Il Museo Kartell, completamente rinnovato, apre le porte al pubblico con un installazione site-specific di Stefano Arienti, Fra gli Alberi Il Museo Kartell, completamente rinnovato in occasione del suo 15 anniversario, oltre a mettere in mostra 65 anni di storia dell azienda, accoglie un installazione site-specific dell artista Stefano Arienti. La mostra sarà aperta al pubblico, previa prenotazione, dal 21/10/2015 fino al 30/04/2016. Noviglio, 20 Ottobre 2015 il Museo Kartell ha il piacere di annunciare che per la sua inaugurazione ufficiale al pubblico in veste completamente rinnovata e anche in omaggio alla chiusura di Expo Milano 2015, ospiterà un installazione site-specific di Stefano Arienti. L installazione sarà realizzata nell ampio e alto atrio centrale del museo, a base quadrata, sul quale si affacciano i due piani che accolgono la collezione permanente dell azienda dal 1949 al 2015. L opera porta il titolo Fra gli alberi e consiste di teli alti 9 metri (da terra a cielo), realizzati con teli antipolvere da ponteggio (bianchi, leggeri e semi-trasparenti) sui quali l artista ha dipinto a mano con inchiostro oro alberi stilizzati per tutta la loro altezza. Ai loro piedi, in scala 1:1, sono raffigurati con la stessa tecnica alcuni prodotti iconici dell azienda come Masters, Bourgie, Gnomes, Louis Ghost, Bubble Club. Il visitatore si troverà all interno di un architettura, all interno di uno spazio. Un giardino immaginario dove vengono raffigurati altissimi alberi e insieme alcuni prodotti Kartell. Claudio Luti, Presidente Kartell, ha commentato: Kartell intende con questo evento rendere omaggio al grande successo di ExpoMilano2015. Un successo per il Paese, per la città di Milano e per le imprese coinvolte. Sono molto felice del risultato che non è solo numerico ma che è espressione del saper fare e dell eccellenza progettuale italiana. Abbiamo potuto evidenziare a tutto il mondo la sintesi della bellezza dei Paesi partecipanti ma al tempo stesso i contenuti importanti del tema strategico Nutrire il pianeta, energia per la vita. Il segno che Kartell vuole lasciare per il "dopo Expo" è proprio questo Museo rinnovato nel suo quindicesimo compleanno, un segno di energia creativa che racconta la storia dell azienda e guarda al futuro del design. La collaborazione con Stefano Arienti che ha realizzato un opera speciale per questo sito e per il nostro marchio è ulteriore conferma della strategia di Kartell nella combinazione di design, arte e cultura. E' importante che da subito la tanta e buona energia che ExpoMilano ha saputo evidenziare non sia dispersa ma capitalizzata con diverse esperienze e nuovi progetti che continuino ad offrire l'opportunità a Milano di essere capitale della creatività internazionale". Sarà inoltre possibile visitare il Museo Kartell completamente rinnovato per il suo 15 anniversario. Il Museo Kartell e la mostra di Stefano Arienti saranno aperte al pubblico, previa prenotazione
e ingresso gratuito, dal 21/10/2015 fino al 30/04/2016 da lunedì a venerdì dalle 10 alle 18 (esclusi i giorni di chiusura aziendale). Un servizio navetta dal Flagship Store Kartell di Via Turati al Museo Kartell sarà disponibile tutti i mercoledì, previa prenotazione il lunedì precedente alla visita. Per informazioni e prenotazioni: Tel. 02 900 12 269 info@museokartell.it Kartell Museo Via delle Industre, 3 20082 Noviglio Milano Uscita Binasco A7 Milano / Genova Ufficio Stampa Kartell Tel. 02 900 12 268 pressoffice@kartell.it
Fra gli alberi Stefano Arienti per il Museo Kartell Ottobre 2015 L installazione site-specific di Stefano Arienti per il Museo Kartell. 3 spettacolari pannelli larghi da 3,5 a 5 metri e alti 9 (da terra a cielo), realizzati con teli antipolvere da ponteggio (bianchi, leggeri e semi-trasparenti), cuciti a macchina sui quali l artista ha tratteggiato con inchiostro color oro alberi stilizzati per tutta la loro altezza. Ai loro piedi, in scala 1:1, raffigurati con la stessa tecnica alcuni prodotti iconici di Kartell come La Marie, Bourgie, Gnomes, Louis Ghost, Bubble Club. Il disegno dell artista e l oro della vernice nobilitano un materiale grezzo, industriale. Ne mettono in luce nuove valenze estetiche. Lo elevano a opera d arte. Un' opera realizzata espressamente per un interno, un giardino abitabile con alberi quasi in grandezza naturale, disegnato in oro su teli leggeri che scendono dal soffitto del cavedio del museo Kartell, tra gli alberi, alcuni oggetti che si riesce a riconoscere fra i più noti della produzione Kartell. Stefano Arienti Un luogo onirico da attraversare e osservare nelle sue trasparenze e prospettive, nelle specularità dei tratti che compongono le immagini, nei riflessi dell oro, cangianti sotto la luce sapientemente modulata per valorizzare l installazione nella sua teatralità e spettacolarità. Come all interno di un cortile di uno stabile di ringhiera Vecchia Milano, in qualche modo emulata e suggerita dal progetto architettonico del Museo Kartell di Ignazio Gardella e Anna Castelli Ferrieri, il visitatore entra in un giardino immaginario. Entra in una dimensione dove in fondo si svolge un racconto intimo, un incontro molto speciale e individuale con l essenza di Kartell: le sue icone, ovvero i suoi messaggi atemporali.
Stefano Arienti Nato ad Asola (Mantova) nel 1961 in una famiglia contadina, dal 1980 si trasferisce a Milano, dove risiede tuttora. Nel 1986 si laurea in Scienze Agrarie con una tesi di virologia. Partecipa alla prima mostra collettiva nel 1985 alla ex fabbrica Brown Boveri, dove incontra Corrado Levi, il suo primo maestro. Ha frequentato l'ambiente artistico italiano, assieme ad altri giovani artisti, nel momento di rinnovamento dopo le stagioni dominate dall'arte Povera e dalla Transavanguardia. Ha tenuto una serie di mostre personali in gallerie e istituzioni d'arte italiane e straniere, fra cui il Museo Maxxi di Roma, La Fondazione Sandretto Re rebaudengo a Torino, Le Fondazioni Querini Stampalia e Bevilacqua la Masa a Venezia, e Il Palazzo Ducale di Mantova. Ha partecipato a numerose mostre collettive in Italia ed all'estero, fra cui le Biennali di Venezia, Istanbul e Gwanjiu. Ha viaggiato soprattutto in Europa, Nord America e Asia, partecipando pure a programmi di residenza per artisti. Ha insegnato all'accademia di Belle Arti Giacomo Carrara di Bergamo e all Università IUAV di Venezia.
15 anni di Kartell Museo: il nuovo progetto. Un emozionante percorso visivo ed esperienziale attraverso la cultura del design Kartell Il Museo Kartell compie 15 anni e si presenta in una veste completamente nuova, affascinante e glamour. Dal bianco dell allestimento precedente, si passa al total black che contribuisce a creare un atmosfera più drammatica e suggestiva. La cultura del progetto di design si sposa con il lifestyle Kartell e le tecnologie di digital communications di ultima generazione. Mostra permanente, progetti speciali e installazioni si inseriscono nella cornice in un emozionante progetto curatoriale e di allestimento, visibili anche attraverso un app dedicata e un tour virtuale su google Kartell ha il piacere di annunciare che il suo museo di impresa apre le porte al pubblico in una veste completamente nuova. In occasione del suo quindicesimo anniversario infatti il Museo è stato radicalmente riprogettato per poter raccontare tutta la storia dell azienda dal 1949 al 2015, non solo attraverso la mostra permanente e tutti i prodotti più significativi, ma anche attraverso una nuova area espositiva all ingresso, a piano terra, intesa ad accogliere mostre temporanee e installazioni, in aggiunta a progetti speciali e culturali promossi dall azienda negli ultimi anni. Claudio Luti, Presidente Kartell, ha dichiarato: Mi fa piacere riaprire il museo rinnovato a 15 anni dalla sua nascita. Proprio come 15 anni fa quando ho voluto la creazione di questo spazio speciale all'interno dell azienda, anche oggi credo sia fondamentale lavorare sulla conservazione e valorizzazione della memoria storica. Il museo è per Kartell un patrimonio inestimabile, custodisce non solo oggetti che hanno attraversato la storia e rivoluzionato in ogni epoca il rapporto tra funzione e estetica, ma ha in questi anni svolto un'importante ruolo di archiviazione e catalogazione che trasferisce così ogni piccolo pezzo di storia. Nel percorso così si trovano accostati prodotti iconici e prototipi, grafica e comunicazione che già ai suoi esordi era per Kartell un punto strategico di dialogo con il mercato. Il museo è l anima dell azienda, il suo bagaglio di esperienza e la sua ricchezza, il museo è la Kartell quello che é stata e quella che potrà essere. Potranno forse copiarci una sedia, un tavolo ma nessuno mai potrà impadronirsi del nostro percorso storico. Concept Il nuovo Museo sceglie di raccontare la sua storia attraverso approcci integrati: la narrazione cronologica si intreccia infatti con un aspetto emozionale volto a trasferire l anima di Kartell, da sempre innovatrice, outsider, a metà strada tra arredamento e moda, anticipatrice di tecnologie, funzioni, tendenze, stili. Percorsi tematici, approfondimenti su alcuni prodotti o pezzi unici, si inseriscono nel più tradizionale percorso cronologico per aiutare il visitatore a soffermarsi su alcune fasi particolarmente emblematiche della storia dell azienda: un esempio è la stanza dedicata ai Casalinghi degli anni 50 (quando la plastica entra per la prima volta in casa), o la stanza della trasparenza (che mostra 15 anni di impiego della tecnologia dell iniezione in un unico stampo del policarbonato trasparente, in cui Kartell vanta un primato indiscusso). Illuminazione spot, grandi teche per esporre i prodotti, gigantografie di campagne
pubblicitarie, foto d epoca e d autore, proiezioni video: questi alcuni degli elementi del progetto di allestimento, che punta ad un coinvolgimento emotivo del visitatore. La visita al Museo aspira ad essere, in questo rinnovato allestimento, una passeggiata e un percorso esperienziale nelle epoche e nella storia del gusto italiano e internazionale, che restituisce informazioni sull'aspetto progettuale degli oggetti ma che soprattutto provoca emozioni, evoca ricordi e affetti. L'aspetto emozionale del design, tanto dirompente nei recenti arredi trasparenti, emerge così anche dagli oggetti ormai storicizzati del passato. Digital Museo Kartell APP dedicata Per il nuovo Museo, Kartell ha sviluppato una APP dedicata e fruibile da qualsiasi dispositivo mobile (tablet e smartphone, sia per Android che IOS) che consente la visualizzazione di una mappa del museo con tutte le informazioni utili per raggiungerlo, ma soprattutto la possibilità di godere di veri e propri tour guidati audio con contenuti multimediali. A seconda delle proprie specifiche esigenze, anche in termini di minutaggio, ciascun visitatore può decidere in totale autonomia quale tra le tre tipologie di tour a disposizione intraprendere. Potrà quindi avviarsi verso un viaggio completo ed avvolgente, optare per un percorso di media lunghezza dedicato solo ai prodotti icona oppure approfondire la propria visita in modo tematico per designer. Tutti e tre i tour guidati si avvalgono della tecnologia beacon, ovvero un piccolo device elettronico che, previa attivazione di Bluetooth e Wi-Fi sul proprio dispositivo mobile, è in grado di attivarsi automaticamente interagendo con tablet e smartphone che entrano nel suo campo d azione scambiando dati ed informazioni. La APP del museo Kartell è disponibile in una prima release in italiano, inglese e francese, seguiranno successivamente portoghese e spagnolo, russo e cinese. La mostra permanente La mostra permanente del Museo parte dal portasci del 1949, il primo prodotto realizzato da Kartell (esposto sulla scenografica FIAT 500 mantenuta come nel precedente allestimento), per poi proseguire attraverso i casalinghi degli anni '50 di Gino Colombini, i quali hanno avuto il merito di portare la plastica in casa, e poi attraverso le luci (le prime sono di Achille e Pier Giacomo Castiglioni), e ancora attraverso gli articoli della Divisione Labware per ospedali e laboratori chimici, fino all'apertura della Divisione Habitat negli anni '60. L'inizio della storia dell'arredamento Kartell. Da qui in avanti il percorso si articola attraverso un susseguirsi di oggetti iconici, lucidi, ludici e belli: dalla seggiolina per bambini di Zanuso e Sapper (la prima sedia di plastica al mondo del 1964), ai mobili "Componibili" di Anna Castelli Ferrieri, alla sedia "Universale" di Joe Colombo, agli oggetti utili e curiosi degli anni '70 e '80, tra i quali vi è perfino un robot domestico ("Ines" di Santachiara), per approdare alla sedia "La Marie" di Philippe Starck, la prima sedia in policarbonato trasparente al mondo e infine al divano trasparente "Uncle Jack" del 2014, un vero primato nell iniezione di questo materiale in un unico stampo. La mostra permanente è formata da oggetti cult, vere e proprie icone, la cui 'plasticità' è un valore intrinseco, progettuale ed estetico, che tocca il cuore degli amanti del design, e non solo. Oggetti che hanno portato, ognuno col suo stile e la sua storia, ad un autentica innovazione nel settore, per l'approccio formale, per la tecnologia o per il materiale impiegati. In totale gli oggetti esposti sono circa un migliaio, fra i quali si ricordano i 9 Compassi d Oro vinti dall azienda.
I designer All'inizio del percorso del Museo compare l'elenco dei designer che hanno collaborato con l'azienda negli anni, ben 89. Ma l'elenco non include i personaggi e i progettisti che hanno collaborato per edizioni limitate o produzioni di pezzi unici, altrimenti arriverebbe ad annoverare ben più di 100 nomi. Passeggiando per la mostra potremmo scoprire un centinaio di storie, storie di oggetti e di personaggi, ognuno col suo personale approccio al progetto e stile. Ognuno con la sua biografia, nella sua epoca. Cento e più storie che il museo ha il privilegio di raccontare, di enfatizzare nelle grandi immagini di ambientazioni e campagne incluse nell'allestimento e anche di approfondire con i contenuti video presenti nelle sale e con la visita guidata disponibile nell'app che si scarica all'ingresso. Progetti speciali A piano terra due stanze allestite con grandi teche espositive sono interamente dedicate ad illustrare alcuni dei progetti speciali portati avanti dall azienda come Mademoiselle à la Mode (la poltroncina disegnata da Philippe Starck e interpretata dalle più importanti griffe di moda fino a rockstar come Lenny Kravitz) o le ultime iniziative di co-branding, come la recente collaborazione con il brand di make-up e cosmesi Collistar con cui Kartell ha realizzato la collezione Trasparenze per la corrente stagione Primavera/Estate 2015. Queste due aree saranno evidentemente aggiornate su base continuativa con le ultime iniziative portate avanti dall azienda. A piano terra saranno inoltre accolte mostre temporanee e installazioni di design, nell ottica di avere sempre contenuti nuovi da raccontare. La sede del museo L esposizione ha sede nello straordinario building in stile razionalista che Anna Castelli Ferrieri e Ignazio Gardella progettato nel 1968, da allora quartier generale Kartell, nel quale il Museo trova sede dalla data della sua istituzione nel 1999. E' qui che la sala mostre storica, organizzata su tre piani affacciati su un ampio cavedio e illuminati da lucernari, mantiene il suo fascino originale e contemporaneamente stupisce in questa rinnovata esposizione. La mostra permanente odierna, curata da Elisa Storace (già curatrice del Museo), è realizzata su progetto di allestimento dell'architetto Ferruccio Laviani che mantiene la suddivisione in camere funzionali all'esposizione in ordine cronologico (da lui ideata per la precedente mostra nel 2000) e lascia ampio spazio al piano terreno per esposizioni tematiche dedicate ai progetti contemporanei - ed estemporanei - come i progetti speciali e di comunicazione.
Il Museo Kartell, alcuni numeri: 66 anni di storia Più di 100 i designer che hanno collaborato con Kartell 1.000 oggetti in mostra 2.500 metri quadrati di esposizione 5.000 disegni originali in archivio 8.000 oggetti tra prototipi, modelli e pezzi di produzione 15.000 immagini nell archivio fotografico Più di 100 i premi vinti Più di 50 i musei che hanno oggetti Kartell in collezione 140 i paesi nel mondo dove trovare i prodotti Kartell 1 oggetto venduto ogni minuto 2 milioni le Louis Ghost vendute