COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI Piazza della Resistenza, 20 20099 Sesto San Giovanni (MI) Via Di Vittorio ang. Via Partigiani ISTANZA DI VARIANTE AL P.G.T. AI SENSI DEL D.P.R. 160/2010 CON ATTIVAZIONE DI PROCEDURA SUAP PER LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO RISTORANTE MC DONALD'S E AREA AUTOLAVAGGIO PROGETTO AUTOLAVAGGIO - PERMESSO DI COSTRUIRE PROGETTISTI COORDINAMENTO E PROGETTAZIONE PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Via Palmanova 24, 20132 Milano T. 02-2360126 P. IVA 09437430961 ARCH. MAURIZIO FURLANI ISCRITTO ALL'ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI MILANO - N. 7169 FORM_A Viale Matteotti 404, 20099 Sesto San Giovanni MI T. 02-49481305 W. form-a.it @. info@form-a.it ARCH. ANDREA FRADEGRADA ISCRITTO ALL'ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI MILANO - N. 16911 ARCH. SANDRA MAGLIO ISCRITTO ALL'ORDINE DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI MILANO - N. 18338 PROPRIETA' COSMOPARK SERVICE s.r.l Via Derna 23, 20132 Milano Legale rappresentante: RICHIEDENTI Mc DONALD'S DEVELOPMENT ITALY INC. Centro direzionale Milanofiori Nord Via del Bosco Rinnovato 6 - Edificio U7, 20090 Assago MI C.P.R.M. Cooperativa Posteggiatori Riuniti Milanese scarl Via Padova 172, 20132 Milano Legale rappresentante: Legale rappresentante: 00 01 19.03.2018 PRIMA EMISSIONE 30.11.2018 SECONDA EMISSIONE Emissione/revisione Data Oggetto di revisione N. TAVOLA CODICE PROGETTO FASE CATEGORIA SOTTOCATEGORIA AMBITO AREA/EDIFICIO PIANO TIPOLOGIA PROGRESSIVO REVISIONE SCALA DATA DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO CONTROLLATO APPROVATO IL PRESENTE DISEGNO E' PROPRIETA' AZIENDALE. LA SOCIETA' TUTELERA' I PROPRI DIRITTI A TERMINI DI LEGGE
INDICE 01. Premessa 02. Acque nere dei servizi igienici/cucine 03. Acque meteoriche di copertura 04. Acque meteoriche di dilavamento (Piazzale) 05. Acque autolavaggio Allegati: ALLEGATO 1: SCHEMA DI PROCESSO: Trattamento acque di scarico provenienti da operazioni di lavaggio (TUNNEL) ALLEGATO 2: SCHEMA DI PROCESSO: Trattamento acque di scarico provenienti da operazioni di lavaggio (PISTE SELF-SERVICE)
01. PREMESSA L intervento in progetto prevede la realizzazione di un nuovo ristorante Mc Donald s e di un nuovo autolavaggio all interno dell area sita in Sesto San Giovanni fra Via di Vittorio, Via dei Partigiani e Via Martesana. La zona è servita attualmente da pubblica fognatura di tipo misto. La presente relazione descrive la modalità di smaltimento delle acque reflue provenienti dai due insediamenti in progetto. I reflui si distinguono in: Ristorante Mc Donald s Acque nere servizi igienici e cucine Acque meteoriche di copertura Acque meteoriche di dilavamento parcheggio Area autolavaggio: Acque nere servizi igienici Acque meteoriche di copertura Acque meteoriche di dilavamento piazzale Acque reflue tunnel e celle autolavaggio 02. ACQUE NERE DEI SERVIZI IGIENICI/CUCINE Ristorante Mc Donald s I reflui dei servizi igienici interni al fabbricato, senza subire nessun tipo di trattamento depurativo e previo passaggio in un pozzetto prelievo campioni ed in ISB (Ispezione-Sifone- Braga), vengono recapitati alla fognatura comunale mista di Via Martesana,. I reflui derivanti dalle cucine subiscono invece un trattamento depurativo in degrassatore prima di essere recapitati alla suddetta fognatura comunale. Area autolavaggio: I reflui dei servizi igienici interni al fabbricato di servizio all area autolavaggio, senza subire nessun tipo di trattamento depurativo e previo passaggio in un pozzetto prelievo campioni ed 2
in ISB (Ispezione-Sifone-Braga), vengono recapitati, tramite nuovo allaccio, alla fognatura comunale mista di Via dei Partigani,. 03. ACQUE METEORICHE DI COPERTURA Ristorante Mc Donald s Le acque meteoriche derivanti dalla copertura del fabbricato vengono raccolte all unisono, e smaltite in pozzo perdente posizionato all interno dell area verde di pertinenza. Area autolavaggio: Le acque meteoriche derivanti dalla copertura del fabbricato e delle celle autolavaggio vengono raccolte all unisono, e smaltite in pozzo perdente posizionato all interno dell area di manovra delle auto. 04. ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO (PIAZZALE) Le acque di dilavamento del piazzale vengono raccolte mediante griglie in ghisa posizionate in prossimità degli accessi al piazzale e caditoie in ghisa sifonate posizionate ad intervalli regolari all interno delle aree di manovra delle auto dell area autolavaggio, del parcheggio di pertinenza del ristorante e della corsia Mc Drive. I reflui meteorici di prima e seconda pioggia così raccolti confluiscono ad un separatore di fanghi e oli minerali leggeri, completamente interrato ed opportunamente dimensionato in base alla superficie di raccolta. L impianto, è essenzialmente costituito da un dissabbiatore DSB e da un separatore Oli DSL e viene realizzato in modo tale da assicurare che i liquidi leggeri separati non possono essere scaricati accidentalmente in modo incontrollato. Le sezioni di dissabbiatura e disoleazione, sono realizzate all interno di un unica vasca (versione compatta/monoblocco) oppure all interno di due vasche separate. Il disoleatore DSL, viene attrezzato al suo interno con un filtro a coalescenza, realizzato in acciaio INOX, la cui funzione e' quella di ottenere la separazione delle sostanze leggere (densità non superiore a 950 gr/litro) dall'acqua per semplice flottazione, ed incrementare il 3
rendimento di separazione del disoleatore, che deve assicurare gli abbattimenti previsti dalle NORME DIN 1999 N.E. 858 / I e II. Il filtro a coalescenza permette, dunque, l'attuazione dei fenomeni fisici dell'assorbimento e della coalescenza. In pratica le microparticelle d Olio aderendo al materiale coalescenze (assorbimento), unendosi le une alle altre si ingrosseranno dando luogo a grosse particelle o gocce (coalescenza). Al raggiungimento di un determinato volume la goccia d Olio diverrà instabile, per cui si distaccherà e per effetto del diverso peso specifico rispetto all acqua, risalirà in superficie. All interno del separatore è infine installato un sistema di rilevamento che attraverso una centralina esterna con allarme ottico - acustico segnala la necessità di svuotamento. Al termine del trattamento depurativo i reflui confluiscono in un pozzetto prelievo campioni prefabbricato in cls, per poi essere smaltiti in pozzo perdente. Ristorante Mc Donald s La rete di raccolta delle caditoie è stata suddivisa in due zone al fine di contenere la dimensione degli impianti di trattamento necessari, ovvero la zona dedicata al parcheggio e la zona della corsia Mc drive. Si avranno quindi due impianti di trattamento distinti costituiti da un unica vasca (DSB/DSL4). Area autolavaggio: Per quanto riguarda l area autolavaggio si è considerata l intera superficie di raccolta delle acque di piazzale, con l installazione di un impianto di trattamento costituito da due vasche separate, una di dissabbiatura (DSB3) e una di disoleatura (DSL3). I reflui una volta depurati vengono smaltiti in due pozzi perdenti. 4
05. ACQUE AUTOLAVAGGIO All interno dell area autolavaggio, sono presenti due impianti di trattamento delle acque reflue derivanti dall attività di lavaggio auto: un impianto dedicato al tunnel, un impianto dedicato alle piste self service. L impianto di trattamento delle acque reflue del tunnel lavaggio è così composto: Separatore fanghi e oli ns. Mod. DSB e DSL 10000 cm Ø 250 x 290 H Vasca di accumulo acqua depurata uso parziale riciclo/eventuale rilancio Mod. VRC1 10000 cm Ø 250 x 290 H Vasca di accumulo acqua di rete ns. Mod. VRC2 10000 cm Ø 250 x 290 H Imbuto per la raccolta dei fanghi, tubi di riciclo e diffusori in PEHD N 1 elettrosoffiante PS1 per produzione aria compressa a bassa pressione Letto di percolazione Tubi di collegamento dalla soffiante PS1 al Bio-Ossidatore in PVC Quadro elettrico generale Box per alloggiamento soffiante e quadro elettrico L impianto di trattamento delle acque reflue delle piste self lavaggio è così composto: Separatore fanghi e oli ns. Mod. DSB e DSL 10000 cm Ø 250 x 290 H Vasca di accumulo acqua di rete ns. Mod. VRC3 10000 cm Ø 250 x 290 H Imbuto per la raccolta dei fanghi, tubi di riciclo e diffusori in PEHD N 1 elettrosoffiante PS1 per produzione aria compressa a bassa pressione Letto di percolazione Tubi di collegamento dalla soffiante PS1 al Bio-Ossidatore in PVC Quadro elettrico generale Box per alloggiamento soffiante e quadro elettrico 5
Descrizione del funzionamento Pretrattamenti Per poter essere ammessi all impianto Mod. ECOBIOX i reflui provenienti dal lavaggio autovetture (tunnel e piste self-service), devono essere innanzitutto sottoposti ai trattamenti preliminari di dissabbiatura e disoleazione, in quanto le sostanze sedimentabili e le particelle oleose, se presenti nelle acque da depurare in quantità troppo elevate potrebbero provocare un effetto inibitore nei confronti della biomassa contenuta nell impianto con una conseguente perdita sui rendimenti epurativi dello stesso. Separazione dei fanghi Le acque di scarico provenienti dalle operazioni di lavaggio veicoli affluiscono al separatore fanghi Mod. DSB 10000 delle dimensioni di cm Ø 250 x 290 H, ove permangono il tempo necessario per garantire la separazione dei materiali pesanti (sabbia, fango e particelle con caratteristiche analoghe) che per effetto del maggior peso specifico si depositano sul fondo. Il flusso all interno del separatore viene opportunamente rallentato dalla particolare conformazione delle tubazioni di ingresso ed uscita; tale accorgimento consente di sfruttare al meglio tutta la volumetria della vasca, trattando i reflui in maniera omogenea e migliorando la decantazione dei sedimenti. Periodicamente, al raggiungimento di un determinato livello, i materiali depositati sul fondo del separatore devono essere opportunamente smaltiti onde pregiudicare il corretto funzionamento della sezione di dissabbiatura. Separazione oli Defluendo dal separatore fanghi le acque passano nel separatore oli Mod. DSL 10000 delle dimensioni di cm Ø 250 x 290 H, ove le particelle leggere presenti nei reflui, in condizioni di quiete e per effetto del minor peso specifico, risalgono in superficie e vi rimangono intrappolate, grazie alla particolare conformazione delle tubazioni in uscita. Questo stazionamento in superficie dà luogo ad una progressiva stratificazione delle particelle (prevalentemente oleose) per cui, al raggiungimento di un determinato spessore si potrà provvedere alla loro evacuazione tramite ditte autorizzate. Il condotto in ingresso è realizzato in maniera tale che l intera superficie circolare venga utilizzata senza che si formino correnti preferenziali e turbolenze. Quello in uscita può essere predisposto con un particolare dispositivo di sicurezza in grado di bloccare la fuoriuscita di oli nel caso in cui non si fosse provveduto alla periodica evacuazione degli stessi. 6
Trattamento delle acque mediante Bio - Ossidazione Successivamente ai pretrattamenti, le acque affluiscono all impianto a Bio-Ossidazione Mod. ECOBIOX ove avviene la demolizione vera e propria delle sostanze inquinanti contenute nei reflui, fra cui: Torbidità, COD, Tensioattivi Anionici e non Ionici, Oli emulsionati, ecc. Le acque da depurare attraversano dall alto verso il basso il letto percolatore contenuto nell ECOBIOX, mentre in controcorrente, con flusso dal basso verso l alto, viene insufflata aria compressa a bassa pressione fornita da un apposita elettrosoffiante PS1. Sulla superficie del materiale di riempimento, costituente il letto percolatore, si crea una pellicola biologica mantenuta attiva dall ossigeno che la attraversa, che va a demolire le sostanze inquinanti presenti nei reflui. Uno schiumatore di superficie provvede ad evacuare le morchie ormai amorfe e non più attive che si staccano dal materiale di supporto inviandole alla vasca di dissabbiatura DSB. A questo punto, l acqua in uscita dal Bio-Ossidatore di aspetto limpido, incolore ed inodore, potrà essere totalmente inviata, con caratteristiche conformi alle vigenti normative antinquinamento, allo scarico in fognatura mista su Via dei Partigiani. Separatore fanghi e oli DSBe DSL e Vasca VRC Il separatore fanghi, il separatore oli, la vasca VRC3 e l impianto Mod. ECOBIOX risultano realizzati in cemento armato vibrato in cassero tramite vibratore ad immersione ad alta frequenza. La struttura a pianta circolare è costituita da un elemento monolitico cilindrico con fondo di chiusura. La copertura è realizzata con una lastra circolare inserita nell incastro della corona superiore. Le vasche vengono rivestite sia internamente che esternamente mediante trattamento di impermeabilizzazione con resine epossidiche, il cui ciclo di stesura comprende una prima applicazione a mano ed una seconda applicazione a spruzzo (a bassa pressione). La struttura risulta carrabile da mezzi pesanti e viene fornita completa di chiusino in ghisa D/400 a Norma UNI EN 124 avente luce netta d ispezione pari a cm. 62. Le vasche risultano corredate con tubazioni di ingresso ed uscita in PVC (serie pesante) e di idonei ganci per il sollevamento delle stesse. Gli accessori interni (filtro a coalescenza e dispositivo di sicurezza per oli dove previsti) sono costruiti con materiali di prima qualità e per quanto concerne le parti in carpenteria metallica è previsto esclusivamente l utilizzo di acciaio inox. 7
Per il posizionamento e la posa in opera è sufficiente predisporre idoneo scavo e appoggiare i separatori su un fondo di sabbia costipata o magrone (sabbia e cemento) a seconda delle condizioni del terreno. Il collegamento tra un modulo e l altro risulta essere molto semplificato in quanto gli attacchi di entrata ed uscita sono provvisti di appositi giunti in gomma antiemulsione a perfetta tenuta stagna. Il montaggio viene completato con l inserimento della copertura superiore dotata di un invaso circolare di accoppiamento tra vasca e coperchio. Il tutto come meglio evidenziato nella Tav. 23 Planimetria impianto fognario e idrico Allegati: ALLEGATO 1: SCHEMA DI PROCESSO: Trattamento acque di scarico provenienti da operazioni di lavaggio (TUNNEL) ALLEGATO 2: SCHEMA DI PROCESSO: Trattamento acque di scarico provenienti da operazioni di lavaggio (PISTE SELF-SERVICE) 8
ALLEGATO 1: SCHEMA DI PROCESSO: Trattamento acque di scarico provenienti da operazioni di lavaggio (TUNNEL ) 9
ALLEGATO 2: SCHEMA DI PROCESSO: Trattamento acque di scarico provenienti da operazioni di lavaggio (PISTE SELF-SERVICE ) 10