I UN ALBERO CON L ANIMA
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La bramea è un insetto notturno e volatore, un lepidottero per gli entomologi. Con la sua autorevole stranezza e in ogni momento della sua vita, sembra coinvolgere l albero e il bosco in una magia, nella quale i protagonisti si animano per intrecciare esclusive ma semplici storie di natura. Il bruco e la farfalla sono due momenti di una stessa vita. Lui, il giovane, è un bruco dai mirabili ornamenti all estremità. In gran parte nero porta ampie e vivaci macchie colorate di giallo, bianco e arancione. Tra i piccoli germogli si dimostra un abile equilibrista cieco, vorace consumatore di foglie del suo albero. Ha un solo obiettivo: quello di diventare grande in poche settimane e incrisalidarsi in qualche riparo o anfratto del bosco, magari tra lettiera, muschio o radici, dove pochi predatori verrebbero a cercarlo. Lei, l adulto, è una lady, fluttuante ed elegante nel volo. Smetterà i colori intensi e vistosi del bruco per apparire sobria. Le ali mostreranno linee trasversali scure e ondulate inconfondibili, mentre altre più sottili descriveranno fini merletti sui margini. Il torace, stretto tra le ali, sarà coperto da una fitta peluria bruna, ed apparirà come un corsetto di pelliccia dal quale fuoriesce, a sua volta imbaccuccata, la piccola testa ornata da due pettinate antenne. Con questa sua esclusiva livrea uscirà dalla crisalide. Poco dopo prenderà il volo, d istinto o 33
La Psiche del Frassino per fatalità, comunque nell ora segnata dalla sua lunga storia biologica. Spiccherà fugaci e amorosi voli serali, appuntamenti ripetuti ormai da moltissimi anni, forse pegno e gioia di una misteriosa promessa, o nostalgico ricordo di un mondo naturale ormai quasi del tutto scomparso. Il passaggio sarà avvenuto con la metamorfosi, un cambiamento profondo dell intero corpo. Il bruco, dopo essersi chiuso come una mummia nel suo sarcofago, si trasformerà in crisalide dalla quale uscirà farfalla, desta non da un incubo kafkiano ma da un dolce passaggio del destino 3. Una credenza molto antica riteneva la farfalla, ψυχη per i greci, uno dei simboli dell anima 4. 3 In passato e per lungo tempo, si è creduto che il bruco morisse dopo la trasformazione in crisalide; la schiusa della farfalla, poi, appariva come una resurrezione. 4 Bettini M. 1982 L ape e la farfalla. Quaderni Storici 51/a. XVII, 3: 903-928. 34
Un Albero con l Anima Il bruco, terreno e vorace, suggerisce la vita. La crisalide, guaina dell anima, segna la morte ma anche la trasformazione. L adulto, alato, invece ispira all anima che si solleva dal corpo. Ed è per tale motivo che le falene, in particolare, entrano nella simbologia iscritta nei monumenti sepolcrali, ad evocare l anima dei defunti e ad indicare il sublime trapasso nella morte, da una vita ad un altra. Esse si librano dalle crisalidi come le anime dal corpo dei morti. Spesso sono utilizzate per rappresentare l anima scissa dalle spoglie dopo la morte o, al contrario, come nel mito di Prometeo creatore dell uomo, esse rappresentano l anima che sta per essere infusa nel corpo ancora inanimato. Una chiara rappresentazione del ciclo vita - morte - vita. La metamorfosi si compie attraverso una trasformazione intima della materia, profonda al punto che ogni piccolissima parte, di cui è costituito il nuovo animaletto, non rimanda a nessuna delle caratteristiche che aveva precedentemente: i tessuti del bruco si liquefano quasi completamente, per poi ricomporsi in un nuovo e preciso ordine secondo gli schemi del corpo dell adulto, l imago 5. Un fenomeno che, come in un rito, racchiude la memoria di una storia antichissima attraverso la quale l insetto si è evoluto. La psiche e la farfalla sono un tutt uno in questa storia. Si liberano ogni stagione dalla foresta e dal frassino, evocando l esistenza di una dimensione spirituale e sublime anche tra gli alberi. I grandi vegetali paiono così animati da una vita fragile e sospesa, evanescente, che si rinnova. 5 Partendo da gruppi di cellule rimaste quiescenti nel corso della vita del bruco (dischi immaginali), avviene il rifacimento d interi organi e apparati che saranno dell adulto. 35
La Psiche del Frassino Le bramee sono ninfe che popolano il bosco 6, dal quale si affrancano solo in occasione del loro effimero volo nuziale; il frassino, con i suoi germogli, è probabilmente uno degli alberi che le ospita. Un albero che veniva ritenuto in passato l asse del mondo che s innalza fino al cielo e si prolunga fino agli inferi, sostenendo e rinnovando l universo 7. Simbolo di rigenerazione, albero che in Grecia era consacrato a Poseidone, dio dei sismi e potenza attiva che scuote la terra, qui si trova legato profondamente al Vulture già da quando sussultava. Si tratta di una specie molto antica, Fraxinus oxycarpa Bieb, forse comparsa oltre 100 milioni d anni fa 8. Abita luoghi alveali, valloni e forre umide, e nel Vulture si trova oggi diffuso, qua e là, in ridotti popolamenti, superstiti lacerti di foreste primigenie. Ma sull albero che produce quello che i greci chiamavano il miele dell aria, così come su molte altre specie di piante presenti nell area di ritrovamento degli adulti, i bruchi non sono mai stati ritrovati. S immaginò che potessero vivere su questa come su altre specie vegetali (il ligustro ad esempio), semplicemente per il fatto che le foglie di questo albero risultarono appetite dai bruchi che si schiusero dalle preziosissime uova di una delle prime falene catturate a Grotticelle. 6 Il loro nome è dedicato al dio indù Brahma, abitante la cima del monte tutto d oro Meru, rigeneratore dell Universo che, secondo gli antichi Indiani, vive un giorno di Brahma, 2160 milioni di anni. Il dio personifica l essenza profonda di tutte le cose, l assoluto, il Brahman in sanscrito vedico. In questa religione è chiara la scissione tra contenuto e forma (spirito e corpo) e l immediato tentativo della loro riunificazione. Una riunificazione fantastica (come la definisce Hegel) e non simbolica, a costituire un assoluto indeterminato dove Brahma si sottrae alla percezione, ai sensi. 7 Cattabiani A. 1996 - Florario. Mondadori. 8 Secondo la recente nomenclatura la specie è denominata Fraxinus angustifolia Auct.. 36
Un Albero con l Anima Scaglie d ali della falena del Vulture. Grazie al compimento di un primo ciclo in allevamento fu possibile arrivare a conoscere e descrivere tutti gli stadi dell insetto del quale, fino a quel momento, si conoscevano solo le fattezze dell adulto. Comunque i frassini non sono le sole piante su cui probabilmente vive. Recentemente, e per la prima volta in natura, su un cespuglio di Phillyrea latifolia L., una specie sempreverde appartenente alla stessa famiglia del frassino e del ligustro, le Oleaceae, è stato trovato un nutrito gruppo di bruchi di questa farfalla 9. 9 Spicciarelli R. 1997 Primi reperti di larve di Acanthobrahmaea europaea (Hrtg.) (Lepidoptera: Brahmaeidae) su Phillyrea latifolia L.. Entomologica, Bari, 31, (1997): 191-195. 37
Piante di frassino a Grotticelle. Né il frassino né la fillirea sono piante che declamano sfarzosamente la loro gioia, scoppiando con boccioli rosa o azzurri per l arrivo della primavera. Nel bosco di Grotticelle appaiono sobrie, discrete, quasi confuse tra altre chiome d alberi, tronchi pazienti tra la bruma mattutina. Nel Vulture, per alcune di queste piante, magnifiche, il tempo è secolare. 38