IL PROGETTO LOCOLITE LIBERTÀ DI PROGETTAZIONE E ALLEGGERIMENTO CON L ALLUMINIO:



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di Anja Herrman Praturlon*, Mauro Comoglio*, Sergio Durante*, Jianguo Lin**, Consorzio Locolite FP7 Project. * Diad Group; ** Imperial College London LIBERTÀ DI PROGETTAZIONE E ALLEGGERIMENTO CON L ALLUMINIO: IL PROGETTO LOCOLITE NELL AMBITO DI UN AMPIO PROGETTO DI RICERCA EUROPEO, INIZIATO NEL DICEMBRE 2013, NASCE L IDEA DI PORTARE LA TECNOLOGIA HFQ (HOT FORMING QUENCH, O FORMATURA A CALDO CON TEMPRA) AL GRADO DI MATURITÀ NECESSARIO PER UN IMPIEGO INDUSTRIALE SU LARGA SCALA RIDUCENDO I COSTI DI PROGETTAZIONE E PRODUZIONE. Introduzione al HFQ Guardando ai veicoli di prossima generazione, il crescente impiego di componenti in lamiera d alluminio rappresenterà un metodo efficace per raggiungere inediti target di alleggerimento. In particolare, nei processi d imbutitura risulterà di grande interesse la sostituzione dell acciaio con leghe d alluminio ad elevata resistenza. Purtroppo oggi i progettisti non possono sfruttare appieno le potenzialità che l alluminio offre loro, a causa della formabilità limitata delle sue leghe a più alta resistenza, ben inferiore a quella di un acciaio di proprietà equivalenti. La tecnologia HFQ, Hot Forming Quench (formatura a caldo con tempra), nasce per superare questo scoglio, soddisfacendo le richieste dei progettisti e consentendo loro il passaggio da lamiere convenzionali in acciaio a lamiere alleggerite in alluminio alto-resistenziale, senza metter mano all impianto progettuale originario. In aggiunta a ciò, il processo HFQ estende l impiego di leghe d alluminio alto-resistenziale a lamiere in alluminio convenzionale, ottenendo una riduzione degli spessori delle lamiere e consentendo una maggiore complessità geometrica delle stesse. 53

FIGURA 1 - SEQUENZA DEL PROCESSO HFQ CON CRONOLOGIA TERMICA Temperature 1. Heat to solution heat treatment (SHT) temperature SHT Form & Quench 2. Form between cold dies Homogenised microstructure 3. Hold in dies until quenched Super saturated solid solution 4. Artificial ageing (if appropriate) Age hardened by fine distributed precipitates Ageing Time Il Progetto di Ricerca LoCoLite Storicamente, HFQ è un processo di formatura a caldo e tempra concepito all inizio degli anni duemila nel Regno Unito. Sviluppato originariamente dall Università di Birmingham, quindi ulteriormente affinato e brevettato dall Imperial College di Londra, ha visto il crescente contributo della Impression Technologies Ltd per organizzare e seguire gli aspetti commerciali. Al fine di portare HFQ al grado di maturità necessario per un impiego industriale su larga scala, nel 2013 è nato il progetto LoCoLite, nell ambito del 7 Programma Quadro della Commissione Europea, con un budget di 6 Milioni di (Grant Agreement n. 604240). Il principale target applicativo sarà la produzione automotive di grande serie, dove HFQ contribuirà alla riduzione della massa dei veicoli di prossima generazione e quindi del loro impatto ambientale. In pratica ne risulterà una riduzione delle emissioni di CO 2 sia nella fase di produzione, che nella fase di uso e fine vita dei veicoli. A questa applicazione su produzione di massa si andranno poi ad affiancare applicazioni su veicoli ad alte prestazioni e motorsport, ed applicazioni nel settore aeronautico. Il gruppo di ricerca è coordinato dall Imperial College di Londra ed è composto da altri quindici partner provenienti da otto stati membri dell UE: PAB Coventry, Impression Technologies, University of Strathclyde, University of Birmingham e Lotus dal Regno Unito, Diad Group ed il Centro Ricerche Fiat dall Italia, Asociacion de la Industria Navarra dalla Spagna, TBZ-Pariv dalla Germania, Anter e Hellenic Aerospace Industry dalla Grecia, Marbeau Consultancy ed ESI Group dalla Francia, Plasmaterm dalla Romania, A.P.&T. dalla Svezia. La ricerca è iniziata nel dicembre 2013 e si articola su tre anni in cui verranno sviluppati un processo produttivo avanzato, comprendente anche la manipolazione dei materiali, e degli strumenti di progettazione dedicati HFQ per la selezione ottimale delle leghe e delle specifiche stampi. L obbiettivo sarà quello di massimizzare le potenzialità della tecnologia Hot Forming Quench, riducendo nel contempo i costi di progettazione e produzione. Le aziende italiane saranno coinvolte in maniera diretta sia nello sviluppo industriale del processo e opereranno a stretto contatto sia con i partner dedicati alla messa a punto della nuova linea produttiva, sia con i partner dedicati allo sviluppo della nuova metodologia progettuale. Al termine del triennio di ricerca, progettazione, ottimizzazione di processo e produzione HFQ saranno dimostrate e validate su componenti automotive critici, quali bracci sospensione, pannelli pavimento, ecc. e su componenti aeronautici quali ad esempio le centine delle ali. Verrà quindi organizzata una dimostrazione pubblica della produzione di un pezzo progettato e stampato mediante HFQ in un ambiente di produzione industriale di larga scala. Le attuali limitazioni tecnologiche e le nuove soluzioni Considerando le attuali tecnologie di formatura a freddo, il passaggio da 54

Figura 2 - centina alare stampata con processo a freddo. plesse, anche se con scarsa produttività; tuttavia le temperature raggiungibili sono limitate dal decadimento della resistenza meccanica dell alluminio, di conseguenza anche il potenziale di miglioramento delle caratteristiche di formabilità ne risente. In questo scenario, l applicazione del processo HFQ nello stampaggio a caldo consente di superare molti di questi limiti, raggiungendo grandi profondità d imbutitura e piccoli raggi di curvatura sia con leghe di alluminio ad alte prestazioni indurite per precipitazione che con quelle indurite per invecchiamento. Inoltre, agendo al tempo stesso sul processo d imbutitura e quello di tempra, la tecnica HFQ non deteriora la microstruttura della lega di alluminio, come invece avviene con i processi tra- Trattamenti e Finiture settemb re 2014 componenti in acciaio a componenti in alluminio comporta notevoli limitazioni in fase progettuale a causa della bassa duttilità delle leghe d alluminio alto-resistenziali rispetto agli acciai di comune impiego. Si rendono quindi necessari alcuni accorgimenti e soluzioni di compromesso, quali: U l impiego di leghe di alluminio ad elevata duttilità in luogo di quelle altoresistenziali, con la conseguenza di un ridotto alleggerimento); U la riprogettazione del componente originale (pensato in acciaio), suddividendolo in più sezioni di alluminio imbutito con susseguente saldatura, incollaggio o rivettatura del sottoinsieme così ottenuto, incrementando costi e tempi di esecuzione; U l esecuzione del processo di formatura in più fasi (formatura incrementale) in modo da controllare al meglio il flusso di materiale. Spesso poi questi accorgimenti non sono suffi cienti e occorre rivedere la geometria del pezzo, ad esempio aumentandone i raggi di raccordo, e la geometria dello stampo, per tenere in considerazione l elevato ritorno elastico dell alluminio. Sommando i vari accorgimenti di compromesso richiesti è perciò inevitabile che si riduca il potenziale beneficio che l alluminio può fornire nel processo di alleggerimento di telai e carrozzerie. Considerando invece le tecnologie convenzionali di formatura a caldo per grandi serie, le temperature in gioco rischiano di deteriorare la microstruttura e le caratteristiche meccaniche delle leghe di alluminio altoresistenziali. Per produzioni di piccola scala, tecnologie come il Superplastic Forming (SPF), che consiste nel riscaldamento della lamiera d alluminio e la sua forzatura su uno stampo singolo, si sono rivelate adatte allo stampaggio di forme com- 55

Figura 3 - Particolari esemplificativi di componenti stampati con la tecnologia HFQ. mazione avviene a una temperatura dove le tensioni di snervamento sono basse. Come anticipato, ciò comporta il vantaggio che lo stampo può essere progettato con minima o, addirittura, anche senza compensazione del ritorno elastico, e può essere lavorato tenendo in considerazione il profilo effettivo del pezzo da produrre. che a seconda della lega è tra 450 C e 525 C, per un intervallo di tempo pred e fi n i t o. La lamiera è quindi trasferita nella pressa e deformata nello stampo freddo, in modo da realizzare il processo di tempra dell alluminio. Lo stampo rimane chiuso per consentire un rapido raffreddamento del pezzo stampato. Il riscaldamento alla temperatura di solubilizzazione consente agli elementi alliganti di diffondere nell alluminio, creando una microstruttura stabile e omogenea. Questa microstruttura si mantiene durante le fasi di stampaggio e tempra, fornendo al termine del processo una lega temprata che può essere invecchiata ottenendo un ulteriore incremento delle proprietà meccaniche. La duttilità della lega d alluminio aumenta quando questo si trova nello stato solubilizzato, e quindi, eseguendo lo stampaggio a elevata velocità durante questa fase, si riesce a sfruttare tale proprietà per ottenere un eccellente capacità d imbutitura, riducendo nel contempo il ritorno elastico e gli stress residui sul pezzo, in quanto la defordizionali di formatura a caldo, ovviando anche al problema del ritorno elastico. Allo stato attuale il processo HFQ è stato testato sia in condizioni di laboratorio sia in ambito industriale per componenti automobilistici di nicchia. Il progetto LoCoLite si pone come obiettivo lo sviluppo della catena produttiva e di fornitura relativa alla produzione HFQ, in modo da poter realizzare un processo produttivo efficiente e automatizzato adatto alle vetture di segmento medio e compatto. Il processo di stampaggio e trattamento HFQ Il processo HFQ è una metodologia di formatura e trattamento in pressa a caldo che utilizza una linea di stampaggio simile a quella per lo stampaggio a caldo degli acciai al boro, anche se i processi che il materiale subisce sono alquanto differenti. La Figura 1 mostra schematicamente il processo HFQ. Innanzi tutto viene preparata la lamiera di alluminio da imbutire; il grezzo di partenza è lo stesso degli altri processi di stampaggio convenzionali. La lamiera di alluminio è quindi portata alla temperatura di solubilizzazione, Sperimentazione su componente aeronautico Riguardo all applicazione della nuova tecnologia di formatura e trattamento nel settore aeronautico, inizialmente sono stati realizzati diversi componenti dimostrativi, prodotti in laboratorio presso l Imperial College, ottenendo significativi risultati rispetto alla formatura a freddo, come illustrato di seguito nelle Figure 2 e 3. Una prima serie di questi pezzi era stata preventivamente prodotta per formatura convenzionale a freddo, utilizzando la lega di alluminio AA5754, riportando evidenti criccature e fratture nel materiale, tali da decretarne lo scarto immediato. In particolare, la centina ha mostrato insufficiente imbutitura della lamiera, con evidenti fratture in corrispondenza della piegatura e della bugnatura. Lo stesso componente prodotto per formatura e trattamento HFQ è invece risultato integro ed accettabile, ol- Attuale stadio di sviluppo in LoCoLite Al momento della stesura di questo articolo, la tecnologia di stampaggio e trattamento HFQ, dopo essere stata validata in laboratorio, è stata portata con successo su simulacri industriali e ne è stata avviata la commercializzazione da parte di Impression Technologies Ltd. 56

Figura 4 - Stampo montato su pressa AP&T Strathclyde, è stata attribuita la missione di progettare, realizzare ed ottimizzare una linea di produzione industriale HFQ per la produzione di grandi serie, con presse tecnicamente avanzate, attrezzate adeguatamente per il riscaldamento e trattamento termico delle lamiere e per la loro manipolazione mediate robot. Per l esecuzione delle prove di stampaggio e trattamento è stato utilizzato uno stampo automotive per produzione di massa, già fornito dal Centro Ricerche Fiat, strutturato in due parti separate, matrice e punzone (Figura 4), e scelto in quanto produce un componente altamente strategico e rappresentativo per il settore automobilistico, quale la traversa di un pianale per vettura medio piccola. Infatti, per i costruttre ad includere il trattamento termico della lamiera. Le Figure 3 a) e b) mostrano rispettivamente un rinforzo alare e una sezione della stessa centina. La figura c) mostra un componente formato ad U a imbutitura profonda e raggio di curvatura piccolo. Sperimentazione su componente automotive Presso il nuovo stabilimento di Ulricehamn (Svezia), il partner AP&T ha eseguito alcune prove di stampaggio e trattamento HFQ. AP&T è un azienda leader nella costruzione di presse e stampi che fornisce al progetto di ricerca la propria competenza nello stampaggio a caldo degli acciai. Ad AP&T, supportata dall Università di tori automobilistici, l impiego di leghe d alluminio a elevata resistenza nelle strutture body-in-white significa l opportunità immediata di alleggerimento strutturale della vettura e la riduzione dei consumi di carburante ed emissioni durante la vita del veicolo. Le criticità sono quelle di cui è già stato scritto: al fine di massimizzare la riduzione di peso, il componente dovrebbe essere realizzato in una lega altoresistenziale (quindi difficoltà di stampaggio a freddo e perdita di caratteristiche nello stampaggio a caldo), mentre lo stampo presenta alcuni raggi di curvatura relativamente piccoli (che non consentono lo stampaggio mediante un processo tradizionale a freddo). L impianto AP&T utilizzato per queste prove è una pressa di formatura da 58

a b Figura 5 - Imbutitura di componenti geometricamente complessi con processo (a) a freddo e (b) HFQ Sono quindi stati eseguiti test comparativi tra il processo di stampaggio a freddo delle suddette leghe di alluminio e il loro stampaggio e trattamento mediante HFQ (Figura 5). Le prove di formatura a freddo hanno prodotto nella lega di alluminio a più elevata resistenza (AA7075) diverse fratture visibili in vari punti del pezzo di forma complessa - Figura 5(a). Tuttavia, come mostra la Figura 5(b), la formatura e trattamento della stessa lega mediante HFQ non ha mostrato questo problema, ed il pezzo è risultato corretto ed accettabile. La ripetibilità del processo HFQ è mostrata nelle Figure 6 a) e b) Nei prossimi mesi, il lavoro di sviluppo e ottimizzazione del processo sarà esteso dai partners AP&T, PAB Coventry e dall Università di Strathclyde, sviluppando anche attrezzature supplementari per il completamento della piattaforma di produzione HFQ, come ad esempio un forno specifico, che consenta una più elevata produttività in linea con le esigenze della produzio- ne di massa,e una migliore efficienza energetica. A tal proposito, si osserva che l attenzione dell industria verso la riduzione del consumo energetico è assai elevata in quanto comporta non solo una riduzione dell impatto ambientale della produzione ma, allo stesso tempo, dei suoi costi. Sviluppo del software di simulazione Sulla base del lavoro svolto dall Imperial College di Londra e da Impression Technologies, l azienda francese ESI Group sta sviluppando un modulo per lo stampaggio e trattamento HFQ a completamento della suite software PamStamp, che ad oggi rappresenta il punto di riferimento nella progettazione ed analisi agli elementi finiti nel settore dello stampaggio lamiera. In pratica questo modulo consentirà ai progettisti la simulazione termodinamica del processo HFQ, mediante modelli avanzati dei materiali impiegati, sviluppati dall Imperial College specificatamente per PamStamp, al fine di avere la corretta risposta del materiale nella simu- Trattamenti e Finiture settemb re 2014 12000kN, opportunamente modificata per integrare un forno di riscaldo per l alluminio a 7 strati e la movimentazione automatica delle lamiere dal forno allo stampo ed il loro posizionamento. I test di stampaggio e trattamento HFQ sono stati condotti su due diverse leghe d alluminio, in modo da poterne analizzare le differenze di riuscita: la lega AA6082, impiegata nel settore automotive, e la lega AA7075, più tipicamente usata nel settore aeronautico. Le lamiere di partenza avevano analoga pezzatura 925 x 270 mm, ma differente spessore: 1,5 mm per la lega AA6082 e 1,6 mm per la lega AA7075. A tal proposito si osserva che, nel caso di reale produzione, ciò non sarebbe stato accettabile e lo spessore del grezzo avrebbe dovuto essere il medesimo per entrambe le leghe al fine di massimizzare le aree in contatto con lo stampo durante la fase di tempra. Tuttavia non essendo disponibile lo stesso spessore per entrambi i materiali, si è stabilito di condurre comunque uno screening iniziale. 59

a quello di realizzare una nuova metodologia di progettazione, ed in tal senso l azienda francese Marbeau sta contribuendo attraverso la scelta mirata delle leghe d alluminio maggiormente adatte al HFQ per le singole applicazioni e la scelta dei parametri del processo. Impression Technologies e Diad Group sono attivamente impegnate nella divulgazione e nella diffusione della conoscenza della tecnologia HFQ all interno del mondo industriale. b Figura 6 - Componenti imbutiti nelle leghe: (a) AA6082 e (b) AA7075 lazione dell imbutitura. Nel contempo l azienda greca Anter è impegnata nello snellimento delle procedure di simulazione del HFQ, che dovrebbe risultare parzialmente automatizzato nella fase di preprocessing delle simulazioni. L obiettivo è quello di semplificare l interfaccia utente, consentendo ai progettisti di simulare correttamente il processo mediante elementi finiti (PamStamp), pur senza conoscere approfonditamente il processo HFQ. Inoltre, l automatizzazione del preprocessing consentirà di ridurre sensibilmente il tempo di formazione dei progettisti per l implementazione del processo HFQ in un nuovo ambito industriale. Finalizzazione industriale Il Centro Ricerche Fiat con le aziende Diad Group, Lotus e Hellenic Aerospace Industry stanno continuando l opera di vaglio di componenti automotive ed aeronautici che attualmente presentino difficoltà di produzione o tempistiche troppo lunghe, o dove la tecnica HFQ possa contribuire significativamente ad una riduzione di peso ed ad un miglioramento a livello progettuale, di processo e di costo. Inoltre, un aspetto che verrà preso in considerazione è la possibilità sfruttare le nuove capacità di processo offerte dal HFQ per ridurre l impiego di tecnologie di lavorazione tradizionali, quali ad esempio l asportazione di truciolo. Lo scopo è Trattamenti superficiali per l ottimizzazione degli stampi HFQ Allo stato attuale per la formatura tramite il processo HFQ è necessario l impiego di lubrificante. Questo rappresenta un costo e una fonte di impatto ambientale oltre un incremento di complessità ed una riduzione di produttività del processo. Il centro di ricerca industriale Asociacion De La Industria Navarra insieme con l Università di Birgminham e le aziende Plasmaterm e TBZ Pariv stanno collaborando alla realizzazione di rivestimenti sottili PVD (Physical Vapour Deposition), in grado di garantire un elevatissima durata dello stampo, fornendo al tempo stesso ridotto coefficiente di attrito; in tal modo la lubrificazione può essere ridotta al minimo o del tutto eliminata. Inoltre, compatibilmente con i coating sviluppati, verranno anche presi in considerazione materiali di substrato a basso costo per la realizzazione di stampi di grandi dimensioni a costi competitivi estendendo il campo d impiego di questa tecnologia. RIPRODUZIONE RISERVATA Contatti Per ulteriori informazioni consultare il sito www.locolite.net o contattare il responsabile per la divulgazione all indirizzo info@locolite.net 60