INCONTRO CON L AUTORE JACOPO OLIVIERI Lo scrittore Jacopo Olivieri ha incontrato gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola A. Aleardi del plesso di Quinto nelle giornate del 18 e 19 febbraio 2014. Ha scritto diversi libri per le edizioni Nord Sud ed ha appassionato i bambini con i suoi disegni, dato che è anche un ottimo fumettista. I bambini si sono poi trasformati in giornalisti in erba ed hanno sottoposto l autore ad un fuoco di fila di domande. Al termine dell incontro ogni bambino ha ricevuto l autografo dello scrittore che con grande generosità ha anche disegnato con maestria, per ognuno di loro, un personaggio a richiesta.
Inutile dire l entusiasmo, la meraviglia e l incanto suscitati da questo scrittore, a cui vanno i ringraziamenti di tutti noi, insegnanti ed alunni. 2
GIORNALISTI IN ERBA CRESCONO INTERVISTA ALLO SCRITTORE JACOPO OLIVIERI REALIZZATA DALLE CLASSI QUARTE Avevi la passione di scrivere anche da piccolo? Sì, mi piaceva molto scrivere, ma anche disegnare. Da piccolo disegnavo sulle pareti di casa mia; i miei genitori avevano una mentalità aperta, mio padre faceva l architetto, mia mamma era una casalinga, che ha fatto a un certo punto anche la costumista, e quindi mi permettevano di usare a modo mio gli spazi bianchi della casa Mi ricordo che avevamo una Cinquecento, che io ho decorato con i miei disegni. Erano davvero carini, in giro non c era macchina uguale alla nostra. (risata) I tuoi libri sono dedicati a qualcuno? Ho dedicato un solo libro, che poi era un romanzo, alla mia fidanzata, ma poi ci siamo lasciati. A 12 anni ho scritto un libro di 110 pagine e l ho dedicato ai miei amici. Nei libri, nelle ultime pagine, di solito c è una pagina dedicata ai ringraziamenti. Sono molto importanti, perché sono l occasione per ringraziare tutte quelle persone che ti hanno aiutato durante la stesura del libro con entusiasmo, senza ricevere nulla. Da dove prendi le idee per i tuoi libri? Mi ispiro ai documentari, ai giochi, ai cartoni animati, al cinema, ai fumetti, ma anche ai sogni. Poi rielaboro e trasformo tutto in altre idee fantastiche; a volte inserisco nei 3
miei libri informazioni scientifiche, storiche o geografiche vere e questo rende molto interessante la lettura. Qual è la parte del tuo lavoro che ti piace di più? Mi piace quando mi pagano (risata), ma mi piace molto quando raccolgo le mie idee per scrivere un nuovo libro. Com è la tua giornata? Ah, sono molto pigro, mi piace leggere, andare al cinema, ma poi quando scrivo, il tempo passa in fretta! I tuoi libri contengono un insegnamento? Nei libri di Harry Tage, che sono storie fantastiche, no, ma metto sempre qualche informazione reale che può essere utile al lettore. Nel libro L assedio c è un insegnamento: ho voluto dire che la guerra non è mai bella, è sempre inutile e che non c è un buono e un cattivo. Hai conosciuto Gianni Rodari? No, perché è morto da qualche anno. Quando ero piccolo, gli ho inviato il mio primo libro, ma non mi ha mai risposto. Devo dire, però, che quando leggi un libro, sembra che l autore sia lì accanto a te a raccontarti la storia, e quindi lo senti ancora vivo. Qual è stato il primo libro che hai scritto? Ero piccolo, il titolo era Un avventurosa avventura per un avventuroso cavaliere. Hai lavorato con altri scrittori? Sì, ho lavorato con un amico scrittore, io disegnavo i fumetti per la collana di Geronimo Stilton, per la collana dei Super Topi Qual è il tuo libro preferito, tra quelli che hai scritto? Di solito è l ultimo o il penultimo che ho scritto, perché è quello che considero scritto meglio. Hai letto il Diario di una schiappa? No, ma so che libro è, non è il mio genere! Per che squadra tifi? Non mi interessa il calcio! Amo molto il cinema e leggere! Scrivi libri fantastici o libri realistici? Scrivo libri fantastici. 4
Qual è il libro più divertente che hai scritto? Non posso dirlo io, dovete dirlo voi! (risata) I libri li scrivi a mano o con il computer? Di solito scrivo al computer, però quando inizio a scrivere un nuovo libro, scrivo a mano, prendo appunti su fogli e foglietti che mi capitano a tiro. Hai dei fans? Sì, siete voi! (risata) Quanto tempo ci vuole per scrivere un libro? Per L assedio ci ho messo 5-6 mesi, ma per l ultimo Harry Tage una settimana e mezzo, perché ero più sicuro, dato che ne avevo già scritti altri. 5