Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la nota inviata alla nostra redazione dal consigliere comunale Tommaso Bradascio sui retro scena che sono alla base del nuovo documento edificatorio, discusso nell'ultimo consiglio comunale, ma non condiviso, almeno nei metodi adottati e nelle scelte attuate per la sua stesura e realizzazione, sia dall'assessore Regionale Angela Barbanente che da Michele Losappio, come da loro affermato nella conferenza su "L'urbanistica che vogliamo", tenutasi recentemente a Gioia del Colle ed organizzata da Sinistra Ecologia e Libertà. Come andrà a finire? Chi la spunterà? Donato Stoppini 1 / 7
----------------------------------------------------------------- La Regione Puglia con la Legge Regionale del 29 Luglio 2008, n. 21 ( http://www.pausania.it/files/legge%20puglia%20rigenerazione%20urbana.pdf ) ha inteso promuovere la rigenerazione urbana di parti significative di città, interessate da carenza di servizi, degrado degli edifici, mediante interventi di interesse pubblico sia con progetti di opere pubbliche senza variazioni allo strumento urbanistico, che con proposte di interventi da parte dei privati, in variazione allo strumento urbanistico. I programmi integrati di rigenerazione urbana conformi ai piani regolatori generali e ai piani urbanistici comunali, sono adottati dal Consiglio Comunale previa la messa a punto di proposte avanzate dalle forze sociali, economiche, culturali e dagli abitanti che risiedono o operano nel contesto da riqualificare e negli ambiti ad esso contigui. Con determina n. 1122 del 9 Novembre 2009 l'amministrazione comunale al fine di dare attuazione ad un piano rigenerativo e procedere in variante al vigente P.R.G., conferisce un incarico professionale per effettuare un analisi della situazione esistente da mettere a punto con iter partecipativo da parte dei cittadini e in virtù delle risultanze recepite, elaborare tutti gli atti necessari alla definizione del documento da sottoporre all'adozione del C.C.. Dopo sette mesi di silenzio assoluto in data 16 Giugno 2010 in seduta urgente viene convocato il C.C. per adottare il Documento proposto dall'amministrazione comunale, mettendo a disposizione dei consiglieri gli atti 24 ore prima del C.C. e senza che, nello spirito delle L.R. 21/2008, sia stato attivato un percorso di comunicazione e di coinvolgimento degli 2 / 7
abitanti, e di soggetti pubblici e privati interessati, per realizzare un documento di programma condiviso. Quali sono per l'amministrazione comunale le priorità degli interventi pubblici per la rigenerazione oggetto di richiesta di finanziamento pubblico? - La riqualificazione di via Roma e delle piazze collegate; (Come mai l'amministrazione ha provveduto ad assumere un mutuo di 490.00 0 euro per i lavori di Piazza Luca D'Andrano?) - La realizzazione del parcheggio di scambio con il sottopasso di collegamento ala stazione ferroviaria e l'ampliamento del ponte di Giovanni XXIII; Come mai tali opere non sono state realizzare con il finanziamento certo di 6 milioni di euro che la Regione aveva messo a disposizione per la messa in sicurezza del fascio ferroviario? Come mai la Giunta Longo, con determina n 116 del 11/06/2010, ha espresso un atto di indirizzo per richiedere un ipotetico finanziamento in conto POR 2007/2013 in merito alla realizzazione di tali opere con un eventuale cofinanziamento e/o integrazione di avanzo di amministrazione? 3 / 7
- La realizzazione della nuova area mercatale con annessi parcheggi a raso e interrati, volumetrie commerciali, direzionali e residenziali e la realizzazione dei parcheggi sotterranei in Piazza Plebiscito e l'abbattimento del Palazzo dell'inps per realizzare un edificio polifunzionale non sono opere in variante al PRG da realizzare con procedure di project financing decise da questa amministrazione? - Restauro e ristrutturazione della biblioteca comunale. Come mai tali interventi non hanno avuto la giusta priorità in passato rispetto ad altri interventi cantierizzati? Siamo sicuri che dette opere hanno i dovuti requisiti per essere selezionate per gli interventi da ammettere a finanziamento di cui alla Delibera della G.R. Del 3/6/2010? Per quanto riguarda invece le opere da realizzare per conto dei privati in variante al PRG e non soggetto a finanziamento pubblico, l'amministrazione comunale ha presentato in C.C. una proposta monocratica, definendo gli ambiti di intervento di iniziativa privata per oltre 290.000 mq. nelle zone tipizzate F ( zone a verde pubblico e a servizio di quartiere ) previste dal vigente PRG.. Nel corso del C.C. dopo la relazione da parte del professionista incaricato a redigere il 4 / 7
Documento, si è subito capito che, oltre agli interventi di alcuni consiglieri finalizzati a capire le vere ragioni di questo piano e gli inspiegabili motivi di un mancato iter partecipativo dei cittadini, emergevano forti contrapposizioni all'interno della maggioranza a tal punto che il Presidente del Consiglio comunale decideva di sospendere la seduta consiliare alle ore 13.15 informando che la stessa riprendeva alle ore 18.00 con preghiera di massima puntualità.. Il Presidente del Consiglio alla faccia della puntualità riprende i lavori del Consiglio Comunale alle ore 2 0.40 per consentire ai consiglieri di maggioranza chiusa in una stanza per oltre due ore di apportare tutte le modifiche alla tavola planimetrica precedentemente presentata al fine di soddisfare i mal di pancia dei singoli consiglieri comunali e registrare le volontà nascoste di alcuni consiglieri di minoranza. Il risultato è che la maggioranza a nome del Sindaco Longo presenta un emendamento che definisce a sorpresa ulteriori ambiti di intervento da parte dei privati con un aumento di superficie che passa dai 290.000 ai 410.000 mq. Non ci sono dubbi che la maggioranza al fine di garantire l'approvazione di tale documento programmatorio, ha ceduto alle pressioni dei tanti pretendenti che hanno alzato il prezzo e per non tenere scontenti alcuni consiglieri di opposizione, ha aperto le porte anche alla minoranza con autorevoli assenze dall'aula consiliare e l'astensione di un consigliere comunale. 5 / 7
Il Sindaco Longo ancora una volta non ha mantenuto la promessa di coinvolgere i cittadini ad importanti processi decisionali e con i suoi metodi strategici e funzionali ha favorito il consociativismo che è sempre più diffuso in questa città. La corsa per gli acquisti di appetibili suoli prossimi all'edificazione e gli interessi dei soliti imprenditori portatori dei propri interessi hanno trovato terreno fertile in una città dove si programmano interventi di immagine a discapito di una politica basata sullo sviluppo economico ed occupazionale. Nel mio intervento che è a verbale degli atti consiliari, ho dovuto fare le mie dovute considerazioni a quanto di scandaloso sia accaduto e mio malgrado ho dovuto abbandonare l'aula in segno di protesta di fronte ad un ennesimo provvedimento che non ha tenuto presente lo spirito della legg e e del coinvolgimento dei cittadini. La testi monianza di quanto è accaduto è chiaramente evidenziato dall'intervento del Consigliere Ma uro Mastrovito, agli atti del Consiglio, che dopo il precedente documento fatto dai cinque consiglieri di maggioranza contro i metodi della maggioranza e le dichiarazioni negative di questo piano di rigenerazione, 6 / 7
continuano a votare a favore. Anche questi comportamenti incoerenti rendono ancora più chiaro il quadro politico di questa maggioranza basata esclusivamente sul prezzo da pagare. Mi rendo conto che il mio modo di far politica diventa sempre più impopolare, ma la mia onestà e la coerenza nei comportamenti mi mette nelle condizioni di avere la coscienza a posto nei confronti di tanti cittadini e fare chiarezza sui tanti problemi che spesso vengono oscurati da notizie poco chiare. Tommaso Bradascio - Consigliere comunale 7 / 7