SCHEDA DI RILEVAZIONE AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO ATTI DI VIOLENZA A DANNO OPERATORI SANITARI

Documenti analoghi
PREVENIRE GLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI E SULLE SOLUZIONI INNOVATIVE ADOTTATE

Sezione 1 DATI DELL AZIENDA

Prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari Implementazione Raccomandazione Ministeriale n.8

ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI PA.GRC.18 ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI

RISPETTIAMOCI. Prevenzione delle aggressioni nelle aziende sanitarie dell Insubria. 10 Dicembre 2018

RACCOMANDAZIONE PER PREVENIRE GLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI

La prevenzione della violenza sugli operatori sanitari. DANIELE TOVOLI, Ausl di Bologna FRANCO PUGLIESE, Ausl di Piacenza LORENA LANDI, Ausl di Imola

Aspetti organizzativi per la prevenzione della violenza e delle aggressioni in ambito sanitario. Stefano Grandi

LINEA ATTIVITA PSAL NEL COMPARTO SANITA SCHEDA DI RILEVAZIONE STRUTTURE SOCIO-SANITARIE. Sezione 1 DATI DELL AZIENDA

A VOTI UNANIMI DELIBERA. 1.Di impegnare le Aziende e gli enti del SSR:

PREMESSA. Il Dialogo sociale Europeo del 26 Aprile 2007 su "La violenza e le molestie sui luoghi di lavoro

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA. (Edizione Dicembre 2007 pag. da 3 a 7)

RELAZIONE ANNUALE EVENTI AVVERSI ANNO 2018 Ai sensi dell art. 2 comma 5 della legge 08 marzo 2017

Raccomandazione per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari

ABBASSA L INDICE PRESENTAZIONE DELLA SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE AZIENDALE

PROCEDURA AZIENDALE N. _5_/ 2014

RISK MANAGEMENT E SICUREZZA DELLE CURE MODELLO GESTIONALE

Agenzia sanitaria e sociale regionale. Raccomandazione per la prevenzione della violenza a danno degli operatori sanitari

Riferimenti normativi D.lgs. 81/2008.

Gli infermieri e gli operatori socio-sanitari sono esposti a un rischio più alto di subire violenze sul posto di lavoro in quanto sono a contatto

Tecnico dell acconciatura. Standard della Figura nazionale

1. VERIFICA DELL AVVENUTA ADOZIONE DEL MOGS

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO

TECNICO DELL?ACCONCIATURA

Delibera del Direttore Generale n del 30/12/2014. Oggetto: Piano di attività biennale per la gestione del rischio clinico,

Tecnico dell acconciatura. Standard della Figura nazionale

Valutazio ne dei rischi

La Gestione del Paziente Violento

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO UFFICIO ORGANIZZAZIONE

PROCEDURA AZIENDALE N. 8 /2014 PREVENZIONE DEGLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI

La sicurezza in Psichiatria: SPDC e RTI. Giuseppe Arcari Risk Manager Ausl Piacenza

Elenco generale dei files contenuti nel pacchetto PROCEDURE SGSL v2.0 Edizione WINPLE ITALIA

Gestione sistemica di ambienti confinati e manutenzione negli impianti di trattamento dei rifiuti

I Modelli di organizzazione e di gestione (MOG) con efficacia esimente ex art. 30 DLgs 81/08: il punto di vista delle Regioni

I PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE Dott.ssa Maria Paola Ferro

Il Rischio Clinico tra buone pratiche e nuove norme

Attività:... Via... cap Città.. Tel. /Fax... PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale. Via.., n civico.. Cap, Località.

IL DIRIGENTE E IL PREPOSTO RUOLI CHIAVE DEL SISTEMA DI PREVENZIONE

GESTIONE DEL SISTEMA SICUREZZA OHSAS CON L UTILIZZO DI QUALIBUS CASO DI STUDIO Q061

Aggressività e servizi sociali.

Il protocollo nazionale degli eventi sentinella

INFORTUNI, INCIDENTI E COMPORTAMENTI PERICOLOSI

Delibera del Direttore Generale n. 139 del 16/02/2016. Oggetto: Piano di attività per la gestione del rischio clinico anno 2016 IL DIRETTORE GENERALE

REGIONE PIEMONTE BU48 27/11/2014

Tecnico dei trattamenti estetici. Standard della Figura nazionale

TECNICO DEI TRATTAMENTI ESTETICI

CONVENZIONE PER LA PREVENZIONE DEI CRIMINI INFORMATICI SUI SISTEMI INFORMATIVI CRITICI DI ACEA S.P.A.

REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione SCHEDA 9 I. Programma Prevenzione e promozione di corretti stili di vita - Adulti

Relazione eventi avversi 2017

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

Rischio Stress Lavoro-Correlato 2013

SAFETY MANAGER Manuale dell utente

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Coinvolgimento e formazione del personale;

ISO 39001:2012. L approfondimento. Road Traffic Safety (RTS) management systems - Requirements with guidance for use" News-Magazine n 4

(Allegato alla Deliberazione del Coordinamento Istituzionale n. del 15/01/2016)

Ordine Psicologi Lazio seminario 29 aprile 2016

POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

Raccomandazione per la prevenzione della violenza a danno degli operatori sanitari

Relazione annuale attività rischio clinico Anno 2017 ai sensi dell art. 2 comma 5 della Legge 8 marzo 2017, n. 24

AUDITSQA S.A.S CATALOGO FORMATIVO

Regione Umbria Catalogo Unico Regionale dell Offerta di Apprendimento - Scheda corso ID Denominazione progetto

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE: STRESS LAVORO-CORRELATO

PROCEDURA N. 11 PROCEDURE PER PREVENIRE GLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE

Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI) SEZ. 1 INFORMAZIONI GENERALI

Azienda Sanitaria Firenze

Manuela Peruzzi: Direttivo SNOP SPISAL ULSS 20 VERONA

AZIENDA OSPEDALIERA PAPARDO Risk Manager Dr. G. Francie

EMERGENZA AGGRESSIONI NELLA SANITA PUBBLICA ANALISI E PROPOSTE

PROGETTO - Piano d'azione I.C. - LANZO T.SE

Atti di violenza a danno degli operatori sanitari: indagine in una realta ospedaliera pugliese

Garantire le indagini nei casi procedibili d ufficio riducendo quindi l attuale parziale inadempienza. Assicurare copertura omogenea nel territorio

Relazione periodo Attività di Rischio Clinico. ai sensi delle legge dell articolo 2 comma 5 della legge 08 marzo 2017

Procedure di accoglienza nelle strutture sanitarie delle donne vittime di violenza di genere e dei minori vittime di maltrattamento e abuso

Piano Mirato di Prevenzione

"Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza

A7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

1.E presente, nel documento di valutazione dei rischi, il capitolo dedicato al rischio biologico?

VALUTAZIONE RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO RISULTATI

INFORMAZIONE E FORMAZIONE

Indagine quantitativa e qualitativa sulla violenza alle donne. Scheda per i responsabili dei servizi

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Controlli e sanzioni in materia di Prevenzione Incendi

REGIONE LIGURIA Piano Regionale della Prevenzione SCHEDA 11 Programma Prevenzione e promozione di corretti stili di vita - Adulti

PROBLEMATICHE MEDICO-LEGALI DELL'ATTIVITA' DEI MEDICI DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE. Dr. Maurizio Golia Medico Legale 1

Scuola Secondaria di Primo Grado Pietro Zani Fidenza (Parma)

REFERENZIALE FORMATIVO TECNICO DELL'ACCONCIATURA. Maggio 2011

GESTORE DEL SISTEMA QUALITA AZIENDALE

CORSO DI FORMAZIONE PER R-ASPP E RLS SCOLASTICI

PIANO ANNUALE DI RISK MANAGEMENT (PARM)

INDICE SOMMARIO. Prefazione... pag. VII

RELAZIONE ANNUALE LEGGE N.24/2017

PROGETTO - Piano d'azione. LEONARDO SCIASCIA CLEE VIA NAPOLEONE COLAJANNI, S.N. Caltanissetta (CL)

Transcript:

SCHEDA DI RILEVAZIONE AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO ATTI DI VIOLENZA A DANNO OPERATORI SANITARI AZIENDA Sezione 1: Gestione della prevenzione degli atti di violenza 1 2 3 4 E' stato predisposto un documento attuativo della raccomandazione n 8 novembre 2007 del Ministero della salute per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari 1.1 Se sì, in quale percentuale è attuato? Se sì, in quale modalità è stato divulgato ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori? 1.2 1.3 _ Se no, quali motivi hanno ostacolato la redazione e/o la realizzazione? Sono in essere procedure per facilitare la segnalazione da parte del personale degli episodi subiti? Se sì, esiste un soggetto/riferimento aziendale per l analisi delle 2.1 segnalazioni? SI NO Se sì alla domanda 2.2, quale figura è 2.2 2.3 _ Sono state attuate azioni per il coinvolgimento del management e del personale a maggior rischio? _ 3.1 Viene effettuata l'analisi periodica dei dati relativi agli episodi di violenza verificatisi nei diversi contesti aziendali? Se sì, specificare la frequenza dei report prodotti ed i destinatari: 4.1 4.2 Se sì al punto 5, i report contengono una analisi delle lesioni subite dagli

operatori sanitari a seguito di episodi di violenza? 4.3 Se sì al punto 5, i report contengono una analisi delle segnalazioni relative a comportamenti aggressivi o a minacce verbali subite nel corso dell'attività lavorativa? SI NO 4.4 Se sì al punto 5, le fonti dei dati utilizzate sono (barrare): Segnalazioni Autorità Giudiziaria e Forze di Polizia Incident reporting Segnalazione eventi sentinella Denunce di infortunio INAIL Referti PS Indagini ad hoc Sopralluoghi Altro, specificare: 5 E' stata realizzata l analisi delle situazioni operative, al fine della identificazione di quelle a maggiore vulnerabilità in relazione alla probabilità di occorrenza di episodi di violenza? 5.1 Se sì, prendendo a riferimento l ultimo triennio, quali sono le aree/professionalità più coinvolte? Area/professione Pronto Soccorso Ser.D. Area Materno Infantile Area Psichiatria Area C.U.P. Altro (specificare): Numero Aggressioni verbali Numero Aggressioni fisiche Medici Infermieri OSS Amministrativi Assistenti sociali/educatori Altro (specificare): 6

E' stato costituito un gruppo di lavoro specifico al fine di individuare e favorire l implementazione del programma aziendale di prevenzione a contrasto specifico al fine di individuare e favorire l implementazione agli atti di violenza a danno degli operatori? 6.1 6.2 Se sì, indicarne la composizione ed i ruoli coinvolti: Se no, quale soggetto interviene per valutare e proporre correttivi? 7 8 E' presente una sezione specifica del Documento della Valutazione del Rischio (DVR) che contiene l analisi e la stima del rischio violenze e aggressioni nel comparto sanitario? Sono state formalizzate le misure di prevenzione e protezione da adottare? 8.1 Sezione 2: Misure tecniche/organizzative adottate Sezione 2.a: Misure Strutturali e tecnologiche 9 10 Viene effettuata la valutazione dei progetti di nuova costruzione o di modifica delle strutture esistenti in funzione della eliminazione/riduzione rischi connessi alla violenza? Sono stati installati impianti di allarme o altri dispositivi di sicurezza (pulsanti antipanico, allarmi portatili, telefoni cellulari, ponti radio)? 10.1

11 Sono stati installati impianto video a circuito chiuso, con registrazione sulle 24 ore, nelle aree valutate ad elevato rischio? 11.1 Se sì, in quali aree particolare?: 12 Disponibilità di un sistema di pronto intervento in caso in cui l allarme venga innescato? 12.1 Se sì, specificare chi assicura l intervento: 13 È stata valutata la necessità di metal-detector fissi o portatili atti a rilevare la presenza di armi metalliche? 13.1 Se sì, in quali aree in particolare?: 13.2 Se sì, di cosa si tratta? (barrare): Monitor informativi sulle attese Desk informativi Distributori automatici di vivande Aumento confortevolezza attesa (sedie comode, spazi per bambini ecc.) Stanze dotate dei necessari dispositivi di sicurezza nel caso di pazienti in stato di fermo, sotto effetto di alcol e droga Aree di colloquio o di trattamento per i pazienti a rischio di crisi dotate di arredo idoneo ad eliminare oggetti che possono essere usati come arma Altro, specificare: 15 Presenza di sistemi di illuminazione idonei e sufficienti sia all interno delle strutture a maggior rischio che negli spazi esterni 15.1 Sezione 2.b: Misure organizzative 16 È stato regolamentato l ingresso delle aree ritenute a maggior rischio?

16.1 17 È stato costituito un team addestrato a gestire situazioni critiche e a controllare pazienti aggressivi? 17.1 18 19 Sono state intraprese iniziative per il coordinamento con le Forze di Polizia o altri soggetti per identificare le strategie atte ad eliminare o attenuare la violenza nei servizi sanitari? È stato previsto un sistema di interventi di sostegno agli operatori vittima di violenza? 19.1 20 Sono state realizzare iniziative formative per il personale? 19.1 21 È stato strutturato un sistema di sistema di monitoraggio delle azioni 21.1 22 È presente un servizio di vigilantes? 22.1 Se sì, indicare il numero totale di personale del servizio di vigilanza in dotazione, tipologia di contratto e durata del contratto Numero Contratto Durata

22.2 Se sì al punto 22, qual è la relativa copertura oraria giornaliera e settimanale? h/24h gg/7g 22.3 Se sì al punto 22, presso quale/i servizi il servizio vigilantes staziona stabilmente o, comunque, per la maggior parte del tempo?