LA VITE N 4 del 2 luglio 2018 Fase fenologica La fase di fioritura è terminata ormai in tutte le zone viticole lombarde, e lo sviluppo della vite si trova tra la fase di acini delle dimensioni di un pisello (fase 75 BBCH) delle zone più tardive e quella di pre-chiusura del grappolo (fase 77 BBCH) o anche di chiusura grappolo (fase 79 BBCH) in quelle maggiormente precoci. Le tignole della vite Dove non è stato adottato il metodo della confusione sessuale, in questo periodo è necessario cominciare a pensare al controllo della tignoletta della vite ((Lobesia botrana Schiff. et Den.), in quanto è ormai prossimo l inizio del volo della seconda generazione, come confermano anche le sommatorie dei gradi giorno rilevate da alcune capannine metereologiche presenti sul territorio regionale. Dove l insetto è presente, la difesa contro questa generazione (carpofaga) è da considerarsi fondamentale, in quanto le larve, penetrando nell acino nella zona di inserzione del peduncolo o nel punto di contatto tra due acini, possono danneggiare nel corso del loro sviluppo tra i 5 ed i 7 acini svuotandoli in parte e facendoli disseccare: le ferite possono poi facilmente fungere da via di penetrazione per successive infezioni di botrite e/o marciume acido. In questo caso, quindi, si possono avere perdite anche notevoli sia di tipo quantitativo che di tipo qualitativo. Località GG al 25/06/2018 Sondrio 1977 Quistello 2076 Riccagioia 1991 S. Colombano al L. (MI) 2000 Brescia 2167 Scanzorosciate (BG) 1937 VITIMETEO-INSECTS (WWW.AGROMETEO.CH) - Legenda <750 GG >750 GG >900 GG >1100 GG >2450 GG Nessun rischio Posare trappole e diffusori Inizio I volo possibile I volo (media 15 anni) II volo (media 15 anni)
Al fine della valutazione della necessità o meno del trattamento insetticida, soprattutto nelle aree dove i danni sono sporadici, è indispensabile eseguire dei campionamenti sui grappoli per verificare la presenza di uova, larve o acini danneggiati: sulla 2 a generazione si ritiene necessario intervenire considerando una soglia del 5% di grappoli con uova, larve attive o fori di penetrazione, alzabile al 10% sulle varietà a grappolo spargolo. Nella scelta dei principi attivi ad azione insetticida da inserire nei programmi di difesa integrata è innanzi tutto importante considerare alcuni aspetti: l impiego eccessivo di prodotti poco selettivi può disturbare eccessivamente i nemici naturali dei parassiti, con conseguente comparsa di infestazioni dannose (es. ragno rosso); è bene alternare il più possibile i principi attivi sulla base della loro modalità d azione (MoA), per ridurre i rischi di resistenza; i principi attivi devono essere posizionati in modo da esaltarne l efficacia. Sostanza attiva Clorpiriphos metile Indoxacarb Metoxifenozide Tebufenozide Spinosad Spinetoram Efficacia Uova Larve Clorantraniliprole Emamectina benzoato Bacillus thuringiensis Momento di applicazione 7-8 giorni dopo il picco dei voli Tra ovodeposizione e inizio testa nera Inizio ovideposizione Tra ovodeposizione e inizio testa nera Testa nera - inizio schiusura uova Inizio ovideposizione Testa nera - inizio schiusura uova BIO SI Classe di modalità di azione (MoA) 1B 22A 18 5 28 6 Schiusura uova SI 11A Note Organofosforico, poco selettivo. Sono in grado di devitalizzare anche le larve presenti nei primi strati sottoepidermici dell acino Agisce prevalentemente per ingestione e contatto sulle larve. Acceleratori della muta MAC. Devono essere impiegato al termine dello sviluppo embrionale o contro le larve neonate. Agiscono per contatto ma soprattutto per ingestione. Da impiegare al termine dello sviluppo embrionale o contro le larve neonate. Ovi-larvicida sia per contatto che per ingestione. Utilizzare da inizio ovideposizione a pre-schiusura uova. Azione larvicida sia per contatto che per ingestione. Le applicazioni devono essere eseguite in prossimità della schiusura delle uova in modo che la larva neonata possa ingerire i cristalli proteici.
È comunque indispensabile attenersi scrupolosamente alle prescrizioni riportate sulle etichette per quanto riguarda i tempi di utilizzo, i dosaggi ad ettolitro e ad ettaro, gli intervalli e le cadenze fra i trattamenti, nonché eventuali altre indicazioni. ATTENZIONE Lo scorso 4 giugno 2018 è entrato in vigore il REGOLAMENTO (UE) 2018/686 del 4 maggio 2018 che modifica gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di clorpirifos, clorpirifos metile e triclopir in o su determinati prodotti. Per quanto riguarda la sostanza attiva clorpirifos, che risultava autorizzato anche per l impiego nel controllo delle tignole della vite, il nuovo LMR per le uve da vino è stato fissato in 0,01 mg/kg, che rappresenta il limite di determinazione analitica di questo principio attivo: in pratica dalla data di entrata in vigore del suddetto regolamento per questo principio attivo è richiesto un residuo zero sulle uve destinate alla vinificazione. Le nuove etichette dei prodotti contenenti questo p.a. ne limitano l impiego alla fase di prefioritura, per cui non è più possibile utilizzarlo per la difesa contro le tignole della vite. In viticoltura biologica i mezzi a disposizione per combattere le tignole della vite sono più limitati, ma ugualmente molto efficaci: Bacillus thuringiensis: nei piani di difesa biologica, ma anche in quelli di difesa integrata, possono essere inseriti con successo diversi preparati commerciali a base di questo microrganismo. Sono principi attivi totalmente naturali con un profilo tossicologico e ambientale molto favorevole, in quanto sicuri per l utilizzatore ed innocui per gli animali e l entomofauna utile. L azione insetticida si esplica solo per ingestione, ed ha una maggiore efficacia se il prodotto viene assunto all inizio dell attività trofica dalle larve: il trattamento dovrebbe quindi essere fatto quando la maggior parte delle uova deposte ha raggiunto la cosiddetta fase di testa nera e sarà quindi prossima alla schiusura. Indicativamente, ciò avviene dopo 10-12 giorni dall inizio delle catture con le trappole a feromoni. L intervento va poi ripetuto dopo 7-8 giorni o a seguito di piogge, a causa della scarsa persistenza del B. thuringiensis. Per migliorare l appetibilità del prodotto da parte delle giovani larve, può risultare utile aggiungere 1kg/hl di zucchero al momento di preparazione della miscela. Spinosad: agisce sia per contatto che, soprattutto, per ingestione (efficacia maggiore fino a 5-10 volte). Questa sostanza attiva è considerata moderatamente tossica su gran parte degli organismi, ma tossica per insetti appartenenti all ordine degli Imenotteri, soprattutto per api e i bombi se colpiti direttamente dal prodotto. È quindi indispensabile evitare
l applicazione dei formulati a base di spinosad nelle ore del giorno in cui i pronubi sono in piena attività. La botrite o muffa grigia Nella difesa da questo fungo patogeno assumono grande importanza una serie di accorgimenti di tipo preventivo, in grado di sfavorire lo sviluppo del fungo garantendo una buona aerazione e riducendo l umidità relativa a livello della chioma e dei grappoli. Per ottenere risultati di campo soddisfacenti è bene quindi saper gestire la coltura, integrando la difesa chimica con opportune pratiche agronomiche, una su tutte la sfogliatura; se queste pratiche vengono adottate in maniera corretta e tempestiva, anche nelle condizioni più favorevoli alla malattia per contenere la botrite della vite può bastare un unico intervento ben posizionato nell'anno. Sulle varietà a grappolo tendenzialmente compatto e nelle zone particolarmente soggette all attacco di questo patogeno, il momento "topico" e forse anche il più delicato della stagione si ha nella fase di prechiusura grappolo ed è quindi soprattutto in questa fase che vanno previsti gli opportuni interventi antibotritici, basati su prodotti di sintesi oppure naturali. Solo in annate particolarmente piovose può essere necessario ripetere un secondo intervento nella fase di maturazione. Anche per i principi attivi contro la botrite è importante conoscere il meccanismo di azione, al fine di impostare un piano di difesa efficace ed in grado di contrastare la comparsa di fenomeni di resistenza, anche perché le classi di meccanismo di azione MoA dei formulati disponibili sono inferiori di numero. Nell ambito di Indicazioni FRAC una strategia antiresistenza è quindi Principio Gruppo/codice Rischio Strategia necessario limitare ad un trattamento all anno il numero degli interventi Ciprodinil (solo attivo FRAC resistenza antiresistenza Anilinopirimidine e, qualora le condizioni ambientali in miscela) medio necessaria / 9 rendessero necessario intervenire Pyrimethanil anche una seconda volta, alternare i Fludioxonil Fenil-Pirroli / 12 Medio/basso consigliata Fenpyrazamide principi attivi delle diverse classi di SBI classe III / 17 Medio/basso consigliata Fenexamide azione. Fluazinam Dinitroaniline / 29 basso consigliata In viticoltura biologica l adozione di Boscalid SDHI / 7 Medio/alto necessaria corrette pratiche colturali per il contenimento della botrite assume un carattere ancora più importante, anche se negli ultimi anni
sono stati registrati per l impiego contro questo patogeno alcuni nuovi formulati impiegabili anche nel biologico (vedi tabella sottostante). Principio attivo codice FRAC Aureobasidium pullulans ----- Pythium oligandrum Ceppo M1 ----- Bacillus amyloliquefaciens Bacillus subtilis 44 Bicarbonato di potassio NC Eugenolo + Geraniolo + Timolo 46 Rischio resistenza Indicazioni FRAC Strategia antiresistenza Non noto ---- Alcuni di questi contengono microorganismi antagonisti di B. cynerea, con la quale entrano in competizione per lo spazio e gli elementi nutritivi, oppure producendo alcuni metaboliti che inibiscono la crescita del micelio fungino o, anche, attivando dei meccanismi di induzione di resistenza nella pianta. Il bicarbonato di potassio e la miscela di estratti terpenici (eugenolo, timolo e geraniolo) hanno invece con un azione di contatto sulle strutture esterne del fungo, sulle quali causano la disgregazione le pareti e delle membrane cellulari. L impiego di questi prodotti è consigliato nelle strategie di difesa biologica ma anche in quelle di difesa integrata, sia per ridurre i rischi di comparsa di ceppi resistenti del patogeno che per ridurre la quantità di residui dei prodotti di sintesi alla raccolta. Per le informazioni agrometeorologiche e le previsioni meteorologiche più aggiornate fare riferimento, rispettivamente, ai due link presenti all interno del sito istituzionale di ARPA Lombardia: http://www2.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/meteo/bollettinoagrometeorologici/pagine/agrometeosettimana.aspx (aggiornato ogni martedì); http://www2.arpalombardia.it/siti/arpalombardia/meteo/previsionimeteo/meteolombardia/p agine/default.aspx (aggiornato tutti i giorni alle 13.00 tranne la domenica). A cura del Servizio Fitosanitario Regionale in collaborazione con CO.DI.MA Mantova, Fondazione Fojanini Sondrio, Condifesa Lombardia Nord-Est, Consorzio Tutela Valcalepio