STUDIO TECNICO ARCH. DI GREGORIO LUCIA Via Leonardo da Vinci 34 35010 Cadoneghe (Pd) Tel. / Fax 049/5797467 P.IVA. 03319580274 DISCIPLINARE TECNICO VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE DEL COMPARTO C2/3 TAVO (approvato con delibera di Consiglio Comunale n.17 del DEL 09-03-2009) pag. 1/5
COMUNE DI VIGODARZERE PROVINCIA DI PADOVA DISCIPLINARE TECNICO Premesso: Nella esecuzione delle opere la ditta lottizzante si assume la piena responsabilità di: - rispettare tutte le previsioni del presente disciplinare tecnico; - osservare le norme ed i criteri costruttivi stabiliti dai capitolati ministeriali tipo per la realizzazione di tutte le opere, sia edili, sia stradali e sia di tipo specialistico; - osservare tutte le disposizioni tecniche, comunitarie, statali, regionali vigenti, in merito alla qualità e formato dei materiali impiegati. A) Opere di urbanizzazione: Art. 1 - Movimenti di terra. Per le opere di urbanizzazione primaria il terreno sarà livellato e sistemato, come risulta dai grafici di progetto. Art. 2 - Strade, aree di manovra e parcheggio. Le strade, aree di manovra e i parcheggi saranno dimensionati come risulta dai grafici di progetto. Le strade e aree di manovra avranno sezione opportunamente sagomata a schiena d'asino con pendenze trasversali comprese tra l'1% e il 2%. Saranno pavimentati con sottofondo in tout-venant o frantumato di cava dello spessore di cm. 40 con elementi granulometricamente compresi, secondo opportuna curva, tra i mm. 0.75, steso con mezzi meccanici, umidificato sino ad ottenere il valore massimo della prova proctor modificata, costipato con opportuni mezzi meccanici; strato di materiale stabilizzato dello spessore di cm. 10; manto di bynder 0.20 mm. dello spessore compatto di cm.7 comprese tutte le prestazioni occorrenti, inclusa la spruzzatura preliminare con emulsione al 55% dello spessore minimo compresso di cm.7; manto di conglomerato bituminoso 0.4 mm. dello spessore di cm. 3 a compressione avvenuta, eseguito con idonea macchina finitrice, chiuso con polvere d'asfalto previa preparazione del fondo con spalmatura di emulsione al 55%. I parcheggi avranno pavimentazione filtrante realizzata in masselli a giunti allargati drenanti in cls o in blocchi prefabbricati forati in cls tipo "Erborella", di colore a scelta della DD.LL., realizzato con inerti ad alta resistenza a granulometria controllata e ottimizzata. Tale pavimento sarà posato a secco su letto di sabbioncino, nello spessore variabile di 3 5 cm (massimo), e disposto secondo l effetto estetico richiesto. Saranno opportunamente tagliati con taglierina a spacco tutti i masselli che non potranno essere inseriti integralmente. La pavimentazione sarà successivamente battuta con apposita piastra vibrante e cosparsa in superficie di sabbia fine (granulometria 0 2 mm.), pulita e asciutta. La rimozione dell eccesso di sabbia sarà effettuata dopo un periodo sufficiente a garantire il corretto intasamento dei giunti tra i singoli masselli Art. 3 - Marciapiedi. Il marciapiede deve essere delimitato da una cordonata in calcestruzzo prefabbricata dello spessore di cm. 12-15 per un'altezza di cm. 25 posata su sottofondo e rinfianco di calcestruzzo, dello spessore pag. 2/5
medio di cm. 5 e comprendente lo scavo e il riporto di terra necessario per dare la livelletta di progetto, la stesa, compressione e bagnatura di uno strato di ghiaia in natura di cm. 20, getto di calcestruzzo impastato con q.li 3 di cemento dello spessore uniforme di cm.10, l'erogazione di Kg./mq. 1,00 di emulsione al 55% di bitume e la successiva stesa di cm.3 di conglomerato bituminoso del tipo chiuso, granulometricamente compreso fra i cm. 0,1-4, confezionato con Kg. 100 per metro cubo di bitume puro, la sigillatura finale con Kg./mq. 0,50 di emulsione e Kg./mq. 1 di polvere di asfalto compresa rullatura per ogni fase di lavoro. Giunti di dilatazione ogni 5 ml. Per i passi carrai dovrà essere predisposta apposita "carriera" in elementi di calcestruzzo. La delimitazione del marciapiede o della strada al confine con le aree verdi dovrà avvenire con apposita cordonatura. Art. 4 - Segnaletica stradale. La segnaletica stradale, orizzontale e verticale sarà realizzata come risulta dai grafici di progetto allegati e in conformità alla vigente legislazione sulla circolazione stradale. Eventuali integrazioni o variazioni potranno essere richieste prima del collaudo dal Collaudatore o dall'ufficio Tecnico Comunale. Segnaletica orizzontale: a) le strisce spartitraffico, continue discontinue, della larghezza di cm. 12 saranno eseguite con vernice rifrangente bianca o gialla delle migliori qualità, in modo da garantire una copertura media di grammi 100 per metro lineare; b) le fasce di arresto o pedonali, le scritte, le isole zebrate ed altri segni, saranno eseguite secondo le prescrizioni della vigente legislazione sulla circolazione stradale, con vernice rifrangente come sopra in modo da garantire una copertura media di grammi 1.000 per metro quadrato. Segnaletica verticale: I segnali dovranno rispondere, per dimensioni e tipo ai requisiti imposti dalla vigente legislazione sulla circolazione stradale. Saranno in lamiera di alluminio verniciata dello spessore di 25/10 mm. bordati a scatola sul perimetro e dovranno avere la superficie resa completamente rifrangente mediante applicazione a caldo sottovuoto di pellicola Scotchlite a pezzo unico. Gli attacchi dei segnali saranno a sezione U da mm. 40x80x4 dell'altezza di almeno ml. 3.00 zincate a caldo. Art. 5 - Fognatura bianca e nera. Le opere di fognatura saranno realizzate come risulta dai grafici di progetto, e comunque secondo le prescrizioni del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive di Mirano (VE), eventualmente competente, e di ETRA s.p.a.: - La rete di fognatura bianca sarà realizzata con tubazioni in calcestruzzo prefabbricato del diametro e pendenza risultante da calcoli, pozzetti sifonati a caditoia in ghisa carrabile ogni 15 ml. circa da entrambi i lati della strada, dimensioni cm. 40x40. - La rete di fognatura nera sarà realizzata secondo le prescrizioni della ETRA s.p.a.. - Saranno predisposti, prima della pavimentazione permanente, tutti gli allacciamenti ai singoli lotti edificabili. - Per la rete nera saranno predisposti pozzetti di utenza in banchina o marciapiedi, nelle immediate adiacenze dei lotti, muniti di chiusino in ghisa carrabile ed in conformità al vigente regolamento della ETRA s.p.a.. - I tubi in PVC dovranno essere del tipo di alta densità, atti a sopportare una pressione di esercizio di 3,2 Kg./cmq. (PN 3.2) in barre da m. 10,00 o di lunghezze inferiori a seconda della necessità, compresa la giunzione eseguita con termoelementi o in alternativa con adesivo, nei diametri e spessori conformi alle caratteristiche di cui alle norme UNI 7054/72 e UNI-PLAST CT 267.269 del giugno 1975. Saranno dotate dei pezzi di derivazione saldati secondo le regole dell'arte. pag. 3/5
- Le camerette d'ispezione avranno il chiusino in c.a. con passo d'uomo munito di botola in ghisa del tipo carrabile. - I pozzetti sifonati stradali avranno la caditoia in ghisa del tipo carrabile applicata su telaio. Art. 6 -Reti di approvvigionamento idrico e di distribuzione del gas metano e dei cavi telefonici ed elettrici (ETRA - Dim Gas - Telecom - ENEL). Per quanto riguarda le reti di acqua e gas la Ditta esecutrice dovrà prendere contatti diretti con gli Enti di gestione per concordare modalità ed oneri relativi alla esecuzione delle reti stesse. Rete Telecom: le canalizzazioni in PVC, fornite dalla Telecom, dovranno essere prelevate a cura e spese della Ditta esecutrice presso i magazzini Telecom. La posa in opera sarà eseguita su sabbia alla profondità indicata nei disegni della Telecom, con la protezione di un corso di mattoni a secco. I pozzetti Telecom saranno realizzati secondo i particolari costruttivi della Telecom stessa, completi di ogni accessorio. Rete ENEL: sarà realizzata in tubi di PVC posti su sabbia alla profondità prescritta dall'enel. I pozzetti saranno di cemento delle dimensioni e finiture prescritte; in particolare i chiusini dovranno essere del tipo ispezionabile con botola applicata su telaio. Le canalizzazioni Telecom ed ENEL saranno dotate di filo di ferro pilota di mm. 3 di diametro. Tutte le reti sopraelencate dovranno essere collaudate dai rispettivi Enti eroganti. Art. 7 - Impianto di illuminazione pubblica. - Conduttura con conduttori 3x4 FG7OR risultanti da calcoli, in condotto interrato, dal collegamento con la linea di alimentazione ai nuovi apparecchi illuminanti. - I cavi dovranno essere in rame rivestito in butile, di sezione adeguata alla portata e secondo le norme CEI; - Lampioni modello "Origia 800" ditta Grechi o modello "Evoluta C" ditta AEC Illuminazione o modello similare, completi di ausiliari di alimentazione, accensione e rifasamento. Con collegamenti alla scatola morsettiera del sostegno. - Sostegni in acciaio zincato a caldo, restremati diritti, con foro entrata cavi, bullone per la messa a terra, con morsettiera di derivazione incassata, con fusibile, infissi nelle fondazioni predisposte. - Scatole di derivazione da palo incassate complete di morsetteria isolata, base portafusibili, fusibili, coperchio di alluminio fuso ed ogni altro accessorio ed opera occorrente per dare l'impianto finito a regola d'arte. - Pozzetto con chiusino in ghisa. - Quadro elettrico assemblato e cablato, con caratteristiche e tarature risultanti da calcolo e i seguenti componenti modulari : 1 interruttore magnetotermico differenziale quadripolare da 50A Idn=1A sel.; 2 contattori tripolari da 63/40A; 2 interruttori magnetotermici differenziali bipolari da 16A Idn=0,3A curva C; 1 interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 16A Idn=0,33A sel. curva B; 1 interruttore magnetotermico differenziale bipolare da 6A Idn=0,03A sel. curva C ; 1 portafusibili unipolare da 16A, 230V. 1 selettore a tre posizioni bipolare 16A, 230V. 1 interruttore crepuscolare con sensibilità regolabile ritardato, con elemento sensibile interno al contenitore e illuminato da apposita finestrella in vetro infrangibile e debitamente sigillata. 1 interruttore orario giornaliero regolabile, con riserva di carica. 1 contenitore isolante per componenti modulari con grado di protezione IP 44, dotato di serrature con due vani separati e atti a contenere anche il contatore Enel. Morsetti terminali, morsettiere di derivazione, morsetto di terra, targhette indicatrici e portaschema. pag. 4/5
Il quadro elettrico e tutto l'impianto di pubblica illuminazione dovranno comunque essere realizzati osservando scrupolosamente ed integralmente le norme CEI vigenti. Prima del collaudo, anche parziale, dovrà essere prodotta dichiarazione di conformità alle norme CEI vigenti sottoscritta dal Direttore dei Lavori e dall'impresa esecutrice dell'impianto, corredata anche dello schema elettrico del quadro e dell'impianto stesso effettivamente realizzati, indicando per quest'ultimo: - ubicazione e caratteristiche dei centri luminosi e dei relativi accessori; - posizione degli apparecchi di comando e delle eventuali cabine; - caratteristiche delle linee di alimentazione; L'impianto dovrà consentire lo spegnimento parziale programmato delle lampade. Per le specifiche tecniche si farà riferimento alla relazione allegata al progetto dell impianto di illuminazione pubblica. LA DITTA LOTTIZZANTE: pag. 5/5