INDICE PREMESSA ED INDICAZIONI NORMATIVE PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
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2 INDICE PREMESSA ED INDICAZIONI NORMATIVE PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO 2
3 PREMESSA ED INDICAZIONI NORMATIVE Il progetto prevede la nuova realizzazione di un area attrezzata per il deposito dei rifiuti del Presidio Ospedaliero di Mirano, Venezia. Con la realizzazione dell area ecologica, l Ente committente darà ordine interno concentrando tutti i cassonetti e container per i rifiuti di varia natura sparsi all interno del presidio in un area opportunamente adibita e attrezzata, limitando nel contempo il via vai di mezzi che trasportano rifiuti ed eliminando possibili situazioni di pericolo agli utenti. Il progetto prevede la creazione di una piazzola pavimentata e recintata, a cui si potrà accedere dall interno dell Ospedale e precisamente dalla strada di accesso al Pronto Soccorso. L area ecologica avrà un ulteriore ingresso da Via Parauro, attraverso una strada scarrabile e sarà posta ad una quota pressochè analoga rispetto alla quota della limitrofa strada di accesso al Pronto Soccorso. Nel lotto di cui fa parte l isola ecologica è prevista la realizzazione del nuovo obitorio e l incremento di spazi per mezzi ed attrezzature aziendali, quali magazzini e parcheggi. Tutta l area dovrà pertanto essere rialzata rispetto alla quota attuale e, anche per questo motivo, è prevista la sistemazione idraulica di tutto il lotto, con la realizzazione delle opere di compensazione idraulica (bacino di laminazione) e di delimitazione del lotto mediante la costruzione di un muro di sostegno. Il piazzale di deposito è un area di circa 1000 mq (1126 mq compresi gli accessi) pavimentata con getto in calcestruzzo e recintata con cordolo perimetrale in calcestruzzo e rete metallica su paletti in acciaio zincato. Il cordolo perimetrale in calcestruzzo, di altezza pari a 40 cm, impedirà ogni eventuale fuoriuscita di acque dall area. Sarà realizzata, a seguito dello scavo, su un apposito rilevato costruito per garantire la stabilità dei carichi che dovrà ospitare. Al suo interno troveranno posto 9 10 cassoni scarrabili, in cui la Aulss 3 stoccherà in modo differenziato tutti i rifiuti prodotti all interno del Presidio Ospedaliero di Mirano. Nell area verrà ricavata anche una zona debitamente recintata e protetta con una tettoia in cui saranno stoccati i rifiuti pericolosi dell Ospedale, di superfice pari a circa 55 mq. La pavimentazione del piazzale sarà realizzata con le opportune pendenze, necessarie per convogliare le acque meteoriche nell impianto di prima pioggia in accumulo, che sarà descritto di seguito. La pavimentazione sarà trattata in superficie con prodotto impermeabilizzante a base di resine certificate EN (C). Le eventuali acque provenienti dall area per lo stoccaggio rifiuti pericolosi saranno convogliate tramite una linea dedicata ad un pozzetto separato e disgiunto dal resto della rete di smaltimento delle acque piovane e verranno smaltite da una ditta specializzata. 3
4 La vigente legislazione in materia di antinquinamento e smaltimento delle acque da scaricare nelle reti fognarie o in corsi d acqua superficiali prescrive che prima del ricettore finale le acque devono subire un adeguato trattamento di depurazione. Il trattamento depurativo per lo smaltimento di tali acque sarà operato con Impianti di trattamento acque di prima pioggia mirati al raggiungimento dei seguenti obbiettivi: separare le acque di prima pioggia da quelle successive (definite acque di seconda pioggia); contenere il convogliamento delle acque meteoriche alle reti fognarie principali (collettori stradali), evitandone il sovraccarico in periodi di pioggia prolungata; trattare le acque di prima pioggia con adeguato sistema depurativo, tale da assicurare il raggiungimento degli obbiettivi di qualità dei corpi idrici. Gli impianti di trattamento per le acque di prima pioggia sono generalmente costituiti da vasche prefabbricate in calcestruzzo armato vibrato, da installare entro terra, solitamente accessoriate con apparecchiature idrauliche ed elettromeccaniche. La progettazione ed il dimensionamento devono venire eseguiti in conformità alle prescrizioni legislative, con particolare riferimento al Decreto legislativo n. 152 del e successive modifiche ed integrazioni ed al Piano di Tutela Acque 2012 Regione Veneto. Il riferimento (dato pluviale) adottato per il quantitativo di prima pioggia è di 5 mm, uniformemente distribuiti sull intera superficie interessata, nei primi 15 minuti di pioggia. Al dato pluviale di 5 mm corrispondono i seguenti valori di prima pioggia : 5 mm in 15 minuti = 20 mm/ora = 0,02 mt/ora. (Superficie in mq x 0,02 mt/ora) : (1 ora : 15 minuti) = mc (volume di prima pioggia) Premesso che il dato pluviale 5 mm corrisponde a 5litri/mq la portata di prima pioggia risulta di: (5litri/mq x superficie mq) = 1126 x 5 = 5630 litri ; da cui il valore in litri ottenuto 5630 : 15 minuti = 375 lt/sec (portata di prima pioggia ). Il volume della vasca di prima pioggia di progetto, nel caso in esame, è di circa 8 mc, mentre la vasca disoleatore è di circa 6,8 mc. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Durante le precipitazioni piovose, l acqua meteorica viene raccolta dai pozzetti con caditoia installati nell area oggetto di progetto ed incanalata su condotta diretta all impianto di trattamento per le acque di prima pioggia che è composto da: 4
5 pozzetto selezionatore a tre vie, per la separazione tra acque di prima pioggia e quelle di seconda pioggia; vasca di raccolta e stoccaggio prima pioggia; vasca disoleatore; pozzetto di ispezione finale. Nell impianto di trattamento per le acque di prima pioggia, con l inizio dell evento piovoso, l acqua in arrivo attraversa il pozzetto selezionatore ed entra nella vasca di raccolta e stoccaggio prima pioggia fino a riempirla, per decantazione vengono separate sabbie, terricci e tutte le altre materie sedimentabili trascinate dall acqua, che si accumuleranno nel fondo della vasca. Una volta piena la vasca (e quindi raggiunto il massimo livello), un tappo otturatore situato nella tubazione d ingresso chiuderà automaticamente l accesso all acqua successiva (ossia all acqua di seconda pioggia). Allora l acqua di seconda pioggia verrà incanalata direttamente nella propria condotta e verrà inviata senza trattamento verso il bacino di laminazione. La vasca di prima pioggia è attrezzata internamente di elettropompa sommersa, la quale tramite automatismo entrerà in funzione dopo 48 ore dal raggiungimento del livello di vasca piena e trasferirà lentamente l acqua in un tempo di 24 ore alla successiva vasca disoleatore. La vasca disoleatore è attrezzata con sistemi filtranti tali da separare e trattenere oli minerali ed idrocarburi in genere. L acqua reflua disoleata passerà infine nel pozzetto di ispezione finale, dal quale partirà la condotta che lo collega al bacino di laminazione e, successivamente, al ricettore finale. Nello stesso pozzetto di ispezione finale sarà convogliata anche l acqua di seconda pioggia. Venezia, febbraio 2019 IL TECNICO PROGETTISTA Dott. Ing. Stefano Valonta 5
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