Piani di Gestione dei Distretti Idrografici

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Assessorato Difesa del Suolo e della Costa, Protezione Civile e Politiche Ambientali e della Montagna Piani di Gestione dei Distretti Idrografici In attuazione alla Direttiva 2000/60/CE Report conclusivo sul percorso partecipato della Regione Emilia-Romagna Settembre 2015 0

1

Sommario Introduzione... 3 1. STRUTTURA E GESTIONE DEL PERCORSO PARTECIPATO... 4 2. I NUMERI DELLA PARTECIPAZIONE... 6 2.1 Accesso alle informazioni... 6 2.2 Consultazione... 10 La piazza virtuale: Acqua in bocca: parliamo di acqua... 11 Contenuti dal web... 12 2.3 Partecipazione attiva... 12 3. I TEMI TRATTATI... 14 3.1 Le opinioni espresse nei sondaggi... 15 2

Introduzione La Regione Emilia-Romagna ha avviato un percorso partecipato per l elaborazione dei documenti di indirizzo strategico per la nuova programmazione dei Piani di Gestione dei distretti idrografici 1 ricadenti nella parte di territorio di competenza regionale (Distretto Idrografico Padano, Appennino Settentrionale e Appennino Centrale) I Piani di Gestione elaborati dalle pertinenti Autorità di Bacino di rilievo nazionale, sono stati adottati nel 2010; il primo ciclo di programmazione 2009-2015 è ormai giunto al termine ed è pertanto iniziato il processo di riesame e aggiornamento per il secondo ciclo 2015-2021. Il processo di riesame, della durata di tre anni, si concluderà con l adozione dei nuovi Piani prevista entro il 22 dicembre 2015. Le attività di partecipazione portate avanti nel 2014-2015 dalla Regione Emilia-Romagna con il supporto di ERVET, si sono articolate nelle fasi di accesso alle informazioni, consultazione e partecipazione attiva, in linea alle indicazioni contenute nel documento redatto dalle Autorità di Bacino in stretta collaborazione con le Regioni del distretto e il Ministero dell Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. 1 Nel rispetto dell art.14 della Direttiva 2000/60/CE (DQA), che prevede l aggiornamento del quadro conoscitivo, delle criticità esistenti e delle misure per il raggiungimento degli obiettivi ambientali fissati dalla DQA. 3

1. STRUTTURA E GESTIONE DEL PERCORSO PARTECIPATO Il percorso partecipato è stato intrapreso in concomitanza all avvio del percorso di partecipazione pubblica per la revisione ed aggiornamento dei Piani di Gestione dei distretti ed è stato sviluppato in due fasi: la prima si è svolta nel periodo compreso tra il 4 giugno 2014 ed il 31 ottobre 2014 di condivisione del quadro conoscitivo e degli indirizzi strategici; la seconda dal 20 marzo 2015 al 31 luglio 2015, per la condivisione degli obiettivi e delle misure. Figura 1 Riesame ed aggiornamento dei Piani di Gestione delle Acque: il percorso partecipato della Regione Emilia Romagna Revisione e aggiornamento PdG acque dei Distretti Condivisione quadro conoscitivo e indirizzi strategici Elaborazione proposte e misure chiave gennaio-aprile 2015 Presentazione dei Progetti di Piano al 21 dicembre 2014 individuazione delle azioni 2015-2021 Condivisione obiettivi e proposte di misure Contributo ai Piani di gestione luglio 2015 Approvazione PdG al 22 dicembre 2015 giugno - ottobre 2014 marzo-giugno 2015 Durante questo percorso il coinvolgimento del pubblico è stato sviluppato su tre livelli: Informazione Garantire un accesso costante e continuo alle informazioni e ai documenti di riferimento Consultazione Condividere con gli stakeholder stato e criticità e linee di indirizzo Partecipazione attiva Coinvolgere i portatori di interesse nella definizione di misure di intervento 4

Trattasi, quindi, di un sistema aperto e interrelato nel quale le attività che hanno caratterizzato l accesso alle informazioni hanno rappresentato il punto di partenza sia per la consultazione sia per la partecipazione attiva. Gli strumenti attivati per i diversi livelli di coinvolgimento sono vari e diversificati. Per l accesso alle informazioni è stata privilegiata l utilizzo della rete attraverso il portale web ER Ambiente della Regione Emilia-Romagna e l organizzazione di 2 forum pubblici. Per la consultazione, intesa come raccolta delle osservazioni da parte del più ampio pubblico, è stata aperta sulla piattaforma regionale iopartecipo+ la piazza virtuale Acqua in bocca: parliamo di acqua che ha avuto la funzione di animare, ma che è stata anche utilizzata per la messa a disposizione della documentazione. La partecipazione attiva si è concretizzata attraverso l organizzazione di incontri tematici e focus group per raccogliere il punto di vista dei principali portatori di interesse sulle possibili opzioni. Accesso alle informazioni Pagina web dedicata nel portale ER Ambiente Posta: ambpiani@regione.emilia-romagna.it Forum di informazione pubblica Consultazione Piazza telematica Acqua in bocca: parliamo di acqua Sondaggi a risposta multipla Partecipazione attiva Incontri tematici Focus group ristretti ai tecnici Gli incontri organizzati sono stati rivolti a portatori di interesse, selezionati tra tutti i soggetti ritenuti rilevanti per il percorso di partecipazione pubblica. Soggetti istituzionali Amministrazioni, Autorità ed Enti Pubblici locali, Associazioni degli Enti locali (ANCI ), Agenzie ambientali e territoriali (ARPA, ATERSIR ) Altri soggetti Comunità scientifica (ENEA, Università ), Soggetti con competenze in educazione ambientale, Associazioni ambientaliste (WWF, LEGAMBIENTE) e dei parchi naturali, Sindacati (CGIL, CISL, UIL), Associazioni dell imprenditoria agricola e industriale (CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI, CONFINDUSTRIA ), Consorzi di bonifica; Società di gestione servizio idrico 5

2. I NUMERI DELLA PARTECIPAZIONE 2.1 Accesso alle informazioni La diffusione e la circolazione delle informazioni sono una componente fondamentale della partecipazione pubblica, in quanto fornisce al processo la base sulla quale creare una condivisione del patrimonio conoscitivo e di riferimento per la definizione delle strategie. Per l accesso alle informazioni è stata privilegiata l utilizzo della rete attraverso il portale istituzionale ER Ambiente della Regione Emilia- Romagna, allo scopo di ampliare il pubblico anche ai cittadini. Sono stati, inoltre, organizzati due Forum di informazione pubblica, di cui ne è stata data notizia sia mediante pubblicazione sul portale istituzionale sia attraverso posta elettronica alla intera platea dei portatori di interesse. PORTALE ER AMBIENTE Il portale istituzionale http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/ ha rappresentato il principale canale di diffusione delle informazioni concernenti la pianificazione e il percorso di partecipazione. Sono state pubblicate 40 notizie; realizzati 2 Primi Piani 2 accompagnati da 8 videointerviste 3 ai soggetti istituzionali competenti per i temi trattati. È stata creata, inoltre, una apposita pagina web dedicata alla 2 Primo Piano del 19 giugno 2014 http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/primo-piano/2014/verso-il-2015-stato-eprospettive-nella-gestione-dell2019acqua-in-emilia-romagna Primo Piano del 31 marzo 2015 http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/primo-piano/2015/acqua-di-qualita-esicurezza-idraulica-via-ai-piani-di-gestione-integrati-in-emilia-romagna 3 Video interviste del 4 giugno 2014 http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/gallery/video/i-video-diermesambiente/convegno-4-giugno-2014-acque 6

partecipazione dove è stata resa disponibile la documentazione del primo ciclo di partecipazione: dal calendario degli eventi, ai programmi e agli atti presentati. http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/acque/informazioni/processi-partecipativi/verso-il-2015-statoe-prospettive-nella-gestione-dellacqua-in-emilia-romagna FORUM PUBBLICI Sono stati organizzati due Forum aperti al pubblico in cui è stato coinvolto anche il settore della Difesa del Suolo, per favorire l integrazione tra gli strumenti pianificatori di gestione delle acque e del rischio alluvioni, che hanno visto la partecipazione all incirca di 400 persone. Gli eventi hanno segnato, quindi, l inizio della partecipazione pubblica ai Piani di gestione dei distretti idrografici e ai Piani di gestione del rischio di alluvioni e sono stati un occasione per fare il punto sullo stato dei lavori oltre che discutere di sinergie e problematiche trasversali legate all attuazione delle due direttive comunitarie 4, a livello regionale e di distretto. Videointerviste del 20 marzo 2015 http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/gallery/video/i-video-diermesambiente/convegno-acqua-sicurezza 4 Direttive europee Acque 2000/60/CE e Alluvioni 2007/60/CE. 7

Nel corso del 1 Forum di informazione pubblica (4 giugno 2014) sono stati illustrati il calendario e il programma di lavoro e i temi sui quali la Regione intendeva promuovere il confronto con i portatori di interesse e in particolare: TEMI Contabilità delle risorse idriche e riequilibrio del bilancio idrico Efficienza, risparmio e riduzione delle perdite di rete Gestione della siccità legata ai cambiamenti climatici in atto Riduzione dei carichi inquinanti Recupero morfologico dei corsi d acqua Nel 2 Forum (20 marzo 2015) sono stati illustrati gli obiettivi da raggiungere nonché le possibili misure chiave: OBIETTIVI Raggiungere lo stato buono al 2015 per tutte le acque Impedire un ulteriore deterioramento delle acque Migliorare e riqualificare i corpi idrici Ridurre/eliminare gradualmente l inquinamento, in particolare di sostanze pericolose prioritarie Invertire i trend significativi in aumento degli inquinanti nelle acque sotterranee Raggiungere degli standard e degli obiettivi specifici per le aree protette 8

MISURE Recuperare i costi dei servizi idrici Garantire un utilizzo efficiente e sostenibile dell acqua Proteggere le acque destinate alla produzione di acqua potabile Controllare i prelievi Autorizzare preventivamente gli scarichi che possono provocare inquinamento, prevedere controlli, divieti per particolari inquinanti Impedire o controllare l immissione di inquinanti derivanti da fonti diffuse Garantire che le condizioni idromorfologiche permettano di raggiungere lo stato ecologico previsto o, per i corpi idrici artificiali o fortemente modificati, un buon potenziale ecologico Vietare gli scarichi nelle acque sotterranee Evitare perdite significative di inquinanti da impianti industriali e ridurre gli impatti derivanti da episodi di inquinamento accidentale Eliminare/ridurre progressivamente l inquinamento derivante da sostanze indicate prioritarie e/o pericolose Questo secondo FORUM è stato animato da un flash mob sull acqua che ha visto protagonisti gli alunni delle scuole medie Besta di Bologna che hanno portato al pubblico presente un duplice messaggio: evitare spreco ed inquinamento perché l acqua è una risorsa preziosa tenerla sotto controllo perché può diventare pericolosa, soprattutto se non ci si cura del territorio e non si mitigano i cambiamenti climatici. Foto: Flash mob Forum del 20/03/2015 9

Strumenti di divulgazione Portale ER Ambiente Incontri pubblici 40 Notizie 2 Primi Piani 8 Videointerviste 45 documenti pubblicati Dati 4.560 visite alla pagina di partecipazione 151 partecipanti al I Forum Bologna 4/06/2014 226 partecipanti al II Forum Bologna 20/03/2015 2.2 Consultazione Il periodo di consultazione si è sviluppato in due fasi: - Dal 24 giugno 2014 al 15 ottobre 2014 sugli aspetti riguardanti la gestione delle acque e le linee di azione che si intendono proporre per cercare di mitigare o risolvere tali problemi sul territorio; - Dal 6 maggio 2015 al 31 luglio 2015 sugli aspetti riguardanti gli obiettivi e le misure da adottare nella nuova pianificazione 2015-2021 per la gestione delle risorse idriche. Allo scopo di ampliare i destinatari e i momenti di confronto e rafforzare la percezione dei problemi riguardanti la gestione delle acque attraverso la piattaforma regionale iopartecipo+ è stata attivata la piazza telematica Acqua in Bocca: parliamo di acqua. Piattaforma iopartecipo+ 10

La piazza virtuale: Acqua in bocca: parliamo di acqua Per arricchire ulteriormente la possibilità di fornire contributi, all interno della piazza sono stati lanciati on line otto sondaggi a risposta multipla (per i risultati si veda 3.1). I sondaggi sono stati costruiti ciascuno per settore d azione sulle principali questioni sollevate per fare fronte alle criticità e sugli obiettivi e sulle proposte di misure per la tutela e gestione dei corpi idrici regionali. Strumenti della Piazza Avvisi Eventi Documenti pubblicati Gallerie multimediali Dati 5 Notizie sulla piazza 8 Informazioni sugli eventi organizzati 39 (Presentazioni relatori, Convocazioni incontri, Verbali incontri) 46 (foto e video) Sondaggi 8 11

Contenuti dal web Twitter Individuati gli hashtag (#Acqua #Direttiva2000/60/CE #Pianodigestione #Distrettoidrografico) per attingere i feed ovvero le discussioni a tema in atto su Twitter 2.3 Partecipazione attiva Sono stati organizzati sei incontri tematici e due focus group per avviare il confronto diretto, raccogliere il punto di vista e le osservazioni delle parti interessate. Agli incontri hanno partecipato 282 soggetti appartenenti a diverse categorie; i portatori di interesse intervenuti al dibattito sono stati complessivamente 56; ai quali si aggiungono tutti coloro che hanno preso parte ai sondaggi attivati sulla piazza telematica Acqua in Bocca: parliamo di acqua. Incontro tematico Numero partecipanti Numero intervenuti alla discussione Servizi idrici integrati: stato e prospettive 44 12 24/06/2014 Settore industriale e produzione energia 46 11 elettrica: stato e prospettive -26/06/14 Settore agricolo: stato e prospettive 50 7 2/07/2014- Servizi ecosistemici: stato e prospettive 28 8 4/07/14 Focus Group - Servizi ecosostemici 8 8 obiettivi e misure, 23/04/2015 Settore agricolo: obiettivi e misure 63 6 6/05/2015- Settore industriale e produzione energia 31 7 elettrica: obiettivi e misure 13/05/2015 Focus Group - Servizi idrici integrati 20 5 obiettivi e misure, 23/06/2015 TOTALE 290 64 12

Figura 2 -I portatori di interesse coinvolti nel processo di partecipazione attiva suddivisi per categoria consorzi e gestori 10% Associazioni e sindacati 11% agenzie ambientali e territoriali 21% Amm, autorità ed enti locali 46% altro 12% In sintesi i risultati della partecipazione ACCESSO ALLE INFORMAZIONI 2 FORUM PUBBLICI CONSULTAZIONE PIAZZA ACQUA IN BOCCA 8 SONDAGGI PARTECIPAZIONE ATTIVA 4 TAVOLI TEMATICI - 6 INCONTRI - 2 FOCUS GROUP 377 PARTECIPANTI 4.560 VISITATORI 290 PARTECIPANTI 64 INTERVENTI 13

3. I TEMI TRATTATI Nel corso del ciclo di incontri il tema delle acque è stato affrontato e discusso in quattro ambiti di intervento: Servizi idrici integrati (usi civili) Industria e Produzione di energia Agricoltura Servizi ecosistemici Per ciascun ambito sono stati esaminati gli obiettivi e le misure da adottare nei piani di gestione ed è stata fatta una ricognizione dello stato e delle criticità riguardanti i corpi idrici a livello regionale. Le problematiche connesse alla depurazione degli scarichi urbani e più in generale agli usi civili della risorsa costituiscono uno dei pilastri principali della pianificazione per la gestione delle acque. E infatti noto che l adeguamento dei sistemi di fognatura, collettamento e depurazione degli scarichi idrici siano condizione preliminare per il raggiungimento degli obiettivi ambientali stabiliti dalla Direttiva Quadro Acque. Pertanto nel tema servizi idrici integrati è stata analizzata la situazione del sistema fognario depurativo in Emilia- Romagna, che nonostante evidenzi un elevato grado di copertura e livelli di trattamento conformi alle norme comunitarie e nazionali per gli agglomerati 2.000 Abitanti Equivalenti (AE), esistono ancora delle criticità rappresentate: dagli scarichi presenti negli agglomerati di consistenza < 2.000 AE; dall inquinamento diffuso di origine civile generato dagli scaricatori di piena; dalla necessità di implementare i sistemi di trattamento esistenti in alcuni impianti per un ulteriore contenimento dei carichi di nutrienti (livello terziario). Nel tema produzione di energia relativamente all utilizzo del corpo idrico per usi idroelettrici è stata evidenziata la necessità di definire metodi di valutazione del deflusso minimo vitale (DMV) per il mantenimento delle caratteristiche qualitative del corpo idrico derivato e strumenti per gestire meglio le pressioni quantitative sulla risorsa idrica impattata. Sono state, inoltre, approfondite anche le relazioni che intercorrono tra gli obiettivi di tutela ambientale dei corpi idrici e gli obiettivi di produzione energetica da fonti rinnovabili. Nel tema industria, invece, è stato analizzato e discusso il peso dei prelievi dalle acque sotterranee; difatti, il mondo produttivo per l utilizzo di acqua all interno dei cicli produttivi ricorre principalmente alle risorse sotterranee, destinate prioritariamente all uso potabile. L agricoltura esercita una pressione significativa a causa dell inquinamento da fonti puntuali e diffuse prodotto da colture intensive, dall allevamento di bestiame, nonché dai prelievi di risorsa idrica. Per il settore sono state quindi analizzate le pressioni connesse agli usi agricoli e le proposte di misure da inserire all interno dei Piani di gestione distrettuali 2015-2021; gli interventi sinergici della nuova programmazione per lo sviluppo rurale e le prospettive dell agricoltura conservativa, nonché la gestione sostenibile dei fertilizzanti e dei fitofarmaci in agricoltura, ai fini di adempiere alla raccomandazione della Commissione Europea, attraverso un integrazione condivisa delle pianificazioni e delle programmazioni settoriali. Nel tema servizi ecosistemici (SE), infine, sono stati analizzati i benefici multipli forniti dagli ecosistemi e il loro peso nelle politiche decisionali, ancora ridotto. Questi servizi difatti non sono completamente inclusi nel mercato e non sono nemmeno quantificati adeguatamente, in termini comparabili con i servizi economici e il capitale manifatturiero. Nel contesto italiano, come in larga parte dei paesi dell Unione 14

Europea, i SE sono stati prevalentemente tutelati con strumenti di regolamentazione; attualmente l attenzione è posta anche su altri strumenti economici, tra cui quelli di mercato, anche se si è ben lontani dall aver trovato un equilibrio e soprattutto una coerenza nell applicazione di un adeguato mix di strumenti. 3.1 Le opinioni espresse nei sondaggi I contributi analizzati nei sondaggi, relativamente ai quattro ambiti d azione individuati come strategici, hanno fornito elementi di riflessione sulle questioni aperte a supporto dell individuazione delle misure, per la salvaguardia dei corpi idrici, da inserire all interno dei Piani di gestione distrettuali. 1. Per gli usi civili l adeguamento degli scarichi presenti negli agglomerati < 2.000 Abitanti Equivalenti (AE) e l implementazione dei sistemi di trattamento esistenti in alcuni impianti, per un ulteriore contenimento dei carichi di nutrienti (livello terziario), emergono come questioni prioritarie anche nei risultati emersi nel sondaggio on line. Quali delle seguenti questioni ritiene siano prioritarie per affrontare le criticità a livello di ciclo idrico integrato? 17% 17% 5% 22% 22% Adeguamento scarichi presenti negli agglomerati di consistenza < 2.000 AE Implementazione di sistemi di trattamento esistenti Riduzione inquinamento di origine civile generato dagli scaricatori di piena Adeguamento della rete fognaria nei piccoli centri Frammentazione delle competenze 17% Maggiore attenzione ai prelievi da acqua superficiale Difatti, anche se nel settore fognario e depurativo lo scenario si sta evolvendo in maniera consistente, con maggiori investimenti dedicati alla razionalizzazione e completamento della rete di collettamento dei reflui ed al potenziamento e ammodernamento del sistema degli impianti di depurazione, resta ancora molto da fare, in termini di infrastrutture, investimenti e sistemi di gestione e manutenzione. Riguardo alle motivazioni che potrebbero cambiare le abitudini di consumo di acqua: una migliore informazione sui consumi quotidiani e sui prodotti utilizzatori d acqua (rubinetti, docce, servizi igienici, lavatrici, lavastoviglie, ecc.) accrescerebbe la consapevolezza del cittadino-consumatore incentivandone la spinta al cambiamento per favorire un uso più sostenibile dell acqua potabile. Altro fattore che emerge è la sensibilità per i temi legati alla siccità e alla scarsità di acqua nella propria zona; difatti anche a questo riguardo si chiede una maggiore informazione da parte degli enti preposti alla gestione del servizio. 15

Che cosa la motiverebbe a cambiare le abitudini che influenzano il consumo di acqua? Una migliore informazione sul mio consumo di acqua corrente 14% 4% 18% Una migliore informazione sui prodotti utilizzatori d'acqua presenti sul mercato Informazione sulla situazione della siccità e della scarsità d'acqua nella mia zona 4% Campagne di informazione sul perché e come risparmiare acqua 14% 18% Incentivi finanziari per incoraggiare il risparmio idrico Prezzi dell'acqua più alti 14% 14% Costi aggiuntivi per un consumo eccessivo Servizi di consulenza inerenti il risparmio idrico 2. In materia di produzione di energia elettrica emergono con evidenza due aspetti da affrontare: la convenienza economica del mini idroelettrico ritenuta dubbia in assenza degli incentivi statali e la valutazione della funzione idraulica degli sbarramenti esistenti allo scopo di garantire la qualità morfologica del corpo idrico derivato. Quali tra le seguenti questioni ritiene prioritarie in tema di produzione di energia da idroelettrico? 17% Convenienza economica del mini idroelettrico 50% Valutazione della funzione idraulica degli sbarramenti esistenti 33% maggiori sinergie pubblicoprivato Per assicurare una produzione energetica da impianti idroelettrici rispettosa dell'ambiente idrico occorre effettuare una pianificazione integrata ambiente energia che consenta di pianificare l uso idroelettrico delle acque di un bacino o sottobacino senza comprometterne la possibilità di raggiungere o mantenere il buono stato ambientale del fiume, nonché eseguire specifici monitoraggi sugli impianti esistenti in maniera tale da tenere sotto controllo il rischio ambientale associato allo stato del corpo idrico derivato. 16

Per assicurare una produzione energetica da impianti idroelettrici rispettosa dell'ambiente idrico occorre: 14% effettuare una pianificazione Ambiente-Energia 14% 43% effettuare specifici monitoraggi sugli impianti realizzati definire regole e vincoli precisi promuovere una maggiore collaborazione tra gli Enti e i progettisti 29% effettuare una progettazione attenta e virtuosa La realizzazione di impianti idroelettrici è considerata un opportunità; da una parte perché consente di produrre e fornire energia pulita, dall altra perché rappresenta un vantaggio economico per gli investitori e soprattutto per quanto riguarda gli impianti di piccola taglia. Questi ultimi, difatti, oltre a essere caratterizzati da un basso impatto ambientale, hanno la possibilità di servire utenze isolate sfruttando risorse idriche marginali presenti sul territorio e al contempo rappresentano investimenti realizzabili anche da privati cittadini, comunità ed enti locali, nell'ottica di una produzione decentrata di energia elettrica. La realizzazione di impianti idroelettrici è: un'opportunità per produrre/fornire energia pulita un'opportunità economica privata 50% 50% una minaccia per i corsi d'acqua un'opportunità di sviluppo del territorio montano 17

Per superare le criticità, legate alla progettazione e realizzazione degli impianti idroelettrici viene richiesto in primis di semplificare le procedure e i tempi di istruttoria; come sottolineato anche nel corso degli incontri; difatti, il vincolo principale che le imprese riscontrano per la realizzazione di un impianto idroelettrico sono proprio i tempi di autorizzazione dell impianto. Per superare le criticità, legate alla progettazione e realizzazione degli impianti idroelettrici: semplificare le procedure e i tempi d'istruttoria 20% 40% concentrare le competenze autorizzative 20% favorire un maggior accesso ai dati ambientali 20% coordinare le norme contenute nei diversi strumenti di pianificazione 3. Per affrontare il problema dello sfruttamento della risorsa acqua da parte del settore industriale soprattutto per quanto riguarda i prelievi da falda, come suggerisce lo stesso risultato del sondaggio, si rende necessario: il coordinamento con la pianificazione urbanistica delle aree industriali (APEA) per individuare quei territori con eventuale disponibilità di risorsa sfruttabile; trovare delle soluzioni per assolvere alla necessità di avere acqua con portata costante e di buona qualità senza andare ad intaccare le risorse riservate all uso potabile; implementare una forte politica di risparmio della risorsa idrica. Quali tra le seguenti questioni ritiene prioritarie per far fronte in maniera adeguata all utilizzo di acqua nel settore industriale? 11% 22% 11% 34% Necessità di coordinare la pianificazione relativa alle zone industriali Come assolvere la necessità di avere acqua con portata costante e di una buona qualità Implementazione di una forte politica di risparmio della risorsa idrica Realizzazione di reti dedicate nelle aree industriali 22% Incentivare il consorziamento tra imprese 18

4. Per migliorare l utilizzo dell acqua in agricoltura, i sistemi di distribuzione ad alta efficienza e le azioni per contrastare la siccità e le azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici sono state entrambe ritenute prioritarie e risultato in linea anche a quanto emerso durante gli incontri. Aumentare l efficienza delle risorse idriche contribuisce, infatti, al fabbisogno di tutela ambientale della risorsa acqua come risposta diretta all adattamento ai cambiamenti climatici in corso, che hanno portato ad un aumento dei fenomeni metereologici estremi e al verificarsi di frequenti crisi idriche nelle stagioni più critiche. Quali tra le seguenti questioni, di interesse del settore agricolo, ritiene prioritarie? 8% Sistemi di distribuzione ad alta efficienza 8% 34% Azioni per la siccità e adattamento clima 8% 17% 25% Riequilibrare lo sfruttamento delle diverse fonti Migliorare l'efficienza di prodotti fitosanitari Riequilibrare il rapporto domanda - risorsa Ricerca su specie vegetali meno idrovore Gli interventi suggeriti mirano a diffondere impianti di irrigazione più efficienti, favorendo un più razionale utilizzo dell'acqua disponibile e sostituendo dove possibile il prelievo da falda, razionalizzare e ottimizzare i prelievi da fonti superficiali e sotterranee, in modo da diminuire i rischi di depauperamento della risorsa nei corsi d acqua minori, limitando i prelievi da falda e contrastando i fenomeni di subsidenza delle aree di pianura. Quali tra le seguenti misure per rendere efficiente l uso dell acqua in agricoltura ritiene siano prioritarie? 10% 10% 10% 5% 30% Diffusione di impianti di irrigazione più efficienti Ottimizzazione e razionalizzazione dei prelievi Verifica della congruità dei quantitativi concessi Revisioni delle concessioni di derivazione Monitoraggi ambientali specifici per ridurre l incertezza Installazione di misuratori di portata 15% 20% Verifica ed eventuale adeguamento del Deflusso Minimo Vitale Riduzione dei prelievi 19

5. La valutazione monetaria dei servizi ecosistemici consente, oltre a determinare i costi ambientali connessi a modificazioni dello stato degli ecosistemi, di definire e pianificare correttamente l intervento pubblico. Capire e spiegare quale sia il ruolo dei beni e servizi ecosistemici in un contesto economico e sviluppare un maggiore coordinamento tra i diversi livelli di pianificazione e di gestione al fine di individuare e valorizzare correttamente le sinergie esistenti tra loro, sono state ritenute le questioni prioritarie per affrontare in maniera adeguata la tutela dei servizi ecosistemici. Il valore economico dei servizi ecosistemici, difatti, non viene ancora adeguatamente quantificato seppur svolgono un ruolo fondamentale per l ambiente; persiste ancora il problema economico del fallimento dei mercati nel riconoscere le cosiddette esternalità. Quali tra le seguenti questioni ritiene siano prioritarie per affrontare in maniera adeguata la tutela dei servizi ecosistemici? 11% 11% 34% Il ruolo dei beni e servizi ecosistemici in un contesto economico Maggiore coordinamento tra la i diversi livelli di pianificazione 11% Definizione del metodo per la classificazione dei servizi ecosistemici Incentivazione della partnership tra pubblico e privato 33% Misurazione dei costi ambientali 20