DISCIPLINARE RELATIVO ALLE MODALITA DI GESTIONE DELL ATTIVITA PR

Documenti analoghi
DIREZIONE LAVORO e WELFARE Politiche attive del lavoro. DETERMINAZIONE Nr. 277 / 2015 IL DIRIGENTE

Per i lavoratori italiani o di paesi dell Unione Europea

Azione Pegaso Corso di formazione per Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza

INPS.HERMES.06/12/

Allegato A al Decreto n. 171 del 31 LUG pag. 1/9

C.C.I.A.A. GORIZIA REGOLAMENTO CHE DISCIPLINA IL SOSTEGNO FINANZIARIO ALLE INIZIATIVE DI PROMOZIONE DEL TURISMO E DEL COMMERCIO REALIZZATE

Sorveglianza sanitaria obbligatoria

Fondo Regionale diritto al lavoro dei disabili L.R. 13/2003 Piano Provinciale Disabili annualità Anno 2014

Incentivi alle Aziende

I FONDI INTERPROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE CONTINUA

REGOLAMENTO DI ACCREDITAMENTO A FON.COOP DI ENTI E SOCIETA DI FORMAZIONE

Provincia di Latina. Settore Politiche Sociali e Cultura Servizio Cultura MANUALE DI RENDICONTAZIONE ASSOCIAZIONI

QUESTIONARIO FP06U - Funzioni nel campo dello Sviluppo economico

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 luglio 2000, n. 442

GESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6

COMUNE DI TAVULLIA (Provincia di Pesaro e Urbino) PIANO AZIONI POSITIVE

DOMANDA DI ACCESSO ALL ASSEGNO DI CURA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ANNO 2016 Delibera Giunta Regionale n.328 del

PROVINCIA DI MASSA CARRARA SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE/POLTICHE DEL LAVORO SERVIZIO ORIENTAMENTO

La costituzione del rapporto di lavoro dipendente

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST

C.I.S.A.P. CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI ALLA PERSONA COLLEGNO GRUGLIASCO VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N.

TRA il Comune di VIU rappresentato dal Sindaco pro tempore MAJRANO DANIELA, di seguito denominato anche Comune (CF ) E

ASSESSORATO REGIONALE DELLA FAMIGLIA, DELLE POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO

La gestione amministrativa del personale è caratterizzata da norme e procedure sempre più complesse e richiede attitudini e capacità specifiche.

PROVINCIA DI FERRARA CENTRO IMPIEGO DI FERRARA E COOR. POL.ATT. LAVORO

ISTITUTO COMPRENSIVO GRAZIA DELEDDA

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE N 206 DEL 12 DICEMBRE 2014

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO

Con la presente si richiede l avvio di uno stage della durata di il/la Sig./a si dichiara che

Città di Cesano Maderno Prov incia di Mo nz a e Bria nz a

Art. 9 D.L. 78/2009, convertito in legge 102/2009. Adozione misure organizzative atte a garantire la tempestività di pagamenti da parte dell'ente

CONTRATTO REGIONALE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEL LAZIO (IN ATTUAZIONE DELL ART. 1, COMMA 1, LETTERA A DEL CCNL FP )

STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE

AREA ORGANIZZAZIONE E SERVIZI AMMINISTRATIVI U.O. RISORSE UMANE. Determinazione nr. 459 Trieste 14/04/2016 Proposta nr. 178 Del 08/04/2016

CIRCOLARE DEL 25 OTTOBRE 2011 Ai gentili Clienti. Oggetto: APPRENDISTATO - IN VIGORE IL NUOVO TESTO UNICO

Al servizio delle imprese che applicano i contratti collettivi di lavoro dei settori Commercio, Terziario e Servizi e Turismo, Pubblici esercizi

DIREZIONE CENTRALE GESTIONE DELLE RISORSE UMANE UFFICIO ATTIVITA STRAGIUDIZIALE E CONTRATTI DI LAVORO. Il Responsabile

BANDO PER TIROCINI DEL SERVIZIO RAPPORTI COMUNITARI E SVILUPPO LOCALE PRESSO L UFFICIO PER I RAPPORTI CON L UNIONE EUROPEA DI BRUXELLES

d) durata della carica di rettore per un unico mandato di sei anni, non rinnovabile;

MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO

Sistema informativo per l invio on line delle domande di ammortizzatori sociali in deroga 26/07/10

COMUNE DI LEFFE PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE

CERTIFICAZIONE BS OHSAS

Regione Lazio PROCEDURE DI GESTIONE DEI CORSI PRESENTI NEL CATALOGO INTERREGIONALE ALTA FORMAZIONE

AREA POLITICHE DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE, DELLE PERSONE E DELLE PARI OPPORTUNITA

2014/2015 INTERVENTI SUGLI IMPIANTI SPORTIVI DELLE PROVINCE DI PADOVA E ROVIGO

ENTE BILATERALE TERZIARIO BELLUNO

(Ente di diritto pubblico ai sensi dell art. 114 del D.lgs. n. 267/2000) BIENNIO:

REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone SETTORE ECOLOGIA TUTELA DEL SUOLO E RIFIUTI IL DIRIGENTE

Misura 221 Primo imboschimento dei terreni agricoli Scheda integrativa per la determinazione delle riduzioni/esclusioni

Emersione dal lavoro irregolare per lavoratori stranieri anno 2012

TITOLO I. Disposizioni generali. Articolo 1 Definizioni

CON IL SUD PROPOSTA DI PROGETTO

POR CALABRIA FESR 2007/2013

Oggetto: LEGGE N. 68/1999. APPROVAZIONE PROROGA AL CALENDARIO DEGLI INSERIMENTI DELLA CONVENZIONE N DI REP. DEL 06/07/2012. SITTA SRL.

COMUNE DI TRAVERSETOLO. Provincia di Parma REGOLAMENTO COMUNALE PER LA GESTIONE DEL CENTRO DI ACCOGLIENZA PER STRANIERI

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie /019 Servizio Vigilanza, Sicurezza, SFEP e Servizi Sociali

Allegato alla DX Prot. Corr. 17/14-17/2/1-100 (26858)

ALLEGATO 4 LIVELLI DI SERVIZIO E PENALI PER LA CONDUZIONE DELLA RETE DISTRIBUTIVA FISICA

CASO STUDIO: ESEMPIO-TIPO PIANO FORMATIVO CON RICHIESTA CONTRIBUTO AGGIUNTIVO

PROTOCOLLO D INTESA TRA FORMA.TEMP E LA PROVINCIA DI TORINO PER LA REALIZZAZIONE DI UN PROGETTO INTEGRATO DI POLITICA ATTIVA DEL LAVORO

TEMPI MEDI DI EROGAZIONE DEI SERVIZI COMUNALI

PIANO D AZIONE PER LA COESIONE Servizi di cura per anziani non autosufficienti e per la prima infanzia

TABELLA C. RISORSE UMANE E PROFESSIONALI di cui all art. 9

DOCUMENTO INFORMATIVO SULLE PROPOSTE DI TIROCINIO IN AFFIANCAMENTO PRESSO LA CORTE D APPELLO DI TRIESTE

CONVENZIONE QUADRO DI TIROCINIO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO

LA DOMANDA TELEMATICA: SACILE L ESPERIENZA DELSUAP DI COMUNE DI SACILE PROVINCIA DI PORDENONE SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE

MARCHIO OSPITALITA ITALIANA

All. 1 GLOSSARIO E COMPATIBILITA DEI RUOLI

Settore Lavoro, Istruzione e Formazione, Politiche Sociali

SCHEDA DI MONITORAGGIO

Il progetto dovrà essere articolato in: relazione tecnica e budget economico.

REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI TRASPORTO NEL SETTORE SOCIALE

PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE LA SCUOLA FUORI DALLA SCUOLA

Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino. REGOLAMENTO INTERNO [approvato dalla Conferenza dei Capigruppo del 13 novembre 2007]

IL DIRETTORE GENERALE Ing. Giorgio RABINO

CITTÀ DI MOTTOLA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI VOLONTARIATO. Articolo 1 FINALITA

Bozza verbale di verifica del collegio dei revisori del 1 trimestre 2011

AVVISO LIFT 2015 DOTE IMPRESA INCENTIVI AI DATORI DI LAVORO PER L EROGAZIONE DELL INDENNITÀ DI TIROCINIO.

NOTIZIARIO 2015 / 1 LEGGE DI STABILITA CERTIFICAZIONE UNICA 2015 NOTIZIARIO 2015/1 G E N N A I O LEGGE DI STABILITA PRINCIPALI NOVITA

Comune di Pratola Serra Provincia di Avellino. Regolamento del BARATTO AMMINISTRATIVO

COMUNE DI CAPANNORI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO EDUCATIVO DOMICILIARE RIVOLTO ALLA PRIMA INFANZIA NIDO FAMILIARE

PROCEDURA AZIENDALE. Modalità di utilizzo dei dati delle spese sanitarie ai fini della elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata

PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE. PFI relativo all assunzione del/la Sig./ra:

MANUALE PER LA COMPILAZIONE DELLA MODULISTICA PER IL RIMBORSO DELLE SPESE SOSTENUTE

COMUNE DI VALLEDORIA Provincia di Sassari

V.I.T.A. COMUNE DI SAN VERO MILIS ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: Valorizzare Il Tesoro degli Anziani

REPUBBLICA ITALIANA Provincia di Pordenone. SETTORE VIABILITA' STRADALE Progettazione

Software gestione procedure Caratteristiche generali Note / Anni di conversione richiesti

Per ciascun corso dovrà essere comunicato :

INVALSI 2015 Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti Analisi, riflessioni, formazione

Università degli Studi di Udine CONVENZIONE FINALIZZATA ALL EFFETTUAZIONE DI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO TRA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STABIAE - SALVATI

NUOVO DISPOSITIVO O-KEY A SEGUITO DI SMARRIMENTO / FURTO / DANNEGGIAMENTO / MALFUNZIONAMENTO DELLO STESSO

Procedimenti Amministrativi - Area Finanziaria - Amministrativa - Ufficio Finanziario e Tributi e Ufficio Servizi Sociali

REGIONE PIEMONTE BU51S2 18/12/2014

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

COMUNE DI MORANO SUL PO

Domanda per la concessione del contributo previsto dall Asse IV del programma POR-FESR

Elenco dei servizi erogati ai fini della redazione della Carta dei Servizi dell Università del Salento Direzione Generale Area Amministrativa

Transcript:

Allegato A) DIREZIONE CENTRALE LAVORO, FORMAZIONE, ISTRUZIONE, PARI OPPORTUNITA, POLITICHE GIOVANILI E RICERCA FONDO SOCIALE EUROPEO PROGRAMMA OPERATIVO OBIETTIVO 2 COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE- 2007/2013 ASSE 2 OCCUPABILITA D.G.R. n. 1149 DI DATA 20 GIUGNO 2014 PROGRAMMA SI.CON.TE. DISCIPLINARE RELATIVO ALLE MODALITA DI GESTIONE DELL ATTIVITA PR

Premessa Il presente disciplinare definisce le modalità di gestione alle quali le Amministrazioni provinciali devono attenersi nella gestione delle risorse finanziarie assegnate per la prosecuzione dell attività degli sportelli Si.Con.Te. nel periodo luglio 2014 / giugno 2015. 1. Attività dell operatore di sportello Gli operatori impiegati presso gli sportelli di conciliazione Si.Con.Te. - Assistenti Familiari, inseriti nel programma Si.Con.Te. devono garantire le seguenti attività: a) accoglienza e decodificazione della domanda di supporto alle esigenze di cura per bambini ed anziani, o comunque per persone non autosufficienti per motivi di età o di salute, espressa dalle famiglie, in particolare dalle donne, occupate o in cerca di occupazione, che hanno difficoltà a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro; b) registrazione in apposito programma informatico delle famiglie/persone che necessitano di servizi di cura e di assistenza a domicilio, in aggiunta od in alternativa alla fruizione di servizi già esistenti sul territorio; c) accoglienza e registrazione in apposito programma informatico dei profili, competenze e disponibilità delle lavoratrici e dei lavoratori che si offrono per svolgere l attività di assistente familiare, con contestuale verifica dell idoneità dei documenti identificativi per i cittadini/e stranieri; d) selezione del personale con relativa valutazione delle esperienze lavorative realizzate, titoli di studio acquisiti (nei paesi di origine ed eventualmente in Italia), con valutazione della disponibilità ad operare nell ambito dell assistenza a domicilio, con particolare riguardo alla predisposizione per il lavoro di cura nei confronti di minori, delle persone anziane e portatrici di handicap; e) valutazione dei profili delle lavoratrici e dei lavoratori più idonei alle richieste delle famiglie; f) incrocio domanda/offerta; g) servizio di informazione all utenza sulla normativa relativa al lavoro domestico domiciliare - con particolare riguardo alla normativa connessa all ingresso e alla permanenza di lavoratrici e lavoratori stranieri per mansioni afferenti all assistenza familiare - e sull applicazione del Contratto di lavoro domestico; h) consulenza per la stipulazione dei contratti di assunzione; i) formulazione di preventivi di spesa per la regolarizzazione dell assistente familiare in base agli inquadramenti retributivi previsti dal Contratto di lavoro domestico, stesura della lettera di assunzione, predisposizione della modulistica inerente l attivazione del contratto di lavoro (nuovo modello unico di denuncia Inail, Inps, Ufficio di Collocamento), assistenza all invio delle comunicazioni obbligatorie di assunzione per via telematica per conto delle famiglie - datori di lavoro; j) stesura mensile della reportistica di monitoraggio dell attività di sportello da trasmettere all Autorità di Gestione del POR. 2. Obblighi dell operatore di sportello L operatore di sportello è tenuto a garantire una presenza costante presso i centri per l impiego, o altre sedi individuate in ambito provinciale, dove sono situati gli sportelli sulla base di orari di apertura degli uffici e svolgere l incarico in conformità alle indicazioni del Dirigente della Provincia e/o dei funzionari competenti, in raccordo con il Coordinatore degli Sportelli, nominato dalla Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Servizio lavoro e pari opportunità. Allegato A) al decreto n. 4358/LAVFOR/2014 2

Su indicazione del Dirigente della Provincia e/o dei funzionari competenti, in raccordo con il menzionato Coordinatore degli Sportelli, l operatore può anche partecipare ad incontri di programmazione e diffusione delle attività offerte dallo sportello, nonché ad attività di formazione ed aggiornamento professionale. L operatore è tenuto a mantenere il più stretto segreto professionale in merito alle notizie acquisite durante lo svolgimento dell incarico e a non farne comunque alcun uso personale. L operatore è tenuto, ai fini della rendicontazione contabile della propria attività, alla descrizione puntuale delle attività svolte nel periodo di riferimento, corrispondente sia con quanto previsto nell oggetto del contratto che con i timesheets, evidenziando l attività prestata, le modalità di lavoro ed il contributo apportato al servizio. 3. Obblighi delle Province Le Province devono garantire ed assicurare che le attività svolte dagli operatori di sportello siano giustificate da un contratto sottoscritto tra la Provincia e l operatore medesimo il quale deve prevedere a pena di nullità: a) i dati anagrafici del collaboratore; b) la durata dell incarico; c) l oggetto dell incarico con la chiara identificazione delle attività da svolgere; d) la data di inizio e quella di fine dell attività oggetto dell incarico; e) l importo retributivo corrisposto. L incarico a favore degli operatori di sportello avviene a seguito di procedura di selezione ad evidenza pubblica, in conformità alla normativa vigente. La contrattualizzazione degli operatori avviene per un periodo di 12 mesi, ad un costo annuo pro capite di euro 29.411,00. Ove previsto dalla normativa vigente, è ammissibile il rinnovo di incarichi già in essere attivati in anni precedenti per la medesima attività. Tutti gli atti inerenti l operatività degli operatori di cui al presente disciplinare nonché le attività di comunicazione che riguardino la loro azione devono rispettare le disposizioni del Regolamento (CE) n. 1828/2006 in tema di informazione e pubblicità. In tal senso si ricorda che gli atti relativi all attuazione del programma specifico devono recare i seguenti emblemi: Unione Europea Repubblica Italiana Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca FSE in Friuli Venezia Giulia Allegato A) al decreto n. 4358/LAVFOR/2014 3

A questi può aggiungersi quello dell Amministrazione provinciale competente. Ogni Amministrazione provinciale deve assicurare che, durante il servizio, gli operatori di sportello portino un contrassegno recante il rispettivo nome e cognome, la dicitura Programma operativo Fondo sociale europeo 2007/2013 e gli emblemi sopraindicati. 4. Gestione delle operazioni L intera attività svolta da ogni Amministrazione provinciale fa capo a una operazione la quale è gestita secondo la modalità a costi reali. Per ogni operazione sono ammissibili i costi relativi alla retribuzione degli operatori di sportello. Tali costi sono imputati e rendicontati a valere sulla voce di spesa B2.3 Erogazione del servizio del Piano dei costi di cui all allegato B del Regolamento concernente modalità e criteri per l attuazione di operazioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo ai sensi di quanto previsto dall articolo 52 della legge regionale 16 novembre 1092, n. 76, emanato con DPReg n. 0232/Pres del 4 ottobre 2011. L avvio è la conclusione delle operazioni è documentato secondo le modalità stabilite dal documento Linee guida per la realizzazione di operazioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo, emanate con decreto n. 1672/LAVFOR del 4 aprile 2013 e successive modifiche. 5. Controllo e Monitoraggio Le Province devono uniformarsi a tutte le indicazioni dell Autorità di Gestione in tema di monitoraggio delle attività finanziate e rilevazione delle spese sostenute. Il mancato rispetto di tali indicazioni determina l applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente. Le Province devono assicurare la disponibilità di tutta la documentazione amministrativa e contabile, fornendo ogni utile collaborazione durante eventuali verifiche in loco. Le Province sono tenute a far partecipare i propri operatori e/o, eventualmente, un rappresentante nominato di volta in volta con formale comunicazione da trasmettere alla Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Servizio lavoro e pari opportunità, alle riunioni, agli incontri informativi e di aggiornamento indetti da quest ultimo in raccordo con l Autorità di Gestione a scopo di indirizzo, monitoraggio e sintesi dell attività svolta. Nel caso in cui le Province intendano organizzare incontri, seminari e riunioni di rilievo riguardanti lo svolgimento dell attività degli sportelli, le stesse dovranno darne tempestiva comunicazione scritta all Autorità di Gestione e alla Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Servizio lavoro e pari opportunità. Al fine di assicurare l omogeneità delle informazioni su tutto il territorio regionale, l attività di cui al precedente punto dovrà essere concordata con l Autorità di Gestione e con Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca Servizio lavoro e pari opportunità. Allegato A) al decreto n. 4358/LAVFOR/2014 4

6. Flussi finanziari Le risorse finanziarie disponibili per l attivazione di 17 contratti di lavoro di 12 mesi ciascuno sono pari a euro 499.987,00 a valere sull asse 2 Occupabilità del POR. Il riparto delle suddette risorse a livello di Provincia è il seguente: Provincia Operatori Risorse finanziarie Trieste 4 117.644,00 Gorizia 2 58.822,00 Udine 6 176.466,00 Pordenone 5 147.055,00 Totale 17 499.987,00 Ciascuna Provincia è tenuta a comunicare alla Direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca, Servizio programmazione e gestione interventi formativi (Autorità di Gestione del POR OB.2 FSE 07/13), l avvio dell attività unitamente al Codice Unico di Progetto CUP.- 7. Rendicontazione Ogni Provincia deve presentare il rendiconto delle spese sostenute entro 60 giorni dalla conclusione dell ultimo contratto attivato. Il rendiconto viene presentato con l utilizzo della modulistica predisposta dall Autorità di gestione e secondo le eventuali ulteriori indicazioni dell Autorità di gestione medesima. 8. Revoca del contributo Le risorse assegnate alle Amministrazioni provinciali per l attività degli sportelli possono essere revocate dall Amministrazione regionale in tutto o in parte per inadempimento causato da grave inosservanza delle prescrizioni di cui al presente disciplinare e della normativa di riferimento. Il Direttore del Servizio programmazione e gestione interventi formativi (Ileana Ferfoglia) Allegato A) al decreto n. 4358/LAVFOR/2014 5