PTI NOVARA ASSE 1 INNOVAZIONE E TRANSIZIONE PRODUTTIVA AZIONE RICERCA E SPERIMENTAZIONE INTERVENTO 15.2.2.1 CAMPUS NOVAMONT



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PTI NOVARA ASSE 1 INNOVAZIONE E TRANSIZIONE PRODUTTIVA AZIONE RICERCA E SPERIMENTAZIONE INTERVENTO 15.2.2.1 CAMPUS NOVAMONT 1. QUADRO CONOSCITIVO 1.1 Soggetto attuatore dell intervento: Novamont S.p.A. Novamont S.p.A. è leader nella produzione di bioplastiche ricavate da materie prime rinnovabili di origine agricola. Con 150 dipendenti (il 30% dei quali è dedicato alla R&S), ha chiuso il 2007 con un fatturato di 49 milioni di euro, il 50% del quale realizzato all estero. Inoltre ha destinato oltre il 10% del fatturato alla ricerca e sviluppo e detiene un portafoglio brevetti che comprende 80 famiglie brevettuali e 800 depositi internazionali. Ha sede a Novara e stabilimenti produttivi a Terni. E presente direttamente o attraverso distributori in Germania, Francia, Benelux, Scandinavia, Danimarca, Stati Uniti, Cina, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Novamont si configura come una PMI, ai sensi del DM 18 aprile 2005, GU n. 283 del 12.10.2005. 1.2 Breve descrizione dell intervento: L obiettivo generale è quello di creare sul territorio novarese un sistema integrato tra industria, agricoltura, ambiente ed economia locale. Il progetto si pone l obiettivo di far nascere un Centro di Eccellenza nel settore dei materiali e degli intermedi chimici di origine rinnovabile, dalla coltivazione delle materie prime agricole fino alla produzione di energia dagli scarti. In una fase iniziale verranno allestiti laboratori per potenziare almeno due aree di attività nei settori di avanguardia della scienza dei materiali, delle biotecnologie, dell impatto ambientale e dell uso energetico degli scarti della bioraffineria. I Laboratori saranno collegati con Università ed Istituti di Ricerca riconosciuti a livello internazionale, e lavoreranno ad un comune progetto per supportare la bioraffineria, già in fase di sviluppo, con le tecnologie più innovative. Le aree di attività che verranno sviluppate riguarderanno due ambiti: 1. Biotecnologie per la produzione di intermedi chimici sinergici con le produzioni della bioraffineria. In relazione a questo tema dovranno essere allestiti laboratori di Biocatalisi e di Ingegneria metabolica. 2. Chimica delle sostanze naturali. In questo settore si lavorerà al potenziamento delle competenze su polisaccaridi, oli vegetali e glicerina collegandosi con altre realtà istituzionali ed industriali per concentrarsi su progetti di comune interesse, creando massa critica ed evitando dispersioni di risorse. In particolare l attenzione verrà rivolta allo studio della valorizzazione di sotto prodotti o co-prodotti di processo a partire da risorse rinnovabili. Un ampio spazio avranno inoltre gli studi agronomici su colture non- 1

food per la produzione di materiali ad alto valore aggiunto e ad impatto minimizzato per tutta la filiera. Fig. 1 La localizzazione di Novamont nel contesto urbano (foto satellitare) Fonte: nostra elaborazione da Image DigitalGlobe 2008 1.3 Rapporti instaurati sul territorio con altri soggetti pubblici o privati: Novamont è collegata con Università ed Istituti di Ricerca riconosciuti a livello internazionale e realizza attività incentrate sul comune progetto per supportare la bioraffineria con le tecnologie più innovative. A livello locale in particolare Novamont ha attivato collaborazioni con l industria e le istituzioni locali, favorendo la cultura della ricerca nel territorio attivando progetti dimostrativi mirati, anche con il sostegno delle Fondazioni Bancarie e la collaborazione delle amministrazioni pubbliche. Ha creato sinergie con le Università locali, come testimoniato con l iniziativa del Master e del dottorato in Biotecnologie per le Bioplastiche, nata con l Università del Piemonte Orientale. L amministratore delegato di Novamont è inoltre attivamente coinvolta come docente di corsi sulle Bioplastiche sia c/o la Facoltà di Scienze dei Materiali che di Biotecnologie. Novamont ospita frequentemente studenti e ricercatori per effettuare tesi sperimentali nei propri laboratori di R&S. 2

Inoltre l azienda, con il coordinamento dell Associazione Industriali di Novara, fa parte del gruppo di imprese (appartenenti all area dei prodotti da origine rinnovabile e a basso impatto ambientale e che gravitano nel sito di Sant Agabio) impegnato per la definizione e la realizzazione del Polo di Innovazione Regionale sui Biobased. 1.4 Connessioni e complementarietà con altri interventi del PTI: L intervento descritto è inserito all interno della linea d azione Ricerca e Sperimentazione dell asse 1 Innovazione e Transizione Produttiva insieme ad altri tre interventi con i quali presenta evidenti connessioni. In particolare si inserisce nel quadro delineato per il cosiddetto Polo di Innovazione (localizzato nella parte centrale dell insediamento industriale storico di Sant Agabio nelle aree comprese tra il Quinto Magazzino e Novamont), all interno del quale operano già oggi la Facoltà di Farmacia dell Università del Piemonte Orientale, il DiSCAFF (Dipartimento di Scienze Chimiche, Alimentari, Farmaceutiche e Farmacologiche), il Polo Tecnologico della Fondazione Novara Sviluppo, l Istituto Donegani, il costituendo l Incubatore dell Università del Piemonte Orientale e molte imprese del settore chimico. All interno del Polo saranno creati spazi per laboratori di ricerca e sperimentazione e spazi attrezzabili a disposizione degli spin-off innovativi. Appaiono evidenti, pertanto, le possibili complementarietà e sinergie del realizzando Campus Novamont all interno del Polo. Inoltre, va considerato lo stretto legame con l intervento immateriale (trasversale rispetto agli altri tre previsti dal PTI), la cui essenza è riconducibile alla creazione di un sistema di aggregazione tra le imprese locali e tra queste e gli organismi di ricerca e alla definizione delle relative modalità di gestione. Infine va sottolineato come l intervento in oggetto presenti elementi di complementarietà rispetto alla linea d azione Agenzia per l energia (asse 1) che prevede il perseguimento del risparmio energetico attraverso l utilizzo di fonti rinnovabili locali e la promozione dell efficienza energetica. 1.5 Risultati ed effetti attesi: Il Centro d eccellenza oggetto dell intervento potrà consentire una rapida espansione del progetto della Bioraffineria integrata nel territorio, primo esempio concreto di un modello di sviluppo economico meno dissipativo che collega innovazione, ambiente e distretto territoriale rafforzandone la competitività. Ciò permetterà di rafforzare l integrazione tra le realtà del territorio operanti nel settore delle biomasse in una fase delicata di transizione, ossia nel momento in cui tale settore, da nicchia si viene configurando come principale campo di sviluppo per molte multinazionali chimiche e dell agroindustria. Questa realtà, partendo dalla credibilità internazionale acquisita da Novamont, potrà attrarre il mondo accademico nazionale ed internazionale di maggiore prestigio, rendendo possibile la realizzazione di ambiziosi progetti, valorizzabili industrialmente da Novamont e dall industria locale. Il centro dovrebbe poter attrarre spin-off di prestigiose Università e finanziamenti sia pubblici che privati tali da permettere la creazione di un ambiente intellettualmente brillante, abitato da ricercatori di spicco e dotato dei più moderni strumenti di ricerca. Inoltre Novamont, tramite il centro intende contribuire alla valorizzazione del sistema formativo locale con l obiettivo di definire corsi a livello di istruzione secondaria e universitaria in grado di formare figure professionali altamente specializzate, pronte a rispondere alle esigenze del sistema produttivo del territorio. 3

Novamont ha l ambizione di realizzare, attraverso l integrazione reciproca delle specificità e delle identità territoriali di riferimento e il coinvolgimento attivo di una pluralità di soggetti portatori di interessi locali, un nuovo modello di sviluppo industriale sostenibile in grado di contribuire al rilancio dell economia del territorio, di coniugare la crescente domanda di qualità ambientale con la competitività di impresa e di fornire risposte concrete alle problematiche delle risorse petrolifere. 2. FATTIBILITÀ TECNICA Planimetria dell area interessata dall intervento. 4

3. COMPATIBILITÀ URBANISTICA, AMBIENTALE E PAESAGGISTICA Poiché l intervento prevede unicamente la realizzazione di opere interne, non è necessario procedere alla valutazione della compatibilità urbanistica, ambientale e paesaggistica. 4. PROCEDURE Scadenze temporali per la realizzazione dell intervento: L intervento dovrebbe iniziare alla fine del II semestre 2008 e terminare alla fine del 2013. 5. COSTI DI REALIZZAZIONE DELL INTERVENTO E AGEVOLAZIONI PUBBLICHE RICHIESTE I costi sono ripartiti in base ai due ambiti di intervento previsti. Primo ambito di intervento (Biotecnologie per la produzione di intermedi chimici sinergici con le produzioni della bioraffineria) Totale Costi previsti: 6.100.000 Beni strumentali: 730.000 Materiali di consumo: 400.000 Consulenze: 200.000 Missioni: 50.000 Divulgazione (seminari e convegni): 60.000 Totale Personale: 4.660.000 I costi si riferiscono al periodo che va dal primo anno di attivazione dell iniziativa all anno 5, anno in cui si prevede che il Centro avrà acquisito le risorse necessarie per autosostenersi. Secondo ambito di intervento (Chimica delle sostanze naturali) Totale Costi previsti: 3.900.000 Beni strumentali: 700.000 Materiali di consumo: 180.000 Consulenze: 120.000 Missioni: 50.000 Divulgazione (seminari e convegni): 60.000 Totale Personale: 2.790.000 Costo totale dell intervento: 10.000.000 Richiesta complessiva di contributo pubblico (da sommare all investimento privato): 1.500.000 Le voci di costo sulle quali Novamont intende richiedere un agevolazione pubblica sono relative ai costi di personale (borse di studio per ricercatori, etc) e alle attrezzature altamente innovative per la ricerca. A fronte di tale richiesta è ipotizzabile una forma di convenzionamento tra Comune e Novamont per la fornitura/scambio di servizi. 5