Efficienza energetica e sistemi di imprese della Regione 7 OTTOBRE 2010 ore 9,30 University Club - Ponte P. Bucci Università della Calabria Arcavacata di Rende -CS Ing. Leonardo Sblendido Delegato Energia Confindustria Calabria
IMPRESE A RETE-definizioni Insieme di relazioni relativamente stabili, di natura non gerarchica e interdipendente, fra una serie di attori collettivi, ovvero di organizzazioni di carattere pubblico e privato che hanno in comune interessi e/o norme rispetto ad una politica e che si impegnano in processi di scambio per perseguire tali interessi comuni riconoscendo che la cooperazione costituisce il miglior modo per realizzare i loro obiettivi (Borzel, 1998)
IMPRESE A RETE-esempi Imprese no manufacturing Joint ventures Joint programs (es. consorzi del settore pubblico) Filiere e costellazioni tra imprese Distretti industriali Associazioni di categoria Consorzi Reti di città Reti di franchising Reti sociali Cross partnership (es. cooperative di promozione, sviluppo, acquisto)
RETI DI IMPRESE-vantaggi/svantaggi VANTAGGI Sviluppo di nuove competenze o di nuovi prodotti Valorizzazione delle risorse intangibili Processi di specializzazione o di diversificazione Ottenimento di: risorse finanziarie, informazioni, materie prime Condivisione dei rischi Riduzione dei costi di transazione e dei tempi del processo produttivo Flessibilità e capacità di adattamento ai mercati SVANTAGGI Difficoltà gestionali Disgregazione della rete per mancata rinuncia di autonomia dei nodi
INCIDENZA DEI SETTORI INDUSTRIALI SUL PIL IN CALABRIA Macro-attività economica % settore su PIL regionale Agricoltura, silvicoltura, pesca 4,13% Industria in senso stretto 8,77% Costruzioni 6,19% Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali 19,39% 21,09% Altre attività di servizi 28,94% Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni 11,49% PIL Calabria ai prezzi di mercato Fonte: Rete Internet
INCIDENZA DELL ENERGIA SUL PIL CONSUMO ENERGETICO MONDIALE 1970-2025 Intensita' energetica in alcuni paesi: La grafica mostra l'energia necessaria per produrre un dollaro di PIL in diverse economie Fonte: Rete Internet Tipo di combustibile Petrolio 5,6 Gas naturale 3,5 Carbone 3,8 Idroelettrico 0,9 Nucleare 0,9 Geotermia, eolico, solare, legno Potenza in TW [8] 0,13 Secondo stime dell 2006 fatte dall'agenzia americana EIA(United States Department of Energy), i 15 TW stimati come potenza totale erogata si dividono come indica la tabella, con i combustibili fossili che forniscono 86% dell'energia consumata dal mondo
Secondo lo studio di Confartigianato, in media ogni azienda italiana spende l'anno, per l'energia elettrica, 5.925euro in piùrispetto ad un'azienda europea. Maggiore costo per azienda rispetto a media Ue ( ) Maggiore costo tot azienda su media Ue (milioni ) Maggiore costo per azienda rispetto a media Ue ( ) Calabria 1.651 44,4 Sicilia 4.830 306,2 Sardegna 8.069 289,7 Nord Ovest 7.919 2.113 Nord Est 6.578 1.513 Centro 4.046 876,8 Mezzogiorno 5.157 1.422 Fonte: Confartigianato Italia 5.932 5.925
AREA INDUSTRIALE ECOLOGICAMENTE ATTREZZATE Attivitàproduttive esercitano una significativa pressione ambientale sia come utilizzo risorse (territoriali, energetiche ed idriche) sia come emissioni AREA INDUSTRIALE ECO EFFICIENTE Dotata di requisiti tecnicied organizzativi finalizzati a minimizzare ed a gestire le pressioni sull ambiente Rappresenta una nuova metodologia di approccio per agevolare le singole imprese insediate a migliorare le loro performance ambientali La produzione all interno dell area industriale di energia elettrica e termica, valutando le possibili sinergie tra le industrie (recupero di calore, combustione di scarti legnosi, etc.)rappresenta un opportunità concreta per il raggiungimento di questo obiettivo
Perché parlare di efficienza energetica Fattori Produttivi Risorse Naturali Lavoro Capitale Risorse Naturali Lavoro Capitale Energia Materie Prime Risorse Umane Costo del denaro Costo di Produzione Energia incide mediamente dal 15% al 30% sui costi di produzione in base al tipo di industria Energia Fattore produttivo sul quale intervenire tramite un miglioramento dell efficienza energetica
Efficienza Energetica L efficienza energetica di un sistema sia esso di taglia industriale, o sia che ci si riferisca a strutture civili ed abitative, rappresenta la capacitàdi sfruttare l energia ad essa fornita per soddisfarne il fabbisogno. Minori sono i consumi relativi al soddisfacimento di un determinato fabbisogno, migliore è l efficienza energetica della struttura. POLITICA ENERGY SAVING Recupero dell energia dispersa durante i processi produttivi e riutilizzata in altri processi o ceduta all esterno Utilizzo intelligente delle risorse naturali Investire nell efficienza dei macchinari utilizzati nella produzione MASSIMA EFFICIENZA ENERGETICA
Come massimizzare l efficienza energetica creando una rete di impresa? CASO DI STUDIO: CENTRALE AD OLI VEGETALI NELLA ZONA INDUSTRIALE DI CROTONE
Studio preliminare eseguito Analisi delle attività industriali limitrofe Analisi delle Risorse Naturali del Territorio Analisi delle Potenzialità Produttive Presentazione di un progetto per il comune interesse
CARATTERISTICHE Della centrale 8 Motori diesel da 8 MW (TOT 64 MWe) 2 Cilcli ORC 5 MWe complessivi Alimentazione dei motori con olio vegetale no food ciclo Diesel PROCESSO DI GENERAZIONE ciclo Rankine organico Energia elettrica Calore (da ciclo Primario o da Secondario) I motori saranno dotati di sistemi d abbattimento delle emissioni sia primari (cioè volti a migliorare la combustione stessa) che secondari (cioè agenti sui gas di scarico). I motori sono quindi dotati di un modulo SCR (Selective Catalytic Reduction) che permette di abbattere le emissioni di NOx fino al 95%.
Energia (Elettrica + Calore Primario) Fornisco all area industriale limitrofa energia e calore a costi minori (creo rete) Calore dal ciclo secondario (serre oppure Teleriscaldamento) Forte presenza nella realtà economica locale
Vantaggi Vantaggi economici per le reti di imprese Per avere la stessa produzione di energia nel ciclo separato si usano 48 unità di risorse in più, con perdite molto superiori Riduzione del costo dell energia elettrica e termica rispetto al prezzo di mercato, dato l utilizzo minore di combustibile ABBATTIMENTO DEL COSTO DOVUTO AL VETTORIAMENTO* Ritorno economico in tempi brevi Possibilità per le reti di imprese ad accedere ai finanziamenti Inoltre se utilizzo sistema di Trigenerazioneho la possibilitàdi produrre oltre elettricitàe riscaldamento anche raffreddamento
*NOTA 1: ELEMENTI CHE COMPONGONO PREZZO DELL ENERGIA Costi di generazione Costi di dispacciamento Costi di trasporto (Vettoriamento) Oneri generali di sistema Imposte erariali ed addizionali IVA sulle voci precedenti Vettoriamento è assicurato dai gestori delle reti (Col decreto Bersani la rete nazionale di trasmissione dell'energia ègestita da una societàper azioni posseduta al 100% dal Ministero del Tesoro: il GRTN) ANNULLATO dall utilizzo in loco dell energia prodotta RISPARMIO Migliore Efficienza Energetica
Nota 2: La Trigenerazione: CCHP (COMBINED COOLING, HEATING AND POWER) Migliore efficienza energetica Minori emissioni CO2 Produzione di Energia elettrica, termica e frigorifera con minor combustibile recuperando l energia termica altrimenti persa La trigenerazione èil sistema di produzione congiunta di energia elettrica, termica e frigorifera.il termine richiama immediatamente la cogenerazione, che, come abbiamo visto, consente la produzione combinata di energia elettrica ed energia termica mediante la medesima combustione recuperando il calore altrimenti perso a valle del processo. La trigenerazioneunisce a queste due funzioni anche quella di condizionamento dell'aria e di raffrescamento. Il raffrescamento èprodotto tramite l'impiego del normale ciclo frigorifero in grado di trasformare l'energia termica in energia frigorifera realizzando la trasformazione di stato del fluido refrigerante (acqua) in combinazione con la sostanza (ad esempio bromuro di litio). Le coppie principali di refrigerante/assorbente usate sono: Acqua/Bromuro di litio Ammoniaca/Acqua
Vantaggi economici per gli utenti del teleriscaldamento Il costo del teleriscaldamento èminore rispetto al metano, gasolio e GPL Quartiere residenziale Utenti: Area commerciale o industriale (maggiormente con trigenerazione) Utenze pubbliche (scuole uffici etc) incidendo così sulla spesa pubblica
VANTAGGI PER L AMBIENTE Riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera Riduzione Impatto Ambientale L uso degli oli vegetali, più puliti di olio o carbone, praticamente annulla le emissioni di biossido di zolfo e particolato e riduce le emissioni di ossidi di azoto.
VANTAGGI PER L AMBIENTE Impatto ambientale con caldaiette Impatto ambientale con cogenerazione e teleriscaldamento
VANTAGGI PER L OCCUPAZIONEE PER L ATTUAZIONE DI UNA POLITICA ENERGETICA CHE FAVORISCA LA REALIZZAZIONE DI RETI DI IMPRESE CHE TENGA CONTO ANCHE DELLE NUOVE ESIGENZE URBANISTICHE (creare una rete di servizi e sottoservizi che tenga conto di queste esigenze)
ALTRI ESEMPI DI PROGETTI AMMISSIBILI Impianto di cogenerazione a biomassa, da filiera locale (prodotta da colture dedicate o da scarti agroindustriali) con installazione di una rete di teleriscaldamento Impianto geotermico con installazione di una rete di teleriscaldamento Impianti alimentati con fonti rinnovabili, purché associati ad una logica di rete di imprese, da esplicarsi come trasferimento del calore attraverso una rete di teleriscaldamento Installazione di pannelli fotovoltaici nelle aree comuni dell area industriale a copertura degli usi elettrici comuni (soprattutto illuminazione) potrebbe risultare ammissibile qualora associato a qualificati interventi sugli usi finali, tali da determinare, ad esempio, una gestione intelligente e coordinata della domanda elettrica che ricade sotto la locuzione generale di smart grid.
Non è la razza più forte a sopravvivere, né la più intelligente, ma la più rapida ad adattarsi ai cambiamenti...charles Robert Darwin