a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 148 DICHIARAZIONE DI VOTO DELL ON. CENTEMERO IN MERITO ALLA DISCUSSIONE DELLE MOZIONI CONCERNENTI INIZIATIVE VOLTE AL CONTRASTO DI OGNI FORMA DI VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE 4 giugno 2013
2 Signora Presidente, signora Ministra, onorevoli colleghe e colleghi, la settimana scorsa in quest Aula abbiamo discusso ed approvato all unanimità la ratifica della Convenzione di Istanbul, atto con cui il Consiglio d Europa ha stabilito le linee di indirizzo sulla prevenzione e sulla lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica. È stato un momento politico importante e non isolato, come quello di oggi che non è altrettanto isolato, ma è frutto di un lungo e difficile cammino; un cammino che, dal riconoscimento della cittadinanza alle donne con il diritto di voto nel 1946, è arrivato fino a qui oggi, un cammino frutto prima di tutto di una volontà politica e poi della determinazione di alcune donne e della lungimiranza di alcuni uomini. Lungimiranza, determinazione, attenzione alle trasformazioni sociali e alla coesione sociale sono ciò che i cittadini chiedono alla politica e che i politici devono nella loro azione ai cittadini ed al Paese, prima ancora che ai loro elettori.
3 L approvazione di una mozione condivisa, che individua azioni concrete per la prevenzione ed il contrasto alla violenza contro le donne e al femminicidio, è un atto importante perché, anche se con sensibilità diverse, abbiamo saputo superare gli steccati, steccati che ci hanno diviso da sempre. Abbiamo saputo superare le barriere di culture, di appartenenze e di storie politiche diverse. La capacità e la volontà di giungere ad un testo unificato evidenziano che abbiamo saputo guardare tutte e tutti nella stessa direzione, verso un unico obiettivo. È un intervento attivo nelle scelte e negli orientamenti civili, a cominciare dalla consapevolezza e dalla lotta per la loro piena attuazione; un intervento che deriva dal percorso compiuto in Europa e nel nostro Paese grazie ai Governi che si sono succeduti in questi anni: la legge sulle mutilazioni genitali femminili e la legge contro le discriminazioni di origine etnica della Ministra Stefania Prestigiacomo; il reato di stalking, l inasprimento delle pene contro gli autori del reato di violenza sessuale, il Piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking della Ministra Carfagna.
4 Ricordiamo che l uguaglianza senza distinzione di sesso, l uguaglianza morale e giuridica di uomo e donna sotto il profilo sociale, politico e lavorativo sono fondamento della nostra Costituzione. Ringrazio il presidente Brunetta, che ha saputo e voluto sostenere questa mozione, e le tante deputate e i tanti deputati che hanno voluto lasciare il loro segno, la loro testimonianza, segni e testimonianze che ci dicono di una condivisione importante e della comprensione del rilievo politico, sociale e civile della lotta al femminicidio e alla violenza contro le donne. Dobbiamo, però, dirci con franchezza che il femminicidio, la violenza maschile sulle donne, non è un fatto estraneo a noi, alla nostra cultura, alla nostra società. È un atto e un fatto che ci riguarda tutti da vicino, uomini e donne. Il 98 per cento dei femminicidi sono compiuti da uomini italiani su donne italiane, uomini che sono mariti, padri, compagni, fidanzati o ex mariti, non raptus, non omicidi di amore o passionali, ma femminicidi.
5 Nella mozione si individuano azioni e misure concrete per rendere operativa la Convenzione di Istanbul e per incidere su un effettiva regressione del fenomeno. Ne cito solo alcune: le iniziative normative per rendere effettiva la Convenzione di Istanbul, un nuovo Piano nazionale contro la violenza, la necessità di un Osservatorio permanente nazionale che ci dia dati certi, l educazione come fattore determinante per combattere e frantumare la cultura del non dire, la cultura della disparità e della disuguaglianza, che è alla base della violenza sulle donne. E poi ci sono il rispetto dell immagine e della dignità delle donne nella carta stampata, nei messaggi pubblicitari, nei palinsesti e nella trasmissioni radiotelevisive, nei nuovi mezzi di comunicazione, la formazione di operatori, il raccordo sul territorio dei vari servizi che siano in grado quindi di accompagnare le donne vittime di violenza ed i loro figli, la celerità dei processi, l effettività della pena, fondi e risorse. Il Popolo della Libertà ha preso un impegno e lo sosterrà con serietà, sosterrà il cammino che, con la ratifica della Convenzione di Istanbul e con questa mozione è ricominciato.
6 Un cammino di pieno riconoscimento di diritti umani e civili, affinché l uguaglianza formale diventi uguaglianza sostanziale. Per il Popolo della Libertà con questa legislatura e con il sostegno forte e leale al Governo di Enrico Letta si è aperta una stagione politica unica e irripetibile, una stagione che è destinata a cambiare il nostro Paese, una stagione che per noi si fonda su tre pilastri che sono egualmente irrinunciabili: le misure e gli interventi di natura economica, le riforme istituzionali ma anche le scelte e gli orientamenti civili e sociali, a partire proprio dal riconoscimento della violenza contro le donne e dall affermazione di piena cittadinanza e di diritti cui, in questa Aula, tutti insieme, abbiamo conferito dignità e valore. Dobbiamo continuare a percorrere questa strada intrapresa e con responsabilità compiere i passi che ancora ci attendono. Questa è la sola, l unica via per riannodare il legame, il patto, tra istituzioni e cittadini, tra politica e Paese che tanto ci sta a cuore.