Dott. Daniel Caratti- Ecuba



Documenti analoghi
INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI TERAMO

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI DEL COMUNE DI TORRICELLA SICURA

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -

Avv. CUOMO Nicola. Arch. QUINTAVALLE Lea. Ing. SCIANNIMANICA Bartolomeo

Comune di Udine Pianificazione Energetica

Comune di Udine Pianificazione Energetica

CAPITOLO 5: IL PATTO DEI SINDACI

INVENTARIO DI BASE DELLE EMISSIONI

ELETTROGREEN POWER S.r.l.

CONVEGNO/WORKSHOP. l PATTO dei SINDACI per le SMART CITIES

Come sviluppare il SEAP: l esperienza del Comune di Forlì. Francesca Ravaioli

il fotovoltaico quanto costa e quanto rende

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia

La Provincia promuove il Patto dei sindaci Stato dell arte e Prospettive dei PAES nei comuni del territorio provinciale

Piano d Azione per l Energia Sostenibile (PAES)

La contabilità delle emissioni gas serra comunali: Approccio metodologico

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE DEL COMUNE DI VERONA E LE SINERGIE CON IL SETTORE PRIVATO

Energia da Biomasse. Prospettive ed opportunità nell uso di fonti rinnovabili

PAES Il Piano d Azione per l Energia Sostenibile. 11 ottobre 2011 Arch. Lella Bigatti La E.S.Co. del Sole srl

BIOGENERA: LE BIOMASSE DI CALENZANO

Piano d Azione Energia Sostenibile di Città di Castello Luca Secondi, Assessore Ambiente e Mobilità

Estratto Bilancio Energetico Comunale

L esperienza del Comune di Reggio Emilia

Il Patto dei Sindaci nei Comuni della Bassa padovana

Il Patto dei Sindaci a Bergamo: Le Azioni del PAES e le norme per l Edilizia Sostenibile. Verona 15 marzo 2013

SCHEDA questionario da compilarsi dall Ente competente

Il Patto dei Sindaci e il PAES L Inventario Base delle Emissioni (IBE)

Effetto serra e il Patto dei Sindaci. [k]people

La Provincia di Genova come Struttura di Supporto per il Patto dei Sindaci

EFFICIENZA ENERGETICA (1)

Le azioni di efficienza energetica degli edifici nel PAES Piano di Azione per l Energia Sostenibile

Piano Energetico Comunale di Prato. Relazione di Sintesi

servizi energetici integrati

Energethica Convegno RENERFOR 25 maggio 2012 Gli incentivi per lo sviluppo della produzione di energia da biomassa: gli aspetti energetici

il mini eolico quanto costa e quanto rende

Indice. Prefazione 13

IL Patto dei Sindaci e le azioni nel SEAP Costruire un Piano d Azione d

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE per il Comune di Ruffano. Ing. Matteo Morelli Presentazione della bozza PAES Ruffano, 26/02/2013

Le Energy Saving Companies (ESCO) e la produzione di energia da fonti rinnovabili

PEP (PIANO ENERGETICO

IL PIANO D AZIONE PER L ENERGIA SOSTENIBILE - PAES Baseline e individuazione azioni

PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE. Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia

Il mercato energetico in Italia: vantaggi e opportunità per le PMI

Linee d azione per l efficienza energetica in Friuli Venezia Giulia. Direzione centrale ambiente ed energia Servizio Energia

CRESCERE. Titoli di Efficienza Energetica ed altri incentivi CON EFFICIENZA. Massimo Filippi Matteo Manica

RELAZIONE DI ATTUAZIONE CAMMINARE PER CRESCERE PIANO D'AZIONE PER L'ENERGIA SOSTENIBILE

Il biogas. Opportunità per le aziende agricole e l agro industria produzione e prospettive. Incentivi e finanziamenti

BANCA POPOLARE ETICA La finanza di progetto a supporto di investimenti nel settore energetico. Ing. Andrea D Ascanio

Italian Biomass Forum Prospettive di sviluppo della bioenergia in Italia

I potenziali energetici. Beatrice Cattini Servizio Pianificazione Territoriale, Ambiente e Politiche culturali U.O. VIA e Politiche Energetiche

BILANCIO ENERGETICO COMUNALE

L EVOLUZIONE TECNOLOGICA IN TEMA DI RISPARMIO ENERGETICO

Figura Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Piano Energetico Provinciale

La nuova legge provinciale sull energia (l.p. 4 ottobre 2012, n. 20)

il fotovoltaico quanto costa e quanto rende

EFFICIENZA ENERGETICA LA MIGLIORE OPPORTUNITA D INVESTIMENTO IN AZIENDA

Verona, 5 Maggio

Bioenergia Fiemme SpA

Oggetto: il PEAP (Piano Energetico Ambientale Provinciale) IL CONTESTO europeo nazionale provinciale

Un escursione per scoprire come raggiungere una maggiore sostenibilità energetica

Settala ad un passo da Kyoto: un Comune poco comune

La pianificazione energetica Regioni e comunità a confronto L ESPERIENZA DEL COMUNE DI TAVAGNACCO(UD)

Dall analisi dei consumi energetici, censiti al 2006, nel territorio comunale risulta l impiego di : MW/anno

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

Pacchetto Clima Energia del 10 gennaio 2007 (politica del ) per promuovere un economia a sempre più basso tenore di carbonio.

Patto dei Sindaci Presentazione proposta PAES Elba Portoferraio 26 luglio 2013

I Piani di Azione per l Energia Sostenibile: rassegna di metodologie ed esperienze

L INIZIATIVA PATTO DEI SINDACI. Giovanni Vicentini

MODALITA DI COMPILAZIONE DEL FOGLIO DI RACCOLTA DATI PER LE UTENZE PUBBLICHE

L Inventario delle Emissioni del Comune di Padova

MODALITA DI COMPILAZIONE DEL FOGLIO DI RACCOLTA DATI PER LE UTENZE PUBBLICHE

Regional perspectives: Trento energy strategy

LINEE GUIDA SEZIONE ENERGIA. Programma attività

Comune di Carbonera WP WP Baseline Emission Inventory - COMUNE DI CARBONERA. Programma Central Europe - Progetto MANERGY

Il Piano energetico ambientale della Provincia autonoma di Trento

Tipologie di Servizi offerti ai Comuni beneficiari

I nuovi incentivi per la produzione di energia elettrica

Master in Gestione delle Risorse Energetiche

Mauro Fasano Unità Organizzativa Energia e Reti Tecnologiche Direzione Generale Ambiente Energia e Reti. 31 gennaio 2013 Brescia

Marzio Quadri Product Manager di Daikin Air Conditioning Italy 26 Gennaio 2013

QUESTIONARIO. 2. Puoi indicare i consumi termici ed elettrici della tua abitazione e/o i relativi costi?

ESERCITAZIONE PRATICA: L INVENTARIO DELLE EMISSIONI E L ELABORAZIONE DEL BILANCIO ENERGETICO LOCALE

I lavori preparatori all inventario delle emissioni provinciali

Efficienza energetica, online il Piano d'azione 2014 (PAEE). IL TESTO

La programmazione energe<ca e le norme Europee, nazionali e regionali MODULI PER LA FORMAZIONE A LUNGO TERMINE

1. Metodologia di calcolo del bilancio di energia primaria

Assessorato Politiche Ambientali Provincia di Venezia

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELLA REGIONE VENETO BANDI DI FINANZIAMENTO APERTI CHE RIGUARDANO IL SETTORE LEGNO ENERGIA

Uso della biomassa a fini energetici: stato dell arte

Comune di Conegliano WP WP Baseline Emission Inventory - COMUNE DI CONEGLIANO. Programma Central Europe - Progetto MANERGY

Iniziative energetiche intraprese dall Amministrazione comunale di Lodi. Simone Uggetti Assessore all Ambiente Comune di Lodi

Audit energetico, Certificazione 50001:2011, UNI EN ISO modalità di integrazione obblighi e opportunità di efficacia ed efficienza energetica

CERTIFICATI BIANCHI e EFFICIENZA ENERGETICA requisiti - potenziali - esempi pratici

Il risparmio energetico: priorità economica ed ambientale

Strumenti per ridurre consumi e costi: dall audit energetico fino ai meccanismi di finanziamento Andrea Zanfini

Consulenze Analisi & Supporto Tecnico Risparmio Energetico e Fonti Rinnovabili

IL PROGRAMMA ELENA. Ralf Goldmann / Angela Mancinelli Banca europea per gli investimenti (BEI) Roma,

Transcript:

LA PROGETTAZIONE DELLE AZIONI NEL SEAP Dott. Daniel Caratti- Ecuba

Patto dei Sindaci: di cosa si tratta? -Il Patto dei Sindaci è un impegno formale a superare gli obiettivi europei 20-20- 20 in termini di riduzione delle emissioni di CO2. - Il pacchetto europeo Energy for a Changing World, adottato nel 2007, impegna l Europa a ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, attraverso un incremento del 20% dell efficienza energetica e una quota del 20% di energia rinnovabile nel paniere di fornitura.

Firmare il Patto significa impegnarsi a: - Preparare un inventario delle emissioni - Redigere un Piano d Azione per l Energia Sostenibile PAES (Sustainable Energy Action Plan - SEAP) -Attuare il proprio Piano d Azione (SEAP) e riferire ogni 2 anni sui progressi fatti - Coinvolgere i cittadini e tutte le parti interessate -Partecipare alla cerimonia annuale di firma Covenant of Mayors conference a Bruxelles -Condividere le esperienze e le buone pratiche con gli altri firmatari - Incoraggiare altre città a partecipare

Chi può prendere parte al Patto dei Sindaci? Il Patto è diretto principalmente ai comuni, perchè: -Più della metà dei gas serra sono generati negli o dagli agglomerati urbani - L 80% della popolazione vive e lavora nelle città -Oltre l 80% dell energia viene consumata a livello urbano In pratica per firmare il Patto bisogna essere il rappresentante legale o delegato di un autorità locale o comune di qualsiasi taglia e tipologia: TUTTI I COMUNI SONO I BENVENUTI! Le Autorità locali hanno il potere di agire!

Chi può prendere parte al Patto dei Sindaci? Il Patto è diretto principalmente ai comuni, perchè: -Più della metà dei gas serra sono generati negli o dagli agglomerati urbani - L 80% della popolazione vive e lavora nelle città -Oltre l 80% dell energia viene consumata a livello urbano In pratica per firmare il Patto bisogna essere il rappresentante legale o delegato di un autorità locale o comune di qualsiasi taglia e tipologia: TUTTI I COMUNI SONO I BENVENUTI! Le Autorità locali hanno il potere di agire!

Perché aderire al Patto dei Sindaci? - Per siglare un impegno pubblico alla riduzione delle emissioni -Per rendereilproprioterritorioall avanguardiain campo energetico-ambientale - Per iniziare o sostenere le dinamiche di sostenibilità ambientale nel proprio territorio - Per beneficiare dell incoraggiamento e dell esempio di altri comuni all avanguardia - Per condividere le conoscenze con altri comuni - Per fare MKTG territoriale - Per pubblicizzare i risultati ottenuti - Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali (Kyoto, RES, ) e provinciali

Ruoli: la Commissione Europea - Assicura riconoscimento politico e la visibilità alle città -Negozia il supporto per i Comuni più piccoli - Mobilita le risorse finanziarie Cooperazione con la BEI IEE : finanziamenti disponibili per le comunità ad energie sostenibili

Ruoli: L ufficio del Patto dei Sindaci - Fornisce guida e supporto - Controlla l attuazione dei Piani di Azione - Facilità il collegamento tra le città firmatarie del Patto -Supporta gli enti firmatari nell organizzazione di giornate informative locali, sulle tematiche energetiche - Promuove gli enti firmatari a livello europeo

Ruoli: il Ministero dell Ambiente -Coordina la campagna SEE (Sustainable Energy Europe), all interno della quale agisce il Patto dei Sindaci (www.campagnaseeitalia.it) -Promuove il Patto su tutto il territorio nazionale organizzando eventi ed iniziative in collaborazione con le Strutture di Supporto e i singoli Comuni -Fornisce guida e supporto ai Comuni per l adesione formale e la redazione dei PAES -Facilita il networking tra le città e i Comuni firmatari promuovendo azioni sinergiche tra i partner SEE e gli aderenti al Patto -Supporta gli aderenti nella ricerca delle risorse finanziarie necessarie per la redazione dei PAES

Ruoli: Le strutture di supporto Le Strutture di Supporto sono pubbliche amministrazioni, enti locali e regionali (ad esempio, regioni, province e agglomerati urbani) che possono offrire coordinazione, guida strategica, assistenza finanziaria e tecnica ai firmatari del Patto entro il loro territorio. Le strutture di supporto sono organismi intenzionati a fornire supporto al Patto ad esempio tramite: - La promozione dei benefici dell adesione - Il supporto amministrativo per chi vuole aderire -Il supporto tecnico per la stesura del PAES e dell inventario delle emissioni - Il supporto nel settore della comunicazione - Il supporto finanziario all implementazione del piano d azione

Il PAES - E' il documento attraverso il quale i firmatari del Patto raggiungono gli impegni presi per il 2020. Utilizza i risultati dell'inventario delle emissioni di base per individuare i migliori campi d'azione e le migliori possibilità per raggiungere il traguardo di riduzione del CO2 dell'ente locale; - Non deve essere considerato come un documento fisso e rigido; - Riguarda azioni a livello locale di competenza degli enti locali (aree in cui gli enti locali possono influenzare il consumo di energia a lungo termine). Il settore industriale non e' un obiettivo chiave del Patto dei Sindaci, gli enti locali hanno la facoltà di scegliere se attuare o meno azioni in tale ambito.

Il PAES -RiguardalariduzionedelleemissionidiCO2edilconsumofinaledi energia da parte degli utilizzatori finali. Può anche includere azioni che riguardano la produzione di energia elettrica locale (sviluppo di PV, energia eolica, CHP, miglioramento nella generazione di energia locale) e generazione di riscaldamento/raffreddamento locale. - Gli enti pubblici devono avere un ruolo esemplare attraverso misure connesse ai propri edifici, agli impianti ed al proprio parco macchine. - L'orizzonte temporale è il 2020; - E possibile che alcune azioni abbiano avuto inizio prima che l'ente locale abbia aderito al Patto.

Piano d Azione punti salienti Il SEAP è costituito da due parti: -L inventario delle emissioni di base (BEI), che fornisce informazioni sulle emissioni di CO2 attuali e future del territorio comunale, quantifica la quota di CO2 da abbattere, individua le criticità e le opportunità per uno sviluppo energeticamente sostenibile del territorio e le potenzialità in relazione allo sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili; -Il Piano d Azione (SEAP), che individua un set di azioni che l Amministrazione intende portare avanti al fine di raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 definiti nel BEI.

L indice del documento 1. Sommario esecutivo SEAP 2. Strategia globale A. Obiettivi e traguardi B.Quadroattualeevisioneperilfuturo C. Aspetti organizzativi e finanziari: strutture di coordinamento ed organizzazione create ed assegnate capacità di organico assegnata; partecipazione della cittadinanza e dei portatori di interesse; budget; fondi di finanziamento previsti per gli investimenti all'interno del piano di azione; misure previste per il monitoraggio ed il seguito(follow-up).

L indice del documento 3. Inventario delle Emissioni di Partenza (BEI) ed informazioni correlate, compresa l'interpretazione dei dati 4. Azioni e misure pianificate per l'intera durata del piano(2020) strategia a lungo termine, obiettivi ed impegni fino al 2020; azioni a breve/medio termine Per ogni azione/misura si deve specificare(quando possibile): - descrizione - il dipartimento, la persona o l'impresa responsabili - le tempistiche(fine-inizio, punti principali) -stimadeicosti - stima del risparmio energetico e di energia prodotta da fonti rinnovabili -stimadelleriduzionidico2

La visione strategica: gli obiettivi La visione di un futuro energetico sostenibile è il principio guida per tutti I firmatari del Patto. Serve come il componente che unisce tutte le parti interessate, da politici di primo piano ai cittadini e ai gruppi di interesse. La visione a lungo termine deve essere adatta al contesto geopolitico e socioeconomico: l obiettivo deve essere chiaro, adeguato e al contempo ambizioso poiché deve anche essere compatibile con il target minimo del Patto dei Sindaci (>20% di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2020). In sintesi l obiettivo deve essere SMART cioè Specifico, Misurabile, Ambizioso, Raggiungibile, Temporale

Panoramica BEI Cosa è la BEI Costruzione della BEI I settori Cosa inserire Scelta della metodologia Un esempio Conclusione

Cosa è la BEI Il nostro punto di partenza per l implementazione del nostro Piano d Azione per l Energia Sostenibile Al suo completamento offrirà un quadro completo dei consumi e delle emissioni di CO2all interno di un territorio, sia in termini di pubblico che di privato A partire dalla BEI si potrà capire quali siano le azioni che hanno priorità sulle altre, ed indentificaredi conseguenza i migliori rapporti costo/efficacia Fornisce, al suo completamento, identificazione chiara degli stakeholdernel territorio (es: utenze e abitazioni domestiche)

Come è composta la BEI Nella stesura del BEI/MEI, sono di fondamentale importanza i seguenti concetti: 1. Anno di partenza. L'anno di partenza (Baselineyear) è l'anno di riferimento per i risultati raggiunti nella riduzione delle emissioni nel 2020. Si raccomanda il 1990 come anno di partenza del BEI o l'anno successivo più vicino per il quale sia possibile raccogliere i dati quanto più completi ed attendibili. 2. Dati di attività. I dati di attività quantificano l'attività svolta all'interno del territorio dell'ente locale (MWh). 3. Fattori di emissione. I fattori di emissione sono coefficienti che quantificano le emissioni per unità di attività.

Costruzione della BEI I vettori energetici da considerare nella raccolta dati: -ELETTRICITA' utilizzata dal consumatori finali, indipendentemente dalla fonte di produzione energetica (MWh/e). -RISCALDAMENTO/RAFFREDDAMENTO fornito come materia -RISCALDAMENTO/RAFFREDDAMENTO fornito come materia prima agli utilizzatori finali nel territorio (MWh/heat- MWh/cold)

Costruzione della BEI I vettori energetici da considerare nella raccolta dati: -COMBUSTIBILI FOSSILI fa riferimento a tutti i combustibili fossili consumati come materia prima dagli utilizzatori finali. Include tutti i combustibili fossili acquistati dai consumatori finali per il riscaldamento dei locali, per il riscaldamento dell'acqua o per cucinare. Include anche i carburanti consumati per il trasporto (MWh/fuel) -ENERGIE RINNOVABILI fa riferimento a tutti gli impianti ad olio vegetale, biocarburanti, altra biomassa (es. legno), solare termico ed energia geotermica consumata come bene dai consumatori finali.

I settori della BEI Edifici, attrezzature/impianti comunali EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) Edifici residenziali Illuminazione pubblica comunale Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di scambio delle quote di emissione ETS) Totale parziale edifici, attrezzature/impianti e industrie Parco auto comunale TRASPORTI Trasporti pubblici Trasporti privati e commerciali Totale parziale trasporti Totale (Eventuali) acquisti di elettricità verde certificata da parte del comune[mwh]: Fattore di emissione di CO2 per gli acquisti di elettricità verde certificata(approccio LCA):

I settori della BEI -2 Elettricità prodotta localmente (esclusi gli impianti ETS e tutti gli impianti/le unità > 20 MW) Energia eolica Energia idroelettrica Fotovoltaico Cogenerazione di energia elettrica e termica Altro Specificare: Totale Calore/freddo prodotti localmente Cogenerazione di energia elettrica e termica Impianto(i) di teleriscaldamento Altro Specificare: Totale ALTRO Smaltimento dei rifiuti Gestione delle acque reflue Indicare qui le altre emissioni del vostro comune Totale

Cosa inserire nella BEI

Cosa inserire nella BEI

Energia da fonti rinnovabili

Scelta della Metodologia Calcolo delle emissioni con standard, in linea coi principi IPCC Calcolo delle emissioni secondo la metodologia LCA

Differenze

Vantaggi e svantaggi

Un esempio di BEI 0,09% 2% Consumi 7% 5% Municipali Terziario 25% Residenziale37% Illuminazione Pubblica 38% Industria Flotta Municipale Trasporto privato 23% Altro Trasporto pubblico 0,3%

Esempio di BEI -2

E la relativa distribuzione S.taLucia di Piave CONSUMI 0% 5% Edifici, attrezzature/impianti comunali Edifici, attrezzature/impianti terziari (non comunali) 0% 0% 35% 17% 0% 43% Edifici residenziali Illuminazione pubblica comunale Industrie (escluse le industrie contemplate nel Sistema europeo di scambio delle quote di emissione ETS) Parco auto comunale Trasporti pubblici Trasporti privati e commerciali

Il nostro punto di partenza Il nostro percorso dalla BEI Emissioni Consumo Produzione da fonti rinnovabili 5 4,7 4,5 4,3 4 4 3,7 3,5 3 3,1 3,2 3,3 3,4 3

Dove raccogliere i dati Edifici e patrimonio comunali (compresi automezzi, illuminazione e produzione) Ufficio Tecnico Economato Servizio Manutenzione Servizio Calore ESCo Fornitori

Dati territoriali Fornitori Metodologia Top/down adeguata Rete Elettrica TERNA ACI ENEL ISTAT Bilanci energetici Provinciali CAMCOM Provincia di Treviso Banca dati dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas Ministero dello sviluppo economico Aziende trasporto Pubblico Database Provinciali Osservatorio Piste Ciclabili GSE

Possibili Azioni Piano d'azione per l'energia sostenibile Settore Nome dell'azione Tipo di Azione Numero Azione Risparmio Energetico Riduzione di CO2 Produzione di Energia da fonti rinnovabili MWh/ anno tons/ anno MWh/ anno % sul totale del settore % sul totale del settore % sul totale del settore Descrizione dell'azione: % sul totale territoriale % sul totale territoriale % sul totale territoriale Relazione con altre azioni del Piano: Tempi e costi Azione finanziata da: Fondi Internazionali Fondi Nazionali Fondi Locali Fondi Privati Non ancora finanziato sul totale dell'investimento % sul totale dell'investimento Nota: specificare ulteriori informazioni sul finanziamento Distribuzione dell'investimento Costo per anno Costi totali stimati Finanziamenti già attivi 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Note: Risparmio economico annuale: Tempo di ritorno dell'investimento in mesi: Responsabile dell'azione: Altri soggetti ed organizzazioni coinvolte e modalità di coinvolgimento Ulteriori risultati attesi: Indicatori per il monitoriaggio: Indicatori quantitativi: 2015 2017 2020 MWh/anno evitati: MWh/anno prodotti: CO2 tons/anno evitate Indicatori Qualitativi: Ulteriori note utili al monitoraggio

Famiglie SalvaEnergia: Piacenza 33 Famiglie Vincitrici 89.357 kwh risparmiati -33.262 CO2 tonsevitate

PiediBus Il Piedibus è una sorta di autobus umano costituito da una carovana di bambini che vanno a scuola a piedi, seguendo un percorso stabilito ed in tutta sicurezza attraverso la supervisione di due adulti (uno autista ed uno controllore). Ogni bambino è inoltre munito di un apposita pettorina visibile. OBIETTIVI Riduzione delle emissioni di CO2 relative al trasporto privato consentendo ai bambini di andare a scuola a piedi. Educare i giovani alla cultura della mobilità sostenibile. Monitoraggio dato dal n partecipanti e dai km percorsi

Diagnosi Energetiche (Aziende) Fornire supporto all analisi energetica all interno del processo di produzione Creare consapevolezza Supporto nella ricerca di finanziamenti

Cogenerazione da Biomasse Refrontolo(TV) L azienda agrituristica Calronche, composta da una superficiedi circa 30 ha di cui 14 a vigneto e 4 a bosco, ha realizzato una filieracompleta per la valorizzazione energetica delle potature del vigneto. Nell autunno 2008 il vecchio impianto termico a GPL e stato sostituito con un moderno impianto alimentato con cippato di vite. La centrale termica a cippatoe composta da un silo interrato con un volume utile di circa 75 m3, provvisto di un sistema di estrazione a bracci articolati collegato a una coclea di strazione conica dotata di valvola stellare sul pozzetto di carico. La caldaia, con potenza nominale di 180 kw, e una Heizomatmodello RHK-AK 204 a griglia mobile orizzontale e dispositivo di pulizia automatica a turbolatoridello scambiatore a tubi orizzontali. L impianto di distribuzione del calore, dotato di un accumulo inerziale di 2.000 l e collegato a tre sottostazioni per mezzo di una minirete di teleriscaldamento di circa 100 m. L impianto riscalda una volumetria complessiva di circa 2.000 m3, ma e stato dimensionato per riscaldare ulteriori 1.500 m3 in fase di costruzione. Attualmente l energia erogata e pari a circa 200 MWh/anno. La caldaia a cippato consente di evitare ogni anno l emissione in atmosfera di 50 tonnellate di CO2 rispetto al GPL. Considerando una vita utile della caldaia pari a 20 anni, il risparmio complessivo risulta pari a 3.500 t.

COGENERAZIONE DA BIOMASSA SOLIDA DIFILIERA LOCALE Calenzano(FI) LA FILIERA Materia prima utilizzata: cippato di legno vergine prodotto in ambito locale. Consumo medio di materia prima: 13.000 t/anno Provenienza della biomassa: potature di vigneti ed uliveti (circa 2.000 t/anno) interventi di manutenzione in alvei fl uviali(circa 1.500 t/anno) cure e diradamenti forestali (circa 8.000 t/anno) residui della prima lavorazione del legno (circa 1.500 t/anno) L IMPIANTO DI COGENERAZIONE Potenza elettrica nominale turbogeneratore: 800 kwe Potenza termica all impianto: 5,9 MWt Potenza termica immessa in rete: 3,5 MW (valore minimo) -4,5 MW (valore massimo) Produzione media annua di energia (stima): 5,5 GWh elettrici; 20 GWh termici Destinazione dell energia elettrica: vendita in rete con tariffa omnicomprensiva Destinazione dell energia termica: fornitura a circa 1.500 utenze pubbliche e private (appartamenti, edifi ci pubblici, piscine, palazzo dello sport)

Ulteriori info Circa il 25% dell energia elettrica prodotta dall impianto viene impiegata per autoconsumi (alimentazione cippato, forno, pompe olio diatermico, sistema di trattamento ed evacuazione fumi, ecc.) e per gli ausiliari (usi esenti da accise) necessari alla produzione di energia elettrica (turbogeneratore ORC). La restante parte viene immessa in rete ed incentivata mediante il sistema della tariffa omnicomprensiva. Il bacino di reperimento della biomassa ha un raggio di 70 km in linea d aria dall impianto di cogenerazione (filiera corta). La biomassa attualmente impiegata presso il cogeneratore ha prevalentemente una provenienza da taglio boschivo (diradamenti, tagli fitosanitarie colture dedicate), che viene integrata con potature di origine agricola (uliveti) e potature urbane. Le principali essenze arboree che costituiscono le biomasse impiegate sono pioppo, acacia, pino, ontano ed ulivo. L umidità media della biomassa impiegata oscilla intorno al 45%, il cippatoprodotto ha dimensioni tra i 5-6 cm di lunghezza. L impianto di cogenerazione e la rete di teleriscaldamento sono stati realizzati esclusivamente grazie ad investimenti di natura pubblica essendo BiogeneraSrl una società interamente a capitale pubblico. Mediante la linea di fi nanziamento 3.2 del bando DocUp 2005 della Regione Toscana che impiegava risorse comunitarie è stato ottenuto un fi nanziamentoin conto capitale di 739.000 pari a circa il 10% dei costi ammessi. Il cogeneratoreè stato ammesso dal GSE a beneficiaredella tariffa incentivante omnicomprensiva per l energia elettrica immessa in rete e generata da fonti rinnovabili. L incentivo statale in questo caso è pari a 0,28 /KWhimmesso in rete.

Nella Provincia di Treviso Laresa UVA, nel 2012, è stata 4.592.236 q.li Fonte: AVEPA e Schedario Viticolo Veneto

Pianificazione Urbanistica ESEMPIO Edilizia -Stima risparmio energetico : 1) attraverso la classe energetica rispetto a quella della baseline(es. da 180 a 50 kwh/m2=130 kwh/m2) e il numero di alloggi al 2020 -Introduzione della variabile energetica nei differenti piani -Sviluppo di ambiti per nuovi insediamenti energeticamente sostenibili; -Sviluppo di Aree produttive ecologicamente attrezzate

Acquisti Verdi -ESEMPIO: Appalti verdi-i dati da raccogliere per l elaborazione e il monitoraggio dell azione: Acquisti verdi POLITICHE / AZIONI Acquisto energia elettrica verde 100% RESPONSABILE Appalti STATO ATTUAZ IONE Fonte indicator e Indicatori Energia elettica acquistata Prodotti per la pulizia biologici Appalti Pavimenti puliti m2 Catering biologico Appalti Numero pasti n. Attrezzatura per uffici Carta riciclata Auto a basse emissioni negli appalti Appalti Appalti Appalti Computer energy star Carta acquistata Unità di misura MWh n. kg Veicoli n.

Illuminazione pubblica ESEMPIO Installazione LED lampade votive Stima risparmio energetico 1) Obiettivo prefissato (in media si può ipotizzare 24,5 kwh/lampada)

Illuminazione pubblica lampade semaforiche ESEMPIO Installazione LED semafori Stima risparmio energetico 1) Stima gruppo lavoro agenda 21 locali Numero di ore funzionamento AEEG: 2.676 2) Obiettivo prefissato (in media si può ipotizzare 170 kwh/lanterna)

Grazie per l Attenzione! Dott. Daniel Caratti Ecubasrl