Il Dirigente del Servizio Tutela e Valutazioni Ambientali



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Determinazione del Dirigente del Servizio Tutela e Valutazioni Ambientali N. 5 5487/2015 OGGETTO: Progetto: Richiesta di modifica sostanziale dell autorizzazione ex art. 208 del D.Lgs. 152/2006 n. 230-365281/2006 del 19/10/2006 a seguito dell inserimento di codici CER pericolosi sottoposti all attività di recupero R8, dello svolgimento dell attività di recupero R4 su cavi elettrici e materiale elettronico (schede elettroniche) mediante mulino di macinazione di nuova installazione e lo svolgimento dell attività di recupero R4 con smontaggio e disassemblaggio manuale di apparecchiature elettriche ed elettroniche Comune: Ciriè Proponente: INVEMET s.r.l. Procedura: Fase di Verifica ex. art. 10 L.R. n. 40 del 14/12/1998 e s.m.i. Esclusione dalla fase di Valutazione di Impatto Ambientale Il Dirigente del Premesso che: - in data 10/12/2014 la società INVEMET s.r.l. (di seguito denominata INVEMET) - con sede legale in Torino, Via Carlo Alberto n.6 Partita IVA 08237150019 - ha presentato domanda di avvio della fase di verifica della procedura di VIA, ai sensi dell'art. 4, comma 4 della legge regionale 14 dicembre 1998, n. 40 e s.m.i. "Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione", relativamente al progetto di Richiesta di modifica sostanziale dell autorizzazione ex art. 208 del D.Lgs. 152/2006 n. 230-365281/2006 del 19/10/2006 a seguito dell inserimento di codici CER pericolosi sottoposti all attività di recupero R8, dello svolgimento dell attività di recupero R4 su cavi elettrici e materiale elettronico (schede elettroniche) mediante mulino di macinazione di nuova installazione e lo svolgimento dell attività di recupero R4 con smontaggio e disassemblaggio manuale di apparecchiature elettriche ed elettroniche., in quanto rientrante nelle seguenti categorie progettuali dell allegato B2 della L.R. 40/98 e s.m.i.: n. 32 ter Impianti di recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessiva superiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ;

n. 32 bis Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti pericolosi, mediante operazioni di cui all'allegato B, lettere D2, D8 e da D13 a D15, ed all'allegato C, lettere da R2 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ; - in data 18/12/2014 è stata pubblicata sul sito WEB della Provincia di Torino (ora sostituita dalla Città Metropolitana di Torino ai sensi della L. 56/2014) la documentazione progettuale relativa al progetto in oggetto e l'avviso al pubblico recante l'avvio del procedimento e l'individuazione del responsabile del procedimento; - il progetto è rimasto a disposizione per la consultazione da parte del pubblico per 45 giorni e su di esso non sono pervenute osservazioni; - con nota prot. n. 14092 del 29/01/2015 è stato richiesto ai soggetti individuati ai sensi dell art. 9 della l.r. 40/98 e s.m.i. di fornire pareri ed eventuali osservazioni utili ai fini dell istruttoria tecnica relativa al progetto in oggetto, ricordando che qualora non si fossero ricevute segnalazioni entro tale data si sarebbe dato per acquisito l assenso di tali soggetti all esclusione dalla fase di Valutazione di Impatto Ambientale prevista dall art.12 della l.r. 40/98 e s.m.i.; Rilevato che: Localizzazione e stato di fatto - l area oggetto dell intervento è localizzata nel Comune di Ciriè in Via Raimondo Franchetti n. 29; - la Società INVEMET è autorizzata al recupero (operazioni R13 ed R8 di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9, della parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) di catalizzatori esausti (codice CER 160801) con autorizzazione ordinaria ex art. 208 del D.Lgs. 152/2006 n. 230-365281/2006 del 19/10/2006 e s.m.i. per una capacità massima di deposito di 250 t ed una movimentazione annua di 5.000 t; - la ditta è inoltre iscritta al Registro delle Imprese che effettuano operazioni di recupero rifiuti non pericolosi in procedura semplificata ai sensi dell art. 216 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. e del DM 05/02/1998 e s.m.i. in sesta classe d iscrizione (movimentazione inferiore a 3.000 t/anno) di cui al DM 390/98 con il numero 103/2013 relativamente alle seguenti tipologie: TIPOLOGIA DI RIFIUTO All. 1 del D.M. 5/2/98 e s.m.i. Attività di Recupero autorizzata Q.tà massima stoccabile autorizzata (t) Q.tà movimentata autorizzata (t/a) 5.1: parti di autoveicoli, di veicoli a motore, di rimorchi e simili, risultanti da operazioni di messa in sicurezza privati di pneumatici e R13 30 1.000 delle componenti plastiche recuperabili 5.8: spezzoni di cavo di rame ricoperto R13 30 900 5.16: apparati, apparecchi elettrici, R13 590 elettrotecnici ed elettronici; rottami elettrici 50 ed elettronici contenenti e non metalli R4 200 preziosi - tutte le operazioni gestione rifiuti sono svolte al coperto sotto capannone;

Stato di progetto - in sintesi il progetto presentato prevede: inserimento dei codici CER relativi ai catalizzatori pericolosi da sottoporre all attività di recupero R8 ; svolgimento dell attività di recupero R4 su cavi elettrici e materiale elettronico (schede elettroniche) mediante mulino di macinazione di nuova installazione; svolgimento dell attività di recupero R4 con smontaggio e disassemblaggio manuale di apparecchiature elettriche ed elettroniche; inserimento dei codici CER pericolosi relativi ai RAEE da sottoporre ad attività di messa in riserva R13 ; ampliamento della superficie autorizzata con la realizzazione di una tettoia di circa 256 mq; - la conformazione finale dello stabilimento (codici CER, operazioni di recupero svolte e potenzialità) si riassumono nella seguente tabella riepilogativa: Codice Descrizione Q.tà massima istantanea (t) Q.tà movimentata (t/a) Attività di recupero 160801 Catalizzatori esauriti contenenti oro, argento, renio, rodio, palladio, iodio e platino (tranne 160807) 160802* Catalizzatori esauriti contenenti metalli di trasizione pericolosi o composti di metalli di transizione pericolosi 160807* Catalizzatori esauriti contaminati da sostanze pericolose Altri rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti 191211* contenenti sostanze pericolose (conferimento di monolita da altro impianto di trattamento rifiuti ) 191212 Altri rifiuti c/o monolita ritirato da altro impianto di trattamentorifiuti (apertura del catalizzatore ) 250 5.000 R13/R8 100 2.000 R13/R8 130 2.500 R13/R8 170401 Cavi, diversi da 170410 160118 Metalli non ferrosi cavi prov automobilistica 160122 Cavi elettrici prov automobilistica 191199 Cavi elettrici 50 5.000 R13/R4 160214 Apparecchiature fuori uso diverse da 160209 e 1602013 160216 Comp. Rimosse da apparecchiature fuori uso 200136 Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso 170407 Metalli misti Apparecchiature fuori uso da demolizioni 160122 Materiale eletrico/elettronico da autodemoliz es centraline /morini avviamento ecc. 160199 Materiale eletrico/elettronico da autodemoliz es centraline/ motorini avviamento ecc 160118 Metalli non ferrosi c/o Materiale eletrico/elettronico da autodemoliz es centraline/ motorini avviamento ecc 191203 Metalli non ferrosi c/o Materiale eletrico/elettronico da trattamento dei rifiuti 191212 Altri rifiuti c/o Materiale eletrico /elettronico da trattamento dei rifiuti 70 7.000 R13/R4

160211* Apparecchiauture fuori uso contenenti clorofluorocarburi HCFC e HFC. 160213* Apparecchiature fuori uso contenenti comp pericolose diverse da 160209 e 160212. 200135* Apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso diverse da 200121 e 020123 contenenti comp pericolose 70 1.200 R13 Considerato che: Nel corso dell'istruttoria sono pervenute le seguenti note: - nota dell ASL TO4 prot. n. 12727 del 09/02/2015; L'istruttoria tecnica condotta ha evidenziato, relativamente al progetto proposto, quanto di seguito elencato: 1. dal punto di vista amministrativo/autorizzativo - la proposta progettuale si configura come modifica sostanziale dell autorizzazione ordinaria ex art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. attualmente in essere; - si ricorda che ai sensi del comma 6 dell art. 208 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. L'approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali, costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori ; - con il rilascio dell autorizzazione ordinaria vi sarà la contestuale cancellazione dell iscrizione ex art. 216 del D.Lgs 152/2006 e s.m.i. attualmente in essere; 2. dal punto di vista della pianificazione territoriale: Pianificazione Comunale - il P.R.G.C. vigente del Comune di Ciriè individua l area oggetto dell intervento come Ir Area di riordino industriale ; 3. dal punto di vista progettuale - per svolgere l attività di recupero R8 sui catalizzatori pericolosi l azienda utilizzerà i medesimi impianti già utilizzati per svolgere l attività di R8 sui catalizzatori non pericolosi; - per svolgere l attività di recupero R4 sui cavi elettrici e sul materiale elettronico (schede elettroniche) l azienda utilizzerà un mulino di macinazione di nuova installazione prodotto dalla ditta Guidetti Srl dotato di relativo impianto di aspirazione e abbattimento polveri; - per quanto concerne lo svolgimento dell operazione di recupero R4 sulle apparecchiature elettriche ed elettroniche, l azienda continuerà a svolgere le operazioni di smontaggio e disassemblaggio manuale delle apparecchiature elettriche per la separazione dei componenti tramite utensileria manuale varia ed utensili elettrici portatili, come già autorizzato in procedura semplificata ex art. 216 del D.Lgs. 152/2006; - è stato dato atto di una potenziale corretta gestione dell impianto ma sono in ogni caso necessarie alcune valutazioni di carattere gestionale in riferimento alla normativa tecnica di

settore; - occorre dare evidenza degli adempimenti specifici relativi alla gestione dei RAEE di cui al D. Lgs 49/2014 Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ; - nello stesso modo occorre esplicitare l'ottemperanza ai criteri del D. Lgs 209/03 Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso in quanto anche gestori di vetture già bonificate; - occorre definire la posizione dell azienda nei confronti della normativa antincendio di competenza dei Vigili del Fuoco; 4. dal punto di vista ambientale Gestione reflui ed acque meteoriche - le attività svolte non comporteranno la generazione di scarichi in pubblica fognatura di acque tecnologiche di processo; - tutte le attività gestione rifiuti sono e saranno svolte esclusivamente al coperto sotto capannone; - come da Regolamento regionale 1/R 2006 Disciplina delle acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio di aree esterne (Legge regionale 29 dicembre 2000, n. 61) non vi è la presenza di superfici scolanti tali da dover comportare un trattamento delle acque meteoriche di dilavamento; - si rammenta, ai sensi dell art. 3 comma 1 del citato regolamento che le immissioni in acque superficiali o sul suolo delle acque meteoriche di dilavamento effettuate tramite condotte separate provenienti dalle superfici impermeabilizzate non scolanti e dai pluviali sono sottoposte, prima del loro recapito nel corpo ricettore, ai trattamenti previsti dai regolamenti edilizi comunali sulla base di specifiche direttive adottate dalla Giunta regionale; Emissioni in atmosfera - per quanto concerne l attività di apertura meccanizzata dei catalizzatori, le macchine sono dotate di impianto di aspirazione ed abbattimento polveri a ciclo chiuso; - per quanto concerne l attività di macinazione dei cavi elettrici e premacinazione delle schede elettroniche, a servizio del mulino di macinazione è presente un impianto di aspirazione ed abbattimento delle polveri prodotte all interno delle camere di macinazione durante il funzionamento del mulino; - l impianto di abbattimento polveri è costituito da un filtro a maniche e presenta un unico punto di emissione in atmosfera; - a progetto si dichiara che Sarà cura dell azienda effettuare le manutenzioni e i controlli periodici sull impianto di abbattimento previsti dal costruttore. Sarà inoltre attivato presso il sito produttivo il registro delle manutenzioni periodiche del filtro a maniche. Nel caso si verifichi un guasto all impianto di aspirazione ed abbattimento delle polveri che possa determinare un aumento delle emissioni in atmosfera, l azienda provvederà immediatamente alla sospensione dell attività di macinazione con spegnimento degli impianti fino alla riparazione del guasto ;

- in ogni caso si ritiene che, in sede di autorizzazione del progetto, il proponente dovrà fornire una relazione tecnica che descriva nel dettaglio le operazioni che intende svolgere, gli impianti impiegati, i loro dimensionamenti in relazione alla quantità di rifiuto che si prevede di trattare ed alle portate d aria aspirate. Per la stesura della relazione fare riferimento con quanto previsto dal modello Mod.Em 2.0, approvato con D.D. n. 181-47944/2010 del 27/12/2010, e scaricabile dal sito internet della Città Metopolitana di Torino all indirizzo: http://www.provincia.torino.it/ambiente/modulistica/index; - porre in atto tutti gli accorgimenti progettuali e gestionali al fine dell ottimizzazione del contenimento delle emissioni diffuse; Rumore - dovrà essere presentata una relazione previsionale di impatto acustico redatta ai sensi della D.G.R. n. 9-11616 del 02/02/2004; - dovrà essere effettuata una campagna di misurazione del rumore raggiunte le condizioni di regime dell impianto in modo da verificare l attendibilità delle simulazioni che verranno condotte; - nel caso di eventuali criticità, dovranno essere individuate le modalità per una loro completa risoluzione; Viabilità - l area industriale in cui si inserisce l attività è dotata di idonea viabilità interna così come anche l accesso alla strada provinciale è regolata da rotonda; - la collocazione del sito consente di convogliare il traffico indotto sulla direttrice viaria provinciale (SP2) escludendo per l accesso all impianto l attraversamento di aree sensibili (centri urbani, zone residenziali, ); Ritenuto che: - non sono in generale emersi elementi tali da far ritenere che l intervento in progetto possa aggravare, da un punto di vista ambientale, la situazione esistente e futura dell'area in esame; - sono comunque necessarie alcune valutazioni di carattere progettuale e gestionale che possono migliorare le prestazioni ambientali dell impianto, di cui dovrà essere dato riscontro, da parte del proponente, nell ambito dei successivi iter autorizzativi; - tutte le prescrizioni e condizioni cui il soggetto titolare dovrà attenersi nell esercizio dell attività di gestione, verranno individuate nell ambito dei successivi iter autorizzativi; - di poter escludere, pertanto, il progetto in esame, ai sensi dell'art. 10 comma 3 L.R. n. 40 del 14/12/1998 e s.m.i, dalla fase di valutazione di impatto ambientale, subordinatamente alle seguenti condizioni:

Prescrizioni relative ad adeguamenti progettuali ed approfondimenti ambientali, la cui ottemperanza deve essere verificata nell ambito dell istruttoriae ex art. 208 D.Lgs.152/2006 e s.m.i. : - dare evidenza degli adempimenti specifici relativi alla gestione dei RAEE di cui al D. Lgs 49/2014 Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche ; - nello stesso modo occorre esplicitare l'ottemperanza ai criteri del D. Lgs 209/03 Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso in quanto anche gestori di vetture già bonificate; - definire la posizione dell azienda nei confronti della normativa antincendio di competenza dei Vigili del Fuoco; - relativamente alle emissioni in atmosfera fornire una relazione tecnica che descriva nel dettaglio le operazioni che intende svolgere, gli impianti impiegati, i loro dimensionamenti in relazione alla quantità di rifiuto che si prevede di trattare ed alle portate d aria aspirate. Per la stesura della relazione fare riferimento con quanto previsto dal modello Mod.Em 2.0, approvato con D.D. n. 181-47944/2010 del 27/12/2010, e scaricabile dal sito internet della Città Metopolitana di Torino all indirizzo: http://www.provincia.torino.it/ambiente/modulistica/index; Prescrizioni per la realizzazione/gestione dell opera - il progetto definitivo dovrà essere realizzato conformemente alla documentazione progettuale presentata in data 10/12/2014, ivi incluse le misure di mitigazione e compensazione previste, fatto salvo quanto esplicitamente previsto dalle prescrizioni inserite nel presente provvedimento ed in quelli seguenti; qualsiasi modifica sostanziale a tali previsioni dovrà essere sottoposta al riesame del della Città Metropolitana di Torino; - adottare ogni misura di carattere tecnico/gestionale appropriata ad evitare il verificarsi di situazioni di contaminazione delle matrici ambientali e degli operatori interessati; - porre in atto tutti gli accorgimenti progettuali e gestionali al fine dell ottimizzazione del contenimento delle emissioni diffuse; Prescrizioni per il monitoraggio in fase di esercizio - prevedere una campagna di misurazione del rumore raggiunte le condizioni di regime dell impianto in modo da verificare l attendibilità delle simulazioni condotte; - nel caso di eventuali criticità, dovranno essere individuate le modalità per una loro completa risoluzione; Adempimenti - all ARPA Piemonte, Dipartimento di Torino, deve essere comunicato l inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell opera ai sensi dell art. 8 della L.R. 40/98; - il Direttore dei lavori deve trasmettere, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, all ARPA Piemonte, Dipartimento di Torino una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all attuazione di tutte

le misure prescritte, incluse nella documentazione presentata, e integrate da quelle contenute nella presente Determinazione; Visti: - i pareri giunti e depositati agli atti; - la L.R. 40/98 e smi Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione; - Il D.Lgs 03/04/2006 n. 152 Norme in materia ambientale ; - Visti gli articoli 41 e 44 dello Statuto; Atteso che la competenza all'adozione del presente provvedimento spetta al Dirigente ai sensi dell'articolo 107 del T.U. delle leggi sull'ordinamento degli enti locali approvato con D.Lgs. n. 267 del 18/8/2000 e dell'art. 35 dello Statuto. DETERMINA per le motivazioni espresse in premessa, che si intendono interamente richiamate nel presente dispositivo: 1. di escludere, per quanto di propria competenza, ai sensi dell'art. 10, c. 3 della L.R. 40/98, il progetto di Richiesta di modifica sostanziale dell autorizzazione ex art. 208 del D.Lgs. 152/2006 n. 230-365281/2006 del 19/10/2006 a seguito dell inserimento di codici CER pericolosi sottoposti all attività di recupero R8, dello svolgimento dell attività di recupero R4 su cavi elettrici e materiale elettronico (schede elettroniche) mediante mulino di macinazione di nuova installazione e lo svolgimento dell attività di recupero R4 con smontaggio e disassemblaggio manuale di apparecchiature elettriche ed elettroniche presentato dalla Società INVEMET s.r.l. - con sede legale in Torino, Via Carlo Alberto n.6 Partita IVA 08237150019 - dalla fase di valutazione (art. 12 della L.R. 40/98 e smi), subordinatamente alle condizioni espresse in premessa che dovranno essere opportunamente verificati nell'ambito del successivo iter di approvazione del progetto; Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente e ai soggetti interessati di cui all articolo 9 della l.r. 40/1998, depositata presso l Ufficio di deposito progetti e pubblicata sul sito web della Città Metropolitana di Torino; Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, nel termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza. Il presente provvedimento, non comportando spese, non assume rilevanza contabile. Data: 26/02/2015 La Dirigente del Servizio dott.ssa Paola Molina (f.to in originale)