Autonomia n.74 SA5X5. Chi è Enrico Cenni



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1 di 6 Chi è Enrico Cenni Figlio di Giovanni e Marianna Bottino, nacque il giorno 20 novembre dell anno 1825 alle ore 20:00 a Vallo della Lucania. Il padre Giovanni, probabilmente era un funzionario del governo borbonico, forse il sottintendente del centro cilentano. Studiò legge all Università di Napoli dove frequentò Luigi Settembrini. Per questo, discepolo di tale maestro non rimase insensibile ai moti che nel 1848 interessarono il regno di Napoli, l Italia e l Europa. Tuttavia non venne perseguitato dal governo borbonico ed ormai celebre avvocato poté difendere i promotori dell insurrezione. Dopo l Unità d Italia e la proclamazione del Regno entrò nell avvocatura dello Stato, ma non resistette a lungo alla noiosa vita dell ufficio. Secondo il Maiese (Vallo e dintorni) percorse quasi tutta l Europa per studiare monumenti ed opere d arte. Filosofo e letterato profondo conosceva a memoria tutta la Summa teologica e filosofica di San Tommaso. Cattolico convinto e praticante scrisse un poderoso volume contro il divorzio, il testo fu ammirato dagli stessi divorzisti più accaniti. Morì povero e solo, avendo perso presto la moglie e l unico figlio,a Napoli il 27 luglio del 1903. Notevole è stato il suo impegno meridionalista anche se il suo nome e le sue opere sono ai più sconosciuti. Nel 1862 pubblicò: Condizioni d Italia e del suo rinnovamento civile, prospettando per primo la questione meridionale come conseguenza della conquista Piemontese. Altro suo saggio è Napoli e l Italia. Fu molto apprezzato da Benedetto Croce che lo ricordò nella sua Storia del regno di Napoli. Per inciso dobbiamo ricordare che Enrico Cenni colpito da una paralisi progressiva, per poter tirare avanti nell ultimo periodo della sua vita, fu costretto a vendere i libri della sua biblioteca e successivamente anche la sua casa a Napoli a Benedetto Croce. Questi manifestò ammirazione, affetto e devozione quasi filiale per Enrico Cenni. Infatti, lo cita moltissime volte nella sua Storia del regno di Napoli pubblicate nel 1924. nell introduzione così scrive Mi stava vivo nel ricordo Enrico Cenni, cattolico e liberale, napoletano e italiano, giurista e filosofo, così come lo avevo conosciuto negli anni suoi, con l alta persona, i canuti capelli, gli occhi scintillanti, e mi pareva non solo comandarmi con la sua autorità comincia a discutere con il bravo Cenni, come se egli fosse ancora vivente e io presso il suo letto d infermo, dove mi recavo a visitarlo. Il Croce inizia la storia del regno di Napoli con queste parole: Qualche tempo fa, mi tornò tra mano il raro volume di Enrico Cenni, Studi di Diritto pubblico, e lo lessi da cima a fondo come non avevo fatto per l innanzi. E, invitato dall autore, e sotto la sua guida, venni penetrando, le latebre della storia dell Italia meridionale,. Quindi se oggi dovessimo ricordare in maniera succinta su una lapide la storia del nostro personaggio, dovremmo così scrivere: Nato in un oscuro paese del Cilento, fu patriota ardente, celebre avvocato, filosofo e dotto letterato finì i suoi giorni solo e sempre più sconosciuto a tutti. Infatti, è strano che fra tutti quelli che si sono interessati del problema del meridione solo il De Tiberis ricorda il suo pensiero nel libro Le ragioni del Sud. La sua teoria combatteva la politica centrista della Destra e proponeva l autonomia amministrativa delle regioni e province meridionali. Fu un antipiemontese per eccellenza addossando a questi e al loro malgoverno la decadenza e il degrado del Sud.

2 di 6 STORIA DELL ISTITUTO I documenti che è possibile consultare non ci permettono di essere precisi per quanto riguarda la nascita dell' I. T. C. di Vallo della Lucania e i suoi due primi anni di vita. Infatti, né a scuola né sul comune di Vallo risulta niente a tal proposito. La Provincia e il Provveditorato interpellati con lettere, non hanno dato nessuna risposta. Dai ricordi a volte confusi di ex alunni e da domande poste ad alcune persone anziane con risposte non sempre concordanti possiamo affermare che nel mese di Ottobre del 1960 iniziò a funzionare a Vallo come sezione staccata dell'i.t.c. Besta di Battipaglia, la classe prima D del corso di ragioneria. Questo risulta chiaramente dai frontespizi dei raccoglitori che contengono gli atti degli alunni dell'anno 1960-1961 e 1961-1962 dove c'è scritto I. T. C. ad indirizzo amministrativo, Battipaglia. Le domande di iscrizione, le intestazioni delle cartelle che contengono tutti gli atti relativi alla vita scolastica (pagelle, richieste esonero pagamento tasse, etc.) portano la scritta I.T.C di Battipaglia con il timbro autografo del preside Ernesto Magurno. La numerosa e frequente corrispondenza tra Provincia e scuola fa sempre riferimento alla sede di Battipaglia. Si tratta di una lettera indirizzata dal Preside Magurno di Battipaglia al Presidente dell'amministrazione provinciale l'8/2/1962 e fa riferimento al prospetto statistico degli alunni iscritti presso la sezione staccata di Vallo. Nell'anno 1960-1961 funzionava una sola classe composta da 35 alunni (in realtà gli iscritti furono 37) mentre nell'anno 1961-1962 le classi diventano quattro (due prime e due seconde) con 105 alunni. Nel secondo documento del 12/9/62 sempre una lettera indirizzata dal preside E. Magurno all'amministrazione provinciale si afferma che gli alunni iscritti presso la sezione staccata di Vallo sono stati 85 negli anni scolastici 1960-1961 e 1961-1962. Si prevede che nell'anno 1962-1963 saranno 130.

3 di 6 Meno di un mese dopo e precisamente l'8/10/62 in una lettera indirizzata al Presidente dell Amministrazione Provinciale e per conoscenza al Provveditore di Salerno si legge a firma del preside Salvatore Iorio quanto segue: «Dal 1 Ottobre c. a., questo Istituto, che ho l'o nore di presiedere, gode di autonomia. Allogato in edificio, che un tempo era adibito a clinica medica, e quindi, poco rispondente alle esigenze scolastiche, l Istituto ha sette classi distribuite in diversi piani dell'edificio» Fino a quando l'istituto è stato una sezione staccata di Battipaglia, l'unico impiegato assunto, il Sig. Marotta Angelo, laureando in legge era sufficiente «Ora, invece, per l'autonomia, sono indispensabilmente necessari a questo Istituto:n. 1 segretario economo n. 2 applicati di segreteria.n. 1 magazziniere..ricorre l'obbligo di comunicare che nello stesso edificio funzionano ancora alcune classi della scuola media e della scuola di avviamento professionale, per cui sono costretto a raggruppare due classi in una sola aula» Firmato il Preside Salvatore Iorio In una successiva comunicazione al Presidente della Provincia in data 1/12/62 si precisava il numero delle classi e degli alunni: 3 prime (85 alunni); 2 seconde (52 alunni); 2 terze (53 alunni); per un totale di 190 iscritti Interessante la lettera inviata dalla Provincia firmata dal Presidente Avv. Diodato Carbone al preside poiché in data 5/2/1962 già si fa riferimento alla costruzione di un edificio da adibirsi a sede dell'istituto Tecnico Commerciale. Certamente il periodo della presidenza del prof. Salvatore Iorio è stato caratterizzato da una crescita costante degli alunni e dell'impegno della Presidenza per una migliore sistemazione logistica dell'istituto. Infatti, con il passare del tempo l'edificio principale dell'ex clinica Lettieri si dimostrò insufficiente a contenere gli alunni. Nell'anno 1963-1964 funzionavano dieci classi e precisamente 3 prime - 3 seconde- 2 terze e 2 quarte. Nel 1967-1968 13 classi. Nel 1968-1969 le classi si riducono a 12 poiché con un decreto del Provveditore vengono soppresse la I C- II C- III C. Il numero degli alunni è di 312

4 di 6 Proprio nel 1968, 18 Novembre, in una corrispondenza tra Provveditore agli Studi e Preside si riparla della costruzione dell'edificio ed in questo anno che troviamo per la prima volta sulla carta intestata della scuola l'intitolazione a E. Cenni. In questa lettera si fa riferimento alla costruzione dell'edificio su richiesta del comune di Vallo in base alla legge 28/7/1967 (finanziamenti 1969-1971 edilizia scolastica). Il 6/2/1969 il Presidente del consorzio provinciale per l'istruzione tecnica chiede al Preside I. T. C. "E. Cenni" l'istituzione di una sezione staccata a Laurino. Il 21/2/1969 immediata la risposta del Preside Iorio «Mi premuro di comunicare alla S. V. di essere ben lieto di esprimere parere favorevole per l'istituzione di una sezione staccata a Laurino» Seguono le motivazioni. Il 27/11/1969 il Provveditore agli Studi di Salerno indirizza una missiva al Sindaco di Vallo, alla Prefettura di Salerno, all'amministrazione Provinciale di Salerno, al provveditore O. O. P. P. di Salerno, all'ufficio Genio Civile di Salerno, al Sovrintendente Ufficiale Regionale di Napoli. Oggetto: costruzione fabbricato civile abitazione su suolo destinato per costruzione edificio Istituto Tecnico Commerciale. Cosa era successo? L'Amministrazione Provinciale informava con telegramma il 26/11/69 il provveditore che la ditta Schiavo stava per iniziare la costruzione di un fabbricato per civili abitazioni sul suolo in via Cafasso destinato alla costruzione dell'edificio. Il 29/11/1969 il Sindaco di Vallo con lo stesso sistema rapido (telegramma) indirizzato a tutti gli enti nominati precedentemente risponde: "Nessuna costruzione è in atto sul suolo di via Cafasso destinato all'edificio I. T. C. da parte della ditta Schiavo. " Intanto nell'anno 1970-1971 sempre per la fattività del Preside S. Iorio, iniziava a funzionare anche il corso Geometra con due prime. Chiaramente i problemi per la sistemazione degli alunni sono aumentati e non bastano neppure i tre edifici dei Lettieri a contenere gli alunni. Infatti dopo la clinica vera e propria era stato occupato un altro edificio al lato destinato a magazzino- deposito e infine era stato adattato a scuola anche un vecchio mulino dietro i primi due.

5 di 6 Nel 1971-1972 il nuovo Preside della scuola è Crudele Francesco, che nell'anno seguente sarà sostituito da Pastorino Vincenzo. Proprio durante il suo secondo anno di Presidenza a Vallo e precisamente nell'anno 1973-1974 la scuola si trasferisce nell'attuale edificio allora ancora in costruzione in via Cafasso. Viene occupato il piano terra. I lavori continuano e nell'anno 1975-1976 sono terminati il primo e il secondo piano che vengono occupati immediatamente. Il boom delle iscrizioni sia al Commerciale che a Geometra continua e alla fine l'istituto dovrà occupare nell'anno 1986-87 un edificio del comune creato come scuola materna e poi utilizzato come sede dell ufficio di Collocamento. Nell'anno 1989-1990 viene, essendo preside Buonocore Rosanna Rosaria, inaugurata l Aula Magna. Il resto è storia recente e si inizia ad avvertire un certo calo delle iscrizioni. Nell'anno 1998-1999 parte il progetto Sirio, un corso di studi serali destinato ad aspiranti Ragionieri e Geometri non più in età scolastica. Si tratta di un altro successo per il Cenni che premia l'operosità del Preside e di tutto il personale. Attualmente al Sirio, che funziona a pieno ritmo con 3 classi del corso Ragioneria e 2 del Geometra, sono iscritti 86 alunni. Gli Allievi del Cenni La storia dell Istituto Tecnico Commerciale E. Cenni fonda le sue radici nel lontano 1960/61. I ragazzi ritratti nella foto d epoca ne hanno rappresentato la pietra miliare, il seme che ha fatto germogliare e crescere negli anni, un albero grande e vigoroso, che rappresenta oggi, non solo per il Cilento ma anche per la regione Campania, un grande centro culturale. La domanda è d obbligo: chi erano i ragazzi di allora? Figli di agricoltori e artigiani, animati da una grave voglia di conoscenze, una volontà ferrea, una emulazione straordinaria, un intraprendenza senza precedenti. L umiltà, la semplicità, il senso del sacrificio erano alla base di ogni loro azione. Andare a scuola era segno di distinzione sociale, di orgoglio per i genitori che intendevano riscattare anni di umiliazione verso le classi più abbienti, desiderose di dominare il ceto debole. I ragazzi avevano già compreso in modo molto chiaro che lo studio rappresentava la libertà in una società che, grazie alla cultura, tendeva ad abbandonare usi e costumi feudali. Oggi i ragazzi di allora sono tutti affermati professionisti: ragionieri, dottori Commercialisti, funzionari, insegnanti. Il destino ha fermato alcuni di loro in giovane età, ma comunque vivono ancora nei nostri cuori. In questa foto d epoca c è anche il prof. Salvatore Mautone. Come pochi fortunati, dopo gli anni universitari, è ritornato all ITC E. Cenni come insegnante. Ha rivissuto la stessa bellissima esperienza culturale a contatto continuo con i giovani. I ragazzi di oggi vivono un epoca storica diversa dalla nostra, un momento difficile in un mondo che cambia molto in fretta. L epoca delle grandi scoperte, della multimedialità, ma anche l epoca delle grandi confusioni e dei disorientamenti dovuti all incubo della disoccupazione. L istituto non è più quello del 1960/1961: una famiglia dove tutti si conoscevano e si chiamavano per nome, oggi è diventato una metropoli in cui i rapporti umani sono

6 di 6 cambiati. E i giovani? Pur crescendo in un epoca dalle grandi novità, rimangono sempre ragazzi con le loro speranze e il loro entusiasmo verso la vita. L attuale dirigente non può non far proprio quanto sopra e le parole del prof. Salvatore Mautone tratte da un lavoro svolto con gli alunni nell anno 1998/99 in occasione di un PON: L augurio per tutti gli operatori scolastici è di adoperarsi sempre con amore affinché la loro missione sia fonte di soddisfazione personale e crescita culturale per le future generazioni.