Regolamento di organizzazione e funzionamento del MUSEO ETNOGRAFICO COMUNALE DI SCHILPARIO



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Regolamento di organizzazione e funzionamento del MUSEO ETNOGRAFICO COMUNALE DI SCHILPARIO Premessa Il MUSEO ETNOGRAFICO COMUNALE di Schilpario successivamente indicato solamente come MUSEO ETNOGRAFICO riconosciuto dalla Regione Lombardia con d.g.r. n. VII/19262 del 5.11.2004) è di proprietà del COMUNE DI SCHILPARIO. Il MUSEO è disciplinato dal presente regolamento di funzionamento, nonché dalle disposizioni della L.R. n. 39 del 12.07.1974 e successive modificazioni e integrazioni e dal decreto di Giunta Regionale n. 11643 del 20.12.2002 di cui condivide le finalità. Il Museo Etnografico non persegue fini di lucro. Il suo patrimonio rimane vincolato al servizio museale e didattico e non può essere alienato. Art. 1 (Sede) Il MUSEO ETNOGRAFICO, ha sede nei locali di proprietà del Comune di Schilpario. La Commissione di Gestione su proposta del Presidente e compatibilmente con le disponibilità finanziarie autorizza l uso dei locali del Museo per l organizzazione di mostre temporanee, convegni, incontri, corsi tecnici e similari. Art. 2 (Missione, scopi e funzioni) Il MUSEO è un istituto museale, a carattere permanente e al servizio della società e del suo sviluppo culturale, sociale ed economico. Il MUSEO persegue, accanto alle fondamentali funzioni di ricerca, acquisizione, conservazione, valorizzazione, studio ed esposizione dei reperti, la peculiare funzione di sviluppo della conoscenza del Territorio di Schilpario e della Valle di Scalve attraverso l attività didattica il cui scopo è indicato nella stessa denominazione del museo. Le finalità che il Museo si propone sono i seguenti: a) Raccogliere, custodire e far conoscere nel tempo oggetti e reperti che testimoniano le tradizioni di vita, di cultura, di costume di Schilpario e della Valle di Scalve; b) Oltre alla testimonianza degli oggetti, il Museo deve essere un centro di iniziative e di stimolo per la ricerca scientifica di docenti e ricercatori che facciano rivivere la storia e le tradizioni di Schilpario; 1

c) Senza sminuirne la caratteristica locale, il Museo Etnografico si propone di diventare una indicazione esemplare e estensibile a tutti i territori consimili della nostra alle di Scalve e della montagna in genere; d) Nel pieno rispetto del metodo scientifico, il Museo comunale ha come finalità primaria la comunicazione didattica e educativa. Il MUSEO intende rendere fruibile al pubblico, anche attraverso mostre e pubblicazioni, i beni di proprietà del museo. Il MUSEO si avvale della collaborazione dell Istituto per la Storia della Resistenza e del età contemporanea (ISREC) fondato nel 1968, ricco di uno straordinario patrimonio archivistico e bibliotecario. Il MUSEO intende inoltre promuovere attivamente la Rete museale della Lombardia, ricercando sinergie d azione e la gestione associata di servizi, e aderire ad organismi nazionali e internazionali di coordinamento dell azione degli enti museali. Il MUSEO intende attivare forme di collaborazione con gli istituti museali e culturali presenti sul territorio della Valle di Scalve e con i soggetti gestori del Parco minerario di Schilpario al fine di costruire una valida offerta culturale e di potenziare la ricerca. Art. 3 (Il patrimonio) Il Patrimonio del Museo, di proprietà del Comune di Schilpario, è in specie così costituito: - Oggetti e reperti - Singoli documenti - Collezioni o serie di oggetti - Manoscritti - Fotografie, con relativi negativi e matrici - Pellicole cinematografiche - Documenti di manifestazioni Il Museo può ricevere in donazione reperti, pubblicazioni, documenti, oggetti artistici e quant altro attinenti le proprie finalità di interesse storico, tecnico o documentaristico. Tutti i beni del patrimonio del Museo vengano annoverati in un inventario, con schedatura e catalogazione nelle forme idonee, utili anche per la consultazione, lo studio e la ricerca. Il Museo può ricevere in comodato gratuito a termine o a tempo indeterminato secondo le norme del Codice Civile, beni di interesse museale sia per l esposizione che in deposito, formandone apposito elenco. Il patrimonio del museo è inalienabile e dovrà essere mantenuto in buono stato di conservazione. 2

Art. 4 Organi di funzionamento La Commissione di gestione è l'organismo di raccordo tra il Museo e il Comune di Schilpario. Essa è composta da: a) il Sindaco del Comune o suo delegato; b) n. 3 (tre) Consiglieri comunali di cui almeno uno della minoranza; c) un rappresentante della Biblioteca comunale; d) n. 8 (otto) membri esterni di cui 2 (due) membri onorari scelti questi ultimi fra persone che si sono distinte per l impegno e l interesse profusi a favore del Museo Etnografico; e) il Direttore del Museo o suo delegato. I rappresentanti di cui ai punti a-b-c-d del presente articolo eleggono, nel loro seno, il Presidente della Commissione di gestione del Museo. La Commissione di gestione dura in carica 5 (cinque) anni e i suoi membri possono essere riconfermati. La Commissione decade comunque con lo scioglimento del Consiglio Comunale. I membri rimangono in carica fino alla nomina dei nuovi. La Commissione di gestione ha i seguenti compiti: a) presentare all Ente locale, ai fini della predisposizione del bilancio annuale preventivo, la relazione sulla attività complessiva svolta dal Museo con le proposte in merito al programma da attuare nell'anno successivo per il raggiungimento delle finalità istituzionali di cui al precedente art. 2; b) suggerire l'entità delle risorse necessarie per lo svolgimento dell'attività del Museo e proporne le modalità di impiego; c) proporre al Comune il calendario e gli orari di apertura del Museo al pubblico e le modifiche del regolamento; d) proporre al Comune i provvedimenti straordinari relativi al restauro di oggetti già di proprietà del Museo, oppure all acquisto di nuovi reperti o all accoglimento in deposito di materiali, documenti e altre collezioni, compatibilmente con la disponibilità di fondi iscritti in bilancio. La Commissione di gestione si riunisce obbligatoriamente almeno due volte all'anno. La Commissione di gestione può dotarsi di un proprio regolamento per il funzionamento. 3

Il Presidente convoca e presiede le riunioni della Commissione di gestione del Museo. In caso di assenza o di impedimento, le funzioni del Presidente competono a un membro della Commissione delegato dal Presidente. Art. 5 (Spostamenti, prestiti) La Commissione di Gestione può autorizzare il Presidente a spostare all esterno della sede museale beni e oggetti del patrimonio per prestiti a mostre ed esposizioni temporanee, alle condizioni dettate caso per caso fatte salve le spese e comunque previa copertura assicurativa idonea, nell ottica di una funzionale collaborazione e integrazione con sistemi museali. Art. 6 (Assetto finanziario) il MUSEO si avvale delle disponibilità finanziarie risultanti dal bilancio annuale e pluriennale del Comune di Schilpario. Art. 7 (Risorse umane) Il personale stabile del Museo è assunto dall Amministrazione Comunale nell osservanza della vigente normativa in tema di assunzione dei pubblici dipendenti. Le competenze sono delineate nelle Linee guida sui profili professionali degli operatori dei musei e delle raccolte museali (d.g.r. 20.12.2002 n. 7/11643). Il Museo si avvale dell opera di un Direttore appositamente individuato con Decreto del Sindaco con funzioni di responsabilità dell attuazione delle politiche museali e della gestione complessiva del Museo, della conservazione, valorizzazione e godimento pubblico dei beni culturali in esso contenuti. Al Direttore sono altresì attribuite le funzioni di conservatore. Il Comune può rivolgersi a consulenti esterni per ottenerne prestazioni professionali, anche onerose, non competenti al personale dipendente; autorizzare la presenza e la frequenza di borsisti, studenti, tirocinanti, nonché di giovani in servizio civile. Tutto il personale del Museo è tenuto all aggiornamento professionale, in rapporto ai compiti affidati. 4

Art. 8 (Custodia) Al servizio di custodia delle raccolte, delle mostre permanenti e temporanee, si provvede per mezzo del personale interno ovvero per mezzo di servizi esterni di custodia e guardiania. Nella scelta di questo personale esterno sarà tenuto conto della particolare delicatezza del ruolo di custodia e dell informazione generale sui contenuti delle collezione e delle mostre così da poter essere da supporto ai visitatori. Art. 9 (Sicurezza) Le funzioni di responsabile tecnico addetto alla sicurezza del Museo possono essere affidate o a personale dipendente del Comune, se idoneo, o a responsabile esterno. Art. 10 (Principi generali di erogazione dei servizi al pubblico) Per il pieno adempimento degli scopi del MUSEO di cui all articolo 3 del presente regolamento, tutte le raccolte sono visibili e consultabili con modalità stabilite dalla Commissione di Gestione che stabilisce anche gli orari e le modalità di visita al Museo in relazione alla disponibilità del personale. La Giunta Comunale, sentito il Presidente, determina il costo del biglietto di ingresso al Museo e può disporre particolari facilitazioni; può autorizzare altresì ingresso e consultazione gratuiti a ricercatori, studiosi e studenti del settore, nonché determinare allo scopo convenzioni con scuole, università e imprese, associazioni culturali e turistiche. Il personale addetto al Museo dispone le cautele necessarie per la visita al Museo e la consultazione del materiale sia in esposizione che in deposito, dei documenti e dei libri: nell interesse sia della visibilità e della consultabilità dei beni museali, sia della loro salvaguardia e conservazione. La Commissione di Gestione autorizza e fissa le condizioni per la riproduzione dei beni ed oggetti di proprietà del Museo; altresì per l uso del nome, dell immagine e delle sale del Museo nell ambito della divulgazione alla stampa giornalistica nonché delle relazioni esterne e comunicazioni: sempre e comunque per fini culturali in generale e per gli scopi specifici indicati nel Regolamento. Art. 11 (Rapporti con il territorio) Il MUSEO ETNOGRAFICO è strettamente connesso al suo contesto territoriale per lo studio, la ricerca e la documentazione, e collabora con Università e Enti locali, la biblioteca civica e il Sistema Bibliotecario dell area Valle Seriana e le altre istituzioni culturali del territorio in azioni di comune interesse. 5

Partecipa a progetti educativi promossi dal mondo scolastico, anche a favore delle persone diversamente abili. A tali scopi il MUSEO attiva convenzioni e si rende disponibile per tesi, tirocini, stage, laboratori, nel rispetto degli indirizzi stabiliti dal Consiglio Direttivo; favorisce l azione delle associazioni di supporto didattico o operativo al Museo stesso, e coinvolge il volontariato nel rispetto delle normative vigenti. Art. 12 (Norma finale) Questo Regolamento potrà essere rettificato, modificato e integrato con nuove norme, con deliberazione del Consiglio Comunale di Schilpario. Per tutto quanto non è previsto nel presente regolamento si applicano le disposizioni delle leggi vigenti, lo Statuto e i Regolamenti del Comune. 6

PUBBLICAZIONE Ai sensi dell articolo 78 Funzioni normative del vigente Statuto comunale, il presente Regolamento è stato pubblicato all Albo Comunale: - per quindici giorni consecutivi, dal 22/09/2010 al 07/10/2010, unitamente alla delibera consiliare di approvazione n. 29 del 16/09/2010 (art. 124, comma 1, del D.Lgs. 267/2000); - per ulteriori quindici giorni consecutivi dal 08/10/2010 al 23/10/2010 Schilpario, 24 ottobre 2010 IL SEGRETARIO COMUNALE f.to Dr.ssa Tagliaferri Elisa 7