UN EUROPA A MISURA DI PMI Le nostre proposte Elezioni Parlamento Europeo, 25 maggio 2014
Premessa Il Parlamento europeo (PE) è l'unica istituzione dell'unione europea eletta direttamente dai cittadini ed esercita, principalmente, quattro funzioni: legislativa: la procedura legislativa ordinaria conferisce al Parlamento europeo lo stesso peso (co-decisione) del Consiglio dell'unione in numerosi ambiti (quali governance economica, immigrazione, energia, trasporti, ambiente, protezione dei consumatori ed altri). Il Parlamento esamina le proposte presentate dalla Commissione; di bilancio: il Parlamento europeo condivide con il Consiglio il potere di decidere sul bilancio annuale dell'unione europea; di controllo: il Parlamento europeo esercita un ruolo di controllo sulle altre Istituzioni. Supervisiona e monitora l'utilizzo del budget dell'ue e assicura la corretta implementazione delle Leggi Europee; di relazione con i parlamentari nazionali: il Parlamento europeo informa e collabora con i parlamenti nazionali degli Stati membri in merito alle sue attività. Il Parlamento europeo - composto da 751 deputati, di cui 73 italiani - viene eletto ogni cinque anni dai 370 milioni di cittadini dei 28 Stati membri. Nel corso del 2014 e ad inizio 2015, oltre alle elezioni del Parlamento, sono previste ulteriori, importanti scadenze per le Istituzioni comunitarie: la Presidenza italiana del Consiglio dell Unione europea (luglio dicembre 2014), la nomina della nuova Commissione Europea (novembre 2014) e del Comitato Economico e Sociale Europeo (primo semestre 2015). 1
Lo scenario Le elezioni del Parlamento europeo (VIII legislatura, 2014-2019) si collocano in un momento particolarmente delicato dell Unione, a causa del perdurare della crisi economica che interessa ancora gran parte dei Paesi europei. L applicazione di una politica di solo rigore e risanamento strutturale, imposta dall UE agli Stati membri, si è dimostrata inefficace a contrastare gli effetti della crisi e ad avviare processi di sviluppo, accentuando la disoccupazione e il disagio sociale ed acuendo, al contempo, il divario fra Paesi. Elaborazioni CNA, dati Eurostat 2
Elaborazioni CNA, dati Eurostat L euroscetticismo si è ampiamente diffuso tra la popolazione e fra i piccoli imprenditori che costituiscono la struttura portante dell economia dell Unione. Anche nei confronti dell Euro sembra prevalere un atteggiamento di disaffezione, che si esprime con la richiesta crescente di ritorno alle monete nazionali, i cui effetti sarebbero devastanti per l Italia gravata da un debito pubblico tra i più alti al mondo. 3
La legislatura 2009-2014: i risultati per le PMI Nel corso degli ultimi cinque anni, il Parlamento Europeo ha approvato alcuni rilevanti atti, anche dietro la pressione esercitata dalla CNA attraverso la struttura di rappresentanza unitaria dell Artigianato ISB e l Associazione delle piccole imprese europee UEAPME. I principali risultati riguardano: l adozione dello Small Business Act, i cui principi rappresentano una priorità nella prossima programmazione dei fondi strutturali e nelle strategie di partenariato (2014-2020); l approvazione della Direttiva sul rispetto dei termini di pagamento, in particolare tra PMI e PA; l introduzione di un fattore di mitigazione dell impatto sulle PMI dei nuovi requisiti patrimoniali richiesti da Basilea III; l adozione del programma per l innovazione Horizon 2020, che prevede un nuovo strumento dedicato alle PMI; l obbligo di valutazione dell impatto della legislazione europea sulle PMI (programma REFIT) e l applicazione del principio pensare prima in piccolo nelle politiche dell UE; l impegno per garantire la sicurezza dei prodotti, anche attraverso l indicazione di provenienza (Made In); l esclusione dei piccoli rivenditori dall applicazione delle più severe disposizioni relative al nuovo sistema di raccolta di rifiuti elettrici; il mantenimento della facoltatività per l applicazione del metodo di determinazione dell impronta ecologica. 4
Le proposte della CNA al nuovo Parlamento europeo Occorre una politica economica europea orientata alla crescita, indispensabile per garantire la sostenibilità dei sistemi di welfare nazionali e per ridurre i divari esistenti fra i Paesi dell Unione, contrastando l acuirsi di pericolosi sentimenti nazionalistici. Il nuovo Parlamento europeo dovrà, dunque, porre al centro dell Agenda politica una efficace strategia per l occupazione, la crescita e la ripresa degli investimenti, con una attenzione particolare alle PMI finalizzata al sostegno dei processi di internazionalizzazione, innovazione e competitività. A tal fine, è necessario: 1. avviare un piano straordinario europeo per gli investimenti, attraverso l istituzione di un fondo dedicato al completamento della rete di infrastrutture di comune interesse (gas, banda larga, logistica e porti); 2. porre in essere politiche di accompagnamento all economia reale per favorire la competitività delle imprese europee e la ripresa dell occupazione; 3. escludere gli investimenti pubblici e il cofinanziamento dei fondi strutturali dal deficit di bilancio ai fini del patto di stabilità; 4. aggiornare lo Small Business Act e renderlo vincolante per gli Stati membri, mettere le piccole imprese al centro della azione di politica economica ed adottare misure correttive per raggiungere gli obiettivi ivi definiti; 5. assicurare un più facile accesso per le PMI ai finanziamenti bancari, attraverso l adozione di meccanismi di vigilanza sul sistema bancario che favoriscano gli impieghi a favore delle piccole e medie imprese; 5
6. rafforzare le politiche per il settore energetico delle infrastrutture e per l efficienza energetica nelle PMI, integrandole in un piano europeo per lo sviluppo sostenibile che promuova la green economy; 7. garantire il migliore accesso al mercato interno per le PMI e i lavoratori autonomi, prevenire e contrastare forme di posizione dominante e di oligopolio pubblico e privato; 8. assicurare una migliore qualità della regolamentazione e la semplificazione burocratica, introducendo nuovi e più incisivi meccanismi di valutazione di impatto della nuova legislazione e di verifica degli effetti della legislazione vigente, prevista dal programma REFIT; 9. potenziare il ruolo dell intergruppo PMI presso il Parlamento Europeo, che assicuri una consultazione permanente con i rappresentanti delle organizzazioni rappresentative delle PMI; 10. rafforzare la partecipazione delle PMI ai processi di normazione e al sistema di standardizzazione di prodotti e servizi; 11. confermare il sostegno al nuova regolamentazione in materia di marchio di origine (Made in). 6