RELAZIONE GEOLOGICA E COMPATIBILITA SISMICA

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TECNOGEO S.a.s. Studio Tecnico di Geologia Via Col Visentin, 7-31044 Montebelluna Tel.: 0423.303043 - Cell.: 335.6159235 P.Iva: 03549450264 Regione del Veneto COMUNE DI PEDEROBBA Provincia di Treviso VARIANTE AL PIANO DEGLI INTERVENTI Intersezione a rotatoria tra la S.P. n. 26, Via San Martino e Via Caolonga RELAZIONE GEOLOGICA E COMPATIBILITA SISMICA Committente: Progettista: Comune di Pederobba Piazza Case rosse, 14 Onigo di Pederobba Ing. Francesco Rizzato TECNOHABITAT ingegneria Via Cavour, 23 Montebelluna Montebelluna, settembre 2017 Il geologo Dott. Lorenzo Preziosilli Ai sensi di legge si riserva la proprietà di questo documento che non potrà essere riprodotto, duplicato e/o reso noto a terzi in tutto o in parte senza autorizzazione

Committente: Comune di Pederobba Progetto: Intersezione a rotatoria tra Via San Martino e Via Caolonga INDICE INTRODUZIONE.... pag. 2 1. INQUADRAMENTO GENERALE 1.1 Geologia e geomorfologia... 3 1.2 Idrologia e idrogeologia locale0.. 4 2. COMPATIBILITA SISMICA 2.1 Sismicità locale.... 4 3. CONCLUSIONI.... 6 FIGURE E ALLEGATI Fig. 1 : Inquadramento geografico dell'area in esame 1 : 25.000 " 2 : Ubicazione dell area in esame (CTR). 1 : 5.000 " 4 : Ubicazione area d intervento.. 1 : 2.500 All. 1 : Carta litologica (estratto da PAT 2009) 2 : Carta idrogeologica (estratto da PAT 2009) 3 : carta delle fragilità (estratto da PAT 2009) 4 : Carta degli elementi geologici in prospettiva sismica (da PAT 2009) TECNOGEO S.a.s Montebelluna - R2017\Pederobba_Comune.doc 1/6

Committente: Comune di Pederobba Progetto: Intersezione a rotatoria tra Via San Martino e Via Caolonga INTRODUZIONE Su incarico dell Ing. Francesco Rizzato e per conto del Comune di Pederobba, è stata redatta la presente relazione per verificare la compatibilità geologica di un sito finalizzata al progetto di Intersezione a rotatoria tra la S.P. 26, Via San Martino e Via Caolonga. L area oggetto dell indagine si colloca in zona pianeggiante alla quota di circa 195 m s.l.m., a circa un chilometro a Sud del centro abitato di Pederobba (vedi Figure). Il presente studio è da considerarsi preliminare in quanto basato essenzialmente sulla raccolta di informazioni geologiche e dati disponibili in bibliografia ufficiale ed in studi editi ed inediti eseguiti nell intorno all area d interesse. Dalla Carta delle fragilità allegata al PAT comunale (2009) risulta che l area oggetto d intervento rientra in Classe di compatibilità II - zona idonea a condizione a ; si tratta di terreni le cui condizioni complessive sono buone ma dove possono essere presenti orizzonti con caratteristiche geotecniche da mediocri a scadenti. Pertanto, in fase esecutiva dovranno essere svolte in sito indagini geologiche specifiche, propedeutiche alla progettazione dell opera di progetto, come prescritto dalle Norme di Attuazione del PAT. TECNOGEO S.a.s Montebelluna - R2017\Pederobba_Comune.doc 2/6

Committente: Comune di Pederobba Progetto: Intersezione a rotatoria tra Via San Martino e Via Caolonga INQUADRAMENTO GENERALE 1.1 Geologia e geomorfologia Il territorio del comune di Pederobba si estende nella fascia Nord-occidentale della provincia di Treviso ad Ovest dell asse fluviale del Piave. Si tratta di un territorio in cui compaiono elementi di diversa condizione geologica e geomorfologica pedemontana in cui coesistono situazioni tipicamente montane, collinare e di pianura alluvionale con terrazzi fluviali ed ampi alvei attivi. In particolare, il sito oggetto d indagine si colloca in zona pianeggiante nella valle del Torrente Curogna, alla quota di circa 195 m s.l.m.. Questa valle si allarga verso Nord- Est, sul fiume Piave, e termina in corrispondenza di un ampio terrazzo fluviale con altezza compresa fra 5 e 10 m rispetto all alveo del Piave. La seguente sezione geologica NW-SE, allegata al PAT, rappresenta la stratigrafia comunale a partire dalla zona prealpina (Monfenera) alla pianura (S.P. n. 26). Calcari marnosi Conoidi alluvionali Alluvioni fluvioglaciali Sito in esame Calcari selciferi Marna di Possagno Estratto da PAT comunale 2009 La Carta litologica allegata al PAT evidenzia, nell intorno dell area in esame, il passaggio fra il sottosuolo contraddistinto dalla presenza dei depositi fluviali - fluvioglaciali (tessitura prevalente ghiaioso-sabbiosa) con i depositi di conoide di deiezione torrentizia (tessitura prevalente ghiaiosa con livelli argilloso-limosi), vedi All. 1. TECNOGEO S.a.s Montebelluna - R2017\Pederobba_Comune.doc 3/6

Committente: Comune di Pederobba Progetto: Intersezione a rotatoria tra Via San Martino e Via Caolonga 1.2 Idrologia e idrogeologia locale Gli elementi idrografici che caratterizzano il territorio sono costituiti dal fiume Piave e dal torrente Curogna che scorrono a circa un chilometro dell area d intervento, rispettivamente, a Est e a Sud. I depositi sciolti a tessitura grossolana che contraddistinguono la piana alluvionale, sono sede di falda libera (freatica) con elevata potenzialità poiché collegata direttamente alle dispersioni del Piave e alle precipitazioni dirette. La Carta idrogeologica allegata al PAT indica, per il sito in esame, una profondità di falda compresa fra 2 e 5 m da p.c., (vedi All. 2). COMPATIBILITA SISMICA 2.1 Sismicità locale Come noto, il comune di Pederobba è interessato dalla normativa sismica (O.P.C.M. n. 3274/03) ed è stato inserito in zona 2, alla quale corrisponde un accelerazione orizzontale massima a g = 0,25 g. L area pedemontana è contraddistinta dalla presenza di alcune strutture tettoniche ritenute ancora attive e di notevole importanza nell ambito dell assetto alpino meridionale; tra le principali si ricordano: 1. la piega monoclinale del Monte Tomba che rappresenta la parte più meridionale della piega-faglia a ginocchio che si estende da Bassano sino al Cansiglio; 2. la faglia della Val Schievenin con andamento all incirca NNE che separa una zona prevalentemente tabulare ad ovest da una piegata ad est; 3. La faglia di Montebelluna, posta con direzione NW-SE, ubicata in corrispondenza della valle del Piave e che presenta una prevalente componente orizzontale ancora attiva. 4. La faglia di Castelcucco che indica una struttura tettonica inversa di direzione all incirca E-W e innalzamento relativo della parte Sud. TECNOGEO S.a.s Montebelluna - R2017\Pederobba_Comune.doc 4/6

Committente: Comune di Pederobba Progetto: Intersezione a rotatoria tra Via San Martino e Via Caolonga I primi due elementi tettonici sono esterni al territorio comunale ma rappresentano strutture attive e di conseguenza influenti anche sugli aspetti sismici locali. La faglia di Castelcucco, così come quella di Montebelluna, non mostrano evidenze stratigrafiche locali ma sono segnalate come indicazione strutturale a grande scala. Dal punto di vista strutturale molti autori ritengono fondamentale per la fascia pedemontana la presenza della faglia Bassano Valdobbiadene, non viene però riportata in alcune cartografie ma si ritiene comunque significativa come elemento sismogenetico attivo e quindi di notevole importanza anche a livello locale poiché il suo passaggio coinciderebbe con il territorio del Comune di Pederobba. Si evidenzia che, in riferimento alla Carta degli elementi geologici in prospettiva sismica allegata al PAT, il sito in esame rientra in Zona suscettibile a liquefazione. Sono stati inserite in questa definizione i terreni in cui si può osservare la presenza contemporanea di falda freatica a profondità inferiore ai 15 metri e depositi sciolti di tipo granulare in cui vi sia la prevalenza di frazioni sabbiose. Si tratta anche in questo caso di una prima indicazione che dovrà essere verificata e suffragata con apposite indagini in loco. TECNOGEO S.a.s Montebelluna - R2017\Pederobba_Comune.doc 5/6

Committente: Comune di Pederobba Progetto: Intersezione a rotatoria tra Via San Martino e Via Caolonga 3. CONCLUSIONI Sulla base dei dati acquisiti dalla bibliografia esistente, per quanto concerne i vari aspetti stratigrafici e idrogeologici esposti nei paragrafi precedenti, non sono emerse controindicazioni alla realizzazione dell opera stradale di progetto (rotatoria). In particolare, la stratigrafia locale risulta essere rappresentata principalmente da depositi alluvionali a tessitura grossolana (ghiaie sabbiose) dove è prevedibile la presenza di un terreno di copertura argilloso dello spessore dell ordine del metro. La falda freatica risulta essere presente a profondità indicativamente comprese fra 2 e 5 m da p.c.. In fase di progettazione esecutiva, dovranno comunque essere svolte opportune indagini geologiche finalizzate alla determinazione della reale stratigrafia locale, dei vai parametri geotecnici, della profondità di falda e della risposta sismica locale, come previsto dalle Norme di Attuazione del P.A.T. (Art. 11) e dalla legislazione nazionale. Montebelluna, 29.09.2017 Il geologo Dott. Lorenzo Preziosilli TECNOGEO S.a.s Montebelluna - R2017\Pederobba_Comune.doc 6/6

Area in esame Figura 1 IGM 1:25.000 Inquadramento geografico dell area in esame

Area d intervento Figura 3 scala 1:2.500 Ubicazione area d intervento (Stato di progetto)

Materiali fluviale e fluvioglaciali a tessitura ghiaiosa e sabbiosa Materiali a tessitura eterogenea dei depositi di conoide di deiezione torrentizia Area in esame Materiali alluvionali a tessitura limo-argillosa Rocce tenere a prevalente coesione Allegato 1 - Carta litologica (estratto da PAT 2009)

Profondità di falda tra 0 e 2 m da p.c. Area in esame Profondità di falda tra 2 e 5 m da p.c. Profondità di falda tra 5 e 10 m da p.c. Direzione di deflusso della falda freatica Zona interessata da fenomeni filtrazione Allegato 2 - Carta idrogeologica (estratto da PAT 2009)

Compatibilità I Terreni idonei Area in esame Compatibilità II Terreni idonei a condizione tipo A Compatibilità III Terreni non idonei Allegato 3 - Carta delle fragilità (estratto da PAT 2009)

Depositi alluvionali prevalentemente Area in esame Conoidi alluvionali prevalentemente ghiaiose Depositi alluvionali prevalentemente fini Marne di Possagno, Marne siltose e Argille marnose Zone suscettibili di liquefazione Allegato 4 - Carta degli elementi geologici in prospettiva sismica (estratto da PAT 2009)