Tecniche di mix: Mixare la batteria. Tecniche base.



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Tecniche di mix: Mixare la batteria. Tecniche base. Traduzione in esclusiva per www.teetoleevio.it, con autorizzazione diretta. OGNI DIRITTO RISERVATO - ALL COPYRIGHTS 2012 mynameisjason & mdf25 Prefazione, di Teetoleevio In questo articolo vengono proposte, traducendo un famoso post della sezione LOW-END THEORY di Gearslutz, due tecniche di base per mixare la batteria partendo dalle singole tracce registrate, senza aggiungere campioni e provando ad ottenere un ottimo suono senza snaturare la naturalezza del kit registrato. Si tratta di due metodi semplici e rapidi, in cui vengono descritte svariate tecniche e trucchi, dall uso dei gate, ai filtri, a diversi approcci di equalizzazione e compressione. Come in tutto il recording, la prima regola è che non esistono regole. Ogni tecnico ha i propri metodi e trucchi, ma queste guide sono dei buoni punti di partenza per avere quanto meno dei riferimenti, senza andare a caso perdendosi nella miriade di plug-in che oggi abbiamo a disposizione. Prima di scimmiottare tecniche esoteriche per sentirsi importanti, forse è meglio partire con calma usando gli strumenti classici: livelli, eq, compressione, gate. Solo in questo modo si può avere il massimo controllo su quello che si fa e ottenere rapidamente un suono di batteria realmente convincente. E ancora, forse solo una volta ottenuto il controllo del kit naturale, potremo scegliere poi a ragion veduta se lasciarlo così com è o triggerare inesorabilmente. Le frequenze di intervento, così come molti metodi qui descritti, sono assolutamente opinabili, eppure l approccio nel descrivere la caratteristica del tal suono, da eliminare o enfatizzare, può essere utilizzato con successo nel mixaggio di generi anche molto diversi tra loro. Infine, la terminologia utilizzata è quella della base tecnica di un mix. Se non si conoscono tutti i termini, non è un problema. Basta approfondire un poco alla volta. Buona lettura! Teetoleevio Guida n.1 - mynameisjason Questa guida è per i tecnici audio che iniziano adesso. Piano piano, ognuno poi acquisisce un metodo personale, ma proverò ad aiutarvi esplorando il mondo del mix della batteria con delle tecniche di base. Questo tipo di mixaggio viene previsto per una registrazione di tipo pop-rock. Diamo per scontato che abbiate registrato delle tracce di base, e che stiate utilizzando ProTools o qualsiasi altro formato di software digitale. Diamo anche per scontato che le tracce siano state registrate a un livello normale, senza clip, e che non siano già state equalizzate e compresse in registrazione. Spero anche che la batteria sia stata precedentemente intonata e abbiate usate delle buone pelli. Kick - cassa Snare Top rullante sopra Snare Bottom rullante sotto, cordiera Hi Tom tom alto Floor Tom - timpano Hi Hat - charleston Ride Overhead L panoramico L Overhead R panoramico R Per prima cosa è meglio creare un gruppo queste tracce. (Mela-G su ProTools). Mixare la batteria. Tecniche base. pagina 1

Poi andiamo a modificare l output di ogni traccia nel Bus 1-2 Ora create un bus ausiliario stereo (o sub gruppo, n.d.t.), e modificatene l output in Bus 1-2. Questo vi fornisce un master fader per tutta la batteria e potrà essere utile più tardi, soprattutto nel mix complessivo. Abbassate il livello di ogni traccia di batteria fino a raggiungere inf. Con un clic destro del mouse, o disabilitando i gruppi (Mela+Shift+G), alzate cassa e rullanti e metteteli esattamente a 0dB. Impostate il rullante sotto (cordiera) a un livello inferiore, tipo -8dB e assicuratevi che sia in fase. Ora alzate gli overhead (panoramici) che dovrebbero essere a un livello inferiore da 5 a 10dB rispetto a cassa e rullante, a seconda di come li avete registrati. Pannateli agli estremi (a sinistra la parte dell hi-hat, a destra la parte del ride). Mutate cassa e rullante o mettete gli overhead in solo. Mettete in insert un EQ in ognuno dei due canali e usate un EQ low-shelving. A ma piace partire da sotto i 700 Hz abbassando da 5 a 7 db e quindi usare un filtro HPF per rimuovere ogni frequenza sotto i 100 Hz. Questo consentirà alla vostra cassa di avere aria per respirare nella parte bassa dello spettro. Di solito aumento le alte frequenze di 3 o 4 db in un punto qualsiasi tra 11 e 16 Khz. La forma di questo boost dovrebbe essere morbida, non acuta. Trascinate o copiate lo stesso plug-in per equalizzare in maniera identica l altro canale degli overhead. Poi alzate le tracce dell hi-hat e del ride (anch esse pannate agli estremi). Dovreste tenerle molto basse. Di solito io le aggiungo in modo da percepirle appena, senza che si sentano in maniera evidente. Copiate l EQ degli overhead su hi-hat e ride. Più avanti potrete fare delle modifiche, come ad esempio usare gli aumentare a 11 Khz se gli overhead sono boostati a 16Khz, e viceversa. Tornate alla cassa, che dovrebbe suonare piatta e inscatolata rispetto ai vostri overhead chiari e brillanti. Togliete un po di frequenze tra i 250 e i 500, abbassandole di circa 4 db. Aumentate le alte di 3 o 4 db, in maniera morbida, in un punto tra i 2 e gli 8Khz (a me piacciono gli 8.000 Hz). Ora usate un boost stretto nelle basse, tra i 60 e i 120 Hz. A me piacciono i 60 Hz e boosto bello cattivo. Per il rullante top potete usare lo stesso procedimento, ma senza usare uno shelving così aggressivo sulle basse frequenze. Fate un boost blando, di circa 3dB, tenendovi intorno ai 100 Hz. Ora sperimentate con uno shelving sulle alte e altissime in entrambi i canali di cassa e rullante. Probabilmente non avete bisogno di nulla sopra i 16 Khz, quindi provate a verificare quanto riuscite a scendere con il filtro LPF. Forse riuscite a scendere fino a 11Khz? Questo ridurrà il rientro dei piatti e farà suonare cassa e rullante molto più cool, penso io A questo punto dovremo usare un po di gating su cassa e rullante top. Mettete il gate prima dell EQ. Magari mettete in solo la cassa Sulla cassa impostate l attacco del gate più rapido possibile, con un rilascio da 400 ms a 1 secondo in base al gusto. Attivate l EQ del sidechain in modalità shelving ed eliminate ogni frequenza sopra i 2 Khz. Se avete molto rientro, probabilmente non riuscirete a fare scendere il range molto in basso senza che il suono risulti un po innaturale. In questo caso provate -20 o -15 db. Se il gate ha la funzione hold, questa diventa molto importante. Se state usando un gating aggressivo potreste volere fare in modo che il gate agisca sulle basse frequenze. Le basse frequenze ci mettono un po per espandersi dopo l attacco iniziale della cassa. Potete usare a vostro vantaggio il parametro ratio per fare in modo che l attacco della cassa (transiente) passi intatto riuscendo a mantenere comunque un suono pulito e tagliato. Dovrete sperimentare un po e ascoltare anche la cassa insieme agli overhead per vedere se il gating funziona nei rientri rispetto agli overhead. Ripetete il procedimento per il rullante. Il rullante non deve essere tagliato in maniera così aggressiva nei parametri di range e ratio e dovrebbe avere un tempo di rilascio più lungo, talvolta anche fino a un secondo. Certe volte provate un rilascio di 2 secondi. Potreste attivare l EQ del sidechain con un filtro sotto i 100 Hz. Verificate l efficacia della compensazione della latenza rispetto alla traccia della cordiera. Equalizzate la cordiera a piacere, forse potreste usare uno shelving alto o basso, o entrambi, è qui che sta il divertimento. Ora è il momento di alzare i tom A me piace pannarli molto larghi. Qui abbiamo sicuramente bisogno dei gate. Mixare la batteria. Tecniche base. pagina 2

Potete usare la tecnica che avete imparato per cassa e rullante. Ugualmente potete applicare qui delle tecniche di EQ simili. Provate un tempo di rilascio di circa 2 secondi. Se producete un timing schifoso provate ad automatizzare la soglia del gate. In ProTools, in alto nel plug-in trovate Auto e Safe. Fate clic su Auto. Selezionate la soglia (threshold). Ora potrete vedere questo parametro nella finestra di Edit. Ci metterete magari un po a fare l automazione, ma NE VALE LA PENA! Personalmente amo registrare anche la pelle inferiore dei miei tom, poiché aumenta grandemente il suono diretto rispetto ai rientri. Potete usare un tempo di rilascio più lungo sul gate del tom inferiore e un tempo un po più corto sul tom superiore. Se non avete microfonato la parte inferiore dei tom non importa, riuscirete lo stesso a trovare un gran suono, magari la prossima volta provateci. Ora dovreste avere ottenuto un suono di batteria compatto, aggiungiamo il riverbero. Create un nuovo bus ausiliario stereo, stavolta Bus 3-4. Trovate un plug-in di riverbero e impostatelo al 100% wet. In ognuna delle vostre tracce impostate un send (mandata effetti) al Bus 3-4. Qui dei livelli di partenza per la mandata: Cassa -8dB Rullante Top +7dB Tutto il resto a 0. Regolate il livello del ritorno del riverbero. Ora potete sperimentare con pan e livello delle singola mandate, anche se di solito io le lascio stare come sono A questo punto la vostra batteria dovrebbe suonare molto pulita, con ogni parte del kit ben distinta, anche se magari manca un po di vitalità e colore. Adesso è il momento di aggiungere la compressione. A me piace mettere la compressione prima dell EQ e sicuramente dopo il gate. Magari dovete spostare in alto o in basso qualche plug-in mettete i gate in alto. Per la cassa provate una ratio di 3:1, con un attacco il più veloce possibile. Impostate il rilascio in modo che la gain reduction torni a zero prima del colpo successivo o appena dopo. Impostate il guadagno in ingresso in modo da avere una riduzione del livello di circa 3 o 4 db. Impostate il gain in uscita in modo da compensare il livello complessivo pre-compressione. Ripetete la procedura per il rullante alto con una ratio maggiore (forse 6:1?) e, a piacere, un po meno gain reduction. Lasciate la cordiera così com è, oppure comprimete con attacco rapido, rilascio rapido, ratio alta in modo da avere molta compressione che farà in modo che la cordiera ronzi con la cassa e i tom. Succosa. Se il rullante ha perso un po di attacco o pacca, provate a rallentare un pelo l attacco. Per i tom provate una ratio di 4:1, con attacco velocissimo e, a piacere, release medio. Dovreste avere una gain reduction un po maggiore rispetto alla cassa. Ora la batteria dovrebbe spaccare A me piace duplicare il bus della batteria (mantenendo lo stesso input) e poi piallarlo con compressione e distorsione, tirando su appena sotto al livello del bus della batteria non compressa. Mi piace anche mutare le parti della traccia dell hi-hat quando questo non suona e fare lo stesso per la traccia del ride. Se avete problemi con i rientri, provate ad usare microfoni meno sensibili (tipo SM57) e una stanza più asciutta, cioè più trattata. Mixare la batteria. Tecniche base. pagina 3

Guida n.2 mdf25 Mix. Ecco come mixo la batteria senza ricorrere alla sostituzione dei suoni: Mandate tutte le tracce della batteria a un bus (o sub gruppo n.d.t.) Per ora non occorre alcun EQ o compressione sul gruppo. Io di solito la metto alla fine. Prima di iniziare il mix, verificate eventuali problemi di fase. KICK CASSA C è un po di lavoro da fare. Di solito io uso prima il gate, poi equalizzo per togliere il cartone, di solito intorno ai 300-400, quindi trovo il punto in cui ho il suono della cassa e lo boosto con una Q abbastanza stretta (ma non troppo da farlo risuonare in maniera strana). Quindi uso un filtro highpass sotto i 40 Hz per eliminare il rimbombo che maschera tutte le basse e bassissime. Se la cassa non ha una vera presenza bassa, o le frequenze sub non sono state riprese bene, uso il trucco dell oscillatore con una sinusoide a 60 Hz, sincronizzando il gate in sidechain in modo che suoni solo ad ogni colpo di cassa. Poi uso un compressore per incollare l EQ. A seconda dello stile posso usare compressori anche molto diversi, a di solio lascio sempre un attacco da 30 a 50 ms per fare in modo che parte del transiente passi senza essere schiacciato, in modo da ottenere una cassa con un bel punch. SNARE RULLANTE Dipende da quanti microfoni sono stati usati. Se per esempio è stato usato solo un SM57, di solito uso prima il gate, poi metto un altro filtro HPF per eliminare tutto quello che c è sotto gli 80 Hz. Se il rullante suona troppo grosso, taglio intorno ai 350 Hz, ma dipende dal suono, e boosto un po a 4-5 Khz per dare un po di presenza alta. Se dopo il boost suona un po vetroso, diminuisco un po il precedente taglio ai 350 per ingrossarlo nuovamente un po. Sul rullante provate diversi compressori, potete avere risultati grandemente diversi. I miei preferiti sono: Voxengo Crunchessor, Waves RComp e Stilwell Rocket. Il Crunchessor, se spinto, dà davvero un suono grosso. Rocket ha un suono molto retrò, praticamente distorto, mentre RComp dà un suono morbido e ricco- Poi di solito creo un bus per il riverbero e gli mando il rullante. TOM Il suono dei tom è forse il più difficile da ottenere. Generalmente uso per primo il gate, poi imposto il filtro del sidechain sulle frequenze risonanti. Poi equalizzo per eliminare la sporcizia (dipende su quale tom state lavorando, sperimentate con l EQ per trovare il punto migliore dove tagliare), quindi metto il filtro high pass sotto la frequenza risonante e un filtro low pass sopra la frequenza dell attacco. Certe volte aggiungo un pelo di distorsione ai tom, magari in parallelo, in modo da tirare fuori le risonanze lasciando il punch. Attenzione: troppa distorsione fa male, andateci piano. Mettere la distorsione in un punto della catena rispetto a un altro cambia grandemente il risultato. OVERHEAD PANORAMICI Se gli overhead suonano bene come dovrebbero, filtro sotto i 40-70 Hz, poi uso una compressione molto leggera (da 1.2:1 a 1.5:1) e quindi imposto una soglia molto bassa per dare agli overhead un suono più morbido e preciso. Se gli overhead non suonano bene, di solito uso un EQ shelving per schiarirli, quindi riparto daccapo con HPF e compressione. Di solito il segreto per gli overhead è andarci piano, poiché potete riuscire ad ottenere un suono molto musicale senza che suonino overcompressi, tenendo i picchi sotto controllo. ROOM - AMBIENTE Se non ci sono microfoni room, duplico le tracce degli overhead e quindi le mando a un gruppo a sé, a sua volta indirizzato al bus generale della batteria. In questo gruppo uso un transient designer, de-enfatizzando i transienti e aumentandone il release. Questo dà al gruppo un suono un po meno definito e lo fa sembrare un po più indietro. A questo punto, se necessario, uso, direttamente in insert su questo gruppo, un riverbero molto corto, se necessario filtrato nelle basse, e senza pre-delay. Questo aggiunge davvero un tocco di room, se bilanciate bene il livello dry-wet. A questo punto sposto le tracce avanti di qualche millisecondo, in modo da emulare il suono dei microfoni più lontani rispetto agli overhead. Quindi imposto il livello dell intero kit e mixo il suono room. Se volete perdere un po di tempo sperimentando, potete anche provare ad usare un compressore molto spinto in modo da fare pompare la room. Se ci sono microfoni room, di solito elimino sotto i 70Hz per togliere il boom, quindi posso fare un sacco di cose. Sono un fan delle room che pompano quindi per prima cosa provo a inserire e spingere un compressore per vedere che effetto fa. Mixare la batteria. Tecniche base. pagina 4

INTERO KIT Ora che abbiamo messo a posto un po tutto l insieme, di solito ho bisogno di aggiungere solamente un po di compressione per incollare la batteria. Stavolta userò il compressore in modo un po diverso. Prima imposto una ratio davvero alta (diciamo 12:1, no, non sono impazzito, continuate a leggere!) con attacco e rilascio rispettivamente a 1 e 5 ms. Poi imposto la soglia al punto in cui posso vedere il compressore schiacciare ogni colpo, ma rilasciarsi completamente appena prima del colpo successivo. A questo punto regolo l attacco in modo da ottenere il punch desiderato, quindi imposto il rilascio per ottenere la morbidezza che ho in mente. Infine riporto indietro la ratio, al punto da avere il compressore che amalgami bene il tutto senza overcomprimere il kit uccidendo le dinamiche. Questo dovrebbe portarvi ad avere un kit che suona molto punchy, con delle alte frequenze molto morbide. Funziona per un sacco di generi. Ho usato questo metodo in mix di pop leggero fino all heavy metal! Spero che serva ai principianti! Ricordatevi che ognuno ha il proprio metodo per fare le cose e quindi ci sarà un sacco di gente che penserà che come faccio io è una m**da, mentre altri potranno essere d accordo con me. Provate e vedrete! *** Nuovo articolo. Traduzione USA ITA *** Autorizzazione diretta dei singoli autori. OGNI DIRITTO RISERVATO Contenuto tecnico avanzato, riservato a tecnici audio dedicati e con un po di esperienza, non a principianti senza solide basi pratiche e teoriche Per saperne di più su questo articolo e sull arte del mixaggio audio, dai un occhiata alla sezione Teetotecniche su www.teetoleevio.it oppure invia una mail a teetoleevio@yahoo.com Mixare la batteria. Tecniche base. pagina 5