negli edifici Per risparmiare energia



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Per risparmiare energia negli edifici Da prove e controlli effettuati sugli impianti è stato confermato che anche il trattamento dell acqua considerato all interno del Dpr 59/09 contribuisce ad un risparmio energetico in termini di efficienza di resa termica dell impianto. Nell articolo si illustrano alcune delle soluzioni proposte da Cillichemie Italiana di Stefano Bonfanti, Cillichemie Italiana Srl 54

Il Dpr 59/09 è uno dei decreti applicativi richiesti per attuare nella pratica il D.Lgs 192 del 2005 sul rendimento e sulla certificazione energetica degli edifici e aggiunge un importante tassello alla legislazione vigente in tema di efficienza energetica nel nostro Paese. Progettisti, installatori, manutentori, addetti ai lavori ecc. hanno la possibilità di operare secondo precise indicazioni normative segnalate nel Dpr 59/09, che impongono di fabbricare e, dove necessario, ristrutturare edifici utilizzando tutte quelle nuove tecnologie volte a risparmiare e contenere energia negli stabili. E stato riscontrato che applicando tutto quanto prescritto dal Dpr 59/09 è possibile conseguire un risparmio energetico del 60% in termini di ridimensionamento dei consumi negli edifici, riducendo inoltre drasticamente le emissioni di CO 2 in ambiente. Da prove e controlli effettuati sugli impianti è stato confermato che anche il trattamento dell acqua, considerato anch esso all interno del Dpr 59/09 (art. 4, comma 14), contribuisce ad un risparmio energetico in termini di efficienza di resa termica dell impianto, di circa il 6% sul lato riscaldamento e del 18/20% e oltre sul lato sanitario, con conseguente riduzione di emissioni di CO 2 in ambiente. Se interveniamo da subito, le nostre spese di riscaldamento e condizionamento sicuramente diminuiranno. I nostri edifici sprecano quotidianamente molta energia e le nostre bollette continuano ad aumentare. E allora perché non fare qualcosa contro questo spreco di energia visto che sappiamo da cosa è provocato e anche come controllarlo e frenarlo? Di tutta l energia utilizzata in una stagione per riscaldare a 20 C e condizionare a 26 C un edificio, una buona parte viene dispersa dalle strutture (tetto, muri, finestre) ed una parte sprecata dal circuito di riscaldamento e dall impianto distribuzione dell acqua calda e fredda sanitaria che hanno problemi di incrostazioni e corrosioni. Il calcare infatti che si deposita nei punti più caldi dell impianto ha una grande influenza sull efficienza dello scambio termico: è un forte isolante! Basti pensare che, un millimetro di calcare depositato si comporta come cinquanta millimetri di acciaio, per quanto riguarda la capacità di trasferire il calore e corrisponde inoltre ad una perdita di efficienza termica dell impianto del 18-20% sul lato sanitario è del 6% e oltre sul Grafico relativo all incremento di consumo di combustibile in rapporto allo spessore delle incrostazioni calcaree la cui crescita non si arresta in presenza di acque gregge non trattate. lato riscaldamento. Ecco perché l addolcimento ed il trattamento chimico dell acqua negli impianti di riscaldamento e del lato acqua calda sanitaria, viene considerato un processo in grado di aiutare il risparmio energetico, come prescritto dal Dpr 412/93 per gli impianti di potenza 350 kw e dal Dpr 59/09 per gli impianti di potenza < 350 kw. Edifici costruiti prima del 1991 Prima di questa data non esisteva una normativa sul contenimento dei consumi energetici. Per cui è proprio su questi edifici che conviene intervenire per ripristinare le reti di distribuzione dell acqua e per ridurre le dispersioni di calore effettuando un risanamento degli impianti e successiva protezione degli stessi. Nello scenario impiantistico italiano non esistono solamente impianti nuovi da proteggere, ma soprattutto vi sono impianti da tempo in esercizio nei quali l acqua, a causa della presenza di residui di corrosione e di incrostazioni calcaree, fatica a circolare con il risultato che certi ambienti sono riscaldati in modo insufficiente o addirittura restano freddi e quindi il calore prodotto dagli impianti termici viene sprecato. In questi casi ci si trova di fronte ad una scelta di intervenire sull impianto per sostituire tratti di tubazioni, potenziare pompe di circolazione, oppure effettuare un intervento di risanamento utilizzando prodotti CILLIT-HS 23 RS, dove la sigla RS sta per risanante. Pertanto prima di intervenire con manutenzioni straordinarie sull impianto talvolta molto costose è senz altro più conveniente effettuare un risanamento utilizzando l apposito prodotto risanante CILLIT-HS 23 RS in grado di pulire le tubazioni, valvolame, miscelatori dalle incrostazioni e residui di corrosione che l impianto contiene, ripristinando così progressivamente la corretta circolazione dell acqua e migliorando la resa termica fino a riportarle alle condizioni ottimali. L intervento per il risanamento può essere effettuato ad impianto funzionan- 55

CILLIT-HS 23 RS: prodotto risanante non aggressivo per la pulizia degli impianti di riscaldamento da incrostazioni e residui di corrosioni. CILLIT-THERMOCYCLON 4, 25, 50 e maxi: filtri defangatori, chiarificatori multifunzione campionatura acqua nel circuito, caricamento e reintegro condizionanti secondo norma. te durante la messa in esercizio stagionale, o comunque anche successivamente, quando si constata la cattiva distribuzione del calore nell ambiente (termosifoni freddi localmente, pannelli a pavimento incrostati o semi otturati a causa della mucillagine che si è formata). Per effettuare il risanamento è sufficiente aggiungere all acqua in circolazione il CILLIT- HS 23 RS, lasciare l acqua così additivata per 15/20 giorni nell impianto. Tale periodo in genere è sufficiente per ristabilire nuovamente una buona circolazione dell acqua, ossia distribuzione del calore negli ambienti. Si potrà constatare l efficacia del risanamento quando i radiatori ritorneranno a riscaldarsi uniformemente e l acqua nei circuiti a pavimento ritornerà a circolare normalmente riscaldando tutti gli ambienti. Infine c è da chiedersi dove finiscono le impurità, mucillagini, residui di corrosione e incrostazioni che il CILLIT-HS 23 RS libera e scioglie. Le impurità ridotte ad una fanghiglia continuano a circolare nell impianto e la loro eliminazione può essere effettuata installando sulla tubazione di ricircolo un defangatore, limpidificatore CILLIT-THERMOCYCLON. Il defangatore CILLIT-THERMOCYCLON va installato sulla tubazione di ricircolo, in derivazione per permettere la libera circolazione dell acqua nell impianto. In questo modo l acqua può liberamente circolare nell impianto anche con CILLIT-THERMOCYCLON saturo, senza influenzare la corretta trasmissione del calore nei vari ambienti. Infatti i filtri defangatori CILLIT-THERMOCYCLON sono costruiti in modo da permettere, con una semplice manovra, di scaricare le impurità accumulate. Nei filtri defangatori CILLIT-THERMOCYCLON per impianti di maggiori dimensioni il lavaggio delle masse filtranti per eliminare le impurità trattenute, si effettua controcorrente utilizzando l acqua dell acquedotto, per non sprecare l acqua in circolazione nell impianto contenente i preziosi prodotti protettivi. Infatti il sistema gruppo valvole lavaggio è concepito conformemente. I filtri defangatori CILLIT-THERMOCYCLON sono anche predisposti per effettuare l immissione dei condizionanti prescritti, così come le aggiunte stagionali del condizionante, del quale una parte è stata consumata durante la stagione per formare e mantenere efficiente il film protettivo contro le corrosioni. Come già accennato il periodo di risanamento di 15/20 giorni con impianto in funzione può anche superare i giorni indicati a fronte di impianti in pessime condizioni, poiché il CILLIT-HS 23 RS non danneggia né aggredisce le strutture dell impianto, il suo potere risanante si limita all eliminazione delle impurità, incrostazioni e residui di corrosione che l impianto contiene. Comunque a risanamento ultimato, l impianto va svuotato, sciacquato, riempito nuovamente con acqua alla quale va comunque sempre aggiunto il CILLIT-HS COMBI quale condizionante protettivo permanente. Per gli impianti a pannelli a pavimento invece che funzionano a bassa temperatura va aggiunto il condizionante CILLIT-HS 030, il risanamento va sempre effettuato con CILLIT-HS RS. Il prodotto CILLIT-HS 030 è un ottimo protettivo antincrostante, anticorrosivo e soprattutto biocida. Infatti in questi tipi di circuito la problematica più rilevante è quella della formazione di alghe e mucillagini. A causa della temperatura (35/40 C) e della difficoltà di completo riempimento degli impianti a pavimento con tubazioni posizionate orizzontalmente, rimane sempre uno strato di aria/ossigeno nei tubi. Le alghe e le mucillagini trovano l habitat favorevole alla loro proliferazione occludendo le tubazioni. Il CILLIT-HS 030 dosato e mantenuto in corretta concentrazione nei circuiti, è in grado di prevenire ed eliminare la formazione di alghe e mucillagini all interno degli impianti e pannelli a pavimento. Qualora le alghe abbiano formato un tappo che ostruisce completamente il passaggio dell acqua in alcune zone del circuito, per risolvere il problema si potrà ricorrere anche all utilizzo di una pompa molto efficace del tipo CILLIT-BOY. Il CILLIT-BOY è progettato per creare un flusso d acqua e aria ad una precisa frequenza di vibrazioni (come prescritto dal DVGW), quindi in grado di asportare le alghe dal circuito liberando le tubazioni e sciogliere e sgretolare le incrostazioni più ostinate senza alcun effetto negativo sulle strutture dell impianto stesso. E sufficiente collegare il CILLIT-BOY all impianto dell acqua dell acquedotto e all impianto di riscaldamento, tubazioni di mandata, scollegandolo dalla caldaia o dallo scambiatore, impostare la programmazione, cioè la ritmica di immissione dell acqua/aria nelle tubazioni dell impianto e nelle tubazioni di ritorno e le 56

Come riempire impianti medio/piccoli di riscaldamento con acqua addolcita con addolcitori portatili Cillichemie Italiana ha realizzato degli addolcitori portatili per riempire gli impianti di piccole e medie dimensioni, nonché addolcitori a cartuccia che dopo il riempimento dell impianto, inseriti sulla tubazione di reintegro, provvedono ad effettuare i reintegri con acqua addolcita. L addolcitore portatile utilizzato per riempire l impianto CILLIT-BA SOFT 60, a riempimento ultimato, può essere riportato in officina per essere rigenerato con l apposita stazione di rigenerazione fissa CILLIT-MULTI SOFT. A riempimento effettuato, sulla tubazione di reintegro, può essere installato un addolcitore a cartuccia CILLIT-BA SOFT che provvederà all addolcimento dell acqua di reintegro. Una volta all anno circa, se l impianto non ha perdite e non è stato svuotato, l addolcitore CILLIT-BA SOFT può essere sostituito con una nuova cartuccia e quella esaurita gettata. Come proteggere dal gelo, dalle incrostazioni e dalle corrosioni gli impianti di riscaldamento In certe zone climatiche l acqua in circolazione negli impianti di riscaldamento, quando gli stessi non sono in funzione, possono essere esposti al gelo. Un circuito che presenta problematiche di gelo viene seriamente danneggiato. Il pericolo del gelo è particolarmente accentuato quando gli impianti sono spenti in impianti industriali durante il fine settimana, assenza per vacanza, ore notturne, ecc. e nel caso di seconde case in montagna, quando gli impianti vengono disattivati per assenza dei proprietari. Per proteggere gli impianti dal gelo, la Cillichemie Italiana produce il prodotto CILLIT-CC 45 SPECIAL che è una speciale formulazione a base di glicole propilenico atossico, miscelato a speciali inibitori che oltre a difendere gli impianti dal gelo, proteggono gli impianti dalle incrostazioni calcaree e dalle corrosioni. Riempire l impianto con il prodotto antigelo CILLIT-CC 45 SPECIAL significa poter spegnere gli impianti e riattivarli in ogni momento senza scaricare o aggiungere acqua. Nel caso di seconde case la riattivazione dell impianto di riscaldamento, ormai con crescente frequenza, si può effettuare in via telematica e quindi arrivare in loco con la casa già piacevolmente riscaldata. Importante: il glicole propilenico non deve venire a contatto con l ossigeno atmosferico per cui gli impianti devono essere del tipo sigillato. Gli installatori conoscono il problema e sanno che gli impianti devono essere del tipo sigillato per impedire il degrado del glicole e conseguente sua acidificazione (riduzione del valore ph). Come otturare una perdita d acqua negli impianti di riscaldamento ad acqua calda Sigillare una perdita d acqua presente in un impianto di riscaldamento ad acqua calda è oggi un operazione possibile attraverso prodotti specifici in grado di risolvere il problema. Un numero notevole di impianti di riscaldamento ad acqua calda accusano delle perdite delle quali spesso nessuno si accorge, poiché nessuno controlla quanta acqua viene reintegrata e ancor meno ci si accorge quando i reintegri sono automatici. Sulle perdite d acqua in un impianto di riscaldamento bisogna intervenire immediatamente, poiché la continua aggiunta di acqua nuova non fa altro che aumentare la formazione di incrostazioni calcaree e favorire le corrosioni, e i condizionanti vengono continuamente e progressivamente diluiti fino a quando non esiste più prodotto e conseguente impossibilità di proteggere gli impianti. Per questo motivo si consiglia di tenere sotto controllo quanta acqua viene aggiunta all impianto per compensare le perdite installando un contatore sulle tubazioni di reintegro o comunque misurando quanta acqua viene reintegrata manualmente. Per eliminare le perdite la Cillichemie Italiana ha realizzato un prodotto sigillante che nelle diverse formulazioni riesce a sigillare perdite fino a 1000 litri/giorno e più, quantità enorme, comunque non tanto infrequente di quanto si pensi, soprattutto nel caso di impianti molto grandi. Inoltre per gli impianti con tubazioni con raccordi a pressare è stato creato un prodotto particolare CILLIT-SIGILLANTE TB PLUS che, sigillando la trafilatura sul raccordo, resta elastico, per cui in grado di compensare il movimento dei materiali alle varie temperature. Esiste inoltre un sigillante CILLIT-SIGILLANTE TB del tutto speciale per impianti contenenti prodotti anti-gelo, ossia glicole propilenico e relativi inibitori. Sigillare o eliminare perdite su impianti contenenti prodotti antigelo è a sua volta molto importante, poiché unitamente alla dispersione di prodotto antigelo, la concentrazione dell acqua diminuisce e quindi l acqua gela prima esponendo così l impianto ai problemi del gelo per totale assenza di protettivo. Come neutralizzare l acqua di condensa delle caldaie a condensazione Le caldaie a condensazione scaricano acqua con caratteristiche acide che non può essere avviata direttamente nelle tubazioni di scarico senza prima essere neutralizzata. Allo scopo sono stati realizzati appositi filtri neutralizzatori CILLIT-KKN di diverse dimensioni, in grado di neutralizzare l acqua di condensa di caldaie di piccole dimensioni fino a caldaie ad alta potenzialità, oltre che a gruppi di caldaie che operano in modo sincronizzato e le cui acque di condensa vengono convogliate tramite un unico tubo di scarico sul quale poter installare un filtro CILLIT-KKN di adeguate capacità. La caratteristica principale dei filtri neutralizzatori CILLIT-KKN, rispetto a quelli comunemente presenti sul mercato, è la stabilità del valore di ph dell acqua in uscita dai filtri. Una speciale massa neutralizzante consente al ph dell acqua di non superare mai i valori massimi né i valori minimi consentiti per le acque di scarico, anche quando l acqua ristagni per tempi prolungati nell apparecchio, (es. fermo notturno, weekend, ecc.). >istruzioni per l uso< 57

CILLIT-MULTI SOFT e BA SOFT 60: stazione di rigenerazione fissa ed addolcitore portatile per il caricamento dei circuiti di riscaldamento con acqua addolcita. CILLIT-BOY: pompa idropneumatica con ritmica brevettata (frequenza ritmi secondo DVGW). Dosatore idrodinamico proporzionale CILLIT- IMMUNO per dosare i prodotti protettivi aventi caratteristiche alimentari per proteggere dalle incrostazioni e corrosioni impianti. alghe o le impurità vengono asportate fuori dal circuito. L installazione di un filtro defangatore CILLIT-THERMOCYCLON è sempre consigliato e molto utile anche su impianti nuovi, poiché l acqua essendo costantemente filtrata, defangata e chiarificata pone la premessa per un funzionamento perfetto per moltissimi anni, mantenendo efficienza energetica nell impianto di riscaldamento. Edifici costruiti dopo il 1991 e prima del 2006 L edificio è stato costruito rispettando la normativa sul contenimento dei consumi energetici allora in vigore (Legge n. 10/91 e suoi decreti attuativi). Peraltro anche il trattamento dell acqua per gli impianti di climatizzazione di potenza 350 kw era previsto dal Dpr 412/93, ma anche su questi edifici conviene intervenire dato che l impianto di depurazione non è presente in numerosi fabbricati. Dovrà essere se necessario effettuato il risanamento con CILLIT-HS RS o comunque un lavaggio degli impianti come sopra descritto dal quale si otterrà un sostanziale recupero dei consumi energetici, per poi proteggere i circuiti con idonei prodotti condizionanti della serie Cillit-HS COMBI per impianti tradizionali o Cillit-HS 030 per impianti a pavimento per mantenere l efficienza energetica degli impianti nel tempo. Edifici costruiti dopo l 8 ottobre del 2005 e prima del 2 aprile 2009 L edificio deve rispettare la normativa sul contenimento dei consumi energetici (Legge 10/91 e d il DLgs 19 agosto 2005 n. 192). E anche in questo caso era prevista l obbligatorietà del trattamento dell acqua dal Dpr 412/93 per impianti termici con potenza potenza 350 kw. Tali leggi impongono limiti alle dispersioni di calore in inverno ed alle rientrate di calore in estate, limiti ai consumi energetici degli impianti, requisiti di inerzia termica delle pareti e solai di copertura per evitare fenomeni di surriscaldamento estivo degli ambienti, e favoriscono il ricorso alle fonti rinnovabili. La nostra casa, pertanto, dovrebbe essere ben isolata, favorire l apporto di energia solare di inverno ed impedirlo d estate, ed essere servita da un impianto di riscaldamento e condizionamento il più possibile efficiente, ma spesso l acqua che corre all interno di questi impianti non è mai stata trattata adeguatamente, con la conseguente formazione di incrostazioni calcaree e corrosioni negli impianti di riscaldamento e di distribuzione di acqua calda sanitaria. Anche in questo caso bisognerà effettuare un risanamento con prodotti della serie Cillit-HS 23 RS, svuotare l impianto di riscaldamento al termine del lavaggio, caricare il circuito con acqua nuova possibilmente addolcita e addizionare i prodotti protettivi della serie Cillit-HS COMBI per impianti tradizionali o Cillit-HS 030 per impianti a pavimento. Edifici costruiti o ristrutturati dopo il 2 aprile 2009 A tutti gli effetti il 25.06.2009 è entrato in vigore il Dpr 59 e fissa gli obblighi in merito alla dotazione minima di fonti energetiche rinnovabili nel caso di edifici pubblici o privati. In caso di nuova costruzione, nuovi impianti termici o ristrutturazione degli stessi, è obbligatorio l utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica, in particolare copertura di almeno il 50% della produzione di acqua calda sanitaria da fonti energetiche rinnovabili, nonché un adeguato trattamento dell acqua per gli impianti termici. La prima operazione da eseguire ad impianto nuovo, prima della messa in esercizio, è la pulizia dello stesso utilizzando l apposito prodotto CILLIT-HS CLEANER SG che è in grado di sciogliere i residui delle saldature, liberare le tubazioni dalle impurità (come trucioli di ferro, residui di saldature, limature, polveri e sabbia), permettendo la loro espulsione durante il lavaggio e la pulizia dell impianto. Infatti, oltre ad una presenza di polveri, corpi solidi come sassi, graniglie, ecc. dovute allo stazionamento delle tubazioni in cantieri non protetti, nelle stesse rimangono, come anzi detto, residui della lavorazione come trucioli di ferro, limatura e residui delle saldature, oltre ad olio e grassi utilizzati per la lavorazione. Tutte queste impurità hanno la negativa caratteristica di innescare fenomeni di corrosione puntiformi, spesso anche corrosioni estese in tutte le parti dell impianto e quindi devono essere eliminate mediante lavaggio con prodotti del tipo CILLIT-HS CLEANER SG. Il CILLIT-HS CLEANER SG può essere utilizzato per qualsiasi tipo di materiale (acciaio, ottone, alluminio, senza escludere componenti in materiale sintetico) e la miscela di 58

La gamma realizzata per proteggere gli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria copre qualsiasi dimensione, in conformità al Dpr n. 59/09 CILLIT-CB KKN L, MAXI e COLOMBO: filtri neutralizzatori del ph delle acque di condensa acida delle caldaie a condensazione, mantiene il ph sempre entro i valori prescritti. acqua e CILLIT-HS CLEANER SG utilizzata per il lavaggio, essendo il CILLIT-HS CLEA- NER SG biodegradabile, può essere scaricata direttamente nella rete delle acque di scarico. A questo punto il Dpr 59/09 prevede molteplici soluzioni di trattamento dell acqua, legate sia alle caratteristiche dell acqua greggia (durezza dell acqua), nonché alle diverse potenzialità termiche degli impianti da proteggere dalle incrostazioni e corrosioni. La non facile interpretazione delle leggi già esistenti, delle relative norme, alle quali si affianca il nuovo Dpr n. 59/09, lascia ampio spazio di rischio di commettere errori, con il risultato che la soluzione scelta non sia conforme a quanto prescritto. Dopo un attento esame della situazione, abbiamo concluso che esiste comunque una soluzione semplice, che permette di agire sempre in rispetto a quanto prescritto dalla legislazione vigente e senza esporsi mai al rischio di non agire in conformità al DPR n. 59/09. Il Dpr n. 59/09 prescrive che per l acqua in circolazione negli impianti fino ad una potenzialità di 100.000 kcal/h, sia sufficiente aggiungere specifici condizionanti protettivi della serie CILLIT-HS COMBI o CILLIT-HS 030 per i circuiti di riscaldamento, aventi la caratteristica di neutralizzare l aggressività dell acqua, impedire la formazione di incrostazioni calcaree, formando un film protettivo molto resistente sulle superfici metalliche dell impianto, che impedisce che l acqua vada a diretto contatto con i materiali, proteggendoli così molto bene dalle corrosioni. Per l acqua calda sanitaria sarà invece sufficiente l installazione di un dosatore CILLIT-IMMUNO per il dosaggio di CILLIT-55 per la stabilizzazione della durezza e per la protezione anticorrosiva. Oltre le 100.000 kcal/h, la protezione con solo condizionanti chimici, sia dei circuiti di riscaldamento, che di produzione di acqua calda sanitaria non è più sufficiente, per cui va installato un addolcitore per ridurre la durezza dell acqua a circa 0 f (meglio 7/8 fr) e poi dosati i prodotti della serie Cillit-HS sul riscaldamento e installato il dosatore CILLIT- IMMUNO per il dosaggio di CILLIT-55 avente caratteristiche alimentari e quindi idoneo per l acqua potabile sanitaria. Collegandosi al sito internet www.cillichemie. com è possibile scaricabile la corretta soluzione di trattamento acqua da applicare in relazione alle potenzialità in kcal/h dell impianto ed alla durezza dell acqua greggia di riempimento e reintegro. Infatti tenendo conto di queste due varianti, potenzialità dell impianto e durezza dell acqua, le soluzioni tecnicamente corrette conformi al D.P.R. N. 59/09 sono diverse. Conclusioni Cillichemie Italiana ha realizzato un programma completo per proteggere gli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda sanitaria di qualsiasi dimensione in conformità a quanto previsto dal Dpr n. 59/09. Per la tutela di progettisti, installatori, manutentori nella scelta dei materiali di cui abbiamo parlato nel presente articolo, Cillichemie ha realizzato i propri prodotti chimici con sostanze non pericolose, atossiche, biodegradabili, non pericolose per l ambiente e neanche per il trasporto e le apparecchiature di trattamento acqua sono costruite con tecnologie e materiali adatti per acque destinate al consumo umano. Scegliere prodotti chimici e apparecchiature di trattamento acqua conformi ai rigorosi standard normativi che regolamentano il panorama legislativo italiano ed europeo, ad oggi, pongono il progettista, l installatore, il manutentore ecc. nella condizione di agire sempre in rispetto a quanto prescritto dalla legislazione vigente e senza mai esporsi al rischio di non agire in conformità al Dpr 59/09. L azienda dispone inoltre su tutto il territorio nazionale di una propria rete di assistenza tecnica e commerciale pre e post vendita, in grado di informare e supportare installatori, progettisti e addetti ai lavori sulle corrette scelte relative al trattamento dell acqua obbligatorie e previste dal Dpr 59/09. 59