20 settembre Pag 35 RASSEGNA STAMPA 7 febbraio 2018 -
Pag 356 I FATTI DEL GIORNO Accordo per un progetto destinato a migranti e minori non accompagnati per contrastare fenomeni di riduzione in schiavitù Persone, non schiave : Cestrim e Unibas insieme per prevenire lo sfruttamento POTENZA- L Università della Basilicata collaborerà con il Cestrim (Centro studi e ricerche sulle realtà meridionali) nel progetto Persone, non schiave, destinato a migranti e minori non accompagnati, per prevenire e contrastare fenomeni di sfruttamento e riduzione in schiavitù prima di tutto in favore delle donne - attraverso iniziative in grado di favorire l integrazione, tra cui i corsi di lingua italiana, di informatica, e percorsi di formazione e di sensibilizzazione. E quanto prevede un protocollo firmato ieri mattina, a Potenza, nella sede dell Unibas, dalla Rettrice, Aurelia Sole, e dal presidente del Cestrim, don Marcello Cozzi. Il progetto, nell ambito di un bando della Presidenza del Consiglio dei La firma del protocollo tra don Marcello Cozzi e la rettrice Aurelia Sole Ministri, mette quindi in piedi una collaborazione tra l Ateneo lucano e il Centro studi, che parte dalla segnalazione di potenziali situazioni di tratta e grave sfruttamento lavorativo e dal consolidamento di una rete pluridisciplinare e di sensibilizzazione del contesto territoriale per favorire il confronto e l interazione tra tutti gli attori chiave nel settore di intervento. Sono poi previsti corsi di formazione per l alfabetizzazione linguistica e informatica con percorsi individuali che tengano conto di ogni singola esigenza, per favorire l autonomia personale e lavorativa, a cui si aggiungono corsi di lingua straniera e incontri con i tutor. In un momento come quello attuale - hanno spiegato Sole e don Cozzi - progetti di questo tipo riescono a fornire un supporto a persone che vivono situazioni di tragedia e di sfruttamento: dare loro uno spazio per la formazione personale, prima di tutto quella linguistica e informatica, significa mettere a disposizione gratuitamente gli strumenti primari per l integrazione e per l autonomia nella nostra società. Al crescente sentimento di intolleranza e di emarginazione intendiamo rispondere quindi con azioni concrete di sensibilizzazione e di supporto, ovvero gli unici strumenti in grado di costruire un primo scudo di libertà e la comprensione culturale. L iniziativa, inoltre, si inserisce nel percorso intrapreso da tempo dall Unibas per il contrasto alla violenza di genere, tra cui il progetto Wo- Man No alla Violenza di genere organizzato dalle associazioni studentesche e dai dottorandi dell Università della Basilicata in collaborazione con il Cug (Comitato unico di garanzia) e la Commissione regionale Pari opportunità, segnalato anche dalla presidente della Conferenza nazionale degli Organismi di parità delle Università italiane, Patrizia Tomio.
. Pag 35 VIII Intesa Unibas-Cestrim per contrastare sfruttamento e schiavitù dei migranti POTENZA Nella foto don Marcello Cozzi con la Rettrice dell Università di Basilicata, Aurelia Sole, al tavolo per la firma dell accordo l Sfruttamento e riduzione a schiavitù. È il pericolo a cui vanno incontro i migranti e i minori non accompagnati. Per contrastare questo fenomeno l Università della Basilicata collaborerà con il Cestrim (Centro studi e ricerche sulle realtà meridionali) nel progetto «Persone, non schiave». Saranno organizzate, nell ambito di questo accordo, iniziative in grado di favorire l in - tegrazione, tra cui i corsi di lingua italiana, di informatica, e percorsi di formazione e di sensibilizzazione. Lo prevede un protocollo firmato ieri mattina, a Potenza, nella sede dell Unibas, dalla Rettrice, Aurelia Sole, e dal Presidente del Cestrim, don Marcello Cozzi. Il progetto, nell ambito di un bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri, mette quindi in piedi una collaborazione tra l ateneo lucano e il Centro studi, che parte dalla segnalazione di «potenziali situazioni di tratta e grave sfruttamento lavorativo» e dal «consolidamento di una rete pluridisciplinare e di sensibilizzazione del contesto territoriale» per «favorire il confronto e l interazione tra tutti gli attori chiave nel settore di intervento». Sono poi previsti corsi di formazione «per l alfabetizzazione linguistica e informatica» con percorsi individuali che tengano conto di ogni singola esigenza, per favorire «l autonomia personale e lavorativa», a cui si aggiungono corsi di lingua straniera e incontri con i tutor. «In un momento come quello attuale hanno spiegato Sole e don Cozzi progetti di questo tipo riescono a fornire un supporto a persone che vivono situazioni di tragedia e di sfruttamento: dare loro uno spazio per la formazione personale, prima di tutto quella linguistica e informatica, significa mettere a disposizione gratuitamente gli strumenti primari per l in - tegrazione e per l autonomia nella nostra società. Al crescente sentimento di intolleranza e di emarginazione intendiamo rispondere quindi con azioni concrete di sensibilizzazione e di supporto, ovvero gli unici strumenti in grado di costruire un primo «scudo» di libertà e la comprensione culturale». L ini - ziativa, inoltre, si inserisce nel percorso intrapreso da tempo dall Uni - bas per il contrasto alla violenza di genere, tra cui il progetto «WoMan No alla Violenza di genere» organizzato dalle associazioni studentesche e dai dottorandi dell Uni - versità della Basilicata in collaborazione con il Cug (Comitato unico di garanzia) e la Commissione regionale Pari opportunità, segnalato anche dalla presidente della Conferenza nazionale degli Organismi di parità delle Università italiane, Patrizia Tomio.
Pag 35 VII SCUOL A SUL TEMA DELL AUTISMO SI ASPETTANO ANCORA GLI INTERVENTI DI SOSTEGNO PROMESSI DALLA REGIONE BASILICATA Differenze, diritti e convivenza un percorso dell istituto La Vista MARIA VITTORIA PINTO l «Una scuola che non apre solo le porte, le spalanca con una prerogativa: conoscere prima di tutto. Perché la conoscenza della disabilità è un passo deciso nel percorso di inclusione, necessario e fondamentale per una società civile». Grande partecipazione al primo appuntamento di un percorso ben articolato che l Ic La Vista ha voluto realizzare per coinvolgere genitori e alunni nel grande e nobile processo di accettazione delle differenze. Perché ogni persona è diversa, ma tutti con gli stessi diritti. «A volte ha sottolineato il preside dell Ic La Vista, il dott. Vincenzo Vasti ignoriamo ciò che accade intorno a noi per paura, temendo o di non saperci approcciare correttamente ad una determinata situazione o della reazione dell in - teressato e del suo nucleo familiare. Impropriamente, e volutamente, abbiamo deciso di parlare di autismo. Impropriamente perché si dovrebbe parlare di disturbo dello spettro autistico e grazie alla ricerca si comincia a dare un nome specifico ad ogni situazione. Fare rete tra famiglia, scuola e professionisti è fondamentale per aiutare a conoscere e comprendere». Più di una voce sull ampio e delicato tema snocciolato nella sala Verde della secondaria di primo grado Luigi La Vista: dalle dettagliate spiegazioni esposte da Debora Benatti dell Alptcc, presidente Antonio Matteo Bruscella, all intervento del presidente dell Ala, Zaira Giugliano, che ha evidenziato problemi e difficoltà che le famiglie lucane sono costrette ad affrontare in una regione che ha espletato buoni propositi sul tema, aiuti e agevolazioni, ma che li ha dimenticati in IV Commissione. «Da marzo 2017 ha detto la Giugliano c è un Lea specifico che deve finanziare gli interventi in merito all autismo, ho chiesto a quanto ammonta, ma ad oggi non mi è stata data nessuna risposta. La Regione Basilicata ha stanziato 3 milioni di euro che tutto sono tranne straordinari, perché c erano interventi da effettuare già da molto tempo. Non abbiamo centri specializzati sul nostro territorio, tranne neuropsichiatria a Matera, quindi i genitori lucani devono farsi carico di esose spese per cure e terapie per i propri figli. E chi non se lo può permettere, POTENZA L incontro all istituto «La Vista» come fa?». «Per un genitore ha sottolineato una mamma nel suo dolce e accorato intervento già parlare della condizione del proprio figlio non è né facile né automatico, ma di autismo bisogna continuare a parlarne sempre, perché solo così si può conoscere. E la conoscenza apre la mente e permette di passare dal parlare all agire».
Pag 35 IX VENOSA ORGANIZZATA DAL LIONS CLUB «Prendiamoci a cuore» giornata di prevenzione per battere il diabete Controlli gratuiti ai cittadini su glicemia, cuore e pressione e un convegno l VENOSA. Ha fatto tappa a Venosa, nel fine settimana, il service internazionale di prevenzione sul diabete che si sta svolgendo da novembre in Basilicata. L iniziativa, organizzata nella cittadina oraziana dal Lions Club International - Distretto 108 YA e dal Lions Club del Vulture, è stata suddivisa in due momenti: al mattino, in piazza Castello, sono stati riservati ai cittadini controlli gratuiti della glicemia, del cuore e della pressione arteriosa; nel pomeriggio, invece, si è tenuto un convegno nell aula consiliare del Comune, alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Venosa, Tommaso Gammone, del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Francesco Mollica e del presidente del Lions Club del Vulture, Aldo Sinisi. Nell ambito dell evento - dal titolo «Prendiamoci a Cuore» e coordinato dalla presidente della associazione «Ipazia», Teresa Russo - la diabetologa territoriale Lucia Giaculli ha parlato del diabete da un punto di vista medico, mentre il presidente dell Alad-Fand della Basilicata, Antonio Papaleo ha illustrato «le attività sempre più capillari e incisive dell asso - ciazione». Dopo il contributo del presidente dell associazione potentina «Amici del Cuore», Rocco Fatigante è intervenuta Flavia Franconi, assessore regionale alle Politiche per la persona, che si è soffermata sulle attività del governo regionale in materia e sugli strumenti attuati «per prevenire questa subdola malattia». «Una corretta alimentazione - ha detto la tecnologa alimentare Donatella Di Vittorio - è uno strumento indispensabile per prevenire malattie croniche e per garantire un buono stato di salute. Ma fondamentali sono i progetti di educazione alimentare nelle scuole». «Da sempre- ha evidenziato il presidente del Lions Club quinta circoscrizione, Antonio Lopizzo - siamo impegnati in questo tipo attività, volte a prevenire patologie come il diabete, che oltre a determinare costi sociali rappresentano un grave disagio». [f.rus.]