8% 39,2% 34,8% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 9
M F 60 50 40 34,6 40 45,7 42,4 50,4 38,8 30 20 10 0 6 mesi 12 mesi attuale
Indagine 2009 Indagine 2010 Indagine 2011 Indagine 2012 Tasso di inserimento occupazionale lordo Tasso di inserimento occupazionale coerente % di contratti a tempo indeterminato sul totale degli occupati % di lavoro standard sul totale degli occupati 52% 57,3% 46,7% 43,5% 29,1% 27,9% 27,4% 13,8% 25,2% 19,9% 19,8% 25,6% 15,1% 12,8% 12,6% 12,2% Tasso di successo 60,4% 62,5% 51,1% 45,1% 11
Efficacia degli interventi in una prospettiva di riduzione del gap di genere: basso differenziale di genere nel tasso di inserimento occupazionale lordo. Effetto formazione : il gap di genere nel tasso di inserimento occupazionale aumenta (a svantaggio della componente femminile) man mano che ci si allontana dalla conclusione dell intervento Si conferma, senza rilevanti differenze di genere, il contributo di un livello di istruzione in partenza più elevato nel ridurre gli ostacoli all ingresso/reingresso nel mondo del lavoro e alla permanenza in esso A differenza che nelle precedenti Indagini Placement, gli esiti occupazionali migliori riguardano la fascia di età dei giovani adulti (30-44 anni), coerentemente con le attuale barriere all inserimento lavorativo per i più giovani e delle persistenti difficoltà per i più maturi
I risultati occupazionali riflettono sia le differenti condizioni di contesto socio-economico provinciali (migliori ad Ancona e Pesaro Urbino, peggiori ad Ascoli Piceno e a Macerata), sia gli effetti delle scelte programmate - e fattivamente operate - dagli Organismi Intermedi in materia di formazione e politiche attive del lavoro, finanziando interventi caratterizzati (o meno) da una esperienza in azienda e rivolti a target più o meno deboli sul mercato del lavoro, con esiti diversi in termini di possibilità di inserimento nel mondo del lavoro dei destinatari degli interventi: per l annualità di riferimento Pesaro ha attivato soprattutto azioni formative per il reinserimento lavorativo, Ancona ha invece investito prevalentemente nei voucher formativi e, in minor misura, nei tirocini, Macerata ha concentrato i propri interventi interamente sui corsi finalizzati al reinserimento lavorativo, ecc.
Risultato occupazionale inferiore rispetto a quello rilevato nelle precedenti indagini Placement: diminuiscono il tasso di inserimento occupazionale e il tasso di successo, mentre cresce la quota di soggetti in cerca di lavoro. Il lavoro è leggermente più stabile ma molto meno coerente con la formazione rispetto al passato. Da cosa dipende questo trend? Peggioramento complessivo del mercato del lavoro regionale Maggiore presenza di tipologie di intervento diverse rispetto agli anni passati (poche borse di ricerca e di lavoro a diretto contatto con imprese/enti, molta formazione finalizzata al reinserimento di soggetti espulsi dal mercato del lavoro, con esperienze on the job più limitate nel tempo, ove presenti) Diverse caratteristiche dei destinatari target (in particolare, livello medio di istruzione al momento dell iscrizione agli interventi inferiori a quello registrato nelle precedenti indagini)