RELAZIONE CONSUNTIVA XIV ASSEMBLEA ELETTIVA DIOCESANA. Azione Cattolica Italiana Diocesi di Vittorio Veneto



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Transcript:

Azione Cattolica Italiana Diocesi di Vittorio Veneto XIV ASSEMBLEA ELETTIVA DIOCESANA RELAZIONE CONSUNTIVA DEL TRIENNIO 2008-2011 ESSERE E DIVENTARE SANTI INSIEME Auditorium Giuseppe Toniolo Conegliano / domenica / 27 / febbraio / 2011

INTRODUZIONE Essere e diventare santi insieme e il documento programmatico dell ultima Assemblea sono state le tracce alla base di ogni nostro percorso associativo del triennio che si sta concludendo. Nel solco del documento programmatico 2008-2011 abbiamo pensato questa verifica, partendo proprio da quelle parole che sono diventate indirizzo d impegno. Tra le attenzioni e progetti realizzati, desideriamo soffermare lo sguardo sui passi realizzati e condivisi con il Laboratorio della Formazione e il Progetto Comunicazione. Il cammino percorso in queste direzioni ci sembra importante e siamo certi continuerà a dare i suoi frutti. l ottava edizione della Settimana Sociale diocesana. In diverse occasioni abbiamo poi condiviso, portato, fatto diventare strumenti di studio e approfondimento, alcuni documenti che l Ac nazionale ha proposto riguardo la rilettura della situazione socio-economica del Paese. Nel concludere questa introduzione, vogliamo esprimere la gratitudine al Signore perché davvero ancora una volta ha regalato a ciascuno di noi, responsabili, aderenti, bambini, giovani, adulti e anziani, l occasione di scoprire che davvero C è di Più nel nostro essere Azione Cattolica di Vittorio Veneto. Un di più di storia, di relazioni, d impegno, di novità, di disponibilità, di accoglienza e missionarietà, di appartenenza alla Chiesa e al mondo, un di più di grazia che il Signore continua a donarci e del quale preghiamo ogni giorno di esserne consapevoli e degni. Ciò che però ci sembra sia stato più significativo in questo triennio è l attenzione alle relazioni e il desiderio di allargare quanto più possibile il cerchio delle persone coinvolte nella responsabilità. Davvero abbiamo sperimentato, in ogni occasione d incontro, diocesana, foraniale, parrocchiale, la disponibilità e la volontà personale ad essere e diventare quotidianamente santi insieme. Il momento più forte, in cui l associazione ha vissuto quell insieme, è stata la scomparsa del nostro Piergiorgio. Questo avvenimento ha segnato in modo indelebile la vita dell Ac diocesana, ma ancor più ha lasciato un segno incancellabile la sua testimonianza di marito, padre, credente. Il cammino d insieme dell associazione si è arricchito di una testimonianza incisiva e diretta, che ha raccontato a noi tutti la gioia di aderire, anche attraverso la famiglia associativa, alla vita buona del Vangelo. Significativo è anche il tempo che stiamo vivendo dentro la ricorrenza dei 150 anni dall Unità d Italia, a cui abbiamo dedicato 3 4

L INCONTRO CON IL SIGNORE L Azione Cattolica non avrebbe senso se al centro del suo essere non fosse costante la tensione ad una vita interiore resa ricca e feconda dall incontro con il Signore. Ogni attività, proposta, percorso che non abbia in sé questa dimensione, inevitabilmente non porta frutto di bene, non è sorgente di gioia. Nel triennio che si sta concludendo, la cura e l attenzione poste nel favorire spazi ordinari e straordinari di spiritualità sono state costanti. Le proposte, diverse per tempi ed intensità, hanno cercato di essere ancorate al vissuto, in modo da diventarne parte integrante e feconda. La preghiera iniziale che accompagna ogni incontro in associazione, in parrocchia con i gruppi di ragazzi, giovani, adulti, fino agli incontri di consiglio e di presidenza diocesani è stata occasione per condividere la realtà di gioia e sofferenza sperimentata dalle persone da noi conosciute. Un canto che aiuti ad entrare nel clima, la Parola scelta con cura, una preghiera corale che esprima la vita, oppure la recita della liturgia delle Ore in modo semplice ma attento, non solo hanno ricondotto la nostra esistenza alla consapevolezza di un Signore che ci ha creati per amore, ma ci hanno aperti all altro, aiutandoci ad avere occhi benevoli e non giudicanti. 5 Ricco è stato il calendario degli esercizi spirituali, residenziali e del quotidiano, per adulti, terza età, giovani, diciottenni, giovanissimi, 14enni e fidanzati. Continuare a proporre questa esperienza impegnativa di spiritualità, per contenuti, modalità e tempo, è una sfida che non possiamo non accogliere, incoraggiando, sostenendo, facilitando la partecipazione, certi della necessità per ognuno, di un tempo dilatato dove allenare il cuore all attesa e all incontro con il Signore. Partecipare alle veglie, da quella del 7 dicembre, squisitamente associativa, a quella della Pace, nel mese di gennaio, solo per ricordarne qualcuna, è stata occasione di preghiera corale, nella quale si è rafforzato il sentirci Chiesa. Un invito particolare è stato rivolto ai giovani, per intervenire alla Scuola di Preghiera, che, con cadenza mensile, si svolge in Seminario. Speciale cura è stata riservata alla progettazione e alla realizzazione dei campi-scuola estivi, perché diventino esperienza concreta dell amore del Signore, che si fa visibile nella bellezza del creato, nella gratuità delle persone, nella celebrazione dell Eucaristia e dei sacramenti, nella gioia di relazioni nate dal desiderio condiviso di Verità. Ma l incontro con il Signore si attua soprattutto nelle vicende della vita che ciascuno di noi percorre. Ecco allora che i momenti della gioia e del dolore che inevitabilmente vi fanno parte, sono diventate occasioni uniche per trovare o ri-trovare la perla preziosa. La gioia per la nascita di un bimbo, per il matrimonio di una coppia, per l ordinazione di un diacono o sacerdote, come lo strappo che 6

procura la morte o le ferite della malattia, sono situazioni nella quali, vivere i legami di fraternità che l associazione aiuta a creare, permette una vicinanza e un accompagnamento che diventano sostegno e cammino comune verso il Signore della vita. ESSERE, DIVENTARE, RICONOSCERSI DISCEPOLI Lo Statuto dedica un intero capitolo alla formazione. L Azione Cattolica offre ad ogni persona, con la partecipazione alla vita associativa, un accompagnamento finalizzato alla crescita di una matura coscienza umana e cristiana, grazie a percorsi permanenti, organici e graduali, attenti alle diverse età, alle condizioni e agli ambienti di vita, ai diversi livelli di accoglienza della fede (cfr art. 13.1). Questo indica la costante cura educativa, che, trasversalmente, innerva il pensiero e il progetto della nostra associazione. Se l incontro con il Signore dà ragioni di gioia e di speranza, non possiamo considerarci arrivati una volta per sempre. Tutta la nostra vita non può che essere un continuo apprendere, un continuo divenire discepoli dell unico Maestro. Per questo l Azione Cattolica da sempre sollecita, promuove, esplora strade di formazione efficace, per tutti e per ogni età, con l umiltà di una ricerca continua, che sia attenta al rapido evolversi di una realtà complessa e non raramente confusa. 7 8

Questo triennio ha visto nascere uno strumento che si è rivelato ben più prezioso di ogni ottimistica previsione: il Laboratorio della Formazione. Costituito da un gruppo di otto persone, di esperienza, età e condizione diversa, su mandato del Consiglio e della Presidenza, ha pensato con più organicità alla formazione, con uno sguardo a tutto tondo, con respiro ampio ed unitario. Il LDF ha poi supportato, in stretto contatto con la Presidenza, le iniziative formative tradizionali, cioè il fine settimana responsabili e il campanac a Cimacesta, i percorsi red e new red, con i convegni diocesani per gli educatori e il campo nel campo; lo scorso anno ha collaborato anche alla realizzazione del percorso pensato all inizio del decennio dedicato al tema dell educazione: Chi ama educa. Ma oltre ogni appuntamento diocesano, è il gruppo, parrocchiale o interparrocchiale, che si conferma come luogo normale di formazione, perché è il metodo stesso conoscenza personale, condivisione, obiettivo comune, approfondimento che diventa formazione. In questo triennio sono aumentati in diocesi i gruppi adulti, che, usando il testo nazionale, ricco di spunti e di idee, compiono un percorso continuo e sistematico. Per favorire la preparazione degli animatori dei gruppi adulti, si sta pensando a degli incontri diocesani specifici, sulla linea dei red dell ACR e dei giovani. TESTIMONI COERENTI E CREDIBILI DEL RISORTO L Azione Cattolica è una associazione di laici, di uomini e donne, giovani e ragazzi che, come tutti, si confrontano con il mondo reale nelle sue infinite sfaccettature, nelle relazioni personali e sociali, negli ambiti di lavoro professionali e di studio, nelle infinite gioie e difficoltà di una realtà complessa, nella fatica attuale di un Paese che sembra incapace di progettare il futuro, soprattutto per i giovani. Questa è la realtà, ed in essa siamo chiamati a manifestare con la nostra vita la verità dell amore di Dio, non a parole, ma con una presenza credibile e coerente. Se indispensabile è l incontro personale con il Risorto, il sentirsi parte di una comunità nella quale si è conosciuti e si riconosce, porta alla gioia dell appartenenza, per la quale si è disposti ad uscire dal proprio privato, dall attenzione esclusiva dei soli problemi personali e a lasciarsi coinvolgere dalla vita di tutti. Stimolante e arricchente sono stati il collegamento e la collaborazione con le associazioni e i movimenti che sono presenti nella nostra diocesi e che hanno, come luogo privilegiato di confronto, la Consulta diocesana delle aggregazioni laicali. 9 10

Questo allenamento a cercare insieme piste e strade per una vita buona che all interno dell Associazione è normale modalità, diventa allenamento a sentirsi cittadini del mondo, coinvolti e attenti ad ogni realtà sociale. Le situazioni e i collegamenti che confermano il necessario radicamento dell Azione Cattolica nella città dell uomo, dove ognuno è chiamato a portare il proprio contributo di formazione, di professionalità accurata pensiamo per esempio al mondo dell educazione e della scuola di iniziative di solidarietà con chi è colpito da vecchie e nuove povertà sono state molteplici: - l attenzione alla pace che è il filo conduttore di gennaio, con la veglia diocesana, l incontro pubblico, le feste foraniali; - il contributo alla preparazione e alla realizzazione della Settimana Sociale; - le relazioni e i contatti che abitualmente si hanno con enti e amministrazioni per la realizzazioni di manifestazioni o per la segnalazione di minori in difficoltà che chiedono di partecipare ai campi scuola estivi; diocesano, la raccolta delle offerte, durante le Messe a Cimacesta, con la destinazione ad un preciso progetto di solidarietà. Per raccontare, far conoscere e contagiare altri circa quanto l Azione Cattolica propone, suggerisce o sostiene, è stato costituito, in questo triennio, il Progetto Comunicazione. Da progetto sta diventando laboratorio vero e proprio, che vede la presenza di una decina di persone, tra le quali alcuni rappresentanti della Presidenza e del Consiglio, che si preoccupa e occupa di come dire l Azione Cattolica oggi. Attraverso il sito diocesano, rinnovato e continuamente aggiornato, nello spazio settimanale del giornale diocesano L Azione, nella stampa de Il Nostro Impegno, nello Startac, foglio di collegamento per gli educatori e i gruppi ACR, ma soprattutto nell attenzione a creare e mantenere una rete di collegamenti che permetta la circolazione di informazioni, avvenimenti, riflessioni, elaborazione di idee che nascono nei gruppi e nelle parrocchie. Raccontare quanto Dio fa per noi ed attraverso noi è lo scopo più vero di questo nuovo strumento che l Azione Cattolica si è data. - l interesse e la considerazione per chi è impegnato in politica perché orientato al bene comune, indipendentemente dal ogni coloritura partitica. Adulti, giovani e ragazzi dell ACR abitualmente vengono coinvolti in progetti di missionarietà. E situazione tanto normale da passare quasi inosservata: un fiore per la vita, i gemellaggi con Sarajevo e la Terra Santa, il sostegno a famiglie e scuole nel Burundi con l adozione a distanza, l Operazione Sip in collaborazione con l Ufficio Missionario diocesano, il contributo al Fondo di solidarietà 11 12

INSIEME IN AC, RESPONSABILI DI UNA STORIA CHE CONTINUA Significa, dopo aver sperimentato la dimensione di una piccola chiesa, sentirsi parte e responsabili della Chiesa più grande, diocesana attorno al Vescovo Corrado e universale intorno al Papa Benedetto, con la stessa passione per l uomo di questo tempo, al quale raccontare la notizia dell incontro con il Signore che cambia la vita e apre alla speranza. Se l esperienza di appartenenza all Azione Cattolica arricchisce e porta gioia nella propria vita personale, diviene molto semplice e naturale non solo sentirsene parte attiva, ma farne partecipi altri, perché le cose belle necessariamente si condividono. Significa avere a cuore i più piccoli e dedicare loro cura e attenzione, in gruppi ACR aperti a tutti, adeguati nella proposta di una vivace catechesi esperienziale, pieni di gioia nel gioco che educa. Non si è di Azione Cattolica in particolari momenti, magari quando si partecipa ad un campo, quando si prepara e si realizza l attività con i ragazzi dell ACR, quando si parte insieme per andare alla Veglia in calendario o ad un incontro-festa diocesano. Si è di Azione Cattolica nella vita quotidiana, che è scelta personale con alcune caratteristiche specifiche che riguardano il sentirsi responsabili abitualmente delle proprie comunità parrocchiali, della comunione da custodire, della formazione da proporre, del dialogo costante e diretto con il parroco, che della parrocchia è pastore. Significa mettere a disposizione l abilità acquisita in associazione, di tessere legami oltre la propria parrocchia, (contatti necessari e ripetuti in forania e diocesi per le diverse proposte di spiritualità, formative, operative, ecc.) per facilitare e rafforzare l esperienza delle unità pastorali che a volte faticano a decollare. 13 Passaggio obbligato per il raggiungimento di questo scopo è stata ed è l attenzione e l accompagnamento degli animatori a cui i gruppi sono affidati. Non bastano gli incontri proposti a livello diocesano; è necessario che gli educatori si confrontino e si educhino nel gruppo animatori parrocchiale o interparrocchiale, acquisendo così una formazione e una responsabilità più solide, che li aiutano nel servizio ai più giovani, ma anche nella vita personale. Sentirsi parte dell Azione Cattolica significa poi valorizzare le strutture associative che, determinanti per la sua vita e la sua missione, diventano sostegno per le relazioni con chi condivide la stessa scelta, arricchendo la propria vita personale di insperate presenze. L adesione all Azione Cattolica, che è libera proposta di adesione ad uno specifico cammino formativo, offre, pur con ogni fragilità ed errore, la possibilità di una vita più piena, orientata al 14

bene. E di questa eredità, che noi sentiamo preziosa e rara, ci sentiamo responsabili per il presente e desiderosi di consegnarla alle future generazioni intatta nell entusiasmo e nella gioia. Realizzazione tecnica della CPL Srl 15 16