Schede di monitoraggio per l avvio del ciclo della performance anno 2014 da parte del Nucleo di valutazione dell Università degli studi di Torino Argomento n. 1- Obiettivi strategici Variazioni rispetto alle evidenze del Rapporto di avvio del ciclo precedente: peggioramento nessun cambiamento lieve miglioramento significativo miglioramento Nota: Il Piano 2014-16 segna una rilevante discontinuità in quanto il 1/10/2013 è iniziato il mandato del nuovo rettore eletto in applicazione della L.240/10, che ha immediatamente attivato il processo per la costruzione del piano strategico con l individuazione degli obiettivi, azioni e finalità strategiche definite nelle Linee Strategiche 2014 adottate a novembre 2013. 1. Definizione degli obiettivi strategici 1.1 Gli obiettivi strategici sono pertinenti con la missione istituzionale, con le strategie e con le priorità politiche dell amministrazione? si, tutti si, almeno il 50% Gli obiettivi strategici presenti nel Piano 2014-16 sono pertinenti con la missione istituzionale, con le strategie e con le priorità politiche dell amministrazione, nonché con le linee di indirizzo del sistema universitario emanate dal MIUR. Il Piano infatti è stato costruito in forte legame con le Linee Strategiche di Ateneo 2014, che includono finalità e azioni valevoli per la programmazione ministeriale del sistema universitario 2013-2015, e con il bilancio di previsione 2014. 1.2 Le modalità di coinvolgimento degli stakeholder esterni nel processo di definizione degli obiettivi, indicatori e target sono tali da assicurarne la rilevanza rispetto ai bisogni della collettività? C è stato anche un coinvolgimento degli stakeholder interni? 1.3 A cosa sono dovute eventuali variazioni degli obiettivi strategici rispetto all anno precedente non indicate nel Piano? Risposta (max 140 parole) Gli obiettivi strategici e i relativi indicatori sono stati definiti includendo quelli del sistema universitario per il periodo 2013-2015 fissati dal MIUR. Tale caratteristica ne assicura la rilevanza rispetto ai bisogni della collettività che, sul piano locale, è stata sistematicamente coinvolta in fase di progettazione dei corsi di studio. Gli stakeholder interni (docenti, tecnici amministrativi e studenti) sono rappresentati nelle commissioni del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione che sono state coinvolte nel processo di definizione degli obiettivi. Le Linee Strategiche inoltre sono state predisposte con il contributo dei Dipartimenti per la definizione degli obiettivi di sviluppo dell Ateneo per i prossimi anni. Risposta (max 140 parole) Come indicato nel Piano il 1/10/2013 è iniziato il mandato del nuovo rettore sul cui impulso a novembre 2013 sono state adottate nuove Linee Strategiche 2014 che contengono finalità, obiettivi e azioni strategiche. I relativi indicatori chiave sono stati definiti successivamente e allegati al Piano. 1.4 Esistono significative differenze nelle modalità di definizione degli obiettivi strategici tra le diverse strutture di primo livello dell amministrazione? 1.5 Se l amministrazione ha redatto la Nota Integrativa o il Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, a cosa sono dovute eventuali differenze rispetto al Piano della performance? si no Risposta (max 140 parole) La Nota integrativa e il Piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio sono documenti obbligatori solo per le Amministrazioni centrali dello Stato. Il Nucleo raccomanda tuttavia la predisposizione di un documento strutturato sugli indicatori da allegare ai piani futuri. Il Nucleo raccomanda che il miglioramento del Piano sul lato della pianificazione strategica si riversi negli obiettivi operativi che, in raccordo con il bilancio, vadano a coprire tutte le attività dell ateneo, ordinarie e progettuali.
2. Indicatori associati agli obiettivi strategici 2.1 Gli indicatori sono adeguati per l obiettivo di riferimento? Sono cioè tali da misurare le finalità che si intendono perseguire? si, almeno il 50% Gli indicatori chiave e relativi target sono stati selezionati a seguito della verifica della loro tracciabilità e coerenza con le scelte strategiche dell Ateneo. In essi sono confluiti anche alcuni indicatori ministeriali valevoli per la programmazione del sistema universitario 2013-2015. 2.2 Gli indicatori sono alimentati da fonti dati affidabili? si, almeno il 50% laddove i dati sono aggiornati, si utilizzano le banche dati ministeriali quali FFO, PRO3, Proper. Altrimenti vengono estratti dalle banche dati di Ateneo su personale, contabilità, studenti ecc. 2.3 La misurazione degli indicatori si avvale di applicativi informatici e basi dati sottostanti? si, per tutti gli indicatori si, per almeno il 50% degli indicatori si, per meno del 50% degli indicatori, per nessun indicatore 2.4 Gli indicatori sono alimentati anche da fonti esterne (es. statistiche ufficiali)? (se sì) specificare i 5 sistemi informatici di maggior rilevanza ai fini della misurazione: 1. Data Mart Carriere studenti 2. U-gov Didattica 3. Data Mart Contabilità 4. Data Mart Personale 5. U-gov Ricerca si, per almeno il 10% degli indicatori si, per meno del 10% degli indicatori (se sì) specificare le 5 più importanti fonti esterne: 1. FFO 2. PRO3 3. PROPER 4. Alma Laurea 5. Good Practice
3. Target associati agli indicatori degli obiettivi strategici 3.1 I target associati agli indicatori sono definiti sulla base di valori storici? 3.2 I target associati agli indicatori sono definiti sulla base di valori di benchmark (relativi a ripartizioni interne all'amministrazione stessa o anche ad amministrazioni nazionali, estere)? si, almeno il 50% si, almeno il 50% si, meno del 50% Analogamente a quanto presentato nel documento sulle Linee Strategiche 2014 si invita ad esplicitare anche nel Piano il target e l indicatore associato all azione strategica. 4. Risorse assegnate agli obiettivi strategici 4.1 Come avviene il processo di assegnazione delle risorse finanziarie agli obiettivi? 4.2 Come avviene il processo di assegnazione delle risorse umane agli obiettivi? Risposta (max 140 parole) La definizione degli obiettivi strategici tiene conto degli stanziamenti indicati sul bilancio di previsione per obiettivi di riferimento. La pianificazione degli obiettivi è avvenuta tenendo conto delle risorse disponibili. Sia l approvazione del Piano che del bilancio sono avvenute nel mese di dicembre 2013. Occorrerà ancora operare per la piena integrazione del ciclo del bilancio e del ciclo della programmazione. Risposta (max 140 parole) Successivamente all approvazione del Piano sono state formalizzate le responsabilità deputate al presidio politico e gestionale delle varie azioni strategiche, al fine di garantire chiari riferimenti per l'attuazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle Linee strategiche. Non si ha evidenza dell utilizzo di cronoprogrammi né dell allocazione di risorse umane alle azioni strategiche e ad alcune azioni operative. All interno della linea strategica 1 (Riduzione degli ostacoli al diritto allo studio Universitario), l azione Innovare le azioni di orientamento in ingresso e in itinere ai fini della riduzione della dispersione studentesca è stata attribuita come presidio politico al Delegato per l Orientamento Tutorato Placement e come presidio gestionale alla Direzione Didattica. Il Nucleo raccomanda che la formulazione degli obiettivi sia collegata con l intero ammontare del bilancio, comprese le risorse vincolate.
5. Definizione degli obiettivi operativi 5.1 Gli obiettivi operativi contribuiscono al reale conseguimento del relativo obiettivo strategico? 5.2 Gli obiettivi, indicatori e target sono il frutto di un processo di negoziazione con il personale dirigente e non dirigente? Argomento n. 2- Obiettivi operativi si, almeno il 50% Risposta (max 140 parole) Gli obiettivi, gli indicatori e i target vengono negoziati tra Direttore generale e dirigenti e da questi assegnati al personale EP previa loro consultazione. 6. Indicatori associati agli obiettivi operativi 6.1 Gli indicatori sono adeguati per l obiettivo di riferimento? Sono cioè tali da misurare le finalità che si intendono perseguire? si, almeno il 50% Tutti gli obiettivi operativi (gestionali di struttura e individuali) hanno indicatori di output e target collegati. Tra gli obiettivi gestionali di struttura compaiono anche misure di efficacia percepita (es. risultati indagini di customer satisfaction). Appare tuttavia migliorabile la definizione di indicatori di efficienza ed efficacia 6.2 Gli indicatori sono alimentati da fonti dati affidabili? si, almeno il 50% risultati analisi Customer satisfaction (fonte: piattaforma per sondaggi Uniquest su portale unito.it) 6.3 La misurazione degli indicatori si avvale di applicativi informatici e basi dati sottostanti? 6.4 Gli indicatori sono alimentati da fonti esterne (es. statistiche ufficiali)? si, per tutti gli indicatori si, per almeno il 50% degli indicatori si, per meno del 50% degli indicatori, per nessun indicatore (se sì) specificare i 5 sistemi informatici di maggior rilevanza ai fini della misurazione: 1. CIA contabilità 2. ESSE3 Segreteria studenti 3. portale unito.it 4. STR progetti edilizi 5. piattaforme di analisi di Customer si, per almeno il 10% degli indicatori si, per meno del 10% degli indicatori no (se sì) specificare le 5 più importanti fonti esterne: 1. 2. 3. 4. 5.
7. Target associati agli indicatori degli obiettivi operativi 7.1 I target associati agli indicatori sono definiti sulla base di valori storici? 7.2 I target associati agli indicatori sono definiti sulla base di valori di benchmark (relativi a ripartizioni interne all'amministrazione stessa o anche ad amministrazioni nazionali, estere)? si, almeno il 50% si, meno del 50% si, almeno il 50% si, meno del 50% I target sono stati definiti tenendo conto dei risultati emersi dalla rilevazione Good Practice 2012 8. Risorse assegnate agli obiettivi operativi 8.1 Come avviene il processo di assegnazione delle risorse finanziarie agli obiettivi? 8.2 Come avviene il processo di assegnazione delle risorse umane agli obiettivi? Risposta (max 140 parole) processo analogo a quello degli obiettivi strategici. Il Nucleo raccomanda che la formulazione degli obiettivi sia collegata con l intero ammontare del bilancio, comprese le risorse vincolate. Risposta (max 140 parole) processo analogo a quello degli obiettivi strategici: tramite l individuazione del presidio gestionale (responsabilità) dell obiettivo. Per alcune azioni operative non si ha evidenza dell utilizzo di cronoprogrammi né di piani di allocazione delle risorse umane.
Argomento n. 3 - Qualità dei servizi Variazioni rispetto alle evidenze del Rapporto individuale CiVIT di avvio del ciclo precedente: peggioramento nessun cambiamento lieve miglioramento X significativo miglioramento 10. Standard di qualità dei servizi a domanda individuale 10.1 In che misura i servizi per i quali sono definiti gli standard sono rappresentativi dell attività dell amministrazione? X alta media bassa Le nuove carte, a differenza della loro prima "edizione", riservano ampio spazio alla definizione e quantificazione, oltre che monitoraggio, degli indicatori di qualità oggettiva. Durante incontri tematici (avvenuti nei vari poli dell'ateneo) sono state condivise informazioni utili ai fini dell'individuazione dei servizi e dei relativi indicatori di qualità; la "mappatura" dei servizi è stata dunque effettuata in autonomia da ogni struttura, ma in linea con le indicazioni condivise : - Concentrarsi solo sui servizi significativi per l utente - Semplificare: lo scopo del lavoro non è rappresentare tutto ciò che si fa nella propria Struttura, ma un insieme di servizi di interesse per l utente, di cui bisogna dar conto all utente - Procedere per gradi: la prima stesura non sarà quella definitiva e più esaustiva: la Carta è un documento dinamico che evolverà negli anni. - Evitare di fare confusione fra servizi, processi e procedimenti amministrativi. - Pochi indicatori, ma buoni : non è necessario esplodere in questa prima fase tutti i servizi: si può rimanere ad un livello più macro con pochi indicatori (pochi ma chiari e quantificabili) in modo da poterli monitorare e rendicontare nel tempo - Miglioramento continuo: i valori programmati devono essere sempre migliorativi (anche minimi) rispetto allo stato attuale. Pertanto i servizi per i quali sono definiti gli standard sono altamente rappresentativi dell attività dell amministrazione. Preso atto della scelta di procedere per gradi, il Nucleo raccomanda di porre la dovuta attenzione alla costruzione di serie storiche che consentano di individuare target di riferimento per il miglioramento dei servizi erogati. 10.2 Le modalità di coinvolgimento degli stakeholder chiave nel processo di definizione e aggiornamento degli standard di qualità sono state tali da assicurare l adeguatezza degli indicatori e dei valori programmati? Risposta (max 140 parole) Nel corso del 2013, considerato il rilevante passo in avanti condotto capillarmente al fine di rinnovare e perfezionare il modello di Carta dei Servizi e di estenderne la redazione a tutte le Strutture organizzative dell Ateneo (non solo in Amministrazione Centrale), gli sforzi sono stati concentrati sul solo coinvolgimento dei principali attori coinvolti nell erogazione dei servizi e del personale interno all Ateneo: l indicazione era infatti quella di sottoporre le Carte a consultazione (anche informale) presso docenti e studenti prima della stesura e dell invio definitivo. Nel corso del 2014 saranno condotte delle indagini di Customer satisfaction (di settore) per verificare la reale coerenza fra la qualità dei servizi erogati, l adeguatezza degli indicatori, il contenuto delle Carte e l esigenza dell utente. Sondaggi di gradimento online, richieste di feedback agli utenti diffuse mediante i canali istituzionali dell Ateneo sui social network, incontri e iniziative organizzate mediante iniziativa della singola Struttura organizzativa, etc. Nel corso del 2013 è stata inoltre creata un apposita area Intranet (il percorso è: Home>>Ateneo e Organizzazione>>Trasparenza Intranet>>Carta dei servizi) dedicata alla Carta dei Servizi. La sezione contiene tutti gli aggiornamenti, la documentazione prodotta in occasione di ogni incontro su questa tematica, esempi di Carte prodotte in differenti contesti istituzionali, contenuti multimediali etc. Non meno rilevante il ruolo delle FAQ: queste, da considerare in continuo aggiornamento, sono state redatte con lo scopo di dare persistenza e favorire al tempo stesso la condivisione di risposte a quesiti ritenuti di interesse ampio e generalizzato, utili dunque per tutto l Ateneo.
11. Promozione delle pari opportunità 11.1 Sono stati pianificati interventi di promozione delle pari opportunità non già presenti tra gli obiettivi? Argomento n. 4 - Pari opportunità Risposta (max 140 parole) Interventi di promozione delle pari opportunità: - Attribuzione carriera Alias per studenti che abbiano intrapreso il percorso finalizzato alla rettificazione di attribuzione di sesso; - Conciliazione: centro estivo PARI università; - Sensibilizzazione: Bando Concorso di idee ; - Formazione: Corso DPI; - Piano di Azioni Positive: il CUG ha predisposto il PAP (2013-2016). Telelavoro L Ateneo ha partecipato al bando regionale per il cofinanziamento di un progetto di telelavoro. Il progetto UNITO-TEL prevede l attivazione di n. 10 postazioni domiciliari e n. 5 postazioni nel telecentro di Cuneo. Bando Concorso di idee Il CUG ha indetto il Concorso di idee per la realizzazione del logo del Comitato o di un progetto sul rispetto delle differenze. Concorso rivolto a studentesse e studenti. "Uoman" L Ateneo ha ospitato uno spettacolo nato dalla volontà di parlare della parità tra uomo e donna, di fare il punto sull emancipazione femminile nell'era post-femminismo. Formazione L Università, su iniziativa del Dipartimento Diritti e Pari Opportunità, ha attivato per l anno accademico 2012-2013, presso il Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere e in collaborazione con il CUG, il percorso formativo Donne Politiche ed Istituzioni per favorire l accesso alle assemblee politiche ed alle cariche elettive. Relativamente alle iniziative "Uoman" e DPI è rilevante segnalare i seguenti dati quantitativi: Partecipanti per lo spettacolo UOMAN: circa 150 partecipanti a Torino e circa 50 a Grugliasco. Partecipanti al corso DPI: n. 40 - di cui 11 studentesse, 26 lavoratrici e 3 lavoratori.
Argomento n. 5 - Valutazione individuale Variazioni rispetto alle evidenze del Rapporto individuale CiVIT di avvio del ciclo precedente: peggioramento nessun cambiamento lieve miglioramento X significativo miglioramento 12. Obiettivi individuali dei dirigenti 12.1 Sono assegnati obiettivi specifici individuali ai dirigenti oltre a quelli organizzativi presenti nel Piano e a quelli relativi alle competenze professionali e manageriali dimostrate? X si, a tutti (*) si, ad almeno il 50% si, a meno del 50% (*) Vedere le Ulteriori Annotazioni. sono obiettivi individuali dirigenziali quelli contenuti nell allegato al PdP 2014-2016 (v. tabella degli Obiettivi specifici dirigenziali ) su cui i dirigenti hanno una responsabilità univoca e diretta, nonché quelli contenuti nell allegato al PdP 2014-2016 (v. tabella degli Obiettivi comuni dirigenziali ) i quali sono a totale responsabilità diretta dei dirigenti se pur, in questo caso, trasversale e non univoca. 12.2 Gli obiettivi individuali sono stati il frutto di un processo di negoziazione tra il valutato e il valutatore? Risposta (max 140 parole) Sì. Il Direttore Generale ha inviato una proposta di obiettivi ai dirigenti che è stata oggetto di condivisione e di successivi affinamenti, attraverso incontri individuali e collettivi, fino ad arrivare alla formalizzazione di obiettivi definitivi. Al Direttore Generale sono assegnati obiettivi gestiti tramite progetti di durata triennale, organizzati in sottoprogetti con output annuali, trasversali alle Direzioni e connessi con una o più azioni delle Linee strategiche. Ai Dirigenti sono stati assegnati quattro obiettivi comuni coerenti con i progetti del Direttore Generale e un obiettivo specifico, con l eccezione del Dirigente delegato sui temi della Trasparenza e Anticorruzione al quale sono assegnati in tale veste ulteriori obiettivi specifici.
13. Coinvolgimento dei vari soggetti Argomento n. 6 - Processo di pianificazione 13.1 Qual è stato il grado di coinvolgimento e condivisione alto dell organo di indirizzo politico? medio basso l organo di indirizzo politico (Prorettore) guida il processo di pianificazione per il tramite dei Vicerettori, Delegati del Rettore e Presidenti delle Commissioni competenti del S.A. 13.2 Qual è stato il grado di coinvolgimento e condivisione della dirigenza? alto medio basso la dirigenza è coinvolta nella fase di definizione degli obiettivi operativi; per gli obiettivi strategici i dirigenti competenti sul tema sono coinvolti a livello di supporto tecnico. Fa eccezione la Dirigente della Direzione Programmazione, Qualità, Valutazione che è stata coinvolta per competenza su tutto il processo di pianificazione. 14. Ruolo dell OIV nel processo di pianificazione 14.1 Quale è stata la tipologia di interazione tra l'oiv e l amministrazione? (possibile selezionare più risposte) 14.2 Qual è stato il contributo dell OIV al miglioramento del processo di redazione del Piano? parziale sostituzione accompagnamento controllo altro, specificare: stimolo al miglioramento Risposta (max 140 parole) Il Nucleo per il tramite della relazione sul funzionamento complessivo del SMVP, del documento di convalida della relazione sulla performance e della relazione annuale 2012-2013, nonché attraverso incontri in presenza, ha fornito raccomandazioni di cui si è tenuto conto per la redazione del Piano della Performance 2014-2016. 15. Integrazione tra il processo di redazione del piano e la programmazione economicofinanziaria 15.1 I sistemi informatici sono adeguati a favorire l'integrazione tra i processi? i processi utilizzano gli stessi sistemi i processi utilizzano sistemi diversi, ma con scambio automatico di informazioni x i processi utilizzano sistemi diversi, ma senza scambio automatico di informazioni almeno uno dei due processi non utilizza sistemi informatici La programmazione economico-finanziaria si realizza mediante l uso di un applicativo CINECA (Planning) attraverso il quale si allocano le risorse. Nell esercizio 2014 si è avviato un processo di integrazione tra la redazione del piano e la programmazione economico finanziaria attraverso una serie di azioni tra loro collegate: a) definizione di un cronoprogramma che ha favorito l approvazione congiunta dei due documenti nella seduta di dicembre del Consiglio di Amministrazione; b) programmazione da parte delle Direzioni di Ateneo delle entrate e delle spese di propria competenza classificandole secondo il grado di priorità: spese obbligatorie (non comprimibili); spese discrezionali di priorità 1 (spese non obbligatorie ma inderogabili a pena di abbassamento del livello dei servizi) collegando, ove possibile, gli interventi previsti a bilancio con le azioni del piano strategico; c) l inserimento all interno del Piano della Performance 2014-2016 di un prospetto degli stanziamenti
utilizzabile per l attuazione delle Linee strategiche 2014. I centri di responsabilità diversi dalle strutture dirigenziali hanno partecipato fattivamente alla definizione del piano strategico elaborando parallelamente, attraverso lo strumento di pianificazione, le previsioni di entrata e spesa. In generale i due processi descritti non dialogano in termini di sistemi informatici, tenuto conto che il secondo processo (piano performance) è informatizzato in modo parziale. 15.2 Esiste una sequenza temporale dei processi tale da consentirne l integrazione? X si La sequenza temporale è stata descritta nel citato cronoprogramma e l integrazione al momento avviene in via di fatto e non tramite l integrazione dei sistemi informativi 15.3 Il coordinamento tra i vari soggetti/uffici coinvolti nei due processi è stato adeguatamente attuato? Risposta (max 140 parole) Il coordinamento delle diverse fasi e dei soggetti coinvolti avviene secondo modalità diverse con la regia costante del Rettore e del Direttore Generale, coadiuvati dai dirigenti di riferimento che ne garantiscono l attuazione e il rispetto delle scadenze temporali 16. Informazioni ulteriori sul processo 16.1 E stato effettivamente implementato l eventuale modello di misurazione previsto nel sistema di misurazione e valutazione della performance? si, specificare quale: Il sistema di valutazione degli obiettivi e delle prestazioni delle strutture dirigenziali e del Direttore Amministrativo (ora Direttore Generale), ai sensi del Dlgs 150/2009, ha trovato una sua prima proceduralizzazione con delibera del 24 novembre 2009. Con delibera del 26 gennaio 2012, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il nuovo SMVP predisposto dal NdV, prevedendone un'implementazione sperimentale graduale e progressiva. Col procedere della fase sperimentale, l attuale Nucleo si è proposto di rivedere tale sistema, partendo dal nuovo ruolo apicale del Direttore Generale, in applicazione della L. 240/2010 e del nuovo Statuto dell Ateneo. Nella seduta dell 11 settembre 2013 (verbale n. 8/2013), il Nucleo di Valutazione ha quindi approvato il modello di valutazione della performance del Direttore Generale ( Valutazione delle prestazioni del DG: metodologia e strumenti ), che introduce, tra gli elementi di valutazione, oltre alla dimensione relativa agli obiettivi individuali (progetti) anche la dimensione relativa alla performance di Ateneo e quella relativa al comportamento organizzativo. Nella dimensione relativa al comportamento organizzativo viene altresì introdotto il fattore sulla capacità di valutazione. Tale modello, nel rispetto dei principi generali di valutazione del DG previsti dall attuale SMVP e dal D.Lgs 150/2009, ne consente un applicazione immediata, sia pur graduale e revisionabile nel tempo, coerentemente con il dettato della delibera di adozione del SMVP. Lo stesso Nucleo di Valutazione, sia nel verbale n. 8/2013, sia nel Documento di validazione della Relazione sulla Performance anno 2012 (recante la data del 30/9/2013), raccomanda di rivedere il SMVP nella parte relativa alla performance organizzativa (valutazione dei servizi e delle unità organizzative) e nella parte relativa alla performance individuale così da adeguare, fra l altro, i criteri di valutazione della performance individuale dei dirigenti in modo che siano coerenti con il nuovo modello del Direttore Generale. Al fine di dare risposta alle raccomandazioni del Nucleo, e data la necessità di predisporre e aggiornare le procedure di valutazione individuale dei Direttori per l anno 2014, l Amministrazione ha elaborato per l anno 2014 il documento denominato Valutazione delle prestazioni dei Direttori: principî e protocollo di valutazione per l anno 2014, approvato con delibera del CDA nella seduta del 20 dicembre 2013, i cui principî sono stati sviluppati in sintonia con quanto previsto dal SMVP dell Ateneo e con il sistema di valutazione delle prestazioni
16.2 Quali modalità di informazione, formazione e comunicazione sono state adottate o sono previste per garantire la massima diffusione e comprensione del Piano all interno ed all esterno dell Amministrazione? e degli obiettivi delle strutture dirigenziali di cui alla Delibera del CDA n. 11/2009. Gli stessi principî sono altresì coerenti con il nuovo modello di valutazione del Direttore Generale approvato dal Nucleo di Valutazione nella seduta dell 11 settembre 2013 e con le migliori pratiche manageriali di valutazione. Pertanto, anche per i Dirigenti viene previsto che, tra gli elementi di valutazione, vi sia, oltre alla dimensione relativa agli obiettivi individuali, anche la dimensione relativa alla performance organizzativa e quella relativa al comportamento organizzativo. Analogamente a quanto previsto per il DG, nella dimensione relativa al comportamento organizzativo viene altresì introdotto il fattore sulla capacità di valutazione. si parzialmente, specificare quale: Risposta (max 140 parole) Sul sito di Ateneo sono state pubblicate le Linee Strategiche approvate a novembre 2013. Queste sono state successivamente (marzo 2014) illustrate dal Rettore in un incontro aperto alla Città. Il 4 aprile 2014 ha avuto luogo anche una presentazione da parte del Rettore e del Direttore Generale a Direttori di Dipartimento e di Amministrazione e a personale EP, incentrata su: - Linee strategiche organizzate per presidi politici e gestionali; - Piano della Performance 2014-2016, quale strumento di attuazione delle Linee strategiche; - obiettivi individuali del Direttore Generale, dei Dirigenti e del personale di categoria EP.
Informazioni di sintesi sugli obiettivi operativi presenti nel Piano della performance e non desumibili dai dati inseriti dalle amministrazioni nel Portale della Trasparenza N. obiettivi operativi tot. 45 N. obiettivi operativi con indicatori 45 N indicatori tot 76 N. indicatori privi di formula di calcolo 62 N. indicatori privi di target annuale 0 N. obiettivi operativi con risorse economico-finanziarie assegnate 45 N. obiettivi operativi con risorse umane assegnate 45 Ulteriori annotazioni: - Gli obiettivi operativi totali includono gli obiettivi di struttura, gli obiettivi del DG, gli obiettivi dirigenziali comuni e specifici - alcuni obiettivi hanno più di un indicatore - per indicatori privi di una formula di calcolo si intendono quelli che in luogo di un calcolo quantitativo del tipo numeratore/denominatore hanno come target uno specifico output (indicatori di output degli obiettivi del DG e % realizzazione a SAL negli obiettivi dirigenziali specifici) - l assegnazione di risorse è attribuita in fase operativa dai dirigenti. Il Nucleo raccomanda di introdurre un maggior numero di indicatori dotati di formula di calcolo al fine di migliorare il complessivo processo di pianificazione e di analisi degli scostamenti.