Il futuro del mondo del lavoro in Italia è sempre più verde?



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Transcript:

ENERGIE RINNOVABILI E GREEN TECHNOLOGY: QUALI VANTAGGI PER IL MONDO DEL LAVORO? Il futuro del mondo del lavoro in Italia è sempre più verde? Prof. Emma Galli Università di Roma La Sapienza 25 Marzo 2011

Petrolio Petrolio Dopo essere più che raddoppiato, passando da valori intorno ai 70$/barile nell estate 2007 ai quasi 150 $/barile del picco registrato a Luglio 2008, il prezzo del petrolio è precipitato sotto i 40$/barile nel giro di pochi mesi, con il manifestarsi della crisi economica mondiale La debolezza dei fondamentali, unitamente alla probabile difficoltà dell OPEC di attuare i tagli produttivi concordati, ha reso difficile un rapido incremento delle quotazioni del greggio ai livelli del 2008 Tuttavia l incertezza attuale legata alla crisi dei paesi medio-orientali e al futuro del nuclare conseguente alla catastrofe giapponese ha alimentato la speculazione facendo aumentare il prezzo del barile a oltre 105$

Consumo di energia elettrica nei paesi UE Consumi di elettricità Evidenze 3.20 GWh/Mil 3.15 3.10 3.05 3.00 2.95 2.90 2.85 2.80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Il fabbisogno di energia elettrica ha subito un marcato declino a partire del 2008 per effetto della crisi economica I consumi domestici sono in crescita ed assorbono oltre il 50% della produzione La quota di energia destinata ai trasporti è limitata e destinata essenzialmente al sistema ferroviario Germania, Francia ed Iitalia coprono il 50% del consumo di elettricità dei paesi membri della UE Fonte: Elaborazioni su dati European Commission - Eurostat

Fonti di produzione di elettricità UE nel 2009 Fonti di produzione Evidenze La principale fonte di produzione è quella termoelettrica (gas e petrolio), anche se la situazione cambia paese per paese Belgio, Francia, Lituania, Svezia usano in prevalenza la fonte di produzione nucleare, Lettonia e Austria la fonte idroelettrica Danimarca, Germania, Spagna sono i maggiori produttori di energia eolica Italia e Spagna sono gli unici a produrre energia elettrica da fonte geotermica Fonte: Elaborazioni su dati European Commission - Eurostat

Il mercato energetico in Italia Scenario di riferimento Rispetto alla media dei paesi UE, i consumi di energia primaria in Italia sono caratterizzati da un maggiore ricorso a petrolio e gas, da una componente strutturale di importazioni di elettricità, da un ridotto contributo del carbone e dall assenza di generazione elettronucleare La quota di fonti energetiche rinnovabili sul totale dei consumi primari è leggermente più elevata rispetto alla media UE, soprattutto grazie al notevole apporto della fonte idroelettrica La dipendenza del sistema energetico nazionale dall estero è in continua crescita: la fattura energetica nazionale mostra infatti un costante incremento annuale del costo totale delle fonti (essenzialmente ascrivibile al ruolo giocato congiuntamente da gas e petrolio) Fonte: elaborazioni da dati AEEG

Il mercato dell energia elettrica in Italia Consumi elettrici Evidenze Sostanziale stabilità dei consumi elettrici nel 2008 Nel 2009 a fronte di un calo medio dei consumi dei paesi EU del 5%, il consumo è diminuito in Italia di circa il 7% rispetto al 2008 (per effetto della diminuzione del PIL, non perché e migliorata l efficienza energetica del paese) Fonte: Elaborazioni su dati GRTN-TERNA

Il mercato dell energia elettrica in Italia Consumi per settore di attività Evidenze Nel 2008 la riduzione dei consumi destinati ad usi industriali e stato del 2.8% rispetto al 2007, influenzando negativamente sul tasso di crescita media del settore I consumi destinati al terziario hanno registrato un tasso di crescita media pari a circa +4%, in linea con quello della media EU Il settore dell agricoltura ha registrato le dinamiche di crescita piu elevate nel 2003-2008 (ca. 5% medio), pur rimando marginale Fonte: Elaborazioni su dati European Commission - Eurostat

Il mercato dell energia elettrica in Italia Potenza installata In termini di potenza complessiva installata, l Italia è tecnicamente autosufficiente: le centrali esistenti a tutto il 2009 sono in grado di erogare una potenza massima lorda di oltre 100 GW contro una richiesta massima storica di ca. 60 GW Ciononostante, nel 2009 la produzione nazionale ha contribuito al soddisfacimento della richiesta totale di elettricità per l 86% (in calo del 9.4% rispetto all anno precedente) mentre il saldo estero è aumentato dell 11% Ciò è dovuto ad una molteplicità di fattori: scarsa efficienza degli impianti (fermi per manutenzione, guasti, etc) e da elevati costi di produzione che a volte rendono piu conveniente l acquisto di energia dai paesi limitrofi (es. elettricità prodotta dal nucleare di Francia e Slovenia)

Il mercato dell energia elettrica in Italia Copertura fabbisogno nazionale Fonte: Elaborazioni su dati GRTN-TERNA Nel 2009 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato soddisfatto per l 86% da produzione nazionale e per il rimanente 14% dalle importazioni Il saldo estero ha registrato nel 2009 un incremento dell 11% rispetto all anno precedente, il valore più alto nel periodo esaminato

Il mercato dell energia elettrica in Italia Fonti di produzione Evidenze L effetto combinato della diminuzione della domanda dei consumi elettrici del 2009 e degli inverni 2007-2008 particolarmente piovosi, ha fatto sì che i produttori di energia abbiano potuto approvvigionare il mercato riducendo sensibilmente la generazioni da fonti termo (più costose), a favore di quelle idro (disponibili ad un costo più basso) Il grafico evidenzia il progressivo aumento di produzione di elettricità da fonti rinnovabili (+10% valore medio di crescita nel periodo 2003-2009), per effetto soprattutto dell incremento del fotovoltaico, favorito dalla legislazione in materia Fonte: Elaborazioni su dati European Commission - Eurostat

Politiche energetiche in Europa Scenario europeo A partire dalla metà degli anni 90, diversi paesi hanno avviato politiche di incentivazione a favore di energie rinnovabili, sulla scia di quanto era stato fatto negli USA alla fine degli anni 70 La sensibilizzazione verso una politica energetica sostenibile ha trovato un notevole consenso in Europa, attraverso la promulgazione di diverse direttive orientate al rispetto del protocollo di Kyoto del 1997 La direttiva 2009/28 dell Aprile 2009 stabilisce un quadro comune per la promozione dell'energia non fossile, al fine di raggiungere entro il 2020 l obiettivo obbligatorio del 20% dell energia prodotta da tali fonti rinnovabili (eolica, solare, idraulica, biomassa) sul totale di energia della Comunità Al fine del raggiungimento dell obiettivo comunitario, ad ogni stato membro è assegnato un piano di sviluppo predefinito che, nel caso dell Italia dovrebbe seguire il seguente percorso:

Politiche energetiche nell UE Triplice obiettivo dell UE: minori emissioni del 20%, maggiori energie rinnovabili del 20% e maggiore efficienza energetica del 20% ( Clima e Energia Pacchetto 20-20) Due aspetti principali: a) sicurezza degli approvvigionamenti energetici, salute e ragioni climatiche b) impatto positivo sulla ripresa e sulla crescita economica Teoria del doppio dividendo : investire nelle energie rinnovabili crea benefici sia per l ambiente che per l economia? Valutazione finanziaria del costo dei sussidi alle FER

Le Fonti di Energia Rinnovabili Definite all art. 2 della Dir. 2001/77/CE (recepito nell art. 2 del D.Lgs 387/03) Idraulica Geotermica Solare Biogas e gas da depurazione Moto ondoso e maree Eolica Biomasse Ossia la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani

Politiche FER in Europa L impiego delle tecnologie per le energie rinnovabili possono offrire notevoli benefici quali la tutela ambientale, la crescita della competitività industriale, lo sviluppo delle esportazioni, lo sviluppo regionale, la diminuzione della dipendenza dell'industria dai combustibili fossili, la creazione di nuovi posti di lavoro, la riqualificazione di molti profili che non trovano più spazio nel mercato del lavoro

Politiche FER e green economy I governi europei stanno investendo nella produzione verde attraverso sussidi, tariffe, mandati che inseriscono vincoli addizionali alla funzione di produzione Si stima che gli investimenti green, in relazione agli obiettivi UE per i prossimi dieci anni passeranno dagli attuali 1.370 miliardi di dollari l'anno a 2.740 miliardi entro fine 2020 Lo sviluppo della green economy può contribuire alla ripresa delle attività produttive e contrastare il calo dell occupazione, attraverso un pacchetto di stimolo economico in cui l innovazione costituisce il motore della ripresa economica In questo quadro le fonti rinnovabili si pongono come fattori portanti della riconversione in chiave sostenibile dei processi produttivi e delle attività lavorative

Gli investimenti globali nelle fonti energetiche rinnovabili (RES) Nel 2007 hanno raggiunto la cifra di $148.4 miliardi, con un incremento del 60% rispetto al 2006 L asset finance ha assorbito il 57% degli investimenti complessivi La quota sui public markets è più che raddoppiata rispetto all anno precedente, raggiungendo il $23,4 miliardi Venture capital/private equity, spese pubbliche e private per ricerca e sviluppo e finanziamento dei progetti su piccola scala, assorbono il resto delle risorse

Posti di lavoro nel settore delle FER nel mondo e in un campione di paesi (UNEP 2008)

Analisi dei benefici per l economia reale: Il Ministero dell ambiente tedesco (BMU) ha registrato un aumento del 55% del numero totale di green jobs a partire dal 2004 La crescita lorda dell impiego nell industria solare ha registrato un aumento di circa il doppio nel 2004 fino a raggiungere circa 74,000 posti di lavoro nel 2008 il caso della Germania Nel 2020, più di 400,000 posti di lavoro saranno creati nel settore delle rinnovabili

Il caso della Spagna L energia eolica in Spagna è ritenuta un esempio in tutta l Europa per la rapida crescita nella produzione di energia rinnovabile Posti di lavoro nell industria delle rinnovabili spagnola, 2007 Tuttavia secondo Calzada et al. (2009), nonostante le politiche di sostegno a favore dei posti di lavoro verdi, ad ogni nuovo green jobs creato corrisponde la perdita di 2,2 posti di lavoro in altri settori

Il caso della Danimarca Circa 28,400 persone sono occupate nel settore eolico, il 55% dei quali lavorano nel settore manifatturiero delle turbine eoliche I green jobs crescono costantemente e velocemente, ma Sharman e Meyer (2009) notano che il valore aggiunto pro capite del settore eolico si è mantenuto su una media bassa del 13% tra il 1999 ed il 2006, rispetto al settore manifatturiero principale Tasso occupazionale del settore eolico in Danimarca

Politiche FER in Italia Politiche di incentivazione di fonti rinnovabili in Italia In applicazione degli accordi di Kyoto, in Italia la legge 9/91 non solo ha liberalizzato la generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili e assimilate (cogenerazione, utilizzo di calore da processi industriali etc), ma ha altresì previsto l obbligo da parte dell ENEL di acquistare l energia prodotta da tali fonti a prezzi incentivanti, fissati dal provvedimento CIP 6/92 e successivi aggiornamenti (Conto Energia, Nuovo Conto Energia) Successivamente, a colmare il vuoto lasciato dalla chiusura del programma CIP 6 hanno provveduto i decreti legislativi del 1999 e anni successivi, che prevedono: obbligo da parte di chi produce energia elettrica da fonti non rinnovabili, di immettere nel sistema nell anno successivo, quote crescenti prodotte da impianti da fonti rinnovabili possibilità di adempiere all obbligo anche mediante acquisto delle relative quote (mercato dei Certificati Verdi)

Dinamica del mercato dell energia elettrica in Italia ❿Stima del potenziale per il sistema elettrico TWh Nel 2008 il rapporto tra produzione rinnovabile e consumo interno lordo è risultato pari a 17,6% Nel 2020 l obiettivo nazionale in linea con quanto previsto dall Unione Europea è elevare al 30% il rapporto tra produzione rinnovabile e consumo interno lordo Fonte: Gestore Servizi Elettrici Position paper obiettivi UE2020

Investimenti in green technology in Italia Investimenti pubblici in R&S per le fonti rinnovabili (Italia, 1977-2006)

I green jobs in Italia I green jobs sono lavori inerenti alle attività agricole, manifatturiere, di ricerca e sviluppo, amministrative e di servizio che contribuiscono a preservare o ripristinare la qualità ambientale, a proteggere gli ecosistemi, a ridurre il consumo di energia, acqua e materiali attraverso strategie ad alta efficienza energetica; decarbonizzare l acqua, ridurre la produzione di rifiuti Cifre discutibili ma il potenziale occupazionale dei green job non è in discussione Alcuni lavori nei settori dell estrazione e raffinazione delle risorse energetiche tradizionali, industrie energyintensive come l acciaio, l alluminio, il cemento, l industria automobilistica, il trasporto aereo saranno danneggiati Secondo l'associazione produttori di energia da fonti rinnovabili (Aper) i colletti verdi sono già oggi attorno ai 50-55mila tra occupati e indotto solo nel settore energetico Secondo lo studio del Centre for research on energy and environmental economics and policy dell'università Bocconi sulle «Prospettive di sviluppo delle tecnologie rinnovabili per la produzione di energia elettrica», nel 2020 l'economia verde potrebbe raggiungere i 250mila posti di lavoro Rispetto ad oggi nel 2020 in Italia ci saranno 60.500 lavoratori occupati nel settore delle energie rinnovabili in più (Stime effettuate dall IRES - l Istituto delle Ricerche Economiche e Sociali nel dossier Energia e Lavoro Sostenibile)

L Italia potrà avvantaggiarsi di un occupazione complessiva di 170.000 unità nel 2010 e 250.000 nel 2020 Occupazione potenziale in Italia L occupazione potenziale al 2020 interesserà prevalentemente il comparto delle bioenergie, con circa 100.000 occupati, seguito dall industria eolica (77.500) e del solare (47.500)

Occupazione nel settore delle energie rinnovabili in Italia In Italia le fasi attualmente più sviluppate sono quelle corrispondenti alla distribuzione e installazione che sono sicuramente a basso valore aggiunto Necessità di sviluppo dell intera filiera Attualmente l occupazione nel settore delle energie rinnovabili in Italia è, tra posti diretti e indiretti, di poco superiore alle 100 mila unità I settori delle rinnovabili più importanti sono l eolico, con circa 10.000 addetti, il solare fotovoltaico, con circa 5.700, ed il comparto delle biomasse, con circa 25.000 occupati, mentre il resto dell occupazione verde si distribuisce tra il geotermico, il solare termico, il mini idroelettrico e le altre forme minori che impiegano, tra diretti e indiretti, circa 50 mila lavoratori Secondo lo studio dell IRES, avvalorato dai dati di altre agenzie internazionali, le prospettive di crescita lasciano prevedere un espansione di questi settori e della relativa occupazione E importante che la formazione dei profili professionali stia al passo. Molte delle professioni emergenti richiedono processi di riqualificazione attraverso l acquisizione di nuove capacità (da una minima riqualificazione del lavoro tradizionale alla transizione verso le nuove competenze)

Alcune ipotesi relative all impatto sulle professioni Ipotesi relative all impatto sulle professioni delle tecnologie rinnovabili: 1) non si producono mutamenti sostanziali nell attività lavorativa e nei requisiti richiesti al lavoratore (le mansioni non cambiano), per cui le nuove competenze verdi si configurano come supplementari e potrebbero aumentare l occupabilità dei lavoratori tradizionali 2) si verificano cambiamenti significativi nel lavoro e nei requisiti richiesti al lavoratore (i compiti sono diversi) per cui le nuove competenze verdi sono necessarie per il mantenimento del posto nell occupazione tradizionale, diventano cioè un requisito per l impiego 3) le nuove competenze verdi determinano la transizione a nuovi lavori, portando ad un occupazione completamente nuova ed emergente per i giovani e gli inattivi

Potenzialità occupazionali delle FER Il futuro dell'occupazione sarà in ogni caso sempre più green, soprattutto in quelle zone naturalmente più idonee allo sviluppo di alcune delle tecnologie ambientalmente sostenibili, come ad esempio, il fotovoltaico nel sud del paese dove il sole rappresenta un valore aggiunto L'incremento occupazionale sarà di 9.000 unità solo nel sud del paese, per arrivare a 12.000 unità nette permanenti a livello nazionale Potrebbero essere ben 54 le figure professionali richieste tra cui quella del designer del parco eolico, o di sistemi fotovoltaici, l'installatore di turbine eoliche o il tecnico dei sistemi di accumulo del gas del biometanolo per gli impianti di biomasse Aumenteranno (almeno nella fase iniziale) i venditori di pannelli fotovoltaici e di pale eoliche, installatori e tecnici specializzati

Opportunità occupazionali delle FER Nell ambito delle opportunità di impiego create dalle FER si distinguono tre gruppi di figure professionali che possono trarne vantaggio: un gruppo di professioni che ne beneficiano indirettamente, svolgendo lavori che non implicano un contatto diretto con le green technologies e non richiedono, quindi, l acquisizione di nuove competenze (è il caso, ad esempio, della figura del contabile che lavora nell azienda dove si produce energia rinnovabile); un gruppo di figure professionali provenienti da settori in crisi, che possono godere di una condizione di rivitalizzazione generata dalla fase di sviluppo delle tecnologie verdi (si pensi al caso dei lavoratori del manifatturiero, per i quali si può verificare un incremento della richiesta di forza lavoro qualificata per far fronte alla accresciuta domanda, ad esempio, di turbine eoliche); un gruppo di professioni che lavorano direttamente a contatto con le nuove tecnologie rinnovabili e che per questo hanno bisogno di nuove qualifiche e di aggiornamento (si pensi al tecnico installatore del solare), configurandosi propriamente in termini di occupazioni verdi emergenti

Potenzialità occupazionali delle FER Il settore delle fonti rinnovabili determina quindi una crescente domanda specialistica e la necessità di un costante adattamento delle competenze sul piano tecnico Al contempo, la natura stessa di queste tecnologie induce ad acquisire valori e sensibilità di carattere più sistemico e trasversale che si possono sintetizzare in: a) una visione sistemica : la capacità di capire il sistema FER nel suo complesso, dal quadro normativo a quello tecnologico; b) una visione socio-relazionale : la capacità di relazionarsi e comunicare efficacemente con i vari attori coinvolti nei processi di sviluppo delle energie rinnovabili con i quali si è chiamati a confrontarsi (le comunità locali, le autorità locali, il cliente); c) una visione innovativa : la capacità di leggere l innovazione a partire da quella tecnologica e di cogliere la dinamicità di un settore al cambiamento

Alcune stime occupazionali Alcune stime relative alla capacità dell industria italiana di rispondere alla sfida tecnologica, di ricerca e sviluppo, di innovazione, oltre che alla cooperazione tra pubblico e privato, configurare due diverse prospettive in base allo «sfruttamento delle opportunità»: 1) Nel caso di un basso sfruttamento, in continuità con quello degli ultimi cinque anni, il fatturato sarà di 30 miliardi di euro con un valore medio annuo di 2,4 miliardi e un'occupazione di 100mila posti. Con uno sfruttamento medio, coprendo il 50% della quota di mercato con produzione nazionale, si potrà realizzare un fatturato di 50 miliardi con una media annua di 4 miliardi e un'occupazione di 150mila persone 2) Se lo sfruttamento sarà alto, l'industria nazionale potrà realizzare un fatturato di 70 miliardi (pari al 70% della quota di mercato) con un valore medio annuo di 5,6 miliardi (2,4 miliardi in importazioni di apparati tecnologici) e raggiungere 175mila posti lavoro in Italia e 75mila al l'estero, 250mila in totale. L'eolico ne occuperebbe 77.500 (31%), le biomasse 65.000 (26%), il solare fotovoltaico 27.500 (11%), fino ai 10.000 (4%) impegnati nell'incenerimento dei rifiuti solidi urbani

Il nuovo scenario di Greenpeace e EREC (European Renewable Energy Council) Stime dei posti di lavoro nel settore energetico in un contesto di cambiamenti nelle politiche energetiche vs stime dei posti di lavoro nello scenario business as usual ovvero in assenza di tali cambiamenti prodotte dall IEA (International Energy Agency) Principali steps del modello di stima: - Calcolo della quantità di capacità elettrica che potrebbe essere installata ogni anno - Calcolo dei fattori occupazionali per ogni tecnologia o numero di posti di lavoro per unità di capacità elettrica sia fossile che rinnovabile, suddivisi per tipologie di mansioni e settore - Per le stime del 2020 e 2030, riduzione dei fattori occupazionali in base ad un fattore di declino per ogni tipo di tecnologia che mostra quanto l occupazione possa diminuire in presenza di un miglioramento di efficienza tecnologica - Calcolo della produzione regionale e nazionale di fonti energetiche - Applicazione di un moltiplicatore di lavoro regionale che indichi quanto labor-intensive sia l attivita in ogni area geografica

Rapporto Energy [R]evolution 2009

Le proiezioni di Greenpeace per il mercato del lavoro europeo I posti di lavoro nel settore energetico sono superiori nello scenario Energy [R]evolution Le nuove attività lavorative si concentrano principalmente nel settore eolico L ammontare dei nuovi posti di lavoro risulta dall aumento della produzione di energia verde e dagli interventi globali per incrementare l efficienza